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Autore: Summerbest    13/07/2009    4 recensioni
Seguito di Last Tears.
una mano coperta da un elegante guanto bianco mi coprì la bocca, interrompendo l’urlo. Dovevo avere un espressione terrorizzata sul viso, poiché l’uomo con la maschera mi diede una carezza alla guancia ferita come a rassicurarmi.
“avevo dato loro ordine di non farti del male”
mi disse. L’uomo intuì che la mia voglia di urlare e scappare era svanita per dar spazio alla curiosità, quindi lasciò libere le mie labbra da quel tessuto delicato. Attendeva forse che dicessi qualcosa?
“chi sei tu?”
optai per la più classica ed usata domanda che di solito si poneva ad uno sconosciuto. Scacciai l’altra mano che continuava a sfiorare la mia guancia, con una strana luce negli occhi che mi inquietava non poco.
“non rammenti?”
io scossi la testa. Era impossibile che quell’uomo potesse avere un nesso con la mia famiglia, o che avesse parlato con me tempo prima.
“io non ti conosco!”
esclamai. L’uomo infilò la mano in una tasca del mantello. Preoccupata misi la spada tra me e lo sconosciuto, convinta che stesse per sfoderare la sua arma. Invece quello che estrasse era una rosa, color rosso sangue. Allibita lasciai che posasse quel fiore nel palmo della mia mano priva di spada. Che cosa significava?
“lascia che questo fiore ti aiuti a ricordare”
disse, io lo avvicinai agli occhi, era davvero una rosa bellissima. Ma come poteva aiutarmi? Rialzai lo sguardo, scoprendo che dello sconosciuto non vi era più traccia.
dove sarà andato?
Genere: Commedia, Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jack Sparrow, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Last Tears'
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Ahoy! ecco che torno con il secondo capitolo, il nuovo personaggio arriva! non mi perdo in lunghi discorsi e rispondo subito ai commenti:

Per victoriavandort: fa niente, meglio tardi che mai^^ ecco il secondo cappy =)

Per emmawh: già dal primo cappy ti dico GRAZIE! Alexis non l'ho voluta cambiare troppo, sia per non rischiare di fare un'altra Elizabeth, sia perchè credo sia meglio che il cambiamento avvenga non tutto di colpo, ma con una serie di fatti che la rendono una piratessa, diciamo che ancora è una piratessa in prova^^ che non raggiungerà il livello di Jack è normale, lui è unico U.U grassie anche per il parere della copertina! buona lettura carissima =)

Per Fannysparrow: sia benedetto il computer risorto xD già, piratessa in prova (mi piace, semplice, facile da ricordare xD) ed ecco l'atteso ritorno... buona lettura^^

Per lua82: già, qui siamo tutte di parola U.U l'unico che considero come lavoro è la scuola, perciò sono già in ferie, poichè adoro scrivere lo considero più come un hobby^^ sono d'accordo, se è una Sparrow è assolutamente normale xD naturalmente grazie (anche per aver messo la fic tra i preferiti *-*) ^__^


Questa è la foto del nuovo personaggio, giusto per darvi un idea di com'è fisicamente^^



+_Capitolo 2_+
+_Il_Mio_Opposto_+
(quando si passa troppo tempo a Tortuga)




