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Autore: Sarhita    17/07/2009    10 recensioni
ATTENZIONE: in data 25/9/15 sono stati aggiunti due capitoli, e non uno soltanto, di cui il penultimo era stato già pubblicato, ma è stata aggiunta una parte. Grazie per l'attenzione.
"Sei un bravo attore, Sasuke. Lo sei sempre stato. Anche questo sentimento, per quanto scoinvolgente e doloroso sia, verrà nascosto dalla gelida maschera che ormai fa parte di te. Sasuke Uchiha. Un nome vuoto e freddo." Perché quei pensieri sembravano così ingiusti anche a me stesso?
Genere: Drammatico, Malinconico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Konohamaru, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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Buio... intorno a me soltanto buio.
E quella sensazione di inutilità...
Aprii gli occhi cercando di ricordare cosa fosse successo e capire dove mi trovavo.
Peccato che non riuscivo a vedere niente...
Sbattei le palpebre niente.
Come mai? Ah, si... ero cieco!
Cercai di alzarmi, ma mi faceva male la testa. Decisi di non muovermi.
Dov'ero? In un letto... fin qui c'ero arrivato! Quindi dovevo essere svenuto... Ma dov'ero? Ero ancora a casa tua? Molto probabilmente si.
Richiusi gli occhi. "E ora? Che si fa? Pensa Sasuke, pensa!"
Sentii che c'era qualcun altro nella stanza. Si sentiva un leggero respiro affannato. Tenni gli occhi chiusi e aspettai...

Naruto era dall'altra parte della stanza. Non si era accorto del risveglio dell'altro.
Era seduto sul pavimento con la schiena appoggiata al muro e aveva la testa stancamente abbandonata all'indietro. Teneva gli occhi chiusi e stava cercando di regolarizzare il respiro che si era fatto un po affannoso.
Konohamaru usci dal piccolo bagno tenendo in mano un asciugamano bagnato che porse al biondo che lo prese senza alzarsi e lo usò per rinfrescarsi il viso.
Ogni volta che si lasciava sopraffare dalla volpe a nove code in lui rimaneva una sensazione di caldo bruciante su tutta la pelle.
«Stai meglio?» il ragazzo si sedette vicino a lui.
«...»
«Ehy! Non fare così!» disse Konohamaru corrucciato «Non è da te fare l'indifferente...»
«Perché sei sempre qui?» il biondo temeva che Konohamaru venisse a fargli visita perché si sentiva in colpa per quello che era successo mesi prima nella foresta... quando aveva ucciso quei ninja e Yamato... e Tsunade...
«Eh? Perché vengo qui? Per te, no? Sei il mio maestro! Perché... forse non vuoi che vengo?»
-... Naruto non lo guardò, ma rivolse il suo sguardo in direzione del suo letto dove l'Uchiha sembrava stesse dormendo.
Konohamaru capì cosa stesse provando il biondo. «Non è colpa tua.» disse ottenendo in risposta un pesante silenzio.

Konohamaru, non sapendo cos'altro aggiungere, lascio cadere la questione. «Senti,» esordì poi «io vado ad informare L'Hokage su quello che è successo.»
Naruto fece un piccolo sorriso poi guardò il suo allievo prediletto con sguardo malizioso. «E poi magari fai uma visitina ad una certa Hyuga...»
Konohamaru diventò tutto rosso e l'immagine di una ragazza dai capelli neri e gli occhi bianchi gli si affaccio alla mente con prepotenza» Veramente... io e Hanabi... ecco noi non... veramente...» mentre lo disse si grattò la testa mostrando un sorriso sornione. A Naruto sembrò quasi di guardarsi allo specchio.
«Certo certo!» il biondo sorrise poi riprese la sua espressione assente.
«Cooomuuunquuee...» Konohamaru era deciso a far sorridere il suo mito decaduto «... se vuoi posso passare da Ayame e ti porto un po di ramen... »
Lo sguardo del biondo s'illuminò per un attimo «Col miso?» chiese speranzoso.
«Certo!» Konohamaru si alzò «Porzione extra! Peccato che non puoi uscire altrimenti avremmo potuto andare alle terme a... no meglio di no, senno Hanabi mi uccide!»
Intanto l'umore del biondo era di nuovo sottoterra.
«Facciamo così! Due ciotole di ramen col miso formato XXL! Che ne dici!?» continuò Konohamaru agitando due dita sotto il naso del biondo che sorrise.
«Allora sbrigati! Ho una fame!»
L'Uchiha che in realtà non dormiva sorrise, era bello sapere che tra le tante cose alcune rimanevano sempre uguali...
Konohamaru uscì dalla finestra dimostrando di aver preso tutte le abitudini del suo biondo maestro. Nessuno dei due infatti entrava od usciva in maniera tradizionale. Ecco perché Konohamaru non pensò nemmeno un secondo di usare la porta...

