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Autore: arwensil    17/07/2009    2 recensioni
Il vento gelido le scompigliò I capelli e le fece lacrimare gli occhi. Camminava tremando sulla neve, affondando I piedi sul fitto manto bianco. Una mano, appena più calda dell'ambiente circostante, le strinse il polso. Era arrivato, come sperava. ' Sei qui.' mormorò lei, sollevata. ' Dove altro potrei essere?'
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NATALE

I want to trip inside your head
Spend the day there…
To hear the things you haven’t said
And see what you might see


' 'Natale è come un grande compleanno ad Hogwarts, il compleanno dell'anno.

Gli addobbi natalizi vengono sparsi per tutta la scuola dalle ottime bacchette degli insegnanti e Fred e George ne dispendiano altrettanti, ma molto, molto piu divertenti.

La Sala Grande era a dir poco mozzafiato, quel 24 Dicembre ed il trio di amici pensò che ormai non c'era più nulla che li stupisse di quel posto. Le eterne candele brillavano nell'aria adornate da grifogli e nastri rossi, che erano disposti perfino sulle finestre; il cielo della Sala Grande sembrava nevicare, ma nessun fiocco cadeva sulle tavole imbadite.

' Hai visto?Incredibile! Quasi quasi rimpiango il pranzo di mamma di domani, voi no?' esordì Ron sedendosi sulle lunghe panchine foderate di rosso per l'occasione.

'Devo ammettere che Silente ci ha dato davvero dentro quest'anno' ribattè Harry, sedendosi di fronte a lui.

Hermione si accodò e si immerse nella sua lettura, era una tradizione per lei leggere alla vigilia.

' Ancora con quei libri?Insomma Hermione è la vigilia di Natale!'la rimproverò Ron, tanto da farle rimettere in grembo il libro. Ginny li raggiunse poco dopo, sedendosi accanto ad Harry.

I loro sguardi sembravano magnetici ed Hermione iniziava a chiedersi perchè avessero aspettato tanto prima di dichiarsi l'uno con l'altra.

' Harry per favore non guardarla così! Mi ci devo ancora abituare a voi due insieme ..' mormorò Ron tappandosi gli occhi con le mani lunghe ed affusolate.

' Ron smettila! Lasciali fare, insomma festeggiano a loro modo ..' continuò Hermione vedendo che I due nemmeno li ascolatavano.

Ginny finalmente lasciò le mani di Harry e iniziò un eterna ramanzina a Ron sul suo comportamento infantile e senza fermarsi un secondo per lasciarlo ribattere.

Questa era normalità da alcune settimane, quando Harry aveva raccontato ad entrambi gli amici come fosse completamente preso dalla sorella di quest'ultimo e di come, fra tutti I problemi del momento, riuscisse sempre a pensare a lei.

Infatti, le serate a caccia degli Horcrux insieme a Silente, sempre più preoccupato per la scuola, si facevano sempre di più e I risultati erano molto scarsi.

Il giorno seguente avrebbero tutti pranzato dagli Weasley ed avrebbero messo da parte tutti questi problemi.

' Si è fatto tardi, io vado a sistemare le mie cose.' annunciò Hermione notando che mancavano poche ore alla partenza per la Tana.

' Vengo con te' disse Ginny unendosi a lei. In breve tempo I quattro ragazzi raggiunsero le proprie stanze e iniziarono a mettere in ordine ogni cosa.

Hermione entrò stanca nella sua stanza, con la testa piena di cose a cui pensare, ma una macchia simile ad una scritta sul muro della sua stanza, la fece sobbalzare.

Scusami Granger.

Hogsmead venerdi sera?

Il cuore iniziò la tiritera di alcuni giorni prima, quando lui le aveva confessato di aver sentito il suo pianto.

Impiccione, insensibile, cafone ..

ma almeno aveva chiesto scusa.



Natale era il periodo peggiore, in tutti I sensi; soprattutto se la tua famiglia odia festeggiarlo.

Draco Malfoy sedeva sulla poltrona di suo padre, solo in quella casa che ormai era diventata un quartier generale.

Era la vigilia di natale, cosa poteva succedere ancora?

Prima che potesse ipotizzare qualcos’altro, Draco sentì un breve schiocchio; suo padre era di ritorno, con alcuni amici al seguito. ' Fenrir, non toccare nulla Narcissa te ne sarebbe grata.' esordì non vedendo Draco seduto a pochi metri da lui. Alecto e Amycus Carrow e Fenrir Greyback erano alle loro spalle e scambiarono a Draco occhiate d'intesa.

' Draco, tua madre?' chiese freddo Lucius Malfoy.

' E' uscita con Zia Bellatrix, voi cosa fate qui?Mamma vi aspettava per stanotte'

' Nulla, nulla che ti possa interessare.' continuò il padre, posando il cappotto e raggiungendo il figlio sul divano.

I fratelli Rockwood annunciarono che sarebbero scesi nelle prigioni per controllare e che sarebbe rimasto Greyback a vegliare sul confine della casa.

Ed una volta uscito quest'ultimo, Lucius parlò al figlio:

' Mi è giunta voce che Silente si sia dato da fare per abbellire quella catapecchia ..non è vero?'

' Dimentichi padre, che sono partito alcuni giorni prima dei preparativi.' parlò nel tono più piatto possibile Draco.

' Viavia, per nulla al mondo ti avrei lasciato ancora lì. Ti erano necessari questi giorni per il compimento della missione?'

' Assolutamente no, qualsiasi giorno non fa differenza.'

Lucius si stampò un sorriso abbaglainte sul viso.

' Sono molto orgoglioso di te, Draco. Vedrai che il signore Oscuro te ne renderà merito. '

Lui non rispose, si limitò solo a gettare lo sguardo sull'ingresso, dove erano appena ricomparse sua Zia e sua madre.

' Lucius, sei già di ritorno?' chiese Narcissa con una punta di preoccupazione.

' Sì, vorrei sapere invece dove siete state entrambe mentre pensavate io non ci fossi.' disse Lucius alzandosi prontamente.

La madre di Draco deglutì rumorosamente mentre Bellatrix distraeva il marito e chiamava a gran voce I fratelli Rockwood, ancora due piani più sotto.

' Allora Bellatrix?'chiese insistentemente Lucius, ' dove siete state?'

' Mi stupisco della tua poca arguzia Lucius! Ho accompagnato la mia sorellina a fare alcune spese, non può certo presentarsi al cospetto del signore oscuro con sempre indosso gli stessi stracci!' sbottò accompagnata dalla sua risata, Bellatrix Lestrange.

La sorella, nascosta appena dietro di lei si levò il cappello e chiese al figlio se desiderava del tè e, avendo ottenuto una risposta positiva, chiamò a gran voce l'elfo domestico, che si materializzò con un sonoro crac all'interno della cucina.

Bellatrix non guardò il nipote, ne salutò la sorella uscendo di casa insieme a Alecto ed Amycus e finalmente soli, Lucius e Narcissa iniziarono a bisbigliare sottovoce.

Quali altri segreti potevano avere per il figlio?Altre missioni?Altri doveri per il signore oscuro?

La testa di Draco iniziò a pulsare, in sincronia con le lancette del massiccio orologio a pendolo infondo al corridoio.

Per un attimo Draco riuscì a pensare solo ad una cosa: venerdì sarebbe andato a Hogsmeade e nessuna missione o preoccupazione gliel'avrebbe impedito.


  
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