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Autore: Sarhita    11/07/2009    12 recensioni
ATTENZIONE: in data 25/9/15 sono stati aggiunti due capitoli, e non uno soltanto, di cui il penultimo era stato già pubblicato, ma è stata aggiunta una parte. Grazie per l'attenzione.
"Sei un bravo attore, Sasuke. Lo sei sempre stato. Anche questo sentimento, per quanto scoinvolgente e doloroso sia, verrà nascosto dalla gelida maschera che ormai fa parte di te. Sasuke Uchiha. Un nome vuoto e freddo." Perché quei pensieri sembravano così ingiusti anche a me stesso?
Genere: Drammatico, Malinconico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Konohamaru, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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Darmi da fare...
Come se fosse facile...
Odio ripetermi ma, non sapevo ne cosa ne come ne se ne sarei stato effettivamente in grado.
Daltronde...
Quanti avevano cercato di sottomettere un demone al proprio volere prima di allora?
In molti...
Quanti di loro erano riusciti nel loro intento?
Uno, uno soltanto.
Ma non uno qualunque, un Uchiha.
Ma non un Uchiha qualunque.
Madara Uchiha.
Il possessore di uno Sharingan che io non avrei potuto mai avere...
Il mio Sharingan, seppur potente, non reggeva il confronto...
Quindi il punto era io sarei riuscito a fare qualcosa?
"Devo... altrimenti perché diamine sono tornato?" Gia... Perché ero tornato?
Per il villaggio? Un villaggio che è stato la causa di tutto?
Per Sakura? Simpatica, ma in fondo non l'ho mai considerata più di una compagna di Squadra.
Quindi era per te... era così difficile ammetterlo? Perché avevo lasciato il tuo mondo e ora ero deciso a rientrarvi? Non lo sapevo allora e sinceramente neanche adesso sono sicuro di saperlo... ma tu eri così instabile sull'orlo di un baratro, come mi sentivo io con il segno maledetto, moltiplicato di almeno dieci volte...
Insomma basta! Non voglio pensarci!
Dov'eravamo?
Ah, si darsi da fare.
Ok, primo passo: sapere chi, o meglio cosa, fossero i cercoteri. Dovevo sapere ogni cosa, in particolare su Kyuubi, il demone della volpe a nove code, il demone che custodivi dentro.
Sebbene un po' riluttante, Shikamaru mi aveva autorizzato l'accesso a dei documenti di cui solo l'Hokage e il consiglio, che si era riformato dopo che la mia vendetta si era abbattuta sui suoi vecchi membri, potevano essere a conoscenza.
Erano custoditi in una stanza segreta molto ampia, che assomigliava molto a una piccola biblioteca, e li dentro era racchiusa la storia di Konoha, trascritta in rotoli ingialliti e da pergamene e antichi testi. La sala era comunemente chiamata "l'archivio segreto della foglia"... Che fantasia...
Comunque non ero l'unico che consultava quei rotoli e chi lo faceva, lo faceva per il mio stesso motivo...



Il moro si trovava in una grande sala segreta all'interno del palazzo dell'Hokage, o meglio, sotto di esso.
L'archivio consisteva in una grande sala disseminata di scaffali e cassetti. Al centro vi era un tavolo di medie dimensioni e, di fianco alla porta da dove era entrato, si ergeva una piccola colonna con il simbolo della foglia e, disseminati attorno i vari clan del villaggio.
Proprio sotto il simbolo di Konoha erano raffigurati i due clan fondatori di Konoha. Il clan Senju e il clan Uchiha.
Il simbolo di quest'ultimo consisteva in un piccolo ventaglio rosso e bianco. Sasuke lo sfiorò per un attimo restando impassibile e poi si diresse con passo deciso verso lo scaffale che Shikamaru gli aveva indicato come ottimo per cominciare le sue ricerche.