Quando quel rompiscatole se ne fu andato cercai di sedermi e tu ti accorgesti che ero sveglio.
«Sasuke sei sveglio!»
«No, sono sonnambulo.» risposi ironico.
«Stai meglio?» ti sentii più vicino. Dovevi esserti alzato e ora stavi in piedi davanti al mio letto.
«Si» sussurrai
Ti avvicinasti a me, troppo, potevo sentire il tuo respiro caldo sul viso... era piacevole... No un momento!
«Baka, ma che...?»
«Come temevo. Non ci vedi, non è così?»
Ahh, ti eri avvicinato per guardare meglio i miei occhi..
Ti allontanasti rimanendo però sempre accanto al letto. «Mi dispiace.»
«Tu non c'entri. È Kyuubi che... »
«Kyuubi o Naruto che differenza fa ormai? Non lo so più nemmeno io!! Noi siamo la stessa persona!»
«No!» urlai «NON DEVI PENSARLO! NON È AFFATTO VERO!» non so quale fu la tua reazione, ma siccome nessuno dei due ruppe il silenzio che si era creato tra noi decisi di continuare.
«Naruto non è Kyuubi! Naruto è un rompiscatole che aveva un sogno... »
«E una promessa...»
«FAMMI FINIRE! Non è facile per me dire certe cose. Non interrompermi!» feci una pausa poi continuai. «Dicevo... Naruto è quel ragazzo che nonostante tutto è sempre andato avanti ed ha realizzato il suo più grande sogno: diventare Hokage! Kyubbi invece è un demone che non ha sogni, sentimenti o scopi!»
«Ti sbagli, uno scopo c'è l'ha. Lo sai Sas'ke?»
«Dovrei?»
«Il suo scopo è...
la vendetta... »



«Salve Shikamaru!»
«Bau!»
«Wof!»
L'Hokage alzò lo sguardo dal foglio che stava fingendo di leggere mentre in verità pensava ad altro. Questo altro consisteva nelle tensioni con il villaggio dell'erba e alleati. Per fortuna che poteva contare ancora su Suna... e poi c'era il problema di Naruto, che non era di minor importanza.
Davanti a lui c'erano tre membri della Squadra speciale, più precisamente della sezione dei ninja inseguitori.
I tre, anziché portare la maschera sul viso la tenevano legata al collo.
La ragazza aveva la frangia e lunghi capelli corvini che aveva raccolto in un coda alta per praticità.
Aveva gli occhi bianchi e la maschera che portava legata al collo raffigurava un gatto bianco con delle striature azzurrine. La presenza delle striature proprio di quel colore stavano ad indicare che la ragazza, all'occorrenza, poteva rivelarsi un abile ninja medico.
Il suo nome era Hinata Hyuga.
Il ragazzo vicino a lei era un tipo dai capelli castani e gli occhi neri dai leggeri riflessi dorati.
Sul viso, precisamente sulle guance, aveva due tatuaggi color cremisi a forma di zanna che gli conferivano un aspetto selvaggio, ma allo stesso tempo affascinante.
Legata al collo vi era la maschera di un cane bianco dalle orecchi marroncine molto simile ai due cani che erano accoccolati al suo fianco.
Il suo nome era Kiba Inuzuka.
I due cani erano un enorme cagnolone bianco di nome Akamaru e un cagnolino grande quanto la testa del più grande che sonnecchiava, appunto, sella testa del più grande.
Il cucciolo, anzi la cucciola, si chiamava Lara e faceva parte della cucciolata di Akamaru e della cagnetta Lavi. Lara era uguale ad Akamaru con l'unica differenza che aveva una macchia marroncina intorno all'occhio sinistro e la punta della coda marroncina.
L'ultimo componente era anch'esso castano e portava un paio di occhiali dalle lenti scure.
Con la maschera sempre al collo, che ricordava un coleottero, si copriva la parte inferiore del viso.
Il suo nome era Shino Aburame.
«Completata con successo.» rispose quest'ultimo.
«Io non l'avrei considerata neanche di livello S... mah...» aggiunse Kiba.
«Bene potete andare.»
«Ehm» cominciò Hinata leggermente a disagio «mi chiedevo se... ecco... si, insomma...»
Kiba non ce la fece più ed esasperato dalla timidezza della ragazza fini la frase per lei «Insomma tutti noi ci stavamo chiedendo se un certo baka era tornato da una certa missione... insomma sono mesi che è via...»
oolo Shino si accorse dell'espressione incerta di Shikamaru e il suo leggeri irrigidirsi.
«No, non ancora.» rispose vago.
«Ma va tutto bene, vero?» chiese la ragazza preoccupata.
«Certo non vi state a preocc...»
In quel momento, come a volerlo smentire, la porta si apri di scatto facendo entrare Konohamaru.
«Shikamaru-sama! È succ...» fortunatamente si accorse in tempo che Shikamaru non era solo.
Shikamaru capì di cosa volesse parlargli e in fretta congedò gli altri in modo da restare solo col giovane Sarutobi.
«Allora?»


