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Autore: Justice Gundam    07/10/2018    3 recensioni
Reborn, un continente sconosciuto, dove smog nero e piogge acide rovinano ancora di più gli edifici fatiscenti che costeggiano le strade della capitale Reborn City. Intere città ridotte in rovina, Pokemon in fuga, e dietro le scene, un'organizzazione che tira i fili per i propri terribili scopi. Questo mondo ha bisogno di eroi... e sarà qui che, mentre Ash e Misty affrontano il loro viaggio attraverso Unima, accadimenti misteriosi porteranno Vera, Drew, Max ed Hitomi, in una corsa contro il tempo per fermare il Team Meteora e riportare un raggio di luce agli abitanti di quel mondo crudele. (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Drew, Max, Nuovo personaggio, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: A World Reborn

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 61 - L'arrivo della Chiesa d'Alfa

"Hmm... molto interessante. Mi sembra che ci stiate facendo la mano." affermò Radomus. "Ma... ho l'impressione che la nostra amica Hitomi abbia fatto una mossa avventata. Malamar, colpisci il suo Walrein con Troppoforte!"

Hitomi storse il naso. Aveva fatto una mossa che le era parsa buona, e in effetti le aveva permesso di eliminare uno dei pedoni di Radomus prima che questo raggiungesse la parte opposta della scacchiera... ma così facendo, il suo Pokemon tricheco si era piazzato nel raggio d'azione di Malamar, che ne approfittò immediatamente. Seguendo una traiettoria retta, il Pokemon Giravolta caricò Walrein, avvolto da una splendente aura scarlatta... e si schiantò contro di lui con tutta la forza di cui disponeva!

"Un attacco Troppoforte... Walrein, cerca di resistere!" esclamò Hitomi preoccupata, rimproverandosi di non essere stata più attenta nel posizionare il suo Pokemon. Walrein emise un ruggito gutturale, simile al suono di un trombone nel quale qualcuno aveva soffiato con troppa foga, e barcollò per qualche istante, ma riuscì a tenersi in piedi, anche se con difficoltà, e la sua allenatrice tirò un sospiro di sollievo. "Phew... bene, sei stato bravo, Walrein! Almeno adesso credo che Troppoforte lo abbia indebolito."

Max lanciò un'occhiata al bizzarro Pokemon Psico/Buio mentre questo tornava al suo posto e si rimetteva in guardia. Il ragazzino con gli occhiali fu sorpreso di vedere che il Pokemon invertito non dava l'impressione di essersi stancato per l'attacco, e anzi... pareva addirittura rinvigorito! "Ehm... Hitomi, non per essere un guastafeste, ma... ho l'impressione che invece stia diventando più forte!" affermò.

"Cosa? Ma se aveva usato Troppoforte..." esclamò Ortilla, mentre dava un'occhiata al Pokemon invertito, e notava che in effetti l'aura di energia che splendeva attorno a lui si era fatta più intensa! "Che... che succede? Non dovrebbe essersi indebolito, dopo aver usato quella mossa?"

"In genere sì." spiegò Luna, mentre accarezzava distrattamente la testa di Jubjub, appollaiato accanto a lei. La bionda cameriera si voltò verso il gruppo di Vera e spiegò cosa stava accadendo. "Tuttavia, Malamar ha un'abilità particolare. Si chiama Inversione, e fa in modo che gli effetti delle mosse sulle caratteristiche dei Pokemon vengano invertiti. In pratica, se una caratteristica dovrebbe scendere, viene invece aumentata, e viceversa."

Vera sbattè gli occhi stupita. "Che cosa? Accidenti, questa sì che è un'abilità straordinaria... e pericolosa! Quindi, può usare Troppoforte tutte le volte che vuole, senza il problema di indebolirsi. Anzi, diventa più forte man mano che lo usa..."

"Malamar!" rispose il Pokemon simile ad un calamaro capovolto, le braccia-tentacoli incrociate sul davanti, sorridendo sardonico.

"Questo significa... che lui è una delle minacce più importanti. Dobbiamo cercare un modo per rimuoverlo il prima possibile." disse tra sè Max, mentre già cercava di pensare ad una mossa che potesse rimuovere Malamar dalla scacchiera. Doveva ammetterlo, l'impresa non era delle più semplici. Da una parte, c'era quella minaccia che doveva essere neutralizzata, ma dall'altra, c'era il rischio di concentrarsi troppo su di essa e dare agli altri Pokemon di Radomus la possibilità di sferrare dei colpi per conto loro. Quale poteva essere la mossa migliore? Tutti e sei i componenti del gruppo cominciarono a pensare ad una strategia...

"Okay, ragazzi, voi cosa pensate sia meglio fare?" sussurrò Vera non appena i sei amici si furono riuniti al loro lato della scacchiera. "Quel Malamar è un problema... ma non possiamo ignorare gli altri Pokemon... in particolare Gossip Gardevoir e quel Metagross." Gettò una rapida occhiata al Pokemon Psico/Acciaio, che attendeva nella sua posizione, solido come una muraglia di ferro.

"Normalmente, manderei il mio Absol. Malamar è un Pokemon Psico, il che mi darebbe almeno il vantaggio della difesa. Ma visto che sa usare Troppoforte e ha questa abilità che gli consente di invertire gli effetti della mossa... sarebbe un errore fatale." affermò Drew.

"Il mio Ledian potrebbe forse fare di meglio." disse Max. "Solo che non riesco a farlo avvicinare a Malamar."

"Allora... forse la mia Alty può darti qualche aiuto." affermò Ortilla dopo averci pensato su per un attimo. La bambina dai capelli turchini aveva avuto un'idea, anche se non era sicura al cento per cento che avrebbe funzionato. "Dopotutto... ci è stato detto che possiamo attaccare solo quando i nostri Pokemon sono nella posizione adatta per mangiare una pedina, ma non ci è stato detto niente sulle mosse di supporto!"

Ritchie e Sparky sbatterono gli occhi, sorpresi da quel ragionamento. In effetti, era un elemento a cui non avevano pensato. "Vuoi dire che... potremmo utilizzare delle mosse di supporto per confondere le idee a Radomus e ai suoi Pokemon?" chiese il ragazzo, e Ortilla annuì energicamente e fece un occhiolino in segno di intesa.

"Perchè no? In fondo... il signor Radomus non ha imposto una regola che ce lo impedisce!" rispose Ortilla, prima di voltarsi verso la scacchiera. "Okay, Altaria... adesso usa il tuo attacco Nebbia!"

"C-cosa?" esclamò Gossip Gardevoir con evidente stupore. "Padron Radomus, questo è regolare?"

Ma l'eccentrico miliardario non apparve indignato o incredulo. Ebbe solo qualche istante di stupore all'inizio mentre Alty dimenava le ali con un cinguettio acuto, e creava una spessa coltre di nebbia che avvolse rapidamente parte della scacchiera, in modo da celare a Radomus la posizione di molte pedine. Dopodichè, Radomus fece un sorriso arguto e disse di sì con la testa, favorevolmente impressionato.