Da quei rotoli scoprii molte cose interessanti... ma niente di veramente utile... nessun riferimento a come controllare i demoni e poco sullo Sharingan e i suoi poteri al riguardo. Mi alzai per riporre il rotolo che avevo finito di consultare in uno scaffale quando la porta si aprì facendo entrare l'unica persona che non avrei voluto vedere. Troppe sensazioni, e un pizzico di senso di colpa. Eccola, Sakura Haruno.
«Chi sei? Cosa ci fai qui?»
Che bell'accoglienza!
«Guarda che ce l'ho il permesso per stare qui» rispose evitando la domanda.
«Non ne dubito.» ribatté acida lei. Non m'importava molto, in realtà, di essere riconosciuto o meno... ma non potevo rischiare che tutto il villaggio scoprisse che ero li. In fondo ero un Nukenin, un traditore... Fortuna che avevo cambiato il colore dei miei occhi. Quelli neri, quelli veri, erano per qualcun altro...
«Che ci fai con quello?» aveva notato il rotolo che avevo ancora in mano e sapeva cosa contenesse. Certo, l'avrà consultato anche lei per salvarti.
«Un lavoro per l'Hokage.» dissi.
Lei mi guardo accigliata «Che tipo?»
«Informazione riservata.»
Lei rifletté per un attimo e poi mi chiese «Ci siamo già visti?»
«Nell'ufficio dell'Hokage.»
«No...» continuò «dico... prima... sei di Konoha?»
«No.» mi affrettai a rispondere «e ora scusami, ma ho da fare.»
La buttai praticamente fuori e mi rimisi al lavoro...

Cinque ore dopo Sasuke era di nuovo fuori, senza aver trovato uno straccio di informazione utile. Stava tornando alla sua casa improvvisata quando vide Konohamaru sbalzato fuori dalla finestra dell'appartamento di Naruto, rompendo il vetro, e ricadere in strada.
«Uscita discreta... che è successo? »
Konohamaru si alzò, un po ammaccato. «Non lo so ma... che botta... ecco, lui è... fuori controllo!»


Konohamaru era spaventato ma il terrore arrivò quando vide i miei occhi.
Non credo che abbia mai visto lo Sharingan, ma non era affar mio... ora dovevo fare solo una cosa... o almeno, provarci...


«Cosa vuoi fare?»
Lo guardai un attimo. Konohamaru sembrava veramente preoccupato. Sembrava molto scosso ma fisicamente stava bene. Non che la cosa mi interessasse davvero ma se fosse stato ferito tu non te lo saresti mai perdonato. Mai.
«Cos'hai fatto per fargli perdere il controllo?» chiesi.
«Niente... te... te l'assicuro!»
Piegai le gambe: «Ti credo.» mi apprestai a saltare «Ora Vado a vedere se posso fare qualcosa.»
In pochi balzi fui sul davanzale della tua finestra, o per meglio dire, quel che ne rimaneva...
Gettai un'occhiata all'interno.
Nella casa regnava la devastazione più totale...
Entrai e feci alche passo nella stanza. Inevitabilmente qualche vetro scricchiolò sotto i miei sandali.
All'improvviso vidi un pugno carico di chakra colpirmi in pieno visi. No, non era arrivato. Ma era il mio sharingan che mi aveva mostrato quel pugno che sarebbe venuto di li a poco, e grazie ad esso riuscii a schivarlo tranquillamente appena in tempo.
Eri tu. O meglio, era Kyuubi...
Le iridi rosse, cremisi, e la pupilla verticale, ferina. Le unghie erano lunghe, affilate, così come i canini erano più pronunciati, quasi animali...
Il sottile strato di chakra rosso che ricopriva interamente il tuo corpo terminava con una, una sola coda.
Eppure sembrava che avevi gia perso completamente il controllo che, se non ricordavo male, conservavi almeno fino alla quarta coda...
Ma eri troppo debole per resistere al suo potere, stanco e provato com'eri; e, in fin dei conti avevi resistito troppo a lungo...

Kyuubi ringhiò sommessa e nuovamente, senza esitare un attimo, si scagliò contro l'Uchiha che non si fece sorprendere e con un balzo evitò il colpo. Ma Kyuubi non si fermò e fu molto più veloce di lui. in un attimo gli fu sopra, bloccandolo, così facendo, però, fece l'errore di guardarlo negli occhi...

