Il bansuri ha un suono che si insinua nelle orecchie, nel cuore e nell'anima; perché è dolce e puro, e sembra il vento che sussurra fra le fronde. Pensa a quello, Bertholdt, quando dispone il palmo ben a vista e le dita ritte, escluso il pollice, che si piega sotto di esse: quel gesto significa "foresta". Gli dissero, non più di un paio di volte, che avesse delle iridi color di foglia, e da allora si guardava con una punta effimera di vanità negli specchi. Costoro non avrebbero mai potuto affermare d'aver torto, gli occhi di quel ragazzo nascondono segreti arcani come la fitta giungla Indiana.
 
Sente il bansuri suonare, riecheggiargli febbrile in tutta l'epidermide, 'ché senza la malinconia della sua musica sarebbe stato inutile ballare. Chiude in orizzontale i palmi, in un gesto fluido, indicando adesso qualcosa che si nasconde. I piedi sgraziati, abominevolmente grandi, trovano adesso l'armonia che è insita in lui, e azzarda qualche passo e mormora qualche nota.
 
Poi dispone i polsi tanto vicini da toccarsi e le dita a formare la corolla di un fiore, il loto, che è bello e desiderabile. Guarda le falangi ruotare impercettibilmente e si domanda se abbia senso occultare un messaggio che penava così tanto per dirgli. Ma era meglio che non sapesse, non ora.
 
L'altro lo guarda con un sorriso, seppur un po' confuso, perché lui per primo era stato a chiedergli di mostrargli l'antica arte del bharatanatyam.
 
"E cosa vuol dire?"
 
Il dio dell'amore si nasconde nella foresta
 
"...Reiner testa di leone"
 
La risata dell'altro è immediata, è tanto splendida da irradiarlo "Reiner testa di leone? Davvero?"
 
"Davvero!" Mentire non era uno dei suoi talenti, quasi biascicò quella piccola parola.
 
"Va bene, allora. Anche se era una cosa un po' stupida da dire. E poi non ho la faccia da leone!"
 
"La testa, Reiner, la testa"
 
"Quello che è!"


-------note dell'autrice------
 Addentrarsi nella tradizione del bharatanatyam per scrivere questa piccola ff è stato super divertente! Sarebbe una specie di "danza classica" indiana dove ogni singolo gesto ha un significato e un nome particolare, e ne risulta nel complesso una danza con funzione narrativa! Ecco qui un esempio ma ballato da delle pro, Berto è solo una mezza calzetta che sa due nozioni base: x    
Per il resto, la frase "Il dio dell'amore si nasconde nella foresta" l'ho scopiazzata ripresa da Vita di Pi, da una scena in cui compariva anche una ballerina. Infine, il titolo significa "vedo il mio dio in te" che è una canzone di srk santo padre di Bollywood a cui mi sono ispirata per il suono del bansuri e perché, diciamocelo, Berto è un ragazzo dolcissimo e direbbe e penserebbe questo di Reiner. Penso abbia un modo di amare che è incondizionato e vicino, per questo, a quello sacro. Il link per la canzone è qui: x

Detto questo, ringrazio chiunque abbia letto questo mio delirio! Un bacio e alla prossima!