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Autore: Justice Gundam    05/11/2018    3 recensioni
Reborn, un continente sconosciuto, dove smog nero e piogge acide rovinano ancora di più gli edifici fatiscenti che costeggiano le strade della capitale Reborn City. Intere città ridotte in rovina, Pokemon in fuga, e dietro le scene, un'organizzazione che tira i fili per i propri terribili scopi. Questo mondo ha bisogno di eroi... e sarà qui che, mentre Ash e Misty affrontano il loro viaggio attraverso Unima, accadimenti misteriosi porteranno Vera, Drew, Max ed Hitomi, in una corsa contro il tempo per fermare il Team Meteora e riportare un raggio di luce agli abitanti di quel mondo crudele. (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Drew, Max, Nuovo personaggio, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: A World Reborn

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 62 - La grande cattedrale 

Vera provò un brivido quando le mura della grande e claustrofobica città di Reborn City cominciarono nuovamente a profilarsi in lontananza, accompagnate da volute di smog nero che si levavano fin quasi al cielo. Le sembrava già passato un sacco di tempo da quando lei e i suoi compagni si erano allontanati da quel luogo infernale, cercando di sfuggire al Team Meteora... ma ora, stavano tornando lì, accompagnati da Radomus, per scoprire cosa fosse successo a Gossip Gardevoir e doe si nascondesse la Chiesa d'Alfa. Drew, Ritchie e Sparky seguivano a breve distanza, ma era Radomus alla testa del gruppetto, e in quel momento, l'eccentrico nobile li stava guidando verso la fiancata ovest delle mura della metropoli, spiegando loro cosa avrebbero dovuto fare. Accanto a Radomus procedeva il suo Slowking, che in quel momento stava usando i suoi poteri psichici per aiutare i ragazzi nella loro ricerca.

"La Chiesa d'Alfa si è nascosta da queste parti." stava spiegando Radomus, aggiustandosi il cappello alla Sherlock Holmes che indossava mentre dava un'occhiata al gruppo e si assicurava che fossero tutti presenti. Quando i ragazzi e Sparky fecero cenno che erano tutti lì, Radomus disse di sì con la testa e si rivolse al Pokemon che li accompagnava.  "Bene... allora adesso, manca soltanto una cosa da verificare. Slowking, riesci a percepire le tracce del loro passaggio?"

"Slow!" affermò il buffo Pokemon Acqua/Psico, che già da un po' stava tendendo al massimo i suoi sensi soprannaturali, e non poteva certo farsi sfuggire l'intensa traccia di energia mentale che la Gardevoir parlante si era lasciata dietro. Slowking si mise una zampa sulla fronte, e la conchiglia che portava sulla testa a mò di corona sembrò tremare per un secondo, affondando i denti quanto più poteva nella testa del suo ospite... e il Pokemon rosato, ulteriormente facilitato nel pensare, riuscì a cogliere una sensazione familiare che provava soltanto quando era in compagnia di Gossip Gardevoir. Non appena fu sicuro che fosse quella la direzione giusta, Slowking si girò verso il suo allenatore e i suoi giovani compagni, e indicò la direzione in cui andare con un gesto del pollice. "Slow, slowking!"

"Ottimo lavoro, mio fedele amico." rispose Radomus, cominciando a guidare i ragazzi e Sparky in quella direzione. "Prego, miei giovani compagni, seguitemi. Sono convinto che la Chiesa d'Alfa non si aspetterà di essere seguita così da vicino. Non avrebbero dovuto sottovalutare le risorse del sottoscritto, non credi anche tu, Slowking?"

"Slowwww!" rispose Slowking incrociando le braccia sul petto, e alzando la testa fieramente mentre continuava a camminare.

"Certo, quando siamo stati a Reborn per la prima volta, non avremmo mai sospettato che nei suoi sotterranei si nascondesse un'altra organizzazione criminale come il Team Meteora." affermò Drew. "Del resto, ci sono molte cose sotto Reborn City che non credevamo esistessero... questa città ne nasconde un sacco, di segreti, eh?"

"Hm? Di cosa state parlando?" chiese incuriosito Ritchie. Sparky, seduto sulla sua spalla, mosse le lunghe orecchie in un gesto di stupore.

"E' vero, scusa... tu non eri con noi quando siamo arrivati qui." disse Vera in risposta. "Allora, devi sapere che in una certa occasione, un po' di tempo dopo che siamo arrivati a Reborn... abbiamo scoperto uno strano luogo nei sotterranei della città. A quanto pare... si tratta di una specie di santuario dove è custodito un grande potere."

"O almeno, questo è quello che dice Lord Solaris, il tizio che credevamo essere il capo del Team Meteora." precisò Drew, ricordando con dispiacere che in tutte le occasioni in cui avevano avuto a fare con il capo della malvagia organizzazione, avevano sempre dovuto evitare di combattere per non essere travolti dalla sua forza. Chissà se adesso avevano davvero qualche possibilità di opporsi a lui... "Sapete, è strano. Se la Chiesa d'Alfa si nasconde davvero nei sotterranei di Reborn... credo che sia difficile che non sappiano anche loro dell'esistenza di questo posto di cui Solaris ha parlato."

"Pika pikachu, pika pika." affermò Sparky, d'accordo con il ragazzo dai capelli verdi.

Radomus disse di sì con la testa, approvando l'intuizione del giovane allenatore di Hoenn. "In effetti, questo è un  elemento un po' sospetto. E potrebbe rivelare qualcosa di più su eventuali rapporti che intercorrono tra il Team Meteora e la Chiesa d'Alfa." rispose cordialmente. "Perchè... per quanto possa sembrare strano, anch'io ho la convinzione che il Team Meteora e la Chiesa d'Alfa siano alleati in qualche modo. Non ho mai sentito che si siano intralciati a vicenda, e non sappiamo abbastanza degli scopi della Chiesa d'Alfa per escludere a priori che collaborino con il Team Meteora."

"Sì... capisco cosa vuol dire." fu la risposta di Vera, mentre il gruppo costeggiava la mura di Reborn City, coperte di graffiti., muffa e muschio nerastro. Molto presto, raggiunsero un'apertura nelle mura, e si intrufolarono in un angusto passaggio che scendere nei sotterranei della città. Una volta di più, Vera prese fiato e si preaprò mentalmente alla sfida, sperando tra sè che non ci fossero in giro allenatori troppo forti per la Chiesa d'Alfa. "Ma per ora, pensiamo a recuperare Gardevoir, e poi, se possibile, cerchiamo  di scoprire quanto più possiamo su di loro."

"Okay. Da qui in poi, state attenti, amici miei." avvertì Radomus, facendo cenno con la mano di seguire attentamente la strada. Il miliardario e Slowking si misero in prima fila, mentre Vera e Drew  si piazzarono in un punto utile per intervenire in fretta nel caso fossero stati aggrediti da qualche scagnozzo del Team Meteora o della Chiesa d'Alfa. Ritchie e Sparky erano al centro, e il ragazzino di Kanto fece cenno che erano tutti pronti per andare avanti...

