Anime & Manga > Magi: The Labyrinth of Magic
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Autore: Hoshi_10000    15/09/2018    0 recensioni
- Mi dispiaceva un po’ per te. Vedi, di noi otto generali: Dracoon è sposato, Hinahoho ha già una famiglia, Sharrkan e Yamuraiha prima o poi si metteranno insieme, Ja’far ha Sinbad, Masrur è innamorato di Mor, io ho le mie storie, e così tu eri l’unico rimasto solo.-
Coppie trattate: Pisti x Spaltos, SinJa, SharrYamu e Masrur x Morgiana
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Pisti, Sharrkan, Spartos, Yamuraiha
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Si era svegliata in preda agli incubi. Non era una cosa eccessivamente strana, sognava spesso del periodo in cui era stata una schiava e la cosa non la spaventava troppo: pressoché tutto ciò che poteva sognare lo aveva anche vissuto, e per tanto la spaventava solo fino ad un certo punto. Ma odiava sognare la morte dei suoi amici.
Certo, dopo  le battaglie contro la Al Sarmen non c’era molto da stupirsi. Era stata una fortuna che i loro maestri fossero andati a prenderli e che avessero sconfitto i possessori di strumenti metallici oscuri.
O almeno, supponeva che li avessero sconfitti, perché l’aria che respirava in quel momento era quella propria di Sindria, non era legata e Masrur sedeva su una sedia posta vicino al letto in cui lei dormiva, con espressione rilassata ed un braccio teso sul cuscino, vicino a dove lei aveva poggiato il viso per buona parte della notte, a giudicare dalle pieghe.
Si perse un attimo a guardare quegli occhi allungati così simili ai suoi ed i capelli rossi di Masrur, appuntandosi mentalmente quanto in realtà ad una prima occhiata quelle fossero le sole cose che avevano in comune. Caratterialmente erano tremendamente diversi, avevano alcuni anni di differenza e rivestivano posizioni molto differenti all’interno di Sindria, non capiva appieno come Pisti potesse pensare che Masrur forse interessato  lei. Avrebbe potuto puntare molto più in alto.
Si tolse le coperte di dosso e gattonò fino ai piedi del letto. Si girò a guardare Masrur: dormiva profondamente. Con passo lento e leggero si avviò verso la porta di quella che suppose essere la camera di Masrur, senza perdersi a guardarsi intorno, ma limitandosi a tenere gli occhi fissi sulla porta di fronte a sé.
Uscì e si richiuse la porta alle spalle. Osservò il corridoio con grande attenzione, cercando di riportare alla mente un ricordo di circa 8 mesi prima, in cui Ja’far le aveva fatto visitare l’intero castello, ma la cosa risultò infruttuosa. Al 60% quella era la torre del leone viola, sede delle stanze di re Sinbad e degli otto generali, ma non ne era certa.
- Morgiana, sei sveglia.-
L’apparizione di Yamuraiha la confortò. Prese ad avvicinarsi alla donna, che pur vedendosela venire incontro a passo spedito non indietreggiò. Anzi, trovatasela di fronte sfruttò la propria posizione di persona più adulta (mai dire VECCHIA!) per guardarla con dolcezza ed accarezzarle i capelli, come probabilmente avrebbe fatto una sorella maggiore.
- Sono contenta che ti sia svegliata, eravamo preoccupati per te.-
La ragazzina abbassò lo sguardo - Mi spiace di avervi fatto preoccupare.-
Yamu sorrise radiosa - Non c’è nulla di cui devi scusarsi, semmai noi dovremmo scusarci con te: ieri c’è stato un banchetto in onore di voi conquistatori di dungeon, ma da cui sei ingiustamente stata esclusa… mi spiace.-
Mor scosse le spalle non curante, non particolarmente interessata.
- Comunque- proseguì dopo un attimo Yamu con voce piena di allegria - Pisti ti cercava. Proporrei di andare a fare colazione, e poi ti accompagnerò da lei, se per te va bene.-
- Non voglio essere di peso, posso cercarla da me.-
- Non sarebbe affatto un peso, non preoccuparti.-
Se avesse potuto avere una sorella maggiore l’avrebbe voluta più o meno così.
- Beh, se è così ne approfitto.-
- Vieni, andiamo a prendere qualcosa da mangiare.-



