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Autore: Justice Gundam    31/08/2018    3 recensioni
Reborn, un continente sconosciuto, dove smog nero e piogge acide rovinano ancora di più gli edifici fatiscenti che costeggiano le strade della capitale Reborn City. Intere città ridotte in rovina, Pokemon in fuga, e dietro le scene, un'organizzazione che tira i fili per i propri terribili scopi. Questo mondo ha bisogno di eroi... e sarà qui che, mentre Ash e Misty affrontano il loro viaggio attraverso Unima, accadimenti misteriosi porteranno Vera, Drew, Max ed Hitomi, in una corsa contro il tempo per fermare il Team Meteora e riportare un raggio di luce agli abitanti di quel mondo crudele. (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Drew, Max, Nuovo personaggio, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Anime
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Pokemon: A World Reborn

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 60 - Il metodo di allenamento Vanhanen

 

Ora che tutti gli ospiti avevano fatto uscire i Pokemon da loro selezionati, Ortilla e Luna erano l'una davanti all'altra, affiancati dai loro rispettivi Pokemon - il paffuto Bibarel per la ragazzina dai capelli turchini; e il fedele Honchkrow Jubjub per la bizzarra cameriera.  Il Pokemon castoro spazzò il terreno con la sua ampia coda piatta e si sfregò le guance tondeggianti, in modo da prepararsi per quello che si preannunciava come un incontro piuttosto impegnativo.

"Se lei è pronta, signorina Ortilla, possiamo dare inizio all'incontro." esordì educatamente Luna, mentre con un gesto del braccio permetteva al suo Honchkrow di atterrarle sulla spalla. Con un gracchio acuto, il Pokemon Buio/Volante atterrò e si lisciò le piume con il becco, prima di darsi una scrollata e prepararsi allo scontro. Un Bibarel... aveva affrontato un bel po' di Pokemon più formidabili, ma si rendeva conto che non era prudente sottovalutarlo.

Ortilla disse di sì con la testa. "Io e Bibby siamo pronti, signorina Luna... vinca la migliore." affermò con fare sicuro di sè. "Okay, Bibby, possiamo cominciare! Parti con un Ricciolscudo, e poi usa Rotolamento!"

"Bibarel!" esclamò il paffuto Pokemon Normale/Acqua, prima di racchiudersi a palla come un armadillo, e cominciare a rotolare verso Honchkrow a velocità sempre maggiore, mentre il Pokemon corvo cercava di volare in alto per sottrarsi a quella mossa potenzialmente pericolosa. Bibby spiccò un balzo, cercando di colpire Jubjub mentre quest'ultimo prendeva quota, ma si era mosso un istante troppo tardi, e l'elegante corvo riuscì ad evitare il colpo. Con agilità, il Bibarel di Ortilla si rimise in piedi e atterrò senza particolari problemi oltre il suo bersaglio, voltandosi poi per cercare di evitare un attacco che sarebbe inevitabilmente arrivato entro breve.

"Jubjub, per favore, usa il tuo attacco Perforbecco." ordinò pacatamente Luna. Il suo fedele Honchkrow eseguì una virata e si lanciò verso il Bibarel di Ortilla, roteando su sè stesso come una trivella mentre cercava di sferrare un potente affondo con il suo becco affilato. Il pokemon di Ortilla non si lasciò cogliere di sorpresa e, mentre il suo avversario si avvicinava minaccioso, prese la mira e si preparò a contrattaccare non appena Jubjub fosse arrivato a tiro. Il Pokemon Buio/Volante si abbassò e puntò dritto verso il castoro, ed Ortilla attese per un attimo, fino a che non fu sicura che l'avversario fosse alla distanza corretta...

"Adesso, Bibby! Usa Acquagetto!" ordinò la bambina, e il castoro obbedì all'istante, scagliandosi a tutta velocità contro il nemico che si avvicinava minaccioso, e sollevando dei grandi baffi d'acqua ai propri lati. Lanciato alla carica com'era, Jubjub non aveva la possibilità di scansare l'attacco in ogni caso, e venne raggiunto e trascinato indietro per qualche metro. Tuttavia, il colpo non era stato troppo forte per il Pokemon corvo, che atterrò rapidamente sul terreno non troppo distante da Bibby e si scrollò di dosso l'acqua dalle ali.

"Bella mossa, signorina Ortilla. Aveva qualcosa di artistico." commentò Luna con un cenno della testa. "Da quello che so, lei si addestrava per diventare una coordinatrice di Pokemon, prima che questa situazione le capitasse addosso all'improvviso."

"Già... il giorno in cui sono stata rapita doveva essere il giorno del mio debutto, ma che ci posso fare..." rispose Ortilla, massaggiandosi la nuca con espressione imbarazzata. "Come mai questa domanda, signorina Luna?"

La bionda cameriera accarezzò la testa del suo Pokemon Grancapo, che gracchiò soddisfatto e si rimise in guardia. "Diciamo che... si tratta di un particolare interesse da parte mia." affermò. "Una volta che avremo finito questo addestramento, le andrebbe di discuterne con la sottoscritta, e magari anche con padron Radomus, per un po' di tempo? Credo di doverle delle spiegazioni."

"Beh... se è questo quello che ritiene necessario, signorina Luna, per me non c'è problema." fu il commento della bambina dai capelli turchini. "Comunque, per adesso continuiamo il nostro allenamento! Bibby, adesso usa il tuo attacco Iperzanna!"

"Jubjub, contrattacca con Sbigoattacco!" rispose Luna, cogliendo di sorpresa Ortilla e il suo Pokemon castoro. Quest'ultimo si era appena mosso per infliggere un doloroso morso all'avversario, e si ritrovò Honchkrow davanti agli occhi nel giro di mezzo secondo, un attimo prima che il corvo gigante sferrasse un colpo allo stomaco di Bibarel con le sue potenti ali, mozzandogli il fiato in gola! Il Pokemon castoro strinse i denti e riuscì a restare in piedi, poi si lanciò contro Jubjub... ma quest'ultimo si scansò all'ultimo momento, facendo in modo che Bibby finisse faccia a terra! Il Pokemon Acqua/Normale riuscì a rimettersi in piedi rapidamente ed evitò per un pelo un attacco Nottesferza con il quale Jubjub lo prese di mira un istante dopo. Il Bibarel di Ortilla fece una capriola di lato, e si portò in una posizione sicura prima che il Pokemon Grancapo potesse attaccare di nuovo.

"Niente male davvero." commentò pacatamente Luna, facendo un cenno con la testa mentre Bibby si toglieva la polvere di dosso. "Tuttavia, se mi è permesso fare un piccolo commento, senza la minima volontà di offendere, mi sembra chiaro che non avete molta esperienza in un combattimento autentico."