"Ottima idea... davvero un'ottima idea! Devo ammettere che questo non lo avevo previsto." affermò, prima di rispondere alla sua Pokemon parlante. "Sì, Gardevoir, è tutto regolare. In fondo, non avevo stabilito nessuna regola che vietasse certe strategie. Anzi, mi devo congratulare con quei ragazzi per aver ragionato fuori dagli schemi e aver trovato un punto debole nel mio sistema. Questo è quello che volevo vedere da parte loro!"

"Ha qualche idea per sbarazzarsi di questa nebbia, signor Radomus?" chiese Luna. Il suo Honchkrow gracchiò e sbattè le ali, come per dire che se ci fosse stato lui, sarebbe stata una sciocchezza.

Radomus cercò di pensare a qualche mossa dei suoi Pokemon che potesse in qualche modo riequilibrare la situazione, ma non gli venne inmente niente. "No, per il momento no."  ammise senza tante remore. "Effettivamente, non si può mai essere preparati a tutto. Quindi, vorrà dire che per adesso mi arrangerò. Anche loro non possono continuare la partita facilmente, con questa foschia."

Luna chinò leggermente il capo e lasciò che il padre adottivo ragionasse sulla prossima mossa da fare. Immaginando che a quel punto gettarsi all'attacco sarebbe stato troppo arrischiato, Radomus decise invece di concentrarsi sulla difesa.

"Malamar, adesso ritirati e usa il tuo attacco Schermoluce. Questo almeno dovrebbe darti un po' più di margine." affermò, mentre cercava di pensare a come ovviare alla scarsa visibilità. Il Pokemon Giravolta alzò i tentacoli, frustrato dalla situazione, e creò una barriera di luce azzurrina, semitrasparente, davanti a sè, in modo da proteggersi dagli attacchi speciali.

Sfortunatamente per lui, Max aveva già in mente cosa fare.

"Bene, e adesso che è il nostro turno..." affermò Max. "Ledian, avvicinati e usa il tuo attacco Ronzio su di lui!"

Radomus si era aspettato un tentativo di attacco come quello, e si limitò ad aggrottare un po' le sopracciglia in un'espressione dubbiosa... ma non si era aspettato la potenza dell'attacco che seguì! Il Pokemon coccinella spalancò le elitre e scagliò una violenta raffica di onde sonore verdine che penetrò la nebbia e centrò in pieno Malamar, venendo soltanto in parte frenata dalla sua protezione... e il Pokemon Psico/Buio lanciò un acuto stridio quando le ondate di energia lo travolsero e lo fecero cadere a terra come un'ondata oceanica!

"MAAAAAAR!" stridette, prima di cadere a terra esausto. Fece un tentativo di rialzarsi... ma ormai era esausto, e dopo qualche secondo, si accasciò a terra respirando affannosamente. "Mala... mar...

Quasi incredula che uno dei Pokemon del suo signore fosse stato sconfitto, Luna restò muta per qualche istante, prima di schiarirsi la voce e decretare il risultato dell'incontro. "Ah... ehm... Malamar non è più in grado di combattere." affermò la biondina un attimo prima che Radomus, con tutta calma, richiamasse Malamar nella sua sfera. "Un punto per la squadra di Vera!"

"Ottimo lavoro, ragazzi! Grazie soprattutto all'idea di Ortilla!" esclamò la castana, scambiandosi un cinque con Drew e Ritchie, mentre Sparky e Flabebè esultavano. Ma i ragazzi sapevano che avevano solo segnato un punto, e che cogliere di sorpresa Radomus sarebbe stato più difficile da quel momento in poi. "Ora però dobbiamo vedercela con gli altri cinque. Meglio che eliminiamo questa nebbia il prima possibile, visto che adesso non ci serve più."

"Non ti preoccupare, Vera, so come fare." affermò Ritchie. "Ma adesso è il suo turno... vediamo un po' che cosa si inventerà."

Radomus stava già pensando ad un modo per contrastare la strategia dei ragazzi... e privatamente, doveva ammettere che era da un bel po' che non si divertiva così durante un incontro di Pokemon. Quei ragazzi lo avevano piacevolmente colto di sorpresa, e ora più che mai era convinto che avrebbero potuto essere loro il fattore decisivo per sconfiggere una volta per tutte il Team Meteora.

Certo, questo non voleva dire che in quel momento ci sarebbe andato piano con loro.

"D'accordo. Avete fatto la vostra mossa, ragazzi, adesso vediamo un po' che succede quando rispondo per le rime." affermò. "Mia cara Gardevoir... prego, usa il tuo attacco Calmamente."

La graziosa Pokemon Psico/Folletto sorrise soddisfatta nel sentirsi lodare dal suo allenatore e si concentrò, in modo da percepire l'Aura dei suoi avversari nel campo nebbioso. Riuscì a individuare la loro posizione, in modo da potersi regolare meglio per il turno successivo, e fece cenno a Radomus che aveva finito, mentre dall'altra parte del campo di battaglia, Vera e i suoi amici riprendevano a discutere sulla strategia da adottare...

 

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Mentre la prova di Radomus andava avanti, tuttavia, una minaccia si stava avvicinando al Maniero Vanhanen - dopo aver aspettato per diversi giorni il momento giusto per fare la loro mossa, gli uomini della Chiesa d'Alfa si erano finalmente mossi per fare quella che speravano sarebbe stata la loro mossa vincente. Il loro obiettivo era chiaro, e anche quello che avrebbero dovuto fare per ottenerlo.

"Molto bene, figli miei. Siamo quasi arrivati. La volontà del sommo Arceus ci ha condotti fin qui, e adesso sta a noi fare ciò che va fatto perchè tutto vada come è giusto che vada." affermò Padre Elias, alla testa di un gruppo di adepti tra i quali spiccavano Bennett, Pius ed Angela. Poco dietro di loro, si trovava un gruppetto di adepti vestiti con eleganti abiti clericali blu, con dei cappucci che coprivano le loro teste, facendo vedere soltanto in parte le loro facce. Non c’era dubbio che la Chiesa d’Alfa si fosse portata dietro un bel po’ di scagnozzi per un’operazione in piena regola.

“Siamo tutti con lei, Padre Elias.” Affermò uno degli accoliti, che in una mano teneva una Pokeball decorata con delle rune dorate. “Siamo tutti pronti a compiere il nostro dovere e mettere al loro posto i miscredenti.”

Elias annuì lentamente, e il fuoco di vendetta che ardeva nel suo cuore si accese con prepotenza per un attimo, tenuto a bada soltanto dalla forza di volontà dell’alto sacerdote di Arceus. “Ben detto, figliolo. Dobbiamo far vedere a queste persone che nessuno può ignorare la volontà del grande Arceus impunemente.” Affermò. “Per questo, dobbiamo entrare nel maniero e sottrarre Luna a quel covo di empietà prima che la sua anima sia completamente perduta.”

