Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Blue_Bones    14/07/2009    6 recensioni
E se nessuno avesse mai capito ciò che nascondeva Draco? E se nessuno avesse mai capito che era solo Hermione? Se lei e lui andassero d'accordo? E se, improvvisamente, diventassero amici? E se, ripetendo il settimo anno, cominciassero a capire che oltre a ciò che appare c'è altro?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Diary'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo X - La regola dell'amico

Non tutti i sentimenti si possono esprimere a voce, a volte e meglio guardarsi negli occhi e tacere.
La scuola, i compiti, le persone in se e per se sembravano cose lontane. Le cose non erano cambiate di
molto, alla fine, da quella sera. Io e Hermione preferivamo tenere tutto per noi. Era bella quella sensazione
di familiarità che avvertivo quando ci insultavamo per i corridoi, in perfetta sintonia: come sempre. Era bello
trovarsi a studiare e a parlare nella stanza delle necessità, con quel senso di tepore che ti avvolge quando
sei a casa nei giorni freddi e ti alzi con l’aroma del caffé che ti penetra nei polmoni e si attacca alla pelle,
anche se non ti piace il caffé è una sensazione unica. Era bello ammirarla, la sua carnagione era pallida, ma
non come la mia. La sua era tinta caffellatte, quello con poco caffé e troppo latte quello buono, insomma. Lei
invece diceva che la mia carnagione assomigliava al latte, quello fresco, quello che, quando lo bevi, ti
immagini le montagne, i pascoli e le margherite sulle piste che d’inverno sono coperte dal candido manto di
neve. Mi associava al latte dicendo che sebbene fosse fresco, non era freddo come la neve: io non ero,
secondo lei, freddo come la neve, ma come il latte fresco. Era bello osservarla nei minimi dettagli anche
quando non mi era vicino: come si rassettava la gonna della divisa, come indossasse solo accessori
d’argento o acciaio, come si muoveva senza ancheggiare volgarmente, ma con passo cadenzato quasi
militare. Tutto in lei era razionale, tutto tranne quello che provava per me. Non ci eravamo mai detti “Ti Amo”
sono parole, solo parole: gli sguardi valgono molto di più. Sfregiato e Lenticchia non sospettavano ancora
nulla, allora eravamo davvero bravi, ma il rosso non si staccava da lei un secondo e l’abbracciava in maniera
ben poco amichevole sembrava sempre sul punto di saltarle addosso. Eh ma dico io! A dispetto di tutto
quello che si potrebbe pensare non siamo mai andati oltre il bacio. Ci siamo tatuati entrambi una rosa nera
sull’interno del polso. Secondo le ultime Pansy è stata “messa in riga” da niente di meno che Gorge
Weasley, ho avuto un mancamento quando l’ho saputo però ora sembra davvero felice. La piattola e Potter
sono sempre appiccicati… staranno recuperando il tempo che lui ha perso a fare l’eroe a destra e a manca?
Beh almeno lui è più intelligente di Paciock, ho sentito che è stata luna a dichiararsi a lui e non il contrario…
assurdo. La Greengrass e Blaise tubano come due colombe in primavera. L’altro degli inseparabili Weasley
se la fa con Angelina Johnson, quella cacciatrice di Grifondoro a cui fa il filo da un po’… Krum con Cho,
quella corvonero tutta lacrime, sinceramente? Non so chi sia messo peggio… Oliver Baston ora insegna
volo qui, per chi non lo sapesse, e si dice che esca con la vecchia Spinnet, Alicia? Un'altra giocatrice dei
vecchi grifoni. Kate Bell, tanto per rimanere in tema di vecchie conoscenze, a quanto pare ha una simpatia
per Lee Jordan. Dean Thomas e Seamus stavano ancora con le Patil… Assurdo davvero. Hey, ma chi mi fa
perdere tempo con questi assurdi pettegolezzi? Daphne, Pansy e la piattola Weasley mi hanno contagiato…
Hermione mi avrebbe ucciso mfp… oppure si sarebbe fatta un sacco di risate un sacco di risate… Oh un
buon pretesto per sentirla ridere: ha una risata cristallina, sembra che si espanda in un eco, invece sei solo
tu che ti sei fatto contagiare. Ha delle espressioni buffissime poi, la osservo, anche in classe, quando è
concentrata corruga la fronte in un espressione preoccupata, quando è arrabbiata ha un cipiglio degno della
McGranitt e quando mi vede le brillano gli occhi, come brillano a me, quando vedo lei, di una luce che le
illumina tutto il viso e la fa sembrare ancora più bella, in una maniera impossibile e allora mi sento brutto, io,
no dico: io… l’algido, freddo e imperturbabile principe delle serpi... come mi ero ridotto… come mi ero
ridotto? Non sapevo se sarebbe finita… ma so che non smetterò mai di amarla, sapevo che non le avrei mai
detto ti amo perché è troppo banale e semplice per quello che provavo, dirlo a voce avrebbe reso il tutto un
eufemismo. A volte mi sembrava tutto un sogno con un immenso castello, un castello di carte che avevo
paura di mostrare al mondo. Pensavo che, finché l’avessi protetto, il vento non sarebbe giunto a
distruggerlo.
Mi avviai per la stanza delle necessità quando, venni colto di sorpresa, alle spalle… era lei, mi cinse i fianchi
appoggiano la sua testa sulla mia schiena e sussurrando – Mi sei mancato Mon Amour…- un brivido mi
percorse la schiena – Vous aussi, ma petite mezzosangue… les hours du la lession semblent interminable sans vous…(*) -
soffocò una risata che non mi sfuggì - mais nous avons en commun toutes les lession…(**) - risi anche io –
Tu ris du moi?(°) – fece cenno di sì, lo sentii contro la stoffa del maglione e disse – Oui, Oui mon Amour(°°) –
Ci avviamo verso la stanza delle necessità mano nella mano, ignari che, per l’ennesima volta, un paio di
occhi gelosi ci seguissero, o meglio “perseguitassero”, fino a vederci scomparire dietro una bella porta
lucida, in ciliegio.

