Nove cose che Stiles
Stilinski non ha mai detto su Malia Tate
(
1. Le piacciono i numeri a caso)
2. Non è mai riuscita a scattare una foto decente
«Shh, sto provando a fare un selfie!»
lo riprende Malia concentrata, sdraiata supina accanto a lui sul letto, le
braccia tese nello sforzo di tenere il cellulare sospeso sopra di loro.
Stiles
la guarda divertito, il naso contro la sua guancia.
«Chi
ti ha insegnato a dire ‘selfie’?» ridacchia.
«Lydia»
borbotta Malia, impegnata nel cercare di ottenere un’inquadratura decente.
«Non
avevo dubbi» ride Stiles stretto contro di lei,
facendole tremare il braccio.
«Stiles!»
«Scusa,
non volevo» tenta di trattenersi lui.
«Cosa
devo fare adesso?»
«Spingi
quel pulsantino bianco, no, no senza mettere il dito davanti alla fotocamera!»
Lei
sbuffa e Stiles le legge in faccia quell’agitazione
mista ad aspettativa che Malia prova ogni volta che deve fare qualcosa di
tipicamente umano.
«Vuoi
una mano?»
«Ce
la faccio» risponde seccata, cercando al tempo stesso di sorridere nel modo
accattivante che ha visto fare a Lydia. Stiles non
resiste e le schiocca un rumoroso bacio sulla guancia, proprio quando lei
decide finalmente di scattare.
«STILES!»
La
foto viene un po’ mossa, il sorriso di Malia trasformato in una smorfia e gli
occhi chiusi.
«Sei
impossibile!»
«Ma
se siamo bellissimi!» ribatte lui allegro «Questa la aggiungo alla mia
collezione!» dice poi cercando di rubarle il telefono di mano.
Malia
non è mai riuscita a scattare una foto decente, è vero, ma Stiles
le conserva tutte comunque.
3. Si è commossa guardando Rapunzel
«Stai
piangendo» azzarda Stiles, seduto accanto a lei sul
divano, notando gli occhi lucidi.
«Non
è vero» borbotta Malia sfregandosi le guance velocemente, seccata per
quell'attimo di debolezza.
Stiles
sospira, cingendole le spalle con un braccio.
«Non
c'è nulla di male a piangere per un film, sai?»
«Non
stavo piangendo»
Malia
affonda il viso nel petto di lui, tentando di non farsi vedere.
«Stavo
pensando... » riprende Stiles dopo un attimo in cui
se ne stanno abbracciati in silenzio, i titoli di coda che scorrono sullo
schermo «Rapunzel ti assomiglia»
«Intendi
per i capelli corti?»
«Pensavo
più per il fatto di essere ingenua ma tosta. Una vera pazza in effetti»
Malia
alza la testa di scatto, guardandolo negli occhi.
«Dovrebbe
essere un complimento?» chiede sospettosa, aggrottando le sopracciglia scure.
Stiles
ridacchia.
«Ehi,
con quella faccia ti ci vedo proprio a colpire la gente con una padella!»
Malia
sgrana gli occhi e fa per ribattere, poi però si blocca e sorride trionfante,
come colta da un’illuminazione.
«Tu
invece sei come Eugene, un insegnante irritante per una alle prime armi!»
Stiles
sorride avvicinando il viso al suo.
«Sai
che questa tua frase può essere interpretata in altri modi?» dice malizioso, in
un modo che sorprende persino se stesso. Malia riesce a mugugnare un "Non
capisco", prima di afferrarlo per la camicia e baciarlo all'improvviso.
Ancora non ha imparato a controllare appieno i suoi istinti, non quando Stiles è così vicino. Probabilmente non imparerà mai,
soprattutto se lui continua ad essere così... Stiles.
«Mal?»
riesce a dire lui staccandosi all’improvviso.
«Che
c'è adesso?» borbotta lei contrariata.
«Te
l'ho mai detto che ho un debole per le brune?»
4. Rapunzel
è il suo film preferito di sempre
5. Ha quasi ucciso un commesso per regalargli una spada laser
«Stai
scherzando?!»
«Non
ti piace?» mormora Malia nervosa, non riuscendo a capire la sua reazione.
«STAI
SCHERZANDO?!» ripete lui, guardando la spada con venerazione.
«STILES!»
esclama la ragazza impaziente.
«Scusa,
scusa, è meravigliosa! Dove l’hai trovata?»