Un altro adepto si fece avanti. “Conti pure su di noi, eminenza.” Rispose con zelo fanatico. “Distruggeremo questo posto blasfemo, noi e i nostri Pokemon.”

“Pazienza, figli miei. Non attacchiamo per primi.” Propose Pius. L’attendente di Padre Elias decise che era il caso di tenere sotto controllo la situazione, per evitare che qualche adepto un po’ troppo entusiasta facesse qualcosa di cui si sarebbe pentito. “Il mio umile parere sarebbe di tentare prima di tutto la diplomazia. Cerchiamo di convincere la giovane Luna a tornare di sua volontà, senza costringerla.”

“Così perdiamo tempo e basta, Pius.” Rispose prontamente Angela corrugando la fronte. La giovane donna dall’aria fanatica si era fatta avanti, accompagnata da uno dei suoi Pokemon… una Froslass che fluttuava eterea accanto alla sacerdotessa dai capelli verdini, fissando il maniero Vanhanen con freddo sguardo indagatore.   “Non abbiamo nessun dovere nei confronti di quei miscredenti! Io dico che quello che dobbiamo fare è fare irruzione in quel covo di vipere e calpestare le loro teste, dalla prima all'ultima. Luna… verrà sicuramente con noi, una volta che avrà avuto testimonianza della fredda ed impietosa verità del sommo Arceus!”

“Per favore, Angela. Lo sai che non è così che diffonderemo il verbo del sommo Arceus.” Affermò il più accomodante Pius, incoraggiato dal vedere che, per quanto gli adepti restassero muti, sui loro volti traspariva allarme e preoccupazione per le parole di Angela. “Dobbiamo cercare di essere accomodanti, altrimenti finiremo per allontanare le persone dalla devozione al padre di tutti noi. E non è certo questo quello che vogliamo, non è così?”

Angela e la sua Froslass restarono come congelate per un breve momento, prima che la giovane donna, con espressione addolcita e quasi colpevole, scuotesse la testa e si mettesse una mano sulla fronte. “Certo… certo, fratello Pius, hai perfettamente ragione. Chiedo scusa… mi sono lasciata trasportare dal mio zelo, e non ho visto delle soluzioni migliori che invece erano lì davanti ai miei occhi.” Rispose. “Vi… chiedo umilmente scusa.”

“Non ce n'è bisogno, figliola.” Fu la pronta risposta di Elias, che sorrise garbatamente e fece cenno ad Angela di stare tranquilla. Tuttavia, anche in quel momento, l'alto sacerdote di Arceus stava attentamente esaminando i modi di fare di entrambi i suoi attendenti, e si fece un appunto mentale per dopo… “Comunque, penso che in questo caso, abbia ragione Pius. Dobbiamo portare a termine questo importante compito, ma nulla ci proibisce di tentare prima con le buone maniere. E a questo proposito… credo che sia il momento di farvi conoscere qualcuno che potrebbe aiutarci molto in questo senso.”

Bennett, che fino a quel momento era rimasto in silenzio ad ascoltare, sentendosi intimorito dalla presenza di Pius ed Angela, voltò lo sguardo verso la figura incappucciata che si fece garbatamente largo nella folla di adepti, e che dopo essere uscita dal gruppo, gettò indietro il suo cappuccio e rivelò il suo aspetto – era un ragazzo, ma i suoi lineamenti erano talmente eleganti e delicati che non era difficile scambiarlo per una ragazza. Malgrado la giovane età, aveva i capelli bianchi e lunghi, legati in una lunga coda che scendeva per tutta la schiena, e che certo contribuiva a dargli un aspetto androgino, enfatizzato ulteriormente dalla maglia azzurra a maniche corte che indossava – era talmente corta che gli scopriva la pancia. Il resto del suo abbigliamento era abbastanza normale: una giacca bianca tenuta aperta sul davanti, lunga fin quasi alle caviglie, un paio di pantaloni di pelle nera, e un paio di stivali neri alti fino al ginocchio. Tuttavia, l’aspetto complessivo e la grazia con la quale si muoveva davano quasi l’idea di una fata o di un folletto, qualcuno che sottostava a regole tutte sue e che in qualche modo non sembrava farsi influenzare dal mondo che lo circondava. Accanto a lui procedeva uno dei suoi Pokemon – una Mawile, una strana Pokemon di tipo Acciaio/Folletto, simile ad una figura femminile in miniatura dal pelle giallina, con le gambe ricoperte da rivestimenti gialli che davano l’impressione di un paio di pantaloni o di un kimono, e un paio di fauci metalliche che si estendevano dal retro della sua testa, mentre il suo vero volto aveva un’espressione tranquilla, anche se alquanto sbarazzina.

“Padre Elias... andrò io a parlare con il signor Radomus, e tenterò di convincerlo a lasciar andare Luna. Sono sicuro che, se è una persona che tiene al bene di quella ragazza, non esiterà a dire di sì.” disse il giovane, per poi fare un inchino rispettoso al gran sacerdote e ai suoi due attendenti. Elias, Pius ed Angela si inchinarono di rimando, e il ragazzo dai capelli bianchi fece un cenno alla sua Mawile prima di avviarsi verso l’ingresso del maniero Vanhanen.

“Padre Elias... perdoni la domanda sciocca, ma possiamo stare tranquilli?” chiese Bennett, tenendo lo sguardo sul ragazzo e la sua Mawile che si allontanavano con calma. “Non metto in dubbio che Adrienn sia devoto alla nostra causa, e che sia un abile allenatore, ma siamo sicuri che abbia le capacità necessarie per convincere il signor Radomus e Luna?”

Elias annuì lentamente, e sul suo volto già segnato dagli anni apparve un sorriso ottimista. “Adrienn farà quello che gli è stato richiesto. Dopotutto, anche lui vuole il bene di Luna e del nostro paese.” affermò il sacerdote. “E abbiamo visto che è un allenatore molto forte. Se per qualche motivo i miscredenti dovessero decidere di passare alla violenza, lui e i suoi Pokemon Folletto sapranno come difendersi.”

“Poniamo fede nella sua parola e nella sua saggezza, padre Elias.” rispose Angela, la cui espressione febbrile e quasi maniacale si era ormai completamente addolcita, al punto che sarebbe stato difficile pensare che fosse davvero la stessa zelota di pochi minuti prima.    “Tuttavia, ritengo che sia giusto prepararsi ad intervenire in caso di necessità.”

“Su questo non avevamo mai avuto dubbi.” continuò Pius. “Se Adrienn dovesse avere bisogno di noi, saremo pronti ad intervenire. Ma prima, sarebbe preferibile vedere se sarà in grado di risolvere questa situazione con le parole.”