Assumeva spesso quell’aspetto, il luogo dove ci eravamo incontrati, la copia esatta del posto nei pressi del
lago nero con una bella imitazione di esso. Lei portava uno di quei vestiti in velo e stoffa fina, che si
adatterebbero bene all’immagine babbana delle ninfette, era bianco, entrò nell’acqua con quello, acqua che
io sapevo essere calda. La seguii e l’abbracciai mentre un filo di vento che io avevo creato faceva da
pretesto ad un abbraccio pieno d’affetto e calore. Si voltò è i suoi occhi color del miele si persero nei miei
color tempesta. O forse ero io che mi infrangevo come un onda in quegli occhi dai riflessi ambrati? Non lo so
bene, so solo che quando ci guardavamo tutto cessava si esistere e l’oro e l’argento diventavano una cosa
unica, noi diventavamo un'unica entità e il resto, il resto era nulla.
- Hey mezzosangue? – sussurrai, un appellativo non più un insulto
- Si Principe delle serpi? – un nomignolo non più un titolo.
- Lo sai che taccio le cose che provo per te…- mi crogiolai nel suo sguardo fino a sentirne il calore nella
pelle, bruciava di un fuoco antico come l’eternità
- Non importa se taci, io spero che privo, nel tuo sguardo si scioglie il ghiacciaio di secoli…- mi soffiò sulle
labbra
- solo perché viene scaldato dall’ardere dei tuoi occhi, diversi dai soliti.- lei mi sorrise e io le accarezzai una
spalla con la mano e lei seguì il movimento con gli occhi – Le tue mani, sono calde…- soffiò – e grandi…-
aggiunse. Poi alzò nuovamente lo sguardo e la distanza già minima si cancello. Sfiorai le sue labbra con le
mie e gradatamente, come una lenta tortura approfondii il bacio: passionale, ma volgare; impetuoso, ma non
pretenzioso; pieno d’amore e d’affetto, ma non per questo casto. E che diamine ero ancora Draco Malfoy!

