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Autore: fanny6    17/07/2009    1 recensioni
L'era dei Malandrini è nel suo splendore, ma il tempo passa anche per loro, l'ultimo anno è arrivato.... "Ah, il tempo. Il tempo è una cosa potente, può cambiare tutto..." "Insomma Lunastorta, smettiamola con queste cose noiose...! Oh guarda! C'è la Evans, devo farmi bello!" Inoltre, l'arrivo di due nuove studentesse darà all'anno scolastico una svolta del tutto inaspettata...
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'The living years'
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L'ultimo mese di scuola si presentava arduo: i MAGO si avvicinavano sempre di più
Le lezioni si facevano sempre più pesanti, i professori non passavano il tempo a ricordare l'importanza di uno studio approfondito per gli esami imminenti nonché l'importanza degli esami stessi. Tuttavia, il tempo non sembrava proprio voler favorire un clima di studio.
Il cielo limpido e il sole splendente rendeva svogliati quasi tutti quelli che non fossero caparbi come Lily e Remus.
-Potremmo andare a studiare in giardino!- propose Peter quel pomeriggio, pur sapendo che avrebbe dovuto impegnarsi il doppio dei suoi compagni
-Oh, bravo Pete!- esclamò James, approvando l'idea
-Sì, immagino che sarà un pomeriggio di studio molto approfondito- commentò Lily, decisamente scettica riguardo la proposta
-Eh daii Lil- fece James -Prenderai il massimo!-
-Lo dicevo per Peter...- precisò Lily, decidendo però subito di correggersi per non sembrare troppo sgarbata -...ma anche per voi! Poi vi distraete per niente!-
-Ma dai, tanto lo sai che prenderemo il massimo!- sorrise James, spavaldo
Alla fine Lily fu costretta a cedere, così il gruppetto di amici si andò a piazzare all'ombra di un albero in giardino.
Jane e Miriam, intanto stavano in dormitorio a chiacchierare, non volendo disturbarli per gli esami
L'argomento però, vista l'imminenza della partenza, non era dei più allegri.
-Sai a cosa pensavo?- fece Miriam
-A cosa?-
La ragazza sospirò -Beh...basterebbe così poco...-
-Non ricordarmelo....- Jane aprì il suo baule e ne estrasse un pacco di lettere
-E quello cos'è?- chiese Miriam stupita
Jane sospirò -Sono per Sirius, James, Lily, Remus.....e contengono tutte una sola frase-
Miriam osservò il fascio di lettere, smaniosa -Jane...sarebbe perfetto-
-Lo so- gemette lei, aprendone una, dove campeggiava a grandi lettere "NON SCEGLIETE PETER"
L'amica rivolse il pensiero all'oggetto della lettera, che in quel momento stava seduto assieme agli amici che avrebbe tradito per tenere cara la sua pelle -Ma cavolo...è sempre lì che pende dalle labbra di James...-
-Si...è assurdo- Jane tirò su la Gazzetta del profeta che annunciava altre morti misteriose -Eppure..-
Miriam diede un'occhiata alla pagina del giornale -Eppure sappiamo benissimo che non gli sarà poi tanto difficile. Sai, trattarlo come tutti gli altri in questi mesi non è stato così semplice...-
-Non dirmelo...mi chiedo come succederà- scosse il capo
Miriam sospirò nuovamente -Hai scritto a tutti la stessa cosa?-
-Si. Più volte, anche...sono più di 40 buste-
Era un'idea folle. Il passato non poteva essere cambiato, o troppe cose sarebbero state sconvolte, questo lo sapevano. Eppure sarebbe davvero bastato così poco!
