Ichigo entrò di gran
carriera a scuola, aveva sbollito la
rabbia nei confronti di Kisshu ma rimaneva comunque irritata per il
fatto che
qualcuno, chiamato Teppei, avesse avuto la brillante idea di passare al
suo
nuovo fidanzato una raccolta di doujinshi
a sfondo
erotico.
Non voleva di sicuro che il Kisshu
attuale tornasse il
vecchio Kisshu sotto la spinta di quei fumetti per adulti.
Era vero che molti ragazzi nella scuola, di nascosto, leggessero certa
roba o
meglio osservassero certe immagini tralasciando i dialoghi ma cavolo,
pensò la
mewneko, che non facessero cadere in tentazione altri ragazzi che, in
passato,
avevano dato prova di avere dei problemi nel tenere sotto controllo i
loro
istinti.
Ormai giunta in classe si
lasciò cadere sulla sedia in
attesa di Kisshu, andato a restituire il giornalino a Teppei con la
promessa
che gli avrebbe riferito il suo messaggio di non passargli
più certa mercanzia,
e che le lezioni iniziassero.
-Già arrabbiata di prima
mattina? - chiese Moe avvicinatasi
con Miwa al suo banco -Non è che Kisshu si è
comportato male durante il week
end che il vostro capo vi ha offerto in montagna? – chiese
l’altra
-No- rispose lei incrociando le
braccia e guardando la porta
alle loro spalle -Cioè lo ero ma adesso sono arrabbiata con
Teppei-kun. –
spiegò
-Sembra che il tuo caro fidanzato Moe
– continuò lei -ha
avuto la brillante idea di passare uno dei suoi fumetti a Kisshu. -
-Quali fumetti? – chiese
lei
-Una serie di doujinshi porno di
manga famosi – rispose
l’altra guardando male l’amica
Che ridacchio colpevole -Scusa
Ichigo-chan- fece lei -non
volevo procurare tutto questo trambusto ma… volevo
stuzzicarvi un po’ –
-Guarda che fino a venerdì
era solo il mio ragazzo in prova
e da quel giorno a passato l’esame per essere il mio
fidanzato… Di certo
sarebbe stato bocciato o comunque rimandato se avessi scoperto quel
dannato
fumetto prima- replicò Ichigo -Poi ti ho spiegato che tipo
era il mio
diavoletto fino a un po’ di tempo fa! E tu che fai?
suggerisci al tuo fidanzato
di passargli uno di quei fumetti ma sei pazza!? – Chiese la
mew neko indignata
-Scusa Ichigo-chan lo so che era una
testa calda… –
Fece l’amica con fare mortificato ma poi si
accese capendo ciò che la rossa aveva detto poco prima
-Scusa come hai detto?
Vi siete fidanzati venerdì?! Cosa è successo!
Parla! - Fece lei
con Miwa che annuiva con forza
-Non ci hai nemmeno chiamato per dircelo adesso parla! –
Rimarco quella
osservando dura Ichigo che, prendendo un respiro cominciò a
raccontare
l’episodio che le aveva fatto prendere quella decisione.
-Uao- fecero le due
all’unisono -Quindi è veramente
attaccato a te… e ci tiene così tanto che non ti
ha spinto a fare altro questo
week end? –
-No- rispose la rossa -Siamo ancora
alle prime fasi e quindi
ci siamo dati un po’ di tempo… di sicuro non aiuta
quello che hai fatto
Moe-chan-
-Scusa ancora Ichigo-chan- fece lei
abbassando il capo -Però
potresti avere dei suggerimenti per il futuro da quelle storie
–
La ragazza aprì la bocca
sorpresa -Tu hai? - Moe scosse la
testa sorridendo però furba -Non dico nulla ma alcune cose
sono interessanti –
-E tu Miwa non le dici niente?
– chiese a quel punto
all’altra amica -Siamo pur sempre ancora minorenni.
–
La brunetta scosse la testa -Ormai ho
rinunciato da tempo a
capirla specialmente da quando lei e Teppei-kun hanno fatto quel passo
si sono
molto disinibiti. –
-Dai che non facciamo nulla di male-
rispose la biondina
facendo la linguaccia alle due.
Nel frattempo, nel cortile della
scuola, Kisshu stava
parlando con Teppei cercando di mascherare il suo imbarazzo e la sua
irritazione.
-Senti Tep- fece lui cercando essere
calmo ma non
riuscendoci appieno
-Dimmi K-Kun- fece l’amico
guardandolo perplesso -è successo
qualcosa? –
-Sì- disse lui incrociando
le braccia -La mia micetta ha
beccato il giornalino che mi hai prestato e non è stata
molto felice di ciò. –
-Ah- fece semplicemente
l’altro leggermente teso -non ti ha
scorticato vivo? Ovviamente no, visto che sei qua-
-Sono stato fortunato- rispose il
verde incrociando le
braccia guardandolo male
-Quindi sei venuto a restituirmelo?
–
Kisshu annuì e
tirò fuori il fumetto porgendoglielo
Teppei lo prese in mano e lo
aprì, facendo scorrere veloce
le pagine.
-Alcune cose sono interessanti sai-
Disse il ragazzo -Prima
o poi io e Moe le metteremo in pratica-
-Grazie per l’informazione-
rispose Kisshu sempre fra
l’imbarazzato e il nervoso
Teppei lo guardò un attimo
perplesso -Moe mi ha riferito che
fino a qualche tempo fa eri più spigliato su certe cose-
-Ho messo un po’ la testa a
posto- rispose il verde -posso
dirti che se si parla di Ichigo tendo ad essere più
contenuto-
-Fai bene mio caro- lo supporto
l’altro -Non bruciare i
tempi e vedrai che tutto andrà bene-
-Grazie per
l’incoraggiamento ma sarà meglio entrare in
classe, non ho voglia di avere lavoro supplementare dal prof della
prima ora-
concluse Kisshu che si avviò con l’amico verso
l’edifico che gli avrebbe
ospitati per le prossime ore.
-Nemmeno io – disse Teppei
che lo segui a ruota
-Dannazione- Fece Marco al telefono
-Mi sta dicendo che i
Bleach non vengono più perché hanno trovato un
ingaggio migliore? -
Dall’altro capo del
telefono il manager del gruppo senti la
leggera irritazione del castano ma non se crucciò
-Sì, adesso hanno un contratto
presso una casa discografica e devono registrare il loro primo disco,
non hanno
più tempo per questi piccoli concerti-.
-La proposta da chi è
stata fatta se posso saperlo? – Chiese
il castano cercando di darsi un contegno
-È stato Nick Nolte,
sembra che li abbia sentiti e gli siano
piaciuti, ha quindi chiamato un suo amico discografico che li ha
scritturati-
La spia non fu totalmente convinta
della risposta dell’uomo
ma decise di non insistere troppo.
-C’è qualche
altro gruppo disponibile per quella data? -
chiese allora lui ma sapeva che la cosa fosse difficile
dato il breve preavviso.
-no, mi spiace ma se vuole i suoi
amici potrebbero fare una
serata con degli attori comici, sa se sono interessati? –
Rispose l’altro proponendo
una soluzione che Marco ben
sapeva non poteva essere accettata da Akito e Sana.
Loro due volevano una serata musicale e, testardi come muli, serata
musicale
sarebbe stata.
-Ok, ma a nome loro declino
l’offerta e la ringrazio ancora
per il tempo concessomi-
Chiuse la comunicazione e poi
guardò male il telefono.
-Andata male? - chiese Keiichiro da
dietro il bancone della
cucina
-Già- fece Marco
guardandolo -Allora piano B sia… Sperando
che Pai non salti addosso a Kisshu o gli lanci qualche suo attacco per
ringraziarlo di averlo messo in mezzo a questa mia idea-
Il pasticciere sorrise benevolo
-Penso che tu debba informarlo
per primo e non aspettare che sia Kisshu a farlo-
-Credo anch’io- fece
l’altro -La cosa interessante e che
anche le ragazze si siano proposte nel cantare un pezzo pure loro-
-Minto non voleva essere da meno di
Zakuro e ha sfidato
Ichigo dopo che l’ha presa in giro e lei, permalosa
com’è, ha accettato mentre
Purin l’ha preso come un gioco mentre per Retasu non
so… Penso per solidarietà
verso Sana e Akito-
-Penso che per Retasu sia
così anch’io- rispose il castano
Solo Retasu era stata informata del
piano B, visto che i due
erano nell’infermeria quando Marco aveva lanciato
l’idea del piano, per la
serata del locale di Akito e Sana, dietro la promessa che non ne avesse
fatto
parola con il fidanzato.
Lei aveva accettato a patto che Pai
l’avesse saputo al più
presto, quindi entro quel lunedì, cosa avesse combinato
Kisshu nei suoi
confronti.
Ma in quel momento i due si voltarono
verso la porta
posteriore che, aprendosi di scatto, vide Kisshu entrare di corsa.
-Qualcuno mi salvi da mio fratello!
È imbizzarrito! –
I due adulti si guardarono un attimo
poi sospirarono
scuotendo la testa.
-Kisshu hai mica detto a Pai del
Piano B? –
Il ragazzo si grattò la
guancia imbarazzato -Diciamo che ho
calcato un po’ la mano nel dirglielo-
-In che modo? – Chiese Marco
-Dicendo che avrei potuto…
Fare cose con Retasu- fece
imbarazzato Pai entrando di corsa nel locale, puntando poi i suoi
ventagli
contro il fratello.
-Per piacere Pai-san abbassa
l’arma- chiese con
condiscendenza Keiichiro nel mentre Marco era scattato frapponendosi
tra i due
alieni.
-Calma Pai- fece la spia
-L’idea è stata mia ma vorrei
realmente che voi partecipaste a questa mia piccola pazzia.
Prendila come un modo per conoscere
meglio gli esseri umani
e per stare assieme a Retasu-
Pai soppeso le parole del castano,
osservandolo per un
attimo, abbassando poi l’arma
-Ok ma lo faccio solo per lei- detto
ciò superò Kisshu,
rifugiatosi dietro il bancone e che gli sorrideva nervoso, bruciandolo
con lo
sguardo.
-Ok- fece Keiichiro ridacchiando
preoccupato -questa cosa è
andata ora vi toccherà provare-
Marco fece una smorfia
-Già-
In quel momento arrivarono di corsa
Ichigo, Retasu, Purin e
Taruto.
-Dov’è quello
scemo del mio fidanzato- chiese arrabbiata la
rossa
-Ciao Micetta- fece Kisshu che,
ancora rifugiato dietro il
bancone, sorrideva sghembo -arrivata presto-
-Eccoti- fece lei avanzando ancora
irritata -ma come diavolo
ti è saltato in mente di dire certe cose a Pai? Sai che
è terribilmente
suscettibile su certi argomenti.
