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Autore: ghostmaker    18/12/2018    1 recensioni
L’U.S. Marshall Cooper ha liberato Saxon e il serial killer per premio gli ruba la pistola e lo uccide. Nella stanza entra Debra e ingaggia uno scontro a fuoco con Saxon che ha la meglio sulla ragazza. Saxon, ferito a un braccio, fugge, mentre Debra, colpita alla milza, crolla a terra. Arrivano sulla scena Batista e Quinn, Debra è caricata sull’ambulanza e insieme con lei sale anche Joey e i due saldano ancora di più il legame amoroso che li sta riunendo. Nel frattempo Dexter e il piccolo Harrison hanno raggiunto l’aeroporto di Miami dove dovranno incontrare Hannah, ma al terminal è presente l’investigatore privato Elway. Dexter compra degli oggetti al duty free, li mette in uno zaino che poi appoggia vicino ad alcune sedie segnalando a una hostess che è Elway ad averlo abbandonato. L’investigatore privato è bloccato dalla polizia, Dexter fa uscire Hannah dal suo nascondiglio, i tre si allontanano dall’aeroporto, ma ancora una volta i piani per la fuga devono cambiare quando il vice capo della polizia Matthews avvisa Dexter della sparatoria tra Debra e il fuggitivo Saxon. È da questo momento che inizia il “vero” finale della serie tv.
Genere: Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Angel Batista, Debra Morgan, Dexter Morgan, Joey Quinn
Note: Otherverse | Avvertimenti: Violenza
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DON’T YOU REMEMBER THE MONSTERS?





Dexter è seduto sulla sedia mentre attende che Debra, dopo aver subito l’operazione per estrarre la pallottola sparata da Saxon, si risvegli. La ragazza, molto pallida, riapre gli occhi e vede il viso del fratello.
«Che cosa ci fai ancora qui?»
«Mi ha chiamato Matthews».
«Avevo detto di non avvisarti, di lasciarti partire senza crearti problemi».
«Sei mia sorella, non sei un problema e starò qui fino a quando sarai guarita».
«Dex, ci vorrà molto tempo prima che mi rimetto in piedi, ma ti assicuro che se mi trascino verso il tuo culo, lo prenderò a calci se non te ne vai!»
Dexter sorride ma Debra comprende, avendo conosciuto il lato oscuro del fratello, che lui è ancora a Miami anche perché Saxon è ancora libero.
«Parti Dexter, ci penserà Batista a trovarlo. Io sto bene, vai da Harrison e trova un poco di pace insieme alla biondina» dice Debra accennando un sorriso.
La ragazza, provata dalla fatica di parlare, si addormenta, Dexter le bacia la fronte e a bassa voce le dice: «Anch’io ti amo».
L’uomo esce dalla stanza ed è bloccato da Elway.
«Lo so cosa state facendo e ti giuro che vi fermerò a tutti i costi!»
Dexter spinge l'investigatore privato contro un muro.
«Se ti metti sulla mia strada, io ti giuro che sarà molto peggio di quello che puoi immaginare».

Nel frattempo Saxon ruba un’auto e raggiunge le vicinanze dell’ospedale in cui è ricoverata Debra. Il sangue gli scende ancora copioso dal braccio e guardandosi attorno individua un negozio di dog-sitter, vi entra e con la minaccia della pistola obbliga il guardiano a ricucirli la ferita.

Dexter raggiunge la stanza di hotel in cui si sono nascosti Hannah e Harrison. La donna illustra il nuovo piano d’azione per la fuga da Miami.
«L’aeroporto è stato chiuso per l’intensificarsi dell’uragano quindi ho trovato su internet un modo per superare il problema. Per l’evacuazione della città hanno abilitato dei pullman speciali che, insieme con quelli normali, lasceranno Miami attraversando una corsia preferenziale. Guardando gli orari ho scoperto che uno dei pullman raggiunge Daytona in tempo per la coincidenza con un altro che ci porterà fino a Jacksonville e da lì prendere l’aereo».
«Non posso partire Hannah, devo chiudere i conti con Saxon per mia sorella e anche per me».
«Lo avevo immaginato e non ho problemi a restare qui fino alla fine».
«No, tu e Harrison seguite il piano che hai preparato e salite sull’aereo per il sud America. Io vi raggiungerò quando tutto sarà finito. Hannah, mi fido solo di te e sono sicuro che Harrison è in buone mani».