-Sono solo tre stupide parole...-
-E infondo basterebbe che solo uno le leggesse...-
-Già. E' così ingiusto- osservò Jane, rabbiosa, riprendendo le lettere
-Ma non possiamo farlo, non è così?-
Jane sospirò -E' così. Così Sirius morirà, e James, e Lily. Però così Harry avrà una possibilità di sconfiggerlo-
-Già. E non è nemmeno detto che eliminare il problema Peter risolverebbe le cose- osservò Miriam, un po' più lucida
-Purtroppo...-
-E Sirius?-
Jane scosse la testa -Non posso fare niente- mormorò
Miriam abbracciò l'amica -Mi dispiace tanto...starai male...-
-Si..ma mi sto quasi abituando. Ho quasi scordato che tra nemmeno un mese gli dirò addio per sempre-
Miriam sorrise, triste -Come fai a parlare così?-
-In che senso?-
-Io sarei uno straccio. Tu stai male, però sei forte. Come fai?-
-Sto cercando di pensarci meno che posso...di metabolizzare la cosa- spiegò Jane -Ma la notte...-
Jane annuì -Già. E poi mi viene in mente che quando tornerò lo farò in un mondo senza Sirius-
Miriam sentì una stretta allo stomaco, ma non volle peggiorare la situazione: quello che Jane aveva davanti era già abbastanza complicato senza bisogno delle sue lacrime.
Jane si alzò -Non voglio pensarci ora- mormorò, mostrandole un album di disegni
-E questo?- chiese la ragazza, curiosa, mentre iniziava a sfogliare.
-Sono tutti i Sirius delle mie notti insonni- sorrise Jane
Miriam osservò tutti i disegni che ritraevano quasi alla perfezione i bei lineamenti del ragazzo.
-Sono per ricordo....- spiegò Jane -Lui non lo sa, non dirglielo!- aggiunse poi, frettolosamente
-No, no, certo che no! Ma magari uno potresti lasciarglielo...- suggerì la ragazza, recuperando il solito sorriso
-Non gli serve un suo ritratto- rise Jane -Sa perfettamente che faccia ha!-
-Sì, ma l'avresti fatto tu...anche se un tuo autoritratto sarebbe l'ideale-
-Mmh...autoritratto? Un po’ egocentrico- sorrise -Basterebbe una foto-
-Ma un disegno sarebbe più sentito...-
-Ci penserò- concluse Jane -Bello non dover studiare per gli esami finali- aggiunse
Miriam annuì, convinta -E' un sogno che si avvera-
-Già...e poi pensa, appena torneremo indietro saremo avanti col programma-
-Se c'è una cosa buona in tutto questa storia, direi che è questa!- osservò la ragazza che non aveva mai amato particolarmente lo studio
Jane sorrise, accondiscendente, gettando un'occhiata al giardino fuori dalla finestra
Scorse Sirius e James che ridevano come matti avvinghiati a Peter, e immaginò quali fossero le espressioni di Remus e Lily in quel momento.
Scosse la testa: James e Sirius sembravano fratelli, erano inseparabili, e le loro litigate non duravano mai più di un giorno.
Miriam propose di fare un salto in giardino a trovarli, approfittando del momento di distrazione.
Jane acconsentì, e si precipitò per prima giù dalle scale, correndo verso l'aria fresca
La prima cosa che videro una volta uscite fu Peter appeso per un piede nel vuoto, e Lily che gridava qualcosa di contrariato a James.
