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Autore: sunako chan    01/05/2005    3 recensioni
Sotto l'atmosfera caliente della Spagna i nostri eroi si imbatteranno in una piccola peste che li aiuterà nel loro sport... e non solo...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ti amo

 

CAPITOLO 35

 

-Ti amo...- Sussurrò Benji avvicinandosi all’orecchio di Marzia.

Marzia sgranò gli occhi. Cosa aveva appena detto Benji? Ti amo. Il Ti amo che aveva sempre sognato di sentire adesso l’aveva udito, da lui.

-Cosa?-

-Ti amo...-

L’aveva detto un'altra volta... stava sognando, possibile che lui l’amasse davvero? No, non stava sognando, lo capì non appena si pizzicò un braccio facendosi male.

-Tu mi hai detto che volevi sentirtelo dire... e io ho esaudito il tuo desiderio...- disse poi Benji facendo catapultare Marzia sulla Terra.

-Allora, non mi ami davvero?-. Disse lei delusa.

-Cos’è quella che ho appena udito? Una nota di delusione?-

-Cosa? Delusione? Chi io? Ma no... non intendevo sentire quelle parole dal primo che capita quello!-

“Strano a me sembrava che ci fosse davvero una nota di delusione in quella frase... mi sarò sbagliato... mi sa che sto diventando pazzo, speravo che in quella frase ci fosse un po’ di delusione, invece... mah! Cosa ha detto? Il primo che capita? Mi considera solo: il primo che capita?”

-Bene... adesso me ne posso anche andare!- disse Benji mentre si alzava e si dirigeva verso la porta.

-Prego... ma dove vai? Aspetta!- Marzia lo raggiunse e lo blocco per una mano.

-Perchè vai via così? Non ho ancora finito di medicarti, siediti lì!- disse lei indicando lo sgabello che un attimo prima era occupato da Benji.

-Vuoi lasciarmi in pace? Non sei la mia mamma! Sono quattro graffi, smettila di occuparti di me!-

Si girò in modo da non dargli più le spalle e vide che lo stava guardando fisso negli occhi.

-Non preoccuparti, non mi occuperò mai più di un bambino viziato come te! Me ne vado...-

Marzia, dopo averlo guardato un’ultima volta, uscì dall’infermeria.

-Bene, vattene che è...- Benji si bloccò, ma cosa aveva detto? Non voleva che lei se n’andasse, ma che gli era preso? Perchè si era accanito tanto contro di lei? Forse perchè aveva udito quelle parole che gli avevano fatto tanto male: il primo che capita.

Benji, dopo aver inspirato profondamente, diresse i suoi passi verso la piccola Marzia che ormai si era allontanata abbastanza da lui. La bloccò per una mano e la fece girare. Vide che stava piangendo. Istintivamente la prese tra le sue braccia e l’abbracciò.

-Scusa... non volevo farti piangere... perdonami...- disse lui abbracciandola più forte.

Stranamente, Marzia non ricambiò l’abbraccio anzi si allontanò da lui.

-No... non puoi prima... prima trattarmi male e poi... poi chiedermi scusa... no... non te lo permetto...-

-Ti prego... scusa... non ho potuto fare a meno di non arrabbiarmi...-

-Perchè? Spi-spiegamelo.-

-Perchè tu...- No, non poteva mica dirgli: perchè tu mi hai detto che sono il primo che capita. –Tu...-

-Hai visto? No... non c’è nessun... motivo... ti diverte vedermi piangere, eh? Non è vero...-

-Smettila! Sta zitta!-

La reazione di Marzia non si fece attendere che gli mollò uno schiaffo.

-Ahi... tu mi hai schiaffeggiato!-

-Sai... mi sento meglio...- disse lei prima di andare via.

-No, tu adesso me la paghi...- Benji la bloccò da dietro e dopo averla fatta girare le fece il solletico sulla pancia.

-No... il solletico... no... ahhhhhhhhhhhhhaahhhhhhhhhhhh!-

-Invece si...-

-Bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa ahahahahahahhaahhahahahhaha!-

Marzia lo fermò riuscendo a bloccargli i polsi.

-Basta... ah... finalmente...-

-Sai, sei... lasciamo perdere, che è meglio...-

-No... adesso me lo dici...-. Marzia continuava a stringergli i polsi.

-No davvero... rischierei di farti arrabbiare di nuovo...-

Benji era pericolosamente vicino a Marzia, troppo per i suoi gusti. Marzia gli lasciò i polsi ma il risultato fu che Benji l’attirò a se.

