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Autore: KENNY1986    22/10/2018    3 recensioni
Questa è la storia dei due gemelli Saga e Kanon, stavolta non inizierò da quando loro sono già Gold Saint, voglio provare a partire da molto prima ovvero dalla loro infanzia. Tutti ne sappiamo ben poco, ma io cercherò di essere credibile e sopratutto più dettagliata nello scriverla. Visto che a quel tempo i due protagonisti andavano d'accordo, e erano anche molto uniti...ovviamente vi saranno anche gli altri futuri Gold Saint, ma in messa vi saranno presenti spiritualmente se così è il termine adatto Aspros e Defteros, che essendo i loro due predecessori avranno un ruolo particolare e importante nella vita dei gemelli. Visto che Kurumada nell'anime ha fatto un po di confusione con tutto il rispetto per il loro creatore, Non so cosa verrà fuori, speriamo bene. Auguro a tutti buona lettura e buon divertimento.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gemini Aspros, Gemini Deuteros, Gemini Kanon, Gemini Saga, Gold Saints
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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NOTA DELL' AUTRICE: Questo capitolo sarà diviso in due parti, visto che è più lungo rispetto agli altri. Come sicuramente avrete già intuito dal capitolo precedente i due protagonisti, Saga e Kanon, hanno già cominciato a odiarsi, ma ancora ne devono succedere delle belle. Non posso anticiparvi niente, ma augurarvi solo buona lettura. Ciao.

 

 

 

Alcune ore più tardi, quando gli allenamenti, giunsero al termine, Aspros disse: “Saga, Kanon andate a cambiarvi, poi raggiungeteci alla tredicesima casa. Io e Defteros, dobbiamo parlare con voi in presenza del Gran Sacerdote!” Kanon, ovviamente non se lo fece ripetere una seconda volta e si diresse da quella parte. Saga osservando il suo maestro rispose: “ Di cosa, se posso chiedere?” Questa volta fu Defteros a parlare e disse: “ Di una questione molto importante. Adesso vai. Raggiungi tuo fratello, lui è già arrivato a destinazione!” Il maggiore voltandosi fece appena in tempo a vedere un pezzetto della chioma blu notte di Kanon che entrava nellla terza casa. Strinse le nocche e iniziò a correre da quella parte, sotto lo sguardo attento e vigile dei due maestri, che scossero la testa. E appena lo videro sparire dalla loro vista, si diressero verso la tredicesima casa.

 

Durante la salita, ogni tanto si fermavano a scambiare due parole con i loro colleghi. Defteros si sentiva molto teso come una corda di violino, ma dopo tutto era stato lui ad avere l' idea, e non poteva più rimangiarsela. Quando arrivarono alla nona casa Sisifo vedendoli passare disse: “Ciao gemini, dove andate?” Aspros rispose: “Dal Gran Sacerdote!” Il Saint di Sagitter disse: “Ah sì?” Lui rispose: “Già, mio fratello deve...” Egli, ovvero Defteros che già era nervoso, interrompendolo disse: “Stai zitto! Chiudi questa dannata bocca una volta tanto! Questi sono affari nostri, non voglio che tu lo dica ai quattro venti! Adesso andiamo!” Si allontanò a passo di carica. Aspros rispose: “Scusalo, oggi non è in sé ” Dopo che ebbe pronunciato questa frase seguì il gemello e lo raggiunse, ma non gli disse niente. Appena furono alla tredicesima casa, le guardie li fecero entrare nella sala del trono. I due Saint si misero rispettosamente in ginocchio dinanzi al Gran Sacerdote e lui disse: “Aspros e Defteros che coincidenza, vi stavo aspettando, perché dovevo parlare proprio con voi due!” Entrambi risposero: “Di cosa?” Shion facendo un sospiro profondo disse: “ Di una faccenda importante che riguarda i vostri allievi, Saga e Kanon!”

