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Autore: Giuliuli    21/01/2019    3 recensioni
2. Non è mai riuscita a scattare una foto decente
«Shh, sto provando a fare un selfie!» lo riprende Malia concentrata, sdraiata supina accanto a lui sul letto, le braccia tese nello sforzo di tenere il cellulare sospeso sopra di loro.
Stiles la guarda divertito, il naso contro la sua guancia.
«Chi ti ha insegnato a dire ‘selfie’?» ridacchia.
Genere: Comico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Malia Hale, Stiles Stilinski
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Nove cose che Stiles Stilinski non ha mai detto su Malia Tate

 

( 1. Le piacciono i numeri a caso)

 

 

2. Non è mai riuscita a scattare una foto decente

 

«Shh, sto provando a fare un selfie!» lo riprende Malia concentrata, sdraiata supina accanto a lui sul letto, le braccia tese nello sforzo di tenere il cellulare sospeso sopra di loro.

Stiles la guarda divertito, il naso contro la sua guancia.

«Chi ti ha insegnato a dire ‘selfie’?» ridacchia.

«Lydia» borbotta Malia, impegnata nel cercare di ottenere un’inquadratura decente.

«Non avevo dubbi» ride Stiles stretto contro di lei, facendole tremare il braccio.

«Stiles

«Scusa, non volevo» tenta di trattenersi lui.

«Cosa devo fare adesso?»

«Spingi quel pulsantino bianco, no, no senza mettere il dito davanti alla fotocamera!»

Lei sbuffa e Stiles le legge in faccia quell’agitazione mista ad aspettativa che Malia prova ogni volta che deve fare qualcosa di tipicamente umano.

«Vuoi una mano?»

«Ce la faccio» risponde seccata, cercando al tempo stesso di sorridere nel modo accattivante che ha visto fare a Lydia. Stiles non resiste e le schiocca un rumoroso bacio sulla guancia, proprio quando lei decide finalmente di scattare.

«STILES!»

La foto viene un po’ mossa, il sorriso di Malia trasformato in una smorfia e gli occhi chiusi.

«Sei impossibile!»

«Ma se siamo bellissimi!» ribatte lui allegro «Questa la aggiungo alla mia collezione!» dice poi cercando di rubarle il telefono di mano.

Malia non è mai riuscita a scattare una foto decente, è vero, ma Stiles le conserva tutte comunque.

 

 

3. Si è commossa guardando Rapunzel

 

«Stai piangendo» azzarda Stiles, seduto accanto a lei sul divano, notando gli occhi lucidi.

«Non è vero» borbotta Malia sfregandosi le guance velocemente, seccata per quell'attimo di debolezza.

Stiles sospira, cingendole le spalle con un braccio.

«Non c'è nulla di male a piangere per un film, sai?»

«Non stavo piangendo»

Malia affonda il viso nel petto di lui, tentando di non farsi vedere.

«Stavo pensando... » riprende Stiles dopo un attimo in cui se ne stanno abbracciati in silenzio, i titoli di coda che scorrono sullo schermo «Rapunzel ti assomiglia»

«Intendi per i capelli corti?»

«Pensavo più per il fatto di essere ingenua ma tosta. Una vera pazza in effetti»

Malia alza la testa di scatto, guardandolo negli occhi.

«Dovrebbe essere un complimento?» chiede sospettosa, aggrottando le sopracciglia scure.

Stiles ridacchia.

«Ehi, con quella faccia ti ci vedo proprio a colpire la gente con una padella!»

Malia sgrana gli occhi e fa per ribattere, poi però si blocca e sorride trionfante, come colta da un’illuminazione.

«Tu invece sei come Eugene, un insegnante irritante per una alle prime armi!»

Stiles sorride avvicinando il viso al suo.

«Sai che questa tua frase può essere interpretata in altri modi?» dice malizioso, in un modo che sorprende persino se stesso. Malia riesce a mugugnare un "Non capisco", prima di afferrarlo per la camicia e baciarlo all'improvviso. Ancora non ha imparato a controllare appieno i suoi istinti, non quando Stiles è così vicino. Probabilmente non imparerà mai, soprattutto se lui continua ad essere così... Stiles.

«Mal?» riesce a dire lui staccandosi all’improvviso.

«Che c'è adesso?» borbotta lei contrariata.

«Te l'ho mai detto che ho un debole per le brune?»

 

 

4.  Rapunzel è il suo film preferito di sempre

 

 

5. Ha quasi ucciso un commesso per regalargli una spada laser

 

«Stai scherzando?!»