Hannah e Harrison prendono il pullman, Dexter torna all’ospedale conscio che Saxon cercherà di fargli del male eliminando Debra. Saxon, infatti, colpisce alla gola il guardiano del dog-sitter e lo fa entrare sanguinante nel pronto soccorso così che la distrazione di un uomo ferito gli permetta di raggiungere la camera di Debra, ma anche Dexter sfrutta questa situazione caotica. I due uomini si trovano vicinissimi alla camera della ragazza, si guardano in faccia e la loro aggressività promette uno scontro ma all’improvviso appare Batista. Il tenente punta la pistola alla tempia di Saxon e lo costringe a inginocchiarsi in modo da potergli mettere le manette senza difficoltà.
Dexter, per non essere riuscito a sfogare la rabbia, sospira mentre apre la porta della stanza, ma poi cerca di capire per quale motivo non ci sia più il letto della sorella; corre verso l’accettazione incontrando Quinn e la dottoressa che ha in cura la ragazza.
«Dov’è Debra?»
Quinn è in lacrime. «Stava bene ma all’improvviso ha avuto una crisi ed è in terapia intensiva».
«Come è possibile dottoressa? Aveva detto che stava andando tutto bene» chiede Dexter quasi furiosamente.
«Purtroppo la situazione si è aggravata all’improvviso, si è formato un grosso coagulo di sangue che, arrivato al cervello, ha causato un ictus improvviso. Non voglio mentirle. La vita di sua sorella è appesa a un filo sottile e, anche se il coagulo si assorbisse, temo che i danni cerebrali sia irreversibili. Debra potrebbe vivere in uno stato vegetativo nel quale non capirà neppure che siete presenti e per mangiare dovrà essere aiutata da una sonda gastrica. Dobbiamo soltanto sperare in un miracolo».
«Lei non la conosce, Debra è una donna forte, si salverà e non le succederà niente di tutto quello che sta prospettando perché i miracoli avvengono» dice Quinn asciugando le lacrime.
«Io non ne ho mai visti» replica Dexter.

Qualche ora più tardi Batista e Quinn interrogano Saxon mentre Dexter osserva la situazione restando all’esterno della stanza davanti alla vetrata oscurata. Quinn, il più coinvolto, si scaglia contro Saxon cercando di colpire l’uomo che ha ferito la sua amata ma Batista riesce a fermarlo e ad allontanarlo. Saxon ride ma anche il tenente non è tenero con lui e gli fa intendere subito che prima di andare sulla sedia elettrica, per colpa degli atti criminosi di cui si è macchiato, non passerà tranquillo gli ultimi giorni di vita.

Nel frattempo Hannah e Harrison erano saliti sul pullman che li avrebbe portati a Daytona Beach ma sul quale c’era anche Elway. La donna è quasi immobilizzata dall’investigatore privato mentre Harrison dorme. L’autista annuncia all’interfono che sono quasi giunti a destinazione ricordando le coincidenze con altri pullman.
«Siamo quasi arrivati, adesso farai la brava, io ti porterò dai poliziotti e poi m’intascherò i soldi della tua taglia mentre il piccolo andrà dritto ai servizi sociali».
Hannah allunga un braccio per prendere il thermos ma Elway le blocca nuovamente il braccio facendo forza.
«Voglio solo bere del the» dice la donna sorridendo.
Elway la lascia fare, lei versa del the in un bicchiere e, sorridendo, dice: «Posso offritene una tazza?»
«Credi davvero che sia così stupido?» dice sarcasticamente l’investigatore.
Hannah lancia in aria il bicchiere in modo che Elway si distragga e, velocemente, infilza la mano dell’investigatore con una siringa. Il liquido ha un effetto immediato così Elway rimane quasi paralizzato sul proprio sedile.
«Ascoltami bene Elway; quello che ti ho iniettato è un sedativo per animali e quindi dovresti essermi grato per averti lasciato in vita. Fra otto secondi ti addormenterai, e quando aprirai gli occhi potrai dirtelo da solo quanto tu sia stupido».
Il pullman si ferma, Hannah sveglia Harrison e con il bambino scende per prendere la coincidenza con il mezzo che li porterà a Jacksonville.