Stiles
sa quanto Malia trovi ridicole le spade laser, ogni volta che guardano Star Wars non fa che ricordaglielo. Per questo pensare a lei che
se ne va in giro per negozi cercandone una solo per lui, gli fa venire voglia
di abbracciarla e non lasciarla andare più.
Incredibile come quella
ragazza dai modi tanto bruschi lo abbia reso così sentimentale.
«In
un negozio per tipi esaltati come te. Ce n’erano di tanti colori ma ho pensato
che il blu fosse carino»
Malia
vorrebbe dirgli che ha scelto quel colore perché è lo stesso dei suoi occhi da
coyote, così Stiles avrebbe potuto pensare a lei ogni
volta che la accendeva. Proprio non capisce come possa esserle venuta in mente
una cosa così stupida, per questo non avrà mai il coraggio di dirlo ad alta
voce. Ma magari Stiles lo ha già capito, capisce
sempre tutto lui.
Incredibile come quel
ragazzo dai gusti discutibili l’abbia resa così sentimentale.
«Ma
avrai speso una fortuna!»
Malia
si stringe nelle spalle.
«Non
proprio»
Un
brivido scivola lungo la schiena di Stiles.
«“Non
proprio” in che senso?»
«Ho
fatto una chiacchierata con il commesso, un tipo antipatico. Pensa che voleva
darla a un bambino che era prima di me»
Stiles
trattiene il fiato, colto da un sospetto.
«Ma
il commesso sta bene vero Malia?»
«…»
«Malia?!»
6. Ha fatto la guardia fuori dalla sua finestra
Sono
passate settimane da quando è uscito da quella maledetta macchina senza
voltarsi indietro.
Certe
notti la sente, una presenza silenziosa sul tetto, le unghie che grattano
contro le tegole, un’ombra fugace alla finestra. Stiles
non è sicuro che gli piaccia sentirsi osservato in quel modo, ma la lascia
fare, forse perché la Desert Wolf
potrebbe ucciderlo e Malia si sta solo assicurando che lui stia bene. Forse
perché nonostante tutto ancora gli piace sentirla vicina, anche solo così, un
respiro sul vetro al posto delle nottate passate intrecciati sul letto, le mani
fredde di lei sulla schiena calda di lui.
Lo
sa che c’è Malia là fuori, che lo guarda nel buio con i suoi grandi occhi
scuri, ma Stiles non fa nulla e lascia tutto com’è. Lascia
chiusa quella dannata finestra, perché ci sono ancora troppi discorsi che non
vuole fare, troppi ricordi che non vuole rivivere. Forse perché è troppo
difficile pensare a quello che sono stati un tempo, i capelli di lei sul suo cuscino, i sorrisi
rubati sotto le coperte.
Ci
sono troppe cose adesso, c’è Scott, c’è suo padre, c’è Lydia.
Lydia
che ha bisogno di essere salvata, Lydia che sembra sempre così fragile.
È
facile pensare a lei, è da una vita che ci pensa, è abituato.
Malia
invece è difficile. Malia è imprevedibile, inarrestabile, inafferrabile.
Malia
è un rumore sul tetto, uno sguardo silenzioso, una stretta di mano, una risata
fugace.
Stiles
rimanda, non è pronto. Forse perché alla fine è più facile prendersela con chi
c’è sempre stato, forse perché deve prima aggiustare se stesso.
Malia
fa la guardia fuori dalla sua finestra a volte, ma Stiles
fa finta di niente sempre.
7. Le entrate ad effetto sono il suo forte
Se
l’è sempre ritrovata accanto nei momenti più inaspettati. Forse è questo il suo
potere più grande.
Malia
è comparsa all’improvviso da quando si sono conosciuti. Che sia un tetro
corridoio ad Eichen House, una doccia calda nel bagno
degli uomini, o il suo letto alle due di notte. Gli ha sempre causato piccoli
attacchi di cuore, spuntando all’improvviso dalla finestra invece che dalla
porta, o arrivandogli alle spalle con la camminata silenziosa del coyote.
Quando
si ritrova a pensare a lei, seduto in quella polverosa sala d’attesa della
stazione, Stiles si rende conto che questo in quel
momento gli manca di più di Malia: la capacità di comparire di colpo nella sua
vita. Gli manca ritrovarsela accanto alle ore più impensate. Gli manca persino
quella volta in cui si era quasi ammazzato uscendo dalla vasca perché lei aveva
spalancato la porta di colpo, senza bussare.
