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Autore: ScarletRouge    18/01/2019    3 recensioni
Hazel ha solamente diciassette anni quando per volere di sua madre si trasferiscono in un paesino sperduto dell'Italia per vivere con il suo compagno e suoi figli.
Tra amici, complicazioni e quant'altro, la nostra protagonista avrà a che fare con Matteo il figlio maggiore di Massimo il compagno di sua madre.
All'apparenza un semplice bulletto, donnaiolo ma che con il passare del tempo rivelerà avere molti segreti.
E se Matteo, proponesse a Hazel un contratto.. quasi delle regole. Cosa accadrebbe? Lei accetterà?
La loro storia sarà come le fiabe con il lieto fine?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Erano passate due settimane. Io e Matteo avevamo ripreso quell'accordo, fare sesso, ogni qual volta, ne avevamo voglia. In verità, era sempre lui a prendere l'iniziativa, anche se ad essere sincera non mi dispiaceva affatto. 

Rebecca, alla fine era sparita dalle nostre vite, aveva dato il divorzio a Massimo, in cambio di soldi. Aveva abbandonato nuovamente suo figlio. Quella sera stessa, Massimo chiese a mia madre di sposarlo. In un primo momento, non ne fui molto entusiasta, ma alla fine capì che mia madre meritava di essere felice.

Organizzarono il matrimonio in quattro e quattr'otto, infatti quel giorno tanto atteso era arrivato in fretta. Mi preparai, mia madre mi aveva comprato un vestitino blu pastello, non era il mio genere. Era fin troppo aderente lasciando spazio all'immaginazione. Mi guardai allo specchio dando un ultima sistemata ai capelli.

«Ma come siamo carine..»Mi girai di scatto, mi trovai di fronte Matteo che mi sorrideva. Era di una bellezza, da lasciare senza fiato. Era la prima volta, che lo vedevo così. Era elegantissimo, aveva un completo nero, ed i capelli lasciati un po' selvaggi.

«Matteo..che fai..?» Si era avvicinato pericolosamente, sapevo dove voleva arrivare.

«Sssh..solo.. un pochino..»mi disse, iniziando a baciarmi il collo. «

M..Matteo..»dissi con voce tremante.

«È colpa tua, mi fai andare fuori di testa»mi rispose. Iniziò ad accarezzarmi i fianchi, scendendo verso le mie cosce. Cominciò a giocherellare con l'orlo del mio vestito, stavo per perdere quel poco di lucidità che mi era rimasto. 

«Matteo..non possiamo potrebbe entrare qualcuno da un momento all'altro» gli dissi spingendolo dolcemente.

Ad un tratto mi sentì afferrare violentemente un braccio, vidi la stanza girami intorno, e un forte dolore alla schiena, socchiusi gli occhi, accorgendomi di essere stesa sulla mia scrivania e sopra di me Matteo, che mi fissava con i suoi occhi maliziosi.

«C..che fai?» balbettai, mi bloccò i polsi per non farmi muovere.

«Non mi vuoi? Non vuoi che entri dentro di te, e farti gemere con le mie spinte? Non ti piace vedermi nudo?»chiese con voce sensuale, allargandomi le cosce con il suo ginocchio e intrufolandolo al centro, appoggiandolo sulla mia parte intima e spingendo. Quel vestito di certo non aiutava, mentre io iniziai a perdermi nei suoi occhioni verdi.

«Hazel scendi è arrivato il fotografo» urlò mia madre dal piano di sotto. «

Cazzo, proprio ora?» si lamentò Matteo

«Devo..andare..» mi lasciò scendere dalla scrivania, mi ricomposi e lo guardai. Aveva l'aria da cucciolo abbandonato, gli sorrisi e gli dissi:

«Ti prometto, che appena avremo cinque minuti, potrai farmi tutto ciò che vuoi» lui mi sorrise.

Uscì dalla mia camera, e andai a fare queste benedette foto. Ero la damigella, quindi mia madre aveva pensato bene, di fare un book fotografico anche a me. Erano le sei del pomeriggio, era giunto il momento di andare in chiesa. Mia madre aveva deciso di risposarsi lì, era nervosa, e cominciò a giocare con il suo bouquet.

«Sei bellissima mamma, e Massimo ti ama» Le dissi, sorridendo lei mi guardò e iniziò a piangere.

«Che c'è? Perché piangi?»le chiesi confusa.

