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Autore: AllisonHermioneEverdeen    06/01/2019    0 recensioni
( Seguito di "Rachel Potter e i guai di Hogwarts - ma lei non c'entra niente! )
Dopo aver sconfitto Voldemort affrontando prove spaventose ed il professore balbuziente, impedendogli di arrivare alla Pietra Filosofale e salvando il mondo magico, non credereste di meritarvi un anno tranquillo?
Questo succede a Rachel Potter, che sta per cominciare un nuovo anno scolastico nella scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, e tutti sappiamo che significa guai in vista. Tra elfi domestici che tentano di ucciderti (a loro avviso, cercando di salvarti la vita), lezioni di magia, serpentese e inquietanti attentati, Rachel affronterà il suo secondo anno.
[scrivo senza alcuno scopo di lucro. I personaggi, a parte Rachel e la sua famiglia, appartengono alla Rowling ]
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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- Questa storia fa parte della serie 'I Guai di Hogwarts'
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Capitolo diciotto


- ...e poi l'ha insultata, l'ha chiamata Mezzosangue! Se avessi saputo prima cosa significava, Ron non avrebbe sputato lumache per tutta la mattina, e in compenso Malfoy starebbe in infermeria! -. Mi interrompo e faccio un respiro profondo per calmarmi. Ho passato gli ultimi dieci minuti a spiegare a Rolf, che se n'è dovuto andare dagli spalti subito dopo avermi dato la colazione, cosa si è perso. Nella foga del momento non mi ero neanche accorta che mancava all'appello, ma subito dopo pranzo l'ho intercettato al tavolo dei Tassorosso e siamo andati a sederci sulla riva del Lago Nero.
- E' un insulto disgustoso, - scuote la testa lui. - E' come dire Sangue Sporco... che stupidaggine -. Billy intanto si è messo a ronzare intorno a noi, come ad esprimere il suo parere su Malfoy.
- E poi lo sappiamo tutti che Hermione ne vale venti, di Malfoy! - esclamo. Mi sto accalorando di nuovo... meglio cambiare argomento.
- Non è finita con le cattive notizie, - sospiro. - Mentre andavamo a pranzo la McGranitt ci ha intercettato e ci ha consegnato la punizione perchè siamo arrivati ad Hogwarts su una macchina volante... Ron deve lucidare coppe sorvegliato da Gazza, Harry ed io dobbiamo aiutare a firmare le lettere dei fan di Allock... - faccio una smorfia di disgusto: non dobbiamo solo sorbirci lezioni di vita e fama durante le lezioni disastrose, adesso vedremo l'allocco anche la sera...
- Oddio... - sorride Rolf. - Riesco già ad immaginare gli insulti che gli lancerai silenziosamente... -
- Chi ha detto che sarò silenziosa? - ribatto, incrociando le braccia al petto. Rolf maschera una risatina in un colpo di tosse.
- Devo mandare una lettera a mia sorella al più presto, - affermo.
- Come mai? - chiede Rolf, sorpreso dall'improvviso cambio di programma.
- Consulenza di sherzi, - spiego. - L'anno scorso mi ha aiutato ad organizzarne qualcuno contro Piton, quest'anno l'emergenza è l'allocco... -
- Ci andrei piano, fossi in te, - sorride Rolf. - Se Hermione scopre i tuoi "piani malefici" è capace di ucciderti... -
Sbuffo: ha ragione. La mia migliore amica, la persona più intelligente al mondo, venera un allocco. Ancora non riesco a capire come faccia...

