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Autore: Jack83    23/12/2018    2 recensioni
8 Anime 8 vite che stanno per essere sconvolte ma qualcuno proverà a evitare ciò
Genere: Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ichigo entrò di gran carriera a scuola, aveva sbollito la rabbia nei confronti di Kisshu ma rimaneva comunque irritata per il fatto che qualcuno, chiamato Teppei, avesse avuto la brillante idea di passare al suo nuovo fidanzato una raccolta di doujinshi a sfondo erotico.

Non voleva di sicuro che il Kisshu attuale tornasse il vecchio Kisshu sotto la spinta di quei fumetti per adulti.
Era vero che molti ragazzi nella scuola, di nascosto, leggessero certa roba o meglio osservassero certe immagini tralasciando i dialoghi ma cavolo, pensò la mewneko, che non facessero cadere in tentazione altri ragazzi che, in passato, avevano dato prova di avere dei problemi nel tenere sotto controllo i loro istinti.

Ormai giunta in classe si lasciò cadere sulla sedia in attesa di Kisshu, andato a restituire il giornalino a Teppei con la promessa che gli avrebbe riferito il suo messaggio di non passargli più certa mercanzia, e che le lezioni iniziassero.

-Già arrabbiata di prima mattina? - chiese Moe avvicinatasi con Miwa al suo banco -Non è che Kisshu si è comportato male durante il week end che il vostro capo vi ha offerto in montagna? – chiese l’altra

-No- rispose lei incrociando le braccia e guardando la porta alle loro spalle -Cioè lo ero ma adesso sono arrabbiata con Teppei-kun. – spiegò

-Sembra che il tuo caro fidanzato Moe – continuò lei -ha avuto la brillante idea di passare uno dei suoi fumetti a Kisshu. - 

-Quali fumetti? – chiese lei

-Una serie di doujinshi porno di manga famosi – rispose l’altra guardando male l’amica 

Che ridacchio colpevole -Scusa Ichigo-chan- fece lei -non volevo procurare tutto questo trambusto ma… volevo stuzzicarvi un po’ –

-Guarda che fino a venerdì era solo il mio ragazzo in prova e da quel giorno a passato l’esame per essere il mio fidanzato… Di certo sarebbe stato bocciato o comunque rimandato se avessi scoperto quel dannato fumetto prima- replicò Ichigo -Poi ti ho spiegato che tipo era il mio diavoletto fino a un po’ di tempo fa! E tu che fai? suggerisci al tuo fidanzato di passargli uno di quei fumetti ma sei pazza!? – Chiese la mew neko indignata

-Scusa Ichigo-chan lo so che era una testa calda…  – Fece l’amica con fare mortificato ma poi si accese capendo ciò che la rossa aveva detto poco prima -Scusa come hai detto? Vi siete fidanzati venerdì?! Cosa è successo! Parla!  - Fece lei con Miwa che annuiva con forza -Non ci hai nemmeno chiamato per dircelo adesso parla! – Rimarco quella osservando dura Ichigo che, prendendo un respiro cominciò a raccontare l’episodio che le aveva fatto prendere quella decisione.

-Uao- fecero le due all’unisono -Quindi è veramente attaccato a te… e ci tiene così tanto che non ti ha spinto a fare altro questo week end? –

-No- rispose la rossa -Siamo ancora alle prime fasi e quindi ci siamo dati un po’ di tempo… di sicuro non aiuta quello che hai fatto Moe-chan-

-Scusa ancora Ichigo-chan- fece lei abbassando il capo -Però potresti avere dei suggerimenti per il futuro da quelle storie –

La ragazza aprì la bocca sorpresa -Tu hai? - Moe scosse la testa sorridendo però furba -Non dico nulla ma alcune cose sono interessanti –

-E tu Miwa non le dici niente? – chiese a quel punto all’altra amica -Siamo pur sempre ancora minorenni. –

La brunetta scosse la testa -Ormai ho rinunciato da tempo a capirla specialmente da quando lei e Teppei-kun hanno fatto quel passo si sono molto disinibiti. –

-Dai che non facciamo nulla di male- rispose la biondina facendo la linguaccia alle due.   

Nel frattempo, nel cortile della scuola, Kisshu stava parlando con Teppei cercando di mascherare il suo imbarazzo e la sua irritazione.

-Senti Tep- fece lui cercando essere calmo ma non riuscendoci appieno

-Dimmi K-Kun- fece l’amico guardandolo perplesso -è successo qualcosa? –

-Sì- disse lui incrociando le braccia -La mia micetta ha beccato il giornalino che mi hai prestato e non è stata molto felice di ciò. –

-Ah- fece semplicemente l’altro leggermente teso -non ti ha scorticato vivo? Ovviamente no, visto che sei qua-  

-Sono stato fortunato- rispose il verde incrociando le braccia guardandolo male

-Quindi sei venuto a restituirmelo? –

Kisshu annuì e tirò fuori il fumetto porgendoglielo

Teppei lo prese in mano e lo aprì, facendo scorrere veloce le pagine.

-Alcune cose sono interessanti sai- Disse il ragazzo -Prima o poi io e Moe le metteremo in pratica-

-Grazie per l’informazione- rispose Kisshu sempre fra l’imbarazzato e il nervoso

Teppei lo guardò un attimo perplesso -Moe mi ha riferito che fino a qualche tempo fa eri più spigliato su certe cose-

-Ho messo un po’ la testa a posto- rispose il verde -posso dirti che se si parla di Ichigo tendo ad essere più contenuto-

-Fai bene mio caro- lo supporto l’altro -Non bruciare i tempi e vedrai che tutto andrà bene-

-Grazie per l’incoraggiamento ma sarà meglio entrare in classe, non ho voglia di avere lavoro supplementare dal prof della prima ora- concluse Kisshu che si avviò con l’amico verso l’edifico che gli avrebbe ospitati per le prossime ore.

-Nemmeno io – disse Teppei che lo segui a ruota

 

-Dannazione- Fece Marco al telefono -Mi sta dicendo che i Bleach non vengono più perché hanno trovato un ingaggio migliore? -

Dall’altro capo del telefono il manager del gruppo senti la leggera irritazione del castano ma non se crucciò -Sì, adesso hanno un contratto presso una casa discografica e devono registrare il loro primo disco, non hanno più tempo per questi piccoli concerti-.

-La proposta da chi è stata fatta se posso saperlo? – Chiese il castano cercando di darsi un contegno

-È stato Nick Nolte, sembra che li abbia sentiti e gli siano piaciuti, ha quindi chiamato un suo amico discografico che li ha scritturati-

La spia non fu totalmente convinta della risposta dell’uomo ma decise di non insistere troppo.

-C’è qualche altro gruppo disponibile per quella data? - chiese allora lui ma sapeva che la cosa fosse difficile

dato il breve preavviso.

-no, mi spiace ma se vuole i suoi amici potrebbero fare una serata con degli attori comici, sa se sono interessati? –

Rispose l’altro proponendo una soluzione che Marco ben sapeva non poteva essere accettata da Akito e Sana.
Loro due volevano una serata musicale e, testardi come muli, serata musicale sarebbe stata.

-Ok, ma a nome loro declino l’offerta e la ringrazio ancora per il tempo concessomi-

Chiuse la comunicazione e poi guardò male il telefono.

-Andata male? - chiese Keiichiro da dietro il bancone della cucina

-Già- fece Marco guardandolo -Allora piano B sia… Sperando che Pai non salti addosso a Kisshu o gli lanci qualche suo attacco per ringraziarlo di averlo messo in mezzo a questa mia idea-

Il pasticciere sorrise benevolo -Penso che tu debba informarlo per primo e non aspettare che sia Kisshu a farlo-

-Credo anch’io- fece l’altro -La cosa interessante e che anche le ragazze si siano proposte nel cantare un pezzo pure loro-

-Minto non voleva essere da meno di Zakuro e ha sfidato Ichigo dopo che l’ha presa in giro e lei, permalosa com’è, ha accettato mentre Purin l’ha preso come un gioco mentre per Retasu non so… Penso per solidarietà verso Sana e Akito-

-Penso che per Retasu sia così anch’io- rispose il castano

Solo Retasu era stata informata del piano B, visto che i due erano nell’infermeria quando Marco aveva lanciato l’idea del piano, per la serata del locale di Akito e Sana, dietro la promessa che non ne avesse fatto parola con il fidanzato.

Lei aveva accettato a patto che Pai l’avesse saputo al più presto, quindi entro quel lunedì, cosa avesse combinato Kisshu nei suoi confronti.

Ma in quel momento i due si voltarono verso la porta posteriore che, aprendosi di scatto, vide Kisshu entrare di corsa.

-Qualcuno mi salvi da mio fratello! È imbizzarrito! –

I due adulti si guardarono un attimo poi sospirarono scuotendo la testa.

-Kisshu hai mica detto a Pai del Piano B? –

Il ragazzo si grattò la guancia imbarazzato -Diciamo che ho calcato un po’ la mano nel dirglielo-

-In che modo? – Chiese Marco

-Dicendo che avrei potuto… Fare cose con Retasu- fece imbarazzato Pai entrando di corsa nel locale, puntando poi i suoi ventagli contro il fratello.

-Per piacere Pai-san abbassa l’arma- chiese con condiscendenza Keiichiro nel mentre Marco era scattato frapponendosi tra i due alieni.

-Calma Pai- fece la spia -L’idea è stata mia ma vorrei realmente che voi partecipaste a questa mia piccola pazzia.

Prendila come un modo per conoscere meglio gli esseri umani e per stare assieme a Retasu-

Pai soppeso le parole del castano, osservandolo per un attimo, abbassando poi l’arma

-Ok ma lo faccio solo per lei- detto ciò superò Kisshu, rifugiatosi dietro il bancone e che gli sorrideva nervoso, bruciandolo con lo sguardo.

-Ok- fece Keiichiro ridacchiando preoccupato -questa cosa è andata ora vi toccherà provare-

Marco fece una smorfia -Già-

In quel momento arrivarono di corsa Ichigo, Retasu, Purin e Taruto.

-Dov’è quello scemo del mio fidanzato- chiese arrabbiata la rossa

-Ciao Micetta- fece Kisshu che, ancora rifugiato dietro il bancone, sorrideva sghembo -arrivata presto-

-Eccoti- fece lei avanzando ancora irritata -ma come diavolo ti è saltato in mente di dire certe cose a Pai? Sai che è terribilmente suscettibile su certi argomenti.

