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Autore: Veggie12775    11/07/2009    2 recensioni
Ripercorre abbastanza fedelmente la serie Dragon Ball Z con in più qualche momento romantico fra la bellissima coppia Vegeta e Bulma. Questa fanfiction è la prima di una serie.
Genere: Generale, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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QUINDICESIMO CAPITOLO



“Fermati, brutto moscone! Finalmente ti ho trovato e voglio battermi con te, Cell!” disse Vegeta quando raggiunse il terribile cyborg.
“Tu sei Vegeta, non è vero? Beh, se conosci il mio nome dovresti anche sapere quanto io sia forte e non sai che sbaglio hai fatto mettendoti contro di me, ti schiaccerò in un battito d’ali.”
“Questo lo vedremo.”
Vegeta e Cell iniziarono a combattere duramente mentre arrivò sul luogo anche Trunks che guardò con stupore come il padre avesse aumentato la sua potenza dopo l’allenamento speciale.
Questa volta Trunks fece un’espressione di soddisfazione perché si accorse che Cell era in difficoltà e questa sarebbe stata per suo padre un’occasione per riscattarsi.
“Vegeta è più forte del previsto, non so se riuscirò a batterlo per cui devo giocare d’astuzia” pensò Cell.
“Allora moscone, vedo che hai il fiato corto! Ormai la tua fine è vicina perché io ti distruggerò, parola del principe dei saiyan.”
“Non ti sembra di essere un po’ troppo presuntuoso, principe? Io ancora non ho mostrato tutta la mia forza.”
“Ma cosa stai dicendo? Io sono il guerriero più forte dell’universo ed è per questo che ti eliminerò!”
“Papà, non ascoltarlo, finiscilo subito!” urlò Trunks.
“Ne sei proprio sicuro, Vegeta? Io non sono ancora completo, per questo tu hai più risorse di me, ma se io potessi completare la mia trasformazione tutto sarebbe diverso!” ribattè Cell.
“Ma davvero? E cosa dovresti fare per essere completo?” chiese Vegeta.
“No, papà, non dargli retta. Fallo fuori ora!”
“Basta Trunks, stai zitto! Io sono più forte di lui in qualsiasi cosa possa trasformarsi e non mi farò certo spaventare!”
“Allora mi permetterai di trovare C18? Dopo che l’avrò assorbita diventerò l’Essere Perfetto e nessuno potrà uccidermi! Sarò il padrone del mondo perché nessuno potrà più eguagliarmi! Devi solo consentirmi di trovare quella donna robot e poi ti ridurrò in polvere! Ci stai o hai paura del confronto?”
“Papà, non devi accettare! Dobbiamo liberarci di lui prima che sia troppo tardi! Per una volta non fare il testardo e dammi retta o sarò costretto ad intervenire io stesso per impedire questa pazzia!”
“Adesso basta, Trunks. Io sono il principe dei saiyan e se l’ho sconfitto ora ci riuscirò anche dopo per cui non ho paura di fargli assorbire la mocciosa!” inveì Vegeta al figlio scaraventandogli contro un potente colpo.
“Io non te lo permetterò” replicò Trunks.
Padre e figlio iniziarono a combattere come se fossero stati due nemici e naturalmente Cell ne approfittò per allontanarsi e andare a cercare C18.


“Ecco, finalmente li ho trovati! Mi nasconderò qui dietro così non mi vedranno mentre userò il telecomando fatto da Bulma per disattivare C18” disse fra sé Crili quando vide C16 e C18.
Crili tirò fuori dalla tasca il telecomando, appoggiò il dito sul pulsante rosso poi osservò la biondina.
“Come sei bella! Hai un viso così angelico e dolce che io non sopporto il pensiero di doverti uccidere! Che compito ingrato, io proprio non posso! Non posso distruggerti perché mi piaci, quando ti guardo mi perdo nei tuoi occhi azzurri…so che sei una minaccia per noi ma deve esserci un’altra soluzione! Non ci riesco! Io…io credo di provare qualcosa per te e penso che in fondo al tuo cuore tu sia un’anima gentile…perdonatemi amici ma non lo farò!”
Crili gettò a terra il telecomando e lo calpestò con rabbia trattenendo le lacrime.
“Per fortuna sono riuscito a scappare se no non ce l’avrei fatta! Adesso devo solo recuperare le forze…ma quella…sì! La fortuna mi ha assistito, quella è C18! Ora devo avvicinarmi lentamente senza farmi vedere così la sorprenderò.”
C18 stava facendo riposare C16 che era ancora in condizioni precarie mentre Crili stava distruggendo il telecomando per cui nessuno dei tre si accorse che Cell era a pochi passi dalla sua preda.
“Ciao biondina! Finalmente ti ho trovato!”
“Ahahah!” urlò C18 attirando l’attenzione di Crili che, però, non ebbe la forza di muoversi.
C18 non ebbe né il tempo né la forza di scappare perché Cell le si scagliò addosso e l’assorbì.
“No, C18!” urlò Crili uscendo allo scoperto.


