13.Il saiyan più felice del mondo

Gogeta e Mel si squadravano con aria cattiva, con l’evidente intenzione di eliminarsi a vicenda il più in fretta possibile.
-Maledetta dea… Spiegami una cosa, però…-
-Non continuare, non risponderò alla tua domanda, Gogeta… A meno che tu non mi sconfigga…-
-Il che è estremamente probabile…-
-Forse… Ma forse no…- e ciò detto gli scagliò contro un attacco energetico, da cui Gogeta si difese incrociando le braccia davanti al petto, ma la spinta del colpo lo fece retrocedere di un po’, prima che trovasse abbastanza energie per deviarlo con un movimento deciso del braccio.
-Tsk, non puoi uccidermi così facilmente, dea…- sibilò con arroganza. Lei sghignazzò e Gogeta caricò un Final Flash.
-Ora vedremo a che livello sei…- ridacchiò, poi distese le braccia in avanti e scagliò l’attacco, che colpì Mel di striscio, poiché lei riuscì a deviarlo al pelo, creandole solo uno squarcio nella divisa, all’altezza del ventre piatto.
-Ancora?!?! Grrrr, non ho mai sopportato di avere gli abiti stracciati! Me la pagherai!- e si lanciò contro il saiyan, colpendolo con una raffica di pugni, che Gogeta parava prontamente, tentando al contempo di reagire ed attaccare a sua volta.
-Non mi fai un graffio… Se vuoi vincere dovrai impegnarti di più…- la schernì. Mel lo colpì con un violento ed energico pugno nello stomaco e il saiyan ebbe un moto di nausea.
-Così va meglio?-
Gogeta ringhio sommessamente.
-Non credere, illusa, che sia sufficiente a battermi… Io ti farò a pezzettini tanto piccoli che dovranno usare un potente microscopio per trovarli e ricomporti!-
-Uff…- sbuffò Mel –Non credo davvero, sai? Non vincerai mai, perché sarai anche più forte, ma io sono una dea!- e scoppiò a ridere. Gogeta, tentando di approfittare della sua temporanea distrazione, le si avvicinò e cercò di colpirla a tradimento, ma Mel fu rapida: lo colpì con una ginocchiata nello stomaco, poi si portò rapidamente alle spalle del saiyan e lo colpì con il polso proprio sul collo, facendolo schiantare a terra con forza e originando un’enorme voragine.
-Non cercare di fregarmi, stupido ingenuo saiyan! Rialzati e combatti come il guerriero che sei!- lo provocò e Gogeta si rialzò, guardandola da terra con una luce d’ira funesta (e chi è, Achille? Nd me) negli occhi verdi.
-Non provocarmi, potresti pentirtene…-
-Dimostramelo, allora…-
Il saiyan, sfruttando la capacità di Goku, le si portò alle spalle e la bloccò dalla braccia.
-Maledetto!- sbraitò lei, dimenandosi. Gogeta ghignò.
-Così va meglio?- la provocò. Lei ringhiò.
-Che stai aspettando, che ti implori di liberarmi e lasciarmi andare? Scordatelo, non lo farò mai!-
-Allora ok, sei pronta?- poi, senza attendere risposta, iniziò ad aumentare la propria aura, la lasciò di colpo e, caricata una potente Kamehameha, gliela scagliò contro, colpendola in pieno e facendola rovinare violentemente a terra, nel medesimo punto in cui era precedentemente atterrato lui. Ma non era ancora finita, non era morta. Non aveva ancora risposto alla sua domanda…
Scese accanto al suo corpo impolverato e sporco, gli indumenti laceri e bruciacchiati, numerose ferite che sanguinavano copiose e i biondi capelli impregnati di terra fangosa, erba e vischioso liquido arterioso*, di colore rosso intenso.
In quel momento la fusion si sciolse e Goku e Vegeta si separarono. Il principe dei saiyan vide Goten e Trunks correre loro incontro, ma fece un gesto con la mano, allo scopo di fermarli.
-Kakaroth… Raggiungili e di’ loro che abbiamo vinto… C’è una cosa che devo fare… da solo…-
Goku annuì ed obbedì. Vegeta guardò Mel e la sentì tossire flebilmente, prima di girarsi a guardarlo negli occhi.
-Alla fine avevi ragione, Vegeta, avete vinto… Ma sono orgogliosa di finire per mano tua…- sorrise. Vegeta la fissò, freddo.
-Ora risponderai alla mia domanda?-
Mel annuì.
-Perché? Non era così che volevi che andasse, non è vero?-
-Sì, è vero… Ma sai, anche ad una dea può capitare qualcosa…- tossì un po’ di sangue -…che non aveva considerato…-
-Allora, quello che ti ho letto negli occhi… Era proprio quello che temevo?-
-Sì, Vegeta… Puoi capirmi come nessun altro può, hai vissuto la stessa esperienza… L’avevi capito subito, vero?-
Il saiyan annuì.
-Perché?-
La dea sorrise, stanca.
-Non c’è un perché, Vegeta… È  accaduto e basta…-
-E adesso? Sai che la prenderà male?-
Annuì.
-Lo so, ma è forte, sono certa che lo supererà… Aiutalo, per favore… Farlo soffrire era l’ultima cosa che volevo e che, immagino, voglia tu…-
Vegeta annuì e lei sorrise.
-Gli vuoi bene, vero? Anche se per te è troppo dura ammetterlo…-
-Sì…-
-Fa’ una cosa per me, principe dei saiyan… Prima di tornare a casa, abbraccia tuo figlio, fagli capire che hai fatto quello che era giusto fare e che ti dispiace… Lo sappiamo entrambi che era solo una questione d’orgoglio…-
Lui annuì.
-Sii un buon padre, per stavolta…- poi chiuse gli occhi, il sorriso ancora in volto, e non li riaprì più. Era finita davvero…