"Non posso dire che non sia così." ammise la bambina dai capelli turchini, accarezzando il suo Bibarel, che alzò gli occhi al cielo e agitò la coda come un gatto innervosito. "Io mi sono allenata per le gare di coordinatori di Pokemon, quindi non sono molto abile per quanto riguarda gli scontri veri e propri. E' per questo che sto cercando di allenarmi con voi... ho bisogno di fare esperienza, visto che non posso lasciarmi proteggere."

"Sì, capisco il suo punto di vista, signorina Ortilla." affermò Luna chinando leggermente la testa in un segno di rispetto. "Detto questo, da come mi sono state descritte, le gare di coordinatori sono molto interessanti. Se solo potesse diffondersi questa moda anche a Reborn, credo che... lo stile di vita migliorerebbe. Le persone non dovrebbero più vivere nello stress e nell'angoscia, temendo ciò che si nasconde nel buio."

"Krow, kroooow!" gracchiò Jubjub, forse per dire che anche lui era interessato all'idea di una gara di Pokemon in cui nessuno rischiava di farsi male. Si riportò alla realtà con un cenno della testa, e si preparò ad un altro scontro, incitando Bibby con una serie di gracchi.

"Le persone temono il buio. Per quale motivo, mi chiedo io." continuò Luna, quasi serafica. "Pensano che nel buio si nasconda qualcosa di terribile? Ma poi, se accendi la luce e vedi che non c'è niente, che senso ha avuto la tua paura? L'oscurità non deve essere temuta. L'oscurità... è amore. Nel suo abbraccio, nella sua silenziosa presenza, l'animo trova quiete e serenità. E' per questo che i miei Pokemon preferiti sono i Pokemon Buio."

"Ah... ehm... credo di capire cosa vuole dire, signorina Luna..." affermò Ortilla, con un grosso gocciolone di sudore sulla nuca davanti a quei commenti apparentemente casuali della cameriera bionda. "Comunque... ehm... credo che sia il caso di ricominciare! Bibby, puoi usare un attacco Rotolamento?"

"Jubjub... prego, adesso usa Stordiraggio per fermarlo..." cominciò a dire Luna mentre il suo fedele Honchkrow si levava in volo... ma con grande sorpresa del Pokemon Grancapo, Bibarel non si mise a rotolare verso di lui, e Jubjub si fermò appena in tempo per evitare di esporsi. "Hm? Si tratta... di una strategia per coglierci di sorpresa? Stai attento, Jubjub!"

"Krow..." esclamò il Pokemon corvo, cercando di seguire il castoro mentre quest'ultimo acquistava velocità. Qualunque cosa stesse cercando di fare, sicuramente stava usando qualche strategia ragionata... e gli dava un po' fastidio il fatto che non riuscisse ad immaginare di cosa si trattasse...

 

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Allo stesso tempo, uno dei Pokemon di Hitomi, ovvero il suo possente Granbull, stava affrontando il goffo Slowking di Radomus, che ciondolò per un istante nel tentativo di tenersi in equilibrio con quella pesante conchiglia che gli mordeva la testa.

"Okay, Granbull, stai molto attento." affermò Hitomi, osservando lo Slowking di Radomus con fredda espressione calcolatrice. "Se quello che ho studiato è vero, Slowking ha la stessa tipologia di Slowbro, ma la sua intelligenza è stratosferica. Con un allenatore abile come il signor Radomus, non oso pensare a cosa sono in grado di fare."

"Bull!" ringhiò il Pokemon simile ad un bulldog bipede. Era abbastanza sicuro che un suo attacco Sgranocchio avrebbe messo in grosse difficoltà il Pokemon Acqua/Psico che gli stava davanti con espressione del tutto rilassata, ma non aveva idea di cosa potesse fare il suo avversario per impedirgli di sferrare il colpo.

Radomus osservò con interesse il comportamento della sua giovane avversaria. Non si gettava nella mischia a testa bassa come fin troppi allenatori della sua età. Stava invece cercando di farsi un'idea dell'avversario che aveva davanti, e regolarsi di conseguenza. Un modo di fare che Radomus non poteva che apprezzare in un allenatore di Pokemon.

Tuttavia, era pur sempre uno scontro quello che stavano facendo... ed era giusto che, ad un certo punto, uno dei due facesse la prima mossa.

"Prendersi un po' di tempo per pensare è una buona idea, signorina, ma attenzione a non far aspettare troppo." affermò Radomus. "In un combattimento con il Team Meteora, i tuoi avversari non ti faranno il favore di aspettare che tu decida la prossima mossa, quindi bisogna imparare a pensare in fretta. Slowking... usa la mossa Distortozona, prego."

"Distortozona?" esclamò Max allarmato. "Accidenti, quella è una mossa che Slowking può sfruttare al meglio..."

Hitomi e Granbull sbatterono gli occhi in segno di allarme quando il Pokemon Regale alzò lentamente le braccia, e i suoi occhi dall'espressione innocua diventarono rossi e scintillanti. Alcune righe luminose apparirono dal nulla in aria, formando un grosso cubo trasparente che avviluppò sia Slowking che Granbull, e per un attimo la luce si diffuse sulle pareti del solido immaginario, nascondendo i due combattenti agli occhi dei loro allenatori prima di svanire in una pioggia di luci azzurrine. A prima vista, sembrava che ai due contendenti non fosse successo nulla...

...eppure, anche un allenatore principiante si sarebbe reso conto che c'era qualcosa che non andava. E la conferma venne data quando Granbull venne avvolto da una tenue aura rosata, e si guardò le braccia spaesato, sentendosi all'improvviso letargico...

"Come... come sarebbe a dire?" chiese Hitomi, restando calma ma non riuscendo ad evitare di mostrare un po' di preoccupazione. "Max, che cosa ha fatto quello Slowking?" 

"Distortozona è una mossa che distorce lo spazio in modo tale che i Pokemon lenti diventino veloci, e viceversa!" spiegò Max. "E visto che Slowking è uno dei Pokemon più lenti che esistano..."

Radomus dimostrò subito quello che voleva dire Max, alzando un braccio e ordinando al suo Pokemon di attaccare. "Esatto. Vuol dire che adesso, la sua velocità è quasi impareggiabile. Prego, Slowking, usa il tuo attacco Surf!"

"Ah, cavolo..." mormorò Hitomi, e cercò di correre ai ripari. "Va bene... Granbull, cerca di contrattaccare con  Boato!"

"Slooooow!" esclamò il Pokemon di Radomus, e agì con rapidità eccezionale - alzò di nuovo le braccia, ed evocò una potente onda in miniatura che apparve giusto davanti a lui e si schiantò su Granbull con un forte fragore di mareggiata! Il Pokemon Folletto strinse i denti e portò le braccia davanti a sè, cercando come poteva di "tagliare" l'ondata e non farsi trascinare via, ma anche così, l'impeto dell'ondata si dimostrò troppo grande per lui, e Granbull fu costretto ad indietreggiare di diversi passi.

