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Autore: francy0796    27/10/2018    4 recensioni
E se Kate Beckett avesse avuto un figlio? Se quel bambino incontrasse involontariamente la bella e giovane Alexis? Nuove amicizie si creeranno, nuovi incontri inaspettati e un colpo di fulmine. Come si svolgeranno gli eventi tra Richard e Kate in questo caso? Leggete e scopriamolo insieme.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexis Castle, Altro personaggio, Kate Beckett, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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“Signorino Beckett!” la sua maestra lo fece sobbalzare, tanto era concentrato.
“Ho fatto qualcosa maestra?” si informò, alzando lo sguardo dal suo compito.
“Potresti spostarti qui in cattedra?” spostò la sedia, alzandosi dalla sua postazione.
“Se deve spostarlo può farlo sedere vicino alla signorina Castle” intervenne la professoressa dell’altra classe.
“Se non è un problema” si guardarono con un cenno di assenso.
“Allora vai vicino alla signorina Castle…quando avrai finito il compito, ti chiedo di restare li” gli disse, aiutandolo a prendere le sue cose e facendolo accomodare sul banco vuoto.
“Ciao” sorrise imbarazzato per la cosa, appoggiando le sue cose sul banco e sedendosi sul nuovo posto.
“Perché ti ha spostato? Stavi copiando?” si informò lei curiosa e divertita.
“Non credo fosse questo signorino a copiare Alexis” la informò la sua professoressa, avvicinandosi al bambino “Ma i suoi compagni” spiegò, facendo alzare lo sguardo al bambino.
“Lasciamo il nostro giovane ospite tranquillo…ha un compito da finire, vedo…” scambiò un’occhiata con la sua allieva e tornò alla sua postazione in cattedra.
Dieci minuti dopo la manina del piccolo si alzò per attirare l’attenzione della maestra che lo raggiunse subito, sempre guardando il resto della classe.
“Hai già finito?” lo guardò sorridendo, non sorpresa per niente.
“Si maestra…che faccio?”
“Resta qui…finché i tuoi compagni non hanno finito, se vuoi leggi il libro e vai avanti nei capitoli” rispose.
“Va bene” annuì, prendendo il libro dallo zaino ed aprendolo sul banco.
“Quanto dovresti aspettare adesso?” si interessò la sua provvisoria compagna di banco.
“La fine delle due ore” rispose “Quindi un’ora e mezza” guardò l’orologio che aveva al polso.
“E cosa fai? Non ti annoi?”
“Vado avanti, mi avvantaggio per le prossime lezioni” fece spallucce.
“Io sono Alexis” gli porse la mano.
“Matthew…Matt, se vuoi” rispose, stringendole la mano “Che cosa fai?” indicò le fiale e il microscopio che aveva sul banco.
“Osservo delle cellule…per biologia” spiegò, indicando alcune cose che aveva sopra al banco e diversi vetrini.
“È interessante?” la guardava curioso.
“Vuoi vedere?” lo vide annuire, quindi spostò il microscopio verso di lui, che si alzò dalla sedia e guardò con gli occhi dentro al microscopio.
“Di che cosa sono queste cellule?” si informò, continuando a guardare al microscopio.
“Come sai che sono cellule?”
“Dalla struttura…” rispose, alzando lo sguardo dal microscopio e guardandola curiosa.
“Sei un bambino prodigio?”
“No…” rise divertito “…mia zia è un medico e qualche volta mi fa guardare qualcosa al microscopio, mi ha solo fatto capire come riconoscere le cellule, dice che è presto per me imparare tutto il resto”
“Tua zia ha ragione” annuì lei.
“Però…mi piace di più vedere il sangue al microscopio…sembra un mosaico” si entusiasmò.
“Matthew!” la voce della sua maestra attirò la sua attenzione, facendolo voltare “Non infastidire la ragazza”
“Mi scusi…” annuì, voltandosi nuovamente “…scusa” sorrise, aprendo il suo libro ed immergendosi nella lettura.
“Cosa leggi?”
“La storia infinita” rispose, senza alzare lo sguardo per non essere ripreso un’altra volta.
 
