Tu di là, io di qua, il silenzio è imbarazzante.
È assurdo ritrovarsi in una cucina umida, di notte, uno di fronte all’altra, per caso. Tutto questo casino per una tisana?
Io sono qui vicina alla porta, con ancora la maniglia in mano; tu, seduto su una panca, mi guardi con gli occhi sbarrati.
Paura Malfoy?
Zitto io, zitta tu
Per un lungo attimo il silenzio regna sovrano, gelando ogni più piccolo rumore. Forse mi è solo entrato nelle ossa.
Fisso le mie scarpe ma ti bacerei
Abbasso lo sguardo. Cos’altro dovrei fare con te?
La cosa peggiore, forse, è l’impellente bisogno che ho di baciarti.
Tu ti avvicini e lo fai
Sto per andarmene quando ti alzi deciso e titubante.
Con una mano ferma e tremante avvicini il mio corpo al tuo.
E mi baci, lieve e burbero.