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Autore: keska    18/07/2009    45 recensioni
Tranquilli è a LIETO FINE!
«Perché… anche la pioggia, sai» singhiozzai «anche la pioggia tocca il mio corpo,
e scivola via, non lascia traccia… non… non lascia nessuna traccia. L’unico a lasciare una traccia sei stato tu Edward…
sono tua, sono solo tua e lo sono sempre stata…».

Fan fiction ANTI-JACOB!
E se Jacob, ricevuto l’invito di nozze non avesse avuto la stessa reazione? Se non fosse fuggito? Come si sarebbe comportato poi Edward?
Storia ambientata dopo Eclipse. Lupacchiotte, siete state avvisate, non uccidetemi poi…
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Eclipse, Breaking Dawn
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'CULLEN'S LOVE ' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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La consapevolezza di essere sveglia arrivò pian piano, gradualmente

La consapevolezza di essere sveglia arrivò pian piano, gradualmente. Era avvolta ancora dal tepore, anche se questa volta era piacevole.

Tuttavia, tutta questo si scontrava con l’assoluta consapevolezza di tutto quello che era accaduto. Per questo non volevo aprire gli occhi, non volevo più svegliarmi. La violenza, l’omicidio…Edward… il suo sguardo sconvolto. Ero certa che non fosse stato un incubo, perché nessuna mente, neppure la più perversa avrebbe potuto pensare a delle cose così orribili.

Vidi degli occhi neri, sbarrati, che mi fissavano.

A quel punto spalancai i miei, sgomenta. Percepii la fastidiosa sensazione delle pupille che si dilatavano e si restringevano, per adattarsi alla luce. Poi, davanti ai miei occhi comparve un baldacchino di rose in ferro battuto.

Capii dove mi trovavo, in camera di Edward. Rimasi immobile, lo sguardo fisso al soffitto. Non avevo alcuna intenzione di muovermi. Stavo stesa supina, le gambe stese e leggermente aperte, le braccia lungo i fianchi. Più o meno come starebbe un morto in una bara.

Mi venne da sorridere a quel pensiero macabro, ma non ebbi il reale impulso di farlo, così non lo feci.

In quel momento ai limiti del mio campo visivo comparve un’immagine. Anche se avevo desiderio di spostare lo sguardo per guardarlo meglio, non lo feci e continuai a fissarlo di sottecchi.

Edward stava seduto su una sedia, sulla mia sinistra, i gomiti appoggiati sulle ginocchia e la testa appoggiata ai pugni chiusi. Sul viso un’espressione neutra, forse un po’ preoccupata, ma decisamente con un ombra di sollievo. Non palesemente né una né l’altra.

Mi colpì forte la sensazione dolorosa quando lo vidi, soprattutto per ciò che stavo per fare.

Mi concessi un unico movimento, inclinai il viso verso destra, dove potevo risparmiarmi quella visione sofferente. Mentre o facevo notai l’espressione di dolore di Edward, ma non potei far nulla per lenirlo, anche se faceva male anche a me vederlo così.

Solo quando un dolore acuto mi pervase mi accorsi che avevo inclinato le gambe, tuttavia non riuscii ad evitare di cacciare un gemito.

«Bella, hai dolore?» mi chiese Edward preoccupato.

Non risposi, addolorata, e stesi nuovamente le gambe, con cautela, mettendole nella posizione iniziale.

Pregai con tutta me stessa che nessuno mi avesse toccata o che almeno Rosalie avesse fatto in fretta e ringraziai il fatto di essere stata incosciente.

Mi sentivo… Usata. Sbagliata. Colpevole.

Non volevo avere nulla a che fare con quel mio corpo che mi ritrovavo, perché non volevo mi appartenesse, in alcun modo. Era macchiato, ed era stato una macchina assassina. Chi poteva volere un corpo del genere?

E la mia mente, da quella purtroppo non potevo separarmi. Ero colpevole. Perché io avevo sedotto Jacob, io avevo alimentato le sue vane speranze, io ero stata ai suoi giochi e io l’avevo ucciso. Non mi meritavo Edward, non mi meritavo nessuno dei Cullen, non mi meritavo i miei genitori né nessun altra persona al mondo.

Colpevole.

Questo ero.

«Si è svegliata?» sentii sussurrare da una voce possente.

«Ha gli occhi spalancati, a meno che non sia sonnambula penso proprio che sia sveglia» mormorò qualcun altro, sarcastico.

Le figure che parlavano, che individuai con quelle di Jasper e Emmett non erano nel mio campo visivo, ma non feci nulla, non mi mossi, né risposi.

«Un’ora e mezza» sentii dire dalla voce di Edward, probabilmente in risposta ad una domanda muta.

Era il tempo che ero sveglia? Forse. Cosa poteva importare…

Davanti ai miei occhi comparve la figura della faccia di Emmett.