«Sono felice, e sono ancor più felice perché tu hai accettato Massimo»mi rispose.

Le sorrisi, all'inizio non ero felice di questa convivenza. Ma poi mi sono affezionata a quei tre, erano diventati gli uomini della mia vita. Massimo, era un uomo buono, comprensivo, aveva sempre cercato di farmi sentire a casa. Per Giorgio era stato amore a prima vista, quando io e mia madre, andammo a vivere con loro, ci accolse calorosamente. Poi..c'era lui.. con Matteo fin dall'inizio avevamo avuto alti e bassi non lo sopportavo. Ora invece.. mi aveva rubato il cuore.

Arrivammo in chiesa, mia madre scese e si avviò verso la navata. All'altare l'aspettava Massimo, era raggiante, quasi commosso. Accanto a lui c'era invece Matteo che mi sorrideva, Dio mio quanto amavo il suo sorriso. La cerimonia fu bellissima, mi emozionai a tal punto che mi misi a piangere come una bambina.

Matteo ovviamente mi prese in giro tutto il tempo. Uscimmo dalla Chiesa e tutti gli invitati si prepararono per lanciare il riso agli sposi. Mi inoltrai nella folla per raggiungere Matteo e Giorgio. Mi avvicinai lentamente vidi Giorgio tirare il lembo della giacca di Matteo, lui abbassò lo sguardo verso il suo fratellino.

«Che c'è?»gli chiese, Giorgio sollevò le braccia verso di lui, per essere preso in braccio, cosa che Matteo non si fece ripetere due volte.

«Perché lanciano il riso a papà e Rita?»

«Perché sono cogl..»

«Matteo! Modera il linguaggio» gli urlai, quel bambino stava prendendo un po' troppo le orme del fratello. Matteo mi fece una smorfia contrariata, mentre Giorgio mi fissava.

«ehi piccolo che c'è?» gli chiesi avvicinandomi a lui

«Sei bella, quando divento grande voglio che diventiamo come papà e Rita» 

«Non vedo l'ora» Gli risposi dandogli un piccolo bacio sulla guancia.

«Col cazzo, c'ero prima io» disse Matteo mettendo il broncio.

«Mi stai chiedendo di sposarti?»gli chiesi, lui mi fissò, rendendosi conto di quello che aveva appena detto.

«Ah..no..io.. ecco..non intendevo» era diventato tutto rosso. Gli sorrisi, poi lui divenne serio e incominciò a fissarmi.

«Perché mi guardi così?»

«Il mio fratellino non ha ancora capito a chi appartieni»mi sussurrò avvicinandosi.Mi spostai imbarazzata, cosa voleva dire?

«Sarà meglio..andare..i nostri genitori sono già partiti..» detto questo ci avviammo per il rinfresco.

I festeggiamenti furono fatti all'interno di una sala. Tutti si stavano divertendo tranne me. Mi ero seduta a guardare gli altri che si divertivano. Alcune mie cugine avevo assalito Matteo. La musica passò ad un lento, mia madre e Massimo diedero il via alle danze.

«Mi concedi questo ballo?»

«Matteo,non stavi parlando con quelle?»

«Si, ma le tue cugine mi hanno annoiato» mi rispose

«Non mi sembra il caso..» mormorai imbarazzata.

«Sssh..non accetto un no, come risposta»mi rispose. Mi strinse a lui e incominciammo una danza lenta e sensuale.

«Mi stai facendo diventare pazzo, da quando ti ho vista con questo vestito..» disse avvicinando la sua bocca al mio orecchio.

«Pensavo ti stessi divertendo con quelle..»

«Non mi frega niente di quelle, Hazel..me lo fai diventare di marmo ogni volta che ti guardo»diventai bordeaux, Matteo mi chiese di seguirlo, ci ritrovammo nello stanzino dei cappotti.

Mi spinse lentamente verso il muro. Mi baciò, con passione. Le sue mani iniziarono a vagare sul mio corpo, il mio vestito ormai era arrivato all'altezza del mio addome.

«M..Matteo potrebbero scoprirci, peggio potrebbero scoprirci i nostri genitori» dissi, ma lui si oppose.

«Hazel, ti prego facciamolo non resisto più» mi rispose ansimando facendo aderire meglio i nostri corpi.