 

I due ragazzi si scambiarono uno sguardo reciproco. Poi Defteros rispose: “Vuole decidere assieme a noi la punizione più giusta da impartire al mio allievo Kanon riguardo la sua fuga dal santuario?” Egli scuotendo leggermente la testa disse: “No Defteros, non è per quello, ma per un'altro motivo ben più importante! Alzatevi in piedi!” Entrambi i Saint, non se lo lasciarono ripetere, e Aspros disse: “La ascoltiamo!” Il Gran Sacerdote con tono deciso disse: “ Tra quattro anni, ovvero quando i vostri allievi avranno quattordici anni, combatteranno l'uno contro l'altro in un vero torneo per aggiudicarsi l'armatura di Gemini!” Defteros rispose: “ Scusi la domanda, e chi perderà?” Lui disse: “Chi perderà, mi spiace dirlo, dovrà lasciare per sempre il santuario e non farvi più ritorno; in altre parole sarà esiliato! Defteros dovresti saperlo! Tu ci sei già passato! Questa è la regola” Il minore sospirando rispose: “Sì, Gran Sacerdote lei ha perfettamente ragione!” Aspros disse cercando di alleggerire la situazione: “Perdoni se cambio argomento, noi siamo venuti qui anche per un'altro motivo. Mio fratello Defteros voleva chiederle una cosa... sembra strano dirlo ma per una volta io sono perfettamente d'accordo con lui!”

 

Shion osservandolo rispose: “Parla, ti ascolto!” Il diretto interessato disse: “ Ok, mi piacerebbe che Kanon si trasferisse a dormire nei nostri alloggi e ovviamente questo birbante che mi ritrovo per fratello andasse nella terza casa a dormire con Saga, dato che, come lei sicuramente già ne è a conoscenza, quei due non vanno più d'accordo!” Egli rispose: “Sì, va benissimo! Mi sembra un'ottima idea, anche perché se continuiamo a farli vivere insieme nella terza casa prima o poi quei due la butteranno giù!” Pochi minuti dopo una guardia, entrando nella sala, disse: “Gran Sacerdote sono arrivati Saga e Kanon!” Lui rispose: “Li faccia entrare!” Egli non se lo lasciò ripetere una seconda volta. Quando i due allievi entrarono nella sala, entrambi i maestri si erano messi accanto al Gran Sacerdote. Aspros gli fece cenno di mettersi in ginocchio, loro due imitarono il gesto. Shion disse: “Lo sapete il perché siete qui?” Kanon rispose: “No, Gran Sacerdote! Il maestro di Saga ci ha detto che dovevamo raggiungerli qui dopo che ci eravamo cambiati, e così abbiamo fatto!”

 

Defteros disse: “Gran Sacerdote, con il suo permesso, vorrei essere io a comunicare la notizia ai nostri due allievi!” Lui rispose: “ Procedi!” Egli osservandoli disse: “ Da questa sera tu Kanon, verrai a vivere con me nei nostri alloggi, mentre Aspros andrà nella terza casa e ovviamente vivrà assieme a Saga. So bene che questa decisione improvvisa vi ha lasciati senza parole, ma per ora è la migliore, dato che non andate tanto d'accordo! Vorrei aggiungere che è provvisoria! Cosa ne dite? Siete d'accordo?” “Kanon che lascia la terza casa e essa diventa solo mia? Certo che sono d'accordo, anche se devo dividerla con Aspros, ma lui è il mio maestro e non mi sta sempre addosso come faceva Kanon! Questa soluzione mi piace!” A quel pensiero il maggiore sogghignò sotto i baffi.

 

Ma sì, perché non dovrei separarmi da Saga? Dopottutto anche se eravamo gemelli, non possiamo mica restare per sempre appiccicati! Il mio maestro ha avuto un'idea molto più che favolosa, oserei dire Galattica!” Un sorriso furbo gli comparve in volto. Aspros disse: “Ehy, allora qual è la vostra decisione?” Stavolta il tono della sua voce era gentile. Casualmente entrambi risposero insieme: “D'accordo, accettiamo!” I loro maestri rimasero decisamente a bocca aperta, non si sarebbero mai aspettati che i loro allievi acconsentissero così senza pensarci. Shion disse: “Ne siete proprio sicuri?” Il minore rispose: “Parlo per me stesso, ma posso dirle che sì, sono sicuro della mia decisione, oltretutto vado d'accordo con il mio maestro! Vivere insieme per me è una sfida!” Aspros guardando il suo allievo disse: “E tu Saga che ne pensi?” Visto che era davanti al Gran Sacerdote rispose: “ Sarà un piacere condividere la terza casa con una persona seria e calma come Aspros, invece che con un pasticcione disordinato, casinista, irresponsabile come lo era lui!”