"Ugh... accidenti, che velocità..." mormorò tra sè la bambina. "Non... non crederà certo che il mio Granbull si faccia battere così facilmente! Granbull, usa Fulmindenti!"

Riuscendo finalmente a liberarsi dall'ondata che tentava di trascinarlo, Granbull si lanciò su Slowking e le sue fauci vennero circondate da una sfrigolante aura elettrica... ma ancora una volta, Distortozona fece effetto, e Slowking si mossse con incredibile rapidità evitando il morso elettrificato dell'avversario. Granbull tentò di nuovo, ma un secondo e un terzo morso andarono anch'essi a vuoto quando il Pokemon Acqua/Psico scattò fuori dalla loro portata.

"Seconda lezione del professor Radomus. Mai assumere di sapere tutto sul proprio avversario, potrebbe riservare delle sorprese inaspettate." continuò tranquillo il proprietario del maniero. "Slowking, prego... usa un attacco Lanciafiamme."

Dopo aver schivato con grande facilità un altro attacco Fulmindenti da parte di Granbull, Slowking scattò indietro e prese fiato... poi, come se fosse stato un drago, soffiò una enorme fiammata che sfrecciò rapidamente verso il sorpreso Granbull! Hitomi sgranò gli occhi incredula... ma si ricordò che quello doveva essere un allenamento contro il Team Meteora, e che come aveva detto Radomus, doveva pensare in fretta per evitare di soccombere.

"Presto, Granbull, usa Boato! Adesso!" esclamò la bambina, cercando di restare in controllo delle sue emozioni. Granbull si bruciacchiò un po' per la vicinanza del fuoco, ma riuscì ad agire in tempo, ed emise un profondo ringhio che riverberò in tutta l'area colpita dalla Distortozona, e spaventò per un istante Slowking, facendo deviare anche solo di un po' il suo Lanciafiamme. La fiammata lambì il Pokemon Fata soltanto in parte, evitandogli così danni troppo pesanti, e Hitomi decise di cogliere il momento in cui Slowking non era in guardia per assestargli un colpo energico... "Perfetto. Ed ora, Granbull, usa di nuovo Fulmindenti."

Ancora una volta, Granbull ringhiò e si lanciò all'attacco con le zanne elettrificate contro il Pokemon Reale, che sembrava impossibilitato a reagire...

Ma ancora una volta, Hitomi aveva sottovalutato l'effetto di Distortozona.

"Non male come tattica. Ma si basa su degli assunti che potrebbero essere delusi." affermò Radomus. "Slowking, attacca con Psichico, per favore."

Slowking chiuse di scatto la bocca, interruppe l'attacco Lanciafiamme e si voltò di scatto verso Granbull, un attimo prima che quest'ultimo potesse morderlo con i suoi denti elettrificati. Senza mai perdere la sua espressione tranquilla, il Pokemon Acqua/Psico si concentrò per un istante e scatenò un'ondata di energia mentale sotto forma di una serie di onde di luce che scaturivano dal suo corpo e investirono in pieno l'avversario! Granbull venne sollevato da terra e si ritrovò ad annaspare in aria come una piuma portata dal vento, prima di essere scaraventato via e atterrare con un tonfo sordo sul pavimento. Restò a terra prono per qualche secondo, con degli uccellini cinguettanti che volavano in cerchio sopra la testa, e finalmente si rialzò con un grugnito esasperato, mentre Hitomi correva a vedere come stava il suo Pokemon, e Gossip Gardevoir applaudiva all'abilità del suo padrone.

"Una splendida prestazione come sempre, padron Radomus." affermò la Pokemon Abbraccio, la "gonna" che fluttuava sospinta da un vento magico che aleggiava tutt'attorno a lei, dandole un'aria ancora più soprannaturale. "Ma del resto, non mi sarei aspettata niente di meno da lei e dalla signorina Luna."

"Ugh... noi due invece siamo carne macinata, vero?" disse sarcastica Hitomi, mentre aiutava il suo Granbull ad alzarsi. "Beh... non che abbia proprio il diritto di lamentarmi. Sono stata surclassata, non c'è niente da fare."

"Forse qualcosa da fare ci poteva essere." affermò Radomus, senza mai dare l'impressione di stare prendendo la cosa troppo sul serio. "Forse, se la signorina Hitomi fosse stata un po' più rapida nel prendere le decisioni, il risultato sarebbe stato diverso. Perchè vedo che la conoscenza e le capacità non vi mancano, ragazzi. Ma c'è bisogno di affinare la tattica, se volete sconfiggere Lord Solaris."

"In realtà, signor Radomus... non è Lord Solaris che ci preoccupa." commentò Vera con un sospiro, distraendosi per un attimo dallo scontro di allenamento tra il suo piccolo Flabebè, e un Pokemon a cui Radomus aveva dato il compito di assistere Vera - un Reuniclus, un Pokemon del continente di Unima, un omuncolo verdino dalla testa fin troppo grande e dagli arti ridicolmente piccoli circondato da una bolla di protoplasma verde semitrasparente, dai cui lati si protendevano due grandi pseudopodi a forma di braccia. Il Pokemon Espansione rimaneva al suo posto, e invitava il piccolo Flabebè a scagliare contro di lui tutti gli attacchi che gli riuscivano...

"Purtroppo, anche se adesso ho maggiore fiducia nelle mie possibilità contro Lord Solaris, rimane il fatto che questa misteriosa Lin è senza dubbio più forte di lui." continuò la bambina castana, per poi gettare uno sguardo di approvazione ed affetto quando il suo Pokemon più recente riuscì a mandare a segno un attacco Fogliamagica che riuscì a penetrare, anche se solo di qualce millimetro, la pellicola protettiva che avvolgeva l'omuncolo fluttuante. "Abbiamo già affrontato Lord Solaris, e sappiamo che è un avversario formidabile, ma se anche lui prende ordini da questa Lin, non oso pensare a quanto terribile lei possa essere..."

"Sì, miss Saphira mi ha parlato di questa donna misteriosa e terribile." rispose Radomus. Questa volta, l'eccentrico proprietario del maniero Vanhanen sembrava molto più serio e concentrato - si rendeva conto che questo non era un punto su cui si poteva scherzare. "E mi ha detto di cosa è capace il suo Hydreigon. Veramente impressionante. Non credevo che il Team Meteora potesse contare su una persona così spaventosa, e questo a maggior ragione vuol dire che dobbiamo fare del nostro meglio per migliorarci... tu, in particolare, Vera Maple, so che il tuo Blaziken ha una Megapietra, e tu hai il Mega Anello che permette di scatenare il vero potere del tuo Pokemon."

