Piccoli segreti del cuscino
Federa bianca: bianco,
il colore del lutto
Ti svegli in
piena notte con il cuore che batte
a mille.
Stringi
convulsamente le lenzuola con le mani
gelide. Per quanto ti sforzi non riesci a calmare il respiro affannoso
che ti
sconquassa il petto.
Non cerchi
neppure di chiudere gli occhi. Sai
già che non ci riusciresti. Hai paura.
Paura di
rivedere quel volto bianco così simile
al tuo.
Paura di
avvertire il sangue viscoso imbrattarti
le mani e appestare l’aria con il suo tanfo.
Così
resti immobile con gli occhi sgranati fissi
sul soffitto bianco.
Bianco come il
viso di tuo fratello morto, come
il tuo kimono insozzato di sangue - il
tuo stesso sangue.
Bianco come il
nulla.
Bianco come la
morte.
“
Mmm…Sas’ke?” la voce assonnata di Naruto
emerge dal buio.
Il suo corpo
caldo si preme contro il tuo, teso
e gelido.
Sospiri di
sollievo sentendo quella morsa
candida e asfissiante allentarsi grazie al contatto.
“ Un
altro incubo?”
Non rispondi.
Non riesci ad articolare alcun
suono al momento.
Ti accoccoli
nell’abbraccio soffice e caldo che
Naruto ti regala.
“Sono
qui” mormora baciandoti una spalla “ Siamo
qui Sas’ke”
Prende la tua
mano fredda e se la porta al
cuore.
Il calore si
irradia dalla punta delle tue dita
in tutto il corpo nel percepire i battiti tranquilli e cadenzati del
cuore del
dobe.
Baci delicati
come ali di farfalla piovono sulle tue guance e sulla tua
fronte,
mentre il
sonno prende lentamente di nuovo possesso di te.
Siete qui, in
questa stanza dal soffitto bianco,
e siete vivi.
Federa gialla:
Giallo, il colore del sole, della vita e
della redenzione.
La prima
cosa che vedi aprendo gli occhi è l’oro dei suoi
capelli.
I raggi del
sole, che filtrano dalle tende
leggere, illuminano dolcemente il suo volto.
Ti
ritrovi a pensare che è buffo: nella tua vita non
c’è mai stata tanta luce come
adesso.
Dopo che sei
stato riammesso al villaggio il
dobe si è trasferito da te. Una sera te lo sei ritrovato in
casa, col suo
disordine e il suo sorriso e quel perenne casino che si porta dietro.
Prima ancora di
accorgertene ti sei ritrovato
invischiato in una serie di piccoli riti quotidiani.
Svegliarsi con
il dobe addosso.
Lavarsi
i
denti insieme.
Una tazza di
caffè nero e amaro, come piace a
te, pronta sul tavolo.
Il bacio del
buon giorno.
Ricordarsi il
suo preferito bagnoschiuma –
quello che profuma di pesca.
Addormentarsi
con il profumo dei suoi capelli e
la sua pelle stretta addosso.
È
fatto di questo il vostro rapporto. Piccole
stupidaggini insostituibili.
Naruto ha invaso
la tua esistenza grigia, come
aveva già fatto da bambino, come quella notte di qualche
mese fa in quella
cella squallida, e ti ha riportato alla luce.
Il tuo sguardo
scende sul suo profilo
addormentato.
Il naso
arricciato in una smorfia lieve, le
labbra appena dischiuse, il lieve russare a cui ormai sei abituato.
Dai un occhio
alla sveglia sul comodino.
“
dobe” lo scuoti
leggermente “ dobe, farai tardi agli allenamenti”
Naruto mugugna
infastidito cambiando posizione.
“
ancoa…ique…nti”
borbotta col volto affondato nel cuscino.
“ Non
hai 5 minuti”
“Umpf…alloa
ue”
mugugna scrollando le spalle nel tentativo di allontanarti.
Continui a
tormentarlo finchè non decide di alzarsi e abbandonare il
letto.
Ancora
stropicciato
e assonnato, si dirige verso il bagno imprecando contro un teme palloso
e
dannatamente mattiniero.
