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Autore: Ms Mary Santiago    25/01/2019    8 recensioni
[STORIA INTERATTIVA – ISCRIZIONI CHIUSE]
[Storia ispirata dalla serie tv “Orange is the new black”]
Quando le porte di Azkaban si chiudono alle spalle dei detenuti raramente viene permesso loro di uscirne prima dello scadere della loro condanna definitiva; eppure il nuovo progetto riabilitativo propugnato con tanto ardore dal consulente del nuovo Ministro della magia inglese spinge a rompere queste convenzioni. Per un periodo di prova un piccolo gruppo di detenuti, attentamente sorvegliati da un manipolo scelto di Auror, abbandonerà la prigione per servire lo stato della Gran Bretagna.
Genere: Generale, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Maghi fanfiction interattive, Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Nuova generazione
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Prologo 2.0

 

 

 

 

 

Chi ha già avuto modo di partecipare o anche solo leggere delle mie interattive sa che di solito pubblico sempre un “secondo prologo” e anche in questo caso ho deciso di fare così in modo tale da presentarvi, dopo la mia coppia di giovani detenuti, anche il mio terzo OC (ed Auror). Ovviamente chi volesse ancora provare a partecipare è il benvenuto e trova tutte le informazioni del caso nel capitolo precedente.

Vi lascio a questo breve capitolo e poi ci risentiremo intorno al 9 con la selezione.

XO XO,

Mary

 

 

 

 

 

 

Bloccò la porta poco prima che si richiudesse alle sue spalle, percorrendo l’atrio del ministero della magia a passo svelto. Come sempre era tremendamente in ritardo e immaginava già la ramanzina che gli avrebbe fatto il Capitano non appena lo avesse visto; la verità era che malgrado provasse a puntare la sveglia in grande anticipo finiva inevitabilmente con l’allungare una mano sul comodino e spegnerla bofonchiando imprecazioni, ma ovviamente quando aveva fatto notare la cosa al Capitano quello gli aveva rivolto a malapena un’occhiataccia e gli aveva ringhiato contro di andare a prendere servizio invece di ciondolare in giro.

- Ehy, Jones, in ritardo come al solito? –

Rivolse un cenno di saluto al collega e annuì mentre s’infilava con lui nell’ascensore che li avrebbe condotti all’Ufficio Auror.

- Come mai tutto questo fermento? –

- Non hai ancora letto il giornale? –

- Sto ancora dormendo in piedi in pratica, figurati se ho avuto modo di leggere il giornale. Ho persino perso il conto dei giorni … è venerdì oggi, vero? –

Jamison ridacchiò prima di passargli la sua copia della Gazzetta del Profeta.

- Tieni, informati se non vuoi rischiare che il grande capo ti linci non appena mettiamo piede sul piano. –

Speranza più che vana visto che il Capitano aveva messo in chiaro fin dalla sua promozione che lui non gli piaceva.

“Francis Jones”, gli aveva detto con quel suo tono serio e compassato, “sei la peggior spina nel fianco che mi sia mai capitata in trent’anni d’onorato servizio.”

Inutile dire che gli aveva ricordato tremendamente i discorsi che gli facevano i suoi insegnanti, McGranitt in testa, quando era ancora uno studente con indosso i colori di Grifondoro.

Così come del resto era stato inutile fargli notare che non c’era bisogno di chiamarlo Francis, anzi a dirla tutta che lui quel nome pomposo lo odiava e che la malaugurata idea di affibbiarglielo era venuta a sua madre per onorare la tradizione di assegnare al primogenito il nome del nonno, e che era più che sufficiente un semplice Frank o, se proprio ci teneva alle formalità, l’utilizzo del suo cognome.

A ogni modo decise di mettere da parte le sue considerazioni sul Capitano e si limitò a leggere rapidamente l’articolo in prima pagina con la fronte che di riga in riga si aggrottava sempre di più.

- In pratica noi ci facciamo il culo per prenderli e i pezzi grossi li rimettono in libertà come se nulla fosse? Della serie, anche se hai ucciso qualcuno hai scontato due o tre anni perciò ormai sei un bravo ragazzo e puoi tornartene in giro a far saltare il cervello a qualcun altro -, sbuffò beffardo, - ma che accidenti hanno in testa lì ai piani alti? –

Jamison si strinse nelle spalle, con l’aria di chi condivideva in pieno il suo disappunto ma non sapeva proprio cosa dirgli.

- Cerca solo di non farti sentire troppo in giro mentre sproloqui, Jones. Non sei esattamente popolare lì – concluse, accennando con eloquenza al piano sopra al loro in cui si trovavano gli uffici più importanti.

- Già, anche se in questi anni non sono riuscito a capire cosa esattamente avrei fatto di così grave da essere etichettato come un piantagrane. –

- Sei un idealista. Non è necessariamente un male, ma quando i tuoi ideali finiscono con il pestare i piedi a chi fa entrare soldi in tasca al Ministro va a finire che ti ritrovi a fare da balia a qualche detenuto in libera uscita. –

Frank impiegò qualche secondo a rendersi conto di cosa significavano quelle parole.

Si voltò verso Jamison, scuotendo il capo incredulo.

- Eh, no cazzo! Non starai dicendo sul serio? –

- Io non ti ho detto nulla, ma a quanto si dice ti hanno messo in lista come balia non appena hanno approvato il progetto. Insomma tenerti fuori dai piedi per un anno intero -, emise un fischio flebile, - sarà stato un momento di massimo godimento per il Capitano. –

Ci poteva scommettere, quasi gli sembrava di vederlo quell’arrogante imbecille sorridere compiaciuto mentre apponeva il suo nome alla lista.

- E sai anche chi mi toccherà sorvegliare? –

- Questo no, mi spiace, ma se sei fortunato sarà una bella ragazza. –

- Una bella psicopatica vorrai dire. –

Fece spallucce.

- L’importante è che sia bella, del resto che t’importa? Cerca di accontentarti, Jones. –

Certo, era facile dirlo per lui che avrebbe passato tutto l’anno a svolgere per davvero il suo lavoro mentre a lui sarebbe toccato stare incollato a qualche detenuto che a buon bisogno aveva anche arrestato lui … così avrebbe anche dovuto passare tutte le notti a dormire con un occhio aperto per essere certo che non lo accoltellassero nel sonno.

Fantastico, si prospettava proprio un anno di merda … e lui in aggiunta a ciò non aveva ancora fatto il pieno di caffeina.

Decise di rimediare almeno su quell’ultimo fronte visto che per tutto il resto non c’erano altre soluzioni.

 

 

 

 

 

 

 

Francis “Frank” Jones| 27 anni| ex Grifondoro| Eterosessuale.

“Sometimes in the morning while sipping my coffee, I think about all the people I’m going to piss off today … and I smile.”

   
 
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