Scoppiarono a ridere e s avvicinarono, cautamente
¬-Ma Lily, sto solo ripassando gli incantesimi di levitazione!-
-Non è divertente, James!-
-Si che lo è- ribatté Sirius
-Sirius, non devi dargli sempre corda...- osservò Lily, inutilmente
-Non è che devo...è che stranamente sono sempre d'accordo con lui!-
-Siamo due menti sincronizzate, pensiamo le stesse cose!- aggiunse James, ridendo come un matto mentre Peter lo pregava di smettere
-Heilà...- fece Jane, per far notare la loro presenza
Sirius smise all'istante di prestare attenzione alle prodezze del suo compagno di pensate e le sorrise -Hei!-
-Come va lo studio?- domandò Jane, avvicinandoglisi
-Oh, come vedi stavamo ripassando la levitazione dei corpi umani...- rispose lui, indicando Peter a mezz’aria
-Non voglio essere usata come cavia, grazie- disse subito
-Non preoccuparti, c'è Peter per questo...-
-Dai ragazzi bastaaaa! Voglio scendereeeeee!!- urlava intanto quello, rosso in viso
-Hem..non pensi sia il caso di metterlo giù?-
-Quando a James farà male il braccio!- ridacchiò lui
Miriam invece sembrava estremamente divertita
Lily si avvicinò a Jane e Sirius, con aria rassegnata -E' mezz'ora che vanno avanti così...però la mezz'ora precedente siamo anche riusciti a studiare- spiegò
-Lily, ti preoccupi troppo. Lo sai che ce la caveremo benissimo!- fece Sirius
-VOI ve la caverete benissimo senza studiare, come sempre. IO ho bisogno di studiare per stare tranquilla, così come Peter!-
Sirius sospirò: non aveva poi tutti i torti.
-Dai, aspetta, adesso dico al tuo fidanzato di mettere giù Peter...-
Guardò James, che con aria di nonchalance teneva su Peter e gli intimò di finirla
E come Lily aveva previsto, James lo lasciò scendere, anche se con qualche protesta.
-Eravamo solo passate a vedere come andava...vi lasciamo studiare- sorrise Jane, prendendo Miriam sottobraccio
Ma non poté allontanarsi di qualche passo, che Sirius la bloccò per un braccio -Ma no, dai, restate pure! Io ho finito...-
-Sirius- lo ammonì Jane -Devi studiare-
-Ma io non ne ho bisogno- rispose quello, con un sorriso smagliante
-Sirius...-
-Jane...-
-No, sono seria...-
-Anche io, serissimo- ribatté lui con un'espressione che diceva tutto il contrario ma impossibile da contraddire
Jane sospirò, incrociando le braccia. -E quindi cosa vuoi fare?-
-Qualsiasi cosa che non sia studiare!-
-Ma LORO stanno qui a studiare- e li indicò
-Ancora meglio!-
Jane gettò uno sguardo a Miriam: le dispiaceva lasciarla sola in un gruppo pre-esami
In realtà, Miriam non era proprio il tipo da abbattersi in certe situazioni -Oh, non è mica un problema! C'è James che sta di nuovo facendo levitare i libri...- disse, e in un baleno si piazzò accanto al ragazzo
Lui fu ben contento di avere una compagna di scherzi, e la accolse con un -Sai fare le fatture?-
E Sirius fu ben contento di constatare il favoloso spirito di adattamento di quella ragazza -Beh, visto? Tutti hanno qualcosa da fare!- fece notare a Jane
Lei scosse il capo, rassegnata, e si accinse a seguirlo
Sirius la prese per mano, e insieme presero a costeggiare il lago.
Non appena lui fece quel gesto così semplice, così naturale a lei tamburellò il cuore nel petto
Sirius si godeva i raggi di un sole quasi estivo sul suo viso -Adesso mi dici come puoi metterti a studiare con un sole così?!-
-Hai ragione...-mormorò Jane, presa dal vederlo così innamorato della vita
-Quindi grazie per essere arrivata!- sorrise lui
Lei scosse il capo -Ma di che...-
Sirius ridacchiò -Dai, ci hai visto: quando ci annoiamo io e James dobbiamo torturare Peter!-
-Poverino...- disse lei, prima di ricordarsi che era di Peter che si parlava
-Naaa, lui si diverte...-
-Non credo proprio- rispose lei, non riuscendo a trattenersi dal contraddirlo
Sirius alzò le spalle -Non lo conosci bene...-
-Forse...-
Il ragazzo volse lo sguardo verso il lago, traendo un sospiro -Sarà sempre così bello qui?-
-Lo sarà- rispose lei, incantata a guardarlo -Sarà sempre meraviglioso-
-Lo spero. Non c'è nessun posto per me come Hogwarts. Non c'è!-
Jane annuì -E' perché è casa tua- sussurrò, pensosa
-Sì, lo è- confermò Sirius. gli occhi grigi puntati verso di lei
Jane sorrise, imbarazzata -Scusa, non volevo psicoanalizzarti-
Sirius scoppiò in una risata -Psicoanalizzami quando vuoi!!-
Quella risata, così simile ad un latrato, le riempì le orecchie e il cuore, echeggiante -Oh...okay. Posso chiederti una cosa?- doveva farlo, era una delle sue ultime possibilità
-Chiedi-
Prese un respiro -Come mai io?- domandò, arrossendo e quasi voltandosi dall'altra parte
Sirius non smise di sorridere, anche se la domanda lo coglieva impreparato -Come mai tu? Me lo chiedo spesso...-
-Non devi rispondere per forza- si affrettò a dire Jane, che non sapeva come nascondere l'imbarazzo, tanto che era rossa
L'espressione di Sirius si era raddolcita a vedere Jane così imbarazzata.