Lo so io che non lo conosco bene ma
non tu con cui ci vivi
assieme? Cosa sei masochista? -
-Sono un tipo a cui piacciono gli
scherzi micetta- rispose
lui ridacchiando
-Inoltre- fece Purin -Hai messo in
imbarazzo Retasu
one-chan-
Retasu annui -Già- fece
lei ancora leggermente rossa -Io e
Pai-kun non siamo tipi molto spigliati lo sai-
-Scusa pesciolina- fece il verde
massaggiandosi la nuca -ma
a volte non ho filtro tra cervello e lingua, quindi le parole mi escono
dirette-
Marco sentendo ciò
alzò gli occhi al cielo e scosse la testa
mentre Keiichiro ridacchio
Taruto anche lui non ci trovava nulla
di divertente nel
comportamento del fratello acquisto -Kisshu sei un Baka, sai benissimo
che
teletrasportare tre persone richiede molta energia-
-Volevi… - ma le parole
gli morirono in bocca dopo lo
sguardo fulminante della fidanzata -Forse è meglio se ci
andiamo a cambiare-
Detto ciò prese per mano
Ichigo e la trascino verso il seminterrato
seguiti da Purin, Retasu e Taruto, quest’ultimo prima prese
una manciata di
biscotti appena sfornati per rimettersi in forze dopo lo scherzo di
Kisshu.
-A volte mi chiedo- fece Keiichiro
appena i ragazzi uscirono
-come Kisshu possa passare da momenti molto adulti a momenti in cui
sembra un
bambino capriccioso ed impulsivo. –
-Si chiama adolescenza mio caro Kei-
rispose Marco
osservando la porta chiusa -si chiama adolescenza anche da loro-
-Oppure è solo uno scemo
senza speranze- Ryo entrò in quel
momento nella cucina ed espresse il suo pensiero -Mi chiedo cosa ci
trovi
Ichigo in lui? –
-Geloso? - chiese Marco
Il biondo alzò un
sopracciglio guardandolo scettico -Geloso
no, direi piuttosto preoccupato. Voglio bene alle ragazze come se
fossero delle
sorelline. Ichigo è la sorellina un po’
impacciata, sognatrice e piena di vita
che molti vorrebbero… Diciamo che tutte le ragazze sono il
prototipo della
sorellina perfetta-
Spiegò
l’americano pensando alle caratteristiche di Ichigo.
-Mentre Zakuro è il
prototipo di ragazza bella ed
impossibile? – chiese Marco
Ryo arrossì; non si sa
bene se per la rabbia, la gelosia
oppure per l’imbarazzo, guardando male l’uomo ma
poi sospirò
-Zakuro usa una maschera.
È una donna dolce, forte, gentile,
premurosa, caparbia ed intelligente. -
-Mi stai adulando perché
hai fatto qualche stupidaggine
Ryo-chan? – chiese la mew lupo vestita
nell’uniforme da cameriera guardando i
tre uomini a braccia conserte ed un sorriso furbo stampato in faccia.
Sentendo la sua voce a Ryo scorse una
goccia di sudore lungo
la tempia… Di solito teneva la dolcezza per i momenti
privati tra loro due
mentre in pubblico; anche con le ragazze, Keiichiro ed ora; da quando
era
cominciata tutta la vicenda della ambasceria, con gli alieni e Marco
cercavano
di avere un rapporto più formale.
-Stavamo
solo
parlando del fatto che Minto, Retasu, Ichigo e Purin sembrino essere il
prototipo delle perfette sorelline- lo difese Keiichiro in maniera
diplomatica
-Confermo- fece Marco sorridendo
sornione
-Beh, anche Kisshu, Pai e Taruto
possono anche loto il
prototipo dei fratelli perfetti o quasi-
Fece lei rispondendo al sorriso della
spia
-In che senso? - Chiese Ryo sbuffando
-Taruto è il fratellino
che cerca il suo posto nel mondo ma
non sa che strada seguire: quella di Pai, ligio al dovere e serio,
oppure
quella di Kisshu, più leggera e senza troppi pensieri.
Kisshu è il fratello
“pazzo” che cerca di lottare contro
l’autorità e fare di testa sua ma sta maturando e
sta capendo che a volte
bisogna riflettere sulle cose prima di farle.
Pai invece è il prototipo
del fratello maggiore che cerca di
proteggere i propri fratelli ma a volte esagera e si fa prendere dalla
rabbia,
facendo anche dei gravi errori, ma a capito che deve lasciar perdere la
fredda
logica e lasciarsi andare ai sentimenti. -
Spiegò la viola ai tre
-Hai fatto una disamina perfetta di
quei tre- fece Keiichiro
annuendo
-Tra i tre, come fratello, preferirei
avere Taruto- disse
Ryo -Kisshu ho paura che rischierei di prenderlo a sberle ogni due per
tre per
le cavolate che fa e Pai non so lo trovo inquietante-
-Forse perché è
molto simile a te Ryo? – chiese Marco
osservandolo in maniera furba
Ryo sembrò indignarsi e
strinse gli occhi a due fessure -Non
dire stronzate-
-Ecco- fece la spia scuotendo la
testa sorridendo malizioso
-hai avuto una reazione uguale a quella che avrebbe avuto
l’alieno maggiore-
Zakuro si portò una mano
alla bocca e coprì una leggera
risata lasciando basito il fidanzato -Zakuro tu la pensi come lui- ed
indicò
con la testa il castano.
-In parte sì a differenza
di Pai però tu ti sei aperto molto
prima e sei più divertente- rispose lei sorridendo
-Kei-san? - chiese al suo vecchio
tutore -Anche tu sei
d’accordo con loro? -
-Vuoi la verità? Tu e Pai
siete molto simili e non ci puoi fare
niente sai- fece il pasticciere sospirando.
-Che bello ho un fratello gemello
alieno- borbotto
l’americano irritato.
-Sempre meglio di avere un fratello
come Kisshu no? – fece
Marco
-Già meglio Pai o Taruto
che Kisshu come fratello – rispose
Ryo incrociando le braccia
-Per piacere- fece l’alieno
minore entrando dentro la cucina
-Già mi bastano quel musone di Pai e quel pazzo di Kisshu
come fratelli non
aggiungiamoci un altro musone ma la spia e Keiichiro non sarebbero male
come
fratelli –
I quattro si voltarono verso di lui
guardandolo un po’
sopresi ed imbarazzati -Comunque volevo chiedere se possiamo aprire il
cafè-
-Certamente Taruto-kun- rispose
Keiichiro gentilmente -e non
dire nulla di quello che hai sentito per piacere- chiese a conclusione
-per piacere non sono come Kisshu,
perché si vanterebbe a
tutto spiano di una cosa così idiota-
Detto ciò uscì
dalla cucina e andò ad aprire il locale.
-Taruto sarà una bella via
di mezzo tra i due – constatò
Marco sorridendo
-Speriamo che non prenda i difetti di
Kisshu però- Fece Ryo
alzando un sopracciglio
-Staremo a vedere come
crescerà- fecero Keiichiro e Zakuro
sorridendo anche loro.
La giornata al cafè
lavorativa giunse rapidamente al termine,
anche per Marco che mise vie i documenti che utilizzava le il suo
lavoro di
copertura.
Poi guardò la squadra, Ryo
e Keiichiro -Allora- fece lui -pronti
per vedere la mia casa qui? –
-Se proprio dobbiamo- disse Pai
irritato
-Dai Fratellone- cercò di
rabbonirlo Kisshu -Così potrai far
vedere alla tua pesciolina il tuo valore alla tastiera. -
Il maggiore si voltò verso
di lui guardandolo in una maniera
indescrivibile mentre Retasu arrossì
-Dai Kisshu oni-chan- fece sorridente
Purin -smettila di
prendere in giro Pai oni-chan-
-Sembra che la piccola abbia
più cervello di te Kisshu- fece
il viola serio
Kisshu sbuffo solamente -Vogliamo
andare? – fece poi per
chiudere la questione
-Cos’è? non ti
aggrada essere ripreso elfetto? – Chiese
Minto
-Se nessuno capisce le mie battute
che ci posso fare
uccellino – replico il verde
-Se almeno facessero ridere o almeno
sorridere-
controreplico la mora assottigliando lo sguardo
-Di sicuro non cerco di far sorridere
te visto che hai paura
delle rughe- rispose nuovamente l’alieno
Ma prima che lo scambio di battute
potesse degenerare, visto
che Minto si stava avvicinando pericolosamente a Kisshu, fu Marco a
parlare
-La piantate di comportarvi come dei
neonati e andiamo-
La cosa mise fine allo screzio tra i
due ed il gruppo si
avviò all’esterno dove presero il pulmino
utilizzato nel fine settimana.
Il viaggio fu allietato dalle
chiacchere tra le ragazze e i
racconti di come fossero andate le lezioni.
-Eccoci- fece la spia fermandosi
davanti al cancello
automatico dell’edificio che usava come base.
-È grossa come casa- fece
Ichigo -molto più piccola di
quella di Minto e della casa al mare di Ryo ma pur sempre grossa. -
-Già- fece Minto
osservando la casa con fare critico
Scesi dal veicolo Purin, non si sa da
dove, tirò fuori un
impermeabile grigio ed un cappello borsalino a larga tesa dello stesso
colore
-Visto che siamo a casa di una spia
ci dobbiamo vestire da
spie? –
La situazione lasciò
basiti tutti tranne Marco che sorrise
benevolo -Scusa ma mi sono mai vestito così? –
La ragazza ci pensò un
attimo -No, ti sei sempre vestito in
maniera normale, Elegante ma normale- rispose poi.
-Brava Purin ora entriamo dai!
Dobbiamo iniziare a provare
perché manca pochissimo tempo al concerto e dobbiamo ancora
vedere se i miei
tre aiutanti sono in grado di suonare gli strumenti umani ed imparare a
farlo-
Entrati in casa, superato
l’atrio d’ingresso, si trovarono
in un’ampia sala dove erano stati piazzati un pianoforte, due
chitarre
elettriche con amplificatori e una batteria.
Alle pareti c’erano foto di
paesaggi alpini e di Marco
assieme ad alcune persone.
Zakuro ne notò una e si
avvicinò ad essa, osservando che
erano Sana e Akito.
In quella foto si vedeva la spia che
abbracciava i due
mentre: Akito era vestito con la divisa della squadra nazionale di
Karate
mentre Sana indossava un kimono rosso con motivi floreali di vari
colori.
La ragazza accarezzo la foto con
nostalgia ma poi distolse l’attenzione
dalle foto a causa del richiamo di Marco
-Ecco a voi gli strumenti musicali
umani simili a quelli voi
suonate sul vostro pianeta- disse la spia mostrando gli strumenti alla
squadra.
Pai osservò con serio il
pianoforte, si avvicinò ad esso e passo
le dita sopra la cassa armonica.
-Sì, ci sono alcune
differenze per esempio nello strumento
che suoniamo da noi non ci sono tre pedali ma solo due mentre la cassa
armonica
è inclinata non arcuata… Direi che potrei dare il
mio contributo alla causa. -
Marco
annui
compiaciuto, intanto anche Kisshu si avvicinò alle chitarre
e ridacchiò.