Vegeta raggiunse gli altri e, ignorando le occhiate dei Son, si diresse dal figlio, lo prese per le spalle e lo guardò negli occhi azzurri per alcuni istanti, poi fece l’ultima cosa che si sarebbero aspettati: l’abbracciò, stringendolo con forza.
-Mi spiace, Trunks…- sussurrò soltanto, ma per il ragazzo fu abastanza: suo padre aveva capito più di quanto avesse immaginato.
Goku era piuttosto shockato, mentre alla mente di Goten tornò vivido il ricordo di Majin Vegeta che abbracciava suo figlio, con aria di rammarico; sorrise, il giovane Son, perché, forse, si era reso conto che Vegeta era un padre migliore di quanto non gli piacesse mostrare.
Padre e figlio si separarono e il principe recuperò il suo cipiglio.
-Ebbene? Che fate ancora lì, con quelle facce da idioti, quali, sono assolutamente convinto, siete? Kakaroth, datti una mossa e riportaci a casa, alla Capsule Corporation!- sbottò. Il saiyan in questione si riscosse e obbedì, mentre gli altri tre si poggiavano alle sue braccia.
Trunks gettò una rapida occhiata alla voragine, dove giaceva esanime il corpo di colei che, seppur per poco e a modo suo, l’aveva reso il saiyan più felice del mondo…

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*Vischioso liquido arterioso: una perifrasi per dire sangue, non mi piaceva ripeterlo, poichè nella riga superiore avevo usato il termine "sanguinare".
 
Scusate, scusate, scusate!!!!!! Ho tardato un sacco nell'aggiornare e mi dispiace tantissimo, ma giuro che ho delle valide ragioni!! Prima di tutto, in queste settimane non avevo testa per scrivere, dovevo concrentarmi sull'esame che dovevo dare e che, sono felice di dire, ho discretamente supearto (almeno lo scritto.... XD)! Secondo, questo capitolo è il più difficile da trattare, e nonostante sapessi già come doveva svolgersi e non una virgola è cambiata rispetto alla mia idea, è stato difficile, soprattutto non andare OOC nel finale. Per voi ci sono riuscita?
Bene... Ora, passiamo al resto: il finale a sorpresa vi ha... sorpreso? Spero abbastanza da non linciarmi!! Scherzo, scherzo... Comunque vi avevo promesso una seconda parte, basata sulla storia tra Mel e Trunks e ci sarà... la storia procede esattamente come stabilito e nel prossimo capitolo capirete perchè questa scelta... Sempre che non decidiate di uccidermi prima!!!
Ehm ehm... comunque, per quanto riguarda la II parte, che poi sarebbe stata Lust Goddess II, come già avevo detto, sarà particolare. Avevo detto tipo musical, ebbene devo precisare una cosa: in realtà sarà una storia normalissima, ma ogni capitolo sarà una sogn-fic. Ho scelto canzoni che avessero la maggior attinenza possibile con gli avvenimenti del capitolo, ma chiaramente è impossibile che ricalchino alla perfezione ogni elemento... Vedremo...
Scusate ancora il ritado, il prossimo dovrei riuscire a pubblicarlo al più presto...

Grazie infinite a chi ha recensito lo scoso capitolo, spero che recensirà anche questo e i seguenti! Non vi ringrazio uno per uno perchè sono un po' di fretta, un bacio a tutti!!

Vostra, Lady_Firiel