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Autore: arwensil    17/07/2009    3 recensioni
Il vento gelido le scompigliò I capelli e le fece lacrimare gli occhi. Camminava tremando sulla neve, affondando I piedi sul fitto manto bianco. Una mano, appena più calda dell'ambiente circostante, le strinse il polso. Era arrivato, come sperava. ' Sei qui.' mormorò lei, sollevata. ' Dove altro potrei essere?'
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UNO STRANO MODO DI SCUSARSI

I feel like I am all alone
All by myself I need to get around this
My words are cold, I don't want them to hurt you
If I show you, I don't think you'd understand


Il tempo correva sempre più veloce ad Hogwarts e il Natale era alle porte.

Harry partiva per missioni segrete nel bel mezzo della notte con Silente e faceva ritorno al castello più stanco che mai; Hermione concentrava tutta la sua attenzione sui libri per evitare un paio di occhi grigi; Ron, dal canto suo, amava le festività e I dolci, quindi portava allegria agli amici.

Mentre camminavano verso la capanna di Hagrid insieme a Ginny, Ron iniziò a parlare dei natali passati, come faceva solitamente.

' Oh, in quell'anno Io, Fred e George avevamo riempito il giardino di neve con una fattura che non ricordo .. , ma dopo qualche giorno è scesa quella vera e ne eravamo pieni fino al collo. Ti ricordi Ginny?'

' Oh, si... si certo!'

Ron annuì e continuò a parlare:

' Peccato per quest'anno, passeremo solo la vigilia alla tana e poi dovremmo tornare qui.'

' Hai chiesto a tua madre perchè?' si intromise Harry.

' Oh, mi ha solo detto : '' faccende dell'ordine'' '

' Capisco.'

' Non è poi così male, il natale ad Hogwarts. Meno urla della mamma e più amici ' disse Ginny, guardando fisso Harry e facendolo arrossire.

Hermione rise sotto I baffi, distrendo Ron.

' Ti farò dei muffin, per consolarti! '

' Hermione, sei un angelo.'

' Oh, insomma ..' aggiunse facendo l'occhiolino ad Harry e trascinando Ron al castello

' Faccio del mio meglio per renderti felice '.


Hermione e Ron avanzarono verso il portone d'ingresso.

' Hermione, ma perchè non siamo rimasti con loro?'

' Oh, Harry doveva dire a Ginny alcune cose.'

' Che genere di cose?' chiese Ron, sorpassandola.

' Non ne ho idea' rispose Hermione, scrutando gli occhi attenti dei compagni.

Doveva essere la prima ora libera per molti degli studenti quell'anno, era l'unico modo per spiegare tutta quell' andirivieni.

' Hei Ragazzi!' urlò un ragazzo moro, appena più alto di Ron.

'Neville!' esclamarono in coro.

' Oh, non potete capire! Essere prefetti non aiuta, per niente .. insomma voi altri!' sbraitò, sovrastato dalle voci dei ragazzi e mettendo ordine fra loro.

' Sono INSOPPORTABILI! Ehi, Williams no, no! Non Turbery .. no, non puntargli la bacchetta! Siamo a scuola insomma!' sbraitò continuando in vano.

' Neville, noi, .. direi che è meglio andare' concluse Ron facendo un cenno a Neville e cambiando direzione.

' Oh sì, ciao ciao! Turbery .. no! Insomma!'

Hermione finalmente uscì dalla morsa di ragazzini festanti ed incontrollabili insieme a ron e si fermarono nei pressi del primo corridoio libero.

' Ron io dovrei ...'

' Andare in biblioteca lo so.' disse lui prima che lei riuscisse a spiegarsi. ' Non ti preoccupare davvero, mangerò qualche dolcetto.'

Lei si sporse e gli stampò un bacio sulla guancia e si voltò per urlargli:

' Non seguire Harry e non mangiare troppo!'

Ronald Weasley sorrise; adorava il suo modo di fare.


Lei superò velocemente tutti I corridoi ed arrivò finalmente davanti all'adorata biblioteca.

Sentiva già il profumo dei libri invaderle il naso e percepiva il calore che probabilmente proveniva dal camino acceso da Madama Prince.

Si sedette nell'ultimo tavolo, proprio sotto la finestra e rilassò mente e corpo.

' Spero solo che Harry finalmente riesca a baciarla!' pensò mentre con la bacchetta ordinava ai suoi libri preferiti di scendere.

Mentre apriva il suo libro però la sedua di fronte a lei si mosse per far accomodare una persona; Hermione non ci fece caso e non alzò la testa.

Non era certo sua abitudine scrutare le persone o rallegrarsi della loro compagnia in Biblioteca.

La sua lettura continuò fino a che il nuovo arrivato parlò:
' Sola Granger? Non vedo il tuo Weasley'

Hermione non dovette sforzarsi per riconoscere la voce, Malfoy le sedeva di fronte e sembrava sereno.

' Che vuoi Malfoy?' disse lei sbrigativa.

Il cuore le martellava nel petto.

Smetti, smetti

' Io voglio continuare le lezioni. ' sembrava deciso, I suoi occhi ardevano.

' E cosa ti fa pensare che io lo voglia?' disse lei alzandosi e stringendo I libri sul petto.

Smetti, smetti

Draco la guardò fissa, senza parlare.

' Avanti Granger!' disse seguendola al di fuori della biblioteca e tendano di bloccarla.

' Non ci penso nemmeno, cosa te ne fai di una Mezzosangue?' le chiese lei senza rendersene conto.

Lui si fermò, aspettando ancora lacrime, che non arrivarono. Faceva la forte, ma lui l'aveva vista poco tempo prima disperarsi .. per lui.

' Insomma .. mi, mi .. sono dimenticato ciò che ti ho detto!' provò a blaterale lui, senza fiato.

' Dimenticato? Io no, purtroppo. Beh, tanti saluti Malfoy.' e così se ne andò a passi spediti verso la Sala Comune.

E quando finalmente il suo cuore si era calmato I passi diestro di lei si fecero sempre più vicini.

' Ti ho vista piangere!' urlò Malfoy fermandosi dietro di lei.

Hermione fece cadere tutti I libri che teneva stretti e si bloccò, come se una lama l'avesse perforata.

L'aveva vista, allora?

'' Prendi un respiro ''si disse.

Si ricordava tutto di quella sera di poche settimane prima, non riusciva a fermarle, quelle maledette lacrime.

' Sono orribile, ho il sangue sporco ..'

' Non dire così! Per nessun motivo!'

Se non ci fosse stato Harry, lui le avrebbe parlato?

La testa le faceva male e sentiva che se non sarebbe corsa subito nella sala comune sarebbe collassata.

Doveva solo liquidarlo, tutto qua.

' Un semplice '' scusami'' poteva bastare, Malfoy.'

E così raccolse I libri con la bacchetta e corse verso il suo rifugio, dove avrebbe trovato le calde braccia di Ron, il sorriso di Harry dopo essere uscito con Ginny ...

Non sentiva più il rieccheggiare dei suoi passi, non l'aveva seguita.

  
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