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Autore: _ Arya _    24/12/2018    3 recensioni
Killian Jones, 18 anni, è l'unico mago al mondo ad essere stato posseduto da un Obscurus per oltre 14 anni ed essere riuscito a liberarsene. Dopo aver trascorso l'infanzia nell'oscurità, la sua vita è lentamente tornata alla normalità.
È sull'Espresso diretto alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, insieme ad Emma Swan, la giovane e bellissima Salvatrice. Riusciranno, nonostante le loro differenze e divergenze ad unirsi come lo Yin e lo Yang per prepararsi ai tempi bui e la guerra che attende il mondo magico?
La trama segue in parte le vicende di Harry Potter e ci sono dettagli di Animali Fantastici e Dove Trovarli. Non serve necessariamente conoscere nei dettagli la saga per riuscire a seguire perché molte cose cercherò di spiegarle io.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Baelfire, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Neal Cassidy, Neal Cassidy/Baelfire, Regina Mills
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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First date





EMMA POV

Molto raramente passavo più dello stretto necessario davanti allo specchio.
Invece, quella mattina avevo perfino chiesto a Mary di truccarmi. Ne era stata molto entusiasta, visto che di solito era Regina a dispensare consigli di stile... però non volendo esagerare, era stata lei la scelta migliore. Un filo di matita marrone, ombretto chiaro e lucidalabbra rosso corallo.
Invece del solito abbigliamento sportivo avevo optato per una camicetta bianca, gonna nera e stivali dello stesso colore. Ovviamente non mancavano le calze di lana, faceva freddo e non avevo di certo voglia di ammalarmi di nuovo.
Il giorno precedente era stato perfetto, avevo trascorso il tempo con Killian fino all'ora di cena. Tra grattini, massaggi, tenerezze e infusi di frutta, mi ero ritrovata con le energie restaurate. La notte aveva fatto il resto, così mi ero svegliata in gran forma e pronta per la mia vera e propria prima uscita con lui.
Guardandomi allo specchio, mi resi conto di non essermi mai preoccupata molto di essere più presentabile: non che avessi mai dato peso alla cosa. Tuttavia, seppur Killian avesse continuato a trovarmi bella perfino col viso bianco cadavere, le occhiaie profonde e gli occhi rossi, avevo voluto provare a fare un cambiamento. Avevo voglia di essere carina, per una volta, pur senza esagerare.
-Si vede proprio che con Killian è diverso, Emma. Non ti sei mai impegnata così!
-Non dire sciocchezze!- avvampai -E' solo che ho ancora la faccia da post febbre, quindi voglio un aspetto umano per non spaventarlo!
-Ah, certo, come no! Ma non c'è nulla di cui vergognarsi, avanti! Voglio dire, anche se non sapevamo la ragione... è da un po' che brillavi ed eri sempre allegra. Se Killian ti rende così, non può che essere una cosa positiva!
Strinsi le labbra, non avendo nulla da ridire. Aveva ragione, me ne ero resa conto anche io stessa. La serenità che mi infondeva la nostra relazione era qualcosa di totalmente nuovo. Se mi avessero chiesto di spiegarlo non ne sarei stata in grado, ma era così. Era positivo.
-Vorrei solo che fosse più facile con Neal. Non saprei davvero cosa fare per... insomma, abbiamo chiarito e dice che è tutto ok, però...
- Deve metabolizzare, ma alla fine starà bene.
-Lo so, certo. Hai ragione, è solo che gli voglio bene e mi dispiace. Oggi non viene con noi, vero?
-Non lo so. Ma siete amici da una vita, presto tutto tornerà come prima, vedrai!
-Ammetto che a volte il tuo ottimismo eccessivo mi irrita, Mary! Ma stavolta voglio darti retta!- decisi infine, e con un gran sorriso abbracciai la mia amica. In questo caso aveva ragione: io e Neal eravamo stati una coppia per così poco tempo, che tra qualche anno ci avremmo anche riso su! Ma non ero pentita e speravo non lo fosse neanche lui perché, pur essendo stato breve, era stato bello ed i ricordi non ce li avrebbe tolti nessuno.
Dopo aver scoccato un'occhiata all'orologio infilai velocemente la giacca di pelle e corsi insieme alla mia amica in sala comune, dove ci aspettava David.