-Beh, posso dirti che nelle mie sere pensose, ogni tanto mi faccio una chiacchierata con Remus...-
-...E quindi?-
-...una volta, l'anno scorso, stavamo parlando di...ragazze e cose varie, e Remus ha iniziato una lunga tiritera sull'importanza di una certa serietà in un rapporto con una persona...Capirai quanto m'importasse, no?-
Jane annuì, silenziosa
-...a un certo punto però se n'è uscito con una perla di saggezza, e ha detto che avrei capito solo quando mi sarei trovato davanti al fatto compiuto...Penso di aver passato il resto del discorso a criticare questo punto di vista, ma quest'anno ho dovuto ricredermi. Quando è successo ho capito. Solo che non so perché sia successo-
Jane sorrise, orgogliosa -Sono il tuo...fatto compiuto?-
Sirius sospirò -Beh, direi di sì!-
-E ti dispiace?-
Il volto del ragazzo d'illuminò in un sorriso -Ti sembra che mi dispiaccia?-
Jane tese le braccia verso di lui per farsi abbracciare
-Anche io...anche io sono felice di averti incontrato. Sei una delle cose più belle che mi sia mai capitata- confessò, diventando ancora più rossa: detestava avere la pelle così chiara, a volte
Sirius le accarezzò il viso, sorridendo, con la stessa dolcezza e delicatezza che avrebbe usato con qualcosa di raro e desiderato.
-Mi mancherai- mormorò Jane -Mi mancherà tutto di te...-
-E tu mancherai a me. Però non penso dimenticherò-
-Dimenticare?- fece lei, gelandosi
-Tutto quello che è stato quest'anno- spiegò Sirius, che certo non avrebbe mai potuto dimenticare lei
Jane abbassò gli occhi -Non provare a dimenticare, Sirius Black. Farà più male, ricordarsi tutto...ma ne varrà la pena- disse, come promettendo
-Forse farebbe più male non ricordare niente...- rispose lui
Jane gli rispose con un sorriso malinconico, prima di riprendergli la mano per camminare ancora
Sirius prese a fissarla con un sorrisetto -E tu? Perché proprio io?-
-E dai Sirius...non farmelo fare...- implorò lei
-Io ti ho aperto il mo cuore...-
-Ma mi vergogno..- protestò
-Oh! C'è qualcosa d'imbarazzante? Voglio saperlo!- scherzò lui
-Va bene, io parlo però tu non mi devi guardare perché so già che arrossirò-
Sirius alzò lo sguardo al cielo, e incrociò al solito le mani dietro la nuca -Così?-
-Si...va bene- approvò Jane -Beh insomma, proprio tu perchè...Dai Sirius, è ovvio che sei bello-e-affascinante-e-dannato al punto giusto, però...non è stato quello che mi ha fatto innamorare di te. E' stato come non te ne sei andato quando ti ho respinto, come hai dimostrato che tenevi lo stesso a me anche se ti avevo detto di NO, come hai provato a essere mio amico- spiegò, parlando in fretta, impappinandosi ogni tanto
Sirius non resistette, e distolse lo sguardo dal cielo blu per rivolgerlo nel blu degli occhi di Jane -Affascinante e dannato? Wow! Calza a pennello...-
-Siriuuuuuus!- esclamò lei prendendosi il viso tra le mani -Devi anche prendermi in giro?? Sono le cose più imbarazzanti che abbia mai detto in vita mia-
Lui rideva -Ma no! Ma non ti sto prendendo in giro!-