-Dovrei avere meno problemi rispetto
del mio fratellone ad
abituarmi e a capire come si suona lo strumento umano rispetto al
nostro. –
-Perché? –
chiese curiosa Ichigo
-Perché mia cara micetta
il vostro strumento a solo sei
corde mentre il nostro ne ha dieci, per il resto è
praticamente uguale e, da
quanto ho visto in Tv e sul computer, si suona nello stesso modo.
–
Detto ciò accese
l’amplificatore, prese una delle chitarre
in braccio e la provò dandogli un colpo alle corde.
-Oddio ci mancava solo che il nostro
elfetto si lodasse da
solo- fece Minto osservando gli strumenti
-Invidiosa passerotta? –
chiese l’alieno
-Ma per piacere io…-
Il rumore di un rullante e di una
gran cassa suonati con
maestria fecero zittire la mew bird che si girò verso Taruto
che si era messo a
provare lo strumento.
-Bellissimo- fece lui -ci sono solo
alcune cose in più ma è
praticamente uguale a quella che suono su Ghea-
-Sai quante volte i nostri
controllori avrebbero voluto
rompertela in testa? – Chiese Kisshu in maniera furba -Un
sacco- rispose
ridacchiando l’altro -Almeno così mi vendicavo del
fatto che ci facessero
vivere da semi reclusi-
Ryo e Keiichiro a quel punto si
avvicinarono a Marco che
stava sorridendo soddisfatto -Sei fortunato amico, forse per sabato
sera
riuscirai ad imbastire il tuo concerto. – constato
l’americano
-Le premesse sono ottime, direi che
quello che potrebbe
avere più difficoltà a adattarsi allo strumento
sia…-
Prima che potesse esprimersi Pai
cominciò a suonare alcuni
pezzi di una melodia sconosciuta.
Una musica dolce ma tempo stesso
molto malinconica.
Tutti si girarono verso il piano e,
al termine, del pezzo
tutti applaudirono
-Sei bravissimo Pai-kun- fece Retasu
avvicinatasi al
fidanzato
-Sono un po’ arrugginito e
il suono non è lo stesso ma ci
farò l’abitudine… Mi piace- fece lui
annuendo con forza e sorridendo in maniera
convinta.
-Penso che in un paio d’ore
potrei essere in grado di
addomesticare questa bestia chiamata pianoforte…
Però se posso suggerire una
soluzione migliore su dove imparare a suonare gli strumenti e a provare
per il
concerto direi di farlo al cafè e non qua-
Espose il suo pensiero il viola serio
dopo un momento di
riflessione
-Concordo con Pai Ikisatashi-
Una voce si fece sentire nella stanza
facendo sobbalzare
Ichigo che, avvicinatasi a Kisshu, gli saltò in braccio
farfugliando di
fantasmi.
Mentre il resto della squadra si
guardò con fare nervoso e
preoccupato cercando di capire da dove provenisse quella voce.
-Asia potevi scegliere un altro
momento per farti conoscere-
Marco era irritato da questa intromissione
-Tu sai di chi è questa
voce? – chiese Keiichiro sbalordito
-Sì, la voce è
quella di Asia. Il supercomputer che mi aiuta
nelle mie missioni e quando viaggio nel tempo e nello spazio a bordo
della mia
nave spaziale –
Spiego lui ma non tutti avevano
capito bene
-Non ci sto capendo molto dunque-
fece Minto -Tu hai una
nave spaziale? –
-Sì, se arrivo dal 3000
non posso arrivare in monopattino ti
pare? – rispose
-Questa nave spaziale ha un
supercomputer che ti dà una mano
nelle tue missioni e nel viaggio in sé? –
-Sì- fece di nuovo la spia
-Ok, adesso le ho viste proprio
tutte- sospiro la mew mew
-Quindi non è un fantasma-
chiese ancora spaventata ed
avvinghiata al collo di Kisshu, Ichigo
-No, Ichigo Momomiya- rispose Asia
Purin gongolava mentre abbracciava un
basito Taruto mentre
Retasu sembrava inquietata ma taceva come Zakuro che anche lei era
nervosa per
la novità.
-Come fai a comunicare con Marco non
sembra che siate spesso
in comunicazione- Chiese Ryo curioso di saperne di più -E
perché ti chiami
Asia? –
-Comunico con il vostro contatto
tramite un chip nel suo
cervello e mi chiamo Asia perché le prime civiltà
si svilupparono in quel
continente, ai miei creatori e parso giusto onorare così
questa zona del mondo.
–
Ryo increspo le labbra in una smorfia
poco convinta ma non
chiese altro
-Perché saresti concorde
con Pai-kun? – Chiese Retasu
-Perché così
voi non sprechereste tempo dopo la chiusura del
locale venendo qui- spiego la voce -Facendo tutto la guadagnereste
tempo utile
e poi i tre Ikisatashi avrebbero più tempo per provare non
trovate? –
Ryo alzò gli occhi al
cielo -Dovrò procurarmi dei tappi per
le orecchie –
-Udito sensibile Shiroghane?
– Chiese Ichigo ridacchiando
-Non sono tutti come te che hai il
sonno pesante Momomiya-
sbuffò l’americano
-Questo spiega- disse Keiichiro con
fare pensieroso -come ha
fatto Marco a sapere dell’attacco alla casa di Minto-
-Sì, Akasaka- rispose Asia
-è successo proprio così-
Il pasticciere annui poi si rivolse a
Ryo
-Dovremmo avere lo spazio nel salone
del piano superiore
Ryo? Bisogna solo prendere due misure per esserne sicuri e poi
bisognerà
spostare il tutto al cafè-
-Dovremmo chiedere di far venire una
ditta di traslochi qua
e far portare tutto al cafè ma non prima di
mercoledì e i tempi sono stretti- rispose
il biondo
-Possiamo pur sempre farlo noi-
parlò Taruto -Uno di noi
prende le misure che servono, si teletrasporta al locale, prende le
misure e,
se è il caso, sistema le cose. Quindi torna qua e porta gli
strumenti là no? –
Ryo guardò Keiichiro e poi
Marco che disse -Spetta a te
decidere Ryo, il cafè è tuo non mio –
-Per me può andare,
però uno di noi verrà con chi andrà
così
da dargli una mano a sistemare il salone-
-Posso andare io- fece Keiichiro -Ho
voglia di provare
questo varco dimensionale- il cuoco così poté
tirare fuori il suo interesse
scientifico per quella peculiarità aliena.
-Ok chi va con Kei? –
Chiese Marco
-Vado io- fece Pai
I due quindi presero le misure degli
strumenti per partire
poi alla volta del locale.
-Ok chi vuole un the nel mentre
aspettiamo che tornino? –
fece Marco facendo strada verso la cucina
-Spero che tu abbia delle buone
miscele- fece Minto seguendo
il gruppo
Eye stava massaggiando languidamente
le spalle al suo
compagno, ogni tanto dandogli dei baci sul collo o sulle stesse spalle.
I due, dopo la sconfitta subita a
Furano, non furono più di
tanto ripresi dai generali anzi sembravano quasi contenti per il
risultato
lasciando sbalorditi i due.
-Strano- fece ad un certo punto
l’alieno girando la testa
all’indietro per osservare l’aliena -Avrei giurato
che ci facessero una lavata
di testa monumentale… Invece niente-
Eye bloccò il suo
massaggio e si abbassò per baciarlo -Già,
veramente strano… Sembra quasi che non vogliano la morte
delle mew mew e dei
traditori-
-Vorranno giocare come il gatto con
il topo – ipotizzo Ringu
perplesso
-Chi lo sa? – fece languida
Eye -noi continuiamo a servirli
al meglio come abbiamo fatto fin ora ed aspettiamo che Kastushika
giunga ad
aiutarci- Ringu annui serio
-Kastushika non arriverà-
fece ad un certo punto una voce
-Ryuga-sama- fecero i due
ricomponendosi e inginocchiandosi
di fronte alla figura che si era palesata di fronte a loro
-Cos’è successo
al nostro compagno? - chiese Ringu
L’anziano alieno sospiro
-Durante l’ultima missione prima di
partire per venire qua ad aiutarvi e rimasto vittima della vendetta di
Inu
Hanyo e dei suoi compagni… Una perdita molto grave ma che
non ha portato alla
scoperta dei nostri legami-
I due sospirarono per il sollievo di
non essere stati
scoperti
-Cosa doveva fare il nostro compagno
durante la sua ultima
missione Ryuga-Sama? - chiese Eye
L’alieno osservò
la donna poi annui -Doveva mettere fine
all’esistenza di Akira Sanzo che stava mettendo assieme
troppi elementi. –
-È riuscito nella sua
impresa? – Chiese a quel punto Ringu
Ryuga sospirò -A quanto
sembra ha solo gravemente ferito la
nostra spina nel fianco e, a quanto sembra, e sotto le cure della
moglie di Inu
Hanyo… Speriamo che sia fuori combattimento per molto tempo-
-Teme che possa aver capito qualcosa
sulla nostra missione?
– chiese Eye
L’anziano scosse la testa
-Non penso abbia capito tutto ma
sicuramente a intuito che ci sono dei nostri compagni
all’interno della sezione
aereospaziale… che abbiamo spostato ad altra sede per
sicurezza.
Dannato Akira e il suo vizio dei
controlli a sorpresa-
-Allora la nostra missione continua?
– chiesero i due
all’unisono
-Sì- fece
l’anziano -i nostri signori hanno ancora bisogno
di voi ed il loro risveglio e prossimo… Un consiglio
guardate al passato di Mew
Ichigo ed utilizzatelo a vostro vantaggio. – propose ancora
lui prima di
scomparire
I due si guardarono perplessi ma
annuirono alla richiesta
del loro leader
Quella sera i tre alieni, dopo che i
vari strumenti furono
spostati al cafè, cominciarono subito le prove ed in breve
si abituarono alle
differenze tra quelli che suonavano su Ghea e a quelli umani.
Ichigo era rimasta incantata dalla
maestria di Kisshu alla
chitarra, sembrava quasi che fosse ritornata quattordicenne che
ammirava Masaya
da lontano.
Anche Purin guardava con ammirazione
Taruto e addirittura
chiese al fidanzato di insegnarli le basi della batteria.
Cosa che l’alieno, dopo uno
sbuffo iniziale, fu ben lieto di
fare.
La biondina si dimostrò da
subito di avere talento per
quello strumento
-Ho paura- fece Ryo osservandola -che
vorrà farsi regalare
una batteria per il suo compleanno-
Anche Retasu guardava con interesse
Pai suonare sempre
meglio il piano.
Aveva presto capito
l’utilizzo del terzo pedale e si
arrischiò in pezzi sempre più difficili.
La verdina poi prese da parte Ichigo
e Purin, facendogli poi
una richiesta che le due accettarono.