Lo so io che non lo conosco bene ma non tu con cui ci vivi assieme? Cosa sei masochista? -

-Sono un tipo a cui piacciono gli scherzi micetta- rispose lui ridacchiando

-Inoltre- fece Purin -Hai messo in imbarazzo Retasu one-chan-

Retasu annui -Già- fece lei ancora leggermente rossa -Io e Pai-kun non siamo tipi molto spigliati lo sai-

-Scusa pesciolina- fece il verde massaggiandosi la nuca -ma a volte non ho filtro tra cervello e lingua, quindi le parole mi escono dirette-

Marco sentendo ciò alzò gli occhi al cielo e scosse la testa mentre Keiichiro ridacchio

Taruto anche lui non ci trovava nulla di divertente nel comportamento del fratello acquisto -Kisshu sei un Baka, sai benissimo che teletrasportare tre persone richiede molta energia-

-Volevi… - ma le parole gli morirono in bocca dopo lo sguardo fulminante della fidanzata -Forse è meglio se ci andiamo a cambiare-

Detto ciò prese per mano Ichigo e la trascino verso il seminterrato seguiti da Purin, Retasu e Taruto, quest’ultimo prima prese una manciata di biscotti appena sfornati per rimettersi in forze dopo lo scherzo di Kisshu.

-A volte mi chiedo- fece Keiichiro appena i ragazzi uscirono -come Kisshu possa passare da momenti molto adulti a momenti in cui sembra un bambino capriccioso ed impulsivo. –

-Si chiama adolescenza mio caro Kei- rispose Marco osservando la porta chiusa -si chiama adolescenza anche da loro-

-Oppure è solo uno scemo senza speranze- Ryo entrò in quel momento nella cucina ed espresse il suo pensiero -Mi chiedo cosa ci trovi Ichigo in lui? –

-Geloso? - chiese Marco

Il biondo alzò un sopracciglio guardandolo scettico -Geloso no, direi piuttosto preoccupato. Voglio bene alle ragazze come se fossero delle sorelline. Ichigo è la sorellina un po’ impacciata, sognatrice e piena di vita che molti vorrebbero… Diciamo che tutte le ragazze sono il prototipo della sorellina perfetta-

Spiegò l’americano pensando alle caratteristiche di Ichigo.

-Mentre Zakuro è il prototipo di ragazza bella ed impossibile? – chiese Marco 

Ryo arrossì; non si sa bene se per la rabbia, la gelosia oppure per l’imbarazzo, guardando male l’uomo ma poi sospirò

-Zakuro usa una maschera. È una donna dolce, forte, gentile, premurosa, caparbia ed intelligente. -

-Mi stai adulando perché hai fatto qualche stupidaggine Ryo-chan? – chiese la mew lupo vestita nell’uniforme da cameriera guardando i tre uomini a braccia conserte ed un sorriso furbo stampato in faccia.

Sentendo la sua voce a Ryo scorse una goccia di sudore lungo la tempia… Di solito teneva la dolcezza per i momenti privati tra loro due mentre in pubblico; anche con le ragazze, Keiichiro ed ora; da quando era cominciata tutta la vicenda della ambasceria, con gli alieni e Marco cercavano di avere un rapporto più formale.

 -Stavamo solo parlando del fatto che Minto, Retasu, Ichigo e Purin sembrino essere il prototipo delle perfette sorelline- lo difese Keiichiro in maniera diplomatica

-Confermo- fece Marco sorridendo sornione

-Beh, anche Kisshu, Pai e Taruto possono anche loto il prototipo dei fratelli perfetti o quasi-

Fece lei rispondendo al sorriso della spia

-In che senso? - Chiese Ryo sbuffando

-Taruto è il fratellino che cerca il suo posto nel mondo ma non sa che strada seguire: quella di Pai, ligio al dovere e serio, oppure quella di Kisshu, più leggera e senza troppi pensieri.

Kisshu è il fratello “pazzo” che cerca di lottare contro l’autorità e fare di testa sua ma sta maturando e sta capendo che a volte bisogna riflettere sulle cose prima di farle.

Pai invece è il prototipo del fratello maggiore che cerca di proteggere i propri fratelli ma a volte esagera e si fa prendere dalla rabbia, facendo anche dei gravi errori, ma a capito che deve lasciar perdere la fredda logica e lasciarsi andare ai sentimenti. -

Spiegò la viola ai tre

-Hai fatto una disamina perfetta di quei tre- fece Keiichiro annuendo

-Tra i tre, come fratello, preferirei avere Taruto- disse Ryo -Kisshu ho paura che rischierei di prenderlo a sberle ogni due per tre per le cavolate che fa e Pai non so lo trovo inquietante-

-Forse perché è molto simile a te Ryo? – chiese Marco osservandolo in maniera furba

Ryo sembrò indignarsi e strinse gli occhi a due fessure -Non dire stronzate-

-Ecco- fece la spia scuotendo la testa sorridendo malizioso -hai avuto una reazione uguale a quella che avrebbe avuto l’alieno maggiore-

Zakuro si portò una mano alla bocca e coprì una leggera risata lasciando basito il fidanzato -Zakuro tu la pensi come lui- ed indicò con la testa il castano.

-In parte sì a differenza di Pai però tu ti sei aperto molto prima e sei più divertente- rispose lei sorridendo

-Kei-san? - chiese al suo vecchio tutore -Anche tu sei d’accordo con loro? -

-Vuoi la verità? Tu e Pai siete molto simili e non ci puoi fare niente sai- fece il pasticciere sospirando.

-Che bello ho un fratello gemello alieno- borbotto l’americano irritato.

-Sempre meglio di avere un fratello come Kisshu no? – fece Marco

-Già meglio Pai o Taruto che Kisshu come fratello – rispose Ryo incrociando le braccia

-Per piacere- fece l’alieno minore entrando dentro la cucina -Già mi bastano quel musone di Pai e quel pazzo di Kisshu come fratelli non aggiungiamoci un altro musone ma la spia e Keiichiro non sarebbero male come fratelli –

I quattro si voltarono verso di lui guardandolo un po’ sopresi ed imbarazzati -Comunque volevo chiedere se possiamo aprire il cafè-

-Certamente Taruto-kun- rispose Keiichiro gentilmente -e non dire nulla di quello che hai sentito per piacere- chiese a conclusione

-per piacere non sono come Kisshu, perché si vanterebbe a tutto spiano di una cosa così idiota-

Detto ciò uscì dalla cucina e andò ad aprire il locale.

-Taruto sarà una bella via di mezzo tra i due – constatò Marco sorridendo

-Speriamo che non prenda i difetti di Kisshu però- Fece Ryo alzando un sopracciglio

-Staremo a vedere come crescerà- fecero Keiichiro e Zakuro sorridendo anche loro. 

 

La giornata al cafè lavorativa giunse rapidamente al termine, anche per Marco che mise vie i documenti che utilizzava le il suo lavoro di copertura.

Poi guardò la squadra, Ryo e Keiichiro -Allora- fece lui -pronti per vedere la mia casa qui? –

-Se proprio dobbiamo- disse Pai irritato

-Dai Fratellone- cercò di rabbonirlo Kisshu -Così potrai far vedere alla tua pesciolina il tuo valore alla tastiera. -

Il maggiore si voltò verso di lui guardandolo in una maniera indescrivibile mentre Retasu arrossì

-Dai Kisshu oni-chan- fece sorridente Purin -smettila di prendere in giro Pai oni-chan-

-Sembra che la piccola abbia più cervello di te Kisshu- fece il viola serio

Kisshu sbuffo solamente -Vogliamo andare? – fece poi per chiudere la questione

-Cos’è? non ti aggrada essere ripreso elfetto? – Chiese Minto

-Se nessuno capisce le mie battute che ci posso fare uccellino – replico il verde

-Se almeno facessero ridere o almeno sorridere- controreplico la mora assottigliando lo sguardo

-Di sicuro non cerco di far sorridere te visto che hai paura delle rughe- rispose nuovamente l’alieno

Ma prima che lo scambio di battute potesse degenerare, visto che Minto si stava avvicinando pericolosamente a Kisshu, fu Marco a parlare

-La piantate di comportarvi come dei neonati e andiamo-

La cosa mise fine allo screzio tra i due ed il gruppo si avviò all’esterno dove presero il pulmino utilizzato nel fine settimana.

Il viaggio fu allietato dalle chiacchere tra le ragazze e i racconti di come fossero andate le lezioni.

-Eccoci- fece la spia fermandosi davanti al cancello automatico dell’edificio che usava come base.

-È grossa come casa- fece Ichigo -molto più piccola di quella di Minto e della casa al mare di Ryo ma pur sempre grossa. -

-Già- fece Minto osservando la casa con fare critico

Scesi dal veicolo Purin, non si sa da dove, tirò fuori un impermeabile grigio ed un cappello borsalino a larga tesa dello stesso colore

-Visto che siamo a casa di una spia ci dobbiamo vestire da spie? –

La situazione lasciò basiti tutti tranne Marco che sorrise benevolo -Scusa ma mi sono mai vestito così? –

La ragazza ci pensò un attimo -No, ti sei sempre vestito in maniera normale, Elegante ma normale- rispose poi.

-Brava Purin ora entriamo dai! Dobbiamo iniziare a provare perché manca pochissimo tempo al concerto e dobbiamo ancora vedere se i miei tre aiutanti sono in grado di suonare gli strumenti umani ed imparare a farlo-

Entrati in casa, superato l’atrio d’ingresso, si trovarono in un’ampia sala dove erano stati piazzati un pianoforte, due chitarre elettriche con amplificatori e una batteria.

Alle pareti c’erano foto di paesaggi alpini e di Marco assieme ad alcune persone.

Zakuro ne notò una e si avvicinò ad essa, osservando che erano Sana e Akito.

In quella foto si vedeva la spia che abbracciava i due mentre: Akito era vestito con la divisa della squadra nazionale di Karate mentre Sana indossava un kimono rosso con motivi floreali di vari colori.

La ragazza accarezzo la foto con nostalgia ma poi distolse l’attenzione dalle foto a causa del richiamo di Marco

-Ecco a voi gli strumenti musicali umani simili a quelli voi suonate sul vostro pianeta- disse la spia mostrando gli strumenti alla squadra.

Pai osservò con serio il pianoforte, si avvicinò ad esso e passo le dita sopra la cassa armonica.