Lei aprì le dita per far spuntare solo gli occhi -Può bastare?- domandò
-Sì, può bastare, non ti torturerò più- promise lui, prima di aggiungere -Allora ho fatto bene a provare a esserti amico...-
-Certo che hai fatto bene- rispose lei, scoprendosi la faccia
-Anche se non è stata molto duratura come amicizia- osservò lui, prendendole le mani
-Beh..noi SIAMO amici anche ora- ribatté lei
-Da un certo punto di vista sì, lo siamo- confermò Sirius
Jane sorrise guardando quel viso magnifico, gli occhi grigi, soffermandosi poi sulle spalle larghe dalla postura elegante. la sua bellezza la stupiva sempre, tanto da metterla ancora in soggezione, a volte
Sirius avvicinò il viso a quello di Jane -Però in amicizia un bacio è concesso?-
Per tutta risposta lei gli prese il viso tra le mani, per poi baciarlo
-Wow- sorrise lui, le labbra che ancora si toccavano -Esserti amico conviene...-
Jane scoppiò a ridere, voltandosi imbarazzata.
Poco più in là, Peter era finito di nuovo sottosopra.
Stavolta, a opera di Miriam che disse che anche se non doveva dare gli esami, l'esercizio male non faceva.
-Vuoi tornare?- chiese Sirius, che osservava la scena divertito
Jane annuì -va bene-
Miriam, intanto, stava facendo fare a Peter il giro completo dell'albero sotto cui Remus e Lily tentavano ancora di studiare: dopo la chiacchierata con Jane, le era venuta una voglia malsana di sfogare i suoi istinti rabbiosi nei confronti di Peter.
James la osservava perplesso, non capendo cosa Peter le avesse fatto.
-Non preoccuparti, James, lo rimetto giù tra un attimo. Voglio solo vedere quanto riesco a mantenere la concentrazione...-
-Ah ma per me..fai pure!-
Sirius e Jane raggiunsero il gruppetto di studiosi, sperimentatori e cavie.
Non passò molto tempo prima che una ragazza si gettasse addosso a Sirius urlando -SORPRESA!-
Dapprima tutti pensarono preoccupati a un nuovo attacco di qualche ragazza innamorata di Sirius, ma fortunatamente si trattava di qualcuno di molto più piacevole…
-Andromeda!-
-Siriuuus! Cugino mio adorato!- sorrise lei, biondo miele, con la divisa di Corvonero
Sirius sollevò da terra la cugina e prese a girare con lei -La mia meravigliosa cugina! Allora? Com'è che ti sei fatta viva?-
-Non abbiamo chiacchierato quasi mai quest'anno! E poi poco fa ho visto Bella...e così ho cercato conforto-
Stranamente, Sirius non mise su l'espressione corrucciata tipica di quando parlava della sua famiglia, anzi si scarmigliò per bene i capelli e si lanciò in un'azzeccatissima imitazione della sua cugina psicopatica -Andromeda! Traditrice del tuo sangue! Feccia di fogna! Lurida, sporca Corvonero!-
Andromeda rise di gusto -No è più così però...tu fai Lestrange-
Sirius si mise a quattro zampe a mo' di cagnolino (imitava bene anche quello, ovviamente!)
Tutti osservarono il teatrino ridendo come dei matti, mentre Andromeda fingeva di frustare Sirius
Alla fine Sirius si gettò a terra, esangue, fingendo una dura agonia
Andromeda rideva folle, imitando alla perfezione la cugina.