Elias disse di sì con la testa. Se tutto fosse andato bene, ben presto avrebbero fatto un altro passo verso la rigenerazione del vecchio mondo, e le cose sarebbero tornate come avrebbero sempre dovuto rimanere...

 

Oooooooooo

 

Vera si sfregò la fronte con espressione pensierosa mentre osservava il campo di battaglia, sul quale erano rimasti in piedi soltanto il suo Glaceon e lo Absol di Drew. I Pokemon di Max, Ortilla, Hitomi e Ritchie avevano combattuto con vigore, ed erano riusciti a mettere al tappeto anche il Reuniclus e il Metagross di Radomus – grazie soprattutto ad un Terremoto ben piazzato da parte del Pupitar del ragazzo di Kanto. Tuttavia, anche se era stato colto di sorpresa un paio di volte, il miliardario si era dimostrato un esperto stratega, ed era riuscito a mettere alle corde il gruppo di Vera.

“Accidenti... sono esausta a forza di pensare a qualche altra tattica!” commentò Vera sfregandosi gli occhi, mentre il suo Flabebè atterrava delicatamente sulla sua spalla come se volesse in qualche modo aiutarla a cercare una soluzione. Il ragazzo dai capelli verdi si sfregò il mento, e poi scosse la testa. Non c’era molto da fare... i loro Pokemon erano stanchi, ed erano in inferiorità numerica, dopo diversi turni in cui Radomus era riusciti man mano a trovare delle strategie per rispondere a tutti i loro trucchi. Tutto quello che potevano fare era resistere il più a lungo possibile.

Radomus, da parte sua, dava l’impressione di aver trovato la partita molto stimolante. Sotto gli occhi entusiasti di Luna e del suo Honchkrow – per non parlare di Gossip Gardevoir – l'eccentrico nobile si aggiustò il cappello e si piazzò un monocolo di cristallo lucidato sull’occhio sinistro, in modo da darsi ancora più contegno. “Davvero un ottima partita, ragazzi miei. Avete dimostrato fantasia, abilità e capacità di improvvisazione, oltre che amicizia e intesa con i vostri Pokemon e tra di voi. Ora capisco come mai Lady Saphira vi considera con tanto rispetto.” commentò, dando un’occhiata a Glaceon ed Absol. Nonostante la fatica, i due Pokemon restavano fermi al loro posto e si tenevano pronti a sostenere un altro attacco.

“Detto questo... ogni buona partita giunge infine al suo termine.” continuò Radomus, vedendo una traiettoria libera lungo la quale uno dei suoi Pokemon avrebbe potuto muoversi. “Mia cara Gossip Gardevoir... muoviti di quattro caselle, e dai scacco al re!”

“Con piacere, padron Radomus.” rispose gentilmente la Pokemon Psico/Folletto, vedendo a sua volta una traiettoria che non l’avrebbe esposta a nessuno dei due Pokemon avversari. Fluttuando elegantemente a pochi centimetri dalla scacchiera, Gossip Gardevoir si spostò in un punto da dove poteva bloccare il re avversario senza che questo potesse fare nulla per liberarsi. “Mi dispiace, ragazzi. Scacco matto, oserei dire.”

“Già. Scacco matto.” affermò Drew alzando le spalle con un sorriso rassegnato. In fondo, era soddisfatto di come lui e i suoi compagni erano andati, anche se in certe occasioni, doveva ammetterlo, avrebbero potuto fare un gioco di squadra migliore. "Certo, è stata una partita divertente. Non abbiamo avuto il tempo di annoiarci, se non altro!"

"Certo che hai un modo di dire le cose... diciamo pure che il signor Radomus ci stava passando sopra come un rullo compressore!" rispose Vera con una risatina imbarazzata. Il suo Glaceon tirò un sospiro rassegnato e si rilassò. "Non c'è molto da fare, il signor Radomus è molto più esperto di noi in questo gioco. Non per niente è considerato un campione di scacchi, qui a Reborn."

"E pur tuttavia, voi avete perseverato e siete riusciti a dare del filo da torcere al signor Radomus. Questo la dice lunga sul vostro potenziale come allenatori." commentò pacatamente Luna, mentre saliva sulla scacchiera per congratularsi con Gossip Gardevoir. L'elegante Pokemon Abbraccio fece un inchino e rivolse un sorriso alla figlia adottiva del suo allenatore, mettendole una mano sulla spalla. "Anche Gossip Gardevoir è stata impressionata dalla vostra abilità, non è forse così?"

"Diciamo... che avete una marcia in più, rispetto a molti allenatori." disse Gossip Gardevoir senza sbilanciarsi. Si concentrò per un attimo e raccolse con la telecinesi tutti i pezzi che erano stati lasciati da una parte, sollevandoli e poi rimettendoli in ordine vicino al piano di gioco. "Ecco. Per adesso, mettiamo tutto in ordine. Padron Radomus, le mie più sentite congratulazioni per questa grande vittoria."

"Ha avuto lo scopo che mi ero prefisso. Per l'esattezza, vedere fino a dove riuscivano a spingersi i nostri ragazzi, e quanto fossero in grado di compensare la loro mancanza di esperienza e le circostanze inusuali con l'agilità di pensiero e la creatività. Come ho già detto, sono rimasto piacevolmente sorpreso dalle loro idee. Sono convinto che con un po' più di pratica, mi supereranno." affermò il maestro di scacchi. "Slowking, Gallade, Gardevoir... ottimo lavoro anche a voi. Potete riposarvi. Stasera ci sarà una doppia porzione dei vostri cibi preferiti."

"Slooooow!" Il Pokemon Acqua/Psico sorrise goffamente prima di lasciarsi richiamare nella Pokeball assieme a Gallade, e Gossip Gardevoir si mise in una posizione di meditazione, e permise alla tensione dell'incontro di uscire dal suo corpo. Poi, fece un inchino rispettoso al gruppo di Vera, che ricambiò ordinatamente.

"Bene. Allora... diciamo che per adesso non abbiamo passato l'esame, ma almeno sappiamo che abbiamo le carte in regola. E' già qualcosa." risose Hitomi, facendo poi un sorriso sarcastico. "Se anche dalle sconfitte si può imparare qualcosa..."

"Allora immagino che Fern sia diventato un maestro, dopo essersi battuto con me!" fu la risposta ironica di Max, che strappò una risata anche a Drew e ad Ortilla. Hitomi alzò gli occhi al cielo, ma anche le sue labbra si tirarono un pochino verso l'alto in segno di divertimento. "IL che mi ricorda una cosa... spero che gli altri siano riusciti a ritrovarlo. D'accordo che non mi è simpatico, ma cadere nelle mani del Team Meteora... non lo auguro proprio a nessuno."

