Connie iniziò a baciargli dolcemente la guancia per poi tornare a guardarlo di nuovo negli occhi e, avvicinandosi lentamente con un tenue sorriso, appoggiò le labbra sopra quelle di lui.
Mike si accorse subito che quello era un bacio esitante ma non gliene importò e quando si staccò, Connie sorrideva ancora.
«Posso dirti con certezza, che la differenza è che questa volta non mi pentirò di farlo per il semplice motivo che sei tu, Michael Cutter.» disse ancora riprendendo a baciarlo ma questa volta senza ombra di esitazione, più profondamente e lentamente, così da gustarsi quel contatto, così a lungo sospirato, il più possibile.
Mike restò immobile ma sentendo le sue labbra muoversi in quel modo e la sua lingua dirgli quanto lo desiderasse, chiuse gli occhi e si lasciò trasportare da quel momento così intenso.
Nessuno dei due voleva che quel bacio finisse, era tutto estremamente perfetto.
Sentivano i loro cuori battere all’impazzata, quasi volessero uscire dal loro petto ed il sangue pulsare violentemente in tutto il corpo.
Erano due sensazioni che Mike non sentiva da tantissimo tempo e fu felice di poterle provare di nuovo, ma questa volta con l’unica donna di cui gli importasse davvero più di ogni altra cosa al mondo.
Senza quasi accorgersi, la prese in braccio e lei gli strinse le gambe in vita, prendendogli poi il volto tra le mani, per poter continuare a baciarlo mentre la portava in camera.
Chiuse velocemente la porta con un piede e la fece sdraiare sul suo letto, poi andò a sistemarsi in ginocchio tra le sue gambe, appoggiando le mani sui cuscini, ai lati della testa di lei.
Avevano il fiato corto e Mike guardandola dritta negli occhi, nonostante l’oscurità della camera, si alzò e si tirò via la maglietta che aveva indossato circa un’ora prima.
Lei lo guardò e si leccò involontariamente le labbra, pensando a quanto fosse bello il suo corpo visto attraverso le luci intermittenti delle più alte guglie, dei lampioni e della luna quasi piena che penetravano dalla grande vetrata.
Mike sorrise. «Sai, il primo pensiero che ho avuto quando ci siamo presentati quel giorno nell’ufficio di Jack è stato:“questa donna deve assolutamente essere mia, solo mia e di nessun altro.”» disse abbassandosi di nuovo sopra di lei e prendendo a baciarle voracemente la mandibola fino al collo.
Connie si lasciò sfuggire un sospiro che fu solo musica per le orecchie di lui, spingendolo ad andare avanti.
«Mike..» riuscì a dire mentre gli passava una mano tra i capelli e con l’altra gli accarezzava le spalle.
La sua pelle era ancora più calda di quanto potesse esserlo prima e quella sensazione la fece impazzire.
Mike prese a scendere, baciandola ovunque trovasse dello spazio non coperto dalla stoffa elastica della canotta sportiva rossa.
«Dopo l’infinità di notti passate da solo, in questo letto ad autocommiserarmi e ad immaginare milioni di vite diverse con te al mio fianco, finalmente posso realmente guardarti negli occhi, toccarti, baciarti, sentire il tuo profumo ed ora posso anche confessarti che tu sei l’unica ragione che mi spinge ad alzarmi ogni mattina e farmi pensare che, nonostante tutto ciò che potrebbe accadere, tu sarai sempre con me.» disse fermandosi un momento per guardarla negli occhi. «Ma ti dico anche che se questa notte, in qualsiasi momento, vorrai smettere e andartene, io non ti fermerò e domani faremo finta che non sia mai successo nulla di tutto questo. Faremo finta che sia stato solo un bellissimo e breve sogno. Hai la mia parola e sai benissimo che io mantengo sempre le promesse.» disse ancora in tono dolce, quasi sussurrando, mentre le accarezzava una guancia con il pollice.
Connie ricambiò lo sguardo. Gli sorrise mettendogli entrambe le mani sulla nuca per tirarlo più vicino, fino a far toccare la punta dei loro nasi. «Mike, anche se decidessi di andarmene, non potremo mai fare finta di niente, lo sai. Abbiamo già superato di molto il limite e non si può più tornare indietro. E poi, dimmi.. c’è qualcosa in questa situazione che ti faccia pensare che potrei ripensarci dopo avere sentito delle parole così dolci?» rispose per poi baciarlo.
Lui rise sommessamente e ricambiò con trasporto.
In quel momento, Connie Rubirosa realizzò di non aver mai provato tanta sicurezza in vita sua.