-Adesso puoi finirmi con una maledizione se vuoi- suggerì il ragazzo
-No, vabè...ti risparmio Sirius..sai, non somiglio proprio a Bella in queste cose-
-E' per questo che ci vogliamo tanto bene- rispose lui, alzandosi e ristabilendo un contegno
Miriam la guardava ammirata: ora capiva da chi aveva preso Tonks!
-Allora, stavate studiando? Ripassavate gli incantesimi di levitazione per caso?- chiese Andromeda sorridente
-Come hai indovinato?- domandò Miriam, sogghignando
Peter aveva l'aria di chi avrebbe presto dato di stomaco.
Andromeda sorrise -Non ci conosciamo, vero? Sono Andromeda- sorrise a Miriam
La ragazza si presentò e le strinse calorosamente la mano, sicura di aver trovato un spirito affine.
Sirius spinse avanti Jane -E lei è Jane...-
Ad Andromeda bastò osservare quel gesto per capire tante cose sul conto della ragazza, così le sorrise, cordiale -Molto molto piacere!-
-Piacere mio- sorrise l'altra, onorata di conoscerla
Andromeda sospirò, un po' teatralmente -Oh, ragazzi, odio le presentazioni, mi sento una persona troppo importante! Voi non siete dell'ultimo anno, vero?- chiese poi alle due ragazze
Jane e Miriam scossero il capo -Sesto!- esclamò la seconda
-Ah, lo immaginavo! E siete anche nuove, questo lo sapevo già!-
Jane annuì, chiedendosi se già stesse con Ted
La risposta l'ebbe quando Andromeda si voltò verso Sirius con fare complice e gli strizzò un occhio.
-E come sta Ted? Gli scrivi sempre?- domandò Sirius
-Certo! Ogni giorno! I gufi lassù ormai non mi sopportano più!- ridacchiò lei
-Salutamelo!- sorrise suo cugino ammiccante
-Oh, lo farò. Gli sei simpatico!-
-Grazie!- esclamò Sirius -Come va col GUFO?-
-Mah, te l'ho detto: i GUFI mi odiano!!- sghignazzò la ragazza -Scherzi a parte...ormai ci siamo, so quello che so!-
-Brava, sei proprio mia cugina!- fece Sirius fiero
-E anche se non sei mia cugina ti approvo lo stesso- concluse James
Andomeda gli batté il cinque, mentre Remus e Lily si scambiavano l'ennesima occhiata di disperazione.
Sedette insieme a loro, fingendo di ripassare per i GUFO.
Inutile tentativo, dal momento che si erano appena riunite le menti con meno passione per lo studio di tutta Hogwarts.
James e Sirius subito coinvolsero lei e Miriam in assurde scommesse e giochi, e così Peter non dovette più preoccuparsi di ritrovarsi gambe all'aria a zonzo per il giardino.
Lily e Remus si ripetevano le cose a vicenda, facendo intanto prendere appunti a Peter, e Jane osservava l'uno e l'altro gruppo.
Erano persone tanto diverse, avevano interessi e attitudini differenti, eppure vederli tutti assieme era un piacere.
Ad un certo punto Andromeda saltò in piedi e annunciò che aveva un appuntamento con un'amica, che quindi doveva andare.
Prima di salutarla, Sirius la strinse a lungo in un abbraccio: per quanto cercasse di fare l'indifferente, gli mancavano gli affetti familiari!
-Ci vediamo, cugina adorata!-
-Puoi contarci bello! Ah...complimenti per la scelta- bisbigliò maliziosa
Sirius le sorrise, e la guardò allontanarsi saltellante verso il castello.
Tornò a sedersi accanto a Jane, ansioso di un suo parere.