**********
 



- Come mai vi trovavate anche voi sull’isola?-
Yamu alzò gli occhi dalla tazza di thè che teneva fra le mani, la poggiò sul tavolo e guardò Morgiana.
- Conosci Judal, giusto?-
Annuì.
- Una settimana fa è venuto qui e ci ha avvisato che la Al Sarmen si era organizzata per assalirvi appena foste usciti dal dungeon, così siamo venuti a prendervi… abbiamo temuto di non fare in tempo, ma quando siamo arrivati eravate ancora nel dungeon, così abbiamo chiesto ospitalità agli Alma Toran e vi abbiamo aspettato.-
- Mi spiace che vi abbiamo creato tanti problemi.-
- Prova.- Mor alzò lo sguardo su Yamuraiha che le porgeva una brioche, ignorando completamente le sue parole. Sorrise ed eseguì.
- Buona?-
- Mmh!-
- Ne sono felice. A proposito, se non son indiscreta… - Mor la guardò, con la schiena curva sul tavolo per far cadere meno briciole possibili ed in particolare per non far colare la crema - … hai idea di cosa voglia Pisti da te?- lo chiese senza traccia di gelosia o antipatia nei suoi confronti, solo per pura curiosità.
- Sulla nave avevamo parlato di andare a fare shopping assieme.-
A Yamu si illuminarono gli occhi - Potrei venire anch’io?- ciese speranzosa.
Mor la guardò. Un paio di volte aveva osservato l’allenamento di Aladdin e la maga le era sembrata una donna molto più rigida e distaccata, non aveva mai visto né immaginato questo suo lato così gioioso e spontaneo. Sorrise a sua volta - Volentieri.-
 


**********





- Pisti, sei in camera?-
- Sì Yamu, è aperta, entra pure.-
Yamu apri la porta ed entrò nella stanza con naturalezza, probabilmente abituata ad entrare e uscire dalla stanza dell’amica a suo piacimento. Mor la seguì e si perse a guardarsi in giro.
La stanza era grande, minimo 30 m2, con le pareti dipinte con un tenue azzurro pastello con dei piccoli dipinti di uccelli o piante qua e là, spesso sotto, sopra o accanto a delle mensole cariche di peluche. Il pavimento originale non era visibile perché coperto da un soffice tappeto e al centro della stanza troneggiava un letto in cui avrebbero potuto comodamente dormire cinque robusti uomini, se solo fosse stato sgombrato da centinaia di pupazzi, ognuno di almeno 60 centimetri di lunghezza. Alla destra del cuscino, pardon, peluche di tigre usato come tale, si vedeva una porta di legno tappezzata di tanti piccoli dipinti ad olio in cui comparivano lei ed altri membri degli otto generali ritratti in pose sorridenti e talvolta buffe. Sulla parete alla sinistra c’era un enorme porta a vetri lavorata di modo che i vetri, di diversi colori, formassero delle figure che si riflettevano sul tappeto, in uno splendido gioco di colori.
- Bella vero?-
Annuì. La stanza era forse un po’ infantile, ma era indubbiamente bellissima, degna di diventare attrazione turistica.
- Vieni, ti faccio vedere cosa c’è dietro le porte!-
Prima che Mor potesse dire che non intendeva invadere la sua privacy fino a quel punto Pisti l’aveva già presa per mano e aperto la porta a vetri, rivelando un balconcino con un piccolo tavolo di ferro battuto e tre eleganti sedie.
- Questo è il terrazzo su cui faccio spesso merenda con gli Spaltos e Yamu. La vista è fantastica!-
Non fece in tempo ad annuire che già Pisti l’aveva trascinata dentro e stavano aggirando l’enorme letto, dirette verso l’altra porta, con Yamu seduta sul letto al posto di una grossa tartaruga che stringeva in grembo. Dopo che ebbero fatto il giro del letto Pisti aprì la porta, rivelando una stanza piccola ma ben illuminata, interamente piena di vestiti. Su ogni parete si potevano scorgere degli appendiabiti stracolmi di vestiti, un armadio ad ante, una scarpiera, uno specchio a figura intera, un tavolo e una scaletta.
- Questa è la mia cabina armadio. I vestiti che vedi appesi qui in basso li uso di frequente, quelli più in alto meno, e per prenderli devo sempre sfruttare la scala. La scarpiera si commenta da sé, come lo specchio, mentre dentro questo armadio tengo la biancheria. Questa è una scrivania da trucco - e per dimostrare la veridicità delle sue parole aprì un paio di cassetti - nonché gioielliera.- disse aprendo gli altri.
Mor rimase a bocca aperta ad ammirare la perfetta organizzazione dello spazio.
- Che ne pensi?-
- È splendido.-
- Tin tin, risposta esatta! Hai vinto un giro di shopping in cui mi adopererò per far sì che anche tu inizi a costruire un guardaroba simile. Forza Yamu, andiamo!-










Note d'autore: so che è piuttsosto penoso, ma non è certo il primo che leggete, per cui, come sempre, portate pazienza e confidate nel prossimo.
   
 
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