«Bellina?» mi chiamò. Non risposi, rimasi immobile e muta. A quel punto mi sventolò una mano di fronte agli occhi. «Siamo sicuri che sia sveglia?» chiese infine, perplesso. Poi si rivolse di nuovo a me «Se stai tentando di imitarci sappi che non ci riuscirai tanto a lungo…».

«Lasciala stare» ringhiò Edward.

Davanti ai miei occhi ricomparve la parete della stanza di Edward.

Non volevo pensare a nulla, perché qualunque cosa pensassi i miei pensieri correvano verso cose spiacevoli che non avevo alcuna intenzione di ricordare. E così me le stavo lì, immobile, tentando di svuotare la mente e di crearci il vuoto dentro. Se non potevo liberarmi della mia mente almeno potevo far finta di non averla.

Vidi il volto dolce di Esme, chissà da quanto tempo era lì. «Tesoro, hai fame?» chiese gentile.

Continuai a fissarla senza metterla a fuoco.

«Sete?» mi chiese, quasi preoccupata.

Rimasi ancora silenziosa. Non volevo farlo, volevo rispondere che non mi andava un accidenti di nulla, ma pensai che a quel punto sarebbe stato meglio mantenere il silenzio.

«Tesoro, dovresti mangiare…» cominciò a dire, ma una voce squillante, con una vena di marcato rancore la interruppe.

«E’ inutile che insisti, non mangerà» disse Alice.

Sussultai, ma non feci altro.

«Non ti parlerà neppure» insistette con più risentimento.

«Alice» la rimproverò Edward.

Sentii un fruscio e dei movimenti, poi di nuovo il silenzio. Non volevo nulla ancora, basta. Non volevo far provare dolore ai miei cari, ma non potevo, non ce la facevo a fare qualcosa in cui… che… che richiedesse il fatto che io pensassi. Quello sarebbe stato ancor più doloroso.

Mi sembrava che nella stanza non ci fosse più nessuno. A parte Edward, ovvio, lui non aveva mai abbandonato la sua sedia. Avrei voluto tanto allungarmi verso di lui, abbracciarlo, magari solo toccarlo, ma non lo feci. Non ne ero degna.

Lasciavo che il tempo mi scorresse attorno e mi estraniai, fluttuando con la mente.

«Non so che fare, è tutto il giorno che proviamo a parlarle, non si è mossa» era la voce di Edward.

Mi accorsi che non c’era più la luce accecante che mi aveva svegliata, ora la stanza era illuminata da una luce artificiale, gialla e soffusa.

«Alice ha provato a parlare per un’ora, e anche Jasper, Edward, tutti. Non ha neppure ascoltato me» questa invece era Rosalie. La vidi, lontana, comparire nel mio campo visivo.

Non mi era affatto resa conto di tutte quelle persone che mi parlavano.

«Secondo te è catatonica?» chiese poi Edward.

«Non so, ora vediamo» rispose un’altra voce, e capii che il terzo interlocutore era Carlisle.

«Bella?» mi sentii chiamare e vidi Carlisle, seduto su una sedia esattamente di fronte a me, in modo che lo potessi osservare completamente dal busto in su. «Come ti senti?» mi chiese tranquillo.

Non risposi e allora lui si mosse sulla sedia e tese il braccio, come se volesse afferrare il polso della mano fasciata.

Ovviamente io lo ritirai, piano, alla stessa velocità con cui lui l’avvicinava, come due magneti che si respingono. Carlisle ritirò la mano, e così io misi il braccio nella posizione iniziale.

Rivolse un sorriso alla mia sinistra, Edward. «Non è in stato catatonico».

Poi si piegò ai piedi del letto e afferrò un oggetto con cui lo vidi avvicinarsi alla mia testa, mi ritrassi ancora, infastidita.

«Bella» mi disse deciso «non ti tocco, giuro». Capii dalla sua faccia che stava dicendo la verità, così lasciai andare i muscoli, contratti, e mi misi nella stessa posizione di prima.

Lui posò la punta di quell’oggetto, gentilmente, nel mio orecchio e dopo un bip lo ritrasse. «37.8, la febbre è scesa» disse, osservandolo.

Sentii un sospiro alle mie spalle.

Poi Carlisle ripose il termometro e si rivolse nuovamente a me. «Mi vuoi dire come ti senti?». Dopo qualche momento di silenzio, parlò ancora. «So che non hai parlato con nessuno, e non mi aspetto che tu lo faccia con me, ma questo non ti fa bene, Bella».

Non dissi ancora nulla.

«Non mi interessa fare discorsi con te, per ora voglio solo sapere come stai, prima che tu ti estranei ancora dal mondo».

Appunto, non ci stavo riuscendo più, e non averne il controllo mi stava dando ai nervi. Svuotare la mente non era così facile come avere il controllo del corpo.

«Bella».

La gentilezza nella sua voce mi stava infastidendo, non la sopportavo.