Ovviamente da solo, ma non mi ero fatta illusioni. Il fatto che Neal mi avesse detto che si sarebbe fatto andar giù Killian, non voleva dire che fosse pronto a socializzare con lui e dopotutto non riuscivo a biasimarlo.
-Ciao ragazze. Emma, va meglio oggi?
-Sto bene, grazie David.
-Meno male! Allora andiamo.- concluse -Regina ci aspetta all'ingresso con Jones.
Annuii con un sorriso, mentre Mary dava il buongiorno al suo ragazzo con un lieve bacio a fior di labbra. Erano davvero dolci, nonostante in pubblico cercassero di contenere la passione. Ma chiunque li avesse visti, avrebbe detto che fossero una coppia molto affiatata. Loro, ad esempio, riuscivo a vederli sposati una volta finiti gli studi. Sarebbero state una di quelle coppie giovani, convinte di fare quel passo prima dei 20 anni... perché era semplicemente impossibile che si innamorassero di qualcun altro. E pur non essendo la persona più romantica del mondo, trovavo che fosse una cosa molto bella. Trovare così presto una persona con cui sentirsi se stessi.
Ma forse, neanch'io ero lontana dalla mia felicità. Mi bastò vederlo accogliermi con quell'ampio sorriso per sciogliermi, e non potei fare a meno di ricambiare.
-Non pensavo si potesse essere più sdolcinati di questi due. E invece...
-Ciao anche a te Regina!- borbottai, alzando gli occhi al cielo. In realtà un po' mi imbarazzai ma riuscii a nasconderlo bene: non aveva tutti i torti. Ultimamente mi comportavo da ebete! Il fatto era che quasi non riuscivo a credere di poter essere tranquilla e felice – almeno per un po' – quindi volevo goderne appieno. Prima o poi sarebbe arrivato il momento di pensare a faccende più serie, ma per il momento... non desideravo altro che vivere il presente.
-Tranquilla, rideremo noi quando sarai tutta pucci pucci con Robin. Magari sarai ancora più sdolcinata di noi messi insieme!
-Sogna, Jones! E non accetto battutine da parte tua, ancora.
-Andiamo, continuerai ad avercela con me ancora a lungo?
-Dipende solo da te!
-Va bene, voi due smettetela. Regina, dagli tregua...
-Ma certo. Basta che faccia il bravo!
Alzai gli occhi al cielo ancora una volta, ma non per questo riuscivo ad avercela con Regina. Era un'amica protettiva e teneva a me più di quanto desse a vedere... e sapevo che ancora non gli aveva perdonato lo stato d'animo che mi aveva causato. Sapevo anche che non avrei potuto far niente per convincerla... prima o poi le sarebbe passata.
Finalmente, quando ci incamminammo, mi avvicinai per baciarlo sulle labbra.... e non fu assolutamente facile mantenerlo un bacetto casto. Non ero l'unica che aveva cercato di farsi bella, a quanto pare. Anche lui si era dato da fare, indossando un jeans scuro, una camicia blu abbinata ad una giacca di pelle nera. Si era anche fatto la barba, pur senza toglierla del tutto... un pochino pungeva, ma in maniera piacevole. E poi, gli dava un po' quell'aria da “bad boy” misterioso...
-Sei davvero uno schianto, Swan. Non pensavo avresti mai messo una gonna, a parte quella della divisa...
-Ha-ha. Mi prendi in giro?
-No, tutto il contrario. È un apprezzamento... e spero vivamente lo farai più spesso, perché quelle gambe sono una gran bella visione. E non credo di averti mai vista truccata... mi piacciono i tuoi occhioni messi in risalto. E le labbra...
Sperai di non essere arrossita, ma non potei negare che mi facesse piacere avesse notato quei dettagli. Spesso i ragazzi non ci facevano caso più di tanto... lui invece mi vedeva sempre. Oltre a guardarmi. A volte mi sorprendevo di quanto galante fosse, un ragazzo d'altri tempi! Almeno in alcuni casi.
-Anche tu ti sei messo in tiro, non pensare che non ci abbia fatto caso.
-Cosa posso dire, non mi piace sfigurare con una bella ragazza.
“Non sfigureresti nemmeno con un passamontagna”, pensai, ma riuscii ad evitare di dirlo ad alta voce: il suo ego era già abbastanza smisurato senza che mi ci mettessi io. Invece di rispondere, quindi, lo presi per mano, felice di poterlo finalmente fare senza dovermi nascondere.
Questo era ciò di cui avevo bisogno. Di poter essere me stessa, di permettermi di essere allegra, senza continuamente pensare alle conseguenze. Sarebbe durata? Non potevo saperlo... ma valeva la pena scoprirlo.


