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Autore: 883    13/07/2009    8 recensioni
" Tu esisti dentro me...
sei da difendere...
con grazia semplice..."
4 anni sono passati da quando Nicolas se ne è andato lasciando Antonella sola.
Tante cose sono successe, ma una in particolare ha cambiato completamente la vita alla divina per eccellenza.
Perchè l'amore vero non si può dimenticare e anche quando ci si sente traditi da questa persona, noi continuiamo ad amarla sempre e comunque.
Questo è successo ad Antonella che non è mai riuscita a capire il perchè Nicolas l'abbia lasciata per andare in Spagna con Emma dopo avere giurato di amarla come non aveva mai fatto prima.
Ma una spiegazione c'è, solo che lei non la sa.
E se Nicolas dopo 4 anni tornasse?
SEGUITO DI "UNA NOTTE FUORI DAL MONDO"
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Le pagine della nostra vita!'
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Arrivo a lavoro dopo aver lasciato mia figlia all’asilo.

Sorrido ogni volta che torno alla Pretty land, quanti ricordi, troppi, alcuni dolorosi, altri stupendi. Qua ho conosciuto tutti i miei amici, ho imparato a cantare, ho litigato, sono stata una stronza, eh si questa scuola è stata lo scenario di molte situazioni.

Arrivo in classe e i ragazzi mi salutano entusiasti, mi piace molto insegnare, i ragazzi sono simpatici, ma non hanno la grinta che avevamo noi. L’idea della competizione tra i due gruppi è stata molto utile, ci ha aiutato ad avere più grinta, ad impegnarci, ora invece tutti vanno d’amore e d’accordo, è quasi noioso.

La giornata passa veloce e torno a casa per pranzare. Mio zio Fito si è fermato a scuola con dei ragazzi per fargli delle ore supplementari quindi mi siedo in cucina con Petra.

-Ciao Petra, che profumino.- la saluto.

-Oh ciao Antonella, sto cucinando il sugo che piace molto a tuo fratello.-

-Divino!-

Mi prendo un bicchiere d’acqua e mi siedo in cucina, mi piace raccontare a Petra la mia giornata, è sempre pronta ad ascoltarmi.

A un certo punto appoggia mestoli e pentole e si siede vicino a me.

-Antonella, posso farti una domanda? Naturalmente se non vuoi dirmelo non fa niente, però ci terrei a saperlo.-

-Va bene Petra dimmi.-

-Ecco vedi, io conosco Elisabeth praticamente da quando è nata, vi sono stata vicino in tutto ed è stato bellissimo, ma non mi avete mai detto chi è il padre.-

Mi aspettavo prima o poi questa domanda. Lo sanno solo Fabio, Fito e Patty. Non ho voluto dirlo a nessun’altro, nemmeno a Leandro che mi ha seguita durante la gravidanza. Anche se a Petra mi sento in dovere di dirlo, mi ha aiutato troppo in questi anni a prendermi cura di lei quando ero alle prese con pannolini e biberon. Quindi vado dritta al sodo senza girarci troppo intorno.

-Nicolas.-

-Ah il tuo finto zio che era venuto qua quattro anni fa, aaaaah, quel ragazzo così carino e gentile, ma poi dove se ne è andato?-

Il mio sguardo si intristisce.

-Non lo so Petra.-

-E non vuoi dirgli che ha una figlia?-

-No, è stato lui a lasciarmi, non voglio complicargli la vita.- gli spiego.

-Capisco, scusa se ho toccato l’argomento.-

-Tranquilla, solo una cosa ti chiedo, non dirlo a nessuno perché non lo sa nessuno.-

-Si si tranquilla.- e fa il gesto di giuramento. Sorrido, avevo voglia di parlare di Nicolas con qualcuno. Non lo sapeva quasi nessuno della nostra storia. Sento la porta aprirsi.

-Mammaaaa.-

-Ciao amore.- prendo in braccio la mia bambina che Fabio è passato a prendere all’asilo.

-Guarda cosa ho fatto a scuola.- mi consegna un foglio con quattro scarabocchi ma riesco a distinguere una testa con i capelli neri e gli occhi scuri, poi quattro linee per il corpo.

-Che bello pulcino, ma chi è?- gli domando.

-è il mio papà.-

Il mio cuore smette di battere per un attimo, sapevo che prima o poi me lo avrebbe chiesto, ma pensavo più avanti, sembra si siano messi tutti d’accordo per ricordarmi Nicolas oggi, che sia un segno del destino?

-Perché hai disegnato il tuo papà?-

-Pecchè la maestra ha detto che dovevamo disegnare il nostro papà, ma io non so com’è, mamma ma pecchè tutti i bimbi hanno un papà e io no?- a questo mi ero preparata, mi si spezza il cuore a mentirgli, ma è ancora troppo piccola per capire la storia.

-Perché tu hai due zii fantastici come zio Fabio e zio Fito e gli altri bambini non ce li hanno.-

Mi fa un sorrisone e si gira verso Fabio.

-Zio Fabioooo, mi fai volare?-

-Certo, vieni qua piccola.- mio fratello la prende per la vita e gli fa fare due giri in aria. Mi fa contenta vederli così affiatati. Per fortuna che vivo con Fabio e zio Fito, penso che per Elisabeth siano come una figura paterna, anche se lei un vero papà ce l’ha.

