Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: WhiteLight Girl    11/07/2009    5 recensioni
-Credi che sia l’estate giusta per trovarti un ragazzo?-
Sakura arrossì di botto e balbettò:
-M-Ma… Che domande fai? C-Come puoi chiedermi di tradire Shaoran?-
Tomoyo spense la telecamera e sorrise dolcemente all’amica.
-Shaoran non c’è più, è partito cinque anni fa, e non è più tornato. E poi non sei la sua ragazza.-
-Per come hai detto che non c’è più sembra che sia morto.- Rise Sakura, poi sospirò.
****Shaoran è partito da cinque anni; Sakura riceve un invito per un parco di divertimenti a tema Horror, su un'isola. Che scherzi sta architettando il destino per lei?
Aggiornando ho fatto la mia buona azione della settimana, voi fate la vostra offrendomi una recenzione XD
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Eriol Hiiragizawa, Li Shaoran, Sakura, Sakura Kinomoto, Tomoyo Daidouji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SORPRESA!!!!!!!! HO FINITO GLI ESAMI E FESTEGGIO COSI’!! QUESTA FANFICTION LA CONTINUERO’ ASSOLUTAMENTE!!! (SPERO SOLO CHE PIACCIA)

GIORNO UNO

Lo sbarco sull’isola fu per Sakura meno tranquillo del viaggio. Ma a chi voleva darla a bere? Sebbene non avesse più tanta paura quando ne aveva da bambina non poteva certo dire di non sentire l’ansia coglierla o un leggero tremolio che le risaliva la schiena e, in parte, era causato dalla presenza di Shaoran al suo fianco. Afferrò il trolley, mentre allungava una mano per afferrare anche il borsone ma Shaoran la precedette sollevandolo al posto suo.
-Lascia, questo è pesante, te lo porto io.- Sakura arrossì e balbettò un ringraziamento imbarazzata notando l’espressione corrucciata di Shaoran rivolta verso il porto.
-Che succede Shaoran?- Il ragazzo non rispose subito.
Sakura lo riscosse afferrando esitante la manica della sua maglia leggera.
-Qualcosa non mi convince.-
Disse rivolgendosi preoccupato a Sakura.
-Qualcosa tipo cosa?- La ragazza si preoccupò della sua espressione.
-Ho una brutta, bruttissima sensazione.-
Sakura sospirò: -C’e sempre qualcosa che non ti convince allora. Non sarà nulla, o al massimo sarà come con la signorina Mizuki ed Eriol, non sarà nulla.-
Shaoran aprì la bocca per ribattere ma si bloccò, -Può darsi, ma per precauzione non ti allontanare da me-, la frase fece sobbalzare ed arrossire Sakura,- è meglio se teniamo d’occhio anche gli altri.-
-Certo.- Annuì Sakura un po’ delusa.
-Allora ragazzi!- Trillò Meilin alle loro spalle, -Scendete o no?-
I due si scambiarono un sorriso prima scendere sul porticciolo.
Il mare era leggermente mosso e le onde si infrangevano sugli scogli brontolando mentre i ragazzi si avviavano verso il centro dell’isola.
C’erano più alberghi sull’isola, tutti rigidamente dall’aspetto terrificante e non troppo distanti l’uno dall’altro.
I ragazzi si diressero verso il loro, rigidamente lo stesso prenotato da Eriol e Tomoyo.
Alla reception presero le chiavi delle stanze che avevano prenotato e salirono a portare i bagagli.
Le camere erano tutte vicine. Sakura, Tomoyo e Meilin erano sistemate nella stessa stanza; Rika, Naoko e Chiaru erano nella stanza accanto, confinante. Shaoran, Eriol e Yamazaki in quella di fronte.
Shaoran entrò nella camera delle ragazze per scaricare il borsone di Sakura e subito dopo si rivolse a Tomoyo dicendole:
-Dopo che vi sarete sistemate potrei parlarti in privato? E’ una cosa importante.-
Il tono serio con cui Shaoran fece quella richiesta bastò a preoccupare non poco l’attenta Tomoyo e a impensierire Sakura che, seppur non lo dette a vedere, guardò il ragazzo con la coda dell’occhio fino a che lui non fu uscito dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.
