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Autore: emilyxxx    12/07/2009    2 recensioni
Documento senza titolo -Sei soltanto un'altra ragazza viziata di Beverly Hills! Una come tante...Io pensavo che fossi diversa!-
Non aver detto la verità, ha portato a questo... Fa male quello che dice, molto male.
Come tante palline di cristallo che scoppiano dentro il tuo cuore.
E tutti i frammenti pungono si infilzano rendendo tutto ancora più difficile.
-ma io...- non posso credere a quello che sto per dire -ti amo-
•(I JB non mi appartengono, quindi tutto quello scritto in questa ff è frutto della mia mente malata! XD)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Documento senza titolo Prendo il telefono sgangherato appartenente alla mia vecchia vita, e digito il numero di Cyan alla velocità della luce.
Oddio. Oddio.
Non ci posso ancora credere!
-pronto?- la sua voce roca mi riempe i timpani.
-aaaaaah! Sono ricca!- esclamo, vado subito al sodo.
-co...cosa?-
Dovo averle spiegato tutta la storia, e dopo aver messo con mooolta fatica le gemelle a letto, dato che continuavano una a masticarmi i capelli, l’altra a tirarmi il naso, decido di tirare fuori il modulo d’iscrizione per Stanford.
Non sarebbe stato male...
Insomma, specializzarmi in ricerca tecnoligica non sarebbe stato brutto...
A me piace la matematica!
Agito una mano cercando di allontanare quel pensiero.
Insomma...per ora sono solo una ragazza di 19 anni, che è passata in una sola notte da povera a ricca... certo, che è molto improbabile, ma non è vero che le favole non esistono!
Mi sdraio sul materasso sporco e vecchio, messo in un agolino del “magazzino”, senza una rete o un qualsiasi sostegno sotto.
Ormai dormo senza lenzuola da più di due anni!
Mi ricordo che quelle che mi aveva regalato mio padre, le avevo tagliate in quattro parti, per darle alle mie sorelle più piccole.
Quanti sacrifici ho fatto per loro.
Ora che ci penso, mio padre non lo vedo da circa due anni, il primo anno, quando i miei avevano divorziato da poco, mia madre era più permissiva, e ci faceva incontrare una volta al mese, poi lui è scomparso, e ci ha abbandonate del tutto.
Mia madre dice che è andato in America in cerca di fortuna, come facevano i contadini molti anni fa, durante la Seconda Rivoluzione Industriale...
Basta Bel! Basta con i paragoni!
Chiudo gli occhi, e mi addormento.

La settimana dopo, decido che nell’attesa della risposta da Stanford, perchè poi alla fine, la domanda l’ho compilata, dovevo trovarmi un lavoro.
Uno semplice che non mi faccia ammazzare di fatica, solo che quando l’ho esposto a mia madre, mi ha guardato di traverso e mi ha risposto:
“-ora siamo ricche tesoro, non c’è bisogno che lavori!-“ da una parte ha ragione, ma penso che mi annoierò se continuerò a non fare nulla!
Perciò, decido di darmi appuntamento con Cyan a casa sua, per fare qulache ricerca sull’appartamento da trovare!
Insieme, decidiamo che dormire nell’Università, non è una buona idea, almeno per noi! Troppo impegnativo..
-senti, io direi di andare ad affittare un appartamento in una metropoli vicina...ch ne dici di San Francisco o Los Angeles?- chiedo mentre apro una cartina virtuale nel computer.
-se dovessi scegliere, direi LA, molto meglio. C’è più...movimento!- e detto questo, Cyan rotola giù dal letto trascinandosi una sedia dietro, e posizionandola vicino alla mia.
-se noti, non c’è molta differenza, certo, è più vicina San Francisco, ma non ho voglia di andare li, troppe colline!- ridacchio mentre apro un’altra pagina web, e ci mettiamo alla ricerca di un appartamento da affittare.
Google ce ne trova almeno duemilioni.
Sorridiamo e ci mettiamo a valutare le opzioni.
-a me piace questo, a Beverly Hills...- dice Cyan, indicando un loft sopra un palazzo enorme, prorpio al centro del famoso quartiere.
-no, io preferisco quello a Bel-Air..- alla fine, decidiamo di prendere un appartamento con delle vetrate enormi, a Beverly Hills.
E così, aspettiamo la risposta di Stanford.
Passano almeno due settimane, e alla fine, Cyan viene accettata dall’Università. Io inizio a deprimermi, e mangiare gelato ogni giorno per almeno 12 ore di segiuto, ma alla fine...
-Bel Bel! La lettera!- mia madre entra nella mia nuova stanza della nostra nuova casa come una furia. Mi stringe la mano e mi sorride.
L’apriamo e finalmente...
-Andrò a Sanford!- un urlo di gioia riempie la casa. E che casa! Greg ha comprato un appartamento enorme al centro di Londra.
Penso che staranno bene, i miei fratelli e sorelle, con una tata professionista e una squadra di pulizie, penso che ce la farenno senza di me.
Qualche giorno dopo, io e Cyan eravamo già sul primo aereo per Los Angeles.
L’Università iniziava dopo due settimane, e in quei giorni, potevamo fare le turiste, oppure, oziare nella nostra casa per tutto il tempo.
è prorpio vero, ho sofferto per tutta la vita, ora è il mio momento.


***scusate se questo capitolo è un pò corto!
Sto andando veramente a Los Angeles per un mese, e quindi voglio scrivere l'arrivo proprio come lo vivrò io...
Scusate ancora!
Spero vi sia piaciuto lo stesso...
Al prossimo capitolo!

Emily
  
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