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Autore: Annadilemmers    19/11/2018    1 recensioni
PROLOGO:
Il nuovo Ministro della Magia stava apportando cambiamenti radicali a tutto il Mondo Magico.
Non che fosse severo o malvagio, voleva solo il giusto. [...] Chi se lo sarebbe mai aspettato tutto quel casino, però.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Malfoy, Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Un po' tutti | Coppie: Draco/Astoria, Harry/Ginny, James Sirius/Dominique, Ron/Hermione, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo, Contesto generale/vago
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AVVERTIMENTO: In questa storia i personaggi saranno un  tantino OC.



 

Lo strano gruppo era finalmente arrivato al grande castello.

Ma, a differenza dei più giovani che andarono a sedersi alle proprie tavolate, gli adulti seguirono l'esempio dei Primini e si misero in fila, aspettando il loro turno per lo Smistamento.

Tutto procedeva liscio;
Hermione era stata smistata in Corvonero, Draco in Serpeverde (così come tutti si aspettavano) e poi, insomma, le cose non erano cambiate poi molto; quasi tutti gli ex-studenti che avevano dovuto ripetere l'anno erano nelle stesse Case. Eccetto per pochi, tra cui Harry James Potter.
Il Cappello Parlante, infatti, trovatosi di nuovo in quella posizione, si dichiarò totalmente fermo sulla posizione di voler mettere il Potter nella Casa a cui davvero apparteneva: Serpeverde.

C'è da dire che, dopo Albus, la sorpresa non era poi così tanta. Ma, andiamo, era comunque Harry Potter! Il Salvatore del Mondo Magico e Non, San Potter, lo Sfregiato. Sapete, no?

Fu per questo che toccò a Draco - sì, Draco Malfoy - interrompere il silenzio tombale venutosi a creare nella Sala Grande esclamando un: "SAN POTTER, QUESTO VUOL DIRE CHE SARÀ NOSTRA LA COPPA DELLE CASE QUEST'ANNO?" iniziando ad applaudire.

Harry rise. "Malfoy, puoi giurarci il tuo culo aristocratico che lo sarà." E così dicendo andò a sedersi tra il biondo platino e Zabini, esattamente di fronte a suo figlio e il migliore amico di quest'ultimo.

I due neo-diciassettenni, totalmente estranei alle vicende da poco concluse, confabulavano fitto fitto tra di loro. Scorpius, talmente assorto dal discorso e concentrato sul foglio di pergamena su cui ossessivamente scriveva, non s'era neanche accorto di star per spiaccicare la sua mano nel porridge da poco apparso in tavola.

Blaise, stranito dalla situazione, cercò di capirci qualcosa. "Ragazzi, si può sapere che diavolo state facendo, per Merlino?"

Albus, l'unico dei due che non era completamente assorto da quel chiacchiericcio, voltò istintivamente il volto verso l'uomo. "Organizziamo la festa a sorpresa per il compleanno di Rose. 17 anni si compiono una volta sola nella vita e c'è bisogno di festeggiare in grande."

Harry, positivamente sorpreso, chiese chi fosse stato a proporre il tutto.

Il figlio, in risposta, indicò il Malfoy Junior che continuava imperterrito a scribacchiare di qua e di là sulla povera pergamena.

Il padre fissò ammirato il biondo. Scorpius si era preso una bella cotta, ma questo l'aveva capito dal primo anno quando si era presentato a casa con aria sognante sostenendo d'aver incontrato la persona più dolce, bella, simpatica ed intelligente al mondo, papà!

"Quindi glielo dirai alla festa?" chiese fintamente disinteressato Harry.

Scorpius alzò finalmente lo sguardo dal foglio, rosso in viso. "Cosa dovrei d-dirle?"

"Scorp, amico, è inutile fingere: sappiamo tutti che hai una cotta per mia cugina."

"Non la chiamerei neanche cotta. È proprio ustionato." Commentò Andrew Zabini, cugino del Malfoy più piccolo e compagno di stanza di quest'ultimo e del piccolo Potter.

"Ma state zitti. Non ho nessunissima cotta per Rose. È solo la mia migliore amica." Ribattè il biondo in questione.

"Certo, Scorpius, certo. Ma sappi che gli unici a non aver capito ancora nulla sono solo Rose e Ron, suo padre."

Scorpius diventò improvvisamente preoccupato e, facendosi piccolo piccolo, chiese: "È così evidente?"

I suoi amici risero, confermando le loro parole.

Cazzo, era fottuto.

Nel frattempo, al tavolo dei Grifondoro, Ron sedeva affianco al fratello maggiore di fronte ai figli.

"Chissà di che stanno parlando Scorp e gli altri. Sembra a disagio..." chiese Rose leggermente preoccupata per il suo migliore amico.