Appena rimasero sole le due ragazze si guardarono preoccupate. Tomoyo riuscì a scorgere una punta di preoccupazione nello sguardo della sua amica.
-Tomoyo… Secondo te…- Inizio timorosa nel porgere la domanda, ma l’altra intuì subito.
-Sinceramente? Non lo so, non mi è parso avesse fatto i salti di gioia quando ti ha vista, e non si è neanche imbarazzato a parlarti come di solito faceva qualche anno fa…-
-Credi che io abbia speranze con lui?-
Fu Meilin, appena uscita dal bagno a rispondere a questa domanda:
-Certo che ne hai! Sveglia Sakura! Ti ha portato il borsone!! Anche se è più freddo e meno timido di come lo ricordi è ancora perdutamente innamorato di te!! Te lo dico seriamente, ho visto com’è cambiato in questi anni e la ragione è stata di certo la tua lontananza.- Poi si voltò verso Tomoyo sbalordita, -E tu che fai? Non la incoraggi? Questi due sono sempre gli stessi, i soliti imbranati!- Sospirò, strappando a Sakura un sorriso. –Se non ci impegniamo noi non risolveranno nulla.-
Anche Tomoyo annuì convinta.
-Lascia fare a noi!-
-Ne siete sicure?- Domandò la ragazza preoccupata. Le altre annuirono per poi dire tranquille:
-Ora prepariamoci che tra mezz’ora al ristorante si pranza, e tu dovrai essere bellissima per fare colpo.- Sakura non poté fare altro che accettare, anche se con titubanza.

Nella stanza dei ragazzi Shaoran stava affacciato al balcone con la schiena poggiata al corrimano e lo sguardo rivolto verso la stanza, all’interno della quale Yamazaki si affaccendava a mettere in ordine la sua roba.
Eriol gli venne incontro, chiudendosi la porta a vetri alle spalle e iniziando a fissare la montagna centrale dell’isola.
-Allora? Piaciuta la sorpresa?-
Shaoran sospirò, -Posso essere sincero?-
-Devi.- Lo incitò l’altro.
-Non lo so.-
-Non sei contento di aver rivisto Sakura dopo tutto questo tempo?- Domandò Eriol strabiliato.
-E’ che non so più cosa provo per lei…- Mentì il ragazzo.
Eriol lo guardò serio per un istante, poi gli batté una pacca sulla spalla e gli disse sicuro:
-Risolverai questo tuo dubbio prima di quanto immagini.- E si avviò verso l’interno della stanza.
-Secondo te lei cosa prova per me?- Domandò all’improvviso senza riuscire a trattenersi.
-Chiedilo a lei.- Rispose sicuro Eriol lasciandolo solo con il balcone.
Shaoran avrebbe voluto parlare con Tomoyo ma preferì aspettare. Entrò per ultimo sotto la doccia e mentre l’acqua tiepida gli scorreva addosso provò a riflettere ancora una volta sui sentimenti che provava per Sakura.
Anche dopo tutto quel tempo non poté negare neanche a sé stesso che quando i loro occhi si erano incontrati era stato percorso da un brivido e aveva dovuto faticare non poco per resistere alla tentazione di baciarla. Quindi la soluzione era molto più facile di quanto non sembrasse; era di certo ancora innamorato di lei. Questo però non gli semplificò molto le cose.
Una domanda lo tormentava dal giorno in cui aveva lasciato Tomoeda qualche anno prima. Sakura cosa provava per lui? Avrebbe voluto chiederlo a Tomoyo ma si rese conto che sarebbe stato ingiusto nei confronti di Sakura, quindi aveva deciso di chiedere a Tomoyo soltanto alcune informazioni che potessero mettergli l’animo in pace o dargli qualche speranza. Voleva sapere se Sakura era fidanzata, se lo era stata o se era in cerca di qualcuno. Quelle domande parevano stringerlo in una morsa d’acciaio congelandolo. Dopo essersi asciugato per bene e aver indossato una maglia aderente nera e un paio di Jeans semplici si decise a scendere a pranzo.