Quattro anni fa, quando la storia tra me e Nicolas è finita perché lui se ne è andato in Spagna con Emma ero quasi tentata di andarlo a cercare e chiedergli maggiori spiegazioni, lo amavo troppo per lasciarlo andare via così. Poi però ho saputo dell’arrivo di Elisabeth e ho capito che se se ne è andato era perché accanto a me probabilmente non era felice e quando ami una persona sei pronto a lasciarla andare se questo la fa contenta. E probabilmente così è stato per Nicolas, quindi mi sono messa il cuore in pace, se lui adesso è felice perché rovinargli tutto? Forse nel suo destino io e Elisabeth non eravamo contate.

-Ehi sorellina, devo darti una notizia grandiosa.-

Fabio mi riscuote dai miei pensieri e mi volto verso di lui.

-Si Fabio dimmi.-

-Indovina un po’? Domani qua a Buenos Aires si terrà un grande ricevimento di alcuni uomini d’affari importanti e hanno chiesto agli skratch di intrattenere la serata e su idea mia e dei ragazzi vogliamo farti cantare una canzone, così puoi iniziare a farti conoscere prima del lancio del tuo disco.- mi spiega mio fratello.

-Ah, Fabio è una notizia grandiosa!! Antonella la the best farà vedere al mondo di cosa è capace.-

-Dove vai mamma?- mi domanda Eli.

-Vado a una festa per gente grande domani sera, staranno Petra e zio Fito con te d’accordo?-

-Siii, così lo zio mi racconterà le sue storie buffe.-

Sorrido, si ora sono felice, la mia vita sta andando proprio bene, non so cosa potrebbe spaccare questo equilibrio ora come ora.

 

 

-Allora Nicolas, che effetto ti fa tornare a Buenos Aires? Eh?-

Che effetto mi fa? Se riesco a sciogliere questo nodo all’altezza dello stomaco in cui si sono aggrovigliate tutte le sensazioni che potessi provare te lo spiego.

Malinconia perché ripenso ai bei momenti che ho passato in quel paese, tristezza perché lo vedrò cambiato almeno in parte, felicità perché spero di rivedere lei…

Lei che non ho mai dimenticato, lei con cui devo chiarire molte cose, lei che probabilmente si è già dimenticata di me, lei che continuo ad amare e che amerò per sempre…Antonella.

-Allora? Mi rispondi?-

-Sono contento di tornare Emma.-

La mia ragazza mi sorride, mi fa senso dire la mia ragazza, perché se fosse per me non lo sarebbe di certo è stato suo padre a obbligarmi a stare con lei, i peggiori quattro anni della mia vita ho passato. Ma ora finalmente potrò rivedere Antonella, il mio vero amore. Ho sentito spesso Carmen, la madre di Patty blaterare spesso sull’amore vero, quello che dura tutta la vita e che niente e nessuno può cancellare, ma non ci ho mai creduto, almeno fino a quando non è arrivata lei. Sono passati quattro anni, e in questi quattro anni non ho passato minuto senza pensarla, è sempre dentro me. Anche se so che dal padre di Emma non mi posso liberare, non proprio ora che ha pure promesso di scarcerare mio padre, in più non vorrei che tornasse a cercare di fare del male ad Antonella.

-Allora, come sta la mia bambina? Contenta di tornare in Argentina?- dalla cabina del pilota dell’aereo in cui siamo ecco arrivare la mia condanna: Alan Taylor.

-Siii papino. Sono curiosa di sapere cosa sono diventati quei falliti dei miei compagni che avevo conosciuto qua.-

-Anche tu Nicolas ansioso di sapere come sono cambiati i ragazzi di Buenos Aires?-

È una domanda ironica, ma non mi piace lo sguardo che mi ha appena mandato.

-No, per niente.- dico molto tranquillamente e lo vedo sorridere compiaciuto.

-Ah quasi dimenticavo, domani sera ho un ricevimento con altri uomini d’affari e ci sono dei vecchi amici che muoiono dalla voglia di vedere quanto sei cresciuta tesoro di papà.-

-Vorrà dire che parteciperemo anche io e Nicolas allora, contento amore?-

Un sacco, non vedo l’ora di partecipare a uno di quei noiosissimi ricevimenti in cui non devi far altro che sorridere, annuire e passare tutta la serata a sentire discorsi su quotazioni in borsa.

Mi aspetta una serata come tutte le altre.

 

 

 

 

 

Fine capitolo.

Ciao a tutte. Ecco il secondo capitolo, nel prossimo c’è il ricevimento. Spero che vi piaccia come sto continuando la storia.

Ringraziamenti:

KikkaSmartieChan: Ciao, sono contenta che la fine dell’altra storia ti abbia emozionata!=)…Comunque eh si lo so Andres e Lourdes è un po’ scema come coppia, ma nelle coppie secondarie mi sono sbizzarrita a inventarne di strane!=) Grazie mille per la tua recensione!! Un bacioneeee.

GinevraMalfoy90: Ciao, che bello, sono contenta che ti sia piaciuta l’idea della bambina! Spero che questo capitolo ti piaccia. Un bacio!!

Ilary_divina: ciaooo, eh bè perché Nicolas sappia di essere il padre bisognerà aspettare un po’, intanto facciamo rincontrare Anto e Nico prima!!=) Grazie mille per la recensione, sono contenta che “una notte fuori dal mondo” ti sia piaciuta. Se hai qualche consiglio da darmi fai pure. Baciiii

Saku_cele: Ciao, sono contenta che la fiction “una notte fuori dal mondo” ti sia piaciuta, spero che anche questa ti piaccia e che ti soddisfi come sto continuando. Fammi sapere. Un bacioooo.

Alla prossima.

Gaia

  
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