Non appena la sua lingua sfiorò quella parte così sensibile di lui, Mike sentì nella sua testa i fuochi d’artificio come non avrebbe mai pensato di provare prima di quel momento.
«Con.. nie.. Oddio..» riuscì a dire con il poco ossigeno che gli rimase nei polmoni.
Connie rise sommessamente.
Andò ad appoggiare la lingua sulla sua morbida e virile pelle e prese a leccarlo dal basso verso l’alto e una volta all’apice, potè saziarsi di lui come Mike fece prima con lei.
«Oh.. Dio..» sussurrò sentendo la sua bocca rivendicarlo completamente, facendolo uscire di senno.
La senti leccarlo e succhiarlo interamente e pensò che in un qualche modo doveva essere morto e che si trovasse in Paradiso o qualcosa di simile ad esso..
Pensò anche che non avrebbe mai immaginato che Connie fosse capace di dare un così intenso piacere e questo lo accese ancora di più ma l’istante immediatamente dopo, si ritrovò a chiedersi se anche Woll avesse provato delle sensazioni del genere, ma cancellò subito quel pensiero, non voleva rovinare l’atmosfera ed in quella situazione di certo non voleva neanche perdere tempo a pensare a cose di quel genere soprattutto con quell’uomo come protagonista..
Gli ansimi e i sospiri di Mike cambiarono e Connie capì che ormai era sull’orlo del piacere, così, decise di rinviare quel dolce tormento.
Lo succhiò per l’ultima volta e lo lasciò andare dolcemente, dandogli una piccola tregua e facendolo tornare a respirare, per quanto possibile.
Lei lo sentì andare a fuoco, la sua pelle bruciava, era letteralmente rovente.
«Scusa ma voglio poterti torturare un altro pò prima che tu possa “liberarti”..» disse alzando lo sguardo su di lui e, con grande soddisfazione, si ritrovò i suoi bellissimi occhi azzurri puntati.
«Poi sarei io il diavolo..» disse scherzosamente con un ancora un pò d’affanno ed un sorriso.
«Bhè, ricordo che prima in cucina hai detto di non aver mai visto il mio lato sadico, diciamo che questo è solo un assaggio, una specie d’anteprima, bel Procuratore fuori servizio.» rispose sorridendo con una piccola scintilla diabolica.
«Ed io che non avevo la minima intenzione di vederlo..» disse lui mentre sentiva che lentamente il suo corpo si allontanava dalla via dell’orgasmo.
Sospirò e si sistemò di nuovo il secondo cuscino alle spalle, tornando ad essere semi-seduto.
«Vieni qui, voglio assaporarti come si deve.» disse sottovoce facendo un leggero gesto con le dita.
Connie si morse il labbro inferiore. «Come vuole, Procuratore..»
Si mosse lentamente a carponi verso di lui e quando gli si mise di nuovo seduta in ginocchio in vita, poterono sentire la loro più intima carne a contatto.
Fu una sensazione fantastica per entrambi.
Connie gli mise una mano sulla guancia e lo baciò e sentendo quanto intensamente lui ricambiava, decise che quello era il momento perfetto per fare il passo successivo.
Ancora con le labbra a contatto, Connie si alzò, dandogli giusto lo spazio necessario per guidarlo verso il piacere che entrambi tanto bramavano e sopra cui tanto fantasticarono.
Mike le appoggiò una mano sul fianco mentre l’altra la fece passare nei capelli di lei, dandole modo di appoggiare la fronte contro la sua.
«Non ho mai provato nulla di così forte e pensavo di non poterlo provare mai.. Ma tu..», sospirò scuotendo appena la testa e sorridendo, «.. tu..» sussurrò lei con gli occhi chiusi e la punta del suo naso su quella di lui.
«Tu mi porti alla più dolce delle perdizioni.» sussurrò poi lui al suo orecchio, finendo la frase di lei con voce bassa mentre iniziava a scivolarle lentamente dentro.
Connie sentendo tutto quel nuovo, caldo ed intenso contatto, lasciò andare un sospiro sentendo una forte fitta d’eccitazione. «Esatto..» sussurrò infine lei, avvolgendo le spalle di lui in un forte abbraccio.
In quel momento, entrambi realizzarono il loro sogno più intimo e segreto, il tipo di sogno il cui anche solo pensarci significava commettere un grave peccato.. Ma in quel momento, nessuno di loro due si soffermò a pensarci..