-Ok- fece Marco guardando
l’orologio che segnava ormai le
dieci passate -direi che potete staccare anche perché dovete
ancora mangiare e
penso anche fare i compiti per domani-
-Per fortuna- fece Kisshu -per domani
non ci hanno assegnato
nulla da fare-
Ichigo annuì -A voi
invece? – chiese poi la rossa a Purin,
Taruto e Retasu.
-Studiare un po’ di
letteratura giapponese e degli esercizi
d Matematica- Fece Purin sorridendo
-Che barba la prima, facile ma cavolo
cosa ci trova la gente
nel leggere tipi astrusi tipo Asai Ryoi me lo devono spiegare-
-Serve- fece Keiichiro docile -A
capire come si è sviluppata
la cultura in un determinato periodo e serve anche per dare una cornice
alla
storia del periodo. –
-Sarà- fece il
più piccolo degli alieni -ma certe cose non
le capisco proprio-
-Io devo studiare un po’
d’inglese e fare anche io un po’ di
matematica… devo chiedere a Pai di spiegarmi alcune cose che
non mi sono molto
chiare quindi per stasera rimanga qui, voi ragazze andate pure a casa. -
-Ok- fece Ryo -Andate pure ragazzi e
mi raccomando Taruto,
porta Purin a casa e poi torna subito qua. –
-Perché? –
Chiese il più piccolo scoccando un’occhiata di
fuoco all’americano
-Forse perché hai fatto
faville con la scimmietta durante la
nostra “vacanza” in montagna? – fece
Kisshu ridacchiando e scatenando un
rossore in Purin e l’indignazione di tutti gli altri.
-La stessa cosa vale per te Kisshu,
non mi fido di voi due
quindi tornate subito! – replico Ryo guardandolo con rabbia.
-Come se tu potessi fare qualcosa per
costringerci a tornare
subito a qui. –
-Lui non potrà farlo-
disse nervoso Pai -Ma io di sicuro sì,
quindi fai ciò che ti è stato detto e non fiatare-
Kisshu a quel punto sbuffò
-Ok, va bene ah mi stavo
dimenticando di dire una cosa dovrò fare degli allenamenti
da questa settimana,
il prof Yuri Kato mi ha chiesto se volevo entrare nella squadra di
ginnastica
artistica ed io oggi ho accettato-
-Quindi non ti basta volteggiare di
tuo ti devi mettere a
volteggiare anche con gli anelli o alla sbarra? –
Fece Minto scuotendo la testa
-Anche te però sai
volteggiare bene ma non ti vengo mica a
dire qualcosa uccellina- rispose lui
-E ci mancherebbe che questo- replico
lei
-Forse è meglio che
andiate si è fatto tardi- Zakuro
intervenne per sedare l’ennesimo litigio tra i due.
-Qualcuno potrebbe pensare che ci sia
del tenero fra di voi-
constato Marco
-Ma per piacere! – fecero i
due all’unisono scatenando le
risate di tutti.
Quando tutto fu più calmo
Pai riprese a suonare il piano e,
notando che la designazione delle note fosse uguale a quella usata su
Ghea,
prese alcuni spartiti che Marco aveva procurato per provare gli
strumenti.
Cominciò a suonare alcune
melodie di canzoni che avrebbero
dovuto fare quel sabato sera.
Alcune volte sbagliava note ma,
accorgendosi subito degli
errori, si fermava e si correggeva.
-Cosa ci fai dietro la porta
Reta-chan- chiese lui chinato
sulla tastiera.
La ragazza aprì lentamente
la porta -Non volevo disturbare-
fece lei timida
-Non disturbi mai lo sai- rispose lui
sorridendo
La verde prese una sedia e si
avvicinò al pianoforte -Sei
molto bravo-
-Grazie- fece lui -Ma te non sei
molto brava a mentire, so
benissimo che non hai compiti di inglese da fare e che quella parte di
matematica l’hai capita benissimo-
Lei abbassò il capo
-Volevi stare con me? – chiese lui
La ragazza annui solamente con le
gotte leggermente
screziate di rosso
-Sai grazie alla tua vicinanza posso
esprimermi con più
libertà- confessò il viola mentre suonava alcune
note
-Ne sono lieta- rispose Retasu
-Qui c’è una
canzone che sembra rispecchiare, almeno in
parte la nostra relazione o almeno l’inizio di essa-
Pai a quel punto smise di suonare e
le passo uno spartito
con il titolo scritto in alfabeto latino e in Romanji
-Come Mai- lesse la ragazza -Puoi
suonarla? – chiese lei
porgendogli lo spartito
Pai annui -l’ho cercata su
internet, ho guardato il video ed
ho trovato una traduzione in giapponese, perciò posso dire
con una certa sicurezza
che è simile a ciò che è successo a
noi e posso anche provare a cantarla-
La verde strabuzzo gli occhi -come
fa? –
Lui a quel punto si
sistemò meglio sullo sgabello e cominciò
a suonare l’introduzione al piano e poi a cantarla
Al termine il viola vide che Retasu
sorrideva in una maniera
che trovò bellissimo.
-Sembra quasi che sia la nostra
canzone- dettò ciò si
avvicinò all’alieno e lo baciò
-Farai faville al concerto- fece lei
-Faremo faville-
rispose lui osservandola con un sorrisino furbo
-Come? – chiese lei
balbettando -Andiamo Retasu ti conosco
ormai e so per certo che anche tu vorrai cantare per quei due, sei di
buon
cuore e quindi ti sei sentita in dovere di aiutarli. –
-Sono così prevedibile?
– domandò lei con un leggero sbuffo
di tra l’irritato e l’impacciato
L’alieno riprese a suore
l’introduzione -In parte ma è una
delle cose che amo di te, intendo il tuo essere solidale non la tua
prevedibilità-
-Grazie Pai-chan- fece lei.
A quel punto il viola si alzo dallo
sgabello e baciò la
ragazza -Ti amo Reta-chan sei la cosa migliore che potesse mai
capitarmi in
tutta la mia vita-
Questa nuova confessione
lasciò senza parole la mew verde che
abbracciò con forza il suo fidanzato per trasmettergli tutto
il suo amore
-Scusate- l’idillio fu
però rotto da Zakuro che busso alla
porta della sala. -Non volevo disturbarvi ma sarà meglio che
vi stacchiate,
Kisshu e Taruto sono tornati e non sarebbe intelligente farvi trovare
in questa
situazione-
I due annuirono alla constatazione
della mew lupo.
-Grazie Zakuro- fecero entrambi rossi
in volto detto ciò Pai
prese per mano Retasu e l’accompagnò a casa.
-Ma quella spia è scema!
– sbottò Shintaro al telefono con
Ichigo -Perdere tempo con questa cosa quando ci sono cose
più importanti da
fare –
-Papà- fece la mew rossa
nel mentre si preparava per andare
a scuola -È un modo per non pensare solo alla missione che
abbiamo… Poi sarà
divertente vedere i nostri tre alleati che suonano. –
-Sarà- fece
l’uomo dall’altro capo del telefono -Ma mi
sembra comunque idiota che si perda del tempo dietro ad una cosa del
genere-
Ichigo sospirò -Te
l’ho già spiegato papà se ci fosse
un’altra soluzione Marco l’avrebbe attuata
–
Il padre digrigno i denti per il
nervoso -Cosa c’è tra te e
quel tipo dai capelli verdi? – Chiese poi per cambiare
discorso
-Chi? Cosa? –
sobbalzò la figlia alla domanda
-Sto parlando di quel tipo dalle
orecchie da elfo! Come si
chiama? È il tuo ragazzo? Sai che per esserlo ha bisogno
della mia
approvazione! -
La ragazza alzò gli occhi
al cielo -Si chiama Kisshu Sì, è
il mio fidanzato e non ho bisogno della tua approvazione per uscirci
assieme-
rispose lei indignata -Ora se vuoi scusarmi devo andare a scuola che
Kisshu mi
starà aspettando di sotto- così dicendo chiuse la
comunicazione sbattendo il
telefono.
-Papà deve smetterla di
pretendere certe cose- fece lei
parlando a Masha -Sono quasi maggiorenne non sono più una
bambina-
-Ho paura che semmai avremo una
figlia io mi comporterò allo
stesso modo- disse Kisshu apparendo nella stanza e abbracciandola da
dietro
-Credo sia una cosa genetica dei padri –
Ichigo si lasciò coccolare
dall’abbraccio -Dici? Allora
dovrò tenerti a freno come mia madre-
Lui a quel punto rise -Sì,
direi di sì –
A quel punto però la
ragazza si girò e guardò male il
fidanzato -Hai puntato te tutte le sveglie che ci sono sulla scrivania,
sul
comodino e detto a Masha di svegliarmi? –
Lui si grattò una guancia
con fare indifferente -Forse-
Lei assottiglio lo sguardo
-Forse… Andiamo dai- detto ciò i
due si teletrasportarono verso la scuola
Intanto nella casa che i genitori di
Ichigo occupavano in
Italia, l’uomo guardava ammutolito il telefono
-Ichigo mi farà impazzire-
sbottò poi attirando l’attenzione
di sua moglie Sakura.
-Te l’avevo detto non
toccare l’argomento ragazzi – fece con
tono di biasimo la donna.
-Così non sono riuscita a
salutarla-
Shintaro sospirò -Scusa
amore e solo che la vorrei qua
lontano dai pericoli- rispose lui -Ha un fidanzato e non ci ha detto
nulla-
La donna sospirò
-l’ultima volta non ti sei comportato molto
bene con Masaya-
Il moro abbassò la testa
– Ma quel tipo non mi sembra
proprio il massimo dell’affidabilità –
La rossa si avvicinò e
l’abbracciò -Lei si sa difendere è o
non è una mew mew? –
-Sai che preferirei che fosse una
ragazza normale? – disse
lui serio -Ma su questa cosa non posso farci niente ma hai ragione, lei
è una
ragazza forte e difenderà la terra come sempre. -
fece lui sospirando -Ma ho uno strano
presentimento. –
In Giappone intanto Kisshu e Ichigo
erano arrivati a scuola.
-Mi chiedo se- cominciò
Ichigo che si era seduta sul banco
di Kisshu nel mentre lui si dondolava sulla sua sedia con una penna in
bilico
tra il naso e il labbro superiore.
-c’è bisogno di
pubblicità per il concerto e, nel caso, se possiamo
invitare i nostri amici-
-Concerto? – Chiese Moe che
si avvicinò ai due assieme a
Teppei e Miwa
-Sì- rispose la rossa -Una
persona che è un cliente fisso
del locale… -
-Diciamo che ha preso il locale come
un suo ufficio
personale Ichigo- specifico Kisshu
-Beh ha chiesto a noi ragazze e a
Kisshu e i suoi fratelli
se potevamo dargli una mano con un concerto per un locale di una coppia
di suoi
amici-
-Suoni K-Kun? – Chiese
Teppei sbalordito -Sì Tep, suono la
chitarra-
-Non me lo hai mia detto- rispose lui
-Non me lo hai mai
chiesto- replico l’altro ridacchiando
-Canterai Ichigo? - Chiese Miwa
-Sì, anche le altre ragazze
canteranno un pezzo- rispose lei
-Quando farete il concerto?