"Bene. Seguiamo lui, signor Radomus." disse Ritchie. Subito dopo, il gruppo cominciò ad incamminarsi lungo il passaggio che scendeva nel sotterraneo, e si intrufolarono tra muri di roccia frastagliata e gradini irregolari che li costringevano a proseguire con estrema cautela. Sparky decise che era il caso di dare una mano a modo suo, e caricò la sua pelliccia di energia elettrica, in modo da emettere una tenue luce, comunque più che sufficiente a mostrare la via ai suoi compagni.

"Pika pikachu?" chiese, strizzando cordialmente un occhio in direzione del suo allenatore, che lo accarezzò sulla testa per dirgli che approvava.

"Grazie, Sparky. Questo è già qualcosa." disse Vera, una mano sul Mega Bracciale che aveva ricevuto dalla sensei Kiki. In quel momento, anche se non era ancora riuscita a sbloccare la Mega Evoluzione di Blaziken, sentire quell'oggetto attaccato al suo braccio la faceva sentire più tranquilla. "Okay... cosa ci sarà alla fine di queste scale? Reborn City ha ancora un sacco di sorprese da scoprire... spero solo che non ci dovremo pentire di esserci addentrati in questo strano posto."

"Tranquilla, Vera. Anche se ci trova la Chiesa d'Alfa, qual è la cosa peggiore che può fare, ucciderci?" scherzò Drew, guadagnandosi un'occhiata poco convinta da parte della castana. "Scherzi a parte, è vero... questa città è un vero e proprio labirinto."

"Slow, slow..." avvertì Slowking, indicando una tenue luce che proveniva da lontano, da un'arcata che si apriva alla fine di quella lunga gradinata. Il Pokemon Acqua/Psico cercò di concentrarsi per un istante, e disse di sì con la testa quando riuscì a cogliere le tracce del passaggio di Gardevoir. Erano sulla strada giusta...

"Pikachu..." dopo aver fatto un cenno al suo allenatore, Sparky saltò giù dalla sua spalla e si diresse verso l'apertura, cercando comunque di non allontanarsi troppo dal gruppo. Raggiunse il piccolo spiazzo roccioso davanti all'arcata, e si girò verso i suoi compagni, tenendo le orecchie alzate e squittendo con voce acuta, un tono di evidente sorpresa nella sua voce. "Pika pi pikachu! Pika pika pi!"

"Sloooow?" chiese Slowking, mentre il gruppo incuriosito scendeva le scale il più rapidamente possibile per capire di cosa stesse parlando il Pikachu con il ciuffo. Vera fu la prima a raggiungere la fine della gradinata... e rimase anche lei non poco stupita quando vide che in effetti l'rcata sembrava non portare da nessuna parte - passando sotto di essere, si entrava semplicemente in una grande luce bianca che veniva irradiata da una sorta di passaggio dimensionale!

"Cosa? Venite a vedere, ragazzi, questo è davvero incredibile!" disse Vera, facendo cenno ai suoi compagni di raggiungerla il prima possibile. Drew, Ritchie, Radomus e Slowking scesero le scale a loro volta, e si trovarono rapidamente davanti a quello strano fenomeno. Non erano in grado di vedere cosa ci fosse al di là dell'arcata, e non sapevano a cosa stessero andando incontro - neanche se la Chiesa d'Alfa avesse già preparato un benvenuto dall'altra parte del passaggio. Tuttavia, Slowking non dava l'impressione di essersi ricreduto - non c'era dubbio, Gossip Gardevoir era passata di lì, e con essa, anche la Chiesa d'Alfa. Non c'era tempo da perdere...

Radomus sospirò rassegnato e alzò le spalle, prendendo l'intera situazione con la sua solita filosofia. "Beh, ragazzi... non credo che ci sia molto da fare." esordì, facendo poi un breve passo verso il passaggio soprannaturale. "Slowking è sicuro che la nostra amica Gardevoir si trovi al di là di questo passaggio... e io sono sicuro che il mio Pokemon non si sbagli." si girò giusto per fare un cenno di approvazione verso l'evoluzione alternativa di Slowpoke, che inclinò la testa da un lato e sorrise soddisfatto. "Come si suol dire, la fortuna sorride agli audaci. Non certo agli incoscienti. Io dico che dovremmo passare tutti assieme attraverso questo passaggio. Una volta che saremo arrivati dall'altra parte... se la Chiesa d'Alfa ha preparato un bel comitato di benvenuto, saremo pronti a riceverlo se saremo tutti assieme."

"Bene. Speriamo che non succeda niente di strano..." affermò Drew, per poi girarsi verso la sua compagna d'avventura ed offrirle uno dei suoi sorrisetti astuti. "Hey, Vera... se non ti senti sicura, puoi anche darmi la mano. Che ne dici? Non pensi che potrebbe sembrare un appuntamento?"  

"Beh... sì, in effetti potrebbe sembrarlo!" ammise Vera, arrossendo un po' mentre prendeva la mano al ragazzo dai capelli verdi. Si ricompose subito, facendo un paio di colpi di tosse. "Comunque, non ti fare venire strane idee. Lo facciamo soltanto perchè questo è l'unico modo che abbiamo di proseguire e stare alle calcagna della Chiesa d'Alfa."

"Oh, che non mi venga in mente!" rispose prontamente Drew. Sparky alzò gli occhi al cielo e sospirò, soffocando una risatina. Quei due andavano così d'accordo...

"Molto bene, pattuglia di Reborn City. Siete pronti a fare un passo che ci porterà in un mondo sconosciuto? Questo è un piccolo passo per noi, e un grande passo per la resistenza!" chiese scherzosamente Radomus. "Seguitemi, dunque... e vediamo cosa riusciamo a scoprire."

Il gruppo si preparò, e tutti assieme entrarono nell'arcata, venendo inghiottiti dalla luce che emanava da essa...

 

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Padre Elias, in ginocchiato in preghiera davanti ad un grande altare decorato di foglia d'oro e madreperla, aprì di scatto gli occhi, percependo nel profondo della sua mente che quel luogo sacro era stato in qualche modo violato. Nei suoi occhi brillò per un attimo una luce di qualcosa di indefinibile - era indignazione, paura, o qualcos'altro? In ogni caso, ciò che quella sensazione voleva dire era fin troppo chiaro. Dovevano agire subito, per evitare che i profanatori si spingessero fino al cuore del culto di Arceus...

"Padre Elias!" esclamò Angela, accortasi per prima della reazione del suo superiore. "Che... che sta succedendo? Ha sentito qualcuno che si è infiltrato fin qui?"

Il sacerdote dai capelli bianchi mosse lentamente la testa per dire di sì. "E' così, sorella Angela... è necessario intervenire subito, per evitare che quei pagani profanino questo luogo di preghiera e devozione." affermò. "Per favore, sorella Angela, puoi occuparti tu di loro? Adrienn sarà lì per darti una mano quanto prima."