Dexter, dopo aver visto l’interrogatorio, sente dentro di sé la smania di eliminare Saxon così, dopo essersi fatto consegnare il kit per rilevare le tracce di polvere da sparo, entra nella stanza in cui è in custodia l’uomo che ha sparato a Debra.
Saxon sorride. «Come mai mi stai facendo questa visita inaspettata?»
«Prendo solo le impronte di paraffina e poi ti ucciderò con questa penna a sfera» risponde Dexter guardando la penna a sfera appoggiata sul tavolino.
Saxon smette di ridere perché gli occhi di Dexter mostrano un animale implacabile e pronto a colpire quindi decide di fare la prima mossa senza comprendere che Dexter l’ha provocato proprio per avere questa reazione. Saxon prende la penna e colpisce il primo punto del corpo disponibile dell’avversario ma Dexter si è già posizionato per lasciargli libera soltanto una spalla. Saxon capisce di essere caduto nel tranello ma non può reagire perché Dexter estrae la penna dal suo corpo e con un gesto veloce, quanto preciso, la conficca nella giugulare dell’avversario. Il sangue esce velocemente dal corpo di Saxon mentre Dexter, attendendo l’ultimo alito di vita dell’uomo, gli sorregge la testa in modo che non esista scampo. Dexter, a questo punto, suona l’allarme per sopraggiungere i soccorsi, e si appoggia a un muro simulando un dolore lancinante alla spalla ferita.
L’intera scena era stata ripresa dalle telecamere di sicurezza e Dexter, che aveva spinto Saxon ad aggredirlo, entra in una stanza insieme a Batista e Quinn. I tre rivedono cosa sia successo.
«Perché sei andato da lui Dexter? Eri troppo coinvolto!» chiede Batista.
«Proprio perché sono coinvolto che ho voluto fare io il test della paraffina in modo che non ci fossero errori nella procedura».
«Tu non sei più parte della squadra omicidi».
«In realtà lo sono ancora fino a mezzanotte».
«Si vede chiaramente che è stato Saxon ad aggredire Dexter» esclama Quinn.
Batista osserva nuovamente le immagini e capisce che la freddezza con cui Dexter ha colpito Saxon e poi atteso qualche istante prima di suonare l’allarme non è spiegabile in poche parole così esclama: «Puoi andare da Debra, qui è tutto in ordine; ti sei difeso e questo è quanto raccontano le immagini».