– chiesero i tre dopo essersi
guardati un attimo
-Sabato presso Il Kodomo PUB,
verrete? – spiegò Kisshu
-Ci saremo e se vi serve vi faremo
pubblicità –
I due fidanzati si scambiarono
un’occhiata sorridendo e poi
si voltarono verso gli amici -Ci contiamo- fecero all’unisono.
-Ma come farete con il lavoro e con
gli allenamenti? –
Chiese Miwa
-Già domenica prossima ci
sarà la gara a cui dovrete
partecipare, inoltre la scuola potrebbe rompere le scatole se non vi
fate
autorizzare-
Anche Teppei espresse i suoi dubbi.
-Proveremo la sera dopo il lavoro,
poi è previsto che
possiamo arrivare in ritardo a causa di allenamenti o a causa dello
studio al
lavoro. -
Spiegò Ichigo
-Inoltre, per
l’autorizzazione ci pensa il biondino cioè
Ryo- concluse Kisshu.
-Siete molto previdenti- fecero i tre
-Già siamo molto fortunati
in questo- sorrisero i due
In quel momento la capoclasse chiese
a tutti di andarsi a
sedere perché il professore stava arrivando e lezione della
prima ora sarebbe
iniziata.
-Ti sei fatto dare una copia
dell’autorizzazione delle
scuole al lavoro part-time di Kisshu, Taruto e delle ragazze e per il
concerto
per tutti, anche per Pai? -
Chiese Keiichiro a Ryo mentre
preparava un the per i tre
presenti nel cafè
-Sì- rispose
l’americano -Marco sospetta che qualcuno possa
tirare un tiro mancino a Taruto o Purin, quindi ha chiesto che la
scuola
fornisse una copia delle autorizzazioni-
-Temete anche voi che la storia dei
messaggi sia solo
l’inizio di qualcosa contro Purin-chan- chiese Zakuro mentre
girava lo zucchero
dentro il liquido ambrato
I due annuirono -Meglio essere
previdenti non si sa cosa
possa succedere in futuro-
-La nostra spia non è
ancora arrivata – Notò la mew lupo
-No, ha detto che doveva controllare
delle cose a casa- fece
scettico Ryo
Marco osservava i marker del DNA di
vari soggetti, sul viso
un’espressione decisamente preoccupata
-Pensi che ci sia un collegamento tra
i nostri obbiettivi e
i generali? – Chiese Asia
-Per ora- fece Marco -È
solo un sospetto-
Poi punto un dito sullo schermo
-Questi marker sono di un
umano normale, questi di una mew mew, questi di un alieno normale e
questi dei
fratelli Ikisatashi-
-Ci sono differenze evidenti tra le
mew mew e un umano
normale, dovuti in larga parte alla mutazione dovuta al project µ- osservò
il computer
-Certo ma
come avrai notato durante l’analisi ci sono delle somiglianze
tra le mew mew e gli alieni ma ancora di più con i tre
Ikisatashi- spiegò la
spia
-Sì,
vero ci sono somiglianze che si possono spiegare sempre per
la mutazione non trovi? –
-Non so,
ci sono differenze decisamente strane tra gli Ikisatashi
e un gruppo di alieni “normale” può
essere una coincidenza o il gruppo di
controllo troppo ristretto chissà-
Marco
buttò a testa all’indietro poggiandosi sullo
schienale della
sedia
-Troppe
cose puzzano in questa vicenda e i piani alti hanno fatto
bene a farmi indagare-
-Pensi
ancora che ci sia un collegamento tra Il consiglio degli
anziani e i dissidenti su Ghea? - chiese ancora il supercomputer
-Sì,
è strano che chi ha “ucciso” il leader
supremo del proprio
popolo venga graziato così non trovi? Vero hanno portato
l’acqua mew sul loro
pianeta e dunque l’hanno salvato ma comunque, per quanto odi
la pena di morte,
il plotone di esecuzione sarebbe stato logico o come minimo la pena
sarebbe
stata l’ergastolo- Quindi chiuse gli occhi per un attimo di
riflessione -Invece
li hanno eletti ad ambasciatori… Perché? -
-Pensi
che anche Ryo e Keiichiro stiano avendo gli stessi dubbi? –
Chiese ancora Asia
-Sì,
ma anche Pai sta pensando qualcosa di simile, dobbiamo stare
vigili-
-La band
ha un nome? – Chiese Miwa durante la pausa pranzo
Ichigo
strabuzzo gli occhi, ecco c’era qualcosa che nessuno aveva
pensato fino a quel momento.
Si girò verso Kisshu che sorrideva tranquillo -Certamente ci
chiamiamo i The
E.T’s –
-Speriamo
che mia cugina quando verrà a saperlo non salti fuori
con le sue solite congetture astruse- fece Teppei mangiando un wustel
dal suo
bento.
-Tua
cugina è inquietante sai- notò Moe -certe volte
fa delle
uscite davvero strane-
-Tipo
dire che io sia un alieno? – chiese Kisshu portandosi alla
bocca un po’ di riso -Sapete ormai ci sto facendo il callo-
-Già-
fece Ichigo guardandolo in maniera strana
-Che
c’è? – chiese lui sbattendo gli occhi
leggermente a disagio
-Mi
chiedo solo come reagirà il nostro
“amico” al nome della band-
fece lei
-Reagirà
benissimo dai- rispose lui con il suo sorriso solito
-La band
quindi non aveva ancora un nome? – Fece Moe
-No-
rispose Ichigo -Il problema di questo cliente fisso è
arrivato del tutto inaspettato e non ha avuto il tempo di pensare ad un
nome-
-Cosa
canterai? – Chiesero Moe e Miwa estasiate dalla
possibilità
che la sua amica facesse il suo “debutto” nel mondo
dello spettacolo
-Beh-
rispose tentennando -pensavo di cantare Beauty and the
Beast-
-Bellissima-
fecero in coro le due ragazze che poi si avvicinarono
a lei per bisbigliare -Ma vuoi raccontare la tua storia con Kisshu con
quella
canzone-
Lei le
guardò e poi, voltando lo sguardo, lanciando un sorriso
sornione
verso che Kisshu che contraccambio.
Gonda
arrivo nel cortile sicuro di trovare Purin lì ed infatti la
trovò sotto un albero con due bento.
-Ciao
Purin-chan- fece lui avvicinandosi a lei -Tutto bene? -
Lei si
voltò verso di lui assottigliando lo sguardo -Sì
grazie-
Lui
sorrise affabile non prestando attenzione allo sguardo della
biondina
-Ho
saputo che qualcuno ti ha fatto uno scherzo di cattivo gusto,
mi spiace-
Esordì
lui cercando un modo per attaccar bottone
-Sono
cose che possono capitare Gonda-Kun spero che la persona che
ha causato tutto ciò se ne sia pentita ma non credo- rispose
lei guardandolo
sempre con diffidenza
-Speriamo-
fece lui che assunse poi un tono serio -Posso chiederti
una cosa? Per fare un lavoretto part-time ci vuole una autorizzazione
della
scuola? -
-Sì,
devi passare in segreteria e richiedere i moduli- fece una
voce dietro di lui
-Buongiorno
Ikisatashi- Gonda salutò il ragazzo sentendosi
stranamente a disagio -Ora vado ci si vede-
-Quel
ragazzo è più falso di una moneta da 3 yen-
sbuffò il
castano
-Lascialo
perdere- lo rabbonì Purin che gli fece cenno di sedersi
vicino a lui -Mangiamo e poi torniamo in classe… Oggi
abbiamo una giornata
piena-
Taruto si
sedette e le passò una bottiglietta di succo alla
fidanzata -È una settimana piena Scimietta e quel tipo me la
stava per
rovinare… Speriamo che non voglia farci qualche scherzo-
-Ho paura
che Gonda lo farà di sicuro- sospirò Purin triste
-I The
ET’s? – Chiese Marco mentre stava accordando la
chitarra
-Sì,
sarebbe un nome perfetto non trovi – Rispose ridacchiando
Kisshu
-Perché?
– Chiese Pai guardandolo senza lasciar trasparire
emozioni
-Siamo
tre alieni più un tizio che viene da un’altra
dimensione
più extraterrestri di così –
Il
castano chiuse un attimo gli occhi per riflettere e poi sorrise
-Sempre meglio della mia prima idea: I Ladri di Muletti* - poi si
voltò verso
Pai e Taruto -Che ne dite? –
Taruto
ridacchio -A me piace il nome proposto da Kisshu il tuo ci
fa sembrare un gruppo demenziale-
Pai
osservò Taruto e annui -Vada per il nome proposto da Kisshu
adesso mancano le canzoni-
La spia a
quel punto prese una serie di fogli e li porse ai tre.
-Alcune
le abbiamo sentite durante il viaggio… scusate se non ho
messo pezzi in giapponese ma ho un orecchio formato dalla musica
italiana e
anglosassone quindi…-
I tre
scorsero la lista dei pezzi che Marco aveva proposto, fra i
quali c’erano i pezzi che avrebbero cantato le ragazze.
-Sono
pezzi molto belli- fece Pai annuendo
-Speriamo
che non siano troppo difficili da imparare- grugni
Kisshu
-Allora
piantiamola di cincischiare e iniziamo – Disse Taruto
dando un colpo alla batteria
I quattro
riuscirono in breve ad avere un ottimo feeling ed impararono
le musiche.
Anche le
ragazze dimostrarono di saperci fare chi più chi meno.
Ovviamente
quelle che ebbero meno problemi furono Minto e Zakuro,
abituate al palco o a stare dietro ai riflettori.
Mentre
per qualcuno, in particolare Retasu a causa della sua
timidezza, le cose non furono perfette si da subito ma con un
po’ di buna
volontà, battute alla Kisshu e piccoli consigli di Zakuro le
cose si risolsero.
-Allora-
fece Marco quel venerdì sera -Pronti per il miniconcerto
di prova? Ci saranno anche Sana e Akito quindi non fatemi sfigurare-
I tre
risero -Dovresti essere te a preoccuparti di non farci
sfigurare- lo rimbecco Kisshu ridacchiando
-La
piantiamo- fece serioso ma sorridendo soddisfatto Pai -Prima
cominciamo e prima finiamo- finì Taruto.
L’unico
umano del gruppo annui quindi scesero le scale, vestiti
tutti allo stesso modo:
Jeans
leggermente sdruciti, camicia bianca, giacchetta di pelle
nera e occhiali da sole a specchio
Intanto
di sotto Retasu apriva la porta del locale e Akito e Sana
entrarono salutando con un inchino.