La giovane donna vestita da cameriera fece un profondo e rispettoso inchino al suo superiore. "Sarà fatto quanto prima, Eminenza." rispose, e sul suo volto attraente ma glaciale apparve un inquietante sorriso. "Mostrerò a quei blasfemi la fredda, implacabile verità del sommo Arceus."

Padre Elias disse di sì con la testa e tornò alla sua preghiera, intonando delle parole in una strana lingua, mentre Angela si allontanava con una gelida calma che tradiva la sua feroce determinazione...

 

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Quando Vera fu in grado di vedere di nuovo, si rese conto che lo scenario non era cambiato più di tanto... ma quei cambiamenti che c'erano stati erano davvero notevoli! In quel momento, lei e i suoi compagni di avventura erano emersi dall'altra parte di quell'arcata magica, in un'altra caverna dai muri composti di una strana roccia grigia dalla quale spuntavano dei cristalli di colori sgargianti: rossi, blu, gialli, verdi, viola... dovunque Vera e i suoi compagni voltassero lo sguardo, c'era un trionfo di colori e di strane luci che si riflettevano attraverso tutta la galleria, illuminandola abbastanza da fare sì che non ci fosse bisogno che Sparky emettesse luce. La temperatura era stranamente gradevole, nè troppo calda, nè troppo fredda, e dalla loro posizione si sentiva uno spiffero d'aria che proveniva da qualche parte della grotta, segno che si trovavano abbastanza vicini ad un'uscita.

"Beh... questo sì che è un posto strano." disse Radomus, facendo cenno al suo Slowking di non allontanarsi. "Siamo qui, in questa grotta che sembra essere uscita da qualche fiaba... e sappiamo per certo che la Chiesa d'Alfa non può che essere passata di qua. Me lo puoi confermare, Slowking?"

Il Pokemon Reale si concentrò per qualche istante, e confermò con un cenno della testa. "Slow!" affermò, per poi corrugare la fronte. C'era qualcos'altro da quelle parti, e Slowking non era del tutto sicuro di cosa fosse...

"Pika pika?" chiese Sparky, anche lui non del tutto sicuro di cosa volesse dire il Pokemon di Radomus. Vera si sfregò il mento per un attimo, poi prese una delle sue Pokeball e ne fece uscire il suo Flabebè, che si librò in aria e fece volteggiare il fiore-ombrello che usava per volare.

"Penso che anche Flabebè potrà dare una mano, in questa situazione." affermò la bambina castana, per poi permettere al Pokemon Folletto di atterrare sulla sua spalla. "Okay, ragazzi... credo che possiamo andare avanti."

"Flabebè?" chiese il folletto floreale, seduto sulla spalla della sua allenatrice, cercando di restare pronto ad ogni evenienza.

Vera si preoccupò subito di quietare le sue paure. "Stai tranquillo, Flabebè, sono sicura che tu sia già diventato abbastanza forte, grazie agli allenamenti che hai fatto." disse la bambina di Petalipoli, mentre il gruppo iniziava ad incamminarsi nella direzione da cui proveniva lo spiffero d'aria. "Sono sicura che abbiamo delle discrete possibilità contro la Chiesa d'Alfa, qualunque cosa ci mandino contro."

"Guardate, là davanti!" disse Ritchie, indicando un punto davanti a loro dal quale proveniva l'aria. "Sembra che quella sia l'uscita. Stiamo attenti, sono sicuro che troveremo qualcosa di inaspettato là davanti..."

"La situazione si fa sempre più interessante man mano che proseguiamo." disse Radomus. "Slowking, per adesso forse è meglio se rientri. Ti richiamerò se ci sarà bisogno di aiuto."

"Slowking!" rispose Slowking in segno di accettazione, prima di lasciare che Radomus lo facesse rientrare nella sua Pokeball. Cercando di essere pronti a reagire ad ogni evenienza, il gruppo di Vera si avvicinò all'uscita della caverna, e la bambina e il suo Flabebè furono i primi a fare il primo passo fuori da essa, e all'aria aperta...

...solo per fermarsi dopo qualche passo, stupefatti dallo spettacolo che si trovarono davanti. Era una visione davvero impressionante, e sembrava quasi di essere tornati indietro nel tempo: Vera e Flabebè ora si trovavano in una sorta di immenso giardino, tagliato in due da una strada ricoperta di ciottoli che si inoltrava, passando sotto una serie di archi decorati di fiori e piante rampicanti, verso un grande edificio di marmo bianco, una costruzione maestosa che sembrava dominare su ogni cosa in quel posto misterioso. L'erba e i cespugli erano curati e potati con un ordine quasi geometrico, con solo qualche concessione per le rose che adornavano alcuni arbusti.

L'edificio principale era una sorta di grande cattedrale in stile neoclassico, coronato da una grande cupola di marmo bianco sopra la quale spiccava una sorta di meridiana dorata, forgiata in una forma che ricordava un sole stilizzato. L'ingresso, alla fine del sentiero che sembrava estendersi per centinaia di metri, era ulteriormente decorato da una ordinata fila di colonne posta in cima ad una breve ma larga scalinata, e una statua che rappresentava Arceus, il creatore primordiale, si stagliava fieramente sopra il cornicione più basso, quasi stesse osservando la processione di tutti i fedeli che venivano a pregarlo e a rendergli omaggio.

"Beh... questa sì che è una scoperta inaspettata. Esattamente, dove ci troviamo, in questo momento?" si chiese Radomus, mentre il resto del gruppo, stupito quanto Vera da quello che stavano vedendo, si riuniva pochi passi fuori dalla caverna. "Non possiamo certo essere nei pressi di Reborn City, visto che l'aria è così pulita e il cielo è terso."

"E' vero... Uscendo, mi aspettavo di sentire addosso l'aria inquinata di Reborn." rispose Drew, guardandosi attorno con meraviglia. "Ci si sente come se ti avessero gettato in faccia un sacco di sabbia... invece qui si respira bene, e poi guardate questa cattedrale. E' tenuta magnificamente."

"Certo, non mi aspetterei mai di trovare un luogo simile nella Reborn City che conosciamo noi." continuò Vera. "Immagino che tu lo sappia già, Ritchie, ma Reborn City è una città inquinata e in rovina, lasciata allo sbando dai suoi stessi abitanti. Certo non è il posto in cui ci si aspetterebbe di trovare un luogo simile. Quindi... dove siamo capitati?"

Ritchie e Sparky dissero di sì con la testa. "Sì, in effetti è una domanda sensata..." affermò il ragazzino. "Certo, a guardarlo così non ho dubbi che si tratti del quartier generale di questa misteriosa Chiesa d'Alfa."