E così Kyuubi voleva vendetta...
...vendetta...vendetta...vendetta...
In un certo senso era come me... no non potevo paragonare me, Sasuke Uchiha, con un demone... no!
Però entrambi avevamo rovinato la nostra esistenza e quella delle persone a noi importanti per la vendetta... o almeno era questo che io avevo fatto...
«Vuole vendicarsi di Konoha perché era tutto ciò in cui credeva Yondaime, mio padre, colui che l'ha resa prigioniera... sai io capisco come si sente...»
Sorrisi. Tu non saresti mai cambiato...
Non risposi. Solo un pensiero.
«Destino bastardo!»


«Aaaaaaahhhhh! Finalmente! Mi aspetta una bella dormita! Vero Akamaru?»
«Wof!»
«E tu Lara?»
La cagnetta scodinzolò e abbaiò felice.
«Ciao ragazzi!» salutò Hinata dirigendosi verso villa Hyuga.
«Ciao Hinata! Ci vediamo!» salutarono i compagni.»
Quando la ragazza ebbe svoltato l'angolo Shino si avvicinò al compagno.
«Kiba?» disse «Shikamaru non ti è sembrato un po' strano?»
«In che senso, scusa?»
«Non hai notato che quando abbiamo chiesto di Naruto era piuttosto agitato?»
Kiba rifletté per un attimo «In effetti...»
Shino gli fece un gesto d'intesa e tornò indietro. Kiba sbuffò, fece un gesto ai suoi cani e si diresse verso casa.


«Cieco? Accidenti questo è un problema!» Shikamaru pensò un attimo «Chiamami Sakura e Ino! Vai!»
Konohamaru usci per eseguire l'ordine. Non ci avrebbe messo molto.
Una volta solo Shikamaru si lasciò scappare un sospiro.
«Naruto, non volevi far preoccupare nessuno e non volevi che si sapesse quello che era accaduto quel giorno nella foresta... per ora solo Konohamaru, Sasuke, Ino e Sakura sanno della tua situazione. E ora le ragazze sapranno anche di Sasuke. Non deve saperlo nessun altro. Ma è difficile rispondere da mesi alle domande dei nostri amici mentendo... spero che tutto si risolva presto...»
Si alzò e si avvicinò alla finestra. Getto uno sguardo sui volti scolpiti degli Hokage. Si soffermo sugli ultimi due. Il volto di Naruto e il suo, non ancora completo. «Prima che il mio volto sarà completò tu devi essere di nuovo al posto che ti spetta. Il posto di Hokage... Perché hai scelto me? Perché mi hai dato questa seccatura?»
Un leggero bussare interruppe i suoi pensieri.
Shikamaru tornò al suo posto.
«Avanti!»
Le due migliori ninja medico del villaggio, Sakura Haruno e Ino Yamanaka, entrarono. «Ci ha fatte chiamare?»
Shikamaru prese tempo. Non poteva sapere come avrebbero reagito sapendo del ritorno di Sasuke.
Era il momento...
E intanto, un insetto, in silenzio, obbediente, spiava...


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