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Autore: Atenah    28/10/2018    0 recensioni
Queste sono le mie parole. Prima le parole di una bambina, poi quelle di colei che i popoli dei nove regni chiamano Dea della Fedeltà.
(Diario di Sigyn) Loki×Sigyn
Questa storia, pur essendo ambientata nel mondo marvel della MCU, prende spunto da una fic di una mia amica e dalla favolosa autrice di questo sito: shilyss!
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Frigga, Loki, Odino, Sigyn, Thor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Asgard, Palazzo reale
 
Caro diario,
ti prego scusami. Ormai sono già passati tre giorni da quando, turbata e piena di dubbi, ho bagnato di inchiostro le tue pagine. E invece tu ti sarai chiesto mille volte in questi giorni se il mio animo si è calmato o se sono stata travolta dalla situazione.
Vorrei tanto mentirti, dicendo che in questi giorni non ho avuto un momento libero. La verità e che mentre sarei dovuta essere in lutto per la morte di mia zia, ho passato sere e notti stretta a Loki, condividendo sospiri e abituandomi lentamente a quei movimenti che sono ancora nuovi per me.
Mi sembra di parlare come una sgualdrina, ma avrei potuto continuare così per ben più di tre giorni.
La verità è che durante quei momenti che ho condiviso con Loki eravamo solo io e lui: nient’altro e tutto era semplice. Ma poi quando sono da sola mi trovo spesso a piangere. Non sono mai stata una persona dalle lacrime facili e non piango per lutto. Semplicemente la consapevolezza che ora è arrivato veramente il momento in cui mi combattere come una valchiria per ottenere il trono che mi spetta e per salvare Vanaheim, risulta in alcuni momenti per schiacciarmi quasi.
Poi ieri sera è successo quello per cui oggi ho avuto bisogno di scriverti.
In realtà la sera aveva già lasciato il posto alla notte e io sono andata vicino alla fontana di uno dei graziosi giardini interni del palazzo.
Mi sono seduta sul bordo dorato e ho immerso i piedi nell’acqua che inizialmente mi è sembrata gelida, ma che poi è diventata pian piano gradevole.
Muovendo le gambe turbavo le immagine riflesse delle stelle e intanto le lacrime scorrevano e io mi sono chiesta se prima o poi non si scioglieranno le mie povere guance.
Poi l’ho sentito per caso. Non si può neanche definire un rumore vero e proprio, semplicemente ho sentito che qualcuno si stava avvicinando a me.
Ho visto Freyr. Sono rimasta ferma con le i piedi immersi nella fontana, ma l’acqua è tornata gelida.
“Mia dolce nipotina, non è saggio per una principessa rimanere fuori anche la notte.” mi ha detto e il tono della sua voce mi ha fatto rabbrividire. Sono rimasta zitta con gli occhi puntati sui suoi. “Non vorrei che prendessi freddo.” ha parlato di nuovo: “Vieni, ti accompagno alle tue stanze.” ha aggiunto poi allungando una mano verso il mio polso destro.
Mi sono ritratta: “Perché hai ucciso Freya?” gli ho chiesto, per lo volevo sapere veramente e mi sono sorpresa del mio tono di voce calmo.
Subito dopo le sue mani si sono strette intorno al mio collo e io ho cercato di divincolarmi senza riuscirci, poi ho sentito il panico invadermi.
La mia ultima speranza: ho provato a urlare. Sono riuscita ad emettere solo dei versi strozzati.
Ma un secondo dopo Freyr è stramazzato a terra. Io sono caduta all’indietro, mi sono appoggiata al bordo della fontana e per un paio di secondi ho pensato solo a respirare.
Sono ritornata in me del tutto solo quando Loki si è accovacciato vicino a me e mi ha stretto. Sussurrava il mio nome.
Sono arrivate tantissime guardie, ma Loki mi ha semplicemente abbracciato, incurante del fatto che fossero arrivati Thor, Odino, Frigga e mi sembrò anche tutta la corte intera.
Dopo un po’ fu troppo e mentre mi dicevo con sollievo che ero viva, ho appoggiato la testa nell’incavo del collo del principe corvino e ho lasciato che le ennesime lacrime scendessero.
Lui mi ha accarezzato i capelli e so che tutti lo devono aver guardato con stupore o forse chissà… con fastidio.
Freyr è morto pochi secondi dopo, per la ferita da coltello procuratagli dal principe dagl’occhi di smeraldo.
Mi ha portato nelle mie stanze e mi ha poggiato sul mio letto. “Stai bene?” mi ha chiesto e io ho annuito strofinandomi il viso bagnato.
“Così è stato Freyr a uccidere tua zia.” si è seduto vicino a me, io ho annuito. “E tu hai ucciso Freyr. Perché eri lì?” ho chiesto, ma non era un’accusa. Lui mi ha guardato a lungo negl’occhi: “Ero venuto a cercarti e poi ti ho sentito soffocare, così ho lanciato il coltello. Non intendevo ucciderlo.” ha sussurrato, ma ho quasi paura a pensare che non è vero.
Forse ora sono una sciocca, ma forse credo che io e Loki una volta potremmo essere “noi”.
E forse le cose saranno semplici come sono tra noi due.
Tua Sigyn
 
 
 
Sul divano con l’autrice  
Sono cambiate molte cose! E Sigyn ora porterà per un po’ un grande peso sulle sue spalle.
E Loki? Notate qualcosa?
Vostra Detective      
   
 
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