"E' un po' triste che siamo noi a preoccuparci per quella canaglia, e sua sorella non sembra pensarci nemmeno un po'." disse Hitomi con le mani dietro la nuca. Tutti i ragazzi del gruppo di Vera restarono in silenzio per qualche istante, un po' disturbati da quello che la stoica bambina aveva detto... ma un attimo dopo, Hitomi alzò le spalle e si mise a posto i capelli, cercando come poteva di sistemarsi quel ricciolo ribelle che non stava mai in ordine. "Bah, affari loro, immagino. Spero almeno che Fern stia bene. Adesso... immagino che dovremo far riposare un po' i nostri Pokemon, e pensare alla prossima mossa da fare. Non ho idea di cosa potrebbe tentare il Team Meteora, a questo punto."

"Pika pikachu! pika... pika pi pikachu?" esclamò Sparky rivolto al suo allenatore, che gli disse di sì con la testa come per dargli un permesso.

"Mi sembra una buona idea. Sono sicuro che Flabebè apprezzerà la tua offerta." disse Ritchie. "Vera, quando vuoi, il mio Sparky si è offerto di fare ancora un po' di allenamento con il tuo Flabebè, per vedere di aiutarlo a colmare il divario che lo separa dagli altri del tuo gruppo."

"Flabebè!" disse il piccolo Pokemon Folletto, aggrappato al suo fiore e seduto sulla spalla di Vera. Disse rapidamente di sì con la testa e guardò verso la ragazzina di Hoenn come per chiederle il permesso.

"Ma certamente, Flabebè. Solo, cerca di non strafare, okay? Io e Glaceon verremo con te per controllare che vada tutto bene." disse Vera, mentre accarezzava il suo Glaceon sulla testa. La Eevolution di tipo Ghiaccio si accoccolò sulla gamba della sua allenatrice come un gattino affettuoso, e Vera ridacchiò e represse un brivido di freddo. "Brrrr... g-grazie, Glaceon... apprezzo molto che ti importi così tanto... ma sei un po' freddino, nonostante il tuo calore!"

"Questo è il problema quando si ha un Pokemon Ghiaccio affettuoso, eh?" affermò Ritchie con una risata divertita. Radomus fece a sua volta un sorriso mentre si avvicinava al gruppetto di amici di Hoenn, ma prima che potesse rivolgersi a loro di nuovo, sentì il suono acuto e rimbombante di una campana che riverberava tra le mura della stanza, facendo vibrare leggermente l'elegante lampadario di cristallo che pendeva dal soffitto. "Hm? Che succede? C'è qualche problema, se suona questa campana?"

"No, nessun problema. Vuol solo dire che c'è qualcuno che vorrebbe colloquire con il sottoscritto." rispose Radomus aggiustandosi il cappello. "Anche se mi chiedo chi potrebbe essere. Non stavo aspettando nessuno per quest'ora."

"Dovremmo... cominciare a preoccuparci, signor Radomus?" chiese preoccupata Ortilla.

L'eccentrico miliardario scosse la testa, per nulla in ansia. "Non ci saranno problemi, ragazzi miei. Gardevoir, mia cara, potresti andare tu a controllare di chi si tratta?"

La Pokemon Psico/Folletto non perse tempo a rispondere alla richiesta del suo allenatore. "Lo farò con molto piacere, padron Radomus. Se volete scusarmi, signori." affermò, prima di fluttuare lentamente verso il corridoio, e poi teletrasportarsi sotto gli occhi del gruppo.

Una frazione di secondo dopo, Gossip Gardevoir riapparve nelle vicinanze della porta d'ingresso, e con un semplice gesto del braccio, aprì il portone usando la telecinesi. Con uno scricchiolio, la pesante porta di legno si aprì lentamente, mostrando la persona che aveva chiamato - un ragazzo dall'aspetto alquanto femmineo, con lunghi capelli bianchi e un'espressione tranquilla e pulita, accentuata dai suoi grandi occhi azzurri e dai vestiti che indossava. Accanto a lui, stava in piedi una Mawile dall'aspetto vivace, che portava al collo una pietra circolare...

"Buongiorno. Scusate il disturbo... il mio nome è Adrienn, e stavo per l'appunto cercando il signor Radomus Vanhanen. Sono giunto nel posto corretto, vero? Lei è... Gossip Gardevoir, immagino." chiese il ragazzo dai capelli bianchi dopo un istante di esitazione, passato a cercare le parole giuste con cui rivolgersi a lei.

Gossip Gardevoir disse di sì con la testa. "Siete arrivato al maniero della famiglia Vanhanen, signor Adrienn. Sfortunatamente, credo che il mio signore e allenatore sia al momento impegnato con altri ospiti, tuttavia se volesse accomodarsi, lei e la sua Mawile sareste i benvenuti. Per noi è sempre un piacere accogliere delle nuove conoscenze."

Adrienn sembrò quasi imbarazzato dell'offerta. "Ah... beh, grazie, signorina Gossip Gardevoir..."

"Può chiamarmi anche Gardevoir e basta, signor Adrienn." rispose Gossip Gardevoir con un cenno allegro della testa, chiudendo gli occhi e sorridendo pacatamente. "Non sono così fissata sulla formalità. E mi dia pure del tu, mi fa sentire più a mio agio."

"Ah... grazie. In tal caso, posso chiederti di chiamarmi Adrienn e basta? Dopotutto, ho solo 23 anni..." chiese, sentendosi già più a suo agio. Se non altro, quella gentile Pokemon stava facendo del suo meglio per farlo sentire a suo agio. Un vero peccato che fosse sotto il controllo di un uomo come Radomus Vanhanen... "Ehm... stavo dicendo? Scusa, Gardevoir, ho perso il filo del discorso..."

"C'era qualcosa che volevi chiedermi, Adrienn? Magari qualcosa che dovrei riferire al mio signore?" chiese Gossip Gardevoir, non accorgendosi di un lampo di sospetto che attraversò gli occhi del ragazzo. Come se qualcosa in quello che aveva detto non piacesse ad Adrienn...

"Ah... no, niente del genere, Gardevoir... se il signor Vanhanen non è presente, c'è qualcosa di cui vorrei discutere con te personalmente." affermò Adrienn. "Non è un disturbo se ti chiedo di venire con me per un attimo? Credo... che sia una questione della quale sia meglio parlare noi due da soli."

"Qualunque cosa, mio giovane amico, purchè non sia una dichiarazione d'amore!" scherzò la Pokemon Psico/Folletto. "So di essere bella ed elegante, ma sarebbe un po' strano!"

La Mawile di Adrienn non potè trattenere una risata, sbattendo rapidamente tra loro le sue mascelle d'acciaio. "Oh? No, no, niente di tutto questo, Gardevoir!" ribattè in tutta fretta il ragazzo dai capelli bianchi, e il suo volto si tinse di rosso per l'imbarazzo di quella bizzarra idea. Un umano con una cotta per una Gardevoir? Si era mai sentito? "Ecco... si tratta piuttosto del tuo allenatore, il signor Vanhanen. Ecco... avevo sentito delle voci su di lui, e non erano esattamente delle più edificanti..."