«Non ti piace?» mormora Malia nervosa, non riuscendo a capire la sua reazione.

«STAI SCHERZANDO?!» ripete lui, guardando la spada con venerazione.

«STILES!» esclama la ragazza impaziente.

«Scusa, scusa, è meravigliosa! Dove l’hai trovata?»

Stiles sa quanto Malia trovi ridicole le spade laser, ogni volta che guardano Star Wars non fa che ricordaglielo. Per questo pensare a lei che se ne va in giro per negozi cercandone una solo per lui, gli fa venire voglia di abbracciarla e non lasciarla andare più.

Incredibile come quella ragazza dai modi tanto bruschi lo abbia reso così sentimentale.

«In un negozio per tipi esaltati come te. Ce n’erano di tanti colori ma ho pensato che il blu fosse carino»

Malia vorrebbe dirgli che ha scelto quel colore perché è lo stesso dei suoi occhi da coyote, così Stiles avrebbe potuto pensare a lei ogni volta che la accendeva. Proprio non capisce come possa esserle venuta in mente una cosa così stupida, per questo non avrà mai il coraggio di dirlo ad alta voce. Ma magari Stiles lo ha già capito, capisce sempre tutto lui.

Incredibile come quel ragazzo dai gusti discutibili l’abbia resa così sentimentale.

«Ma avrai speso una fortuna!»

Malia si stringe nelle spalle.

«Non proprio»

Un brivido scivola lungo la schiena di Stiles.

«“Non proprio” in che senso?»

«Ho fatto una chiacchierata con il commesso, un tipo antipatico. Pensa che voleva darla a un bambino che era prima di me»

Stiles trattiene il fiato, colto da un sospetto.

«Ma il commesso sta bene vero Malia?»

«…»

«Malia?!»

 

 

6. Ha fatto la guardia fuori dalla sua finestra

 

Sono passate settimane da quando è uscito da quella maledetta macchina senza voltarsi indietro.

Certe notti la sente, una presenza silenziosa sul tetto, le unghie che grattano contro le tegole, un’ombra fugace alla finestra. Stiles non è sicuro che gli piaccia sentirsi osservato in quel modo, ma la lascia fare, forse perché la Desert Wolf potrebbe ucciderlo e Malia si sta solo assicurando che lui stia bene. Forse perché nonostante tutto ancora gli piace sentirla vicina, anche solo così, un respiro sul vetro al posto delle nottate passate intrecciati sul letto, le mani fredde di lei sulla schiena calda di lui.

Lo sa che c’è Malia là fuori, che lo guarda nel buio con i suoi grandi occhi scuri, ma Stiles non fa nulla e lascia tutto com’è. Lascia chiusa quella dannata finestra, perché ci sono ancora troppi discorsi che non vuole fare, troppi ricordi che non vuole rivivere. Forse perché è troppo difficile pensare a quello che sono stati un tempo,  i capelli di lei sul suo cuscino, i sorrisi rubati sotto le coperte.

Ci sono troppe cose adesso, c’è Scott, c’è suo padre, c’è Lydia.

Lydia che ha bisogno di essere salvata, Lydia che sembra sempre così fragile.

È facile pensare a lei, è da una vita che ci pensa, è abituato.

Malia invece è difficile. Malia è imprevedibile, inarrestabile, inafferrabile.

Malia è un rumore sul tetto, uno sguardo silenzioso, una stretta di mano, una risata fugace.

Stiles rimanda, non è pronto. Forse perché alla fine è più facile prendersela con chi c’è sempre stato, forse perché deve prima aggiustare se stesso.

Malia fa la guardia fuori dalla sua finestra a volte, ma Stiles fa finta di niente sempre.

 

 

7. Le entrate ad effetto sono il suo forte

 

Se l’è sempre ritrovata accanto nei momenti più inaspettati. Forse è questo il suo potere più grande.

Malia è comparsa all’improvviso da quando si sono conosciuti. Che sia un tetro corridoio ad Eichen House, una doccia calda nel bagno degli uomini, o il suo letto alle due di notte. Gli ha sempre causato piccoli attacchi di cuore, spuntando all’improvviso dalla finestra invece che dalla porta, o arrivandogli alle spalle con la camminata silenziosa del coyote.

Quando si ritrova a pensare a lei, seduto in quella polverosa sala d’attesa della stazione, Stiles si rende conto che questo in quel momento gli manca di più di Malia: la capacità di comparire di colpo nella sua vita. Gli manca ritrovarsela accanto alle ore più impensate. Gli manca persino quella volta in cui si era quasi ammazzato uscendo dalla vasca perché lei aveva spalancato la porta di colpo, senza bussare.