-Sì, ci sono alcune differenze per esempio nello strumento che suoniamo da noi non ci sono tre pedali ma solo due mentre la cassa armonica è inclinata non arcuata… Direi che potrei dare il mio contributo alla causa. -

 Marco annui compiaciuto, intanto anche Kisshu si avvicinò alle chitarre e ridacchiò.

-Dovrei avere meno problemi rispetto del mio fratellone ad abituarmi e a capire come si suona lo strumento umano rispetto al nostro. –

-Perché? – chiese curiosa Ichigo

-Perché mia cara micetta il vostro strumento a solo sei corde mentre il nostro ne ha dieci, per il resto è praticamente uguale e, da quanto ho visto in Tv e sul computer, si suona nello stesso modo. –

Detto ciò accese l’amplificatore, prese una delle chitarre in braccio e la provò dandogli un colpo alle corde.

-Oddio ci mancava solo che il nostro elfetto si lodasse da solo- fece Minto osservando gli strumenti

-Invidiosa passerotta? – chiese l’alieno

-Ma per piacere io…-

Il rumore di un rullante e di una gran cassa suonati con maestria fecero zittire la mew bird che si girò verso Taruto che si era messo a provare lo strumento.

-Bellissimo- fece lui -ci sono solo alcune cose in più ma è praticamente uguale a quella che suono su Ghea-

-Sai quante volte i nostri controllori avrebbero voluto rompertela in testa? – Chiese Kisshu in maniera furba -Un sacco- rispose ridacchiando l’altro -Almeno così mi vendicavo del fatto che ci facessero vivere da semi reclusi-

Ryo e Keiichiro a quel punto si avvicinarono a Marco che stava sorridendo soddisfatto -Sei fortunato amico, forse per sabato sera riuscirai ad imbastire il tuo concerto. – constato l’americano

-Le premesse sono ottime, direi che quello che potrebbe avere più difficoltà a adattarsi allo strumento sia…-

Prima che potesse esprimersi Pai cominciò a suonare alcuni pezzi di una melodia sconosciuta.

Una musica dolce ma tempo stesso molto malinconica.

Tutti si girarono verso il piano e, al termine, del pezzo tutti applaudirono

-Sei bravissimo Pai-kun- fece Retasu avvicinatasi al fidanzato

-Sono un po’ arrugginito e il suono non è lo stesso ma ci farò l’abitudine… Mi piace- fece lui annuendo con forza e sorridendo in maniera convinta.

-Penso che in un paio d’ore potrei essere in grado di addomesticare questa bestia chiamata pianoforte… Però se posso suggerire una soluzione migliore su dove imparare a suonare gli strumenti e a provare per il concerto direi di farlo al cafè e non qua-

Espose il suo pensiero il viola serio dopo un momento di riflessione

-Concordo con Pai Ikisatashi-

Una voce si fece sentire nella stanza facendo sobbalzare Ichigo che, avvicinatasi a Kisshu, gli saltò in braccio farfugliando di fantasmi.

Mentre il resto della squadra si guardò con fare nervoso e preoccupato cercando di capire da dove provenisse quella voce.

-Asia potevi scegliere un altro momento per farti conoscere- Marco era irritato da questa intromissione

-Tu sai di chi è questa voce? – chiese Keiichiro sbalordito

-Sì, la voce è quella di Asia. Il supercomputer che mi aiuta nelle mie missioni e quando viaggio nel tempo e nello spazio a bordo della mia nave spaziale –

Spiego lui ma non tutti avevano capito bene

-Non ci sto capendo molto dunque- fece Minto -Tu hai una nave spaziale? –

-Sì, se arrivo dal 3000 non posso arrivare in monopattino ti pare? – rispose

-Questa nave spaziale ha un supercomputer che ti dà una mano nelle tue missioni e nel viaggio in sé? –

-Sì- fece di nuovo la spia

-Ok, adesso le ho viste proprio tutte- sospiro la mew mew

-Quindi non è un fantasma- chiese ancora spaventata ed avvinghiata al collo di Kisshu, Ichigo

-No, Ichigo Momomiya- rispose Asia

Purin gongolava mentre abbracciava un basito Taruto mentre Retasu sembrava inquietata ma taceva come Zakuro che anche lei era nervosa per la novità.

-Come fai a comunicare con Marco non sembra che siate spesso in comunicazione- Chiese Ryo curioso di saperne di più -E perché ti chiami Asia? –

-Comunico con il vostro contatto tramite un chip nel suo cervello e mi chiamo Asia perché le prime civiltà si svilupparono in quel continente, ai miei creatori e parso giusto onorare così questa zona del mondo. –

Ryo increspo le labbra in una smorfia poco convinta ma non chiese altro

-Perché saresti concorde con Pai-kun? – Chiese Retasu

-Perché così voi non sprechereste tempo dopo la chiusura del locale venendo qui- spiego la voce -Facendo tutto la guadagnereste tempo utile e poi i tre Ikisatashi avrebbero più tempo per provare non trovate? –

Ryo alzò gli occhi al cielo -Dovrò procurarmi dei tappi per le orecchie –

-Udito sensibile Shiroghane? – Chiese Ichigo ridacchiando

-Non sono tutti come te che hai il sonno pesante Momomiya- sbuffò l’americano

-Questo spiega- disse Keiichiro con fare pensieroso -come ha fatto Marco a sapere dell’attacco alla casa di Minto-

-Sì, Akasaka- rispose Asia -è successo proprio così-

Il pasticciere annui poi si rivolse a Ryo

-Dovremmo avere lo spazio nel salone del piano superiore Ryo? Bisogna solo prendere due misure per esserne sicuri e poi bisognerà spostare il tutto al cafè-

-Dovremmo chiedere di far venire una ditta di traslochi qua e far portare tutto al cafè ma non prima di mercoledì e i tempi sono stretti- rispose il biondo

-Possiamo pur sempre farlo noi- parlò Taruto -Uno di noi prende le misure che servono, si teletrasporta al locale, prende le misure e, se è il caso, sistema le cose. Quindi torna qua e porta gli strumenti là no? –

Ryo guardò Keiichiro e poi Marco che disse -Spetta a te decidere Ryo, il cafè è tuo non mio –

-Per me può andare, però uno di noi verrà con chi andrà così da dargli una mano a sistemare il salone-

-Posso andare io- fece Keiichiro -Ho voglia di provare questo varco dimensionale- il cuoco così poté tirare fuori il suo interesse scientifico per quella peculiarità aliena.

-Ok chi va con Kei? – Chiese Marco

-Vado io- fece Pai

I due quindi presero le misure degli strumenti per partire poi alla volta del locale.

-Ok chi vuole un the nel mentre aspettiamo che tornino? – fece Marco facendo strada verso la cucina

-Spero che tu abbia delle buone miscele- fece Minto seguendo il gruppo

 

Eye stava massaggiando languidamente le spalle al suo compagno, ogni tanto dandogli dei baci sul collo o sulle stesse spalle.

I due, dopo la sconfitta subita a Furano, non furono più di tanto ripresi dai generali anzi sembravano quasi contenti per il risultato lasciando sbalorditi i due.

-Strano- fece ad un certo punto l’alieno girando la testa all’indietro per osservare l’aliena -Avrei giurato che ci facessero una lavata di testa monumentale… Invece niente-

Eye bloccò il suo massaggio e si abbassò per baciarlo -Già, veramente strano… Sembra quasi che non vogliano la morte delle mew mew e dei traditori-

-Vorranno giocare come il gatto con il topo – ipotizzo Ringu perplesso

-Chi lo sa? – fece languida Eye -noi continuiamo a servirli al meglio come abbiamo fatto fin ora ed aspettiamo che Kastushika giunga ad aiutarci- Ringu annui serio

-Kastushika non arriverà- fece ad un certo punto una voce

-Ryuga-sama- fecero i due ricomponendosi e inginocchiandosi di fronte alla figura che si era palesata di fronte a loro

-Cos’è successo al nostro compagno? - chiese Ringu

L’anziano alieno sospiro -Durante l’ultima missione prima di partire per venire qua ad aiutarvi e rimasto vittima della vendetta di Inu Hanyo e dei suoi compagni… Una perdita molto grave ma che non ha portato alla scoperta dei nostri legami-

I due sospirarono per il sollievo di non essere stati scoperti

-Cosa doveva fare il nostro compagno durante la sua ultima missione Ryuga-Sama? - chiese Eye  

L’alieno osservò la donna poi annui -Doveva mettere fine all’esistenza di Akira Sanzo che stava mettendo assieme troppi elementi. –

-È riuscito nella sua impresa? – Chiese a quel punto Ringu

Ryuga sospirò -A quanto sembra ha solo gravemente ferito la nostra spina nel fianco e, a quanto sembra, e sotto le cure della moglie di Inu Hanyo… Speriamo che sia fuori combattimento per molto tempo-

-Teme che possa aver capito qualcosa sulla nostra missione? – chiese Eye

L’anziano scosse la testa -Non penso abbia capito tutto ma sicuramente a intuito che ci sono dei nostri compagni all’interno della sezione aereospaziale… che abbiamo spostato ad altra sede per sicurezza.

Dannato Akira e il suo vizio dei controlli a sorpresa-

-Allora la nostra missione continua? – chiesero i due all’unisono

-Sì- fece l’anziano -i nostri signori hanno ancora bisogno di voi ed il loro risveglio e prossimo… Un consiglio guardate al passato di Mew Ichigo ed utilizzatelo a vostro vantaggio. – propose ancora lui prima di scomparire

I due si guardarono perplessi ma annuirono alla richiesta del loro leader

 

Quella sera i tre alieni, dopo che i vari strumenti furono spostati al cafè, cominciarono subito le prove ed in breve si abituarono alle differenze tra quelli che suonavano su Ghea e a quelli umani.

Ichigo era rimasta incantata dalla maestria di Kisshu alla chitarra, sembrava quasi che fosse ritornata quattordicenne che ammirava Masaya da lontano.

Anche Purin guardava con ammirazione Taruto e addirittura chiese al fidanzato di insegnarli le basi della batteria.

Cosa che l’alieno, dopo uno sbuffo iniziale, fu ben lieto di fare.

La biondina si dimostrò da subito di avere talento per quello strumento

-Ho paura- fece Ryo osservandola -che vorrà farsi regalare una batteria per il suo compleanno-

Anche Retasu guardava con interesse Pai suonare sempre meglio il piano.

Aveva presto capito l’utilizzo del terzo pedale e si arrischiò in pezzi sempre più difficili.

La verdina poi prese da parte Ichigo e Purin, facendogli poi una richiesta che le due accettarono.