“Ciao Alexis!” la mano del giovane studente si muoveva per salutarla e lei ricambiò con un sorriso.
“Ciao Matt!” lei si era avvicinata alla macchina di suo padre, senza distogliere lo sguardo dal bambino che era corso tra le braccia di un signore brizzolato.
“Hai fatto amicizia con un bambino vedo!” sorrise suo padre.
“Quello è Matt” lo informò, facendolo sorprendere “Poverino…oggi ha passato tutte le lezioni isolato” spiegò.
“E perché mai?”
“Le prime due avevano un compito di storia, da quello che ho visto e poi ci sono state delle interrogazioni, al compito è stato spostato vicino a me perché alcuni compagni stavano copiando da lui e i professori che sono venuti dopo l’hanno fatto rimanere li per evitare che suggerisse ai compagni interrogati” spiegò.
“Povero ragazzo, deve essersi annoiato molto”
“Ha letto un libro intero oggi…però per essere il primo della classe ha tanti amici” fece spallucce.
“E’ un sollievo, sarebbe stato molto più triste se fosse stato solo” salirono insieme in macchina.
 
Un bambino euforico era entrato correndo in casa.
“Ciao mamma!!” si gettò tra le sue braccia, mentre lei era seduta sul divano che gli sorrideva e lo riempiva di baci.
“Qui qualcuno si deve fare un bel bagno” commentò, prendendolo tra le braccia e raggiungendo la porta rimasta aperta “Ciao papà” sorrise all’uomo.
“Ciao Katie!” suo padre la salutò con un bacio.
“Ciao papà” ricambiò anche lei, sempre con il figlio tra le braccia.
“Qui ci sono tutte le sue cose e la divisa” le porse lo zaino e la divisa sistemata su una stampella.
“Grazie per aver badato a lui” sorrise.
“Quando vuoi…” salutò il nipote e tornò fuori dall’appartamento “…ciao ragazzi, passate una bella serata!”
“Anche a te” lo salutarono entrambi.
“Allora…com’è andata la tua giornata cucciolo?” tornò a guardare suo figlio.
“A scuola è stato noioso” le spiegò il suo isolamento forzato “Ma per l’allenamento mi sono rifatto…mi sono divertito molto” rispose, venendo rimesso a terra.
“Mi dispiace per come è andata la giornata scolastica” si avviarono nella sua camera.
“Non importa, ho conosciuto una ragazza della classe che ci ospita…si chiama Alexis…è molto simpatica” spiegò.
“Sono contenta per questo…hai dei compiti per domani?” si informò.
“No…niente, l’ho fatti oggi e ho finito di leggere il mio libro” rispose.
“Allora ripulisciti, andiamo a mangiare la pizza e poi da Jimmy” lo vide sorridere contento.
“Voglio una coppa grande”
“Media…”
“Va bene” annuì contento, entrando in bagno ed iniziando a spogliarsi, mentre sua madre apriva il rubinetto dell’acqua calda, regolandola.
“Entra e bagnati tutto, io vado a prendere l’asciugamano”
 
“Mmm…adoro il gelato di questo locale” sorrise Martha.
“Lo so nonna, la penso come te” sorrise, gustandosi ogni cucchiaiata di quella delizia.
“Tuo padre ci ucciderà sapendo che ci siamo venute senza di lui” ridacchiarono.
“Dove ci sediamo mamma?” la voce nota fece voltare la giovane ragazza.
“Che succede Alexis?”
“Ho sentito la voce di una persona familiare, ma mi sono sbagliata” rispose, tornando a guardare sua nonna.
“Guarda c’è il nostro posto!” la voce venne seguita dalla figura familiare che corse a prendere posto nel tavolo con le poltroncine ad angolo vicino alla finestra.
“Non correre dentro al locale Matt…” lo riprese una voce femminile.
Alexis a questo punto era sicura che si trattava di lui e si spostò per farsi vedere e salutare il bambino.
“Ciao Matt?!” la sua voce attirò l’attenzione del bambino che le sorrise e corse per andare a salutarla.
“Alexis…anche tu qui?” si sorprese.
“Qui fanno il miglior gelato di New York” gli ricordò, facendolo annuire.
“Alexis…chi è il tuo giovane amico?” le chiese, attirando la sua attenzione.
“Oh…lui Matt, il bambino di cui ti ho parlato” lo presentò.
“Ciao…lo sai che sei proprio un bel bambino!” gli sorrise “Io sono Martha, la nonna di Alexis” si presentò.
“Molto piacere” sorrise, stringendole la mano.
“Con chi sei qui?”
“Con la mia mamma” rispose, indicando la persona che stava prendendo due coppe medie di gelato. Quando si voltò per raggiungere suo figlio passò un’occhiata indagatoria sulle persone che parlavano con lui e poi dedicò loro un sorriso meraviglioso.
“Matthew…stai infastidendo queste persone?” si informò, appoggiando le loro coppe sul tavolo e concentrandosi su di loro.
“No…si figuri” le assicurò Martha.
“Mamma…lei è Alexsi”
“Oh…” le sorrise, stringendole la mano “…Kate, molto piacere”
“E io sono sua nonna…Martha” si presentò anche lei “Kate?” la guardò curiosa.
“Piacere…Katherine” sapeva cosa le aveva chiesto.
“Ora capisco da chi abbia ripreso suo figlio” le sorrise, notando la netta somiglianza.
“Grazie” continuava a sorridere senza freni “Andiamo a mangiare il gelato?” guardò suo figlio che annuì goloso.
“Ciao Alexis” la salutò “Ciao Martha” le sorrise, andando a sedere sul tavolo che avevano occupato.
“Buon proseguimento” anche la bella Kate si congedò da loro, raggiungendo il figlio, ridendo e scherzando con lui. Alexis notò che scambiò i gelati, probabilmente se li erano confusi.
“E’ una bellissima donna…non credi?” chiese a sua nonna.
“Un bambino così non può venire fuori da una persona diversa, non ti pare?” concordò con lei.
 
