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Autore: Pmaradona10    16/11/2018    1 recensioni
La magia è sempre stata una componente importante della vita dei Teen Titans e soprattutto della vita di Raven. Quando però Trigon, il malefico padre di Raven, decide di tentare di impossessarsi di nuovo della ragazza, essa capisce che non riuscirà a sconfiggerlo contando solo sull'aiuto dei suoi amici. Basterà l'aiuto del più grande mago del mondo per sconfiggere uno dei demoni più potenti in assoluto? I Titans ce la faranno ugualmente a batterlo anche dopo il loro scioglimento e riusciranno a collaborare con alcune tra le più potenti entità magiche del mondo, senza lasciarsi condizionare dai travagli interiori di queste ultime e aiutandosi reciprocamente come una vera squadra, superando le apparenti ostilità?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Raven, Robin, Sorpresa, Trigon, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Dick Grayson entrò nel bagno del suo appartamento di Bludhaven, si osservò intensamente allo specchio, poi abbassò lentamente lo sguardo. Dalla mensola sottostante lo specchio, prese rispettivamente pennello e sapone da barba, intinse il pennello nel sapone e fece per passarselo sulle guance, ricoperte da uno spesso strato di barba nera come la pece. Dopo appena due pennellate, guardatosi nuovamente allo specchio intensamente, posò il pennello e si sciacquò la parte di faccia già insaponata. Si asciugò con un’asciugamani che appoggiò nel lavandino stesso.

Uscito dal bagno, si tolse la maglietta, riponendola sullo schienale di una sedia. Si stese sul letto e si portò poi entrambe le mani in faccia, facendole scorrere fino ai capelli, tirandoli all’indietro. Roteando le pupille, il moro si guardò intorno, scrutando il suo appartamento, come se cercasse di percepire qualcosa che non fosse riuscito a percepire nei mesi in cui aveva vissuto lì. Dopo aver sbuffato lentamente, guardò l’orologio che si trovava sul comodino al suo fianco, per poi sbuffare nuovamente.

Appena un istante dopo, Dick Grayson sentì dei veloci colpi provenire dalla finestra del balcone. Andò subito ad aprire, senza neanche chiedere chi fosse, non ce n’era bisogno. A quell’ora, in quel modo, poteva essere solo lei.

-Ciao, Kory- disse il ragazzo aprendo la finestra

-Dick!- salutò entusiasta l’aliena dando un veloce bacio al ragazzo

-Sta cominciando a piovere, ti sei bagnata?- chiese chiudendo la finestra, facendo attenzione alla tenda

-No, sono riuscita a volare qui giusto in tempo- rispose la ragazza, sfilandosi un lungo impermeabile bordeaux

-Non ti avrà vista qualcuno?- chiese nuovamente Dick Grayson, indicando alla rossa l’appendiabiti dove riporre l’ingombrante indumento

-Nahh. C’è l’esercito che pattuglia la città, ma l’attenzione dei soldati è focalizzata unicamente a ciò che succede a terra- disse la ragazza appendendo l’impermeabile
Il moro annuì a testa bassa. Dall’incidente di Metropolis, l’America intera non era più stata la stessa: centinaia tra le città più importanti della nazione erano state militarizzate per prevenire un ulteriore “attacco alieno”.

-Non penserai che ci stiano rubando il lavoro?- scherzò la ragazza, sorridendo vistosamente

-Ma no, figurati. E poi, io contribuisco già molto, di giorno in divisa, aiutando i militari. A pensarla così è Batman, ma ammettilo, non ha tutti i torti. L’esercito e i marines presidiano oltre cento città, senza un vero scopo. Certo, il pretesto è quello di “proteggere la nazione dagli invasori alieni”, ma in realtà lo stanno facendo solo perché negli ultimi anni la Justice League ha sventato molti conflitti internazionali e il Paese non ha potuto più impegnarsi militarmente per “esportare la democrazia”- fece il moro, sorridendo a denti stretti e stendendosi sul letto

-Però Jump City non è militarizzata…- iniziò Starfire, acquattandosi accanto al ragazzo

-E con questo? Non pensarci nemmeno, Kory! Ho già detto che i Titani sono finiti, e poi dai che potremmo mai fare solo noi quattro?- esclamò alzandosi

-Ma non capisco! Anni fa promettesti che non ci saremmo mai separati, e poi sei stato proprio tu a sciogliere il gruppo… Dick. Richard. A volte bisogna dare una seconda occasione alle persone, ricordati che l’ho fatto anche io con te-
Grayson la guardò dall’alto verso il basso, per poi sedersi sul letto ai suoi piedi

-Kory… ormai siamo cresciuti. Tutti. Le cose cambiano, ricordi? Questa frase è stata una costante che ha caratterizzato tutta la nostra esperienza insieme. Guardaci prima e guardaci ora…-