-Ok- fece Marco guardando l’orologio che segnava ormai le dieci passate -direi che potete staccare anche perché dovete ancora mangiare e penso anche fare i compiti per domani-

-Per fortuna- fece Kisshu -per domani non ci hanno assegnato nulla da fare-

Ichigo annuì -A voi invece? – chiese poi la rossa a Purin, Taruto e Retasu.

-Studiare un po’ di letteratura giapponese e degli esercizi d Matematica- Fece Purin sorridendo

-Che barba la prima, facile ma cavolo cosa ci trova la gente nel leggere tipi astrusi tipo Asai Ryoi me lo devono spiegare-

-Serve- fece Keiichiro docile -A capire come si è sviluppata la cultura in un determinato periodo e serve anche per dare una cornice alla storia del periodo. –

-Sarà- fece il più piccolo degli alieni -ma certe cose non le capisco proprio-

-Io devo studiare un po’ d’inglese e fare anche io un po’ di matematica… devo chiedere a Pai di spiegarmi alcune cose che non mi sono molto chiare quindi per stasera rimanga qui, voi ragazze andate pure a casa. -

-Ok- fece Ryo -Andate pure ragazzi e mi raccomando Taruto, porta Purin a casa e poi torna subito qua. –

-Perché? – Chiese il più piccolo scoccando un’occhiata di fuoco all’americano

-Forse perché hai fatto faville con la scimmietta durante la nostra “vacanza” in montagna? – fece Kisshu ridacchiando e scatenando un rossore in Purin e l’indignazione di tutti gli altri.

-La stessa cosa vale per te Kisshu, non mi fido di voi due quindi tornate subito! – replico Ryo guardandolo con rabbia.

-Come se tu potessi fare qualcosa per costringerci a tornare subito a qui. –

-Lui non potrà farlo- disse nervoso Pai -Ma io di sicuro sì, quindi fai ciò che ti è stato detto e non fiatare-

Kisshu a quel punto sbuffò -Ok, va bene ah mi stavo dimenticando di dire una cosa dovrò fare degli allenamenti da questa settimana, il prof Yuri Kato mi ha chiesto se volevo entrare nella squadra di ginnastica artistica ed io oggi ho accettato-

-Quindi non ti basta volteggiare di tuo ti devi mettere a volteggiare anche con gli anelli o alla sbarra? –

Fece Minto scuotendo la testa

-Anche te però sai volteggiare bene ma non ti vengo mica a dire qualcosa uccellina- rispose lui

-E ci mancherebbe che questo- replico lei

-Forse è meglio che andiate si è fatto tardi- Zakuro intervenne per sedare l’ennesimo litigio tra i due.

-Qualcuno potrebbe pensare che ci sia del tenero fra di voi- constato Marco

-Ma per piacere! – fecero i due all’unisono scatenando le risate di tutti.

 

Quando tutto fu più calmo Pai riprese a suonare il piano e, notando che la designazione delle note fosse uguale a quella usata su Ghea, prese alcuni spartiti che Marco aveva procurato per provare gli strumenti.

Cominciò a suonare alcune melodie di canzoni che avrebbero dovuto fare quel sabato sera.

Alcune volte sbagliava note ma, accorgendosi subito degli errori, si fermava e si correggeva.

-Cosa ci fai dietro la porta Reta-chan- chiese lui chinato sulla tastiera.

La ragazza aprì lentamente la porta -Non volevo disturbare- fece lei timida

-Non disturbi mai lo sai- rispose lui sorridendo

La verde prese una sedia e si avvicinò al pianoforte -Sei molto bravo-

-Grazie- fece lui -Ma te non sei molto brava a mentire, so benissimo che non hai compiti di inglese da fare e che quella parte di matematica l’hai capita benissimo-

Lei abbassò il capo -Volevi stare con me? – chiese lui

La ragazza annui solamente con le gotte leggermente screziate di rosso

-Sai grazie alla tua vicinanza posso esprimermi con più libertà- confessò il viola mentre suonava alcune note

-Ne sono lieta- rispose Retasu

-Qui c’è una canzone che sembra rispecchiare, almeno in parte la nostra relazione o almeno l’inizio di essa-

Pai a quel punto smise di suonare e le passo uno spartito con il titolo scritto in alfabeto latino e in Romanji

-Come Mai- lesse la ragazza -Puoi suonarla? – chiese lei porgendogli lo spartito

Pai annui -l’ho cercata su internet, ho guardato il video ed ho trovato una traduzione in giapponese, perciò posso dire con una certa sicurezza che è simile a ciò che è successo a noi e posso anche provare a cantarla-

La verde strabuzzo gli occhi -come fa? –

Lui a quel punto si sistemò meglio sullo sgabello e cominciò a suonare l’introduzione al piano e poi a cantarla

Al termine il viola vide che Retasu sorrideva in una maniera che trovò bellissimo.

-Sembra quasi che sia la nostra canzone- dettò ciò si avvicinò all’alieno e lo baciò

-Farai faville al concerto- fece lei -Faremo faville- rispose lui osservandola con un sorrisino furbo

-Come? – chiese lei balbettando -Andiamo Retasu ti conosco ormai e so per certo che anche tu vorrai cantare per quei due, sei di buon cuore e quindi ti sei sentita in dovere di aiutarli. –

-Sono così prevedibile? – domandò lei con un leggero sbuffo di tra l’irritato e l’impacciato

L’alieno riprese a suore l’introduzione -In parte ma è una delle cose che amo di te, intendo il tuo essere solidale non la tua prevedibilità-

-Grazie Pai-chan- fece lei.

A quel punto il viola si alzo dallo sgabello e baciò la ragazza -Ti amo Reta-chan sei la cosa migliore che potesse mai capitarmi in tutta la mia vita-

Questa nuova confessione lasciò senza parole la mew verde che abbracciò con forza il suo fidanzato per trasmettergli tutto il suo amore

-Scusate- l’idillio fu però rotto da Zakuro che busso alla porta della sala. -Non volevo disturbarvi ma sarà meglio che vi stacchiate, Kisshu e Taruto sono tornati e non sarebbe intelligente farvi trovare in questa situazione-

I due annuirono alla constatazione della mew lupo.

-Grazie Zakuro- fecero entrambi rossi in volto detto ciò Pai prese per mano Retasu e l’accompagnò a casa.

 

-Ma quella spia è scema! – sbottò Shintaro al telefono con Ichigo -Perdere tempo con questa cosa quando ci sono cose più importanti da fare –

-Papà- fece la mew rossa nel mentre si preparava per andare a scuola -È un modo per non pensare solo alla missione che abbiamo… Poi sarà divertente vedere i nostri tre alleati che suonano. –

-Sarà- fece l’uomo dall’altro capo del telefono -Ma mi sembra comunque idiota che si perda del tempo dietro ad una cosa del genere-

Ichigo sospirò -Te l’ho già spiegato papà se ci fosse un’altra soluzione Marco l’avrebbe attuata –

Il padre digrigno i denti per il nervoso -Cosa c’è tra te e quel tipo dai capelli verdi? – Chiese poi per cambiare discorso

-Chi? Cosa? – sobbalzò la figlia alla domanda

-Sto parlando di quel tipo dalle orecchie da elfo! Come si chiama? È il tuo ragazzo? Sai che per esserlo ha bisogno della mia approvazione! -

La ragazza alzò gli occhi al cielo -Si chiama Kisshu Sì, è il mio fidanzato e non ho bisogno della tua approvazione per uscirci assieme- rispose lei indignata -Ora se vuoi scusarmi devo andare a scuola che Kisshu mi starà aspettando di sotto- così dicendo chiuse la comunicazione sbattendo il telefono.

-Papà deve smetterla di pretendere certe cose- fece lei parlando a Masha -Sono quasi maggiorenne non sono più una bambina-

-Ho paura che semmai avremo una figlia io mi comporterò allo stesso modo- disse Kisshu apparendo nella stanza e abbracciandola da dietro -Credo sia una cosa genetica dei padri –

Ichigo si lasciò coccolare dall’abbraccio -Dici? Allora dovrò tenerti a freno come mia madre-

Lui a quel punto rise -Sì, direi di sì –

A quel punto però la ragazza si girò e guardò male il fidanzato -Hai puntato te tutte le sveglie che ci sono sulla scrivania, sul comodino e detto a Masha di svegliarmi? –

Lui si grattò una guancia con fare indifferente -Forse-

Lei assottiglio lo sguardo -Forse… Andiamo dai- detto ciò i due si teletrasportarono verso la scuola

 

Intanto nella casa che i genitori di Ichigo occupavano in Italia, l’uomo guardava ammutolito il telefono

-Ichigo mi farà impazzire- sbottò poi attirando l’attenzione di sua moglie Sakura.

-Te l’avevo detto non toccare l’argomento ragazzi – fece con tono di biasimo la donna.

-Così non sono riuscita a salutarla-

Shintaro sospirò -Scusa amore e solo che la vorrei qua lontano dai pericoli- rispose lui -Ha un fidanzato e non ci ha detto nulla-

La donna sospirò -l’ultima volta non ti sei comportato molto bene con Masaya-

Il moro abbassò la testa – Ma quel tipo non mi sembra proprio il massimo dell’affidabilità –

La rossa si avvicinò e l’abbracciò -Lei si sa difendere è o non è una mew mew? –

-Sai che preferirei che fosse una ragazza normale? – disse lui serio -Ma su questa cosa non posso farci niente ma hai ragione, lei è una ragazza forte e difenderà la terra come sempre. -

fece lui sospirando -Ma ho uno strano presentimento. –

 

In Giappone intanto Kisshu e Ichigo erano arrivati a scuola.

-Mi chiedo se- cominciò Ichigo che si era seduta sul banco di Kisshu nel mentre lui si dondolava sulla sua sedia con una penna in bilico tra il naso e il labbro superiore.

-c’è bisogno di pubblicità per il concerto e, nel caso, se possiamo invitare i nostri amici-

-Concerto? – Chiese Moe che si avvicinò ai due assieme a Teppei e Miwa

-Sì- rispose la rossa -Una persona che è un cliente fisso del locale… -

-Diciamo che ha preso il locale come un suo ufficio personale Ichigo- specifico Kisshu

-Beh ha chiesto a noi ragazze e a Kisshu e i suoi fratelli se potevamo dargli una mano con un concerto per un locale di una coppia di suoi amici-

-Suoni K-Kun? – Chiese Teppei sbalordito -Sì Tep, suono la chitarra-

-Non me lo hai mia detto- rispose lui -Non me lo hai mai chiesto- replico l’altro ridacchiando

-Canterai Ichigo? - Chiese Miwa -Sì, anche le altre ragazze canteranno un pezzo- rispose lei

-Quando farete il concerto? – chiesero i tre dopo essersi guardati un attimo

-Sabato presso Il Kodomo PUB, verrete? – spiegò Kisshu

-Ci saremo e se vi serve vi faremo pubblicità –

I due fidanzati si scambiarono un’occhiata sorridendo e poi si voltarono verso gli amici -Ci contiamo- fecero all’unisono.