«Rosalie non mi ha voluto dire quasi nulla» Fui rassicurata da quelle parole. «Ma siamo tutti preoccupati per te, vorremmo sapere come stai…».

Non potei sopportare oltre quelle parole, così mi voltai. Ma dall’altra parte del letto c’era Edward, un espressione afflitta sul viso, e Rosalie, che aveva posato una mano sulla sua spalla, come per rassicurarlo. Mi voltai ancora, immediatamente, e da quei movimenti veloci potei constatare che c’erano solo loro tre nella stanza.

Mi venne la nausea, così chiusi e riaprii gli occhi, lentamente, fissando il baldacchino del letto.

Sentii Carlisle sospirare.

«Devo medicarla» disse Rosalie.

Fremetti. No. Nessuno mi doveva toccare.

«Si, va bene» rispose Carlisle.

No, non volevo, non volevo. Strinsi le braccia sul petto, nel tentativo di lenire il dolore acuto che mi stava pervadendo, imprigionandomi il respiro.

«Bella, respira» mi ordinò Carlisle «piano».

Sentivo i suoni smorzati dei miei singulti e il senso opprimente di soffocamento, la mie mani che artigliavano il lenzuolo…

«Amore, ti prego…» questa voce supplicante invece era di Edward.

«Bella» mi sentii chiamare ancora. Muovevo la testa, e vedevo i volti delle persone che mi stavano davanti, spaventate. Vidi Edward e Rosalie sulla sinistra e Carlisle, troppo vicino a me. Sui loro volti il dolore.

Piegai le ginocchia convulsamente, e sentii un dolore lanciante, lo stesso che avevo provato quella mattina, sulle cosce.

Dopo un singulto scoppiai in un pianto a dirotto, che mi consentì però di ricominciare a respirare. Nascosi il volto fra le mani, singhiozzando. Non sentivo nessun altro rumore nella stanza, nessuno osava toccarmi.

«Bella» mi disse gentile Rosalie dopo qualche minuto, quando i singhiozzi avevano cominciato a scemare. «Devi essere medicata».

Scossi la testa in segno di diniego.

«Qualcuno deve farlo» disse lei, «se non io, qualcun altro. Vuoi Carlisle? Un estraneo? Edward?».

Sobbalzai a quel nome, togliendomi le mani dalla faccia e osservando Rosalie, seduta su letto e Edward e Carlisle in piedi dietro di lei.

«Piccola, ci metterò solo cinque minuti, giuro» mi disse con un sorriso, «l’altra volta ho mantenuto la promessa, lo farò anche ora. Se ci impiego di più sei autorizzata a fermarmi, e tenterò di toccarti il meno possibile».

Vidi Carlisle che mi sorrideva, alle sue spalle, e Edward che tentava di avere un’espressione rassicurante.

Il dolore tornò, e capii che avevo mosso di nuovo le gambe. Chiusi gli occhi e serrai i denti, e man mano il dolore scomparve.

«Fa male vero?» mi chiese Rosalie, facendomi riaprire gli occhi. «Ti prometto che farà sempre meno male, ti devo medicare solo per pochi giorni».

Le lacrime minacciarono di ricadere, ma le cancellai.

«Vieni, andiamo, ti porto in bagno» mi disse Rose, tendendomi le braccia.

Esitai, titubante, poi mi sposi verso di lei e lasciai che mi estraesse dalle coperte, prendendomi con delicatezza fra le braccia e portandomi in bagno. Mi faceva male essere toccata, non volevo. Ma era necessario, una sofferenza necessaria.

Vidi che Edward era leggermente più rilassato. Mi concessi di fissarlo a lungo, per tutto il tragitto nella sua camera e alla fine lui mi rivolse un sorriso, fatto solo per me. Non aveva motivo di sorridere, eppure lo fece per tentare di donarmi felicità.

Quando Rosalie mi poggiò su lettino con un asciugamano bianca stesa sopra, mi resi conto di indossare dei pantaloncini che coprivano fin sopra il ginocchio e un maglietta con dei bottoni sul davanti, tutto di seta verde pallido.

Rose mi sfilò i pantaloni e notai un bendaggio stretto lungo tutte le gambe, tinto di rosso opaco sull’interno coscia. Cominciò a togliermi il bendaggio a velocità vampira. Dopotutto aveva solo cinque minuti. Quattro e mezzo ora.

Quando arrivò alla fine li vidi anch’io. Dei graffi dai bordi rossi, pulsanti, alcuni ancora sanguinanti che correvano sulle gambe intensificandosi sull’interno coscia. Vidi il sangue, per buona parte coagulato, di cui ero cosparsa, e mi venne la nausea.

Saltai giù dal lettino e raggiunsi il water, dove vomitai. Mi sentii subito stremata, e Rosalie mi afferrò prima che cadessi atterra. «Ti lavo, ci impiegherò qualche minuto in più, va bene?».

Annuii. Non volevo rimanere sporca di sangue.