Posarono le chiavi sul bancone all’ingresso, lanciando entrambe un’occhiata al divano e al camino acceso.
“Siamo tornate papà!” lo salutò Alexis, togliendosi la sciarpa e il cappotto.
“Lo vedo…dove siete state di bello?”
“Siamo state al cinema e poi siamo andate a mangiare un gelato da Jimmy” rispose la giovane, baciandogli la guancia e avviandosi in cucina per prendere un bicchiere d’acqua.
“Da Jimmy?!” si alzò di scatto, seguendola vicino al frigorifero “Senza di me? Come avete potuto?” si lamentò.
“La nonna aveva detto che ti saresti arrabbiato, ma tu eri con Gina e noi…eravamo in zona…” fece spallucce, guardandolo tranquilla.
“Non avevo mai mancato ad un’uscita da Jimmy” mise il broncio.
“Non fare quella faccia…ci andremo un’altra volta insieme” gli sorrise, suscitando la stessa reazione in lui, non avrebbe mai potuto avercela con lei per una cosa simile.
“E ti sei gustata il tuo gelato?”
“Molto…e sai cos’ho scoperto?”
“No…cosa?” la ascoltò con attenzione.
“Sai…ti ho parlato di Matt il bambino che è stato costretto a restare vicino a me per l’intera giornata di scuola, no?” lo vide annuire “Ho scoperto che anche lui frequenta Jimmy…lui e la sua mamma, si chiama Kate” lo informò.
“Kate…che tipo di donna è? La solita pettegola, vestita firmata?” le chiese curioso.
“Tutt’altro…erano entrambi in tenuta casual, mi ha fatto strano vedere quel bambino senza divisa…sembrava più a suo agio con i vestiti quotidiani” rispose “E lei…anche secondo il parere della nonna, è una bellissima donna, e Matt le somiglia moltissimo” continuò.
“Interessante…che lavoro fa?”
“Non lo so…non ci siamo fermati a chiacchierare molto, abbiamo fatto solo le presentazioni, poi loro sono andati a mangiare il loro gelato e noi siamo venute via” negò.
“E il padre di Matt? Anche lui era da Jimmy?” le sue indagini non erano ancora finite.
“No…non lo abbiamo visto e sua madre aveva ordinato solo due gelati, quindi non penso li avrebbe raggiunti”
“Un giorno dovrai farmi conoscere questo tuo nuovo piccolo amico…sono curioso di conoscerlo, l’ho inquadrato troppo velocemente l’altra volta”
“Ovvio…l’hai visto per mezzo secondo” gli ricordò Alexis, baciandolo e bevendo la sua acqua “La prossima volta te lo presenterò, ma vuoi conoscere lui o la sua mamma?” gli lanciò un’occhiata divertita, prima di salire le scale e andare a dormire.
 

Angolo mio.
Ciao, eccomi tornata con un nuovo capitolo. Alexis e Martha hanno avuto il piacere di conoscere la bella Kate, madre di Matt e ora è rimasto solo il turno del nostro scrittore, come si incontreranno? Quali saranno le loro impressioni? Lo scopriremo insieme nel prossimo capitolo.
Grazie per i vostri commenti. Francy.
  
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