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Autore: moonlightriver    12/07/2009    9 recensioni
bianco, giallo, blu, verde, rosso...ogni colore un significato, ogni colore un segreto. Una vita da passare insieme per Naruto e Sasuke. Seguito concettuale di "12 Hours".
Genere: Romantico, Introspettivo, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Trilogia del ritorno'
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Piccoli segreti del cuscino

Federa bianca: bianco, il colore del lutto

Ti svegli in piena notte con il cuore che batte a mille.

Stringi convulsamente le lenzuola con le mani gelide. Per quanto ti sforzi non riesci a calmare il respiro affannoso che ti sconquassa il petto.

Non cerchi neppure di chiudere gli occhi. Sai già che non ci riusciresti. Hai paura.

Paura di rivedere quel volto bianco così simile al tuo.

Paura di avvertire il sangue viscoso imbrattarti le mani e appestare l’aria con il suo tanfo.

Così resti immobile con gli occhi sgranati fissi sul soffitto bianco.

Bianco come il viso di tuo fratello morto, come il tuo kimono insozzato di sangue - il tuo stesso sangue.

Bianco come il nulla.

Bianco come la morte.

“ Mmm…Sas’ke?” la voce assonnata di Naruto emerge dal buio.

Il suo corpo caldo si preme contro il tuo, teso e gelido.

Sospiri di sollievo sentendo quella morsa candida e asfissiante allentarsi grazie al contatto.

“ Un altro incubo?”

Non rispondi. Non riesci ad articolare alcun suono al momento.

Ti accoccoli nell’abbraccio soffice e caldo che Naruto ti regala.

“Sono qui” mormora baciandoti una spalla “ Siamo qui Sas’ke”

Prende la tua mano fredda e se la porta al cuore.

Il calore si irradia dalla punta delle tue dita in tutto il corpo nel percepire i battiti tranquilli e cadenzati del cuore del dobe.

Baci delicati come ali di farfalla piovono sulle tue guance e sulla tua fronte, mentre il sonno prende lentamente di nuovo possesso di te.

Siete qui, in questa stanza dal soffitto bianco, e siete vivi.

Federa gialla: Giallo, il colore del sole, della vita e della redenzione.

La prima cosa che vedi aprendo gli occhi è l’oro dei suoi capelli.

I raggi del sole, che filtrano dalle tende leggere, illuminano dolcemente il suo volto.

Ti ritrovi a pensare che è buffo: nella tua vita non c’è mai stata tanta luce come adesso.

Dopo che sei stato riammesso al villaggio il dobe si è trasferito da te. Una sera te lo sei ritrovato in casa, col suo disordine e il suo sorriso e quel perenne casino che si porta dietro.

Prima ancora di accorgertene ti sei ritrovato invischiato in una serie di piccoli riti quotidiani.

Svegliarsi con il dobe addosso.

Lavarsi i denti insieme.

Una tazza di caffè nero e amaro, come piace a te, pronta sul tavolo.

Il bacio del buon giorno.

Ricordarsi il suo preferito bagnoschiuma – quello che profuma di pesca.

Addormentarsi con il profumo dei suoi capelli e la sua pelle stretta addosso.

È fatto di questo il vostro rapporto. Piccole stupidaggini insostituibili.

Naruto ha invaso la tua esistenza grigia, come aveva già fatto da bambino, come quella notte di qualche mese fa in quella cella squallida, e ti ha riportato alla luce.

Il tuo sguardo scende sul suo profilo addormentato.

Il naso arricciato in una smorfia lieve, le labbra appena dischiuse, il lieve russare a cui ormai sei abituato.

Dai un occhio alla sveglia sul comodino.

“ dobe” lo scuoti leggermente “ dobe, farai tardi agli allenamenti”

Naruto mugugna infastidito cambiando posizione.

“ ancoa…ique…nti” borbotta col volto affondato nel cuscino.

“ Non hai 5 minuti”

“Umpf…alloa ue” mugugna scrollando le spalle nel tentativo di allontanarti.

Continui a tormentarlo finchè non decide di alzarsi e abbandonare il letto.

Ancora stropicciato e assonnato, si dirige verso il bagno imprecando contro un teme palloso e dannatamente mattiniero.