La Pokemon Abbraccio inclinò la testa da un lato dubbiosa. Quando si parlava male del suo signore, Gossip Gardevoir non era per niente ben disposta. "Di cosa... si sta parlando, esattamente? Il mio signore, padron Radomus, non ha nulla da nascondere, a nessuno." volle mettere subito le cose in chiaro.

Adrienn alzò una mano per placarla. "Chiedo scusa, non volevo offendere o sembrare impertinente. Lungi da me formulare accuse contro qualcuno senza averne le prove." affermò. "Piuttosto, c'era una cosa di cui volevo discutere... e forse sarebbe meglio che ne parlassimo davanti al mio superiore, Padre Elias della Chiesa d'Alfa."

"Ho già sentito questo nome... anche se non sono proprio sicuro dove." rispose Gossip Gardevoir dopo averci pensato un po' su. "Stiamo parlando di quel movimento religioso che è saltato fuori praticamente dal nulla, soltanto pochi mesi fa. E non sono esattamente degli stinchi di santo, da quello che so."

"Credimi... sono tutte calunnie messe in giro da qualche loro nemico." affermò Adrienn senza scomporsi. Come tipo di persona, dava veramente l'impressione di potersi fidare di lui... se non altro, Gossip Gardevoir percepiva che quel giovane era sinceramente convinto di quello che diceva. "Padre Elias è il pastore spirituale della Chiesa d'Alfa, e vuole guidare tutti coloro che si sentono persi e dubbiosi su una via di pace spirituale e redenzione. Quanto meno... lui ha aiutato me, in questo senso."

Il giovane dai capelli bianchi guardò dubbioso verso il terreno, strisciando la suola di uno stivale sul terreno... e Gardevoir sentì che le sue parole erano dettate da un senso di colpa e... da qualcosa che anche con i suoi poteri psichici non era sicura di comprendere appieno. C'era qualcosa in quel ragazzo di molto particolare... e lei stessa non avrebbe saputo dire di cosa si trattasse esattamente, era una qualità che non poteva essere colta con poche semplici parole... ma se proprio avesse dovuto tentare di definirla, avrebbe detto che in qualche modo le sembrava che quel giovanotto fosse... separato... non c'era davvero un modo migliore per dirlo... dal resto del mondo, come se venisse da qualche altro posto... o forse da un altro tempo...

"Capisco." rispose Gossip Gardevoir facendosi seria. "Non era certo mia intenzione offendere il signor Elias, e vedo che è una persona per cui provi rispetto e stima. Un po' come io ne provo per il mio padrone, il signor Radomus."

"Riguardo a questo fatto..." affermò Adrienn, sempre accomodante. "Al momento, so che è ospite in casa vostra una giovane di nome Luna, un'allenatrice bionda, specializzata in Pokemon di tipo Buio. Sappiamo... che diverso tempo fa, il tuo allenatore ha accolto Luna come cameriera in questo maniero, e le ha dato un posto in cui stare. Tuttavia... questo costituisce un problema per Padre Elias... vedi, il fatto è che Luna è la figlia di padre Elias, e lui ritiene che dovrebbe tornare a casa sua, dalla sua vera famiglia. Per questo motivo... avrei bisogno di parlare direttamente con il tuo allenatore, per chiarire questa inusuale situazione e cercare di risolvere nel migliore dei modi."

"Wile, mawile!" gli fece rapidamente eco Mawile, con un cenno affermativo della testa e agitando lentamente la sue mascelle d'acciaio.

Gardevoir restò in silenzio, ponderando attentamente le parole di Adrienn. Era stato attento a come parlava, cercando di non offenderla e di non insinuare nulla riguardo a Radomus, ma era abbastanza chiaro quello che pensava in fondo - che Luna fosse trattenuta lì con le minacce o l'inganno. Se non altro, ancora non aveva l'impressione che Adrienn stesse mentendo...

Gardevoir cercò di pensare con attenzione alla prossima mossa da fare. Se avesse permesso ad Adrienn di entrare nel maniero, avrebbe potuto voler dire attirare il nemico in casa. Ancora non era sicura di quali fossero i piani della Chiesa d'Alfa, e non era il caso di rischiare.

Dall'altra parte, un rifiuto avrebbe potuto trasformarsi in un pretesto per padre Elias e la Chiesa d'Alfa per attaccare apertamente. Dopo averci pensato un po' su, decise che c'era una terza possibilità... forse un po' complicata, ma era il modo migliore per risolvere il conflitto, e con un po' di fortuna, avrebbe potuto rivelare molte cose sulla misteriosa organizzazione.

"Temo... che al momento non mi è possibile organizzare un incontro con il signor Radomus o la signorina Luna." rispose Gossip Gardevoir, anche lei pesando con attenzione le parole. "Tuttavia... ritengo anch'io che questa spiacevole situazione debba essere risolta, in qualche modo. Quindi... avrei un proposta, se ai tuoi superiori può andare bene. Sarebbe possibile per me venire con te alla sede della Chiesa d'Alfa per combinare un incontro con il mio allenatore? Sono sicura che potremo giungere ad una conclusione che accontenterà entrambe le parti."

Adrienn si dimostrò una persona ragionevole e pragmatica. Accettò senza farsi problemi la proposta di Gossip Gardevoir, e disse di sì con la testa. "Beh... sì, credo proprio di sì. Certo, dovrò parlarne con Padre Elias e con i suoi attendenti, ma sono convinto che potranno venirvi incontro. Allora... vuoi che aspetti qui, mentre vai ad avvertire il tuo allenatore?" affermò infine.

Gossip Gardevoir fece un gesto pacificatore con la mano. "No, grazie, non ce ne sarà bisogno." rispose. "Tutto quello che devo fare è inviargli un impulso telepatico da qui, e lui capirà perfettamente. Devo chiedergli di far venire con lui anche i nostri ospiti? Al momento, vedi, stiamo ospitando un gruppo di ragazzi di Hoenn che si sono fermati nel nostro maniero per farsi allenare un po' dal mio signore."

Adrienn strinse gli occhi appena un po'. Dovevano essere quei ragazzi di cui padre Elias gli aveva parlato... quelli che diceva che stavano seminando caos e discordia in tutto Reborn, e stavano cercando di ostacolare l'opera di salvezza della Chiesa d'Alfa. Adrienn si stava chiedendo che genere di persone potessero essere, perchè l'alto sacerdote di Arceus ne parlasse con tanta disapprovazione, ma se davvero erano così pericolosi come diceva, era il caso di andarci piano, e affrontarli non sul loro campo di battaglia, ma su quello della Chiesa d'Alfa.

"Certo... prego, comunica pure al signor Radomus che lo attendiamo per combinare un incontro." rispose Adrienn. "Credo che... una volta che avrai parlato con Padre Elias, sarà lui a decidere il posto adatto per finalizzare il tutto."