-Ma come farete con il lavoro e con gli allenamenti? – Chiese Miwa

-Già domenica prossima ci sarà la gara a cui dovrete partecipare, inoltre la scuola potrebbe rompere le scatole se non vi fate autorizzare-

Anche Teppei espresse i suoi dubbi.

-Proveremo la sera dopo il lavoro, poi è previsto che possiamo arrivare in ritardo a causa di allenamenti o a causa dello studio al lavoro. -

Spiegò Ichigo

-Inoltre, per l’autorizzazione ci pensa il biondino cioè Ryo- concluse Kisshu.

-Siete molto previdenti- fecero i tre

-Già siamo molto fortunati in questo- sorrisero i due

In quel momento la capoclasse chiese a tutti di andarsi a sedere perché il professore stava arrivando e lezione della prima ora sarebbe iniziata.

 

-Ti sei fatto dare una copia dell’autorizzazione delle scuole al lavoro part-time di Kisshu, Taruto e delle ragazze e per il concerto per tutti, anche per Pai? -

Chiese Keiichiro a Ryo mentre preparava un the per i tre presenti nel cafè

-Sì- rispose l’americano -Marco sospetta che qualcuno possa tirare un tiro mancino a Taruto o Purin, quindi ha chiesto che la scuola fornisse una copia delle autorizzazioni-

-Temete anche voi che la storia dei messaggi sia solo l’inizio di qualcosa contro Purin-chan- chiese Zakuro mentre girava lo zucchero dentro il liquido ambrato

I due annuirono -Meglio essere previdenti non si sa cosa possa succedere in futuro-

-La nostra spia non è ancora arrivata – Notò la mew lupo

-No, ha detto che doveva controllare delle cose a casa- fece scettico Ryo

Marco osservava i marker del DNA di vari soggetti, sul viso un’espressione decisamente preoccupata

-Pensi che ci sia un collegamento tra i nostri obbiettivi e i generali? – Chiese Asia

-Per ora- fece Marco -È solo un sospetto-

Poi punto un dito sullo schermo -Questi marker sono di un umano normale, questi di una mew mew, questi di un alieno normale e questi dei fratelli Ikisatashi-

-Ci sono differenze evidenti tra le mew mew e un umano normale, dovuti in larga parte alla mutazione dovuta al project µ- osservò il computer

-Certo ma come avrai notato durante l’analisi ci sono delle somiglianze tra le mew mew e gli alieni ma ancora di più con i tre Ikisatashi- spiegò la spia

-Sì, vero ci sono somiglianze che si possono spiegare sempre per la mutazione non trovi? –

-Non so, ci sono differenze decisamente strane tra gli Ikisatashi e un gruppo di alieni “normale” può essere una coincidenza o il gruppo di controllo troppo ristretto chissà-

Marco buttò a testa all’indietro poggiandosi sullo schienale della sedia

-Troppe cose puzzano in questa vicenda e i piani alti hanno fatto bene a farmi indagare-

-Pensi ancora che ci sia un collegamento tra Il consiglio degli anziani e i dissidenti su Ghea? - chiese ancora il supercomputer

-Sì, è strano che chi ha “ucciso” il leader supremo del proprio popolo venga graziato così non trovi? Vero hanno portato l’acqua mew sul loro pianeta e dunque l’hanno salvato ma comunque, per quanto odi la pena di morte, il plotone di esecuzione sarebbe stato logico o come minimo la pena sarebbe stata l’ergastolo- Quindi chiuse gli occhi per un attimo di riflessione -Invece li hanno eletti ad ambasciatori… Perché? -

-Pensi che anche Ryo e Keiichiro stiano avendo gli stessi dubbi? – Chiese ancora Asia

-Sì, ma anche Pai sta pensando qualcosa di simile, dobbiamo stare vigili-

 

-La band ha un nome? – Chiese Miwa durante la pausa pranzo

Ichigo strabuzzo gli occhi, ecco c’era qualcosa che nessuno aveva pensato fino a quel momento.
Si girò verso Kisshu che sorrideva tranquillo -Certamente ci chiamiamo i The E.T’s –

-Speriamo che mia cugina quando verrà a saperlo non salti fuori con le sue solite congetture astruse- fece Teppei mangiando un wustel dal suo bento.

-Tua cugina è inquietante sai- notò Moe -certe volte fa delle uscite davvero strane-

-Tipo dire che io sia un alieno? – chiese Kisshu portandosi alla bocca un po’ di riso -Sapete ormai ci sto facendo il callo-

-Già- fece Ichigo guardandolo in maniera strana

-Che c’è? – chiese lui sbattendo gli occhi leggermente a disagio

-Mi chiedo solo come reagirà il nostro “amico” al nome della band- fece lei

-Reagirà benissimo dai- rispose lui con il suo sorriso solito

-La band quindi non aveva ancora un nome? – Fece Moe

-No- rispose Ichigo -Il problema di questo cliente fisso è arrivato del tutto inaspettato e non ha avuto il tempo di pensare ad un nome-

-Cosa canterai? – Chiesero Moe e Miwa estasiate dalla possibilità che la sua amica facesse il suo “debutto” nel mondo dello spettacolo

-Beh- rispose tentennando -pensavo di cantare Beauty and the Beast-

-Bellissima- fecero in coro le due ragazze che poi si avvicinarono a lei per bisbigliare -Ma vuoi raccontare la tua storia con Kisshu con quella canzone-

Lei le guardò e poi, voltando lo sguardo, lanciando un sorriso sornione verso che Kisshu che contraccambio.

 

Gonda arrivo nel cortile sicuro di trovare Purin lì ed infatti la trovò sotto un albero con due bento.

-Ciao Purin-chan- fece lui avvicinandosi a lei -Tutto bene? -

Lei si voltò verso di lui assottigliando lo sguardo -Sì grazie-

Lui sorrise affabile non prestando attenzione allo sguardo della biondina

-Ho saputo che qualcuno ti ha fatto uno scherzo di cattivo gusto, mi spiace-

Esordì lui cercando un modo per attaccar bottone

-Sono cose che possono capitare Gonda-Kun spero che la persona che ha causato tutto ciò se ne sia pentita ma non credo- rispose lei guardandolo sempre con diffidenza

-Speriamo- fece lui che assunse poi un tono serio -Posso chiederti una cosa? Per fare un lavoretto part-time ci vuole una autorizzazione della scuola? -

-Sì, devi passare in segreteria e richiedere i moduli- fece una voce dietro di lui

-Buongiorno Ikisatashi- Gonda salutò il ragazzo sentendosi stranamente a disagio -Ora vado ci si vede-

-Quel ragazzo è più falso di una moneta da 3 yen- sbuffò il castano

-Lascialo perdere- lo rabbonì Purin che gli fece cenno di sedersi vicino a lui -Mangiamo e poi torniamo in classe… Oggi abbiamo una giornata piena-

Taruto si sedette e le passò una bottiglietta di succo alla fidanzata -È una settimana piena Scimietta e quel tipo me la stava per rovinare… Speriamo che non voglia farci qualche scherzo-

-Ho paura che Gonda lo farà di sicuro- sospirò Purin triste

 

-I The ET’s? – Chiese Marco mentre stava accordando la chitarra

-Sì, sarebbe un nome perfetto non trovi – Rispose ridacchiando Kisshu

-Perché? – Chiese Pai guardandolo senza lasciar trasparire emozioni

-Siamo tre alieni più un tizio che viene da un’altra dimensione più extraterrestri di così –

Il castano chiuse un attimo gli occhi per riflettere e poi sorrise -Sempre meglio della mia prima idea: I Ladri di Muletti* - poi si voltò verso Pai e Taruto -Che ne dite? –

Taruto ridacchio -A me piace il nome proposto da Kisshu il tuo ci fa sembrare un gruppo demenziale-

Pai osservò Taruto e annui -Vada per il nome proposto da Kisshu adesso mancano le canzoni-

La spia a quel punto prese una serie di fogli e li porse ai tre.

-Alcune le abbiamo sentite durante il viaggio… scusate se non ho messo pezzi in giapponese ma ho un orecchio formato dalla musica italiana e anglosassone quindi…-

I tre scorsero la lista dei pezzi che Marco aveva proposto, fra i quali c’erano i pezzi che avrebbero cantato le ragazze.

-Sono pezzi molto belli- fece Pai annuendo

-Speriamo che non siano troppo difficili da imparare- grugni Kisshu

-Allora piantiamola di cincischiare e iniziamo – Disse Taruto dando un colpo alla batteria

 

I quattro riuscirono in breve ad avere un ottimo feeling ed impararono le musiche.

Anche le ragazze dimostrarono di saperci fare chi più chi meno.

Ovviamente quelle che ebbero meno problemi furono Minto e Zakuro, abituate al palco o a stare dietro ai riflettori.

Mentre per qualcuno, in particolare Retasu a causa della sua timidezza, le cose non furono perfette si da subito ma con un po’ di buna volontà, battute alla Kisshu e piccoli consigli di Zakuro le cose si risolsero.

 

-Allora- fece Marco quel venerdì sera -Pronti per il miniconcerto di prova? Ci saranno anche Sana e Akito quindi non fatemi sfigurare-

I tre risero -Dovresti essere te a preoccuparti di non farci sfigurare- lo rimbecco Kisshu ridacchiando

-La piantiamo- fece serioso ma sorridendo soddisfatto Pai -Prima cominciamo e prima finiamo- finì Taruto.

L’unico umano del gruppo annui quindi scesero le scale, vestiti tutti allo stesso modo:

Jeans leggermente sdruciti, camicia bianca, giacchetta di pelle nera e occhiali da sole a specchio

 

Intanto di sotto Retasu apriva la porta del locale e Akito e Sana entrarono salutando con un inchino.

La ragazza, quando intravide Zakuro corse da lei -Zakuro-Chan come stai? –

Chiese piena di vita come al solito -Molto bene Sana- rispose lei sorridendo -Come va la vita da sposina? – chiese poi.