Lo osservi con aria fintamente annoiata e rispondi ai suoi deliri mattutini con il tuo solito “Tzk”.

La tua mente torna ai tuoi incubi ricorrenti. Quelli che ti ricordano chi sei e cosa hai fatto. E ti dici che non importa quanto siano buie e dolorose le tue notti, non importa se non riesci a perdonare te stesso. Non finchè Naruto continuerà a svegliarsi al tuo fianco, finchè continuerà ad essere la prima cosa che vedi al mattino.

Federa blu: Blu, il colore della tradizione

Ogni volta che tuo padre partiva per una missione, tua madre legava al suo polso un nastrino rosso. Lo faceva solo per lui.

Quando gli domandasti perché tu e tuo fratello non potevate avere nastrino, lei sorrise e ti rispose che era un segreto, una cosa solo loro.

“ un giorno, Sasuke, anche tu avrai un segreto simile”

Tempo dopo, hai scoperto che quel nastrino rappresentava una promessa fra innamorati. Chi lo indossa, porta via con sé metà dell’anima dell’altro e gli promette di renderla il prima possibile.

In poche parole su quel nastro rosso è impresso un giuramento.

Tornerò da te a qualsiasi costo.

Lo osservi mentre indossa la sua divisa da jounin.

Detesti quando parte in missione – ovviamente questo fa parte delle cose che non hai mai detto- specialmente odi il fatto di non poter essere lì con lui a guardargli le spalle. È un tale dobe! Hai paura che un giorno o l’altro si faccia ammazzare, o che il chachra di Kyuubi prenda nuovamente il sopravvento o semplicemente che non torni più, inghiottito da chissà quale oscurità.

“ Starò via una settimana, niente di troppo complicato” ride.

“Tzè”

“ Brutto teme potresti pure dirmi qualcosa no?!” sbuffa mettendo quel broncetto che adori.

Cosa dovresti dire? Che non vuoi che parta? Che non vuoi che ti lasci solo? Tu sei Sasuke Uchiha e non piagnucolerai come una mammoletta.

Ti lancia un sorriso sghembo mentre stringe il copri fronte .

“Mi mancherai da morire Teme” sghignazza

“Tu no!” sbuffi stizzito “ finalmente un po’ d’ordine in questa casa!”

È una bugia e lo sa anche il dobe.

Si avvicina e ti bacia.

“ Sappi che non ti credo!” ridacchia scostandosi.

“ Peggio per te… Dammi il polso” sbuffi

Ti porge il polso sinistro e tu leghi un cordoncino rosso con un doppio nodo.

“Non mi hai ancora spiegato cos’è” borbotta il dobe osservando quello strambo braccialetto.

“ Solo un porta fortuna” rispondi vago “ sei talmente dobe che di sicuro ti farà bene”

Sorridi internamente mentre lui si imbroncia e alza gli occhi al cielo.

Naruto mantiene sempre le promesse.

Federa verde: Verde, il colore della speranza e dell’equilibrio.

Hai smesso di sperare a 6 anni, dopo che Itachi ha trucidato il clan. Non ha senso sperare in qualcosa quando sai che la tua vita è votata a portare la morte.

Così hai semplicemente smesso di esprimere desideri di fronte alle stelle cadenti, hai cancellato qualunque sogno avessi mai avuto e hai impedito al tuo cuore di sperare.

Una vita passata in bilico, fra la disperazione e la rabbia. Una vita sull’orlo del baratro.

Poi è arrivato il dobe.

Non riusciva proprio a farsi i fatti suoi quell’idiota. Sempre con quelle sue pretese assurde.

Devi vivere.

Devi tornare.

Devi essere felice.

Ti ha afferrato quando in quel baratro ci sei finito. È diventato il tuo contrappeso, inventandosi un equilibrio tutto vostro.

È diventato il tuo sostegno, la sensazione di sicurezza che hai perso insieme alla tua famiglia.

Per questo, quando hai visto quella stella cadente, per la prima volta dopo anni hai espresso un desiderio.

“ Non lasciarmi mai dobe”.

Federa rossa: rosso, il colore delle passioni.