Poi, quando fece per togliermi il resto degli indumenti lesse la titubanza nei miei occhi. «Lui è via, non leggerà nei miei pensieri».

Lasciai che mi lavasse e non mi fermai ad osservare l’acqua rossa che mi scorreva addosso.  

«Sai, lui soffre molto non sapendo come stai». Rose mi sorreggeva con un braccio, mentre con l’altra mano mi strofinava con la spugna e faceva passare il getto dell’acqua per risciacquarmi.

«Non sono brava come Alice a mascherargli i miei pensieri, ma lui ha promesso che non li leggerà, anche se la cosa lo uccide. Bella…».

Fermai le sue parole con un gesto della mano, non riuscendo più ad arginare il dolore che sentivo dentro, e lei sospirò. Mi avvolse nell’asciugamano e mi stese sul lettino, poi mi medicò. Tentai di non pensare a quello che stesse facendo e mi lasciai andare sul lettino, inerme.

Non era facile, ma resistevo. Ci aveva impiegato più di cinque minuti, dato che ora ne erano passati già sedici e trentasette secondi, ritardo dovuto soprattutto alla doccia; tuttavia la ringraziai del fatto che mi avesse toccato il meno possibile e che mi sfiorava appena con la garza, attenta a non toccarmi neppure per sbaglio con le mani.

«Finito» disse poi, quando mi mise nuovamente le bende e un nuovo pigiama, di cotone, giallo questa volta, e un po’ più corto del precedente, dato che lasciava intravedere le bende che arrivavano appena sul ginocchio.

Mi prese nuovamente fra le braccia e mi portò a letto, mi sistemò le coperte e mi diede la buonanotte.

«Buonanotte amore» disse un’altra voce, quando la porta della stanza si fu chiusa. Edward era di nuovo accanto a me.

Mi accoccolai su me stessa e, stremata, sprofondai nel buio.

Immagini terribili comparvero dinanzi ai miei occhi. Girovagavo nella foresta, e sentivo i rami, fastidiosi, sfiorarmi le braccia, toccandomi, così aumentavo il ritmo della corsa e quelli mi toccavano con più insistenza. Più aumentava la corsa, più mi sentivo toccare, più volevo sfuggire, più mi sentivo intrappolata, finché, qualcosa non mi costrinse a fermarmi.

Un cadevate giaceva al suolo, in una pozza di sangue. La carotide recisa.

Mi svegliai, seduta sul letto, ansate, sudata, urlando.

«Bella, amore, era solo un brutto sogno…» mi diceva Edward, che mi fissava preoccupato con gli occhi quasi color onice.

No, non era un brutto sogno, quella era la realtà. Ricaddi fra i cuscini, scoppiando in un pianto disperato.

Vidi la mano di Edward avvicinarsi al mio viso, tremante, con un espressione sofferente, ma poi la ritrasse, sospirando e abbassando lo sguardo.

Mi faceva malissimo vederlo così, e soprattutto mi faceva male sapere che ero io la causa di tutte le sue sofferenze, ma dato che non riuscivo più a creare un muro intorno alla mia mente (il sogno della notte ne era la testimonianza) non potevo permettere che anche la difesa costruita intorno al mio corpo cadesse.

Così piansi, disperata, finché non riuscii ad arginare le lacrime in singhiozzi asciutti e convulsi e mi rannicchiai cu me stessa, tremante, scossa da brividi freddi e sudata.

Vidi Edward, che ora rientrava perfettamente nella mia visuale, muoversi. Poi vidi la sua mano avvicinarsi e il contatto con qualcosa sul mio orecchio. Capii che mi stava misurando la febbre. Sentii il bip e mi sfregai gli occhi, per togliere le ultime lacrime intrappolate fra le ciglia.

«E’ salita di nuovo» lo sentii bisbigliare sgomento. Poi vidi il suo volto meraviglioso proprio davanti ai miei occhi. «Mi prenderò io cura di te adesso, non ti preoccupare. Ci sono io ora, siamo di nuovo insieme» mi disse gentile, abbozzando un sorriso.

Si avrei voluto dirgli. Adesso siamo di nuovo insieme. Ma non lo feci. Tuttavia, non ebbi la forza di rifiutare l’aiuto che mi offriva, così lasciai che si prendesse cura di me.

Scomparì per un attimo, poi tornò con Carlisle e Rosalie.

Mi cancellai il sudore dalla fronte, rigirandomi supina.

«Sei sicura che non ci siano infezioni, la febbre era scesa, come ha fatto a risalire, così tanto poi?» chiese Carlisle, pacato.

La voce di Rosalie invece era molto più ansiosa. «No, sono sicura… Insomma Carlisle io non sono un medico, è tutta teoria per me, non mi sembrava ci fossero infezioni, le ho anche fatto la doccia, insomma, più di così, non so che fare…».

«Bella» mi chiamò Carlisle, sporgendosi verso di me guadandomi negli occhi. «Ti bruciano le ferite, hai dei fastidi?».