Kanon udendo quelle parole digrignò i denti. Era ben consapevole che lui lo faceva apposta a provocarlo in quel modo. Stavolta erano non solo in presenza dei loro maestri ma addirittura del Gran Sacerdote. Tra sé pensò: “Questa te la farò pagare amaramente, Saga! Fosse l'ultima cosa che faccio!” Una voce a lui familiare disse: “Kanon, cerca di controllare la tua rabbia, so cosa provi adesso. Chiedi al Gran Sacerdote il consenso per uscire dalla sala! E anche dal santuario, andiamo a fare una camminata in città. Hai bisogno di sfogarti!” Lui rispose: “Gran Sacerdote, con il suo permesso vorrei uscire dalla tredicesima casa, e anche dal santuario, questa volta però assieme al mio maestro Defteros per fare una passeggiata in città!” Egli aggiunse: “Gli allenamenti di oggi sono stati molto duri e il mio allievo si è impegnato tanto, quindi ho deciso che si meritava un premio!” Shion rispose: “D'accordo potete andare!” Entrambi s'inchinarono in segno di rispetto, poi uscirono dalla sala. Kanon non degnò suo fratello di uno sguardo.

 

Dieci minuti più tardi, Kanon disse: “Def, mi hai portato in città perché volevi parlarmi anche di un'altra cosa, vero?” Lui rispose: “Sì esatto, ma come lo hai capito?” Egli disse: “Ho semplicemente, tirato a indovinare... dai parla, dimmi la verità!” Defteros rispose: “Ok... poco fa prima che tu e Saga arrivaste alla tredicesima casa, Shion ci ha confidato una notizia che ha lasciato me e Aspros a bocca aperta e questa riguarda voi due!” “Hrm...sono molto curioso di sapere la notizia che sta per comunicarmi il mio maestro Defteros. Certo sono ancora un ragazzino, ma dopo che l'avrò saputo mi impegnerò al massimo per diventare un Saint. Ok, calma Kanon, una cosa alla volta! Intanto informati riguardo la notizia, poi staremo a vedere!” Fece un sospiro profondo. Nonostante avesse solo dieci anni, come statura sembrava più grande della sua età. Facendo un sospiro profondo disse: “Ovvero? Di che notizia si tratta?” Il suo maestro rispose abbassando lo sguardo: “Tra quattro anni si svolgerà un torneo, e dovrete partecipare anche tu e Saga, ma non come alleati. Combatterete l'uno contro l'altro e il vincitore si aggiudicherà l'Armatura di Gemini, mentre chi perderà dovrà lasciare per sempre il santuario e sarà esiliato. Insomma, non potrà più farvi ritorno!” Il minore sgranando gli occhi disse: “Non è giusto!” Defteros rispose: “Purtroppo, questa è una regola e va rispettata!” Detto questo, continuarono a camminare e parlare di altri argomenti. Kanon colse l'occasione per chiedergli delle informazioni che riguardavano sia il tornero sia i Saint. Lui si sarebbe impegnato moltissimo pur di raggiungere quell' obbiettivo, non voleva certo mollare e darla vinta alla persona con la quale era in guerra.

 

Intanto al santuario, e per la precisione nella terza casa, Aspros guardando il suo allievo disse tenendo le braccia incrociate al petto con tono severo: “Si può sapere cosa ti è preso poco fa? Stuzzicare tuo fratello Kanon, in presenza non solo mia e di Defteros ma addirittura anche del Gran Sacerdote? Per quale ragione lo hai fatto? Volevi finire nei guai? Ho notato benissimo la collera nei suoi occhi per fortuna che mio fratello è riuscito a calmarlo! Saga capisco che abbiate dei problemi, ma stavolta hai veramente esagerato! Tieni più all' amicizia di Aiolos, che conosci da poco, che all'affetto vero e sincero di un gemello come lo è Kanon? Lui per te, a quanto ne so, c'è sempre stato e anche se adesso non sembra ti vuole molto bene!” Egli con tono freddo rispose: “Non m'importa, ormai siamo due estranei. Io non ho più un gemello!” Il suo maestro avrebbe voluto ribattere qualcosa, ma preferì evitare una discussione, anche perché Saga era ancora un ragazzino. Guardandolo disse: “Lo pensi davvero? Quello che hai appena detto?”