Ero davanti allo specchio della mia cabina che esaminavo il mio aspetto. Mia, finalmente potevo definire una cabina MIA. Infatti quando m’imbarcai nuovamente con Jack, quest’ultimo si vide costretto a cedermi una delle cabine degli ufficiali, poiché dormire con l’equipaggio non sarebbe stato l’ideale per una ragazza. Non volevo immaginare cosa potessero farmi durante la notte...
Era piuttosto accogliente, uno specchio, un baule, naturalmente un letto, ed alcuni oggetti sparsi qua e là. Cosa più importante, la scrivania! Dove avevo posato un futuro diario di bordo, che non attendeva altro che venire scritto.
Mi diedi un ultima occhiata, la ferita poteva venire facilmente nascosta con il tricorno, che posai sul capo. Subito dopo mi affrettai ad uscire, con un mugolio di dolore per aver calato con troppa forza il tricorno sulla testa, ed aver quindi premuto la ferita.
“finalmente ti sei degnata di uscire”
mi disse Jack, lo raggiunsi sul molo.
“dovresti sapere che alle signore serve più tempo per farsi belle”
esclamai sarcastica, sorridendo.
Ci avviammo verso una delle tante locande, superando ubriachi e prostitute. Tortuga non era per niente cambiata da allora, se non per il numero diminuito di prostitute, non sapevo se ciò doveva essere un bene o un male. Mi girai per chiedere a Jack, quando mi accorsi che si era già diretto all’interno di una locanda chiamata “Il Falco”, veloce lo raggiunsi. Tutti si ammutolirono alla mia vista, perché??? Ero immobile davanti alla porta, mentre ogni uomo presente nella locanda mi fissava incuriosito, e le donne scuotevano la testa infastidite o semplicemente sospettose. Come se portassi un enorme cartello con su scritto “guardate qui”. Non pensavo che scioccasse ancora così tanto la vista di una donna. A capo chino cercai di ignorare gli sguardi dirigendomi veloce al tavolo dove avevo riconosciuto Jack, Gibbs ed alcuni della ciurma. Mi sedetti titubante, alla mia destra il nostromo ed alla sinistra un tipo che non avevo mai visto, e che di certo non intendevo rivedere dopo gli sguardi che mi aveva lanciato al mio ingresso, e che lanciava tutt’ora. Tutti scherzavano e brindavano con i loro boccali pieni di rhum prima di svuotarli con un lungo sorso.
“del rhum per la signorina!”
ordinò lo sconosciuto alla mia sinistra. Scossi subito la testa ripetendo “no” all’infinito, ma venni naturalmente ignorata. Fissai indecisa il boccale stracolmo del liquore ambrato che mi posarono davanti.
“non mi vorrai far credere che una piratessa come te non beve rhum?”
mi domandò sorpreso il tipo.
“bhe..”
feci per rispondere, quando un altro tipo più in là attirò la sua attenzione, facendolo voltare. Notai che il boccale dello sconosciuto era vuoto, così versai tutto il rhum lì, fingendo ,non appena si voltò, di pulirmi la bocca con la manica dopo una lunga sorsata.
“brava ragazzina! Non mi hai detto come ti chiami!”
mi fece notare, cingendomi le spalle con un braccio, io lo guardai disgustata.
“Alexis”
risposi, allontanandomi. L’uomo però non si arrese, tentando di rimettermi il braccio addosso, questa volta però fu fermato da qualcuno.
“credevo che gli schiaffi delle donne di Tortuga ti fossero bastati Josh, ma a quando pare desideri aumentare la collezione con uno da parte di una straniera.. sei pieno di sorprese!”
mi voltai incontrando il viso della donna che aveva parlato. Più che una donna si trattava di una ragazza, avrà avuto all’incirca la mia stessa età, se non un anno in più. La carnagione chiara era incorniciata da lunghe onde color rosso fuoco, e gli occhi color acquamarina fissavano con disappunto il viso pieno di rughe del “caro” Josh.
“sai che non so resistere ad una bella donna”
si giustificò sorridendo, subito allungò la mano verso la sconosciuta, che la ricacciò dandogli un leggero colpo.
“guardare ma non toccare”
lo ammonì lei, tornando solo dopo a prestarmi attenzione.
“abiti maschili, siedi al tavolo riservato alla ciurma della Perla Nera, non sarai una di loro?”
mi domandò meravigliata, indicando uno dei marinai che rideva sguaiatamente ingurgitando il maggior numero di alcool possibile.
“si, anche se non riuscirei mai a bere tutto quel rhum”
risposi, fissando disgustata il marinaio che ora passava ad un’altra bottiglia. Lei sorrise, facendomi cenno di seguirla, mentre si avviava dietro il bancone per prendere altri boccali da servire.
“Alexis.. è Alexis giusto?”
annuii, seguendola, felice di evitare le avances di Josh.
“non pensavo esistessero ancora le donne pirata, anzi, non pensavo fossero mai esistite, è così raro vederne una..”
mi disse, portando i boccali ad un gruppo di uomini che quando la videro iniziarono a sbavare come dei cani.
“ehy bellezza, tu chi sei?”
mi domandò uno di loro, scrutandomi da capo ai piedi.
“sei proprio carina...”
esclamò allungando la mano, io indietreggiai infastidita.