Lo osservi con
aria
fintamente annoiata e rispondi ai suoi deliri mattutini con il tuo
solito
“Tzk”.
La tua mente
torna
ai tuoi incubi ricorrenti. Quelli che ti ricordano chi sei e cosa hai
fatto. E
ti dici che non importa quanto siano buie e dolorose le tue notti, non
importa
se non riesci a perdonare te stesso. Non finchè Naruto
continuerà a svegliarsi
al tuo fianco, finchè continuerà ad essere la
prima cosa che vedi al mattino.
Federa blu:
Blu, il colore della tradizione
Ogni volta che
tuo padre partiva per una
missione, tua madre legava al suo polso un nastrino rosso. Lo faceva
solo per
lui.
Quando gli
domandasti perché tu e tuo fratello
non potevate avere nastrino, lei sorrise e ti rispose che era un
segreto, una
cosa solo loro.
“ un
giorno, Sasuke, anche tu avrai un segreto
simile”
Tempo
dopo, hai scoperto che quel nastrino rappresentava una promessa fra
innamorati.
Chi lo indossa, porta via con sé metà
dell’anima dell’altro e gli promette di
renderla il prima possibile.
In poche parole
su quel nastro rosso è impresso
un giuramento.
Tornerò
da te a qualsiasi costo.
Lo osservi
mentre indossa la sua divisa da
jounin.
Detesti quando
parte in missione – ovviamente
questo fa parte delle cose che non hai mai detto- specialmente odi il
fatto di
non poter essere lì con lui a guardargli le spalle.
È un tale dobe! Hai paura
che un giorno o l’altro si faccia ammazzare, o che il chachra
di Kyuubi prenda
nuovamente il sopravvento o semplicemente che non torni più,
inghiottito da
chissà quale oscurità.
“
Starò via una settimana, niente di troppo
complicato” ride.
“Tzè”
“
Brutto teme potresti pure dirmi qualcosa no?!”
sbuffa mettendo quel broncetto che adori.
Cosa dovresti
dire? Che non vuoi che parta? Che
non vuoi che ti lasci solo? Tu sei Sasuke Uchiha e non piagnucolerai
come una
mammoletta.
Ti lancia un
sorriso sghembo mentre stringe il
copri fronte .
“Mi
mancherai da morire Teme” sghignazza
“Tu
no!” sbuffi stizzito “ finalmente un po’
d’ordine in questa casa!”
È una
bugia e lo sa anche il dobe.
Si avvicina e ti
bacia.
“
Sappi che non ti credo!” ridacchia
scostandosi.
“
Peggio per te… Dammi il polso” sbuffi
Ti porge il
polso sinistro e tu leghi un
cordoncino rosso con un doppio nodo.
“Non
mi hai ancora spiegato cos’è”
borbotta il dobe osservando quello
strambo braccialetto.
“ Solo
un porta fortuna” rispondi vago “ sei
talmente dobe che di sicuro ti farà bene”
Sorridi
internamente mentre lui si imbroncia e
alza gli occhi al cielo.
Naruto mantiene
sempre le promesse.
Federa verde:
Verde,
il colore della speranza e dell’equilibrio.
Hai
smesso di sperare a 6 anni, dopo che Itachi ha trucidato il clan. Non
ha senso
sperare in qualcosa quando sai che la tua vita è votata a
portare la morte.
Così
hai semplicemente smesso di esprimere
desideri di fronte alle stelle cadenti, hai cancellato qualunque sogno
avessi
mai avuto e hai impedito al tuo cuore di sperare.
Una vita passata
in bilico, fra la disperazione
e la rabbia. Una vita sull’orlo del baratro.
Poi è
arrivato il dobe.
Non riusciva
proprio a farsi i fatti suoi
quell’idiota. Sempre con quelle sue pretese assurde.
Devi vivere.
Devi tornare.
Devi essere
felice.
Ti ha afferrato
quando in quel baratro ci sei
finito. È diventato il tuo contrappeso, inventandosi un
equilibrio tutto
vostro.