 

Il suo allievo rispose: “Sì, mai stato più convinto in tutta la mia vita! Aspros tutto bene? Hai una faccia! Sembri nervoso!” Lui disse: “Sto bene, adesso devo andare a preparare la mia roba, lo hai sentito anche tu quello che ha detto Defteros. Da stasera io mi trasferisco qui!”Stava fingendo di essere gentile, in realtà quella era solo una maschera che nascondeva una rabbia incontrollata. Poco dopo uscì dalla terza casa, e si diresse verso la tredicesima stringendo le nocche, ma cercando anche di controllarsi. Non doveva far scoprire agli altri maestri il suo stato d'animo. Una voce amica disse: “Ehy Aspros!” Lui si bloccò e rispose: “Ciao, Sisifo!” Il Saint di Sagitter, intuendo che aveva qualche problema, disse: “Tutto ok?” Egli rispose: “Sì, sto bene. Adesso scusami, ma ho delle cose da fare!” Non voleva certo mancargli di rispetto, visto che erano amici. Subito dopo continuò a salire le scalinate.

 

Il suo amico lasciò andare un sospiro rassegnato, ormai ci aveva rinunciato a capire il carattere di uno dei gemelli, Intanto Aspros era arrivato a destinazione, e dopo aver finito di preparare la sua roba, la rabbia s'impossessò di lui e iniziò a urlare a squarciagola come un pazzo. Fortunatamente le pareti erano insonorizzate, così nessuno lo avrebbe sentito. Cominciò a prendere a pugni una colonna cercando di controllare la sua forza, non poteva certo buttarla giù. Aveva bisogno di sfogarsi con qualcuno. Sperava che la persona giusta tornasse il prima possibile, soltanto lui sapeva come calmare quella furia. Lacrime colme di rabbia gli rigavano il viso. Un quarto d' ora più tardi una sagoma maschile familiare, entrando dentro la stanza, disse vedendola in disordine: “Fratello... per caso hai usato la Galaxian Explosion qui dentro?” Quella frase era scherzosa. Il maggiore non rispose. Continuò a prendere a pugni la colonna come se niente fosse.

 

Egli avvicinandosi al gemello e appoggiandogli una mano sulla spalla tremante disse: “Aspros? Cos'hai?” Il maggiore si voltò e guardandolo negli occhi rispose: “Per la prima volta in tutta la mia vita non ho mai sentito una frase più crudele e meschina di quella che ha pronunciato il mio allievo Saga!” Aveva il volto rigato dalle lacrime. Defteros con tono interrogativo disse: “Che frase?” Egli rispose: “Che... che lui è diventato figlio unico. Considera Kanon un estraneo!” Lui abbracciandolo stretto disse: “ Fratello, calmati. Sei arrabbiato e ne hai tutte le ragioni. Se vuoi farla pagare a Saga c'è una soluzione!” “Vediamo... la punizione giusta sarebbe fargli fare tutte le scalinate di corsa su e giù ma senza utilizzare la velocità della luce, anche perché lui ancora non ce l'ha! Sono veramente un genio!” Sogghignò tra sé senza farsi vedere da Defteros. Poi rispose: “E sarebbe?” Il gemello disse: “ Beh, questa sta a te deciderla essendo il suo maestro. Ok scherzi a parte vuoi sempre trasferirti alla terza casa?” Lui rispose: “Sì! Però mi devi dare una mano nel portare laggiù tutta la mia roba!” Il minore dei gemelli fece un cenno di approvazione con la testa, ma non emise un fiato.

 

Intanto Saga aveva “generosamente” buttato fuori dalla ormai sua terza casa, le poche cose dell'ex inquilino, “Così impari! Questa non è più casa tua, ma da questo momento è soltanto mia, ahahahahah!” Dentro di lui, si stava risvegliando lentamente un lato oscuro. Il minore iniziò a raccogliere tutto con calma. Una voce maschile disse: “Kanon!” Lui voltandosi rispose: “A... Aiolos? Cosa vuoi?” Il suo quasi amico raccolse da terra un libro e porgendoglielo disse: “Aiutarti!” Il minore, rispose: “Vattene, non ho bisogno di elemosina, sopratutto da chi mi ha portato via la persona alla quale tenevo di più!” Il futuro Saint di Sagitter in qualche modo sapeva benissimo che lui aveva ragione, perciò a malincuore decise di fare come gli era stato detto e tornò alla nona casa.

   
 
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