-Lei è la ragione per cui ancora non ho deciso di cambiare cognome- disse
-E' fantastica- approvò Jane, che nonostante con gli estranei non fosse affatto loquace osservava molto
Sirius fu contento di sentirle dare quel parere -Ed è l'unica con un po' di sale in zucca. Naturalmente anche lei è un'emarginata nella grande casata Black...-
-Allora mi piacciono gli emarginati!- sorrise lei
-Sì, immagino che tu sia naturalmente portata verso i disadattati...-
Jane scoppiò a ridere -Ma quale disadattato, Mr Popolarità??-
-Bello e dannato hai detto, no?- sogghignò lui
-Sirius! Ti avevo detto che non dovevi prendermi in giro!- protestò lei, arrossendo
-Ma è una definizione perfetta! Hei, James! Da oggi chiamami Bello e Dannato!- esclamò Sirius solenne
Jane avrebbe voluto sotterrarsi, mentre James definiva geniale quel nome e ne chiedeva a gran voce uno per sé.
-Io propongo Squilibrato Mentale, ti piace?-
James si avventò su Sirius per iniziate a fare a botte
-E dai, non prendertela! Non tutti possono essere belli o dannati...a parte me, che sono entrambe le cose!!- sghignazzava Sirius, mentre riceveva e assestava colpi
-Belli dannati e deficienti però è una combinazione plausibile?-
-Ah! Lo squilibrato è anche geloso?!?-
-Geloso io??? IO JAMES POTTER, GANDE LEGGENDA DEL QUIDDITCH E DI HOGWARTS?-
-Sì, perchè ti mancano gli epiteti che sono stati riferiti a me, grande leggenda del Quidditch!-
-Tiratela meno, Black! Senza di me, non saresti stato NIENTE--
-Oho! Ci andiamo giù pesante! Beh, chi ti fa credere che tu saresti stato qualcosa senza di ME?!?-
-Dai! Pensaci! Senza di me avrebbero notato tutti...beh, Me!-
-Ma per favore! Anzi, senza di te forse avrei fatto ancora più stragi...-
James smise di prendere a pugni l'amico -Si, angelo mio?-
Lily trattenne il sorriso -Dovete rimettervi a studiare!- ordinò, intransigente
-Ma angelo mio- ribattè James, con un sorriso innocente -Siamo nel pieno di un dibattito!-
-Angelo mio un cavolo!- e detto ciò, Lily afferrò James per il colletto e lo trascinò via, lasciando un Sirius bello e dannato steso al suolo in preda alle convulsioni
Remus non poté non complimentarsi con Lily, con tanto di stretta di mano e sorriso beffardo dedicato a James.
-Non guardarmi così, Lunastorta. E' colpa sua!- fece James imbronciato, indicando il suo migliore amico che nel frattempo era tornato a chiacchierare con Jane
Peter domandò timidamente se potevano riprendere a studiare
Così, nonostante James continuasse a lanciare occhiatacce a Sirius giusto per non annoiarsi troppo, il gruppetto riprese il ripasso del programma dell'anno, concludendo il pomeriggio nel più costruttivo dei modi
Quella sera, tornati in camera, trovarono il consueto bigliettino da parte di Lumacorno: era per James, Lily e Sirius
-Oh, un altro invito- commentò Lily, contemplando il foglietto
Stranamente, con sorpresa più sua che di altri, anche Miriam aveva ricevuto un invito
-E questo?!- esclamò, sventolando l'invito davanti agli occhi di Jane, come se avesse appena trovato un assegno con un indecifrabile numero di 0 sopra
-Wow...sei invitata a una festa di Lumacorno!- osservò Jane
-Io?! E perché mai?!-
-Beh...perché sei simpatica, sei carina e soprattutto ti si nota caratterialmente- le sorrise Jane
Miriam sospirò: non era il genere di cose che la mandava in visibilio l'essere entrata a far parte della cerchia esclusiva del professor Lumacorno.
-Beh...potresti andare e tenere d'occhio Sirius- suggerì l'amica, speranzosa
La ragazza s'illuminò improvvisamente: questo era invece il genere di cose che amava fare!
-Tenerlo d'occhio? Conta pure su di me!!-
  
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