Il pomeriggio vola via come niente e io Ron ed Harry ci ritroviamo a percorrere i corridoi verso i nostri personalissimi patiboli.
- Gazza mi terrà lì tutta la notte, - si lamenta Ron, depresso. - Non posso usare la magia! In quella stanza ci saranno almeno un centinaio di coppe da lucidare... -
- Facciamo cambio,- propongo, disperata.
- Sì, facciamolo! - mi dà man forte Harry. - Ho fatto anni di allenamento con i Dursley, invece rispondere alle lettere di Allock... sarà un incubo -.
Ci diviamo alla fine del corridoio, e dopo poco io ed Harry siamo arrivato al corridoio del secondo piano, davanti alla porta dell'ufficio di Allock. Scambio uno sguardo depresso con Harry, che stringr i denti e bussa.
La porta si spalanca subito.
- Ah, ecco i furfanti! - esclama Allock, sfoderando uno dei sorrisi smaglianti. - Entrate, entrate pure -. Per quanto sia tentata di voltarmi e andarmene, mi costringo a varcare la soglia.
Sulle pareti pendono un'infinità di fotografie dell'allocco, incorniciate e illuminate dalla luce delle molte candele. Alcune sono anche autografate. Sulla scrivania ne torreggia un'altra pila.
- Potete scrivere gli indirizzi sulle buste! - dice Allock, con l'aria di farci un'enorme concessione. - La prima è per Gladys Gudgeon, che Dio la benedica, una mia grande ammiratrice... -
I minuti passano con una lentezza snervante. Ogni tanto colgo frammenti del monolgo di Allock, del tipo: - "La fama è un amica volubile, miei cari", oppure: "La celebrità è passeggera, non dimenticatelo mai".
Sono così concentrata sul nono sbuffargli in faccia, che ho paura di aver copiato male alcuni indirizzi. Poco male, se fossi in vena sbaglierei apposta.
Le candele si consumano lentamente, la luce tremolante danza sugli innumerevoli volti mobili di Allock che ci guardano. La mia mano comincia ad avere dei crampi ogni volta che stringo la piuma... "Ormai dovrebbe essere ora di andarsene" penso con una punta di disperazione. "Per favore, Dio, dei dell'olimpo, Buddha, mago Merlino... qualcuno mi salvi da questo stillicidio!" Poi sento qualcosa, qualcosa di molto diverso dallo sfrigolio delle candele morenti e dal monologo di Allock.
Un sibilo. Un sibilo acuto, penetrante... aguzzando le orecchie e concentrandomi, riesco a capire cosa sta dicendo... come una voce velenosa e gelida come il ghiaccio...
"Vieni... Vieni da me... Ti squarterò... Ti farò a pezzi... Ti ucciderò..."
Harry fa un grande balzo, io mi congelo, la piuma che stringevo in mano caduta sulla lettera, l'inchiostro che ha schizzato tutto.
- Cosa? - esclama Harry con voce strozzata. La mia voce, invece, è incastrata in gola.
- Lo so, - dice Allock. - Sei mesi di seguito in cima alle classifiche dei best-seller! Ho polverizzato ogni record! -
- No, - dice Harry. - Dicevo... quella voce! -
- Prego? - Allock ha un'aria davvero perplessa. - Quale voce? -
- Come quale voce?! - esclamo, sbloccandomi. - Quella di poco fa! Quella che ha detto... ha detto... Davvero non l'ha sentita? -
Allock ci fissa completamente attonito.
- Ma di cosa state parlando? Forse siete un po' stanchi... Per tutti i gargoyle... guardate che ore sono! Abbiamo lavorato per quattro ore! Non l'avrei mai detto... il tempo è volato, non vi pare? -
Non rispondiamo. Ho le orecchie tese, pronte a cogliere qualche altro sibilo, accenni della voce agghiacciante... Ma l'unico suono che sento è la voce di Allock che blatera qualcosa sul non aspettarsi una punizione così gratificante ogni volta che ci mettiamo nei guai. Gli risponderei, se non avessi l'impressione che il mio sangue si è appena trasformato in ghiaccio.
Completamente storditi, usciamo dall'ufficio di Allock, pronti a correre nella Sala Comune a raccontare tutto a Ron ed Hermione.

ANGOLO MALATA DI MENTE
Sì, lo so. Lapidatemi. Sotterratemi. Questo non è un ritardo... è una catastrofe di ritardo!
Dalla fine di novembre per tutto dicembre è successo di tutto, in più avevo lo studio a cui pensare, alla fine mi sono ritrovata a Gennaio senza avere idea di come ci fossi arrivata...
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, è un po' più lungo per chiedervi scusa del ritardo... Ce la metterà tutta per aggiornare prima!
Grazie a tutti i lettori silenziosi, a chi segue, ricorda e preferisce, grazie davvero!
A presto
AllisonHermioneEverdeen
   
 
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