-Eravamo felici, adesso guardati, da quanto tempo non ti radi? Ti conosco, Dick, so che quando non ti fai la barba è perchè c'è qualcosa che non va-

-E' la città che mi fa questo effetto, Kory, nient'altro. Tornare a Bludhaven mi instaura sempre un senso di depressione che poi riesco a superare gradualmente. Ma non preoccuparti, è una cosa temporanea. Pensa a tutti noi. Perché pensi che non dovremmo essere felici? Guardaci. Noi due stiamo insieme, Gar e Raven anche, e Vic ha finalmente coronato il suo sogno di entrare nella League. Abbiamo tutti ottenuto quello che volevamo, abbiamo soltanto perso l’entusiasmo giovanile che ci caratterizzava, ma era inevitabile. L’adolescenza è un processo irreversibile, perché si deve crescere per forza- spiegò con dolcezza il ragazzo, massaggiandole i folti capelli rossi

-Era tutto più bello prima. Eravamo felici tutti insieme, ora ognuno è felice per conto suo- disse, con gli occhi smeraldini lucidi

-Siamo stati separati per troppo tempo, era inevitabile-

La ragazza si morse un labbro, voltando lo sguardo all’amato, timorosa di proferire parola.

-Hai ragione, Kory. Sono stato io a separarvi, ma come ho detto prima, era inevitabile. La vita spesso cambia di colpo senza programma. Non ho sciolto il gruppo per interessi personali, l’ho fatto perché ognuno potesse dare il meglio di sé, dato che ormai in quella squadra non facevamo altro che frenarci a vicenda-

-Però non appena Batman ti ha chiamato per guidare le riserve della Justice League tu hai subito accettato, non è vero? Ascolta Dick, ho superato tutte le bugie che mi hai detto, tutte, nessuna esclusa, perché sapevo che non provenivano dal profondo del tuo cuore, ma questa volta non riguarda solo noi due. Ci sono in ballo gli interessi di altre persone-

-So a cosa pensi, Kory, hai paura che alla fine tutto quello che hai visto quando sei stata trasportata nel futuro si avvererà, giusto?- disse, prendendole la mano

L’aliena guardò negli occhi il ragazzo, trattenendo a stento le lacrime e annuendo lentamente.

-Ma non succederà, e sai perché? Perché noi siamo tutti padroni del nostro destino, e quando ci siamo promessi che non saremmo mai finiti così, vuol dire che non succederà in nessun caso. Lo impediremo tutti. Insieme- promise, stringendo più intensamente la mano della ragazza

-Però tu sei diventato eccome Nightwing- obbiettò la rossa alzando un sopracciglio

-Ok, questo non posso negarlo. Ma sai cosa mi fa essere fiducioso ed ottimista?-
Starfire lo guardò fisso negli occhi e scosse lentamente il capo

-Che non appena Raven ha chiesto aiuto, noi non abbiamo perso tempo a darglielo. Ormai siamo una famiglia, anche se distanti, non appena uno di noi è nei guai, non esitiamo ad aiutarlo. Abbiamo stabilito un legame che va ben oltre l’amicizia. Se uno di noi si perderà, noi lo troveremo-

-Però Vic…-

-Non dire niente! Ho pensato anche a lui. Tra un mese è il suo compleanno giusto? Secondo me ricevere una bella visitina dai suoi ex compagni di squadra nel quartiere della Justice League gli farà piacere- disse, strizzando l’occhio alla ragazza

-Ma dai, Dick! E poi, come faremo ad entrare!- rispose, ridendo

-Aver lavorato con Batman mi ha insegnato molte cose, e inoltre mi ha fornito i codici di accesso per la Watchtower-

-Allora mi prometti che saremo sempre uniti?- chiese l’aliena, montando a cavalcioni sul bacino del ragazzo

-Certo! Se non mantenessi le promesse, dovrei cambiare nome in Tara Markov-

-Ah, sei proprio un Grobl’x!- scherzò la ragazza, chinandosi a baciare l’amato.





COMUNICAZIONE IMPORTANTE
Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno seguito, recensito e anche solo letto distrattamente la mia storia. Spero che vi sia piaciuta la mia idea di integrare un po' di più i Titani con gli altri personaggi dell'universo DC, facendoli uscire da quel microcosmo che si era creato nella serie tv. Spero che siate riusciti a cogliere le citazioni che ho inserito nella storie e che queste ultime vi abbiano strappato almeno un sorriso. Ma soprattutto, spero di non avermi mai annoiato e di non essere stato mai banale. Questa storia è dedicata a tutti i lettori di fumetti ed in particolare ai fan DC. 
Grazie a tutti!
   
 
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