Dexter, lasciato libero da Batista, corre in ospedale e appena entrato incrocia la dottoressa che sta curando Debra. Lei sorride.
«Che cosa è successo?»
«Signor Morgan, sua sorella è fuori pericolo ed è un vero miracolo che le conseguenze dell’ictus siano poche considerate le previsioni. Debra è sveglia ma ha perso buona parte della memoria e pensiamo che difficilmente potrà ritornarle. La prego di entrare. Parlando con Debra scoprirà quale sia l’ultimo ricordo di sua sorella in modo che avremo un quadro temporale sulla menomazione della memoria».
Dexter entra e Debra lo guarda sorridendo. «Fratellone, non mi dicono perché sono qui, e chi cazzo mi ha ferita».
«Deb, cosa è l’ultima cosa che ricordi?»
La ragazza chiude gli occhi per un istante. «Porca puttana!»
«Dimmi Debra» chiede Dexter preoccupato.
«Che cazzo! La Guerta promossa capitano della squadra omicidi! Dimmi che è solo un incubo!»
«Non è un incubo, è proprio la verità».
«Ho già detto “che cazzo” vero?»
Dexter sorride perché la sorella è viva ma anche perché ha dimenticato tutto quello che gli ha visto fare quando, nella chiesa, ha ucciso Travis Marshall, il killer dell’Apocalisse, ma soprattutto ha dimenticato che è stata proprio lei, per difenderlo, a uccidere Maria La Guerta, il loro capitano.
«Ora ti lascio risposare Debra, devo fare alcune cose personali».
«Sono fin stufa di sentirti dire che hai alcune cose personali da fare! Ah, e Quinn?»
«Starà venendo qua il tuo fidanzatino» dice Dexter testando nuovamente i ricordi della sorella.
«Già, fidanzato. Quasi non ci credo che stia insieme con lui. Forza, vattene, non voglio che tu veda mentre mi sbaciucchia e, quando torni, cerca di portarmi qualche pancake dei tuoi perché dubito che mi faranno mangiare qualche bistecca».
Dexter bacia la fronte della sorella ed esce dalla stanza mentre arriva Quinn.
«Joey, mia sorella si riprenderà, però non ricorda più niente del recente passato, però ricorda che stava insieme con te prima che tu le chiedessi di sposarla» dice Dexter celando ogni sentimento che prova in quel momento.
«Quindi non sa che stai partendo con tuo figlio?»
«No e non dirle niente, ora non ha bisogno di preoccuparsi per me. Rendila felice».
«Puoi scommetterci Dexter e buona fortuna anche a te».
I due uomini, che si erano sopportati a mala pena fino a quel giorno, si stringono la mano.

Dexter sale sulla sua barca, guarda l’uragano che si sta avvicinando alle coste della Florida e accende il cellulare.
«Ciao Hannah, come sta andando?»
«Dexter! Temevo di non sentirti più. Noi abbiamo superato il problema Elway e stiamo per salire sull’aereo. Quando ci raggiungerai?»
«Devo finire alcune cose ma Debra è viva e Saxon no».
«Aspetta, Harrison vuole parlare con te».
«Ciao papà, dove sei?»
«Ciao piccolo, sono ancora a casa perché la zia Deb non è stata bene ma quando guarirà vi raggiungerò. Ricorda tesoro, anche se sono lontano, ti voglio un mondo di bene, ricorda sempre le mie parole».
«Anch’io ti voglio bene».
Il bambino riconsegna il cellulare a Hannah che saluta. «Ci vediamo laggiù».
«Ciao Hannah».
Dexter spegne il cellulare e accende il motore della sua imbarcazione mentre il suo cervello crea nuovamente l’immagine di Harry con cui parla ad alta voce.
«Debra è salva da tutto, anche dai ricordi terribili che l’hanno portata quasi ad autodistruggersi e ora potrà davvero pensare soltanto alla propria vita».
«Non pensavo che saresti riuscito a provare questi sentimenti d’amore nonostante tutto quello che hai fatto fino a oggi. Sono fiero di te ma ora cosa farai?»
«Addio Harry».
L’immagine di Harry svanisce mentre Dexter accelera il motore della barca buttandosi dritto nel centro dell’uragano.

Il giorno seguente Hannah e Harrison sono seduti ad un bar in Argentina e la donna legge le notizie su internet scoprendo che sono stati ritrovati i rottami della barca “Slice of Life” nell’oceano e i soccorritori presumono, non avendo trovato il corpo che l’entomologo della squadra omicidi di Miami sia scomparso nell’oceano travolto dalla forza dell’uragano che ha colpito Miami.
Hannah, nasconde il dolore della perdita al piccolo Harrison, si asciuga le poche lacrime che non è riuscita a trattenere e, con gli occhi rossi, chiede al piccolo: «Che dici; ti va di prendere un bel gelato?»
«Sì, andiamo».
I due si alzano in piedi quando il cellulare della donna suona.