"Perché non vai a chiedere? Magari scopri qualcosa." Suggerì Lily, la cugina, facendole l'occhiolino ed incitandola ad andare verso il tavolo delle Serpi.

"Dovrei?" Chiese Rose, ma si stava già alzando.

I suoi cugini alzarono simultaneamente gli occhi al cielo. Era sempre la stessa storia con quei due: bastava nominare l'uno che l'altro scattava. Quando avrebbero tolto i prosciutti dagl'occhi proprio non lo sapevano...

"Rosie? Dove stai andando?" Domandò Ron notando solo in quel momento la figlia già lontana dal tavolo.

"Fratellino, ma certo che sei proprio stupido, eh. Sta andando dal suo Scorpiuccio piccino picciò. Vero nipotina?" Ci scherzò sù George.

La ragazza in questione prese colore, diventando del medesimo colore del quale aveva i capelli colorati. "Io e Scorpius siamo solo amici. Sono anni che ve lo ripeto." E, detto questo, quasi corse verso il tavolo al quale sedeva il ragazzo tanto discusso.



"Scorpius, occhio che arriva." Sussurrò Zabini jr al suo compagno di stanza.

"Chi?" Chiese stupidamente il biondo.

"Ma di chi stiamo parlando da quando è iniziata la cena? Rose, idiota!" Rispose per lui Albus.

"Oh, cazzo.
E fu così che i fogli su cui era accuratamente descritta la festa, i regali e tutto il resto finirono in terra, nascosti dai piedi dei presenti. 


E proprio in quel momento, una rossa ben nota al gruppo andò a sedersi accanto al più giovane dei Malfoy.

"Di che parlate?" chiese la ragazza rubando una patatina fritta dal piatto del suo migliore amico.

"Nulla di importante, Rosie." sviò semplicemente in risposta lui. Poi, come ricordatosi improvvisamente di un qualcosa d'importante, chiese: "Ma Steeval si è più fatto sentire?"

"Chi è Steeval?" chiese Harry prima che la nipote potesse rispondere.

"Uno che va' dietro a Rose da anni..." rispose Albus con leggerezza.

"Uno stronzo che va' dietro a Rose da anni, vorrai dire." lo corresse Scorpius, mentre sotto la tavolata stringeva forte i pugni; tanto da far diventare le nocche delle mani bianche...


Gli adulti si scambiarono uno sguardo d'intesa: Scorpius doveva stare lontano da quel ragazzo.

"Ad ogni modo, ha cercato di invitarmi ad Hogsmeade, stamattina, poi è arrivato papà e si è ammutolito. Ne ha paura, come d'altronde ne ha di te. Ha paura degli unici due che non alzerebbero un dito su di una mosca, guarda un po' tu..." raccontò la rossa, prendendo un'altra patatina dal piatto dell'amico.

"Appunto, ad una mosca. Chi ha mai parlato di uno scarafaggio come lui." rispose incazzato Scorpius. "E comunque, sai che potresti tranquillamente prendere un piatto servirti delle patatine dal vassoio?"

Rose rise. "Lo so, ma è più divertente prenderle da te. Ma poi, mi spieghi che ti ha fatto quel ragazzo? Di solito non tratti questo trattamento di merda per nessuno."

"Già, Scorp, perché ce l'hai tanto con quel poveretto?" rise di lui Drew.

Il ragazzo gli lanciò uno sguardo di fuoco. "E' uno stronzo ed ho le mie ragioni per dirlo. Tutto qui."

"Sarà, comunque, voi siete emozionati per esser tornati?" cambiò argomento l'unica Weasley lì in mezzo.

"Stiamo parlando di Hogwarts, Rose, ovviamente siamo emozionati. Nonostante per molti di noi ex-Serpeverde siano stati anni davvero molto difficili, c'è sempre quel sentore di magia che ti avvolge e ti fa sentire a casa. E' unico, speciale. E' casa."

I partecipanti alla conversazione rimasero piuttosto sorpresi dalla risposto di Draco.

Non si aspettavano, dopo tutto il dolore provato in quella scuola, che proprio lui fra tutti fosse così felice d'esser tornato.

Ma era pur sempre un ragazzino, a quei tempi, e come tale spendeva la maggior parte del suo tempo libero - libero anche dalle imposizioni del Lato Oscuro - a spassarsela.

Era proprio quello, infatti, ciò che gli altri trascuravano maggiormente: la loro età. Era solo dei ragazzi, perché non lo capivano? Quella guerra aveva portato molte più vittime di quelle ricordate: aveva preso anche l'innocenza e l'adolescenza di tutti gli alunni di Hogwarts. E, si sa, quelle non sarebbero mai più tornate, nonostante loro fossero tornati in quel Castello.

   
 
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