“Oh no! Senti quest’aura così potente? Dev’essere Cell che ha assorbito C18: Ora per colpa tua siamo in un mare di guai!” disse Trunks interrompendo la lite con il padre.
“Molto bene, ora potrò portare a termine la mia opera! Tu e tutti gli altri vi rimangerete quello che mi avete detto dopo la mia trionfale vittoria” disse Vegeta prima di sfrecciare nel cielo per andare nel luogo in cui si trovava Cell venendo seguito da un preoccupatissimo Trunks.


“Hai completato la tua trasformazione, ora devi batterti! Questa volta non ci saranno più scuse per tirarti indietro, ora dovrai vedertela con me, allora sei pronto?” chiese Vegeta appena raggiunse il cyborg.
Cell non gli rispose, ma sul suo viso comparve un ghigno che preoccupò ulteriormente Trunks che era appena arrivato.
Vegeta e Cell ripresero la loro battaglia ma non fu affatto facile per il saiyan tenergli testa, non credeva che un pezzo di latta potesse rinvigorire così tanto quel mostro perciò alla fine, nonostante i suoi sforzi, fu massacrato dal robot.
Vegeta cadde a terra privo di sensi e Trunks si sentì chiamato in causa perché, nonostante suo padre avesse quel terribile carattere, ci teneva molto a lui , così si presentò davanti a Cell per sostituirlo.
Trunks era più forte del padre per cui sperava di avere qualche possibilità in più di lui.
“Crili, porta mio padre al sicuro e dagli un fagiolo magico, io cercherò di sconfiggere questo mostro.”
“Ma Trunks, non hai visto come ha conciato Vegeta?”
“Lo so, ma al momento nessuno può fare altro. Ciao amico.”
Crili si allontanò a malincuore pensando come da un uomo tanto egoista ed orgoglioso fosse potuto nascere un ragazzo così altruista che ora stava mettendo a rischio la sua vita per tutti loro.
“Ti voglio fare una proposta. Sei un giovane che combatte molto bene ma non sei presuntuoso come quel Vegeta per cui ti risparmio la vita” disse Cell dopo aver combattuto contro Trunks dimostrando subito di essergli superiore.
“Cosa vuoi in cambio?” chiese Trunks sorpreso.
“Fra dieci giorni avvierò un torneo di arti marziali a cui potrà partecipare chiunque. Se però nessuno mi sconfiggerà allora ucciderò tutti i terrestri, cosa ne dici?”
“Stai forse dicendo che sei pronto a vedertela con chiunque si proponga?”
“Sì, avete dieci giorni di tempo per prepararvi al Cell Game. Se, però, nessuno si presenterà mi considererò automaticamente il vincitore. Buona fortuna
Cell se ne andò così Trunks si avviò alla Capsule Corporation decidendo, dopo un po’ di esitazione data il suo odio per i cyborg, di portarsi dietro anche C16 che voleva essere riparato per aiutarli nel Cell Game.
Alla Capsule Corporation c’erano tutti, tranne Goku e Gohan che ci stavano ancora allenando, e rimasero sorpresi quando Trunks raccontò loro le ultime novità.
“La colpa è tua Vegeta perché ti sei ostinato a credere di essere il più forte. Ce l’avevi in pugno, lo potevi eliminare ma non hai voluto farlo! Io a volte non ti capisco, perché metti a repentaglio la vita di tutti per apparire il migliore quando nessuno te lo chiede?” chiese Junior infuriatissimo.
“Perché io sono un saiyan e sono stato abituato ad affrontare ogni pericolo senza timore!”
“Ma anche Goku, Gohan e Trunks sono dei saiyan eppure non sono così incoscienti!” intervenne Tensing.
“Forse perché sono più deboli e meno coraggiosi essendo cresciuti in uno stupido pianeta come la Terra” ribatté Vegeta.
“No, non è questo! Il fatto è che tu non ti fidi mai di nessuno, sei sempre in competizione con il mondo intero e non ti rendi conto che qui siamo tutti amici e ci teniamo a te, mentre tu pensi solo a te stesso e al tuo orgoglio! Pensi mai che se un giorno sarai in difficoltà forse sarai solo?” ribatté Junior.
“Amici, forse Vegeta ha sbagliato ma anch’io sono in parte responsabile. Se avessi disattivato C18 ora non saremmo in questo pasticcio! E’ solo che io…”
“Crili, non devi sentirti in colpa. Al tuo posto chiunque si sarebbe spaventato! Cell vi ha colti di sorpresa per cui, in preda al panico, ti sei fatto sfuggire il telecomando. Non devi stare male per questo. Se comunque Vegeta l’avesse eliminato prima…” intervenne Chichi.
“Già! Qui l’unico responsabile è Vegeta! E’ sempre lui che combina i casini! Fa i comodi suoi, va e viene a suo piacimento e lascia risolvere agli altri i problemi che lui crea!” disse Yamcha.
“Adesso basta, Yamcha! E’ la gelosia che ti fa parlare! Tu, che stai qui ad infierire su di lui, che cos’hai fatto? Niente! Vegeta ha sbagliato, ma ormai non serve a nessuno recriminare. Avete dieci giorni per allenarvi in vista del Cell Game per cui basta con le prediche!” urlò Bulma.