La
ragazza, quando intravide Zakuro corse da lei -Zakuro-Chan come
stai? –
Chiese
piena di vita come al solito -Molto bene Sana- rispose lei
sorridendo -Come va la vita da sposina? – chiese poi.
-Bene
grazie e da un po’ che non ci si vede? -
La viola
annui -Siamo tutti un po’ presi nostre nuove vite no?
–
La
castana sorrise in tutta risposta -Sì, hai ragione poi siamo
o
non siamo donne sposate o quasi- poi guardò Akito e Ryo che
stavano parlando
con Keiichiro -con due musoni per giunta- Zakuro rise leggermente alla
battuta
della sua ex collega poi torno seria -Sai che dovevi dirmi che avevate
problemi
con Nick-
Sana
alzò le spalle -Non volevamo darti pensieri e poi alla fine
qualcuno ci sta aiutando con quel… mi vengono solo insulti
per definirlo-
La mew
lupo concordò con la sua amica. -Andrà tutto bene
avrai
degli alleati che non ti immagini- poi sorrise enigmatica.
Andandosi
poi a sedere ad una delle sedie poste attorno ai agli
strumenti posizionati per l’occasione nella sala principale
del locale.
Marco,
Pai, Kisshu e Taruto presero posto vicino agli strumenti,
si tolsero le giacche e poi accordarono velocemente gli strumenti.
-Bene
signori- esordì Marco -La prima canzone della serata
è
intitolata Fantasy* spero che vi piaccia-
Fantasy,
fantasy, fantasy, fantasy
When I saw you
standing there I knew you see
that you were meat to be the one for me yeah
When I saw you walkin' home alone each day I had to say what I felt girl
so listen now, it's plain to see
Fantasy, yes
it's fantasy, and we'll stay together yes together, wait
and see
it's only fantasy, always fantasy
oh we'll stay together yes together now
and now you wait and see, yes it's fantasy
you and me, you and me
Fantasy,
fantasy, fantasy, fantasy
When I think of
all the little things you do
to try and show to let me know you love me
I remember sitting all alone that day as you walk by my heart felt high
I'm glad to say, it's plain to see
Fantasy, yes
it's fantasy, and we'll stay together yes together, wait
and see
it's only fantasy, always fantasy
oh we'll stay together yes together now
and now you wait and see, yes it's fantasy
you and me, you and me
Al termine
dell’esibizione Sana sembrava estasiata
e anche Akito sorrideva contento, Nick aveva scelto la persona
sbagliata da
sfidare questa volta e avrebbe trovato pane per i suoi denti.
Quel sabato sera al Kodomo PUB,
pieno di ragazzi,
era tutto pronto per l’esordio degli “The
ET’s”
Marco osservo i tre suoi
“compagni”, di nuovo
vestiti come la sera prima, e poi fece cenno a Pai di attaccare.
Pai attacco
l’introduzione, dopo una trentina di
secondi Taruto attacco con la batteria dopo poco anche Marco e Kisshu
si
unirono.
Dopo poco una canzone rock in
inglese echeggio per
il locale, da prima sembrava una canzone malinconica ma poi,
lentamente, si
capiva che parlava di due innamorati che partivano per andare via.
Verso il termine della canzone
Kisshu attacco un
lungo rift di chitarra, scatenando le urla isteriche di molte
ragazzine… Cosa
non molto apprezzata da Ichigo
-Buonasera a tutti voi- fece Marco
salutando gli
spettatori -Il primo pezzo era intitolato The Final Countdown vedo che
vi è
piaciuto molto-
Una serie di applausi si
levò in apprezzamento
-Allora presentiamoci- fece la spia
dando un colpo
alla chitarra -Io mi chiamo Marco Massi e sono qui assieme ai miei tre
colleghi
per allietarvi stasera-
Poi con un gesto indicò
Kisshu -Alla mia destra
Kisshu Ikisatashi suona la chitarra ed il basso-
Il verde sorrise a modo suo e fece
un rift per
presentarsi
Il castano allora si
girò verso sinistra e indico
Pai -Alla mia sinistra al piano e alle tastiere Pai Ikisatashi-
Pai, serio come al solito, fece
l’intro di Come Mai
per presentarsi
-Ed infine- la spia a quel punto si
voltò
all’indietro -Il più piccolo di tutti noi, Taruto
Ikisatashi-
Taruto sorrise e fece un suonare a
più non posso la
sua batteria, con l’introduzione di Song 2.
-Bene
per
stasera c’è una piccola sorpresa per voi-
In quel momento da dietro il palco
entrava bella
come non mai Zakuro Fujiwara vestita con dei pantaloni neri di pelle,
una
maglietta bianca senza spalle e una giacca di pelle nera.
La ragazza si avvicinò
al microfono pronta per il
suo pezzo
Un attimo di silenzio per la
sorpresa poi fu un
gran baccano, tutti cominciarono ad incoraggiarla e a fargli i
complimenti.
La Mew lupo fece un cenno e Kisshu
cominciò un rift
malinconico a cui si aggiunse Taruto con il suo della batteria e alla
fine
Marco con la chitarra e Pai con la tastiera.
Another head hangs lowly
Child is slowly taken
And the violence caused such silence
Who are we mistaken?
Tutti fecero silenzio ascoltando la
voce della ex
modella cantare un canzone triste e malinconica che parlava di violenza
e
sopraffazione, sembrava che volesse puntare il dito contro qualcuno.
But you see, it's not me
It's not my family
In your head, in your head
They are fighting
With their tanks and their bombs
And their bombs and their guns
In your head, in your head
They are crying
Cantava
contro la guerra ma Sana e Akito, in quel momento compresero che
parlava di
Nick e del suo narcisismo.
Stava parlando della loro situazione ma senza farlo comprendere,
parlava tra le
righe ma loro due compresero ciò che la loro amica stava
dicendo loro
Ma
anche
qualcun aveva letto tra le righe ciò che la viola stava
dicendo
In your head
In your head
Zombie, zombie, zombie-ie-ie
What's in your head?
In your head
Zombie, zombie, zombie-ie-ie-ie, oh
I tre alieni avevano capito che
parlava di loro tre
quando vennero per la prima volta sulla terra con intenti di conquista
e gli
stava paragonando a dei mostri senza cervello.
In loro stessi avevano ammesso che
non aveva tutti
i torti
Another mother's breaking heart is
taking over
When the violence causes silence
We must be mistaken
Se avessero vinto avrebbero fatto
un errore perché
altre madri avrebbero pianto per i loro figli e figlie.
Questo non era giusto…
Violenza, alla fine, chiama
altra violenza.
It's the same old theme since 1916
In your head, in your head
They're still fighting
With their tanks and their bombs
And their bombs and their guns
In your head, in your head
They are dying
In your head
In your head
Zombie, zombie, zombie-ie-ie
What's in your head?
In your head
Zombie, zombie, zombie-ie-ie-ie, oh
Oh, oh, oh, oh, oh, oh,
eh-eh-eh-oh,
ra-ra
Il finale fu tutto appannaggio di
Kisshu e Taruto
che diedero sfoggio della loro bravura e alla profondità
della musica anche
senza le parole.
Quando i due smisero di suonare un
boato si levò
dalla sala facendo ghignare i due per la soddisfazione.
-Vi ringrazio- fece solo Zakuro
che, inchinatasi,
scese dal palco e raggiunse al bancone Sana e Akito.
La castana era in lacrime per
l’emozione -Zaku-chan
non dovevi- fece lei cercando di reprimere i singhiozzi.
-Invece dovevo, Nick ha rovinato
troppe persone e
questa volta non vincerà- rispose lei allungandosi e
asciugando una lacrima che
stava scendendo lungo le guance della ex collega.
-Mi sembra che stiamo facendo solo
canzoni tristi-
fece Kisshu tra il serio e il faceto
-Già allora cerchiamo di
allietare un po’ la serata
con una canzone più allegra- Fece Marco cominciando a
strimpellare un paio di
accordi seguito poi da Taruto che, in maniera molto leggera, suonava la
batteria.
Poi a loro si unì, in
maniera più “violenta”, Pai.
La canzone fece sorridere in molti,
parlava di
quattro ragazzi che, invitati ad una festa, si perdevano per la strada
non
trovando il posto e alla fine si fermavano in un autogrill trovavano
comunque
il lato positivo della serata, cioè averla passata assieme.
Nick intanto entro nel locale
pensando di trovarlo
vuote ed invece… era strapieno con il tipo che qualche tempo
prima lo aveva
preso in giro che cantava allegramente…
Di nuovo lui in mezzo e che appena
lo vide gli fece
di nuovo quel sorriso canzonatorio.
Uscì di corsa sbattendo
la porta infuriato… Quel
maledetto bastardo si era messo di mezzo alla sua vendetta ma non
sarebbe
finita così.
Lui avrebbe vinto ne era convinto.
-Scusa Marco ma io non passo in
bagno un’eternità**-
fece al termine della canzone il verde
-No? – domandò
Pai -Ma quando devi uscire con la
tua fidanzata invece sì? –
-Ehi io non voglio essere una
bestia! - rispose in
maniera un po’ stizzita lui
Proprio in quel momento sul palco
fece capolino la
testa rossa di Ichigo, vestita con un top rosso e dei jeans, che, dopo
un breve
respiro sentendo le prime note suonate da Pai e Marco, prese a cantare
la sua
canzone
Tale as old as time
True as it can be
Ichigo ripenso da subito alla sua
storia con
Kisshu, non poteva definirla vecchia ma l’amore è
antico come il mondo.
Ed era vera si era innamorata di
nuovo e si era
innamorata del suo ex nemico stalker che adesso invece la sorreggeva e
la
proteggeva… Se il Cavaliere blu, pensò in quel
momento, fosse stato
un’emanazione del suo amore in contrasto con la sua missione
di cinque anni
prima chissà…
Barely even friends
Then somebody bends
Unexpectedly
Amici? Forse nel periodo in cui
l’aveva definito
ragazzo in prova ma non adesso che, entrambi, si sono piegati
all’amore
Just a little change
mall to say the least
Both a little scared
Neither one prepared
Beauty and the Beast
“Un piccolo
cambiamento?” Penso ancora Ichigo,
Kisshu non era solo cambiato ma, da un certo punto di vista, si era
rivoluzionato mantenendo comunque quella sua vena selvatica che lo
rendeva speciale.
Nessuno era pronto per
quell’amore ma entrambi
ormai volevano qualcosa di più.
Lei voleva qualcosa di
più
Ever just the same
Ever a surprise
Ever as before and
Ever just as sure
As the sun will rise
Ever just the same
Ever a surprise
Ever as before and
Ever just as sure
As the sun will rise
Con Kisshu c’erano
sorprese sia nel bene, come
quando ha fatto amicizia con Teppei, Miwa e Moe.