"La vostra supposizione è corretta." rispose una chiara voce giovanile, appartenente ad un giovane dai lunghi capelli bianchi e dall'aspetto androgino che si stava avvicinando in quel momento, arrivando da un piccolo sentiero proveniente dal lato destro del giardino. Vera e i suoi compagni rivolsero a lui la sua attenzione... a lui e alla misteriosa donna dai capelli verdini legati in una coda, vestita con un lungo abito che le dava l'aspetto di una cameriera. "Questo è un luogo sacro, signori. E' qui che la Chiesa d'Alfa si adopera per diffondere la parola del sommo Arceus, padre di tutti noi, in ogni angolo del mondo."

"Siete avvertiti, noi non tolleriamo elementi blasfemi o irrispettosi della nostra religione in questo santuario." continuò la donna dai capelli verdini, fissando il gruppo con espressione e tono glaciali. "Se siete venuti qui con l'intento di disturbare i misteri della nostra fede, siete pregati di andarvene subito. Non sarò tenera se non lo farete."

Adrienn alzò una mano educatamente. "Per favore... per favore, sorella Angela, non voglio mettere in dubbio la sua devozione o la sua autorità... Vorrei semplicemente discutere con i nostri gentili ospiti, e spiegare loro cosa sta succedendo, e cosa stiamo facendo in questo posto." affermò. "E poi, vorrei anche sapere da loro cosa stanno cercando in questo luogo sacro. Se potessimo metterci d'accordo e risolvere questa disputa senza un'inutile battaglia, sarebbe meglio per tutti."

Angela sembrò pensarci su per un attimo, ma la risposta di Adrienn la convinse, e la donna fece un cenno affermativo con la testa. "Mi sembra giusto. Prego, Adrienn. Lascio fare a te, ma mi riservo di intervenire se noterò che la situazione sta degenerando." affermò

"La ringrazio, sorella Angela. Cercherò di risolvere la questione senza ulteriori complicazioni." disse il giovane dai capelli bianchi. Poi, dopo essersi schiarito la voce, cominciò a spiegare la situazione ai ragazzi di Hoenn e a Radomus. "Voi fate parte della resistenza... del gruppo di allenatori che si oppongono al potere del Team Meteora, se non sbaglio. Ho avuto modo di sapere delle vostre imprese, e rispetto molto il vostro coraggio e la vostra abnegazione. Noi umili servitori di Lord Arceus possiamo esservi utili in qualche modo?"

"Grazie dell'accoglienza, mio giovane amico." si presentò Radomus. "Penso che voi abbiate già sentito parlare di me, ma giusto in caso... mi presento, il mio nome è Radomus Vanhanen, e sono un giocatore di scacchi e un filantropo di una certa fama, qui a Reborn."

"Sì, ho sentito parlare di lei. La sua fama la precede, oserei dire." affermò Adrienn. I due si raggiunsero e si diedero cordialmente la mano, mentre Vera e i suoi compagni osservavano da poca distanza, e il Flabebè di Vera inclinava la testa incuriosito.

Radomus sorrise cortesemente e continuò il discorso. "MI fa piacere. Comunque, mettendo da parte i preamboli, il motivo per cui mi trovo qui in questo momento consiste nel ritrovare la mia Pokemon, una Gardevoir parlante che risponde al nome di Gossip Gardevoir. Ho delle buone ragioni di pensare che lei si trovi qui." spiegò. "Vi sarei molto grato se poteste aiutarmi a ritrovarla."

L'espressione di Adrienn, pur rimanendo tranquilla, si fece più cupa. "Questo... temo di non poterlo fare, signor Radomus. Vede... Padre Elias, la guida spirituale di questo luogo, mi ha parlato molto di lei, e temo che non si sia espresso in termini molto lusinghieri." spiegò.

"Oh?" chiese Radomus, fingendo di essere sorpreso. "E, se non sono indiscreto, posso sapere cosa ha detto di me il reverendo Padre Elias?"

Adrienn sembrò a disagio per un attimo, mentre Angela armeggiava con una Pokeball, dando l'impressione di essere impaziente di gettarsi nella mischia. Poi, dopo qualche attimo di silenzio, il giovanotto dai capelli bianchi decise di dire chiaro e netto come stavano le cose. "Beh... mi ha parlato del fatto che lei avrebbe fatto il lavaggio del cervello a sua figlia Luna dopo averla rapita, e le abbia fatto credere di essere figlia sua invece che del reverendo padre." affermò. "Per quanto riguarda la sua Gardevoir... temo di doverle comunicare che ha espresso il desiderio di non tornare più da lei. Dice che è stata maltrattata, e non vuole più essere la sua Pokemon."

Radomus apparve vagamente sorpreso, e una delle sue sopracciglia guizzò verso l'alto in un gesto di dubbio. "Prego?" chiese, senza scomporsi.

"Quello che stiamo dicendo, è che la sua Gardevoir non vuole più avere lei come allenatore, signor Radomus." rispose prontamente Angela. "E... se la cosa detta da noi non la convince, perchè non lo chiede direttamente a lei?"

Non appena la sacredotessa dai capelli verdi smise di parlare, la Gardevoir in questione apparve accanto a lei in un breve baluginio di luce bianca, e abbassò la testa in un gesto di saluto che a Vera apparve forzato...

"Sì, è così." disse l'elegante Pokemon Psico/Folletto, rivolgendosi direttamente al gruppo di Vera. "Io... ho sempre avuto troppa paura di Radomus per dirlo apertamente, ma... adesso so che la Chiesa d'Alfa mi proteggerà da lui, non è vero? Soprattutto tu, Adrienn... ho visto che sei una persona buona e di cui ci si può fidare."

"Sì, è così, Gossip Gardevoir. Con me sei al sicuro." rispose il giovane misterioso, una mano appoggiata gentilmente sulla spalla della Pokemon. "Io non ho intenzione di restarmene in disparte e di lasciar perdere una persona che maltratta i suoi Pokemon."   

Vera non riusciva a credere alle sue orecchie. Questo modo di comportarsi da parte di Gossip Gardevoir era completamente diverso da quello che lei aveva visto al maniero Vanhanen. La Gossip Gardevoir che aveva visto lei... era una Pokemon che si fidava al cento per cento del suo allenatore ed era pronta a fare qualsiasi cosa per lui, e inoltre era una grande amica di Luna. E ora se ne stava lì, dicendo che non voleva più essere la sua Pokemon e voleva passare dalla parte della Chiesa d'Alfa? No, non poteva essere lei quella che parlava... doveva esserci qualche trucco dietro. Anche se la conosceva solo da pochi giorni, Vera era sicura che qualcosa non andasse... e aveva l'impressione che anche Drew, Ritchie, Sparky e Flabebè la pensassero allo stesso modo.

Per quato riguardava Radomus, non sembrava per nulla scosso da quello che aveva sentito, e si limitò a fare un sorriso arguto, e a sistemarsi il cappello da investigatore sulla testa. "Hohoo... quindi è così che stanno le cose. Interessante." rispose. "Quindi, mia cara Gossip Gardevoir... stai dicendo che davanti a me hai sempre e soltanto fatto finta di essere una Pokemon devota ed affettuosa?"