Sentivo il mio stesso respiro pensante e lento nelle orecchie.

«Bella». Carlisle chiuse e riaprì gli occhi. «Ti prego, questa informazione mi serve».

Scostai lo sguardo dai suoi occhi venati di scuro e vidi il volto di Edward, dall’altro lato, che mi guardava, quasi implorante.

Non potei non far nulla.

Proprio quando Carlisle stava riaprendo bocca per implorarmi ancora scossi il capo in segno di diniego, piano, causandomi comunque un’ondata di vertigini. Questo scatenò un moto di gioia che comparve palese sul volto di Edward. Mi sentii più in pace con me stessa, così chiusi gli occhi, tentando di riposare. Era stato difficile farlo, muovermi per compiere un azione, riprendere per un attimo consciamente il controllo del mio corpo.

Poco dopo, quando ero quasi scivolata nel dormiveglia, sentii qualcosa di ghiacciato sulla fronte rovente. Spalancai gli occhi, preoccupata, ma mi sbagliavo, non era una mano, era una pezza bagnata con dell’acqua ghiacciata.

Edward mi sorrise. Sembrava decisamente più speranzoso rispetto al mio primo risveglio. Ma le sue speranze svanirono quando, dopo ore, ancora non avevo aperto bocca e non mi ero mossa dal mio posto.

Mi cambiava continuamente il panno sulla testa, di tanto in tanto mi controllava la febbre e mi diceva qualcosa, sempre attento a non sfiorarmi neppure. Quella era la cosa più difficile. Non rispondere, non toccarlo. Mi permettevo di guardarlo. Restavo a fissarlo per lunghissimi tempi, avevo deciso di potermelo concedere. E non volevo rinunciare alla sua presenza, non avevo abbastanza forza di volontà per farlo.

Credo che dopo un po’ scivolai nuovamente nel sonno perché non vidi il suo viso per un bel po’. Ma sentivo ancora qualcosa che mi teneva in contatto con lui, perché a svegliarmi furono dei mormori che provenivano dall’altro lato della porta.

Prima fra tutte sentii la voce di Edward «No, ha ancora la febbre alta, ma… Charlie, ti devo avvisare, non reagisce spesso, non vuole essere toccata e non parla… spero che magari con te si comporti in modo diverso».

«Ne dubito, se non l’ha fatto con te… Sembra che stia proprio come quando… beh sai… mi dispiace…» una pausa, dei singhiozzi. «E’ tutta colpa mia questa volta, sono stato io ad incoraggiarlo, e non sentivo quello che Bells mi diceva…» ancora singhiozzi.

«Bisogna essere forti, per lei. Non è colpa tua, Charlie, inutile compiangersi…».

La mia mente fu ancora annebbiata qualche istante, poi vidi comparire il volto di mio padre davanti ai miei occhi.

«Bells» mi chiamò.

I suoi occhi erano gonfi e rossi per il pianto.

«Piccola, piccola mia, cosa… Cosa ti ha fatto…» disse come una nenia.

Rimasi imperturbabile mentre Edward mi cambiava il panno, ormai caldo, sulla fronte. I miei occhi rimasero semichiusi.

Probabilmente mio padre restò lì ancora a lungo, poi non lo vidi più. Al suo posto c’era Esme.

«Tesoro, ti ho preparato qualcosa da mangiare» mi disse gentile.

Mi dispiaceva vederla così affranta.

«Bella, dovresti mangiare, sei molto debole» incalzò la voce di Carlisle, con la stessa gentilezza.

Mi su un fianco, per non leggere la tristezza negli occhi di quella che consideravo come una madre.

«Amore» mi disse Edward guardandomi intensamente «mangia qualcosa».

Chiusi gli occhi e mi strinsi al cuscino, sentendo le guance rigarsi di lacrime.

«Cosa facciamo?» chiese poi.

Rispose Carlisle. «Non la posso obbligare».

Il tepore mi avvolse nuovamente, sospendendomi nell’annebbiamento. A farmi compagnia il mio respiro lento sul cuscino.

Mancava qualcosa. Qualcosa che non consideravo, ma che quando non c’era si faceva sentire. Non avvertivo il profumo di Edward vicino al mio viso, né il suono della sua voce che mi sussurrava dolci parole nell’orecchio.

Non poteva essere andato via.

Mi sollevai, fino a mettermi seduta, e il panno che avevo ancora in fronte cadde sulla coperta. Mi guardai intorno. C’era Esme, Carlisle e Rosalie. Nessuna traccia di Edward.

Non poteva avermi lasciata sola.

Sentii le lacrime scendere automaticamente, silenziose dai miei occhi.

«Bella?» mi chiamò Esme, preoccupata.

Singhiozzai, guardandomi ancora attorno alla sua disperata ricerca.

Vedevo i volti dei presenti osservarmi preoccupati. Volevo Edward.