Qualche mese più tardi…


Un uomo molto anziano è sdraiato su un tavolo ed è bloccato dal cellophan che lo tiene inchiodato sul mobile. Si agita e pronuncia delle parole in tedesco mentre una donna si avvicina. Lei è bionda e l’anziano la scambia per una tedesca, chiede aiuto ma Hannah lo osserva in silenzio. Il vecchio osserva le foto sistemate in bella vista e capisce di trovarsi in pericolo ma conta di salvarsi senza considerare l’uomo che gli si è appena avvicinato.
«Liberatemi e vi darò tutti i soldi che vorrete!» esclama il vecchio.
«Anche le tue vittime promettevano denaro in cambio della vita? Oh no, è vero, a quelle persone avete rubato tutto prima di togliere loro la vita» dice Dexter girando intorno al tavolo. «Chi si è salvato ricorda i mostri mentre tu li dimentichi perché eri uno di loro. Ti sei macchiato di gravi atrocità e hai vissuto, anche troppo, nell’oro macchiato del sangue di queste persone».
Dexter appoggia il coltello sul cuore dell’uomo, Hannah mette le mani su quelle di Dexter e insieme spingono il coltello fino in fondo per poi osservare il sangue che scorre sotto il cellophan.





N.d.A.
Naturalmente ciò che avete letto non è il vero finale del telefilm Dexter, nonostante molte parti siano fedeli alle originali scelte degli sceneggiatori, così com’è chiaro che ho riscritto le parti finali non avendo gradito la conclusione della serie.
Dexter Morgan, un serial killer psicopatico, è un elemento scomodo al quale però devi dare un finale che abbia un senso più profondo e non puoi giustificare la sua fuga dicendo che si rende conto di essere un male per tutti quelli che gli sono stati vicini. Nell’arco dell’intera serie lui ne è già consapevole eppure continua sulla sua strada con “l’oscuro passeggero” nonostante la morte della moglie Rita e l’aver scoperto che il padre adottivo si è suicidato per non essere più riuscito a sopportare le azioni del figlio. Proprio nel momento in cui Dexter prova l’amore (anche se a modo suo) diventa impossibile che scelga di allontanarsi dalle uniche tre persone cui vuole bene. Certo, la morte di Debra gli “scombina” ulteriormente la sua mente allucinata ma per quale motivo togliere di mezzo la sorella? Ammetto che il personaggio di Debra, soprattutto nelle ultime stagioni, mi aveva conquistato e forse è questo ciò che non ho veramente digerito; togliere di mezzo Debra per dare un significato alla scomparsa di Dexter. Rivedendo tutte le ultime puntate ho avuto l’impressione che nessuno dei produttori della serie fossero consapevoli che l’ottava stagione sarebbe stata l’ultima perché anche la sottotrama di Masuka e la figlia  (che io ho pure tralasciato) stava andando verso una direzione che si è disintegrata come se non ci fosse mai stato un suo finale.
Ovviamente è una mia opinione personalissima ma avrei preferito, così come ho scritto, una Debra debilitata ma viva e un Dexter lontano ma attivo, oppure, la fine definitiva del macellaio di Bay Harbor come gesto onorevole sia alla memoria dei propri cari deceduti sia per le persone ancora in vita.
Il finale della mia storia è uno spunto preso proprio dal luogo in cui si sono ritirati Dexter e Hannah; quell’Argentina che ha protetto per molti anni i criminali nazisti sfuggiti al processo di Norimberga e non giustifico l’atto criminoso di togliere una vita per saldare il conto di azioni criminali come quelle avvenute nella seconda guerra mondiale.

  
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