"Certamente." rispose prontamente Gossip Gardevoir. "Ho sempre odiato stare con te!"

"Ma... ma questo non ha senso!" esclamò Ritchie. "Quando ti abbiamo incontrato al maniero del signor Radomus, sembravi così contenta..."

"Pika pika!" esclamò Sparky, rinforzando quello che il suo allenatore aveva detto.

Gossip Gardevoir scosse la testa. "Era tutta una recita! In teoria, una Gardevoir come me dovrebbe essere sempre in armonia perfetta con il suo allenatore... ma come possso fare, con una persona come lui? Con tutte le cose orribili che ha fatto? Non si prende cura di me, e mente in continuazione... e ho visto con i miei occhi come ha usato i suoi Pokemon Psico per fare il lavaggio del cervello a Luna! La verità... è che sono stata felice quando la Chiesa d'Alfa mi ha finalmente liberata da lui!"

"La sta ascoltando, signor Radomus?" incalzò Angela, con un sorrisetto sinistro sul volto, e una luce di fanatismo negli occhi. "Non credo che ci sia bisogno di altro... la vostra Gardevoir sta dicendo tutto quello che c'è bisogno di sapere su di lei! E voi, piccoli atei... avete sentito che razza di persona è questo Radomus? Una persona crudele e violenta, che fa del male ai Pokemon!"

"Non possiamo tollerare una persona così crudele da maltrattare una Pokemon dolce come Gardevoir." continuò Adrienn. "Non solo la proteggeremo, ma aiuteremo Padre Elias a recuperare sua figlia e le proprietà che gli sono state rubate."

"Flabebè!" esclamò il Flabebè di Vera con tono confuso e incredulo.

Ma non sarebbero certo bastate le parole di una fondamentalista qualsiasi a convincere Vera. La ragazzina di Hoenn scosse la testa e guardò dritto negli occhi Angela prima di rispondere a tono. "Non le credo. Non credo a nulla di quello che dite!" esclamò Vera con decisione. "Io ho visto Gossip Gardevoir con i miei occhi, mentre ci allenavamo al maniero del signor Radomus. Ho visto con i miei occhi che vuole bene al suo allenatore e alla sua figlia adottiva! Le avete fatto qualcosa per costringerla a dire quello che volete, vero? E poi... cosa sono queste proprietà rubate di cui state parlando?"

"Dovete saperlo senz'altro." affermò Angela, quasi trionfante. "Dopotutto... è quella Collanasmeraldo rubata che la vostra amichetta Ortilla porta sempre con sè. Quella che ha ricevuto da Luna, dietro ordine di questo individuo malvagio." Indicò Radomus con uno sguardo da predatore. "E non solo quello... ci sono anche l'Anellorubino, il Braccialezaffiro e la Tiarametista. Tutti oggetti di legittima proprietà della Chiesa d'Alfa e di Sua Eminenza Padre Elias."

"E immagino che in questo momento, la Collanasmeraldo sia ancora nelle mani della vostra amica." rispose Adrienn. "Se è così... per favore, siete pregati di andarvene da questo posto, e tornare soltanto quando avete intenzione di restituire la Collanasmeraldo e Luna a Sua Eminenza Padre Elias. Finchè il signor Radomus non si sarà deciso a fare così, temo che non ci possa essere un punto d'incontro tra noi."

"No, aspettate un momento." cercò di intervenire Drew. "Tutto questo è sospetto. Non mi avete convinto per niente..."

Gossip Gardevoir si voltò dall'altra parte, per nulla intenzionata ad ascoltare oltre, e sia Adrienn che Angela si tennero vicini a lei mentre usava Teletrasporto per andarsene. Il ragazzo dai capelli bianchi chinò la testa per salutare, mentre Angela rivolse al gruppetto un ghigno di trionfo un attimo prima di scomparire davanti al gruppo, lasciando tutti di stucco... tranne Radomus, che restava calmo e tranquillo, come se avesse già un'idea di cosa stesse accadendo.

"Tsk... niente da fare, se ne sono andati." disse Drew scuotendo il capo. "Ma... Vera ha ragione, ci sono parecchie cose che non tornano qui. E' vero che conosciamo il signor Radomus solo da pochi giorni, ma non credo proprio che sia il tipo di persona che quelli della Chiesa d'Alfa descrivono."

"Flabebè!" esclamò Flabebè, per poi prendere il volo dalla spalla di Vera, e indicare in direzione della cattedrale. "Fla fla flabe!"

"Aspetta, Flabebè, non gettiamoci all'inseguimento così alla leggera!" rispose Vera. "Prima dobbiamo pensare ad un piano... dobbiamo cercare di scoprire cosa ha fatto la Chiesa d'Alfa a Gossip Gardevoir."

Radomus annuì. "Sono d'accordo con la signorina Vera." rispose. "Credo che questo mistero sarà interessante da districare. Prego, venite... cerchiamo un modo per entrare di soppiatto in quella specie di cattedrale."

Flabebè disse di sì con la testa e si sollevò in aria per un breve tratto, in modo da poter sorvegliare meglio i dintorni. Vide che in lontananza c'era in effetti qualcosa... delle sagome nere che si nascondevano tra i cespugli e le magnifiche decorazioni del giardino. Non erano Pokemon che lui riconosceva, ma non davano l'impressione di essere raccomandabili... presumibilmente, erano stati addestrati dalla Chiesa d'Alfa per fare la guardia al loro quartier generale. "Flabe! Flabebè!" esclamò indicando il punto in cui aveva visto i Pokemon con una delle sue corte braccia.

"Pikachu?" chiese Sparky. Fece un cenno con la testa, e si rivolse al suo allenatore. "Pika pika chu, pika!"

"Sì, immaginavo che avessero dei guardiani... cerchiamo di avvicinarci con attenzione, ragazzi. Mi sa che la Chiesa d'Alfa ha preso delle precauzioni niente male per difendere il loro quartier generale." rispose Ritchie. Drew, Vera, Radomus e Flabebè fecero un cenno per dire che avevano capito, e si incamminarono lungo il sentiero da cui era venuta Angela, in cerca di un posto da cui avrebbero potuto intrufolarsi nella grande cattedrale...

 

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Padre Elias aprì gli occhi, ancora una volta distratto dalla sua preghiera. Nonostante le esortazioni di Adrienn e di Angela, e quello che aveva detto Gossip Gardevoir, gli intrusi avevano deciso di continuare sulla loro strada. Evidentemente, era il caso di prendere in mano la situazione...

"Quegli eretici restano perduti nell'oscurità. Non crederebbero al verbo del sommo Arceus nemmeno se Egli li colpisse con il suo Giudizio." disse tra sè, mettendo a posto la sua veste talare e alzandosi lentamente. Vedendo che l'altro dei suoi diretti collaboratori era appena entrato nella grande sala, la testa leggermente chinata in segno di umiltà, il sacerdote dai capelli bianchi si rivolse a lui. "Fratello Pius. Credo che sia necessario che anche noi facciamo la nostra parte."