La sua bocca è dolce e calda e umida. È sempre stata così? O forse è la lontananza che l’ha resa più desiderabile di quanto non lo sia mai stata? La osservi rapito mentre tumida per i baci si schiude in un gemito languido.

“ Sasuke”

È sempre stato così melodioso il tuo nome? Non riesci proprio a ricordarlo, non ora che divori il suo collo ambrato e profumato.

Il suo corpo è cedevole sotto il tuo tocco, quasi ti ricordasse che è tuo, che lo è sempre stato, anche prima di avere la totale consapevolezza di appartenerti.

Le tue labbra giocano con i suoi capezzoli turgidi e lui si inarca alla ricerca di un contatto maggiore. Puoi sentire la sua eccitazione strisciare contro il tuo ventre… Dio come lo vuoi! Faresti qualunque cosa per lui…

Qualunque.

“ Sas’ke…nh.. Ti prego…” ti supplica fra i gemiti.

“ Dimmi cosa vuoi Naruto”

“ Te”

Lo senti sospirare di sollievo quando cominci a penetrarlo, lentamente, godendo di ogni gemito, di ogni sospiro che esala quella bocca.

Avanti e indietro, dentro e fuori.

Il tuo nome, sussurrato, singhiozzato, baciato, urlato, marchiato a fuoco sul cuore.

Ancora, ancora e ancora, finchè il confine fra i vostri corpi è dimenticato e non riesci più a capire dove comincia Naruto e finisce Sasuke.

Allora ti ritrovi fra le sue braccia tremante e confuso e pensi che lo ami.

Lo ami così tanto che ti strapperesti il cuore dal petto per donarglielo.

E ti chiedi se se ne renda conto malgrado tu non l’abbia mai detto. Alzi il volto fissando quegli occhi azzurri ancora languidi per il piacere. Naruto ti guarda di rimando e ti sorride.

“ Ti amo” sussurri pianissimo “ Ti ho amato sempre, devi saperlo”

Il suo sorriso si allarga.

“ L’ho sempre saputo”.

Federa bianca: bianco, il colore della vita

Hai sognato di nuovo Itachi. L’hai sognato esattamente come lo vedevi da bambino. Ti sorrideva e ti accarezzava i capelli dolcemente.

“ Non avere fretta Sasuke, hai tutto il mondo davanti” ti ha detto prima di svanire nella luce del risveglio.

Hai pianto.

Un pianto disperato e rumoroso, proprio come quando eri piccolo.

Hai urlato il suo nome tanto forte da farti bruciare la gola e mancare il respiro nei polmoni.

Ad ogni singhiozzo hai sentito l’anima farsi più leggera. Non ricordi neppure l’ultima volta che hai pianto così.

Naruto è rimasto in silenzio per tutto il tempo, si è limitato a massaggiarti la schiena con una mano rassicurante.

Non sai quanto è durato, sai solo che alla fine hai sentito tutto quel dolore accumulato scivolare via insieme alle lacrime e ti sei ritrovato ansante in questa posizione a fissare il soffitto bianco.

Naruto accanto a te continua ad accarezzarti dolcemente in silenzio.

“ Dovremmo ridipingere il soffitto” dici piano rauco.

Il dobe ti fissa sorpreso “ Sei sicuro?”

“ Forse dovremmo ridipingere l’intera casa” continui.

Il dobe sorride “ Magari un bell’arancione” propone divertito.

“ Adesso non esagerare dobe, posso concederti un giallino pallido”

“ Tzk! Sei il solito teme!!”

Il bello del bianco è che puoi usarlo come base per ricominciare a dipingere.

Nota dell'autrice:

in questa storia Sasuke potrebbe sembrarvi un po' OOC. Ci tengo a precisare che non è così, questi sono i segreti di Sasuke, rappresentano una parte di se stesso che non mostra mai.

per quanto riguarda la struttura della storia mi sono ispirata sia alla cromoterapia (per quel che riguarda il significato dei colori) che ad un libro " Note del guanciale" di Sei Shonagon.

Vorrei ringraziare Dori per aver tenuto a freno le mie paranoie. Ne approfitto pure per ringraziare tutti quelli che hanno recensito "12 Hours"; le vostre parole mi hanno riempito di gioia!!!
a presto.

moon
  
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