-Bene grazie e da un po’ che non ci si vede? -

La viola annui -Siamo tutti un po’ presi nostre nuove vite no? –

La castana sorrise in tutta risposta -Sì, hai ragione poi siamo o non siamo donne sposate o quasi- poi guardò Akito e Ryo che stavano parlando con Keiichiro -con due musoni per giunta- Zakuro rise leggermente alla battuta della sua ex collega poi torno seria -Sai che dovevi dirmi che avevate problemi con Nick-

Sana alzò le spalle -Non volevamo darti pensieri e poi alla fine qualcuno ci sta aiutando con quel… mi vengono solo insulti per definirlo-

La mew lupo concordò con la sua amica. -Andrà tutto bene avrai degli alleati che non ti immagini- poi sorrise enigmatica.

Andandosi poi a sedere ad una delle sedie poste attorno ai agli strumenti posizionati per l’occasione nella sala principale del locale.

Marco, Pai, Kisshu e Taruto presero posto vicino agli strumenti, si tolsero le giacche e poi accordarono velocemente gli strumenti.

-Bene signori- esordì Marco -La prima canzone della serata è intitolata Fantasy* spero che vi piaccia-

 

   Fantasy, fantasy, fantasy, fantasy

When I saw you standing there I knew you see
that you were meat to be the one for me yeah
When I saw you walkin' home alone each day I had to say what I felt girl
so listen now, it's plain to see

Fantasy, yes it's fantasy, and we'll stay together yes together, wait and see
it's only fantasy, always fantasy
oh we'll stay together yes together now
and now you wait and see, yes it's fantasy
you and me, you and me

Fantasy, fantasy, fantasy, fantasy

When I think of all the little things you do
to try and show to let me know you love me
I remember sitting all alone that day as you walk by my heart felt high
I'm glad to say, it's plain to see

Fantasy, yes it's fantasy, and we'll stay together yes together, wait and see
it's only fantasy, always fantasy
oh we'll stay together yes together now
and now you wait and see, yes it's fantasy
you and me, you and me

Al termine dell’esibizione Sana sembrava estasiata e anche Akito sorrideva contento, Nick aveva scelto la persona sbagliata da sfidare questa volta e avrebbe trovato pane per i suoi denti.

 

Quel sabato sera al Kodomo PUB, pieno di ragazzi, era tutto pronto per l’esordio degli “The ET’s”

Marco osservo i tre suoi “compagni”, di nuovo vestiti come la sera prima, e poi fece cenno a Pai di attaccare.

Pai attacco l’introduzione, dopo una trentina di secondi Taruto attacco con la batteria dopo poco anche Marco e Kisshu si unirono.

Dopo poco una canzone rock in inglese echeggio per il locale, da prima sembrava una canzone malinconica ma poi, lentamente, si capiva che parlava di due innamorati che partivano per andare via.

Verso il termine della canzone Kisshu attacco un lungo rift di chitarra, scatenando le urla isteriche di molte ragazzine… Cosa non molto apprezzata da Ichigo

-Buonasera a tutti voi- fece Marco salutando gli spettatori -Il primo pezzo era intitolato The Final Countdown vedo che vi è piaciuto molto-

Una serie di applausi si levò in apprezzamento

-Allora presentiamoci- fece la spia dando un colpo alla chitarra -Io mi chiamo Marco Massi e sono qui assieme ai miei tre colleghi per allietarvi stasera-

Poi con un gesto indicò Kisshu -Alla mia destra Kisshu Ikisatashi suona la chitarra ed il basso-

Il verde sorrise a modo suo e fece un rift per presentarsi

Il castano allora si girò verso sinistra e indico Pai -Alla mia sinistra al piano e alle tastiere Pai Ikisatashi-

Pai, serio come al solito, fece l’intro di Come Mai per presentarsi

-Ed infine- la spia a quel punto si voltò all’indietro -Il più piccolo di tutti noi, Taruto Ikisatashi-

Taruto sorrise e fece un suonare a più non posso la sua batteria, con l’introduzione di Song 2.

 -Bene per stasera c’è una piccola sorpresa per voi-

In quel momento da dietro il palco entrava bella come non mai Zakuro Fujiwara vestita con dei pantaloni neri di pelle, una maglietta bianca senza spalle e una giacca di pelle nera.

La ragazza si avvicinò al microfono pronta per il suo pezzo

Un attimo di silenzio per la sorpresa poi fu un gran baccano, tutti cominciarono ad incoraggiarla e a fargli i complimenti.

La Mew lupo fece un cenno e Kisshu cominciò un rift malinconico a cui si aggiunse Taruto con il suo della batteria e alla fine Marco con la chitarra e Pai con la tastiera.

 

Another head hangs lowly

Child is slowly taken

And the violence caused such silence

Who are we mistaken?

 

Tutti fecero silenzio ascoltando la voce della ex modella cantare un canzone triste e malinconica che parlava di violenza e sopraffazione, sembrava che volesse puntare il dito contro qualcuno.

 

But you see, it's not me

It's not my family

In your head, in your head

They are fighting

With their tanks and their bombs

And their bombs and their guns

In your head, in your head

They are crying

 

Cantava contro la guerra ma Sana e Akito, in quel momento compresero che parlava di Nick e del suo narcisismo.
Stava parlando della loro situazione ma senza farlo comprendere, parlava tra le righe ma loro due compresero ciò che la loro amica stava dicendo loro

Ma anche qualcun aveva letto tra le righe ciò che la viola stava dicendo

 

In your head

In your head

Zombie, zombie, zombie-ie-ie

What's in your head?

In your head

Zombie, zombie, zombie-ie-ie-ie, oh

 

I tre alieni avevano capito che parlava di loro tre quando vennero per la prima volta sulla terra con intenti di conquista e gli stava paragonando a dei mostri senza cervello.

In loro stessi avevano ammesso che non aveva tutti i torti

 

Another mother's breaking heart is taking over

When the violence causes silence

We must be mistaken

 

Se avessero vinto avrebbero fatto un errore perché altre madri avrebbero pianto per i loro figli e figlie.

Questo non era giusto… Violenza, alla fine, chiama altra violenza.

 

It's the same old theme since 1916

In your head, in your head

They're still fighting

 

With their tanks and their bombs

And their bombs and their guns

In your head, in your head

They are dying

 

In your head

In your head

Zombie, zombie, zombie-ie-ie

What's in your head?

In your head

Zombie, zombie, zombie-ie-ie-ie, oh

 

Oh, oh, oh, oh, oh, oh, eh-eh-eh-oh, ra-ra

 

Il finale fu tutto appannaggio di Kisshu e Taruto che diedero sfoggio della loro bravura e alla profondità della musica anche senza le parole.

Quando i due smisero di suonare un boato si levò dalla sala facendo ghignare i due per la soddisfazione.

-Vi ringrazio- fece solo Zakuro che, inchinatasi, scese dal palco e raggiunse al bancone Sana e Akito.

La castana era in lacrime per l’emozione -Zaku-chan non dovevi- fece lei cercando di reprimere i singhiozzi.

-Invece dovevo, Nick ha rovinato troppe persone e questa volta non vincerà- rispose lei allungandosi e asciugando una lacrima che stava scendendo lungo le guance della ex collega.

 

-Mi sembra che stiamo facendo solo canzoni tristi- fece Kisshu tra il serio e il faceto

-Già allora cerchiamo di allietare un po’ la serata con una canzone più allegra- Fece Marco cominciando a strimpellare un paio di accordi seguito poi da Taruto che, in maniera molto leggera, suonava la batteria.

Poi a loro si unì, in maniera più “violenta”, Pai.

La canzone fece sorridere in molti, parlava di quattro ragazzi che, invitati ad una festa, si perdevano per la strada non trovando il posto e alla fine si fermavano in un autogrill trovavano comunque il lato positivo della serata, cioè averla passata assieme.

 

Nick intanto entro nel locale pensando di trovarlo vuote ed invece… era strapieno con il tipo che qualche tempo prima lo aveva preso in giro che cantava allegramente…

Di nuovo lui in mezzo e che appena lo vide gli fece di nuovo quel sorriso canzonatorio.

Uscì di corsa sbattendo la porta infuriato… Quel maledetto bastardo si era messo di mezzo alla sua vendetta ma non sarebbe finita così.

Lui avrebbe vinto ne era convinto.

 

-Scusa Marco ma io non passo in bagno un’eternità**- fece al termine della canzone il verde

-No? – domandò Pai -Ma quando devi uscire con la tua fidanzata invece sì? –

-Ehi io non voglio essere una bestia! - rispose in maniera un po’ stizzita lui

Proprio in quel momento sul palco fece capolino la testa rossa di Ichigo, vestita con un top rosso e dei jeans, che, dopo un breve respiro sentendo le prime note suonate da Pai e Marco, prese a cantare la sua canzone

 

Tale as old as time

True as it can be

 

Ichigo ripenso da subito alla sua storia con Kisshu, non poteva definirla vecchia ma l’amore è antico come il mondo.

Ed era vera si era innamorata di nuovo e si era innamorata del suo ex nemico stalker che adesso invece la sorreggeva e la proteggeva… Se il Cavaliere blu, pensò in quel momento, fosse stato un’emanazione del suo amore in contrasto con la sua missione di cinque anni prima chissà…

 

Barely even friends

Then somebody bends

Unexpectedly

 

Amici? Forse nel periodo in cui l’aveva definito ragazzo in prova ma non adesso che, entrambi, si sono piegati all’amore

 

Just a little change

mall to say the least

Both a little scared

Neither one prepared

Beauty and the Beast

 

“Un piccolo cambiamento?” Penso ancora Ichigo, Kisshu non era solo cambiato ma, da un certo punto di vista, si era rivoluzionato mantenendo comunque quella sua vena selvatica che lo rendeva speciale.

Nessuno era pronto per quell’amore ma entrambi ormai volevano qualcosa di più.

Lei voleva qualcosa di più 

 

Ever just the same

Ever a surprise

Ever as before and

Ever just as sure

As the sun will rise

 

Ever just the same

Ever a surprise

Ever as before and

Ever just as sure

As the sun will rise

 

Con Kisshu c’erano sorprese sia nel bene, come quando ha fatto amicizia con Teppei, Miwa e Moe.