Appena arrivato nella sala Yamazaki si sbracciò dalla parte opposta della stanza per attirare la sua attenzione. Il ragazzo li raggiunse notando immediatamente l’assenza delle ragazze, mentre gli altri avevano già preso posto al loro tavolo.
-Dove sono le signore?- Chiese ironico Shaoran.
-Pare che abbiano un piano.- Annunciò Eriol con fare quasi cospiratorio.
Shaoran non fece in tempo a chiedersi cosa volesse dire che Yamazaki esclamò:
-Eccole! Stanno arrivando!!- I ragazzi si voltarono in contemporanea e, mentre Eriol sorrideva a Tomoyo, Shaoran puntò gli occhi su Sakura sentendo il fiato mozzarglisi in gola.
Per un istante gli parve di vedere un’aura luminosa attorno alla sua figura, come un angelo evanescente che andava dritto verso di lui tentando quasi disperatamente di non incrociare il suo sguardo. O meglio, notò Shaoran, Stava venendo verso il loro tavolo, perché naturalmente non poteva avere nessuna ragione plausibile per dirigersi verso di lui.
Sospirò, quasi rassegnato, mentre abbassava lo sguardo per riflettere. Cos’avrebbe potuto avere lui che piacesse a Sakura? Fu la voce della ragazza stessa a ridestarlo, mentre salutava tutti.
-Ciao ragazzi, come va? Passata la fatica del viaggio?- Domandò curiosa sviando lo sguardo di Shaoran che si era di nuovo puntato insistentemente su di lei.
Il ragazzo la scrutò bene mentre lei parlava animatamente con Eriol e Tomoyo. Aveva i capelli lunghi fino alle spalle, legati in due treccine sbarazzine, un cappello in testa stile cow girl e indossava una maglia scollata con sopra un gilet abbinato al cappello. Aveva una minigonna di jeans non troppo corta e un paio di stivaletti che richiamavano il Far West. Era incantevole, decisamente incantevole secondo lui.
Durante il pranzo non ebbero molte occasioni per parlare. Appena dopo il dessert Il ragazzo fece in modo da avvicinarsi a Tomoyo per rammentarle la richiesta che le aveva fatto qualche ora prima. Si ritrovarono sul balcone, dove lui si rivolse a lei immediatamente:
-Sai di cosa ti vorrei parlare?-
-Sakura, giusto?-, il suo era più che un azzardo.
Il ragazzo annuì e la mora gli disse solo:
-Invitala a fare una passeggiata, studia la tua prossima mossa.-
Si girò per andarsene sotto lo sguardo incerto del ragazzo, ma prima di rientrare si girò dicendo sicura: -Ti conviene muoverti, scommetto che in questo momento sta pregando per l’arrivo di un supereroe che la salvi.-
Shaoran buttò un’occhiata all’interno. Ciò che vide lo mandò in bestia. Un ragazzo della loro età stava troppo vicino, per i suoi gusti, a Sakura. Un moto di gelosia gli risalì su per le vene. Prese a misurare a grandi falcate la stanza in quella direzione e si parò quasi inconsciamente tra Sakura e il ragazzo, che da quello che Shaoran aveva capito le aveva appena chiesto il numero di telefono.
-Sakura-, disse sicuro, quasi nervoso – Ti va di venire a fare una passeggiata con me?-
La ragazza gli sorrise, sollevata dal suo arrivo repentino. Non poté però evitarsi di arrossire.
-S… si, certo.-, balbettò imbarazzata. Il ragazzo le porse la mano e lei la afferrò per poi sollevarsi dalla sedia. Shaoran la guidò fuori, mentre in silenzio si avviavano verso il porto sul quale erano sbarcati.
-Allora-, iniziò lei per rompere il ghiaccio – com’è andata in Cina? Cos’hai fatto di bello in questi anni?- Il ragazzo si sforzò di sorridere, poi rispose evasivo:
-Nulla di che, è ricominciata la mia vita prima delle carte di Clow- “Solo un po’ più vuota, senza di te” Si permise di aggiungere a mente.