"Grazie della collaborazione, Adrienn." Gossip Gardevoir fece un inchino, e i suoi grandi occhi si illuminarono di azzurro per un istante, cosa che il ragazzo dai capelli bianchi e la sua Mawile interpretarono come il momento in cui la Pokemon Psico/Folletto aveva contattato telepaticamente il proprietario del maniero...

 

oooooooooo

 

In effetti, in una delle sale interne del maniero Vanhanen, il maestro di scacchi si fermò per un istante, corrugando la fronte, quando sentì una voce parlargli telepaticamente, e riconobbe la voce della sua fedele Gossip Gardevoir. Anche Luna, Vera e Flabebè si accorsero di quel breve momento in cui Radomus aveva cambiato espressione, e capirono subito che c'era qualcosa di inusuale.

"Krow krow?" gracchiò Jubjub, svolazzando preoccupato accanto alla sua allenatrice.

"Padron Radomus?" chiese la biondina. L'eccentrico miliardario si sfregò il mento, poi afferrò con una mano il cappello che indossava, fece un giro su sè stesso... e quando si rimise a posto, i suoi ospiti restarono a bocca aperta nel vedere che aveva già cambiato cappello, mostrando ora un copricapo a quadretti in perfetto stile Sherlock Holmes! Gli era persino apparsa in bocca una pipa a bolle di sapone...

"Hmm... caso inusuale, miei cari ospiti." affermò Radomus mentre il gruppo di Vera si avvicinava a lui per farsi spiegare cosa stesse accadendo. "Sembra che abbiamo qualcuno che è molto interessato ad incontrarci... si tratta di un certo Padre Elias, della Chiesa d'Alfa. Questo nome... non credo di aver bisogno di ricordarvi nulla, dico bene?"

Accanto a lui, Luna si irrigidì e spalancò gli occhi in un'espressione di sgomento. Ritchie e Sparky si guardarono a vicenda, e il Pikachu con il ciuffetto rispose al suo allenatore con un cenno deciso della testa, ricordando bene dell'incontro che avevano fatto a Zirconia. Non erano stati troppo sicuri di cosa pensare di quel sedicente santone, e quello che avevano sentito dire non faceva altro che acuire i loro sospetti. "Sì, signor Radomus... siamo ben consapevoli di quello che Padre Elias sta facendo, e del fatto che è il vero padre di Luna..."

"Quell'uomo non è mio padre." tagliò corto Luna. La sua pacatezza era scomparsa, e ora la sua voce aveva un tono freddo e distaccato, tagliente come una lama - un effetto abbastanza inquietante, da parte di una persona normalmente accomodante come Luna. "Lui non mi ha mai voluto bene. Lui vuole bene soltanto al suo dio. Padron Radomus è il mio vero padre."

"Calmati, Luna." affermò Ortilla, ponendo una mano sulla spalla della biondina in modo da darle un po' di appoggio e conforto. "Da quello che abbiamo sentito dire di questo Padre Elias e della Chiesa d'Alfa... ci siamo già fatti un'idea di come sia questo Elias."

"Altaria, altar?" chiese Alty muovendo lentamente le sue magnifiche ali. Con un cenno della testa, Ortilla tradusse quello che la sua Pokemon più forte stava dicendo.

"Credo... che Alty voglia chiedere che sta facendo Gossip Gardevoir." affermò la bambina dai capelli turchini. "Sta... andando con quelli della Chiesa d'Alfa, signor Radomus?"

Il proprietario del maniero appoggiò delicatamente una mano sulla schiena di Luna, per dirle che era lì con lei e non avrebbe permesso a nessuno di farle del male. "Credo di sì... mi dice che la Chiesa d'Alfa ci farà sapere dove e quando ci incontreremo. Vogliono definire delle regole di base per uno scambio... Gossip Gardevoir in cambio di Luna... o almeno, questa è l'impressione che Gardevoir si è fatta."

"Tsk... e loro si definiscono degli uomini di fede." commentò amareggiato Max. "Usano questa loro facciata per giustificare tutte le loro azioni... ma come mai Gossip Gardevoir sta accettando le condizioni di quella gente?"

"E cosa possiamo fare per aiutarla?" chiese Vera subito dopo.

La risposta che Radomus diede lasciò tutti abbastanza interdetti. "Non c'è bisogno di preoccuparsi, ragazzi. Per adesso, non dobbiamo proprio fare niente." affermò l'eccentrico miliardario. Notando le espressioni sbalordite e anche un po' scioccate sui volti dei suoi ospiti, Radomus decise di spiegarsi meglio. "Oh, adesso non friantendete... non è vero che non mi importa niente della mia Pokemon, ma è proprio per questo motivo che non ho bisogno di agire."

"Pika chu?" Sparky si grattò la nuca con una mano, cercando di pensare a cosa volesse dire Radomus.

"Non... sono sicura di seguirla, signor Radomus." affermò Hitomi, senza quasi cambiare la sua espressione severa e distaccata.

Luna scosse la testa. "Padron Radomus... lei sa bene che io rispetto le sue decisioni, ma in questo caso... Gossip Gardevoir è la mia migliore amica, e non posso lasciare che lei si vada a mettere in una situazione così pericolosa! Mi scusi... ma devo per forza andare ad aiutarla!" esclamò. "Jubjub... vieni con me, andremo dalla Chiesa d'Alfa e salveremo Gossip Gardevoir!"

"Aspetta, Luna! Lo sai che quel Padre Elias vuole te! Se vai, finirai per fare il suo gioco!" affermò allarmato Max. Per fortuna, Luna sembrò capire al volo, e si bloccò prima di uscire dalla stanza. "Per usare una metafora degli scacchi... sei tu il pezzo che lui vuole catturare, e sarebbe troppo imprudente esporsi così!"

"Il nostro amico Max non avrebbe potuto esprimersi più chiaramente." fu il commento di Radomus. "Luna, è meglio che tu e i tuoi Pokemon restiate nel castello, e che vengano con me soltanto alcuni del vostro gruppo. Andremo a recuperare Gossip Gardevoir dalle grinfie della Chiesa d'Alfa... senza che tu debba rischiare di farti catturare."

"Per noi va bene, signor Radomus." rispose Vera con determinazione. "Io mi offro volontaria per venire con lei. Sono curiosa di vedere con i miei occhi questa Chiesa d'Alfa... e magari scoprire cosa vogliono e se c'entrano qualcosa con il Team Meteora!"

"In effetti, è una possibilità da non sottovalutare, mia cara Vera." affermò Radomus con espressione pensierosa. "Ho sentito dire che c'erano dei rapporti tra la Chiesa d'Alfa e il Team Meteora, ma non ho mai trovato delle prove certe per dirlo. Forse oggi riusciremo finalmente a fare un po' di luce anche su questo mistero."