«Voglio..Voglio fare l'amore con te» Avevo paura che ci scoprissero, ma avevo bisogno di sentirlo mio. Mi sorrise e si avventò sulle mie labbra. La sua bocca inchiodò la mia, cercando di farla aprire maggiormente per dare libero accesso alla sua lingua.

Mi tolse il vestitino, rimanendo in intimo lo stesso feci io con i suoi abiti. Le sue mani cominciarono ad accarezzarmi la schiena, in un secondo mi tolse anche il reggiseno. Afferrò con una mano un seno, portando la sua bocca sul bottoncino rosa. Scese lentamente, sulla mia intimità la baciava lentamente, in quel momento le mie gambe non riuscivano a stare in piedi. «Fammi tua, ti prego non riesco più a resistere..» Dissi ansimando

«Cosa vuoi? Dillo..» mi sussurrò

«Ti..voglio..dentro..di me..» Non se lo fece ripetere una seconda volta, mi divaricò le gambe e con una lentezza mi penetrò, mi sentì appagata. Le spinte aumentarono prendendo ritmo, non potevo più trattenermi, iniziai a gemere scandalosamente.

Quando finalmente avevamo raggiunto il piacere, mi appoggiai a Matteo ansimante. Ci rivestimmò ed uscimmo da quello stanzino. Ritornammo in sala, Matteo fu nuovamente "aggredito" da mia cugina Elena.

«Dov'eri? Ti cercavo, sei cattivo mi avevi promesso un ballo»disse piagnucolando.

«Perdonami, ma non mi va proprio di ballare» rispose lui.

«Se..vuoi potremmo fare qualcos'altro. Sai sono piuttosto brava..con la b..» 

«Adesso basta! Elena, ti pregherei di andare a fare la troia altrove» le dissi sorridendo, mi guardò senza dire mezza parola e se ne andò. Matteo mi guardava scioccato e poi scoppiò a ridere.

«Che c'è?» gli chiesi arrabbiata

«La piccola Hazel, che dice parolacce. Ho decisamente una brutta influenza su di te»

«Ah..scusami se ti ho salvato da Elena di troia, potresti prendere una malattia venerea con lei. Ma se vuoi la chiamo subito» gli risposi secca

«No, grazie. Preferisco fare del sano sesso con te»Mi sussurrò, gli diedi un colpetto sul braccio e scoppiammo a ridere.Tornammo a sederci al nostro tavolo, il mio telefono cominciò a squillare. Era Aiden, risposi immediatamente.

«Ehi, piccola come va il matrimonio?»mi chiese il mio amico.

«Benissimo, mi sto divertendo»gli risposi,Matteo mi fissava, era come se fosse..arrabbiato?

«Non vedo l'ora di rivederti, è la prossima settimana la gita?»

«Sì, dalla prossima settimana sarò a Londra. Vorrei anche presentarti una persona molto importante»Risposi ad Aiden, rivolgendo poi un sorriso a Matteo.

«Una tua amica?»disse lui ridendo

«No, ti ricordi di Matteo? Il figlio di Massimo? Beh..poi ti racconto..»rimase in silenzio poi mi disse che aveva fretta e mi chiuse la chiamata.

«Ha chiuso..» dissi delusa

« A quello piaci ancora» disse ad un tratto Matteo

«Che dici, siamo solo amici»

«Seh..amici..divertente» disse secco

«Sei arrabbiato con me?»

«Sei mia, col cazzo che ti lascio a lui»lo guardai felice..era geloso di Aiden. Anche se quel viaggio a Londra non mi tranquillizzava affatto..avevo un brutto presentimento.



ANGOLO AUTRICE

Ciao a tutti! Spero di non avervi deluso con questo nuovo capitolo. Volevo fare qualcosa di carino. Il prossimo capitolo, sarà ambientato a Londra, ci sarà la gita. E lì ci sarà il caos.

Vorrei dire un ultima cosa, riferita a delle ragazze che mi hanno scritto, dicendo che la mia storia ha troppe recensioni per essere una storia mediocre. Perfetto, mi va benissimo, però venirmi a dire che ci sono storie più belle e non hanno recensioni dandomi la colpa..cioè non è colpa mia. Non so ultimamente avevo pensato di lasciar perdere, ho pensato,magari non piace la mia storia. E niente..ringrazio comunque chiunque legge e segue questa storia. Scusate il piccolo sfogo.

Alla prossima, Scarlett.

   
 
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