"Ero venuto appunto per chiedere consiglio a lei, reverendo padre." rispose Pius. "Dobbiamo evitare che quei miscredenti portino il nostro gregge sulla via della perdizione. A questo scopo, ho fatto in modo che si trovino davanti delle prove che solo dei veri credenti potranno superare."

"Eccellente. Ma non sottovalutare la diabolica astuzia dei servitori del maligno." affermò Elias. "Ascoltami, fratello Pius. Tu ed Angela vi occuperete di loro nel caso dovessero penetrare nel nostro sancta sanctorum. Percepisco che quella ragazzina di nome Vera Maple possiede un potere che per noi sarà pericoloso. Mi occuperò io stesso di lei, se dovesse superare le prove che tu hai disposto."

"Ho sentito ed obbedisco, Vostra Eminenza." rispose calmo Pius, ed estrasse dalla sua hakama una Pokeball decorata con dei simboli sacri. Dopo aver controllato che tutte le sue Pokeball fossero al loro posto, in un risvolto nascosto ma a portata di mano dei suoi ampi pantaloni, il sacerdote fece un altro inchino rispettoso a Padre Elias, e si allontanò con passo lento e sicuro, lasciando il suo superiore alle sue considerazioni.

"Sarà bene che mi prepari anch'io." disse Elias tra sè. "Quel blasfemo, Radomus, crede di poter entrare nella casa del sommo Arceus, e prendere ciò che appartiene al padre di tutti noi? Con la benedizione divina, gli mostreremo quale terribile errore ha commesso."

 

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"Credo di aver trovato un'ingresso..." disse Ritchie, avvicinandosi con prudenza ad una porta sulla fiancata est della grande cattedrale - una grande porta in legno rinforzato, sulla quale era incisa una X le cui "braccia" erano di vari colori - uno rosso, uno blu, uno verde e uno viola. Il ragazzino di Kanto immaginò che volessero in qualche modo rappresentare le Quattro Chiavi che tutti stavano cercando in quella situazione. Sparky si avvicinò alla porta e si caricò per un istante, pronto a lanciare una scarica elettrica nel caso ci fosse stato qualche pericolo dietro la porta.

Il gruppo si riunì rapidamente davanti alla porta, e quando Radomus diede il via, Ritchie spinse leggermente i battenti. Con uno scricchiolio sinistro, la pesante porta di legno si aprì e fece penetrare una sciabolata di luce all'interno, rivelando che si trattava di una piccola stanza dalle pareti di marmo verdino, completamente spoglia tranne che per quattro piedistalli in marmo più scuro, posti ognuno ad un angolo della stanza. Tre di questi piedistalli ospitavano ciascuno la statua di un Pokemon - un Chimchar, un Monferno ed un Infernape, disposti in modo che lo sguardo dei Pokemon si incrociasse al centro della sala, in corrispondenza di una sorta di pentacolo inciso sulle piastrelle di marmo bianco-verdino del pavimento. Esclusa la porta dalla quale stavano entrando, non sembrava esserci alcuna via d'uscita da quella strana stanza...

"E questo... che posto è mai?" si chiese Drew, andando poi ad esaminare il piedistallo vuoto. Notò quasi subito che c'era scritto qualcosa su una faccia del blocco di pietra, e si chinò in modo da leggerlo meglio.

 

LUCE DIVENTA BUIO, BUIO DIVENTA LUCE

LA VERITA' SFUMA, DISTORTA IN MENZOGNA

OGNI POTERE A MODO SUO TENTA

DI IMPRIMERSI NEL CUORE INNOCENTE

CHI E' NELLA LUCE, SOLO DICE IL VERO

CHI NELLE TENEBRE, SOLO IL FALSO

IL DIVINO SA DISTINGUERE GIUSTO E SBAGLIATO.

MENZOGNE E VERITA'.            

 

"Ehm... se non altro, non si può dire che questa filastrocca non sia altisonante. Peccato che non mi sembra avere molto senso..." commentò Vera, mentre un comico gocciolone di sudore le scendeva dalla testa. "Che cosa dovrebbe voler dire? E' un modo per suggerire come proseguire da qui?"

"Certo, è un puzzle alquanto insolito." affermò Radomus. "Prima di tentare qualsiasi cosa, perchè non esaminiamo quelle statue? Magari scopriamo qualcosa che ci aiuta a proseguire."

"Flabebè..." disse il Flabebè di Vera. La ragazzina castana disse di sì con la testa al nuovo acquisto della sua squadra, poi fece un cenno a Drew e Ritchie, e ognuno di essi andò a dare un'occhiata ad una delle statue di Pokemon che decoravano la stanza. Vera si diresse verso la statua di Monferno, diede un'occhiata lì attorno, e infine notò le iscrizioni incise su uno dei lati del basamento.

"Allora, vediamo un po' cosa dice... Chimchar ed Infernape sono entrambi sprofondati nelle tenebre..." disse Vera, leggendo quello che era scritto. Sotto la scritta, la bambina vide una piccola leva posta in posizione neutra, che poteva essere spostata a destra o a sinistra, in corrispondenza di due simboli che rappresentavano uno il sole, e l'altro la luna.

"Sotto la statua di Infernape c'è questa scritta... Chimchar non dice che menzogne. Anche Monferno è preda delle tenebre. E poi, c'è una levetta con due simboli del sole e della luna." Drew lesse quello che c'era scritto sotto la statua della forma evoluta finale, mentre Ritchie diede un'occhiata alla dicitura sotto la statua di Chimchar.    

"Anche qui vedo una strana iscrizione, e una levetta... e la scritta dice che Monferno dice sempre la verità, mentre Infernape si è votato alle tenebre." disse Ritchie. Con un sospiro, il giovaneallenatore si alzò e si voltò di nuovo verso i suoi compagni. "Certo, non si può dire che questo indovinello sia molto chiaro, ma mi sembra di capire che, in base a quello che leggiamo su ogni piedistallo, dobbiamo capire quali Pokemon sono dalla parte della luce, e quali da quella delle tenebre."

"E queste levette... servirebbero a segnare da quale parte pensiamo che si trovino questi Pokemon." disse Vera, indicando la levetta corrispondente alla statua di Monferno.

"Capisco... capisco... hmm, un indovinello piuttosto intrigante. Ci devo pensare su." fu il commento di Radomus, che iniziò subito a fare delle ipotesi nella sua mente. "Interessante notare che questi signori della Chiesa d'Alfa ragionano in modo assolutistico. Luce e tenebre. Bianco e nero. Verità e menzogna. Giusto e sbagliato. Ma... è davvero questo il modo migliore di vedere le cose? A volte ciò che sembra sbagliato diventa giusto. A volte il bianco e il nero si sfumano tra di loro. E per andare avanti, potrebbe essere prima necessario tornare indietro... ma non perdiamoci in tante disquisizioni, e cerchiamo di risolvere questo puzzle."