I singhiozzi si fecero più ravvicinati.

La porta della stanza si spalancò e lui entrò. «Tesoro, sono qui».

Mi asciugai le lacrime, tirando su col naso. Tutti ci guardarono sollevati, e uscirono man mano dalla stanza, lasciandoci soli.

«Dai su, riposa, mettiti giù» mi disse dolce Edward, avvicinandosi a me.

Mi stesi nuovamente fra i cuscini e lui mi sistemò la coperta, rimettendomi il panno bagnato in fronte.

«Scusami, non volevo lasciarti sola, non me ne andrò più, promesso» disse guardandomi negli occhi.

Annuii, poi li chiusi.

 

Ragazze, io sono stata non brava, non bravissima, stupenda!!! Ma chi ve li fa tanti aggiornamenti così ravvicinati?! u.u

Ok, ora sto esagerando un po’ :P

Però dai ragazze mie, scuotetevi un pochino che mi sembrate tutte addormentate per via del caldo… Poi, nessuno aggiorna, è.é

E io guardate… grr… Mi innervosisco in questi casi… Ma insomma, dove siete finite???!

L’ultima volta non ci sono stati neppure abbastanza istinti omicidi… Ma che state a fa? Jacob vi a distribuito dosi industriali di valium e lexotan???!

-.- Ragazze, Svegliaaaa!

Vi voglio belle allegre e determinate, pronte e uccidere, anche me se necessario, oppure vi devo scuotere io, che dite??!

 

Vabbè, nel prossimo capitolo giuro che mi vendico se non vi mettete in questo stesso istante a scrivere le vostre storie, come tanti topini bianchi da laboratorio, capito???

Ne faccio accadere di tutti i colori, le peggiori cose… u.u

 

Nel prossimo capitolo ne accadranno davvero di tutti i colori, ma questo è scontato, ma se non fate le brave sarò ancora più cattiva! =P

 

patu4ever nono uccidermi, no!!! :P Dai su, che c’è stato il bel colpo di scena… eheh dai!! *.* E poi come dici tu, il cane è morto, dunque no problem! E poi tu non guardare il cavillo, anche se questi capitoli sono un po’ tristi pensa positivo, quando sarai tornata avrai letto quello in cui si risolve tutto e quindi sarà meglio, ma non posso lasciare queste qui che stanno ancora a leggermi in assoluta agonia! Sarei troppo crudele! J

azaz ahah, davvero spero potrai sistemare presto questa cagnolina e magari riuscire a farla stare un po’ tranquilla, eh? Che ne dici? Si, con quella cosa di “eccellente” sono morta dal ridere… Anche se non so come sei fatta mi ti immaginavo con tanto di dita e sguardo malefico! XD Ti è piaciuto il capitolo?! Sono contenta, si, insomma, era proprio il capitolo perno di tutta la storia, si trova anche più o meno a metà… Non te l’aspettavi che fosse Bella a farlo, vero?! Eheh, con Edward sarebbe stato troppo banale, e poi così, hai ragione tu, Bella ne è uscita proprio male… Ecco ora mi aspetto di sentire un “eccellente” da qualche parte… XD Spero che questo capitolo ti sia piaciuto, ma ti dico solo una cosa, il prossimo sarà ancora meglio!!! *.* Vedrai… sarà davvero da leccarsi i baffi, spero che dirai davvero tanti “eccellente” perché se li merita tutti!!! Muahahah, mamma mia, come siamo sadiche! XD

_Aislinn_ Ohh! Finalmente qualcuno che ha notato che in realtà Rose non ha ancora concluso niente!! Allora qualcosa valgo scrittrice! *.* Oppure sei tu che sei una lettrice perspicace! XD Si, comunque si riprenderà fra poco, promesso… J Speriamo che io non ti abbia tolto qualche anno o.O Perché mi servi bella fresca per leggere i miei capitoliiii! XD

_Kiarina Cullen_ ^^ Grazie mille! Sono contenta di sapere che ci sia qualcuno che non nutre istinti omicidi nei miei confronti! XD Beh, questa depressione durerà un po’, ma l’importante è che rimane un punto fisso: Bella ama Edward e fa questo perché lo ama! J

samara28 sisi, non attirerà disgrazie ancora per un bel po’ XD Le Angurie e il Freddo? Perché non le angurie fresche di frigo dopo un bagno a mare allora! XD La cosa di tua madre e del mocio mi ha fatto morire dalle risate!!! Anch’io adoro il freddo, infatti anche d’inverno me ne esco sul balcone per farmi venire i brividi!!! Che bello! *.*

mieme Nono, non mi sguinzagliare proprio i cani! I gatti, i criceti, o i koala, basta che non mi chiami i cani eh?! E poi, dai, la reazione di Bella è comprensibile. Ha ucciso una persona ed è quasi stata violentata… insomma, non è una cosa da tutti i giorni eh! ^^ Dai, tutto si risolverà presto, non abbandonarmi! XD

