Fanfic su attori > Jennifer Lawrence
Segui la storia  |       
Autore: lmpaoli94    21/09/2018    0 recensioni
Jennifer, una ragazza bionda dagli occhi celesti come il cristallo vive da sola in un castello circondato di neve e ghiaccio.
Il suo passato è talmente oscuro che preferisce rimanere in solitaria senza essere vista da nessuno.
Ma cosa succederà quando un giovane ragazzo piomba nel suo territorio entrando di prepotenza nella sua vita?
Che cosa succederà quando la giovane gli rivelerà la sua vera indole di “Dama di ghiaccio?”
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dopo un tempo indecifrabile che stava continuando a camminare, Ines ritornò al castello della Dama.
Era completamente senza energie.
Il peso dell’uomo e il freddo avevano prosciugato le sue residue energie.
Ma doveva resistere.
Non poteva fermarsi proprio ora.
Fortunatamente, il castello era aperto.
E dopo aver trovato la forza di volontà necessaria, riuscì ad aprire la porta e ad entrare.
Il calore del castello era una vera liberazione per lei e l’uomo.
Non avrebbero mai più patito il freddo.
La loro salvezza era vicina.
Ora dovevano solo riscaldarsi.
Ma c’era un problema: la Dama di ghiaccio li avrebbe accolti? O li avrebbe cacciati senza pietà?
Solo il tempo poteva dirlo.
Sentendo dei rumori strani e inusuali, la Dama di Ghiaccio si precipitò verso l’ingresso del castello.
Inizialmente non vide l’uomo completamente sdraiato per terra.
«Lo sapevo… Sapevo che prima o poi saresti tornata a me…»
Jennifer e Ines si guardarono con odio reciproco.
«Sei contenta eh, sorella?»
«Più che contenta direi soddisfatta… Nemmeno il forte freddo ti ha impedito di lasciarmi per sempre…»
«Questo mio soggiorno durerà poco, tranquilla… Adesso aiutami a portare quest’uomo dinanzi ad un fuoco. Deve riscaldarsi prima che vada in ipotermia.»
Jennifer, girando lo sguardo, rimase visibilmente sconcertata.
«Non ci pensare nemmeno» fu la reazione della Dama di Ghiaccio.
«Cosa?»
«Non accetto estranei nel mio castello.»
«Ma dobbiamo aiutarlo» protestò sua sorella.
«Non m’interessa. Qui non rimarrà nessun sconosciuto. E se provi a insistere ulteriormente, ti riporterò in mezzo alla neve e al freddo con queste mani. Parola mia.»
Ines non avrebbe mollato molto facilmente.
Com’era possibile che sua sorella fosse senza cuore?
Che male avrebbe mai potuto fare un uomo che stava per morire?
«No… Non ti impedirò di ributtarlo in mezzo alla neve.»
«Osi discutere i miei ordini?»
«Sì… Se vuoi gettaci tutte e due in mezzo al freddo pungente… Ma vedrai che prima o poi i sensi di colpa attanaglieranno la tua anima e finirai di morire di dolore.»
La paura si dipinse sul volto di Jennifer.
Le parole della sorella l’aveva toccata nel profondo.
Dovette arrendersi al suo volere.
«Accidenti a te… E va bene. Lo stranierò resterà. Ma appena si sarà completamente ristabilito, lascerà per sempre il castello. Mi sono spiegata?»
Ines riuscì a strapparsi un sorriso.
Era da molto tempo che non rideva.
Ma cosa più importante, era riuscita nel suo intento.
Ma adesso non c’era più tempo da perdere.
Doveva salvare l’uomo, prima che fosse troppo tardi.
 
 
Ines e Jennifer trasportarono “l’ospite” nel salotto principale, dove era allestito il camino più grande del castello.
Per fortuna di Ines, il fuoco non si era ancora spento dopo che aveva lasciato momentaneamente il castello.
«Appoggiamolo qui. Vado a prendere subito delle coperte.»
Ines corse il più in fretta che poté verso la sua camera per prendere tutte le coperte di cui disponeva.
Intanto, Jennifer non faceva altro che fissare quell’uomo con sguardo pieno di disprezzo.
“Un sconosciuto nel mio castello…”
Se fosse stato per lei, l’avrebbe subito fatto fuori.
Ma la buona volontà di sua sorella la spinse ad essere magnanima.
«Eccomi» fece Ines tornando con le coperte «Come sta? Sì è per caso svegliato?»
«E’ uguale a prima» fece Jennifer fissando il fuoco del camino.
«Vedo che respira ancora… Molto bene. Sono convinta che tra poco si ristabilirà completamente.»
«Speriamo. Così tornerà da dove è venuto.»
«Come puoi essere così crudele? Mi dici cosa ti ha fatto?»
«Lui niente… Ma non posso permettere che il mio segreto venga messo in pericolo.»
«Quel giovane uomo non potrà mai sospettare niente di niente. Tranquilla, il tuo segreto al sicuro.»
«Che cosa ne vuoi sapere tu?!» tuonò Jennifer «Sei solo una ragazzina che non sa nemmeno attraversare un po’ di neve.»
Ines decise di non dare peso alle parole della sua sorella maggiore.
In quel momento non era importante.
Doveva pensare al suo ospite.
La stanza si stava scaldando sempre di più.
Il tepore del fuoco era una vera e propria benedizione.
«Secondo me non si sveglierà mai più…» fece Jennifer con il suo solito tono disprezzante.
«E tu cosa ne vuoi sapere?»
«Lo so e basta. Il mio istinto mi dice che riscaldarlo ormai è troppo tardi.»
«No, non è vero… E’ solo questione di tempo… Poi vedrai.»