"Già, ma ancora io e Blaziken non siamo abbastanza esperti da usarlo come si deve. Siamo riusciti a fare qualcosa nella battaglia contro il PULSE-Abra, e la forza del mio Blaziken è aumentata molto... ma non credo che questo sarà sufficiente contro Lord Solaris e Lin... hey, attento, Flabebè!" Vera si interruppe quando il Reuniclus di Radomus, dopo aver ricevuto un attacco Frustata che era riuscito giusto a dargli un po' di fastidio, rispose contraendo la membrana che lo avvolgeva, e poi espandendola di colpo per respingere il piccolo Pokemon Folletto. Flabebè fece un breve volo e atterrò tra le braccia della sua allenatrice, che ringraziò con un cenno dalla testa e una breve esclamazione, prima di rivolgersi a Reuniclus.

"Fla fla! Flabebe!" esclamò con chiara irritazione, alla quale Reuniclus oppose un'espressione tranquilla, aprendo le "mani" di protoplasma.

"Reuniclusss..." affermò, e anche se non era in grado di capirlo del tutto, Vera riuscì comunque a cogliere il senso - Reuniclus non aveva mai detto che non avrebbe contrattaccato. Flabebè reagì con un sospiro esasperato, ma accettò la spiegazione e cercò di rimettersi a posto. L'allenamento era appena cominciato, e lui ne aveva di strada da fare per raggiungere i suoi compagni.

"Proprio per questo sto usando con voi il mio peculiare, e brevettato, sistema di allenamento, in modo da cercare di far dare il eglio a tutti i Pokemon delle vostre squadre." disse Radomus, dando un'occhiata a come se la stavano cavando gli altri membri delle varie squadre. Il Charizard di Ritchie, Zippo, se la stava vedendo con uno dei membri più potenti della squadra di Radomus - un grosso e luccicante Metagross cromatico, un bestione di metallo di colore argentato, che si reggeva su quattro zampe robuste come colonne, e che nonostante fosse svantaggiato rispetto al tipo Fuoco del dragone alato, riusciva comunque a cavarsela abbastanza bene.

Poco più in là, Drew e il suo Masquerain, assieme a Max e al suo Linoone, stavano affrontando invece due dei Pokemon della squadra di Luna: il primo era  un elegante Umbreon dall'aspetto forte e misterioso, mentre il secondo era un Bisharp, un Pokemon di tipo Buio/Acciaio di forma umanoide coperto quasi del tutto da una scintillante armatura di ferro dai bordi spaventosamente taglienti, con delle lame montate sugli avambracci e sull'elmo, e le gambe che terminavano in due zoccoli simili a quelli di un cavallo. Un paio di occhi dall'aspetto severo fissavano energicamente i suoi avversari dal cimiero del suo elmetto.

"Ma credo che sia il caso di fare un passo in più." affermò Radomus, dopo aver visto il Charizard di Ritchie che scagliava un potente attacco Lanciafiamme contro Metagross e lo metteva all'angolo. "Vedo che i vostri Pokemon sono forti... davvero in gamba... ma per far loro esprimere il loro massimo potenziale, credo che sia il caso di farvi conoscere un metodo un po' particolare di allenamento, che ho brevettato io stesso. Il metodo Radomus... farà in modo che i vostri Pokemon mostrino ancora di più del loro potenziale nascosto."

"Posso testimoniare che funziona. Io stessa ne ho sperimentato i vantaggi." continuò gentilmente Gossip Gardevoir. "Dovremo prima fare un po' di allenamento in più, giusto perchè voi vi scaldiate i muscoli, per così dire... ma vi assicuro che una volta che avrete preso la mano e sarete pronti ad affrontarlo, rimarrete stupiti dalla forza dei vostri Pokemon!"

"Granbull, gran?" esclamò con fare entusiasta il Granbull di Hitomi. La bambina sembrava invece un po' scettica... certo, non era da lei fidarsi subito della parola di uno sconosciuto, anche se sembrava una brava persona come Radomus. Si impose di sperimentare quanto prima in cosa consisteva il metodo di cui l'eccentrico nobile parlava, e rendersi conto di persone del perchè Saphira e gli altri riponessero tanta fiducia in costui. 

“Non sono solo i Pokemon che abbiamo catturato più di recente a doversi mettere al passo.” Pensò tra sé. “Io, Max ed Ortilla siamo ancora ben distanti dal livello di Vera, Drew e Ritchie, e dobbiamo rimediare in qualche modo. Speriamo che questi allenamenti… e questa trovata che ha in mente il signor Radomus…  ci permettano di fare qualche progresso in questo senso…”

“Comunque, prima di passare all'allenamento vero e proprio…” affermò Luna. “Spero di non essere impertinente se suggerisco di dare un'occhiata in generale alla tecnica di ciascuno di noi, e vedere quali sono i punti su cui è meglio intervenire?”

“Sì, immagino che sia la cosa migliore da fare.” Affermò Drew, il cui Masquerain aveva appena finito di allenarsi con lo Umbreon di Luna. Entrambi i Pokemon erano stanchi ma soddisfatti, e si guardavano a vicenda con espressioni rispettose… mentre il Linoone di Max non dava l'impressione di avere avuto altrettanta fortuna con Bisharp.

Linoone…” sospirò il Pokemon tasso, con la pelliccia arruffata per lo scontro sostenuto, in contrasto con Bisharp che appariva quasi annoiato.

Shsharp…” fu il commento del Pokemon Fildilama, mentre affilava le lame sulle braccia l'una addosso all'altra.

 

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Era passato qualche giorno da quando Vera e i suoi compagni erano arrivati al Maniero Vanhanen. Erano stati dei giorni alquanto intensi ma piacevoli, passati per gran parte ad allenare i loro Pokemon e prepararsi per la vera e propria sfida che Radomus avrebbe proposto loro. La mattina e il pomeriggio, i ragazzi e i loro Pokemon si addestravano assieme, con qualche pausa per rilassarsi e tirare le somme… mentre la sera, la passavano in piacevoli conversazioni con Radomus,  Luna e Gossip Gardevoir, scambiandosi opinioni e parlando ognuno delle proprie esperienze come allenatori mentre i loro Pokemon si rilassavano e giocavano tra loro non lontano.

Detto questo, Vera non poteva non notare come Radomus, pur essendo un brillante conversatore, non stesse in realtà dicendo molto di sé stesso. Luna era molto contenta di parlare delle sue esperienze e di come era giunta ad entrare in servizio dello stravagante nobile, ma anche lei (in maniera comprensibile, del resto) non faceva accenni al suo padre biologico. Si trattava di un argomento per lei molto delicato, che Vera e i suoi compagni avevano il buon senso di evitare.