Luna sospirò e passeggiò nervosamente su e giù per la stanza. L'idea di dover restare lì mentre il suo signore e i suoi compagni andavano ad esporsi a chissà quali rischi per salvare Gossip Gardevoir non le piaceva per niente. Ciò nonostante, quello che diceva era giusto... se fosse andata di persona, avrebbe corso il serio rischio di farsi catturare e riportare da Elias... e questo proprio non le andava.

"Ascoltami, Luna... non è che resterai qui senza fare niente. Intanto che io e tre dei ragazzi andiamo a salvare la nostra amica Gardevoir, puoi occuparti dei nostri piccoli ospiti e tenere loro compagnia." affermò Radomus, raggiungendo la figlia adottiva e strizzando un occhio in segno di intesa. "Sono sicuro che anche Gardevoir preferirebbe così. Allora... Vera, Drew, Ritchie, ve la sentite di venire con me e sistemare la questione?"

Ritchie non sembrò troppo convinto, anche se come Vera e Drew, anche li e Sparky volevano dare una mano. "Certo che ce la sentiamo, io e Sparky... ma non abbiamo idea di dove andare a cercare, o sbaglio? Non sappiamo dove si nascondono, quelli della Chiesa d'Alfa... non faremmo meglio ad attendere che ci contattino per dettare le loro condizioni?"

"Effettivamente, questa sarebbe una strategia intelligente. Ma... non credo avremo bisogno di attendere il loro messaggio." fu la risposta calma e sicura del maestro di scacchi. "Vedete... in realtà ci sarebbe un modo di individuare il loro nascondiglio. E una volta che saremo lì, saremo noi a dettare le nostre condizioni, potete scommetterci! Dopotutto... perchè il nero dovrebbe preoccuparsi, quando è stato il bianco a piazzarsi in modo che gli si possa dare scacco matto?"        

"A giudicare da questa metafora basata sugli scacchi, credo di capire che lei ha già un piano per verificare le intenzioni della Chiesa d'Alfa." rispose Vera. "Allora... qual è il piano?"

"Prima di tutto... la città più vicina a questo maniero è Agatipoli, ma al momento è interdetta per qualche motivo." continuò Radomus. "Il che significa... che molto probabilmente quelli della Chiesa d'Alfa si dirigeranno verso Reborn City. Lì ci sono molti più luoghi dove si possono nascondere. Tutto quello che dobbiamo fare è trovare una strada che ci conduca lì senza eccessive difficoltà. E per questo... credo di poter dare una mano."

"Okay, allora abbiamo una direzione dove andare." affermò Ritchie. Sparky disse di sì con la testa e si preparò mentalmente a quella che probabilmente sarebbe stata una dura lotta contro la Chiesa d'Alfa. "Sparky, sei pronto? Credo proprio che non sarà uno scherzo."

"Pika!" squittì il Pikachu con il ciuffetto.

Vera strizzò un occhio con decisione, poi guardò verso Luna e i tre allenatori più giovani. "Max... mi raccomando, tu, Hitomi ed Ortilla restate qui. Cercate di prepararvi per il prossimo confronto con il Team Meteora. Noi... torneremo il prima possibile, e spero che avremo scoperto qualcosa di più su quello che sta succedendo."

Max non era esattamente contento di dover restare lì e perdersi un'avventura intressante, ma doveva ammettere che sua sorella aveva ragione. Per il momento, lui e i suoi compagni più giovani facevano meglio a restare lì, e prepararsi meglio. "Va bene, sorellina, ma tu e i tuoi compagni, state attenti." affermò. "Noi resteremo qui e faremo ancora un po' di pratica. Sempre che alla signorina Luna non dispiaccia."

"Per niente, gentili ospiti." affermò la graziosa cameriera con un sorriso accomodante, nonostante tra sè fosse molto preoccupata per la sua amica Gardevoir. "Padron Radomus... le faccio anch'io i miei migliori auguri, e pregherò che lei, Gardevoir e i nostri ospiti di Hoenn abbiate successo in questo compito."

Radomus si aggiustò il cappello da investigatore e appoggiò gentilmente una mano sulla spalla della figlia adottiva. "Stai tranquilla, figliola. La Chiesa d'Alfa non ci sfuggirà, e i loro piani non resteranno un mistero a lungo."

 

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In una stradina buia e silenziosa sotto l'affollata e claustrofobica metropoli chiamata Reborn City, il gruppo d'assalto della Chiesa d'Alfa, con una Gossip Gardevoir insolitamente silenziosa, stava tornando alla loro base. Pius ed Angela chiudevano la fila, attenti ad ogni possibile minaccia, mentre Adrienn, Mawile, Bennett e la loro "prigioniera" si trovavano in mezzo al gruppo, seguendo da debita distanza Padre Elias. 

"E quindi... mi stai dicendo che questa Pokemon ci sta seguendo per poter combinare un incontro con Radomus?" chiese Bennett con una certa incredulità. Gossip Gardevoir fluttuava con tutta calma accanto a loro, ascoltando senza fare commenti... e nello stesso tempo, stando attenta alle loro azioni. Quel ragazzo con gli occhiali e i capelli dritti era Bennett, dunque? Luna le aveva parlato di quel giovanotto... quando ancora abitava a Zirconia presso la signora Serra...

"Mi rendo conto che è un'idea un po' folle." affermò Adrienn sfregandosi la fronte. "Ma... se questo ci permetterà di farci un'idea migliore di con chi abbiamo a che fare, e magari convincerlo che la nostra causa è degna, chissà... io penso che sarebbe una buona idea."

"Spero proprio che sia così, Adrienn..." rispose Bennett. "Quando saremo arrivati, sentiremo cos'ha da dire padre Elias... e poi riceveremo le dovute istruzioni. Dobbiamo tenerci pronti."

Adrienn annuì lentamente, e per un attimo incrociò lo sguardo con Gossip Gardevoir. La Pokemon Psico/Folletto gli rivolse un'occhiata altezzosa, e il ragazzo dai capelli bianchi rivolse subito lo sguardo altrove. Chissà perchè, aveva l'impressione che sarebbe successo qualcosa di veramente sorprendente...              

 

-----------

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Chiedo scusa per il tempo che ho impiegato ad aggiornare questa storia, ma ho avuto diversi impegni a cui badare, e anche altri progetti a cui volevo dedicarmi. Spero di riuscire ad essere più assiduo, da qui in poi.

Con questo, la Chiesa d'Alfa è diventata una fazione antagonista a tutti gli effetti... e ho finalmente fatto entrare in scena il misterioso Adrienn, esperto di Pokemon Folletto che avrà presto un ruolo molto importante in questa saga! Però prima, Vera e i suoi compagni, sotto la guida di Radomus, dovranno raggiungere il quartier generale della Chiesa d'Alfa... e cercare di scoprire cosa hanno in mente! Cercherò di pubblicare il prossimo capitolo il prima possibile, quindi restate in linea!

A presto, e mi raccomando, recensite!  

 

     

  

   

 

 

  
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