In
un breve attimo di egoismo si aspetta persino che Malia irrompa lì dentro dal
nulla, urlando in faccia a tutti con la sua solita irruenza, e che lo afferri
stretto per la camicia dicendogli che andrà tutto bene.
Perché
è così che fa Malia, è così che ha sempre fatto.
Ogni
volta che lui aveva bisogno lei c’era, con tutta la sua dolcezza ancora acerba,
i suoi assalti improvvisi e l’entusiasmo di bambina.
Nel
silenzio della stazione abbandonata, Stiles non è
sicuro di poter dire la stessa cosa di se stesso.
Le
entrate ad effetto sono il forte di Malia, a lui invece riescono meglio le uscite.
8. Le piace il cervo sulla pizza
Non
è che proprio non gli piaccia più. Probabilmente c’è qualcosa che non va nel
pomodoro, oppure nel formaggio troppo unto che continua a cascare dalla fetta
ogni volta che la prende in mano.Tenta di spiegarlo
alla ragazza seduta davanti a lui, che lo guarda con gli occhi verdi spalancati
e lo sguardo interrogativo, ma si rende conto che tutto ciò lo fa sembrare
ancora più idiota.
Finalmente
ha ottenuto il suo primo vero appuntamento con Lydia Martin e l’unica cosa di
cui riesce a blaterare è quanto sia difficile mangiare una pizza - diamo il bentornato a Stiles
Stilinski signore e signori, il re degli sfigati!- Capisce
di aver toccato il fondo quando incomincia una filippica contro i vegetariani,
gesticolando nervoso e sporcandosi la camicia con quel maledetto formaggio unto
che non ne vuole sapere di stare al suo posto. Stiles
sbuffa esasperato, ributtando con un gesto secco la pizza nel piatto.
C’è
qualcosa che non va, ma non capisce cos’è. Forse è che il ristorante non è il
posto migliore per ordinare una pizza –
davvero esistono dei piatti fatti apposta per mettercela sopra? - forse è
che ormai si è abituato a mangiarla sul letto, le briciole ovunque, il cartone
appoggiato sulle gambe lunghe di lei.
La
domanda gli esce di bocca prima che riesca a fermarsi.
-Che
ne dici di una bella bistecca di cervo?-
L’ha
capito ora, all’improvviso: la pizza senza carne alla fine è sul serio più insipida.
9. Gli ha insegnato ad amare
Continuano
ad essere amici. Lui la guarda di sottecchi certe volte, segue con gli occhi la
curva delle labbra mentre ride con Scott, conta i quadretti della sua camicia a
scacchi, prova a leggerle nel pensiero quando la vede aggrottare le
sopracciglia. Non smette mai di stupirlo il fatto di ritrovarsi così tanto in
lei. C’è sempre un po’ di Stiles in Malia, è qualcosa
insito nei gesti e nei comportamenti, nelle battute che fa ogni tanto, in
quello che indossa e in quello che dice. Forse perché è stato lui a insegnarle
tutto da capo, forse è perché hanno passato così tanto tempo insieme che è venuto
naturale. Stiles segretamente spera che sia perché in
fondo Malia non vuole lasciarlo andare, anche se adesso lei sta con Scott e lui
sta con Lydia. Se ne rende conto troppo tardi, ma in fondo l’ha sempre saputo
che la scelta che ha fatto è stata quella sbagliata.
Ride
amaramente pensando a come si atteggiava a maestro di vita con lei. Perché alla
fine, nonostante tutte le cose che le ha insegnato, è stata Malia a insegnargli
quella più grande.
E
non se lo sono nemmeno mai detti.
Note:
Questa
storia è terribilmente incompleta e senza senso e non la leggerà ormai più
nessuno. Ma l’avevo nel cassetto da così tanto tempo ed è giunta l’ora di
tirarla fuori, per chiudere finalmente Stiles e Malia
in un angolino del mio cuore. Per me quei due si ameranno per sempre, è
inutile. Spero che in qualche altro universo parallelo abbiano la giustizia che
meritano.
Chi
non ha visto Rapunzel non capirà qualche battuta,
quindi se tu che stai leggendo non l’hai ancora fatto, vai subito a vederlo, il
film merita anche senza tutti i parallelismi con Malia e Stiles.
Concludo
qui quella che sarà molto probabilmente la mia ultima fan fiction.
Grazie
per aver letto.
Un
bacio,
Giuly