Eravamo appena entrati ad Hogsmeade, e già avevo perso il conto delle persone che ci avevano additati per strada. Gli altri ci avevano scherzato su, ed io ero stata lieta di scoprire che tutto mi era semplicemente scivolato addosso: non mi importava, e a quanto pare nemmeno a Killian dato che non mi sembrava a disagio.
-State insieme da un giorno e siete già la coppia più famosa dell'anno... complimenti!- scherzò Regina, dopo che un paio di Serpi ci passarono accanto con sguardi sdegnati.
-Almeno non parleranno più di come sono svenuto in aula o del ruzzolone che ho fatto durante la partita... o di quanto lei sia pazza a pensare che l'Oscuro sia tornato. Ma di come siamo belli insieme!- commentò Killian allegro, facendo ridere tutti e quattro. Beh, non aveva tutti i torti! Preferivo anch'io speculassero della mia vita sentimentale, piuttosto che fare quadri clinici riguardo la mia salute mentale.
-Allora, se vogliamo pensare prima ai vestiti venite con me. Conosco un angolino di Storybrooke che non sarà preso d'assalto da mocciosi.
-Non avevo dubbi- commentò Killian -Chi se non la sofisticata Regina poteva conoscere tutti i negozi di abbigliamento del paese?
-Mi ringrazierai quando farò scegliere alla tua ragazza un vestito da urlo, Jones.
-Quando ti ho detto che me lo sceglierai tu?
-Taci, Emma! Mi ringrazierai anche tu, vedrai.
Io e Killian ci guardammo, ma nessuno dei due obiettò: sapevamo bene che quando la mora si metteva in testa qualcosa, non c'era modo di smuoverla! Ma non mi sarei lasciata comunque convincere a comprare qualcosa di troppo provocante, se il suo intento era quello!
-Va bene, allora andiamo lì prima. Poi da Granny's perché con questo freddo voglio una burrobirra calda.
-Eh certo che hai freddo Emma! Sei stata male fino a ieri e neanche ti copri come si deve.
-Ma non è che ho tanta roba pesante visto che non la metto mai, sto scomoda!
-E allora affari tuoi!
-Non vi preoccupate, la scaldo io...
Killian mi attirò a sé e mi baciò senza esitare, riuscendo decisamente nell'impresa. Pur consapevole di avere un pubblico ricambiai senza vergogna, perché con lui tutto sembrava naturale! Mi fermai solo quando mi venne da ridere per colpa di Mary con il suo “Oooohw”, che proprio non riuscì a trattenere!
-Prendetevi una camera- commentò invece David divertito -Troppo fuoco con tutti questi ragazzini in giro...
-Amico, tu e la tua bella invece fate venire le carie ai bambini... quindi ci compensiamo!
-Per fortuna ci sono io o la situazione qui degenera...
-Ecco, a proposito. Com'è che non sei con Robin?
-Con Robin mi vedo più tardi da Rabbit's Hole.
-Ooooh, anche voi avete il vostro primo appuntamento allora!
-Non credo possa definirsi appuntamento. È un'uscita.
-Ancora fai la difficile, eh. Povero Robin... non sa in che guaio si è messo!- commentò Killian, e lui e David scoppiarono a ridere. Io e Mary ci trattenemmo per la solidarietà verso la nostra amica, ma non era proprio sbagliato! Robin meritava un premio alla perseveranza, perché non era da tutti riuscire ad invitare Regina e ricevere un sì in risposta. Ma qualcosa mi diceva che non sarebbe stato ancora così facile...
Però ne valeva la pena. Una volta conosciuta, Regina era una persona fantastica: non a caso era la mia migliore amica. Quella freddezza che si poteva percepire dall'esterno, veniva del tutto spezzata. Aveva un grande cuore, un ottimo senso dell'ironia e quella determinazione che la portava a lottare per ciò in cui credeva, senza se e senza ma. A volte le invidiavo tutta quella forza! Era stata anche lei al centro delle chiacchiere diverse volte, e si era sempre lasciata scivolare tutto addosso.