Non tutti quelli del gruppo di Vera erano loquaci, in quelle lunghe serate passate in conversazione in un lussuoso salotto di casa Vanhanen, con soltanto un po' di musica classica come sottofondo. Drew parlava solo quando lo riteneva strettamente necessario, anche se chiaramente, nel suo caso non si trattava di timidezza quanto di desiderio di darsi un tono. E prevedibilmente, Hitomi era quella che partecipava di meno alle discussioni, restando educatamente insilenzio, ascoltando ma facendo pochissimi interventi - di solito, soltanto quando era interpellata, e soltanto di poche parole. Max si era già accorto della difficoltà della sua amica-rivale di esprimere le sue emozioni e i suoi pensieri, con soltanto qualche breve sfogo nel monastero Apofillide a fare da contrasto al suo comportamento riservato.

In ogni caso, quei pochi giorni di allenamento erano stati fruttuosi. I loro Pokemon erano tutti diventati più forti, più veloci e più pronti nelle loro reazioni, e anche i loro acquisti meno recenti, primo tra tutti il Flabebè di Vera, erano riusciti a fare dei grossi passi in avanti, in termini sia di potenza che di abilità tattica... e quella mattina, dopo la colazione, Radomus aveva chiesto ai suoi giovani ospiti di trovarsi tutti in una grande sala che fino a quel momento era rimasta chiusa, dietro un grande portone doppio decorato come se fosse stato la superficie di una scacchiera.

"Molto bene, ragazzi miei, devo riconoscere che avete tutti fatto un bel lavoro." affermò Radomus. L'eccentrico miliardario, accompagnato com'era prevedibile dalla figlia adottiva e dalla fedele Gossip Gardevoir, passeggiava tranquillamente davanti ai ragazzi di Hoenn e a Ritchie, come se si stesse preparando a fare una camminata nel parco piuttosto che un allenamento da cui sarebbe potuto dipendere il futuro loro e dell'intero continente di Reborn. "Tutti i vostri Pokemon si sono impegnati, e i risultati ci sono stati... eccome, se ci sono stati! Come avevo accennato... adesso, per completare il vostro addestramento e rendervi pienamente capaci di affrontare tutto ciò che il Team Meteora vi manderà contro, avrete l'onore di sperimentare quello che pochi finora hanno visto: l'addestramento speciale in stile Radomus Vanhanen, che comincerà non appena avrete varcato quella soglia! Prego, mia cara Luna, vorresti dare ai nostri gentili ospiti accesso alle sale più interne del nostro maniero?"

"Con estremo piacere, padron Radomus." rispose Luna, inchinandosi quasi a 90 gradi. Vera ridacchiò imbarazzata e si sfregò la tempia con un indice - anche con tutto il tempo che avevano passato insieme, la coordinatrice di Hoenn faceva fatica ad abituarsi ai modi di fare della "famiglia" Vanhanen.

La biondina e Gossip Gardevoir si avvicinarono alla porta più grande, e Luna tirò fuori una enorme chiave dorata, grande come l'avambraccio di un uomo, da una manica del suo elegante abito da cameriera, per poi infilarla in una grande serratura e girarla - aiutata in questo anche da Gossip Gardevoir, che usò i suoi poteri mentali per far scorrere la chiave più facilmente nella toppa. Un paio di suoni metallici simili a tuoni lontani risuonarono nella volta quando i meccanismi della porta si mossero... e un istante dopo, la grande porta si aprì con uno stridio inquietante, e permise a Vera e ai suoi compagni di osservare cosa ci fosse dietro quella soglia misteriosa...

Quello che videro lasciò quasi tutti senza fiato. Per quanto gran parte del maniero fosse decorata in modo da richiamare gli scacchi, la prima stanza oltre quella porta già dava l'idea che tutto quello che avrebbero incontrato da lì in poi sarebbe stata una celebrazione di quel gioco: non solo il pavimento era decorato a scacchiera, come del resto in quasi ogni altra sala del castello... ma al centro della stanza si trovava una enorme scacchiera, i cui pezzi erano ordinatamente disposti su quattro file, bianchi da una parte e neri dall'altra! Anche ai lati dell'ingresso, appena oltre la soglia, si trovavano due statue scolpite in modo da assomigliare ad un re e ad una regina, e dal soffitto pendeva un grande e complesso lampadario di cristallo, scolpito in modo che le sue parti assomigliassero a pedoni, torri, alfieri o cavalli! Una luce artificiale brillante ma non invadente rendeva ancora più notabile la magnificenza della stanza, così come le terrazze che sovrastavano la grande scacchiera, in modo da permettere ad un certo numero di spettatori di assistere alle partite che lì si sarebbero svolte.

L'unico che non sembrava troppo impressionato fu Drew, che comunque non mancò di apprezzare lo stile. "In effetti, mi aspettavo che i riferimenti al gioco degli scacchi si sarebbero sprecati." affermò, facendo per primo un passo all'interno della stanza. "E' una mia impressione, signor Radomus... o anche il nostro addestramento speciale avrà qualcosa a che vedere con gli scacchi?"

Il miliardario trovò divertente il sarcasmo del ragazzo dai capelli verdi, e fece una breve ed educata risata. "Hehehee... questo è per me un motivo di biasimo, ragazzo mio. Sto diventando un po' troppo prevedibile, e questo non è esattamente nelle mie corde. Ma... apprezzo comunque la domanda e il modo in cui ti sei rivolto a me. Effettivamente, sì, il mio sistema di allenamento speciale richiede che ci si adatti, per certi versi, alle regole degli scacchi. Spero che voi le conosciate."

"Sì, ma non possiamo dire di essere dei gran giocatori." ammise Vera, il cui Flabebè fluttuava preoccupato a pochi metri da terra. "Esattamente, in cosa consisterebbe questo allenamento?"

"Il signor Radomus vi spiegherà tutto. Per il momento, prego... ognuno di voi prenda la sua posizione. Sceglietevi un pezzo che non sia un pedone, la regina o il re." affermò Gossip Gardevoir. "Dopodichè, ognuno di voi scelga un Pokemon che prenderà quel posto sulla scacchiera."

"Hm? E a che cosa servirebbe, esattamente? Con tutto il dovuto rispetto..." chiese Hitomi, sfregandosi la nuca con espressione scettica. "Hmph. Immagino che faccia parte dell'allenamento, ma in ogni caso... bah, non importa. Io scelgo un cavallo... e il Pokemon che manderò in campo per questo addestramento sarà il mio Walrein."

"Ottimo... allora procediamo subito!" esclamò la Gardevoir parlante. Con un semplice pensiero, fece fluttuare uno dei due cavalli neri fuori dal quadrato, e lo appoggiò a terra in piedi, in perfetto ordine. Ancora non del tutto sicura, Hitomi fece uscire il suo Walrein... e quando la Pokeball si aprì, il classico lampo di luce che ne uscì sfrecciò verso la casella rimasta vuota, e Walrein apparve su di essa! Il Pokemon tricheco restò fermo per un attimo e si guardò attorno spaesato. Non si era aspettato certo di ritrovarsi in quella situazione, e guardò verso la sua allenatrice come per chiederle che stesse accadendo...