{ la regola dell'amico non sbaglia mai
se sei amico di una donna
non ci combinerai mai niente }*


Dall’altra parte del castello, ero scappato, mi trovavo a parlare con Neville e Harry cercando di capire cosa
dicessero, per me nulla di tutto quello aveva senso. Non capivo, davvero, e per questo mi sentivo arrabbiato
e al contempo triste, ma avrei voluto rompere tutto - soprattutto la faccia di Malfoy – Harry disse solo – Sei
frustrato Ron, ma Hermione è una ragazza, molto bella talaltro, solo perché tu te ne sei accorto ora non
significa che tutti siamo come te…- Avrei scommesso che aveva represso un “tonti”, ma lasciai correre ero
troppo… come aveva detto? Frustrato, non aveva un bel suono quella parola. Ma ormai dovevo rassegnarmi
e sperare in qualcosa che non dipendeva dalla mia volontà. La vedevo dura, si amavano, anche se si
fossero lasciti non avrebbero mai smesso di provare quei sentimenti l’uno per l’altro, lo sapevo, sarebbe
stato un tacito accordo di tutti e basta. Si amavano, non lo dicevano, si insultavano ancora per salvare il
salvabile anche se ormai lo sapevamo tutti, non se lo dicevano, lo sapevo, li avevo seguiti e le orecchie
oblunghe entravano anche dove non potevo arrivare io. Si amavano solo guardandosi negli occhi, da
distante, e sarebbe stato così per sempre: che io volessi o meno, indipendentemente dalla volontà di
chicchessia. Si guardavano da distante ed erano più vicini ti qualsiasi cosa vivesse in simbiosi con un'altra.
Se uno guardava l’altro, anche l’altro lo stava guardando, e quest’ultimo si trovava vicino al primo: lontano
anni luce da chi stesse abbracciando al momento o dalla persona con cui stesse parlando. Era come un
calore che si espandeva, o un gelo che si diffondeva, per cercare freddo, o caldo, nell’altro. Mi rivoltava solo
pensarle quelle cose, ma erano vere: terribilmente vere. Esistevano e sembravano quasi prendere vita in un
soffio. Non sono tipo che piange, ora che ho diciotto anni, ma se fossi stato l’ingenuo undicenne che aveva
pensato «Spero che non finisca nella mia stessa casa» o che aveva detto, al primo anno, «Quella ha
bisogno di rivedere le sue priorità» probabilmente avrei pianto o avrei urlato di rabbia. Ma sono “grande” e se
sono stupido almeno non voglio fare la parte del piagnone.

Note:
(*) Anche voi, piccola mia. Le ore di lezione sembravano interminabili senza di voi.
(**) Ma noi abbiamo in comune tutte le lezioni...
(°) Tu ridi di me?
(°°)Sì, Sì Amore mio
Boh ho l'assoluta certezza di aver scritto tutto correttamente (anzi), sono due anni che non faccio più francese e sono
arrugginita xD... Ma mi andava di inserire quel pezzo così...
*LA REGOLA DELL'AMICO - 883

Angolino:
-1 non me ne rendo nemmeno conto. Manca così poco. Mi mancherete con le vostre recensioni....
e mancherete anche a Herm e Drauccio oh sì, sì, sì
(avete presente l'amica di piedino della valle incantata? ecco xD).
E' stato bello leggere quello che pensavate di ciò che scrivevo per questo vi riserverò una "sorpresa" anche se non vorrei,
ma devo. *sis stira mani e orecchie stile Dobby*
Ditemi.... posto presto o tardi? Suspance or not suspance? xD Al prossimo capitolo "Epilogo" tireremo le
fila di quanto è stato... Leggete e (se proprio vi va e non avete di meglio da far) commentate!!
francydenis: Sì, si sono svegliati eccome visto? Ti prego non mancare al gran finale ti aspetto ;P
Writer92: Tesoro mi hai sopportata per tutti questi lunghi capitoli...
sostenendomi anche quando giungeva la crisi da foglio bianco (e io aspetto tuoi aggiornamenti),
anche quando avevo le giornate no,perciò grazie di tutto
*.* spero ti piaccia questo capitolo e spero ti piacerà anche il prossimo Baci!
anna96: Sì Ronald è un cretino! Ma questo era chiaro no? Mi spiace che finisca ma spero mi seguirai con una ff
collegata a questa. Mi mancherai anche tu con i tuoi "scleri" su draco Un Bacio!
PrincessVanilla: per te è il tuo Draconicesimo eccoti il capitolo! Spero ti piaccia... Però Ron qui mi fa un po’ pena
Spero di non deluderti col finale... Ciau!
single93: Sì li conosco e mi piacciono tanto! Visto ho postato (quasi) presto! Baci
Yellow_B: Eccomi qui col nuovo capitolo! Piaciuto *trema al solo pensiero della risposta*? Ci vediamo all'ultimo... Kiss
   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Blue_Bones