hale1843 Sisi Jake è… hhh… però io preferisco Carlisle hhh Carlisle… ha il fascinoso fascino da medico! E col camice è da sbav *Q* Visto Rose che dolce? Ma nei prossimi capitoli lo sarà ancora di più! E poi c’è anche Eddy… Sempre presenteeee!!! J

littleSmiley Povera bambina, ma tu pensi che capisce quello che leggi? Speriamo di no, altrimenti penso che adesso sarà traumatizzata! Quante pagine ho scritto? Sette. Di solito ne scrivo sei, quella è la media diciamo… Mi raccomando, calma, credo che dovrei aggiungere un avviso prima di ogni capitolo perché non vorrei farti partorire prima del tempo, sai?! Eheh… J

Noemix grazie!!! *.* Sapere che non hai mai pensato a bastonarmi, a parte un trascurabile possibile proiettile conficcato in un polmone con successivo collasso e morte, mi ha molto rassicurato! ^^ Sono contenta che tu capisca la reazione di Bella, cioè, a me, anche se stanno accadendo tutte queste cose, dico, a me, piace. Non sono pazza, no. Mi piace! Anche se… beh… Eddino c’è comunque no?! J

cullengirl sisi in effetti Rosalie è l’unica che potrebbe aiutarla! E tu trascura la violenza, e pensa piuttosto al cane. Che è morto. Morto. Morto. Morto. Imprimilo bene bene nella mente e non te ne dimenticare!!! J Si, in effetti sono una golosona! ^^ Ma che ci posso fare se mi piacciono le angurieeee!

Franzeschina come la caccia alle streghe! O.O Menomale che non mi odiiii! *.* E edponi quella mazza chiodata, te l’ho detto già l’altra volta, fra due capitoli più o meno tutto sarà risolto, lo giurooooo! ^^ Basta che nel frattempo non mi bruci al rogo! eheh

SIRYA95 Grazie mille! ^^ Menomale che sei giovane, se no chissà quanti infarti ti sarebbero venuti! Sai, io non sono sadica (beh non nei confronti delle lettici ^^), ma sono contenta che tu abbia sofferto mentre leggevi. Significa che ho adempito al mio compito! Ma non sarei mai potuta… ecco si… andare fino infondo direi! Dovevi avere più fiducia in me. E’ vero Edward non sarebbe potuto morire, ma Bella era sconvolta, insomma, è volato giù nel burrone!!! Sono contenta tu abbia apprezzato la reazione di Bella, e pensavo che mi avresti uccisa per questo fato che non vuole essere toccata invece l’hai presa bene! ^^

Bellissima Cullen non ti preoccupare, avrai altri con cui prendertela! ^^ E poi adesso Edward sarà sempre presente d’ora in poi, quindi… don’t worry. Ti è piaciuta la parte con Rose? Eheh, ma adesso… beh, anche con Rose ci sono un po’ di problemi. E per l’anguria: no! Anche tu togli i semini!!!

Wind XD mi hai fatta morire di risate. Allora, per la cavalleria solitaria la spiegazione c’è, e per Bella che pensa che Edward è morto, tieni conto che Bella era sotto shock. XD E Rosalie… si… XD Mamma mia, ogni volta che rileggo quello che hai scritto muoio di risate! Intanto il cane è morto, alè, alleluia! J

Padfoot_07 E già si, l’intento era proprio quello, farvi andare sulle montagne russe! ^^ A parte tutto, il giubilo e l’istinto omicida ecc… sono contenta ti sia piaciuta la reazione di Bella. Si insomma, se l’avesse ucciso Edward sarebbe stato troppo scontato, invece Edward lo mena e Bella gli da il colpo di grazia. Meglio, no? Non tolleri i semi eh? mmm vedrò di eliminarli, come ho fatto con Jacob. è.é

lullaby_4ever eh già povera Bella, ma anche povero Edward! E secondo me le angurie non sono solo il frutto più buono dell’estate, ma anche dell’anno! J

Cristy97 no, non ti preoccupare, ho letto lo stesso! ^^ Ma lo sai che anch’io ho sempre le mani e i piedi freddi? Mio nonno mi diceva sempre “freddo alle mani, caldo al cuore”. Già, ma io rimango sempre un pezzo di ghiaccio! Scusami se ho scritto un capitolo troppo struggente! :P E mi dispiace anche di aver fatto quello che ho fatto ma ormai l’ho scritto e pensa che le poteva andare peggio. J

Nessie93 Come togli tutti i semi? No, no, ma davvero dici?! o.O Che pazienza, davvero! E che hai combinato, eh? è.é Sei andata a leggere la fine… questa te la faccio pagare, ancora non so come, ma te la faccio pagare!!! Vabbè dai sarò clemente, giusto perché mi hai invitato alla festa hawaiana, solo se balla anche il cane con il gonnellino però! E’ vero, Edward teoricamente non poteva morire, ma tieni conto che la poverina era sotto shock… eheh No, non credo che medicandola si possa accorgere che è incinta, no davvero ^^ E cmq si, Edward c’era al suo risveglio… certo, è stata una cosa un po’ sui generis, ma… l’importante che c’era!!!