“ma smettila Mark! Con la faccia che ti ritrovi non riusciresti a sedurre nemmeno una sedia!”
lo canzonò, provocando le risate dei suoi compagni di bevuta.
“Che maleducata! Non mi sono presentata! Io sono Kimberly, ma chiamami Kim!”
si presentò, continuando ad andare avanti e indietro, da un tavolo ad un altro. Quando tutti furono serviti, lanciò un sospiro di sollievo e si accasciò su di uno sgabello, mi sedetti accanto a lei.
“è da tanto che lavori qui?”
le domandai. Kim prese una bottiglia, la stappò e ne bevve un lungo sorso, rifiutai l’invito di bere quando me la porse.
“saranno un anno o due, non immagini quanto lo detesti”
mi rispose, gettando uno sguardo schifato agli ubriaconi dei tavoli.
“sempre meglio della prostituzione”
mi fece notare, bevendo un altro sorso del liquore.
“e tu? Da quando un pirata accetta una donna nella sua ciurma?”
mi domandò.
“da quando il pirata in questione è il fratello della qui presente”
risposi indicandomi. Volgendo poi lo sguardo a Jack che si scolava una bottiglia di rhum.
“sei davvero fortunata, non immagini cosa darei per essere al tuo posto, soprattutto di questi tempi..”
disse, con una punta d’amarezza. Di questi tempi? Cosa intendeva?
“in che senso di questi tempi?”
le chiesi, Kim finì di bere la bottiglia prima di rispondermi.
“accadono cose strane... sparizioni... di giovani donne..”
mi rivelò, scrutando con attenzione il locale.
“prostitute?”
le domandai curiosa, così si spiegherebbe la diminuzione di donne di compagnia nelle strade.
“soprattutto prostitute, ma non solo.. la vedi la ragazza di là?”
mi indico una tipetta mora nell’angolo.
“stanotte ha ricevuto una visita da un tipo nella stanza, per sua fortuna le urla lo hanno fatto scappare, eppure lei non è una prostituta, è una cameriera come me... ecco perché sono preoccupata”
mi disse, prendendo un'altra bottiglia, questa volta non rifiutai l’invito, bevendone anch’io un sorso. Gliela restituii, prima di scendere dallo sgabello e ritornare al mio tavolo.
“aspetta!”
esclamò, mi fermai a metà strada, voltandomi verso di lei, nel tipico stile “alla Jack”, con una mezza giravolta.
“so che è azzardato, poiché ci conosciamo da poco.. ma non è che potresti chiedere al tuo Capitano se.. potrebbe farmi unire alla ciurma?”
sgranai gli occhi, era una richiesta assurda, Jack non avrebbe mai accolto a braccia aperte una ragazza qualsiasi!
“non credo... il Capitano non è il tipo che fa unire una ragazza alla ciurma..”
vidi la delusione venire nel volto di Kim.
“ah.. solo in casi di parentela quindi.. fa nulla..”
mi rispose acida. Tornando al bancone, che tipa lunatica, un secondo prima sembrava una tipa simpatica e l’attimo dopo diventa acida, sarà il clima di Tortuga che fa diventare la gente così...
“chi era la ragazza con cui parlavi?”
mi domandò Jack, facendomi sobbalzare.
“ah! Oddio.. sei tu? Potresti evitare di apparire di colpo alle spalle?”
esclamai, notando solo ora che teneva in mano i fogli misteriosi.
“comunque.. è la cameriera della locanda, si chiama Kim”
riassumetti brevemente il tutto. Chissà come avrebbe reagito Jack se gli avrei chiesto se la prendeva nella ciurma... Le diede un breve sguardo, poi tornò ad esaminare quei fogli.
“me lo dirai prima o poi cosa contengono?”
gli chiesi, seguendolo, mentre si avviava fuori dalla locanda.
“narrano la leggenda della maschera di Sant’Augustine, chiunque ne viene in possesso può diventare pieno di potere e, chissà, anche immortale..”
la spiegazione non venne da Jack, bensì da Kim, che a braccia conserte ci aveva raggiunto, ed ora si trovava davanti a me e Jack.
“e tu come fai a saperlo?”
domandò Jack, ponendole lo stesso quesito che stava per uscire dalla mia bocca.
La Masque, è questo il titolo sul foglio, ammetto di averci gettato l’occhio prima mentre vi servivo da bere, so tutto su quella leggenda, sapete, je suis français
rispose, con un perfetto accento francese, vista la mancanza di una scuola dove studiare francese, doveva per forza dire la verità, o non avrebbe parlato così bene quella lingua.
“interessante... voi siete Kim, vero?”
le chiese Jack, io assistevo la scena, a quanto pareva Kim sapeva come ottenere ciò che voleva.
Exactement, e voi siete il Capitano della Perla?”
lui annuì.
“esattamente, Capitan Jack Sparrow!”
si presentò, sempre nel suo solito modo pomposo.
“se giungessimo ad un accordo?”
domandò Kim.
“che tipo di accordo?”
chiese Jack, dopo un attimo d’esitazione.
“voi mi prendete con voi nella ciurma ed io in cambio vi dico tutto ciò che so sulla Masque, compreso come trovarla”
si, questa ragazza sapeva sicuramente come giungere a patti con un pirata. Jack la fissò guardingo, prima di trasformare l’espressione piena di sospetto in uno dei suoi sorrisi con un velo di malizia.
“abbiamo molto di cui parlare noi due, miss!”

   
 
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