Vegeta uscì in giardino, colpito dalle parole di Bulma.
Era una strana donna, nonostante lui la trattasse male lo difendeva e il saiyan non riusciva a capire come mai ci tenesse a lui così tanto.
Anche il fiero principe ci teneva molto a lei solo che non era ancora pronto ad ammetterlo.
Poco dopo arrivarono anche Goku e Gohan che appresero del futuro torneo.
“Scusa Goku, come mai sei così rilassato? La notizia non ti preoccupa?” chiese Crili.
“No! Io sono sicuro che vinceremo. La Stanza Speciale aiuta molto per cui dovremo sfruttarla bene in questi dieci giorni e avremo delle grosse soddisfazioni. Direi che ora potete andarci voi visto che io e Gohan siamo appena tornati, intano io andrò su Neo Namek perché c’è bisogno di un nuovo Supremo.”


Goku fu accolto molto gioiosamente su Neo Namek e quando chiese chi volesse diventare il nuovo Supremo, Dende fu molto lieto di accettare perché aveva molta voglia di rivedere i suoi amici.
Lui e Goku partirono e si recarono subito al palazzo del Supremo.
“Ora che io sono il nuovo Supremo le sfere del drago sono state riattivate ma c’è una novità. Ora Shenron è molto più forte per cui potrà realizzare tre desideri anziché uno.”
“E’ una bellissima notizia, io direi di usarne subito uno per riportare in vita le vittime di Cell, gli altri due li useremo all’occorrenza!” disse Goku.
“D’accordo, è davvero una splendida idea, Goku” approvò Dende.


DIECI GIORNI DOPO
Gli allenamenti erano stati duri ma Goku era molto fiducioso della loro rivincita quindi si presentarono tutti insieme nel luogo del Cell Game dove il loro nemico li stava attendendo.
“Molto bene, vedo che siete più di quelli che credevo! Ci sarà da divertirsi, chi vuole essere il primo?” chiese Cell.
“Io. Mi presento, sono mister Satan, il campione di arti marziali. Nessuno è mai riuscito a battermi per cui colgo questa nuova opportunità per mostrarvi la mia supremazia! Possiamo iniziare!” disse una voce sconosciuta.
Mister Satan era un uomo buffo che nonostante il suo fisico palestrato era incapace di far male a una mosca.
Aveva “costruito” una certa notorietà in questo sport ma tutto dovuto al caso e alla fortuna, infatti, non era assolutamente in grado di competere con un mostro simile.
Infatti, bastò che Cell si avvicinasse a lui per farlo fuggire terrorizzato.
“Se vi spaventate solo a guardarmi vi consiglio di tornarvene a casa perché io ho voglia di divertirmi un po’” disse Cell annoiato.
“E io anche. Ho sentito molto parlare della tua forza per cui vorrei vedere di persona se ciò che mi ha detto è vero!” disse Goku.
“Ti accontento subito, Goku.”
“Non vedo l’ora di cominciare” ribatté il saiyan.
Cell era molto colpito dalla sicurezza di Goku e quando cominciarono a battersi capì il perché: Il suo avversario era decisamente molto forte e veloce e riusciva a rispondere bene ad ogni suo colpo.
Lo scontro andò avanti per un bel po’ poi successe una colpo di scena inaspettato che sorprese tutti.
“Cell devo dirti che sei un avversario molto forte e combattere con te è stato un vero onore perché mi hai spinto ad impegnarmi molto solo che io non sono in grado di batterti. Lascio il posto a mio figlio Gohan, se sei d’accordo.”
“Per me un avversario vale l’altro, tanto alla fine sarò io a vincere!”
Tutti guardarono Goku con stupore, nessuno aveva il coraggio di chiedergli il motivo di quel gesto, solo Junior, che ormai si era affezionato a Gohan come se fosse suo figlio, si decise a parlare.
“Goku, tu hai sempre avuto la mia approvazione ma questa volta non riesco a capirti. Come puoi voler mettere a repentaglio la vita di quel ragazzino? Tu sai bene quanto lui odi combattere, perché vuoi che affronti Cell?”
“Perché lui è l’unico che può farcela! Nella Stanza Speciale ha fatto molti progressi ed ora è persino più forte di me per cui dovete essere fiduciosi, so quello che faccio!”
“Spero che tu abbia ragione altrimenti non te lo perdonerò mai, Goku!”
  
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