KILLIAN POV

Uscire con gli amici di Emma si stava rivelando meno “doloroso” di quanto avrei immaginato. Anche se ovviamente mancava un tassello, e non sapevo davvero come avrei fatto ad andare d'accordo con lui.
Neal non sarebbe stata la mia prima scelta in fatto di amicizie, a situazione invertita... quindi capivo bene che non volesse vedere me e la ragazza di cui era innamorato insieme.
D'altra parte, forse avrei provato a fare il primo passo in qualche modo... per Emma, per la sua felicità. Perché sarebbe sicuramente stato più facile senza doverci necessariamente tenere separati. Valeva la pena fare un tentativo, almeno... ma per il momento, ero sollevato che non ci fosse. Era egoistico da parte mia, da una parte... ma dall'altra, meglio così che rischiare di litigare.
Già avevo litigato con Zelena, anche se più che altro aveva completamente smesso di rivolgermi la parola, così come la maggior parte dei Serpeverde: si limitavano a schioccarmi occhiate di disprezzo. Ma non me ne importava assolutamente niente, perché Emma ne valeva davvero la pena. Mi era bastato poter tornare con lei per sentirmi di nuovo me stesso, per sciogliere quel macigno sul petto... mi bastava tenerle la mano, proprio come ora, per sentirmi bene.
Passammo per qualche vicolo pieno zeppo di compagni di scuola in cerca di abiti per la festa prima di addentrarci in alcune stradine che la prima volta non avevo decisamente attraversato. E man mano la situazione iniziò a farsi molto più tranquilla: la bottega in cui ci portò la mora era praticamente vuota rispetto a quelle del centro. Oltre a noi c'erano altri 3-4 ragazzi ed un paio di adulti.
Speravo solo non fosse uno di quei posti super costosi, perché non ero esattamente ricco. E a giudicare da come gli altri tre si guardavano intorno, probabilmente si stavano facendo la stessa domanda.
-Non statevene come dei pesci lessi, non vi ho portati per impoverirvi, tranquilli! Ragazze, con me... voi due dovete cavarvela da soli invece. Quando avremo finito verrò a vedere se avete scelto bene o fatto danni.
-Sissignora!
Solo in quel momento Emma mi lasciò andare la mano, e mi ritrovai da solo con David senza avere la minima idea di cosa fare. Come diavolo andavo a cercare vestiti anni '20 in quel posto? E poi, era sicura avessero quella roba di 100 anni prima?
-Dimmi che neanche tu hai la minima idea di come ci si vestiva un secolo fa.- quasi mi supplicò l'altro, al che fui sollevato.
-No. Regina ci porta qui e ci abbandona così. È crudele.
-Esattamente.
Per un paio di minuti restammo fermi nel mezzo del negozio, come due pesci lessi, mentre le ragazze erano già perse di vista. Ma perché il preside si era inventato quella buffonata! Perché non fare una normalissima festa di Natale e basta?!
-Beh. Dovremo chiedere alla commessa prima che Regina venga a dirci quanto siamo idioti.
-Forse è meglio. Anche se sto rivalutando l'idea di andare...
-Anch'io, se non per il fatto che Mary adora queste cose... quindi sono incastrato.
-Ad Emma non importa più di tanto, quindi non so perché ci siamo cacciati in questa situazione...
-Tu sei serio con Emma, vero?
Cosa?
Il ragazzo si voltò a guardarmi serio, e realizzai che mi sarebbe toccato un discorso da amico protettivo come già aveva fatto Regina. Ma non lo biasimavo, dopo come mi ero comportato.
-Certo, David.
-E' come una sorella per me, quindi se la fai soffrire ancora...
-Credimi, è l'ultima cosa che voglio. Io ci sto... provando seriamente. Ad essere una persona migliore, per lei soprattutto.
-Dovresti farlo anche per te stesso. Detto sinceramente non mi sembri una cattiva persona, Jones, anzi. Certo, sei abbastanza sbruffone... per il resto hai solo fatto qualche scelta sbagliata. Tipo essere uno dei cagnolini di Zelena.
-Non me lo ricordare, non ne vado fiero.
-A proposito, non è che ti ha espulso dalla squadra?
-No. Ma credo sia semplicemente perché non vuole guardarmi, figurati parlarmi.
-Sì, Emma mi ha raccontato della scenata che ha fatto...
-Eh. Sa essere una buona amica che tu ci creda o no, ma è anche una pazza... pensa che qualche giorno fa per poco non mi violentava!- risi, e quello si unì a me incredulo. In quel momento ero stato parecchio infastidito visto il mio umore sotto i piedi, ma col senno di poi era davvero comico.
Insomma, come faceva a rendersi conto che tra noi non c'era mai stato proprio nulla di romantico? Eravamo stati “amici con benefici”, se proprio avessi dovuto definirlo in qualche modo. E non era escluso che tornassimo ad essere amici, se mai avesse deciso di tornare in sé.
Alla fine, comunque, io e David decidemmo di chiedere alla commessa – per non rischiare di rimanere imbambolati per ore. Per fortuna ci indirizzò subito al reparto giusto, ed io provai soltanto due costumi prima di scegliere, optando direttamente per un completo semi elegante.
E sembrò che l'altro ragazzo fosse della mia stessa idea, dato che uscimmo contemporaneamente dal camerino ed andammo subito in cassa. Chissà le ragazze quanto ci avrebbero impiegato!
-Senti, cosa ne dici di aspettarle in questa specie di locale qui di fronte? Non ho voglia di marcire qua dentro per un'ora.
-Se non lo avessi fatto tu, lo avrei proposto io! Ne ho abbastanza di shopping.