Successe in un attimo. Un momento prima ero a terra, bloccato, e il momento dopo ero solo, al buio, senza niente intorno a me...
Realizzai di trovarmi in un luogo che doveva essere una specie di corridoio, lungo. Solo un rumore era percepibile nell'aria nell'eco di quell'oscurità...
Plic...
Un fastidioso gocciolio di sottofondo, continuo, inesorabile. Inquietante.
Plic...
...una goccia...
...poi un'altra...
Cosi, Senza nemmeno accorgermene, avevo iniziato a correre senza sapere dove andavo, seguendo quel suono...
Plic...
...ed eccola li...
...plic...
...la gabbia...
- Grrrrr
...e la volpe...
La volpe a nove code, Kyuubi no yoko, mi fissava attraverso le sbarre. «Grrrr! Uchiha!» ringhiò poi «Uchiha! Tuuuuu...»
Rimasi freddo. Niente passi falsi. «Dov'è Naruto?» primo passo falso... poteva usarlo a suo vantaggio
La volpe ghignò mostrando possenti zanne.
«Rispondi!» non mi lasciai spaventare... imprudente...
Poi lo sentiii. Un lamento soffocato... di lacrime. Mi voltai e ti vidi.
«Naruto...» sussurrai.
«Sas'ke?» mi guardasti «Sas'ke? Che ci fai qui? Pensavo fossi un sogno!»
In piedi davanti a me, nel buio dei meandri della tua anima, o ovunque diamine fossimo, c'era forse Naruto?
No. Come non eri il vero Naruto il giorno prima, quando ti avevo rivisto per la prima volta dopo anni...
No, non eri quel ninja sorridente che rompeva sempre le scatole a tutto e tutti. Il compagno insopportabile, iperattivo, avventato, coraggioso, leale... compagno... quello che nonostante tutto sentivo... importante?
No. Davanti a me c'era un ragazzo, un uomo, distrutto. Debole, che non sorrideva, non sorrideva veramente, di un sorriso sincero, da molto, troppo tempo. Dove sono finiti quei sorrisi da dodicenne che amavo?
- Sono qui per te, baka!
Ed eccolo, il tuo sorriso. Amaro, finto. Mi fece ancora più male. La causa di tanta sofferenza ero io, per la gran parte. Col mio tradimento e tutto il resto... Ma non solo io... Kyuubi...
Mi voltai verso la volpe. «Da adesso in poi» dissi minaccioso «non ti permetterò più di fargli del male!»
Come risposta ottenni una sonora risata. «E dimmi, Uchiha» ringhiò poi «chi ha fatto soffrire Naruto per tutti questi anni lasciandolo solo? E lui che ti considerava un fratello.»
Era vero...quello che aveva detto era dannatamente vero... ma la mia vendetta... vendetta...
«Sasuke non ascoltarla!!» tu... dovevo essere io a difenderti da Kyuubi non tu...
«Naruto...» ripresi coraggio e mi voltai di nuovo verso la gabbia.
Puntai il mio sharingan su Kyuubi. Ero determinato come non mai. Mi bastava guardarti per ottenere nuova forza. Eppure...
«Tsk. Non hai ancora capito che contro di me non puoi niente?! NIENTE!!» ringhio la volpe facendosi ancora più minacciosa e poi, ghignando disse: «I tuoi occhi non mi minacceranno più sono più forte che mai!! Pagherai per questo affronto!»
Non capii quello che voleva dirmi, al momento, poi fui investito da una piccola parte di chakra e così come fui li non fui più...
In pochi secondi eravamo di nuovo a casa tua...
«Ma cosa... Sono stato io?» ti guardasti attorno notando in che stato era la tua casa. Una sola parola: caos!
All'improvviso sentii una fitta lancinante all'altezza degli occhi. Fu così forte che dal dolore caddi in ginocchio reggendomi la testa tra le mani.
«Sasuke che hai?» ti avvicinasti a me, preoccupato.
Era come se nella mia testa ci fosse qualcuno che si divertiva a pungere il mio cervello e gli occhi... era come se andassero a fuoco.
«Sas'ke!»
Alzai lo sguardo. La vista appariva e scompariva. Ti vedevo accanto a me poi non c'eri più. La vista...
«Che ti succede? Sasuke che hai? Stai male?»
...appariva...
«Naruto, io... » tentai di alzarmi inutilmente.
...scompariva...
Irrimediabilmente un'altra fitta di dolore mi fece barcollare. Per fortuna c'eri tu a sorreggermi.
...appariva...
«I miei occhi!» -urlai.
...scompariva.
«Che hanno i tuoi occhi Sas'ke!?»
Aspettai qualche secondo per vedere se la vista ritornava, ma niente. Inutile. «Non vedo niente... non vedo più niente!» buio era tutto buio
Realizzai di essere cieco... CIECO!! E lo avevi capito anche tu. «È colpa mia...» mi dissi «Sasuke perdonami!»
- Dobe - sussurrai. Senza ottenere il solito "teme!" come risposta.
Mi sentivo frustato. Strano, perché in quel momento mi sentivo tremendamente così non per il brutto tiro che mi aveva fatto Kyuubi rendendomi cieco e rendendo inutilizzabile il mio Sharingan, ne per me. No. Il mio pensiero fu questo: avrei potuto esserti di aiuto così? Era rivolto a te. Era come se ti avessi tradito, di nuovo. Se non altro eri tornato in te... Ma per quanto?




   
 
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