"Wal... rein?" chiese, agitando un po' i baffi per esprimere la sua confusione.

Hitomi non potè rispondere altro che un sospiro e un'alzata di spalle. "Scusa, Walrein... so che è un po' strano, ma fa parte dell'allenamento che il signor Radomus ci fa fare. Sperando che sia utile." affermò. "Io ho fiducia in te, comunque. So che ti farai valere... qualunque sia la prova che dovremo affrontare."

"Hmm... penso di essermi fatto un'idea di come sarà questo allenamento." disse Max dopo aver dato un'occhiata alla scacchiera e a come era apparso Walrein. "E va bene, proviamo... tocca a te, Ledian! Prendi la posizione di un alfiere!"

La scena si ripetè: Gossip Gardevor spostò un alfiere nero usando la telecinesi e lo mise dove aveva posto il cavallo di prima... poi, la Pokeball di Max fece uscire la Pokemon coccinella, che apparve nella posizione in cui l'alfiere era un attimo prima, e Ledian fece una capriola in aria , con le elitre spalancate, prima di mettersi in guardia.

"Credo proprio che tu abbia indovinato, giovane Max." disse Radomus. "Questo è un allenamento per sviluppare non soltanto la potenza e l'abilità dei vostri Pokemon, ma anche la vostra capacità di elaborare strategie al volo, e adattarvi a scenari inaspettati. In questo caso, i vostri Pokemon potranno spostarsi unicamente nello stesso modo in cui normalmente si muovono i pezzi di cui hanno preso il posto."

"In altre parole... stiamo giocando una partita a scacchi con i nostri Pokemon?" chiese Ortilla con un misto di stupore e curiosità. "Alty, vorresti giocare tu?"

"Altaria!" confermò la graziosa Pokemon piumata, che subito dopo svolazzò verso una torre per dire quale pezzo voleva sostituire. Gossip Gardevoir si affrettò a rimuovere la torre per permettere alla Pokemon di Ortilla di prendere il suo posto.

Vera, Drew e Ritchie si guardarono, giusto per confermare che avevano capito le regole, e con espressione decisa, ognuno mandò in campo uno dei suoi Pokemon - Glaceon per Vera, Absol per Drew, e Pupitar per Ritchie, andando rispettivamente a sostituire il cavallo, l'alfiere e la torre rimasti. Ora, tutti i pezzi sul lato nero della scacchiera, quello appartenente a Vera e ai suoi compagni, erano pronti, e a Radomus non restava che schierare i suoi Pokemon dal suo lato.

"Hmm... una formazione interessante. Devo dire che anche se non avete familiarità con questo particolare tipo di allenamento, il modo in cui aveva disposto i Pokemon è stato ben ragionato." commentò il maestro di scacchi. "Max, per esempio, ha piazzato Ledian, un Pokemon noto per la sua velocità e versatilità, nella posizione dell'alfiere, che è un pezzo importante che ha bisogno di una notevole mobilità. Allo stesso modo, Hitomi ha dimostrato lungimiranza nel piazzare Walrein come cavallo, vista la scarsa mobilità del pezzo in questione."

Hitomi storse il naso e si diede della sciocca tra sè e sè. In realtà, lei aveva scelto la posizione a caso...

"Detto questo... è il momento di piazzare i miei Pokemon." disse Radomus. Rivolse uno sguardo a Luna, che chinò la testa con un sorriso e gli augurò buona fortuna, un attimo prima che Gossip Gardevoir spostasse tutti gli alfieri, i cavalli e le torri bianche con la telecinesi, e li riponesse ad un lato della scacchiera gigante. Poi, l'elegante Pokemon Abbraccio fluttuò su un posto occupato da un alfiere, e si piazzò lì, pronta alla sfida. "Molto bene. E oltre alla mia fedele Gossip Gardevoir, scelgo i seguenti Pokemon per questa occasione. Reuniclus. Slowking. Metagross. Gallade. E infine Malamar."

Uno alla volta, i Pokemon che Radomus aveva chiamato uscirono dalle loro Pokeball e si piazzarono ciascuno su una casella dal lato del loro allenatore. I ragazzi riconobbero subito la maggior parte dei Pokemon, avendoli già visti prima da qualche parte, o durante gli allenamenti, ma l'ultimo li colse un po' di sorpresa - Malamar, questo era il suo nome, sembrava un calamaro capovolto di fattezze vagamente umanoidi, di colore per lo più violetto con dei puntini e delle strisce gialle che decoravano la parte anteriore del suo corpo, piazzati in maniera regolare su di esso. Camminava sulle pinne, usate a mo' di piedi, e i suoi due tentacoli più lunghi facevano da braccia, mentre gli altri sei, di un colore viola-grigio un po' meno acceso, facevano da capelli e incorniciavano un volto simile a quello di un uccello di preda, con piccoli occhi gialli e un becco rosso uncinato.

"Malamarrrr!" esclamò la strana creatura con voce roca, simile a quella di un uccello che cercava di imitare la voce umana.

"Ah, già, dimenticavo... ho tenuto questo mio fedele Pokemon di scorta, giusto per farvi una sorpresa." affermò Radomus, notando le espresioni stupefatte di molti dei suoi giovani ospiti. "Si chiama Malamar, ed è un Pokemon proveniente dal continente di Kalos. Ovviamente, avete il mio permesso di esaminarlo quanto volete."

"Un Pokemon di Kalos? Vediamo... cosa dice il mio Pokedex." disse Ritchie. Sparky salì sulla spalla del suo allenatore e diede anche lui un'occhiata all'enciclopedia elettronica.

"Malamar, il Pokemon Giravolta. Tipo Psico/Buio. Forma evoluta di Inkay. È il Pokémon con il potere ipnotico più forte in assoluto. Può controllare a piacimento i suoi nemici. Fa lampeggiare i motivi sul suo corpo per attirare a sé la preda. Le estremità dei suoi tentacoli sono affilatissime, e usa un getto di potenti succhi gastrici corrosivi per finire le sue prede."

"Cavolo! Questo sì che è un Pokemon... inquietante!" commentò Vera con un sorrisetto nervoso. Anche il suo Glaceon sembrava un po' inquieto all'idea di affrontare quella creatura, ma prese un bel respiro e si impose di mantenere la calma. Stavano per affrontare un'importante prova, e la prima cosa da fare davanti ad un avversario sconosciuto è mantenere la calma ed osservare attentamente come si comporta, piuttosto che partire subito all'attacco.

