Iniziativa: Questa storia partecipa al “Writober 2018” a cura di Fanwriter.it.
Numero Parole: 240
Prompt: Appunti (Red List – 24/10/2018)
Appunti
Zaofu, 24 Ottobre, anno 24
Mi domando come possa essere successo. Come io possa essere finita in questo mondo e come possa a volte pensare che mi vada bene. Eppure è così.
Mi guardo intorno e non mi riconosco. So che tutto questo mi è appartenuto un tempo, ma non riesco a ricordare come e quando, poi… poi è successo: ho trovato questo diario tra gli scatoloni nel mio vecchio appartamento.
Ho sorriso: mi sono ricordata di lui, c’è stato un tempo in cui eravamo grandi amici.
L’ho aperto. Ho guardato le parole scritte da una mano troppo lenta per essere stata la mia.
Ho sfogliato pagina dopo pagina e sono arrivata a questo foglio in bianco.
Mi sono domandata se avessi dovuto provare nostalgia o dolore per quello che ho lasciato indietro, ma il solo pensarlo ha dimostrato che non ho provato nulla.
Anzi no, “fastidio” … sì, è così. Ho provato fastidio.
Quindi ho preso la penna e ho scritto, ho scritto fin qui e sto scrivendo ancora e continuerò per almeno un altro paio di righe, forse tre, forse di più, non lo so con certezza.
Avresti dovuto tenere memoria per me del tempo passato, rammentarmi chi sono, invece mi ritrovo a leggere appunti di una vita persa, ma sono viva. IO. SONO. VIVA.
Sto accusando la carta? Davvero?
Sono arrabbiata adesso, mi sento tradita.
Tutti cambiano. Gli amici cambiano. Anche quelli di carta e inchiostro.
Lan