Che diavolo voleva fare? Si ritrovò a pensare Marzia.

Benji avvicinò il suo viso a quello di Marzia.

“Devo farlo, devo... o me ne pentirò per tutta la vita... sono le sue labbra che mi portano a farlo...”

Benji la vide sgranare gli occhi per lo stupore mentre si avvicinava, ed infine poggiò delicatamente le labbra su quelle di Marzia mentre con una mano le sollevava il mento in modo tale da avere un accesso più semplice alle sue labbra.

*******************************

Una ragazza stava camminando lungo i corridoi dell’hotel, ma si bloccò non appena vide una figura a lei familiare.

Gli si avvicinò a si bloccò davanti a lui.

-Proprio te cercavo, Mark. Devo parlarti!-

-Anch’io devo parlarti. Lusia.-

-Prego inizia prima tu...-

-Ok. Non so quale sarà la tua decisione riguardante la scelta tra me e tuo fratello, ma devo assolutamente dirti una cosa: IO TI AMO DAVVERO TANTO E NON POTREI MAI SOPPORTARE UN TUO RIFIUTO.-

Lusia lo guardò negli occhi. No, ora sarebbe stato molto più difficile dirgli quello che pensava. Istintivamente Lusia si mise le mani davanti al viso.

Ma cosa, piangeva, Lusia piangeva, adesso perchè piange? Pensò Mark.

-Perchè piangi amore?-

Dopo aver asciugato le lacrime con il palmo delle mani e aver inspirato profondamente, Lusia incominciò a parlare -Allora, ho riflettuto molto sulla mia scelta, è stata molto dolorosa e difficile, ma... non posso stare con te pensando che mio fratello non approva la nostra unione...-

-No...-

-E’ finita Mark.-

-Lusia, stai scherzando vero?-

Mark le prese il viso tra le mani e, dopo averla guardata negli occhi, avvicinò il suo viso a quello di Lusia, che, però, girò il suo su di un lato.

-Mi dispiace...- disse lei.

-No... ti prego... non puoi... no...-

-Mark... è finita...-

Mark, dopo aver stretto i pugni, la guardò per l’ultima volta negli occhi, per poi incominciare a camminare.

-Mark?-

Mark si fermò ma senza girarsi.

-Rimarremo amici, vero?-

-No, non puoi chiedermi questo, non dopo avermi detto che è finita.-

-Ti prego...-

Mark, senza neanche guardarla per l’ultima volta, continuò la sua strada.

Lusia, dopo averlo guardato, girò i tacchi e incominciò a correre. Si rinchiuse dentro la sua stanza e, dopo essersi buttata sul letto, incominciò a piangere.

*******************************

-Ecco... devo parlarti... a proposito della nostra piccola discussione telefonica... ti chiedo scusa, avrei dovuto farti parlare prima di accanirmi contro di te... mi dispiace... ma sono fatta così, non lascio a nessuno il tempo di spiegarsi... mi dispiace...- Nadja abbassò lo sguardo, non era da lei chiedere scusa ad una persona, come gli era stato insegnato da sua madre, ma n’andava della sua felicità, della sua vita.

-Non preoccuparti, ho già dimenticato tutto... adesso non essere triste... ti prego... mio tenero bocciolo di crisantemo...-

-Davvero non sei più arrabbiato?-. Disse Nadja non alzando angora lo sguardo.

-Certo, e come potrei essere arrabbiato con il mio tenero bocciolo di crisantemo? Adesso, non essere triste che se no, lo divento anche io.- disse Tom alzando con il pollice e l’indice il viso di Nadja. -Ti amo, e anche tanto lo sai...-

-Anch’io Tom...- e si baciarono.

 

 

 

 

Ciao a tutti, come va?

Io bene.

Come vi è sembrato il capitolo? Lo so, è un po’ cortino, ma sempre meglio di niente.

Poveri Lusia e Mark, e questo è successo per colpa di un ficcanaso di nome Bruce Harper.

Finalmente si sono baciati quei due! Ohhhh lo dobbiamo scrivere sul calendario.

E Tom e Nadja hanno chiarito.

 

Che cosa succederà nel prox chap?

Che cosa farà Mark senza Lusia?

E Lusia?

E Marzia come reagirà al bacio di Benji?

E Danny e Ed staranno insieme?

Lo scoprirete nella proxima puntata di “Dalla Spagna”.

 

E con la bellissima canzone di Michael Bublé “Home” vi lascio.

Baci Asuki.

  
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