"Molto bene, signori... credo che la prova possa cominciare." affermò Luna. "Ricordatevi che un Pokemon può attaccare solo se la pedina a cui corrisponde potrebbe mangiare in quella determinata situazione. Detto questo... buona fortuna a tutti, e soprattutto... buon divertimento!"

Hitomi corrugò la fronte. "Buon divertimento? E questo cosa c'entra?"

"Beh, il divertimento dovrebbe sempre far parte di una sana competizione, mademoiselle Hitomi!" rispose prontamente Ortilla. La piccola idol e la sua Altaria erano già entrate nello spirito della gara, e non attendevano altro che di cominciare la sfida. "Allora... chi è che fa la prima mossa?"

"Normalmente è il nero, quindi... prego, signori, a voi la prima mossa." concesse il maestro di scacchi. Vera prese un bel respiro e cercò di pensare a cosa fare. La sua esperienza in quanto a scacchi era estremamente limitata, mentre Radomus aveva indubbiamente un'abilità fuori dal comune. La prima cosa da fare era cercare di fare una mossa prudente e al tempo stesso ragionata...

"Okay, allora cominciamo!" esclamò Ortilla, facendo fare un piccolo salto a Vera , che non si aspettava che la sua giovane compagna prendesse così l'iniziativa. "Muovo il pedone più a sinistra di una casella!"

"Altaria!" esclamò Alty con convinzione.

"Ah! Aspetta un momento, Ortilla!" esclamò Hitomi, ma a quel punto era troppo tardi per cambiare mossa. La casella sulla quale si trovava il pedone si illuminò, e il pezzo si spostò rapidamente in avanti di una casella.

"Okay, avete fatto la prima mossa, quindi tocca a me." commentò Radomus con calma. "Quarto pedone, avanti di una cella."

La stessa cosa di prima si ripetè, e il pedone indicato da Radomus si spostò a sua volta in avanti di una casella, prima che il proprietario del maniero passasse nuovamente la mano a Vera e ai suoi compagni.

"Ehm... scusa, Ortilla, ma... la prossima volta, si può aspettare prima di dichiarare una mossa?" chiese Max. "Non per niente, ma nel gioco degli scacchi non si possono fare mosse a caso..."

"E poi stiamo sostenendo assieme questo esame." affermò Hitomi. "Il minimo che possiamo fare è cercare di collaborare e decidere assieme la prossima mossa da fare."

"Glaceon!" esclamò il Glaceon di Vera, per poi dare un'occhiata ai Pokemon che Radomus aveva schierato. Per fortuna, nessuno di loro aveva ancora mosso e non erano in una posizione da cui potevano attaccare. Quella mossa, per quanto un po' avventata, non aveva compromesso nulla, almeno per quanto loro erano in grado di vedere.

Ortilla restò per qualche istante senza parole... poi guardò la scacchiera, e i due proprietari del maniero che attendevano con pazienza che i loro ospiti facessero la loro mossa successiva. Fu solo allora che si rese conto di aver agito alla leggera, e si diede una leggera botta in testa, con una comica espressione di imbarazzo sul viso! Come aveva fatto a dimenticarsi di quel particolare? Era stata un po' troppo entusiasta, e aveva finito per farsi prendere la mano... un errore da non ripetere. Ringraziò tra sè il fatto che, se non altro, quello era soltanto un allenamento senza gravi conseguenze.

"Ah.. ehm... chiedo scusa... sono stata troppo frettolosa, farò... farò in modo che non accada più, va bene?" affermò la ragazzina dai capelli turchini. Alty sbattè gli occhi in una buffa espressione di confusione, e dall'altra parte del quadrato, Radomus si aggiustò il cappello viola a larghe falde che indossava, e sorrise con espressione complice.

"Sì, è stata una mossa affrettata da parte della signorina Ortilla." disse tra sè. "Ma l'importante è che se ne sia resa conto. Stanno cominciando già a comprendere il senso di questo allenamento... sarà indispensabile, se vorranno sconfiggere Lin e il Team Meteora."

"Mi auguro che le loro prossime mosse siano un po' più ragionate." affermò Gossip Gardevoir, quasi sospirando. "Finora, non mi hanno impressionato più di tanto."

"Gallade..." commentò il Gallade che si trovava dall'altra metà della scacchiera. Il Pokemon Psico/Lotta alzò le braccia e guardò con attenzione, mentre il gruppo di Vera si riuniva e cominciava a discutere la prossima mossa.

"Allora, se ascoltate me, io dico che è meglio avanzare con i pedoni, in modo da creare una sorta di barriera."

"Ma così ci mettiamo troppo tempo! Non sarebbe meglio cercare subito di attaccare?"

"Facciamo avanzare i pezzi in una formazione regolare! Così fa più fatica a mangiarceli... e ad attaccare i nostri Pokemon!"

"Un momento, così ci esponiamo troppo! Non è meglio se..."

Mentre i ragazzi di Hoenn cominciavano a discutere, in maniera anche piuttosto animata, su cosa fosse la cosa migliore da fare, Luna si sfregò la fronte con una mano e si fece scendere una grossa goccia di sudore lungo la nuca. "Padron Radomus... ho come l'impressione... che dovremo armarci di pazienza. Temo che questa partita... andrà avanti fino a notte fonda. Non che la cosa mi dispiaccia, sia chiaro..."

"Heheheee... tranquilla, Luna, sappiamo tutti che la notte ti piace." affermò Radomus con una risata cordiale. "Tutti i maestri di scacchi sanno che a volte è necessario tempo per decidere la mossa successiva. Aspetterò quello che serve."

Luna fece un inchino, mentre il gruppo di Vera e Ritchie continuava a discutere - in maniera anche abbastanza animata - sulla prossima mossa da fare, e i loro Pokemon restavano al loro posto. Il Walrein di Hitomi alzò gli occhi al cielo e sospirò. Aveva l'impressione che quel bizzarro allenamento sarebbe durato ancora a lungo...

 

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Con un abile movimento, il Reuniclus di Radomus si spostò sulla scacchiera e raggiunse un pedone che Hitomi aveva fatto avanzare fino a quel punto. Radomus storse il naso. Era la mossa che gli sarebbe costata di meno, ma si sarebbe comunque esposto ad un attacco. Del resto, nel gioco degli scacchi come nella vita, a volte bisogna scegliere il minore tra due mali, e sperare in bene.

Purtroppo per lui, ai ragazzi di Hoenn non era sfuggita l'opportunità.

"E' nel mio raggio d'azione!" esclamò Max, vedendo finalmente uno dei Pokemon del suo avversario che arrivava a portata di Ledian. La coccinella umanoide drizzò le antenne e agitò vivacemente una delle sue corte braccia, per dire che aveva la possibilità di attaccare... e il ragazzino con gli occhiali non se lo fece dire due volte! "Adesso, Ledian! Attaccalo con Ronzio!"