"Flabebè..." disse Flabebè, sentendosi girare le testa. Non erano esattamente dei ragionamenti che era in grado di seguire...

Anche Vera e i suoi compagni stavano cercando di pensare a come risolvere quel problema. "Lei... ha già un'idea di come fare, signor Radomus? Siamo in grado di trovare la risposta giusta, con gli elementi che abbiamo in questo momento?" chiese la bambina castana. Anche lei stava cercando di fare mente locale, ma non era sicura di stare seguendo il ragionamento giusto.

Radomus si sfregò il mento, ragionando su quello che i ragazzi gli avevano detto... e cercando di giungere a delle conclusioni logiche. "Allora... io direi che in questo caso, è meglio esaminare gli elementi uno alla volta." rispose infine. "Vediamo un po'... partiamo intanto dall'assunzione che solo Chimchar stia dicendo la verità. Dice che Monferno dice il vero, e Infernape mente. Monferno, però, dice che sia Chimchar che Infernape mentono." ragionò a voce alta. "Qui c'è... una contraddizione. Non può essere che solo Chimchar stia dicendo la verità. Ora... immaginiamo che solo Monferno dica il vero. Dice che entrambi mentono, ma se fosse così, ci sarebbe una contraddizione, perchè Infernape direbbe il vero dicendo che Chimchar mente. Scartiamo anche questa ipotesi."

"Accidenti, che capacità di ragionamento logico..." commentò stupito Ritchie. "Del resto... immagino che sia il caso di aspettarselo, da un campione di scacchi."

Senza distrarsi, Radomus continuò a dissertare il problema. "Ora, se ipotizziamo che solo Infernape stia dicendo la verità... dice che gli altri due mentono. Sia Chimchar che Monferno, a loro volta, dicono che Infernape mente... quindi, ipotizzando che sia solo lui a dire la verità, non c'è contraddizione. Sì, ho già la soluzione. Infernape è allineato con la luce, Chimchar e Monferno con le tenebre. Sistemate pure le levette in maniera corrispondente."

"Ah... certo! Facciamo subito!" esclamò Drew, anche lui impressionato dalle capacità di deduzione del maestro di Pokemon Psico. I tre ragazzi spostarono le levette nelle posizioni che Radomus aveva indicato... e subito dopo, si sentì un forte rumore di pietra che strideva, e il pentacolo sul pavimento si illuminò, emanando una tenue luce bianca. Vera e i suoi compagni sentirono, per qualche istante, una musica calma e rasserenante che si diffondeva nella stanza, segno che quella era la soluzione all'indovinello.

"Wow! Impressionante! Hai visto, Flabebè? Sembra che abbia funzionato!" esclamò Vera entusiasta. Le parole di Vera si dimostrarono vere quando, un istante dopo, una lastra di pietra sul muro a nord della stanza si mosse lentamente, dando accesso ad un passaggio segreto che portava ancora più in profondità nel quartier generale della Chiesa d'Alfa. "Signor Radomus, è stato fantastico! La vostra deduzione è stata... infallibile!"

"E' tutta questione di prendere le cose con un certo distacco, non farsi prendere dalla fretta... e ragionare. Dicono che solo chi è illuminato può risolvere questo puzzle. Ma sinceramente, mi sembrano tutte sciocchezze. Chiunque sia in grado di ragionare con un po' di lucidità può giungere alla conclusione giusta, non c'è bisogno dell'intervento divino." commentò Radomus con un certo orgoglio. "In ogni caso, quello che conta in questa situazione è che siamo riusciti a risolvere questo puzzle. Andiamo avanti, ma con prudenza."

"Pika pika!" squittì Sparky, dando una rapida occhiata al passaggio segreto e drizzando le orecchie in modo da captare ogni minimo rumore proveniente da lì. Come immaginava, c'era qualcosa, o qualcuno, alla fine di quel passaggio, e il Pikachu con il ciuffo si voltò per avvertire Ritchie e gli altri. "Pikachu!"

"Sei sicuro, Sparky?" chiese Ritchie andando a recuperare il suo compagno. Il Pokemon Elettro mosse la sua coda a fulmine in un segno di conferma, e Ritchie disse di sì con la testa per poi riportare l'avvertimento anche al resto del gruppo. "Sparky dice che sente la presenza di qualcuno, alla fine di questo corridoio. Credo che dovremo tenerci pronti ad una lotta."

"Okay... certo, non possiamo aspettarci che la Chiesa d'Alfa ci stenda un tappeto rosso!" affermò Drew con una risata a denti stretti. "Comunque, da qui non vedo altra via d'uscita. Se vogliamo scoprire cosa è successo a Gossip Gardevoir, e svelare i misteri della Chiesa d'Alfa, tutto quello che possiamo fare è seguire questa strada."

"E allora... incamminiamoci." concluse Vera, aggiustandosi il cerchietto che portava tra i capelli. "Piuttosto, stiamo attenti alle trappole. Flabebè... mi spiace doverti chiedere questo, ma... puoi dare un'occhiata anche tu?"

"Bebè!" rispose prontamente il dolce Pokemon Folletto, tenendosi in aria a pochi passi da Vera mentre il gruppo si incamminava in una fila ordinata e seguiva il passaggio segreto.

L'angusto corridoio si estendeva per una distanza maggiore di quanto non fosse sembrato all'inizio, e il gruppo dovette camminare a lungo prima che si potesse vedere una luce alla fine. Sparky si tenne pronto, caricando le guance... e attese un istante, facendo cenno al resto del gruppo di tenersi pronti, prima di fare un balzo fuori dalle ombre, pronto ad affrontare qualsiasi agguato!

E l'agguato, come avevano previsto, arrivò.

Nel momento in cui Sparky uscì dal corridoio, numerosi Pokemon dall'aspetto strano ed inquietante si scagliarono all'attacco, i corpi neri e lucidi modellati in modo da assomigliare a lettere dell'alfabeto, ognuno con un singolo occhio inespressivo che fissava il bersaglio davanti a loro!

"Un gruppo di Unown!" esclamò Vera. "Sparky, Ritchie, fate attenzione! Non sono troppo forti da soli, ma se sono in tanti..."

"Flabebè!" esclamò Flabebè, volando in aiuto di Sparky. Gli Unown iniziarono a scagliare i loro attacchi Introforza, sotto forma di raggi di energia multicolore dai loro occhi... ma Sparky era pronto a reagire, e si spostò con un balzo un attimo prima che una raffica di laser atterrasse nel punto dove si trovava! Si caricò per un attimo, e poi sprigionò un attacco Fulmine che investì gli Unown più vicini, facendoli vibrare per un attimo per lo shock, prima di farli cadere a terra privi di sensi. Alcuni degli Unown più lontani, senza perdere tempo, cercarono di anticipare dove sarebbe atterrato, e puntarono i loro occhi in quella zona, ma Flabebè era già partito all'attacco, e scagliò un attacco Ventodifata: fece volteggiare il fiore che teneva tra le mani, e fece partire una raffica di vento intriso di particelle rosate contro gli avversari, colpendo due di loro e facendoli barcollare all'indietro! Uno dei due Unown colpiti cadde a terra esausto, mentre l'altro cercò di ritirarsi e si riunì con altri tre Unown, che cercarono di eseguire un fuoco incrociato ai danni di Flabebè. Ma il folletto fluttuante, dopo un istante di paura, si diede da fare per scansare la raffica di colpi, e riuscì ad evitarla per un pelo, prima di lanciare un nuovo attacco contro i suoi avversari.

