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Autore: PaleMagnolia    11/07/2009    7 recensioni
Fanfiction che, più che comica, è sinceramente stupida, nata dalla mente di una malata della serie. Descrive i sentimenti di, er... Ammirazione, profondo affetto e adorazione incondizionata che i compagni di Potter provano per lui; specialmente da quando ha sconfitto Voldie e pretende di essere chiamato Sua Santità. Quasi tutti i personaggi sono OOC in maniera disgustosa, sappiatelo.
Genere: Parodia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Il trio protagonista, Severus Piton
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo brutto. Ma brutto brutto. Più OOC, sboccato, insensato e privo di logica dei precedenti - spero che questo scritto non capiti MAI fra le grinfie dei recensori di Fastidious Notes, o dovrò dare loro un paio di spiegazioni plausibili per cui sul forum mi accanisco tanto contro le ficcyne senza una trama.

“Oh, Sevuccio”, sospirò Ginny da dentro al quadro, accarezzando distrattamente un braccio al suo Preside preferito

“Oh, Sevuccio”, sospirò Ginny, sdraiata dentro al quadro, accarezzando distrattamente un braccio al suo Preside preferito. “Che cosa devo fare con Harry?”

Snape emise un suono inarticolato.

Ginny aggrottò le sopracciglia. “Come hai detto, scusa? Non ho capito.”

“Hgwnn”, disse Snape. “Gh-hnn.”, aggiunse.

“Forse è meglio se ti tolgo il bavaglio, che dici?”

“Hmm.”

Ginny si allungò languidamente sul corpo di Snape e slegò il fazzoletto attorcigliato che gli fasciava la bocca.

“Va meglio, adesso, Sevuccio?”

Snape si passò la lingua sulle labbra e deglutì un paio di volte.

“Molto meglio”, disse. Aveva la voce un tantino impastata. “Ma se non la pianti di chiamarmi ‘Sevuccio’, mia cara, quando mi togli le manette giuro che ti Schianto prima ancora che tu abbia avuto il tempo di dire 'One-shot'.”

Ginny sogghignò, gli occhi che brillavano. “E chi ti dice che io abbia intenzione di toglierti le manette? Tra l’altro, le ho prese di pelliccetta sintetica rosa apposta apposta per te!”

Snape sbuffò. “Balle. Le hai trovate nell’ultimo cassetto della scrivania di Albus, lo so benissimo!”

“Ah, sì? E come lo sai, Sevuccio?”

Snape rimase un attimo interdetto. Aprì la bocca un paio di volte per rispondere, poi la richiuse. Nella mente gli passò rapidamente l'immagine di Albus Dumbledore, che, a notte fonda, steso sul divano della Sala Comune Corvonero, facendo dondolare le manette rosa dall'indice teso in modo piuttosto equivoco, lo invitava a -- La scacciò con forza.

“... Incantesimo Legilimens”, disse infine, poco convinto.

Ginny lo fissò, maliziosa. “Come no”, disse. “Ma passando a cose più importanti: che faccio con Potter? Dai, Sevuccio, dammi tu un consiglio...”

“Arsenico? Belladonna? Amanite? C’è una bella provvista di elleboro giù nel mio sotterraneo, se per caso volessi...”

Ginny ridacchiò e gli diede uno scappellotto sul braccio. “Dai, non fare lo scemo, Severus! Dico davvero!”

“Anch’io.”

“Sev.”

“Sì?”

“Sii serio.”

Sono serio. Non sono mai stato più serio in vita mia.”

“Ah, sì? E pretendi che ti creda, con quelle manette di pelo rosa addosso?”

Snape prese quell'aria da cento-punti-in-meno-a-Grifondoro che aveva traumatizzato generazioni di ragazzini del primo anno. “Non sia impertinente con me, signorina Weasley!” La guardò. “Ma, se non lo ammazzi, come altro pensi di poterlo rendere sopportabile?”

“Beh, io... Sì, insomma, ci sono un sacco di modi”, disse Ginny, sulla difensiva.

“Tipo?”

“Er...”

“A-ha!

In questo momento non me ne viene in mente nessuno, ma questo non significa che non ne esistano!”, rilanciò.

Snape la fissò con sguardo indagatore. “Dimmi, Weasley, com’è che sei così restìa ad accoppare Sua Potterità Potter?”

Ginny fece spallucce. “Beh, sai. Tutti i suoi fan ne sarebbero distrutti...

“Fan? Fan? Potter ha dei fan?! Mi prendi in giro, Weasley?”

“... L’industria di gadget che si regge sul suo nome... I Pupazzetti Potter, le Sveglie Serpentesi di Potter, le Merendine PotterSoul col ripieno di Horcrux, gli zainetti PortaPotter, le Potterpenne, i Potterpalloncini, le felpe "I'm the Chosen One" e “Merry Harry”...”

“Se morisse tragicamente e d’improvviso, le vendite andrebbero alle stelle! Forse ci farebbero addirittura un film...”

“... I suoi amici...”, tentò Ginny.

“... Oh, intendi, quelli che non lo sopportano più?”

“... Draco non saprebbe più che fare tutto il giorno, se non avesse Pottah da sfottere a morte.”

“Il giovane Malfoy ha ben altro a cui pensare, da quando la signorina Greengrass gli ha concesso le sue grazie...”

“... Ma la povera Rita Skeeter perderebbe il posto, se non potesse più scrivere un articolo al giorno su Potter”, gli rispose Ginny, ispirata.

“... La povera Rita Skeeter può anche marcire ad Azkaban per il prossimo trilione di anni, per quel che mi riguarda!”

“Ce l’hai ancora con lei perchè ti ha fatto tutte quelle domande sul posto di Difesa Contro le Arti Oscure, e ti ha messo in ridicolo davanti a Potter e a quel cretino di mio fratello, eh?”

Snape le rivolse uno sguardo torvo.

“Certamente no”

“E invece sì”

“E invece no, signorina Weasley, e adesso finiscila di tormentarmi oppure tolgo cento milioni di punti a Grifondoro per la tua impertinenza.”

“Non puoi.”

“Ah, no? E perchè?”

“Sei morto.”

“Hmm. Un’altra delle innumerevoli cose per cui dobbiamo ringraziare il nostro comune amico Potter.”

“Oh, dai, Sevuccio, non essere permaloso...”

 

 

 

 

 

  
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