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Autore: Yurha    26/10/2018    1 recensioni
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DAL TESTO" [...] Lei e Mike, all’unanimità, decisero di prendersi almeno una notte di riposo e cominciare il giorno dopo a lavorare sui ricorsi prontamente presentati dai colleghi difensori, però Jack McCoy “suggerì” di restare in ufficio già da quella notte, proprio mentre lui se ne stava andando a casa a dormire.
«Non sarà un problema lavorare insieme giorno e notte per le prossime settimane, vero?» disse loro in tono che venne recepito da entrambi come sarcastico.
Connie guardò Mike e, facendogli un accenno di sorriso, si sentì esattamente come se avesse dovuto chiedergli scusa fino alla fine dei tempi ma non solo a causa del lavoro extra..
Lo guardò bene e, così su due piedi, non credeva di avergli spezzato il cuore come disse Woll, ma non riusciva proprio a togliere la dannatissima voce di quell’uomo dalla testa. [...]"
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Eccomi di nuovo qui, con un'altra storia a capitoli xD (questa volta lunghetta).. Spero di aver fatto un buon lavoro :)
Grazie per esservi soffermati a leggere questa intro e.. Buona Lettura! XD
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mike Cutter
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 11
 

Rendendosi conto di quanto fosse duro, appoggiò tutta la mano e lo strinse leggermente per constatarne l’effettiva durezza e si stupì di quanto Mike fosse sensibile.
Gemette tra i denti e sospirò leggermente.
«Connie..» riuscì a dire senza fiato.
Si spostò e si mise tra le gambe di lui, appoggiando entrambe le mani sulle ginocchia e risalendo fino a prendere la vita dei pantaloni blu della tuta ed abbassarli, quindi glieli sfilò del tutto e li buttò da qualche parte a terra.
Sorrise. «Non credevo che avessi il tempo di andare in palestra.» disse lei quasi sottovoce, riprendendo ad accarezzarlo nello stesso modo di prima.
«Infatti non ce l’ho, faccio tutto qui a casa.» rispose a bassa voce.
«Sono felice che, nonostante la nostra vita frenetica, tu riesca a tenerti così in forma.. Sei sexy Procuratore Cutter e lo sguardo di ogni donna dell’ufficio e del tribunale dice la stessa cosa.» disse infine.
«Può essere, ma da quando lavoriamo insieme, i miei occhi sono sempre stati attratti solo da te.» confessò.
Arrivata poco al di sotto della vita, sentì il tessuto elasticizzato dei boxer blu scuro ed invece tornare verso l’alto, volle sentire la sua dura carne ancora una volta prima di spogliarlo completamente.
Passò una mano sopra il suo intimo e Mike, vittima di quella dolce tortura, si ritrovò a pensare che lei avrebbe potuto benissimo fargli qualsiasi cosa e lui sarebbe stato completamente inerme, alla sua più totale mercé.
Sospirò un più forte di prima e, anche se era lei a condurre il gioco, ebbe per la seconda volta il forte impulso di accorciare i tempi.
«Se solo volessi, saresti capace di farmi venire anche solo parlandomi.» disse Mike facendole capire quanto potere avevesse su di lui.
Connie lo guardò. «Sai, potrei dire la stessa cosa, signor Cutter.» rispose con tono basso e sensuale, sentendo ancora una volta, la reazione fisica di lui.
Non potè più resistere.
Spostò la mano verso l’alto ed afferrando l’elastico dei boxer, lo tirò verso il basso, scoprendolo completamente.
«Michael..» disse con voce calda e maliziosa. «Ogni giorno in ufficio fantasticavo su cosa potesse esserci sotto i tuoi bellissimi completi ma mai avrei pensato a tutto questo..» continuò ammirandolo finalmente nella sua intera, nuda, statuaria bellezza.
«Sono felice che ti piaccia ciò che vedi.» le rispose mentre si toglieva uno dei cuscini da dietro le spalle, in modo da sdraiarsi completamente.
Connie sorrise e, come prima, fece passare un dito sopra tutta la sua lunghezza, scoprendo quanto la sua pelle fosse morbida nonostante fosse in quello stato.
Mike, sentendo il contatto, fece uno sforzo enorme per poter restare sè stesso e godersi ciò che Connie aveva intenzione di regalargli, proprio perchè lì c’era la donna di nome Connie Rubirosa e non un rimpiazzo del momento.
Con le altre donne c’era solo sesso, il più crudo atto fisico senza alcun tipo d’emozione, solo uno sfogo da tutto lo stress delle sue giornate piene, mentre con Connie era diverso, si trattava d’amore, il più dolce sentimento ed atto fisico che potesse mai esistere.
Poteva contare solo tre o quattro volte al massimo in cui fece davvero l’amore, mentre di tutte le altre donne non ne andava certo fiero, come la maggior parte degli uomini invece faceva.
«Nonostante io non abbia fatto ancora nulla, sei già così duro per me..» disse lei nell’esatto momento in cui lo prese nella sua mano ed iniziò a muoverlo lentamente dall’alto verso il basso e viceversa.
Mike fu inchiodato all’istante al materasso e prese subito a sospirare ed ansimare sentendo quanto dolcemente si prendesse cura di lui.
Non riusciva più a parlare, era letteralmente paralizzato, senza fiato.
«Sei il primo uomo che trovo così sensibile, tanto da esserti bagnato al mio primo tocco.» disse maliziosa e provocante mentre continuava lentamente a dargli piacere.
«C-Conn..» sussurrò cercando di risponderle ma senza successo.
Aveva gli occhi chiusi, gemeva tra i denti, ansimava molto più forte di prima. Non riusciva a pensare ad altro che alla sua mano, a ciò che gli stava facendo provare e a ciò che avrebbe fatto da lì a poco e Connie si accorse che diventò ancora più duro di quanto non lo fosse già.
Sorrise. «Sei pronto Michael Cutter? Ora viene il bello..» disse abbassandosi e andando a dargli il piacere più grande che avesse potuto mai immaginare.

  
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