 

***


EMMA POV

Vedere Killian e David che ci salutavano allegri con la mano dal locale di fronte, era l'ultima cosa che mi sarei aspettata! Ancor meno mi sarei aspettata di vederli chiacchierare animatamente di sport, quando li raggiungemmo.
-Voi due ve ne siete andati prima che potessi controllare che non abbiate fatto cazzate!- li rimproverò Regina immediatamente, indicando le loro buste. Trattenni una risata, li capivo perfettamente e se avessi potuto sarei scappata con loro! La mia migliore amica mi aveva costretta a provare una mezza dozzina di abiti diversi, prima di decidere tra quali due farmi scegliere. Mary si era divertita per il suo, io un po' meno... anche se ero soddisfatta, e speravo che a Killian sarei piaciuta.
-Non sapevamo quanto ci avreste messo. E abbiamo fatto già due giri di idromele mentre vi aspettavamo, quindi avevamo ragione.
-Il buon gusto richiede impegno! Voi non avete un minimo di pazienza, pappemolli.
-Scusaci guru della moda, ma quella roba non fa per noi...- sentenziò Killian scuotendo le spalle, lei ovviamente lo fulminò con lo sguardo. Certo che rispetto a David era molto meno delicato nel dare delle spiegazioni! Se prima o poi avessi trovato Regina a prenderlo a schiaffi, non sarei rimasta affatto sorpresa. Era un bravo provocatore, io lo sapevo fin troppo bene...
-D'accordo- cercai di cambiare discorso -Perché non andiamo via? Andiamo a fare scorte di dolci da Mielandia?
Per fortuna tutti assentirono, quindi i due ragazzi pagarono le loro ibite ed uscimmo nuovamente al freddo. Oltre che comprare dolci, volevo fare i regali di Natale... sapevo già cosa regalare ai miei amici, mentre non avevo la minima idea di cosa scegliere per Killian. Non volevo fosse qualcosa di stupido o scontato, o peggio, qualcosa di inutile. O sdolcinato. Forse avrei potuto puntare su Zonko ed optare quindi su qualcosa di scherzoso... ma non ero convinta. Forse sarebbe stato addirittura più facile trovargli qualcosa nel mondo babbano, visto che avevo scoperto fosse un gran nerd in incognito!
In alternativa, il negozio degli articoli da Quidditch...
-Tutto ok Swan? Sei silenziosa...
Fu proprio il colpevole di tutti quei pensieri a farmi tornare alla realtà, cingendomi attorno alle spalle con un braccio.
-Hai freddo?
-Scusa. Ero solo sovrappensiero... sto bene.
-A che pensavi? A quanto sarò affascinante in stile anni '20?
-A quanto sei cretino, in realtà!- alzai gli occhi al cielo con una risata: gli piaceva proprio fare lo sbruffone! Anche se l'immagine di lui in completo elegante, mi aveva attraversato la mente quando eravamo entrati in negozio. Avevo però cercato di non pensarci troppo, di non pensare troppo a quella sera in generale. Alle aspettative... sue, e soprattutto mie. Volevo che fosse speciale.