-Hai continuato ad allenarti?- Gli domandò lei.
-Certo, sempre-, rise lui, – Mi sono anche irrobustito.- Disse il ragazzo ridendo mentre le mostrava il braccio muscoloso. Sakura arrossì, mentre tentava di sopprimere la sua improvvisa voglia di vederlo in costume da bagno, o comunque senza maglietta.
Poi Shaoran si fermò all’improvviso fissando il molo corrucciato.
-Che c’è? Che hai visto?- Gli domandò premurosa la ragazza tentando di individuare il punto esatto in cui lui stava guardando.
Il molo era pieno di persone che stavano per imbarcarsi, pronte per il ritorno a casa per il termine delle loro vacanze.
Erano lì, fermi in fila in una maniera quasi innaturale per dei ragazzi della loro età.
-Shaoran?- Sakura tentò di attirare la sua attenzione, ma solo dopo un secondo richiamo il ragazzo si voltò. -Tu non noti qualcosa di strano?- Le domandò.
-Qualcosa tipo cosa?-
-Sono tutti fermi immobili, non è normale…- Sakura li scrutò, poi il ragazzo continuò.- Non sento le loro auree, è come se non esistessero, come se fossero illusioni…-
Sakura deglutì e provò a concentrarsi. Per un istante le sembrò tutto normale, poi si rese conto che, davvero, alcuni di loro erano come irreali.
-Shaoran, non spaventarmi ti prego.- Lo supplicò con le gambe che le tremavano.
Shaoran la guardò intenerito, nonostante tutto era rimasta sempre la stessa Sakura; la sua Sakura.
Per un istante si fissarono negli occhi intensamente.
Per un istante sembrò ad entrambi che fosse il momento giusto per sistemare un conto in sospeso da troppo tempo. Purtroppo qualcuno non era di questo spesso parere. Un frisbee arrivò spedito dalla spiaggia e colpì Sakura dritta in testa. La ragazza gemette leggermente dal dolore, portandosi una mano tra i capelli, dato che aveva lasciato il cappello al ristorante.
Shaoran si voltò a fulminare con lo sguardo quel lanciatore così idiota da colpire qualcuno proprio nel momento sbagliato. Una ragazza si stava avvicinando con espressione colpevole e imbarazzata.
Shaoran strinse Sakura a sé quasi inconsciamente iniziando a massaggiarle la testa nel punto in cui era avvenuto l’urto. La ragazzina, una quindicenne a dire dall’aspetto, si inchinò chiedendo di scusa e dopo aver recuperato il suo frisbee si allontanò correndo.
-Ti fa male?- Domandò premuroso Shaoran a Sakura. Lei annuì, poi, ancora troppo vicini, tornarono a rivolgersi verso il molo. Si resero conto che le persone delle quali non sentivano la presenza erano tutte rivolte verso di loro. E sorridevano maligne mentre chi si stava imbarcando sul battello gli passava attraverso.
Sakura si strinse spasmodicamente a Shaoran, che la strinse a sua volta con fare protettivo. Un furgoncino carico di bagagli passò davanti a loro mentre il sole batteva forte. E quando la visuale fu di nuovo libera delle persone che li avevano fissati non c’era più traccia.


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Spring Thunder: Capito cosa?
Dany92: Borsa di Mary Poppins? Non saprei, escono così XD Si fa sempre bene a pretendere molto! E’ vero però! Resta sempre Sakura, si nota?
Spunka: Qualcosa mi dice che non leggerai oltre.
MeilingLi: Io invece voto per Shao/Saku, ma non odio Meilin, comunque non mi piace vederla con Shao, sarà l’abitudine ^^.
Revelaton80: Ma se non ha un ruolo difficile non mi esce la storia!! Deve essere avvincente XD Non ti preoccupare, in fondo è sempre la stessa Sakura, magari non tremerà a sentire la parola fantasma, ma se si trovasse da sola al buio con rumori sospetti… beh…
Sakura Bethovina: E’ vero, meglio non svelare troppe cose. Ma fare la misteriosa è più forte di me!! E mi piace troppo!!!

   
 
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