La tempesta di neve aveva fatto spazio al buio della notte.
«La neve e il vento si sono placati…»
«Meno male.»
«Meglio che me ne vada nella mia stanza… E’ molto tardi.»
«Vai pure. Veglierò io su di lui. Anche per tutto il resto della notte.»
«Mi sembra il minimo visto che l’hai salvato tu, non ti pare?»
«Giusto…»
«Buonanotte, sorella. Fai sogni d’oro» ribatté Jennifer con ghigno malefico.
«Fai riposare la tua anima… Non guastarti il sangue con tutto l’odio che ti ritrovi.»
«Io non mi sto guastando il sangue!» protestò Jennifer.
«Adesso ti metti pure a gridare? Così rischi di svegliare il nostro ospite. Non vorrei che ci trovasse a litigare come due bambine.»
«Attenta Ines, stai sfidando la mia pazienza…»
«Non mi fai paura, Jennifer.»
«Ah sì? Forse io non ti faccio paura… Ma cosa succede se ti sotterro sotto tutta quella coltre di neve?»
«Non ne avresti il coraggio.»
«Allora non sfidarmi… Anche se sei mia sorella, la mia furia non si placherebbe in nessuna maniera.»
Ines decise di non rispondere per non aggravare la sua situazione.
«Molto bene. E’ così che mi piaci… Buonanotte.»
Ma sua sorella non rispose, limitandosi a fissare l’uomo, mentre saliva le scale intenta a spegnere tutte le torce del castello.
 
 
A causa del forte stress e delle energie spese in quella tempesta di neve, Ines si accovacciò sull’uomo misterioso.
Prima d’ora, non si era mai sentita così stanca.
Quella giornata, così diversa dalle altre, l’avevano segnata profondamente.
Il caldo del castello gli rendeva la vita ancora piacevole di essere vissuta.
Sognava una vita felice e senza problemi.
Aveva sempre sperato che sua sorella tornasse ad essere quella donna che era una volta: felice e spensierata.
Ma dopo il tragico destino che l’aveva colpita, la vita delle due donne non era stata più la stessa.
Erano dovute fuggire a causa del giudizio delle persone.
Persone che le odiavano a morte per colpa della crudeltà che avevano scatenato.
Ma adesso non voleva pensarci.
Voleva sognare tutto tranne che questo.
Voleva sognare l’uomo misterioso, che secondo lei, avrebbe portato una nuova aria in quel castello desolato.
A causa della forte stanchezza, Ines non si accorse nemmeno che l’uomo aveva aperto gli occhi.
Esso scosse la testa, cercando di capire dove si stesse trovando.
Quando cercò di alzarsi, s’eppur dolorante, notò con sorpresa la ragazza che stava dormendo su di sé.
«Ma cosa…»
Aveva lo sguardo confuso.
Credeva di essere andato in una dimensione sconosciuta.
Quando la ragazza sentì che l’uomo si era alzato, spalancò gli occhi.
I due si guardarono con sguardo allibito.
«Finalmente ti sei svegliato» fece Ines sorridente.
«Ma tu… tu chi sei?»
«Il mio nome Ines. Tu come ti chiami?»
«Dove sono? Che ci faccio in questo…»
«Sei in un castello, al riparo dal freddo pungente. Sono io che ti ho salvato. Se non fosse stato per me, a quest’ora saresti morto congelato.»
L’uomo misterioso continuava a guardarsi intorno.
«Tu invece da dove vieni?»
«Io… Non lo so…»
«Non lo sai? Allora credo che sei ancora scombussolato e confuso dagli ultimi eventi.»
L’uomo misterioso cominciò ad assumere uno sguardo pieno di paura e di terrore.
«Che cosa ti prende adesso? Perché ti stai guardando intorno?»
«Io… Voglio andarmene da qui…»
«Perché?»
«Non mi piace rimanere in questo luogo… Mi da quel senso si sventura.»
«Senso di sventura? Va bene, so che l’arredamento possa essere anche fin troppo lugubre, ma credo che tu adesso stia esagerando.»
Ines si avvicinò a lui.
Ma più la ragazza si avvicinava, più l’uomo indietreggiava.
«Perché…»
«Stai lontano da me» lo avvertì l’uomo.
«Ma cosa ti prende?»
L’uomo si ritrovò con le spalle al muro in trappola.
«Io voglio soltanto aiutarti…» fece Ines.
«No. Non ti credo…»
Ma prima che la ragazza si trovasse faccia a faccia con l’uomo, sua sorella entrò nel salotto.
«Se l’uomo non vuole essere aiutato, è meglio lasciarlo subito andare.»
«Ma io… non voglio…»
Adesso lo sguardo dell’uomo si era spostato verso la Dama di Ghiaccio.
«Ora che si è ripreso, può anche andarsene.»
«Oh grazie…> fece l’uomo inchinandosi a lei.
«Jennifer, ne abbiamo parlato poco fa’…»
«Non hai sentito? Se ne vuole andare.»
«Ma così morirà!»
«Se vuole affrontare il freddo pungente, questo non è affare nostro. Chiuso il discorso.»
Ines non sapeva più cosa fare.
Aveva salvato l’uomo inutilmente.
«Bene… Se lui ha deciso così, io non sono nessuno per fargli cambiare idea.»
«Perfetto. Vedo che finalmente ti sei convinta> rispose Jennifer con sguardo malefico «Adesso puoi andare.»
«Grazie. La ringrazio infinitamente» fece l’uomo correndo a più non posso per poi scomparire sotto lo sguardo delle due donne.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Jennifer Lawrence / Vai alla pagina dell'autore: lmpaoli94