La leggiadra Pokemon Pentastra spalancò le elitre con un'esclamazione di sicurezza, si sollevò in aria e cominciò a sbattere furiosamente le ali, scagliando contro l'avversario una raffica di onde sonore in forma di cerchi concentrici che raggiunsero l'avversario e lo scossero furiosamente! Con un'esclamazione allarmata, Reuniclus sollevò le braccia e cercò di proteggersi come poteva, ma c'era molto da fare contro un attacco basato sulle onde sonore, e il colpo lo raggiunse e lo centrò in pieno, facendogli perdere quota con un'esclamazione di dolore e sorpresa. Riuscì ad evitare di schiantarsi al suolo, appoggiando entrambe le mani a terra e facendosi forza per tornare in aria, ma quell'attacco sferrato così da vicino lo aveva scosso e disorientato.

"Hm. Una bella mossa, miei giovani amici. Mi avete costretto a piazzare il mio Pokemon in una situazione di svantaggio." affermò Radomus. "Tanto di cappello, è stato un buon lavoro di squadra. Ma temo... che abbiate trascurato un piccolo particolare, amici miei."

"Uh? Come sarebbe a..." cominciò a dire Max, prima di rendersi conto che, in effetti, anche la sua Ledian era alla portata di uno dei Pokemon di Radomus! Il suo Malamar era allineato in modo tale da poterla attaccare... e Radomus non aspettò oltre.

"Malamar... prego, poi usare un attacco Psicotaglio su Ledian?" chiese Radomus, con quel tono formale e cortese  che lo contraddistingueva. Il Pokemon calamaro alzò i tentacoli più grandi, e sulle loro punte si accesero delle luminose aure rosate, che si trasformarono in proiettili a forma di arco quando il Pokemon Giravolta abbassò di colpo gli arti! Il colpo sfrecciò rapidamente attraverso il quadrato e colpì Ledian con potenza e precisione, e la Pokemon Pentastra emise un breve guaito, e barcollò a mezz'aria per diversi secondi, ma riuscì a restare in piedi.

"Accidenti! Ledian, stai bene?" chiese Max con evidente ansia. La Pokemon coccinella scosse la testa per schiarirsela, e disse di sì con un cenno, per poi rimettersi in guardia. "Cavolo, ho finito per perdere di vista quello strano Pokemon... la prossima volta dobbiamo prendere di mira lui! Se è di tipo Psico/Buio, gli attacchi di tipo Coleottero saranno doppiamente efficaci contro di lui!"

"Le... Ledian!" affermò la Pokemon coccinella, le antenne puntate contro Malamar.

"Come potete vedere, le variabili possono essere molte. E anche un esperto può perdere di vista qualcosa." disse Radomus, controllando la situazione delle sue pedine. Gli erano rimasti tre pedoni, e tutti i Pokemon... ma tutti i membri della sua squadra, a parte Gallade e Gossip Gardevoir, avevano subito degli attacchi abbastanza importanti. Il gruppo di Vera era ridotto ad un solo pedone, e anche i loro Pokemon cominciavano a sentire gli effetti di quella battaglia poco convenzionale, ma tutti davano l'impressione di essere carichi e pronti a sostenere ancora qualche altro incontro. "Comunque, mi sembra che vi stiate adattando abbastanza bene a questo particolare addestramento. Certo, ci sono degli elementi da migliorare, ma quelli ci sono sempre. Per il momento... direi che state facendo un buon lavoro di squadra, anche se... posso dire che avete qualche lacuna in questo senso."

"E... quali sarebbero esattamente le nostre lacune, signor Radomus?" chiese Vera con un sospiro. "Sinceramente... a questo punto mi ero un po' convinta che fossimo riusciti a superare i nostri punti deboli."

"E in effetti, state facendo un discreto lavoto a riguardo, ma noto delle tendenze che, in effetti, ho cominciato a notare nel vostro modo di guidare i vostri Pokemon." affermò Radomus, attirandosi dietro gli sguardi incuriositi ed interessati dei Pokemon del gruppo, in particolare Ledian e Glaceon. "Per esempio... Max, tu sei un allenatore molto strategico, e sai bene quanto utili possano essere le tecniche di supporto. Tuttavia, è necessario capire bene quando si possono usare queste tecniche senza rischi, e quando invece è necessario andare all'attacco. Mentre, per quanto riguarda la signorina Ortilla... beh, forse sto sfondando una porta aperta, come si suol dire, ma in effetti la mancanza di esperienza si nota. La sua squadra non è male, ma c'è un notevole divario di forza tra la sua Altaria, e il resto dei suoi Pokemon. Questo... certo influenza molto il modo di combattere che lei ha. Deve stare attenta a misurare bene la forza dell'avversario, e mandare in campo i Pokemon che lei è convinta possano farcela, e non è facile come lo sarebbe se tutta la sua squadra fosse allo stesso livello."

"Sì, di questo mi rendo conto, signor Radomus." affermò Ortilla dicendo di sì con la testa, e la sua Altaria alzò la testa e sbattè le ali energicamente. "Alty è la mia Pokemon più forte, oltre che quella con cui ho il maggior legame. E' inevitabile che, dato che gli altri miei Pokemon sono molto meno forti, finisco per affidarmi a lei."

"Taria!" Alty confermò con un energico frullio di ali. Gettò un'occhiata alla scacchiera, per cercare di capire quali fossero i pezzi che potevano minacciarla.

"Comunque, state tranquilli. Noi siamo qui per identificare i vostri punti deboli, e rimediare." continuò Radomus con un sorriso accomodante. "Ora... prego, continuiamo pure! Questa sfida si sta rivelando molto interessante, e sono curioso di vedere come andrà!"

"Con piacere, signor Radomus!" affermò Vera, la mano stretta a pugno davanti a sè. Si legò meglio la bandana in testa, e un'aura fiammeggiante si accese sullo sfondo, dietro di lei, per esprimere la sua determinazione! "Vediamo chi di noi riesce a dare scacco matto!"                                  

              

 

-----------

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: L'allenamento che Vera e i suoi compagni stanno facendo con Radomus è arrivato praticamente al culmine... e sembra che adesso i nostri eroi siano diventati una minaccia ancora maggiore per il Team Meteora! Ma la Chiesa d'Alfa è in agguato... e l'ambiguo Padre Elias, assieme ai suoi scagnozzi Pius ed Angela, e al nuovo arrivato Bennett, sta già tramando qualcosa contro i nostri eroi!

Nel prossimo capitolo, vedremo finalmente com'è andato l'addestramento. E ora che è uscito l'episodio 18, il penultimo, del fangame, potete scommettere che sono particolarmente deciso a scrivere su questa fanfiction!

A presto! E mi raccomando, lasciate un commento! :)

     

  

   

 

  
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