Sia nel male, quando l’aveva trovato con quel giornalino… Ma era Kisshu quindi tutto nella norma

 

Tale as old as time

Tune as old as song

Bittersweet and strange

Finding you can change

Learning you were wrong

 

Ichigo si voltò un attimo verso il suo alieno matto e sorrise dolcemente e lui rispose al sorriso.

“Sì, sei cambiato ma anch’io sono cambiata” pensò la ragazza “E’ vero sbagliavi approccio con me ma alla fine te ne sei accorto e sei cambiato… Ti amo anche per questo”

 

Certain as the sun

Rising in the east

Tale as old as time

Song as old as rhyme

Beauty and the Beast

 

“Adesso sono sicura del nostro amore. Metteremo fine a questa guerra presto e poi… poi vedremo”

Di nuovo sorrise verso Kisshu che continuava ad osservarla con gioia…

Quella canzone l’aveva scelta senza pensarci troppo perché, dopo aver visto quel film, aveva capito che era la loro canzone

 

Tale as old as time

Song as old as rhyme

Beauty and the Beast

 

Ichigo finì la canzone poi si voltò verso Kisshu e gli lanciò un bacio “Non sei una bestia ma il mio diavoletto” pensò lei.

-Applaudiamo tutti Ichigo Momomiya e la sua canzone The Beuaty and the Beast – Disse Marco facendo scatenare gli applausi degli avventori

Ichigo fece un inchino e scese dal palco galvanizzata dalla sua prestazione e andò verso il tavolo che Akito e Sana avevano loro riservato.

-Hai cantato molto bene Ichigo one-chan- fece Purin applaudendo

-Sì, sei stata molto brava- Convenne Minto

Al tavolo tutti spalancarono gli occhi -Grazie Minto- fece Ichigo leggermente a disagio per il complimento della amica.

-Ma Zakuro one-chan lo è stata di più- ecco che doveva metterci il carico ma questa volta Ichigo non rispose perché sapeva bene che lei non aveva l’esperienza della mew lupo nello stare su un palco.

-Chi sarà la prossima? – Chiese Ryo lasciando perdere per un momento il concerto.

-La prossima sarà Purin, poi Minto ed infine Retasu- fece Zakuro mentre ascoltava la canzone che in quel momento stavano eseguendo.

Ad un certo punto Zakuro, Purin, Ichigo e Ryo drizzarono le orecchie perché il pezzo provato differiva leggermente.

-Non è possibile- fece lusingata la rossa -Marco aveva detto che voleva farci una sorpresa ma questa poi***-

-Stai gongolando Ichigo? – Chiese Minto alzando un sopracciglio

-Perché non dovrei? – Rispose l’altra guardandola male

-Dai ragazze- fece Retasu cercando di rabbonirle -Siete sempre a beccarvi cercate di stare calme stasera- Anche Purin diede man forte alla verde.

Minto le osservò e alzò le spalle.

 

-Secondo voi qui c’è una principessa? - fece Marco al termine della canzone ai suoi tre compagni

-Più di una- rispose Pai suonando note a caso

-Romantico stasera fratellone? – chiese Kisshu ridacchiando

-Chi lo sa? – rispose il viola sorridendo in maniera strana

-Se volete c’è una principessa che sta aspettando- Richiamò l’attenzione Taruto facendo cenno a Purin di salire sul palco

Purin aveva messo, per quella sera, una bella gonna color crema e un top nero.

Si sentiva pronta per la sua canzone e sperava che tutto andasse bene.

Osservò per un attimo Taruto che sorrideva incoraggiandola ben conscio che stavolta la canzone era rivolta a lui, perché lui era come quella principessa che non poteva uscire dal palazzo e che doveva seguire un’etichetta ma qualcuno era riuscito a fargli vivere la sua vita in maniera differente.

Arrivata davanti al microfono fece un cenno a Pai che attaccò il pezzo

 

I can show you the world

Shining, shimmering, splendid

Tell me, princess, now when did

You last let your heart decide?

 

Purin aveva sempre visto in Taruto, dietro quella maschera da bulletto e di finta intolleranza verso di lei, un ragazzo come lei cioè un bambino, adesso un ragazzo, che voleva solo un po’ di affetto e di attenzione.

Lui attraverso la sua missione e lei, prima di diventare mew mew, attraverso i suoi giochi da equilibrista.

Per questo da subito aveva cercato di fare amicizia con lui, perché era simile a lei.

 

I can open your eyes

Take you wonder by wonder

Over, sideways and under

On a magic carpet ride

 

Da subito aveva provato a smorzare quella sua aria da sbruffoncello sia tramite la lotta sia con la sua parlantina.

Quando erano rimasti intrappolati sotto il palazzetto dove si svolgeva quel meeting era riuscita finalmente a rompere quel muro e, anche se lui non lo ammetterà mai, era stato in quel momento che avevano fatto amicizia e poi… Poi l’amicizia era divenuta qualcosa di più profondo.

 

A whole new world

A new fantastic point of view

No one to tell us, "no"

Or where to go

Or say we're only dreaming

 

Adesso il mondo era loro, erano assieme e nessuno avrebbe potuto dirgli che non potevano stare assieme perché ex nemici.

Sembrava per entrambi un sogno ma quella era una bellissima realtà.

Si voltò un attimo e poi:

 

A whole new world

A dazzling place I never knew

But when I'm way up here

It's crystal clear

That now I'm in a whole new world with you

(Now I'm in a whole new world with you)

 

Taruto attacco la sua parte, aveva sbuffato all’inizio perché era la parte da femmina ma alla fine aveva accettato perché lui era nella stessa situazione della principessa e grazie ad una scimmietta volante era riuscito a vedere cose che si rifiutava di vedere e a poco a poco si era innamorato di lei.

 

Unbelievable sights

Indescribable feeling

Soaring, tumbling, freewheeling

Through an endless diamond sky

 

Era incredibile come quell’amore l’avesse toccato e durante il periodo di “detenzione” solo quel sentimento l’aveva sorretto e il desiderio di rivederla si faceva sempre più forte.

 

A whole new world

(Don't you dare close your eyes)

A hundred thousand things to see

(Hold your breath; it gets better)

I'm like a shooting star

I've come so far

I can't go back to where I used to be

 

Ed ecco che tornato faceva la follia di baciarla per esprimergli i suoi sentimenti verso di lei, una vera e propria pazzia senza senso ma che ha dato i suoi frutti… Ma come pazzia anche lei non era da meno saltandogli letteralmente addosso per baciarlo quando si erano presentati al cafè

 

A whole new world

(Every turn, a surprise)

With new horizons to pursue

(Every moment, red-letter)

I'll chase them anywhere

There's time to spare

Let me share this whole new world with you

 

Ormai avevano fuso i loro mondi in uno solo ed era stupendo pieno di vita e tutto grazie a Purin e alla sua gioia di vivere.

Gioia di vivere che ormai lo stava contagiando e ne era felice, voleva stare con lei per sempre e non gli importava se sulla Terra o su Ghea voleva vivere con lei per tutta la vita.

 

A whole new world

(A whole new world)

That's where we'll be

(That's where we'll be)

A thrilling chase

(A wondrous place)

For you and me

 

Un nuovo lungo applauso si levò dalla sala al termine della canzone, alcuni avventori fecero anche dei fischi di apprezzamento.

Taruto a quel punto si alzò e andò verso Purin che sorrideva raggiante, si presero per mano e fecero quindi un profondo inchino.

-Ringraziamo tutti Purin Fong per la sua canzone A whole new world- disse Marco sorridendo ai due

-Speriamo che questo nuovo mondo sia migliore di questo- Sospirò Pai

-Già- concordo serio Kisshu -Ho letto che un uomo una volta disse: Lasciate questo mondo un po’ meglio di come l’avete trovato****… Peccato che non tutti gli uomini riescano a farlo-

-Io conto sulle nuove generazioni- fece Marco

A quel punto Pai partì con il piano, poi Taruto con la batteria ed infine Marco e Kisshu attaccarono con i rispettivi strumenti… Ma alla spia quella lunga introduzione fece nascere delle strane immagini nella testa… Dei visi che lentamente cambiavano fisionomia e si alteravano da sereni a un che di diabolico…

Scosse in lievemente la testa e cominciò a cantare il pezzo.

 

Intanto al tavolo il gruppo ascoltava la canzone con attenzione

-Può essere quasi essere eletta a colonna sonora della squadra- Keiichiro a fare quella uscita

-Perché? – Chiese Ryo

-Perché- rispose Zakuro -Parla di farsi un esame di coscienza su come trattiamo il mondo e spetta a noi difenderlo-

-Hai ragione Zakuro one-chan- annui Minto -spesso l’umanità tratta malissimo la sua casa-

Anche Purin e Ichigo annuirono -Vero, noi dobbiamo cercare di far cambiare le cose-

Ryo ci pensò un momento ma concordo con loro -Forse con i nostri alleati si potrà fare qualcosa-

-Sicuramente Ryo- Annui Keiichiro -Alla fine di questa storia chissà cosa possiamo combinare assieme-

Minto, vestita con un paio di fuseaux neri e una camicetta blu, a quel punto si alzò -Tocca a me- e si diresse verso il retro del palco

 

 

-Questa era What I’ve done- gridò Marco contento

-Allora quante volte avete fallito? – Chiese Kisshu

-Bah noi di sicuro un sacco di volte- rispose Pai scuotendo la testa

-Già abbiamo preso talmente tante legnate che potremmo vederle… E tu Marco- Anche Taruto rispose passando la palla a Marco

La spia ci pensò un attimo mentre faceva due o tre accordi a caso -Ho fallito e mi sono rialzato moltissime volte anche io come anche la nostra prossima voce-

Minto si avvicinò quindi al microfono e, dopo aver fatto un cenno al castano, cominciò a cantare.

 

Oh oh oh oh oooh

Oh oh oh oh oooh

Oh oh oh oh oooh

Oh oh oh oh oooh

 

I messed up tonight, I lost another fight

I still mess up but I'll just start again

I keep falling down, I keep on hitting the ground

I always get up now to see what's next

 

Minto pensò a quante volte aveva sbagliato a causa del suo carattere, spesso si chiedeva come Ichigo potesse esserle ancora amica con tutte le cose cattive che le diceva ma lei era lì.

Ma anche nella danza lei cadeva spesso, quanti errori faceva? Moltissimi ma lei cocciuta si rialzava ci riprovava.