Sia nel male, quando
l’aveva trovato con quel
giornalino… Ma era Kisshu quindi tutto nella norma
Tale as old as time
Tune as old as song
Bittersweet and strange
Finding you can change
Learning you were wrong
Ichigo si voltò un
attimo verso il suo alieno matto
e sorrise dolcemente e lui rispose al sorriso.
“Sì, sei
cambiato ma anch’io sono cambiata” pensò
la ragazza “E’ vero sbagliavi approccio con me ma
alla fine te ne sei accorto e
sei cambiato… Ti amo anche per questo”
Certain as the sun
Rising in the east
Tale as old as time
Song as old as rhyme
Beauty and the Beast
“Adesso sono sicura del
nostro amore. Metteremo
fine a questa guerra presto e poi… poi vedremo”
Di nuovo sorrise verso Kisshu che
continuava ad
osservarla con gioia…
Quella canzone l’aveva
scelta senza pensarci troppo
perché, dopo aver visto quel film, aveva capito che era la
loro canzone
Tale as old as time
Song as old as rhyme
Beauty and the Beast
Ichigo finì la canzone
poi si voltò verso Kisshu e
gli lanciò un bacio “Non sei una bestia ma il mio
diavoletto” pensò lei.
-Applaudiamo tutti Ichigo Momomiya
e la sua canzone
The Beuaty and the Beast – Disse Marco facendo scatenare gli
applausi degli
avventori
Ichigo fece un inchino e scese dal
palco
galvanizzata dalla sua prestazione e andò verso il tavolo
che Akito e Sana
avevano loro riservato.
-Hai cantato molto bene Ichigo
one-chan- fece Purin
applaudendo
-Sì, sei stata molto
brava- Convenne Minto
Al tavolo tutti spalancarono gli
occhi -Grazie
Minto- fece Ichigo leggermente a disagio per il complimento della amica.
-Ma Zakuro one-chan lo è
stata di più- ecco che
doveva metterci il carico ma questa volta Ichigo non rispose
perché sapeva bene
che lei non aveva l’esperienza della mew lupo nello stare su
un palco.
-Chi sarà la prossima?
– Chiese Ryo lasciando
perdere per un momento il concerto.
-La prossima sarà Purin,
poi Minto ed infine
Retasu- fece Zakuro mentre ascoltava la canzone che in quel momento
stavano
eseguendo.
Ad un certo punto Zakuro, Purin,
Ichigo e Ryo
drizzarono le orecchie perché il pezzo provato differiva
leggermente.
-Non è possibile- fece
lusingata la rossa -Marco
aveva detto che voleva farci una sorpresa ma questa poi***-
-Stai gongolando Ichigo?
– Chiese Minto alzando un
sopracciglio
-Perché non dovrei?
– Rispose l’altra guardandola
male
-Dai ragazze- fece Retasu cercando
di rabbonirle
-Siete sempre a beccarvi cercate di stare calme stasera- Anche Purin
diede man
forte alla verde.
Minto le osservò e
alzò le spalle.
-Secondo voi qui
c’è una principessa? - fece Marco
al termine della canzone ai suoi tre compagni
-Più di una- rispose Pai
suonando note a caso
-Romantico stasera fratellone?
– chiese Kisshu
ridacchiando
-Chi lo sa? – rispose il
viola sorridendo in
maniera strana
-Se volete c’è
una principessa che sta aspettando-
Richiamò l’attenzione Taruto facendo cenno a Purin
di salire sul palco
Purin aveva messo, per quella sera,
una bella gonna
color crema e un top nero.
Si sentiva pronta per la sua
canzone e sperava che
tutto andasse bene.
Osservò per un attimo
Taruto che sorrideva
incoraggiandola ben conscio che stavolta la canzone era rivolta a lui,
perché
lui era come quella principessa che non poteva uscire dal palazzo e che
doveva
seguire un’etichetta ma qualcuno era riuscito a fargli vivere
la sua vita in
maniera differente.
Arrivata davanti al microfono fece
un cenno a Pai
che attaccò il pezzo
I
can show you the world
Shining,
shimmering, splendid
Tell
me, princess, now when did
You
last let your heart decide?
Purin aveva sempre visto in Taruto,
dietro quella
maschera da bulletto e di finta intolleranza verso di lei, un ragazzo
come lei
cioè un bambino, adesso un ragazzo, che voleva solo un
po’ di affetto e di
attenzione.
Lui attraverso la sua missione e
lei, prima di
diventare mew mew, attraverso i suoi giochi da equilibrista.
Per questo da subito aveva cercato
di fare amicizia
con lui, perché era simile a lei.
I
can open your eyes
Take
you wonder by wonder
Over,
sideways and under
On
a magic carpet ride
Da subito aveva provato a smorzare
quella sua aria
da sbruffoncello sia tramite la lotta sia con la sua parlantina.
Quando erano rimasti intrappolati
sotto il
palazzetto dove si svolgeva quel meeting era riuscita finalmente a
rompere quel
muro e, anche se lui non lo ammetterà mai, era stato in quel
momento che
avevano fatto amicizia e poi… Poi l’amicizia era
divenuta qualcosa di più
profondo.
A
whole new world
A
new fantastic point of view
No
one to tell us, "no"
Or
where to go
Or
say we're only dreaming
Adesso il mondo era loro, erano
assieme e nessuno
avrebbe potuto dirgli che non potevano stare assieme perché
ex nemici.
Sembrava per entrambi un sogno ma
quella era una
bellissima realtà.
Si voltò un attimo e poi:
A
whole new world
A
dazzling place I never knew
But
when I'm way up here
It's
crystal clear
That
now I'm in a whole new world with
you
(Now
I'm in a whole new world with you)
Taruto attacco la sua parte, aveva
sbuffato
all’inizio perché era la parte da femmina ma alla
fine aveva accettato perché
lui era nella stessa situazione della principessa e grazie ad una
scimmietta
volante era riuscito a vedere cose che si rifiutava di vedere e a poco
a poco
si era innamorato di lei.
Unbelievable
sights
Indescribable
feeling
Soaring,
tumbling, freewheeling
Through
an endless diamond sky
Era incredibile come
quell’amore l’avesse toccato e
durante il periodo di “detenzione” solo quel
sentimento l’aveva sorretto e il
desiderio di rivederla si faceva sempre più forte.
A
whole new world
(Don't
you dare close your eyes)
A
hundred thousand things to see
(Hold
your breath; it gets better)
I'm
like a shooting star
I've
come so far
I
can't go back to where I used to be
Ed ecco che tornato faceva la
follia di baciarla
per esprimergli i suoi sentimenti verso di lei, una vera e propria
pazzia senza
senso ma che ha dato i suoi frutti… Ma come pazzia anche lei
non era da meno
saltandogli letteralmente addosso per baciarlo quando si erano
presentati al
cafè
A
whole new world
(Every
turn, a surprise)
With
new horizons to pursue
(Every
moment, red-letter)
I'll
chase them anywhere
There's
time to spare
Let
me share this whole new world with
you
Ormai avevano fuso i loro mondi in
uno solo ed era
stupendo pieno di vita e tutto grazie a Purin e alla sua gioia di
vivere.
Gioia di vivere che ormai lo stava
contagiando e ne
era felice, voleva stare con lei per sempre e non gli importava se
sulla Terra
o su Ghea voleva vivere con lei per tutta la vita.
A
whole new world
(A
whole new world)
That's
where we'll be
(That's
where we'll be)
A
thrilling chase
(A
wondrous place)
For
you and me
Un nuovo lungo applauso si
levò dalla sala al
termine della canzone, alcuni avventori fecero anche dei fischi di
apprezzamento.
Taruto a quel punto si
alzò e andò verso Purin che
sorrideva raggiante, si presero per mano e fecero quindi un profondo
inchino.
-Ringraziamo tutti Purin Fong per
la sua canzone A
whole new world- disse Marco sorridendo ai due
-Speriamo che questo nuovo mondo
sia migliore di
questo- Sospirò Pai
-Già- concordo serio
Kisshu -Ho letto che un uomo
una volta disse: Lasciate questo mondo un po’ meglio di come
l’avete trovato****…
Peccato che non tutti gli uomini riescano a farlo-
-Io conto sulle nuove generazioni-
fece Marco
A quel punto Pai partì
con il piano, poi Taruto con
la batteria ed infine Marco e Kisshu attaccarono con i rispettivi
strumenti… Ma
alla spia quella lunga introduzione fece nascere delle strane immagini
nella
testa… Dei visi che lentamente cambiavano fisionomia e si
alteravano da sereni
a un che di diabolico…
Scosse in lievemente la testa e
cominciò a cantare
il pezzo.
Intanto al tavolo il gruppo
ascoltava la canzone
con attenzione
-Può essere quasi essere
eletta a colonna sonora
della squadra- Keiichiro a fare quella uscita
-Perché? –
Chiese Ryo
-Perché- rispose Zakuro
-Parla di farsi un esame di
coscienza su come trattiamo il mondo e spetta a noi difenderlo-
-Hai ragione Zakuro one-chan- annui
Minto -spesso l’umanità
tratta malissimo la sua casa-
Anche Purin e Ichigo annuirono
-Vero, noi dobbiamo
cercare di far cambiare le cose-
Ryo ci pensò un momento
ma concordo con loro -Forse
con i nostri alleati si potrà fare qualcosa-
-Sicuramente Ryo- Annui Keiichiro
-Alla fine di
questa storia chissà cosa possiamo combinare assieme-
Minto, vestita con un paio di
fuseaux neri e una
camicetta blu, a quel punto si alzò -Tocca a me- e si
diresse verso il retro
del palco
-Questa
era
What I’ve done- gridò Marco contento
-Allora
quante volte avete fallito? – Chiese Kisshu
-Bah
noi di
sicuro un sacco di volte- rispose Pai scuotendo la testa
-Già
abbiamo preso talmente tante legnate che potremmo vederle… E
tu Marco- Anche
Taruto rispose passando la palla a Marco
La
spia ci
pensò un attimo mentre faceva due o tre accordi a caso -Ho
fallito e mi sono
rialzato moltissime volte anche io come anche la nostra prossima voce-
Minto
si
avvicinò quindi al microfono e, dopo aver fatto un cenno al
castano, cominciò a
cantare.
Oh
oh oh oh oooh
Oh
oh oh oh oooh
Oh
oh oh oh oooh
Oh
oh oh oh oooh
I
messed up tonight, I lost another
fight
I
still mess up but I'll just start
again
I
keep falling down, I keep on hitting
the ground
I
always get up now to see what's next
Minto pensò a quante
volte aveva sbagliato a causa
del suo carattere, spesso si chiedeva come Ichigo potesse esserle
ancora amica
con tutte le cose cattive che le diceva ma lei era lì.
Ma anche nella danza lei cadeva
spesso, quanti
errori faceva? Moltissimi ma lei cocciuta si rialzava ci riprovava.