È
diventato il tuo sostegno, la sensazione di
sicurezza che hai perso insieme alla tua famiglia.
Per questo,
quando hai visto quella stella
cadente, per la prima volta dopo anni hai espresso un desiderio.
“ Non
lasciarmi mai dobe”.
Federa rossa: rosso,
il colore delle passioni.
La sua bocca
è dolce e calda e umida. È sempre
stata così? O forse è la lontananza che
l’ha resa più desiderabile di quanto
non lo sia mai stata? La osservi rapito mentre tumida per i baci si
schiude in
un gemito languido.
“
Sasuke”
È
sempre stato così melodioso il tuo nome? Non
riesci proprio a ricordarlo, non ora che divori il suo collo ambrato e
profumato.
Il suo corpo
è cedevole sotto il tuo tocco,
quasi ti ricordasse che è tuo, che lo è sempre
stato, anche prima di avere la
totale consapevolezza di appartenerti.
Le tue labbra
giocano con i suoi capezzoli
turgidi e lui si inarca alla ricerca di un contatto maggiore. Puoi
sentire la
sua eccitazione strisciare contro il tuo ventre… Dio come lo
vuoi! Faresti
qualunque cosa per lui…
Qualunque.
“
Sas’ke…nh.. Ti prego…” ti
supplica fra i
gemiti.
“
Dimmi cosa vuoi Naruto”
“
Te”
Lo senti
sospirare di sollievo quando cominci a
penetrarlo, lentamente, godendo di ogni gemito, di ogni sospiro che
esala
quella bocca.
Avanti e
indietro, dentro e fuori.
Il tuo nome,
sussurrato, singhiozzato, baciato,
urlato, marchiato a fuoco sul cuore.
Ancora,
ancora e ancora, finchè il confine fra i vostri corpi
è dimenticato e non
riesci più a capire dove comincia Naruto e finisce Sasuke.
Allora ti
ritrovi fra le sue braccia tremante e
confuso e pensi che lo ami.
Lo ami
così tanto che ti strapperesti il cuore
dal petto per donarglielo.
E ti chiedi se
se ne renda conto malgrado tu non
l’abbia mai detto. Alzi il volto fissando quegli occhi
azzurri ancora languidi
per il piacere. Naruto ti guarda di rimando e ti sorride.
“ Ti
amo” sussurri pianissimo “ Ti ho amato
sempre, devi saperlo”
Il suo sorriso
si allarga.
“
L’ho sempre saputo”.
Federa bianca:
bianco, il colore della vita
Hai sognato di
nuovo Itachi. L’hai sognato
esattamente come lo vedevi da bambino. Ti sorrideva e ti accarezzava i
capelli
dolcemente.
“ Non
avere fretta Sasuke, hai tutto il mondo
davanti” ti ha detto prima di svanire nella luce del
risveglio.
Hai pianto.
Un pianto
disperato e rumoroso, proprio come
quando eri piccolo.
Hai urlato il
suo nome tanto forte da farti
bruciare la gola e mancare il respiro nei polmoni.
Ad ogni
singhiozzo hai sentito l’anima farsi più
leggera. Non ricordi neppure l’ultima volta che hai pianto
così.
Naruto
è rimasto in silenzio per tutto il tempo,
si è limitato a massaggiarti la schiena con una mano
rassicurante.
Non sai quanto
è durato, sai solo che alla fine
hai sentito tutto quel dolore accumulato scivolare via insieme alle
lacrime e
ti sei ritrovato ansante in questa posizione a fissare il soffitto
bianco.
Naruto accanto a
te continua ad accarezzarti
dolcemente in silenzio.
“
Dovremmo ridipingere il soffitto” dici piano
rauco.
Il dobe ti fissa
sorpreso “ Sei sicuro?”
“
Forse dovremmo ridipingere l’intera casa”
continui.
Il dobe sorride
“ Magari un bell’arancione”
propone divertito.
“
Adesso non esagerare dobe, posso concederti un
giallino pallido”
“ Tzk!
Sei il solito teme!!”
Il bello del
bianco è che puoi usarlo come base
per ricominciare a dipingere.
a presto.
moon