In un breve attimo di egoismo si aspetta persino che Malia irrompa lì dentro dal nulla, urlando in faccia a tutti con la sua solita irruenza, e che lo afferri stretto per la camicia dicendogli che andrà tutto bene.

Perché è così che fa Malia, è così che ha sempre fatto.

Ogni volta che lui aveva bisogno lei c’era, con tutta la sua dolcezza ancora acerba, i suoi assalti improvvisi e l’entusiasmo di bambina.

Nel silenzio della stazione abbandonata, Stiles non è sicuro di poter dire la stessa cosa di se stesso.

Le entrate ad effetto sono il forte di Malia, a lui invece riescono meglio le uscite.

 

 

8.  Le piace il cervo sulla pizza

 

Non è che proprio non gli piaccia più. Probabilmente c’è qualcosa che non va nel pomodoro, oppure nel formaggio troppo unto che continua a cascare dalla fetta ogni volta che la prende in mano.Tenta di spiegarlo alla ragazza seduta davanti a lui, che lo guarda con gli occhi verdi spalancati e lo sguardo interrogativo, ma si rende conto che tutto ciò lo fa sembrare ancora più idiota.

Finalmente ha ottenuto il suo primo vero appuntamento con Lydia Martin e l’unica cosa di cui riesce a blaterare è quanto sia difficile mangiare una pizza - diamo il bentornato a Stiles Stilinski signore e signori, il re degli sfigati!- Capisce di aver toccato il fondo quando incomincia una filippica contro i vegetariani, gesticolando nervoso e sporcandosi la camicia con quel maledetto formaggio unto che non ne vuole sapere di stare al suo posto. Stiles sbuffa esasperato, ributtando con un gesto secco la pizza nel piatto.

C’è qualcosa che non va, ma non capisce cos’è. Forse è che il ristorante non è il posto migliore per ordinare una pizza – davvero esistono dei piatti fatti apposta per mettercela sopra? - forse è che ormai si è abituato a mangiarla sul letto, le briciole ovunque, il cartone appoggiato sulle gambe lunghe di lei.

La domanda gli esce di bocca prima che riesca a fermarsi.

-Che ne dici di una bella bistecca di cervo?-

L’ha capito ora, all’improvviso: la pizza senza carne alla fine è sul serio più insipida.

 

 

9. Gli ha insegnato ad amare

 

Continuano ad essere amici. Lui la guarda di sottecchi certe volte, segue con gli occhi la curva delle labbra mentre ride con Scott, conta i quadretti della sua camicia a scacchi, prova a leggerle nel pensiero quando la vede aggrottare le sopracciglia. Non smette mai di stupirlo il fatto di ritrovarsi così tanto in lei. C’è sempre un po’ di Stiles in Malia, è qualcosa insito nei gesti e nei comportamenti, nelle battute che fa ogni tanto, in quello che indossa e in quello che dice. Forse perché è stato lui a insegnarle tutto da capo, forse è perché hanno passato così tanto tempo insieme che è venuto naturale. Stiles segretamente spera che sia perché in fondo Malia non vuole lasciarlo andare, anche se adesso lei sta con Scott e lui sta con Lydia. Se ne rende conto troppo tardi, ma in fondo l’ha sempre saputo che la scelta che ha fatto è stata quella sbagliata.

Ride amaramente pensando a come si atteggiava a maestro di vita con lei. Perché alla fine, nonostante tutte le cose che le ha insegnato, è stata Malia a insegnargli quella più grande.

E non se lo sono nemmeno mai detti.

 

 

 

 

 

 

 

Note:

Questa storia è terribilmente incompleta e senza senso e non la leggerà ormai più nessuno. Ma l’avevo nel cassetto da così tanto tempo ed è giunta l’ora di tirarla fuori, per chiudere finalmente Stiles e Malia in un angolino del mio cuore. Per me quei due si ameranno per sempre, è inutile. Spero che in qualche altro universo parallelo abbiano la giustizia che meritano.

Chi non ha visto Rapunzel non capirà qualche battuta, quindi se tu che stai leggendo non l’hai ancora fatto, vai subito a vederlo, il film merita anche senza tutti i parallelismi con Malia e Stiles.

Concludo qui quella che sarà molto probabilmente la mia ultima fan fiction.

Grazie per aver letto.

Un bacio,

Giuly

  
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