Aveva sbagliato a ritenere i tre
alieni senza cuore
ma anche in quel caso si era rialzata e aveva cambiato il suo pensiero
Birds
don't just fly, they fall down
and get up
Nobody
learns without getting it wrong
Lei era Mew Minto, la ragazza con i
geni del
Loricchetto Blu, la ragazza che poteva volare, la ragazza che voleva
essere
degna della sua famiglia ma nessuno le poteva insegnare tutto
ciò quindi
avrebbe sbagliato ma si sarebbe rialzata e avrebbe riprovato fino a
raggiungere
il suo obbiettivo.
I
won't give up, no I won't give in
Til
I reach the end and then I'll start
again
No
I won't leave, I wanna try
everything
I
wanna try even though I could fail
I
won't give up, no I won't give in
Til
I reach the end and then I'll start
again
No
I won't leave, I wanna try everything
I
wanna try even though I could fail
Ecco perché non ha
ceduto sul fatto di andare a
Milano alla scala, ecco perché è andata contro i
suoi genitori che avrebbe
combattuto questa nuova guerra.
Stava sbagliando? No, questo non
era un errore ma
la cosa giusta da fare.
Le avrebbe provate tutte per
vincere questa nuova
battaglia e, assieme ai suoi amici e al suo amore, avrebbe vinto anche
questa
guerra.
Finita questa storia Milano sarebbe
diventata la
sua nuova casa per un po’ di tempo ma era felice di
ciò.
Try
everything
Oh
oh oh oh oooh
Oh
oh oh oh oooh
Try
everything
Oh
oh oh oh oooh
Try
everything
Oh
oh oh oh oooh
Look
at how far you've come, you filled
your heart with love
Baby
you've done enough that cut your
breath
Don't
beat yourself up, don't need to
run so fast
Sometimes
we come last, but we did our
best
Lanciò poi uno sguardo a
Keiichiro lui aveva visto
che la sua versione snob era una maschera che era una ragazza sensibile
e
generosa, si era innamorata di lei e un giorno le aveva chiesto di
uscire.
Lei aveva accettato e da
lì era cominciata la loro
storia, con lui sempre pronto a sorreggerla e a dargli consigli.
I
won't give up, no I won't give in
Til
I reach the end and then I'll start
again
No
I won't leave, I wanna try
everything
I
wanna try even though I could fail
I
won't give up, no I won't give in
Til
I reach the end and then I'll start
again
No
I won't leave, I wanna try
everything
I
wanna try even though I could fail
I'll
keep on making those new mistakes
I'll
keep on making them every day
Those
new mistakes
Avrebbe fatto nuovi errori, come
tutti del resto ma
lei, come tutti, era pronta come sempre a rialzarsi e a far vedere di
che pasta
era fatta.
Assieme alle sue amiche e amici si
sarebbe rialzata
e avrebbe vinto nonostante gli errori.
Oh
oh oh oh oooh
Try
everything
Oh
oh oh oh oooh
Try
everything
Oh
oh oh oh oooh
Try
everything
Oh
oh oh oh oooh
Try
everything
-Bravissima Minto One-chan-
gridò dal suo posto
Purin applaudendo con forza
Minto osservò il tavolo
e vide che Zakuro e
Keiichiro sorridevano e applaudivano convinti
Ryo sorrideva e annuiva anche
Retasu era felice per
lei e applaudiva convinta
-Ringraziamo Minto Aizawa e la sua
Try Everything-
Marco fece un cenno e lei si piegò leggermente sulle gambe
per salutare il
pubblico e scese dal palco andando verso il tavolo.
-Allora come sono andata?
– chiese lei
-Molto bene Minto- fece Ichigo
-Sei stata bravissima Minto- disse
Zakuro
-Grazie Zakuro one-sama- ringrazio
lei scatenando
leggera gelosia della rossa
-Sei stata grandiosa Minto-Chan-
fece Keiichiro
abbracciandola e dondole un bacio
-Grazie Kei-chan-
-Sei stata splendida Minto
One-Chan- fece Purin
abbracciando entrambi
-Vero hai fatto un figurone-
commento Retasu
Lei sorrise -Grazie a tutte voi
amiche-
Intanto sul palco Marco
osservò i tre ragazzi e
sorrise -Voi avete mai salvato una vita? -
-Sì, ma possiamo dire
anche che la nostra vita è
stata salvata diverse volte- rispose per tutti Pai
La spia sorrise vedendo gli sguardi
accondiscendenti dei fratelli.
-Già- aggiunse Kisshu
-Abbiamo salvato e ci hanno
salvato la vita diverse volte… Siamo strani noi altri. -
-A
te Marco?
– Chiese Taruto -Hai mai salvato o ti hanno salvato la vita?
–
-Non posso confermare o smentire
niente Taruto ma…
Chi lo sa- Sorrise il castano con fare misterioso.
Intanto che diceva questo Pai
cominciò a suonare
una musica malinconica al piano.
Al bancone del PUB si era
avvicinato un uomo dalla
capigliatura castano chiara, alto e ben proporzionato.
Vestito con un gessato scuro e sugli occhi un bel paio di Ray Ban neri
dalla
foggia richiamavano quelli dei Blues Brothers.
-Ehi Rei tutto bene? –
Chiese Sana vedendolo
arrivare
-Ciao Sana-Chan mi avevano detto
che il locale
aveva ingranato ma non pensavo così bene- si
complimentò l’uomo.
La ragazza annuì
-Sì e tutto grazie al tipo che sta
cantando- disse lei indicando il palco
-Che strano mi sembra di averlo
già visto- mormorò
l’uomo che poi scosse la testa -Sì devo ammettere
che sono molto bravi e mi
stavo chiedendo-
Ma Akito lo fermò subito
-Fermati Rei la loro è
solo un concerto estemporaneo per tappare un buco-
Spiegò il biondo
-C’è di mezzo
Nick? – chiese irritato l’uomo e i
due annuirono
-Marco, l’uomo che ci ha
aiutato però ha risolto
anche questa grana, facendo in modo che Nick non possa più
rompere le scatole
anche su quel versante-
Racconto Sana al suo ex manager -Ma
dimmi di te,
come sta Asako-Chan? E le bimbe? –
-Stanno tutte benone- rispose
l’uomo -ti portano i
loro saluti e Asako si scusa di non essere riuscita a venire ma
c’è stata una
riunione alla scuola di Megumi e Nora per cui non è potuta
venire perché non
siamo riusciti a trovare una baby-sitter in tempo-
I due fecero cenno di non
preoccuparsi
-Questa era How to save a life-
spiegò Marco un
ennesimo applauso venne fuori dalla sala
Kisshu cominciò a
strimpellare due o tre accordi
-Sapete devo ringraziare i miei zii, perché quando mi hanno
adottato mi hanno
protetto e mi hanno fatto smettere di piangere- confessò
Kisshu
-Sì, ma mamma e
papà non sono riusciti a farti
smettere di fare stupidaggini- rise Taruto
-Questo è vero-
ridacchio il verde
Retasu si era avvicinata al palco
titubante,
vestita con una camicia bianca e dei pantaloni grigi, si sentiva a
disagio ma
lo sguardo incoraggiante di Pai le diede il là per salirci
sopra
-Bene perché ora si
parla di protezione? – chiese
Marco
-Non so- risposero in coro i tre
La spia decise di non indagare
troppo visto che
Retasu era pronta per il suo pezzo, l’ultimo della loro
scaletta.
La verde ascoltò
l’introduzione fatta da Kisshu e
Marco poi cominciò a cantare
Come
stop your crying
It
will be alright
Just
take my hand
Hold
it tight
I
will protect you
From
all around you
I
will be here
Don't
you cry
Retasu
mentre cantava pensò a Pai e alla sua maschera di freddezza
ma aveva capito una
cosa lui dentro piangeva e quante volte aveva voluto abbracciarlo per
dargli il
calore che lui cercava.
Il suo cuore piangeva e lei
l’aveva intuito e anche
per questo non voleva combattere con lui
For
one so small
You
seem so strong
My
arms will hold you
Keep
you safe and warm
This
bond between us
Can't
be broken
I
will be here don't you cry
Lui era forte ma lei voleva
comunque abbracciarlo e
adesso poteva farlo
Lui era ormai al sicuro nel suo
abbraccio e anche
lei era al sicuro nel suo e nessuno avrebbe spezzato quel legame che si
era
creato tra loro
'Cause
you'll be in my heart
Yes,
you'll be in my heart
From
this day on
Now
and forever more
You'll
be in my heart
No
matter what they say
You'll
be here in my heart
Always
Lui
era nel suo cuore e anche se
qualcuno avesse scoperto il loro amore e ne avesse da ridire lei
l’avrebbe
amato comunque perché sarà per sempre nel suo
cuore
Why
can't they understand
The
way we feel
They
just don't trust
What
they can't explain
I
know we're different
But
deep inside us
We're
not that different at all
Soprattutto
se avessero scoperto che lui era un alieno e non solo un professore in
prova.
Lei sapeva che erano differenti ma non le importava amava Pai
l’avrebbe difeso
sempre come lui l’avrebbe sempre difesa
And
you'll be in my heart
Yes,
you'll be in my heart
From
this day on
Now
and forever more
You'll
be in my heart
No
matter what they say
You'll
be here in my heart
Always
Don't
listen to them
Cause
what do they know?
We
need each other
To
have, to hold
They'll
see in time
I
know
When
destiny calls you
You
must be strong
I
may not be with you
But
you've got to hold on
They'll
see in time
I
know
We'll
show them together
'Cause
you'll be in my heart
Believe
me, you'll be in my heart
I'll
be there from this day on
Now
and forever more
Oooo,
you'll be in my heart
You'll
be here in my heart
No
matter what they say
I'll
be with you
You'll
be here in my heart
I'll
be there always
Always
I'll
be with you
I'll
be there for you always
Always
and always
Just
look over your shoulder
Just
look over your shoulder
Just
look over your shoulder
I'll
be there always
*Questa
canzone è la colonna sonora del Film Bomber ed è
un riadattamento della sigla
di uno dei capisaldi dell’animazione giapponese: Galaxy
Express 999.
** La
canzone è Rotta per casa di Dio e la prima strofa dice:
Si era
detto otto e mezzo puntuali al bar
Però lo sapevamo già
Che tra una cazzata e l'altra c'è Cisco che
Passa in bagno un'eternità
Ebbene
nella versione cantata dagli The E.T.’s la strofa fa:
Che tra
una cazzata e l’altra c’è Kisshu che
Passa in
bagno un’eternità
Che Max
Pezzali e Mauro Repetto mi perdonino XD
***
la canzone che stanno cantando è It’s my life dei
Bon Jovi la
strofa in questione in originale fa:
It's
for Tommy and Gina who never backed down
Marco
la modifica
in:
It's
for kisshu and
Ichigo who never backed down
Forse
non suona
molto bene, mancherà la metrica etc. ma a me piaceva
così
Che
Jon Bon Jovi mi
perdoni anche lui XD
****
Citazione di
Sir Robert Baden Powell of Giwell fondatore degli scout