Aveva sbagliato a ritenere i tre alieni senza cuore ma anche in quel caso si era rialzata e aveva cambiato il suo pensiero

 

Birds don't just fly, they fall down and get up

Nobody learns without getting it wrong

 

Lei era Mew Minto, la ragazza con i geni del Loricchetto Blu, la ragazza che poteva volare, la ragazza che voleva essere degna della sua famiglia ma nessuno le poteva insegnare tutto ciò quindi avrebbe sbagliato ma si sarebbe rialzata e avrebbe riprovato fino a raggiungere il suo obbiettivo.

 

I won't give up, no I won't give in

Til I reach the end and then I'll start again

No I won't leave, I wanna try everything

I wanna try even though I could fail

I won't give up, no I won't give in

Til I reach the end and then I'll start again

No I won't leave, I wanna try everything

I wanna try even though I could fail

 

Ecco perché non ha ceduto sul fatto di andare a Milano alla scala, ecco perché è andata contro i suoi genitori che avrebbe combattuto questa nuova guerra.

Stava sbagliando? No, questo non era un errore ma la cosa giusta da fare.

Le avrebbe provate tutte per vincere questa nuova battaglia e, assieme ai suoi amici e al suo amore, avrebbe vinto anche questa guerra.

Finita questa storia Milano sarebbe diventata la sua nuova casa per un po’ di tempo ma era felice di ciò.

 

Try everything

Oh oh oh oh oooh

Oh oh oh oh oooh

Try everything

Oh oh oh oh oooh

Try everything

Oh oh oh oh oooh

 

Look at how far you've come, you filled your heart with love

Baby you've done enough that cut your breath

Don't beat yourself up, don't need to run so fast

Sometimes we come last, but we did our best

 

Lanciò poi uno sguardo a Keiichiro lui aveva visto che la sua versione snob era una maschera che era una ragazza sensibile e generosa, si era innamorata di lei e un giorno le aveva chiesto di uscire.

Lei aveva accettato e da lì era cominciata la loro storia, con lui sempre pronto a sorreggerla e a dargli consigli.

 

I won't give up, no I won't give in

Til I reach the end and then I'll start again

No I won't leave, I wanna try everything

I wanna try even though I could fail

I won't give up, no I won't give in

Til I reach the end and then I'll start again

No I won't leave, I wanna try everything

I wanna try even though I could fail

 

I'll keep on making those new mistakes

I'll keep on making them every day

Those new mistakes

 

Avrebbe fatto nuovi errori, come tutti del resto ma lei, come tutti, era pronta come sempre a rialzarsi e a far vedere di che pasta era fatta.

Assieme alle sue amiche e amici si sarebbe rialzata e avrebbe vinto nonostante gli errori.

 

Oh oh oh oh oooh

Try everything

Oh oh oh oh oooh

Try everything

Oh oh oh oh oooh

Try everything

Oh oh oh oh oooh

Try everything

 

-Bravissima Minto One-chan- gridò dal suo posto Purin applaudendo con forza

Minto osservò il tavolo e vide che Zakuro e Keiichiro sorridevano e applaudivano convinti

Ryo sorrideva e annuiva anche Retasu era felice per lei e applaudiva convinta

 

-Ringraziamo Minto Aizawa e la sua Try Everything- Marco fece un cenno e lei si piegò leggermente sulle gambe per salutare il pubblico e scese dal palco andando verso il tavolo.

-Allora come sono andata? – chiese lei

-Molto bene Minto- fece Ichigo

-Sei stata bravissima Minto- disse Zakuro

-Grazie Zakuro one-sama- ringrazio lei scatenando leggera gelosia della rossa

-Sei stata grandiosa Minto-Chan- fece Keiichiro abbracciandola e dondole un bacio

-Grazie Kei-chan-

-Sei stata splendida Minto One-Chan- fece Purin abbracciando entrambi

-Vero hai fatto un figurone- commento Retasu

Lei sorrise -Grazie a tutte voi amiche-

 

Intanto sul palco Marco osservò i tre ragazzi e sorrise -Voi avete mai salvato una vita? -

-Sì, ma possiamo dire anche che la nostra vita è stata salvata diverse volte- rispose per tutti Pai

La spia sorrise vedendo gli sguardi accondiscendenti dei fratelli.

-Già- aggiunse Kisshu -Abbiamo salvato e ci hanno salvato la vita diverse volte… Siamo strani noi altri. -

 -A te Marco? – Chiese Taruto -Hai mai salvato o ti hanno salvato la vita? –

-Non posso confermare o smentire niente Taruto ma… Chi lo sa- Sorrise il castano con fare misterioso.

Intanto che diceva questo Pai cominciò a suonare una musica malinconica al piano.

 

Al bancone del PUB si era avvicinato un uomo dalla capigliatura castano chiara, alto e ben proporzionato.
Vestito con un gessato scuro e sugli occhi un bel paio di Ray Ban neri dalla foggia richiamavano quelli dei Blues Brothers.

-Ehi Rei tutto bene? – Chiese Sana vedendolo arrivare

-Ciao Sana-Chan mi avevano detto che il locale aveva ingranato ma non pensavo così bene- si complimentò l’uomo.

La ragazza annuì -Sì e tutto grazie al tipo che sta cantando- disse lei indicando il palco

-Che strano mi sembra di averlo già visto- mormorò l’uomo che poi scosse la testa -Sì devo ammettere che sono molto bravi e mi stavo chiedendo-

Ma Akito lo fermò subito -Fermati Rei la loro è solo un concerto estemporaneo per tappare un buco-

Spiegò il biondo

-C’è di mezzo Nick? – chiese irritato l’uomo e i due annuirono

-Marco, l’uomo che ci ha aiutato però ha risolto anche questa grana, facendo in modo che Nick non possa più rompere le scatole anche su quel versante-

Racconto Sana al suo ex manager -Ma dimmi di te, come sta Asako-Chan? E le bimbe? –

-Stanno tutte benone- rispose l’uomo -ti portano i loro saluti e Asako si scusa di non essere riuscita a venire ma c’è stata una riunione alla scuola di Megumi e Nora per cui non è potuta venire perché non siamo riusciti a trovare una baby-sitter in tempo-

I due fecero cenno di non preoccuparsi

 

-Questa era How to save a life- spiegò Marco un ennesimo applauso venne fuori dalla sala

Kisshu cominciò a strimpellare due o tre accordi -Sapete devo ringraziare i miei zii, perché quando mi hanno adottato mi hanno protetto e mi hanno fatto smettere di piangere- confessò Kisshu

-Sì, ma mamma e papà non sono riusciti a farti smettere di fare stupidaggini- rise Taruto

-Questo è vero- ridacchio il verde

Retasu si era avvicinata al palco titubante, vestita con una camicia bianca e dei pantaloni grigi, si sentiva a disagio ma lo sguardo incoraggiante di Pai le diede il là per salirci sopra

-Bene perché ora si parla di protezione? – chiese Marco

-Non so- risposero in coro i tre

La spia decise di non indagare troppo visto che Retasu era pronta per il suo pezzo, l’ultimo della loro scaletta.

La verde ascoltò l’introduzione fatta da Kisshu e Marco poi cominciò a cantare

 

Come stop your crying

It will be alright

Just take my hand

Hold it tight

I will protect you

From all around you

I will be here

Don't you cry

 

 Retasu mentre cantava pensò a Pai e alla sua maschera di freddezza ma aveva capito una cosa lui dentro piangeva e quante volte aveva voluto abbracciarlo per dargli il calore che lui cercava.

Il suo cuore piangeva e lei l’aveva intuito e anche per questo non voleva combattere con lui

 

For one so small

You seem so strong

My arms will hold you

Keep you safe and warm

This bond between us

Can't be broken

I will be here don't you cry

 

Lui era forte ma lei voleva comunque abbracciarlo e adesso poteva farlo

Lui era ormai al sicuro nel suo abbraccio e anche lei era al sicuro nel suo e nessuno avrebbe spezzato quel legame che si era creato tra loro

 

'Cause you'll be in my heart

Yes, you'll be in my heart

From this day on

Now and forever more

You'll be in my heart

No matter what they say

You'll be here in my heart

Always

 

Lui era nel suo cuore e anche se qualcuno avesse scoperto il loro amore e ne avesse da ridire lei l’avrebbe amato comunque perché sarà per sempre nel suo cuore

 

Why can't they understand

The way we feel

They just don't trust

What they can't explain

I know we're different

But deep inside us

We're not that different at all

 

Soprattutto se avessero scoperto che lui era un alieno e non solo un professore in prova.
Lei sapeva che erano differenti ma non le importava amava Pai l’avrebbe difeso sempre come lui l’avrebbe sempre difesa

 

And you'll be in my heart

Yes, you'll be in my heart

From this day on

Now and forever more

You'll be in my heart

No matter what they say

You'll be here in my heart

Always

 

 

 

Don't listen to them

Cause what do they know?

We need each other

To have, to hold

They'll see in time

I know

 

 

 

When destiny calls you

You must be strong

I may not be with you

But you've got to hold on

They'll see in time

I know

We'll show them together

 

 

 

'Cause you'll be in my heart

Believe me, you'll be in my heart

I'll be there from this day on

Now and forever more

 

 

 

Oooo, you'll be in my heart

You'll be here in my heart

No matter what they say

I'll be with you

You'll be here in my heart

I'll be there always

Always

I'll be with you

I'll be there for you always

Always and always

Just look over your shoulder

Just look over your shoulder

Just look over your shoulder

I'll be there always

 

 

 

 

 

 

*Questa canzone è la colonna sonora del Film Bomber ed è un riadattamento della sigla di uno dei capisaldi dell’animazione giapponese: Galaxy Express 999.

 

** La canzone è Rotta per casa di Dio e la prima strofa dice:

Si era detto otto e mezzo puntuali al bar 
Però lo sapevamo già 
Che tra una cazzata e l'altra c'è Cisco che 
Passa in bagno un'eternità 

 

Ebbene nella versione cantata dagli The E.T.’s la strofa fa:

 

Che tra una cazzata e l’altra c’è Kisshu che

Passa in bagno un’eternità

 

Che Max Pezzali e Mauro Repetto mi perdonino XD

 

*** la canzone che stanno cantando è It’s my life dei Bon Jovi la strofa in questione in originale fa:

 

 It's for Tommy and Gina who never backed down

 

Marco la modifica in:

 

It's for kisshu and Ichigo who never backed down

 

Forse non suona molto bene, mancherà la metrica etc. ma a me piaceva così

 

Che Jon Bon Jovi mi perdoni anche lui XD

 

**** Citazione di Sir Robert Baden Powell of Giwell fondatore degli scout

   
 
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