-Dai, ti odio! Non puoi vincere ogni volta!
-Cosa posso dire, Swan... a quanto pare, posso!
Gli risposi con una linguaccia, poi mi buttai nella poltrona dietro di me, il sorriso stampato in faccia. Non mi aveva portato in un locale melenso con coppiette che si sussurravano parole dolci. Mi aveva portata in una sala giochi per maghi, che neanche sapevo esistesse a Hogsmeade! Era un una vietta stretta che non avevo la minima idea di come avesse fatto a scovare... anche se non eravamo gli unici studenti di Hogwarts, lì dentro. C'erano almeno una dozzina di Corvonero ed un paio di Tassorosso; gli altri dovevano essere i bambini del villaggio e ragazzi più grandi, non avendoli mai visti ad Hogwarts.
Era stato divertente. Nonostante qualche occhiata sospettosa da parte di alcuni compagni di scuola, avevamo provato di tutto. Scacchi magici, sparaschiocco, biglie incantate, ed alla fine un gioco di Quidditch che somigliava un po' al calcio balilla babbano. Solo che chiaramente si usava la bacchetta per muovere i piccoli giocatori... era davvero come giocare a Quidditch in miniatura!
E quello stronzo aveva sempre vinto. Per aggiungere un pizzico di divertimento avevamo fatto piccole scommesse: gli dovevo già il pranzo da Granny's, un articolo a sua scelta dall'emporio di scherzi... e sarei stata costretta a mangiare davanti a lui una gelatina al gusto di vomito. Lo odiavo veramente!
-Avanti, il mio premio stavolta è piacevole anche per te... sto aspettando.
-Non so se sono dell'umore adatto per baciarti.- lo provocai, incrociando le braccia al petto. Lui mi guardò divertito, sollevando un sopracciglio.
L'ultima “penitenza”, era baciare l'altro in mezzo alla sala colma di nerd! Nulla di eclatante, ma adesso mi rendevo conto di essere un pochino imbarazzata, forse. Non amavo mettermi in mostra deliberatamente. Dopo la partita di Quidditch era stato diverso, naturale, non avevo nemmeno pensato di avere decine di occhi puntati addosso...
-Chi perde paga, Swan
-E se non pago che fai?
-Potrei... essere costretto a punirti.
Immagini che non avrebbero dovuto mi attraversarono la mente in poche frazioni di secondi, e a stento trattenni un sussulto. Maledizione... da quando stavo con lui, i miei ormoni erano come impazziti. Alla più piccola provocazione, andavano in subbuglio... dovevo trovare una soluzione, e anche in fretta: non potevo certo andare avanti così!
Che se ne fosse reso conto? Speravo vivamente di no, perché sarebbe stato alquanto imbarazzante ed anche un po' umiliante dover ammettere di non essere in grado di resistergli.
Per non pensarci più, decisi di farla finita e mi avventai sulle sue labbra, accontentandolo. Il contatto fu subito un toccasana, tanto che mentre intrecciava la mano stra i miei capelli e schiudeva le labbra per permettermi l'accesso, mi aprii in un sorriso.
Ci baciammo un po', prima di separarci e ritrovarci in piedi, occhi negli occhi, sguardi felici.
-Non era terribile come penitenza, no?
-No... lo ammetto.
-Invece è stato piuttosto disgustoso.
Ci voltammo entrambi di scatto: di certo nessuno dei due si sarebbe aspettato di trovarsi Zelena proprio lì!
Ci guardava schifata, a braccia conserte, coi suoi due inseparabili scagnozzi ai lati.
-Che c'è, non hai di meglio da fare che seguirci?- domandai, rendendomi conto di come il silenzio fosse quasi calato del tutto. Fantastico, ora dovevamo anche dare spettacolo, sul serio, per colpa di quella cretina invidiosa!
-Figurati se mi metto a seguire due sfigati come voi! È che siete sempre tra i piedi!
-Ah sì? Sei cliente regolare?
-Ovviamente no! Ma quale posto migliore di questo per trovare regali per cugini sfigati?
-Allora vai a comprare le tue cose, non te lo stiamo di certo impedendo...- intervenne Killian sbuffando, sicuramente stufo quanto me delle scenate della rossa. E non ero affatto convinta della sua spiegazione: tra tutti i posti che c'erano, proprio in quella sala infrattata tra i vicoli doveva fare i regali di natale? Suonava come una scusa bella e buona!
-Difficile non rimanere schifati da questo bacetto da bambini... potrei farti un favore Killian, e far vedere a questa mezza calzetta come si bacia un ragazzo... che dici?
Strinsi i pugni, punta leggermente sul vivo.
Perché sapevo di non avere la sua esperienza ma... Killian non poteva trovare i nostri baci troppo casti e infantili. O sì?
-Mi spiace doverti dare brutte notizie Zelena, ma Emma bacia di gran lunga meglio di te...- fece con una scossa di spalle, cingendomi la vita. Che stesse mentendo o no, non potei che sentirmi raggiante. E feci il possibile per mantenere lo sguardo duro e non farmi uscire un sorriso ebete.
Il volto della Serpeverde assunse quasi il colore dei suoi capelli, anche se io continuavo ad immaginarmela verde, per qualche ragione. Immagine che mi fece sfuggire una risata che avrei dovuto evitare.
-Cos'hai da ridere, sciacquetta mezzosangue.
-Bada a come parli, Zelena.
-Lasciala stare Killian! È tempo perso.- lo interruppi, prima che potesse tirar fuori la bacchetta. Non ne valeva la pena. Non valeva la pena rischiare di finire nei guai per una stupida provocazione. Anche se la bocca gliel'avrei sciacquata volentieri: era buffo che chiamasse sciacquetta me, quando era un aggettivo che si addiceva così tanto a lei.
Avrebbe potuto pensarci prima, se davvero teneva a Killian. Ma con quel comportamento, non era stato il primo e non sarebbe stato l'ultimo a stancarsi di lei.
-Se vuoi stare con la pazza che probabilmente ti farà finire ammazzato, fai pure.
-Senti...
-Dico sul serio. I Salvatori non sono destinati ad un lieto fine, no? Quindi dubito che il futuro di chi le sta vicino sia così roseo...
-Zelena...- mi uscì soffocato, il cuore in gola.
-Ma di cosa diavolo parli, sei fuori di testa.
-Aspetta. Non mi dire che non te l'ha detto? La profezia originaria sui Salvatori! Che sono destinati a patire atroci sofferenze per compiere il loro destino. Anche la morte. E i cosiddetti “Salvatori” che hanno fatto fuori i precedenti Signori Oscuri... Nimue, Zoso, Jafar sono tutti crepati. Dubito che per lei sarà diverso, a meno che non sia una Salvatrice impostora.