"Bravo, Flabebè! Adesso usa il tuo attacco Frustata! Afferrane uno e scaglialo contro gli altri!" ordinò Vera, cercando di mettere fuori combattimento gli Unown il prima possibile. Flabebè obbedì rapidamente ed estese due liane che avvinghiarono i due Unown più vicini. Poi, li sollevò in aria e li scagliò con decisione verso altri due Unown, facendoli cadere come birilli!

"Sembra che se la stiano cavando bene... ma non lascio certo tutto il divertimento a loro!" affermò Drew. "Okay, Masquerain! E' il momento di dare un po' di spettacolo!"

"Tocca a te, Pupitar!" esclamò Ritchie, mandando in campo il Pokemon crisalide che si materializzò accanto al Pokemon Occhi di Drew. "Presto, Pupitar! Attacca con Frana!"

"Masquerain! Manda via quegli Unown con Ventargenteo!" ordinò Drew.

I due Pokemon lanciarono assieme i loro attacchi, con Pupitar che creò una raffica di pietre grandi come pugni sopra un gruppo di Unown, e le fece cadere con potenza e precisione sopra gli inquietanti Pokemon alfabetici... mentre Masquerain agitò ritmicamente le ali e scagliò contro i nemici rimanenti una scarica di vento accompagnato da numerosi proiettili energetici a forma di falci di luna. Gli Unown cercarono di disperdersi in un istante di caos, e alcuni vennero raggiunti dagli attacchi, finendo al tappeto o fortemente indeboliti. Un raggio di energia scagliato da un Unown sfiorò il piccolo Flabebè, ma il Pokemon folletto, dopo aver lanciato una breve esclamazione di paura, riuscì a rimettersi in guardia senza problemi.

"Flabebè! Attacca con Fogliamagica!" esclamò Vera. Ancora una volta, Flabebè brandì il suo fiore e lo fece roteare per creare una raffica di foglie di luce verde che sfrecciarono verso un Unown nemico, colpendolo senza possibilità di errore, e facendolo indietreggiare. Scioccati dalla resistenza che gli intrusi stavano opponendo, gli Unown cominciarono a ritirarsi, permettendo al gruppo di entrare nella stanza mentre Sparky mandava via quei pochi che ancora resistevano a forza di scariche elettriche.

"Okay... sembra che siamo finiti in qualche altra ala della cattedrale... o forse dei suoi sotterranei." disse Radomus guardandosi attorno. Era una stanza lunga e relativamente stretta, con degli antichi mosaici abbastanza danneggiati a decorare le pareti, composte principalmente di marmo verdino maniacalmente lucidato. Al lato opposto della stanza, si trovavano altre tre statue di Pokemon, rappresentanti un Cleffa, un Clefairy e un Clefable, tutte poste in una fila ordinata accanto alla parete istoriata... e anche in questo caso, c'è un piedistallo vuoto sul quale c'era scritto qualcosa. "Vediamo un po'... questo è un altro indovinello per determinare se siamo degni di passare, vero?"

"Precisamente." rispose una voce severa e profonda che veniva da un altro passaggio vicino alle tre statue. Si sentì un lieve rumore di passi, e Pius apparve dal passaggio e si piazzò accanto alle raffigurazioni della linea evolutiva di Cleffa. "Vedo che siete già riusciti a risolvere il primo dei puzzle. Questa non è certo cosa da poco. Però... sono sorpreso di vedere che molti di voi sono dei bambini. Dei ragazzi. E' alquanto spiacevole che delle persone come voi siano rimaste coinvolte in quella che dovrebbe essere una questione tra adulti. Tuttavia, vi do il benvenuto nel nostro luogo più sacro. Il potere e la gloria del sommo Arceus si sentono ovunque, in questa cattedrale, e credo ne abbiate voi stessi avuto prova."

"Chi è lei, signore?" chiese Vera. Lei e Flabebè continuavano a tenere d'occhio gli Unown nel caso i Pokemon alfabetici tentassero di attaccare di nuovo. Un paio di Unown avanzò repentinamente verso il gruppo, ma il Masquerain di Drew li bloccò sul tempo, fissandoli minaccioso con gli occhi posti sulle sue ali. "Lei è un membro della Chiesa d'Alfa, certamente... ma come mai si è sentito in dovere di venirci ad accogliere, se non per fermarci?"

"Il mio nome è Pius, e per quanto sia chiamato il braccio destro di Sua Eminenza Padre Elias, sono solo un umile servitore del sommo Arceus, padre di tutti noi." rispose l'uomo, facendo un inchino al gruppo che lo guardava con stupore. "Malgrado le parole che voi stessi avete sentito da quella Gardevoir, voi vi ostinate ad andare fino in fondo, e a cercare di sottrarla alla via della luce. Quale motivo potreste avere per fare tutto questo?"

"Immagino che lei lo sappia già, santità." affermò Radomus, pensando che fosse più sensato porsi con gentilezza e diplomazia. Per quanto fosse un membro della Chiesa d'Alfa, quel Pius pareva abbastanza ragionevole. "Riteniamo che le cose non siano esattamente come appaiono... e dovremmo parlarne direttamente al vostro superiore, questo Padre Elias di cui lei parla."

Pius corrugò la fronte. "E' dunque così? Comprendo il vostro scopo... e non  posso dire di non simpatizzare, almeno in parte." rispose. "Detto questo, non posso permettervi di passare. Non finchè non avrete risolto questo enigma, che dimostrerà se davvero godete del favore del grande Arceus. Che i tre giovani si cimentino dunque in questa prova."

Vera, Flabebè, Drew, Ritchie e Sparky si fecero dubbiosi. "Noi tre, signor Pius?" chiese Ritchie. "E per quanto riguarda il signor Radomus?"

"Mi sembrerebbe strano che non ci sia nessun ruolo da recitare per il sottoscritto." affermò il maestro di scacchi, il cui modo di fare cortese ed accomodante non era venuto meno.

Pius provvide a dare una risposta. "Effettivamente è così." disse, mostrando una Pokeball che teneva ben stretta in una mano. Rivolse uno sguardo di sfida a Radomus, e si fece avanti. "Signor Radomus... in nome del grande Arceus, io vi sfido ad un incontro di Pokemon."                                

 

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CONTINUA...

 

 



  
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