 

Angolo dell'autrice;
Ciao! Sono viva, sì xD Ma dopo quasi 3 settimane di vacanza (di cui una in Irlanda!), al ritorno ho avuto giustamente lavoro da recuperare ahahahaha ma finalmente un po' di tregua!
Ho finalmente iniziato a recuperare le storie arretrate e non dovrei metterci tantissimo! ^^"
Intanto ho finito il capitolo di questa storia, visto che è quella che non postavo da più tempo. Killian ed Emma possono finalmente passeggiare insieme tranquilli come due ragazzi normali, e questo mezzo primo appuntamento se lo stanno godendo. Si sono entrambi messi in tiro per l'altro, e lui sta anche facendo amicizia con David... essere il ragazzo di Emma gli fa decisamente bene xD
Poi, quando il gruppetto si è separato, sono andati a passare un pomeriggio alternativo e di certo si sono divertiti, fino a che Zelena non è comparsa... e oltre a fare la stronza, ha rivelato qualcosa di abbastanza grosso di cui Killian era all'oscuro.
Il prossimo che posterò penso sarà dell'altra storia, ma cercherò di tornare ad alternare!
Buona vigilia e buone feste, intanto! Non mangiate troppo... no, scherzo, mangiate pure fino a rotolarvi xD
Un abbraccio, a presto! :*
   
 
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