luisina No che non ti voglio male tesoro, io ti voglio un sacco bene!!! Beh, si, ho tentato di non particolareggiare troppo e soprattutto mi sono dimenticata di mettere all’inizio un avviso per gli stomaci delicati? Che dici, lo scorso capitolo era da raiting rosso?

foxina è già diciamo che è un principe azzurro un po’… “sui generis” và… J In effetti si, è un concentrato di emozioni. “la uccido o non la uccido, la uccido o non lo uccido?” avete pensato tutte questo verooo? Povera me! T.T E beh si in effetti ora sia Bella che Edward stanno soffrendo parecchio, ma… con l’aiuto di Rosalie… in parte ma soprattutto con la forza di volontà di Bella, tutto si sistemerà! ^^ C’è ancora qualche tuo neurone che sta leggendo cosa scrivo? Eh no eh, non farmi scherzi, ti voglio fresca e pimpante! J

BellaJey E’ vero le angurie sono dolci, buone, fresche e succose! *Q* Visto? Bella lo ha fatto fuori. Fatto bene no? Si, in effetti penso che parecchie avrebbero voluto uccidermi mentre… ma poi la pioggia di vetro, il rumore e bum! Edward torna, Bella reagisce e il cane muore. Eheh ^^

damaristich si, le passerà. Presto. Beh relativamente. Ma le passerà J E si, io mi premuro sempre di trasmettere attacchi di panico alle persone u.u No no, scherzo, sono contenta di essere riuscita a comunicarvi qualcosa, davvero! *.*

mazza A) L’ha usato meglio dopo! Eheh B) Appunto, no comment, era il cane, era scemo… C) Corretto, grazie di avermelo detto!  D) Si che schifo, era per aumentare la ripugnanza! Bleah… E) Povera, no dai, non rimanere sconvolta! Poveretta! F) No Povera povera piccoletta!!! >.< G) Appunto, fai bene! Ma no dai, sorridi pure!!!H) XD XD Ok dai, penso si sia preoccupata abbastanza, infondo il suo unico pensiero era Edward in quel momento! ^^ I) Emm… calma mazza, respira a fondo, segui il mio respiro. Inspira. Espira. Piano. J) Sisi è morto non ti preoccupare, non stai sognando!!! J J J K) No piccola povera non piangere piccina… L) Piccina!!! Adesso mi fai piangere tu! Te lo do io un bel bacino virtuale, ecco qui, smack :* Dai su Edward non è morto, Bella ha reagito e poi i dialoghi finali sentimentali… non mi uccidi vero? *.*

araba89 e si, mi avevano chiesto di avvisare quando avrei postato, ma purtroppo non lo posso fare ogni volta, perché scrivo i capitoli man mano, quindi… Si, esattamente hai previsto cosa sta accadendo! Edward che sta lì a mangiarsi le unghie e Bella che si sente indegna e soprattutto sente la colpa per l’omicidio… hhh…

__TiTtA__ che tempismo vero? E già… beh, un po’ prima poteva arrivare sai, ma meglio accontentarsi di quello che si ha. Ebbene, Edward è rimasto accanto a lei, non l’ha abbandonata nonostante lei non lo voglia… E poi c’è Rosalie dai, e tutto si sistemerà presto! ^^ E i guai non avranno fine! ;)

miss_cullen90 Già si, non ti preoccupare! Dai, anche se ora il clima è un po’ particolare tutto si sistema prestissimo! J E poi c’è la cara Rose… E Edward sempre in giro… Che bello no? J

Hanairoh E invece no! Visto che bel regalino? Che aggiornamento a tempo di record che ho fatto l’ultima volta? Sono stata brava, no? :D Sisi, concordo anch’io lo scorso capitolo è stato molto… avvincente, uno dei migliori della storia. Per me è il… quarto più o meno in lista… Si, sullo stupro o tentato stupro J Ho lasciato appositamente un’ombra di dubbio, perché mi serve come espediente narrativo! ^^ E anche un’altra cosa che hai detto dopo mi serve come espediente narrativo! Ma tu mi sgomini tutti i trucchi? L Ma come sei perspicace cara… Bello come reagisce vero? Sinceramente quella parte l’ho scritta qualche mese fa, quand’ero un po’ ispirata sulla vendetta, quindi… diciamo che l’ho “applicata”. Eheh…

lisa76 nono, XD Oddio, ogni volta faccio star male qualcuno qui… Non piangete! Fra un po’ tutto si

sistemerà, dopo la pioggia viene sempre il sole! ^^

Lau_twilight  E’ uguale, non mi cambia nulla, te l’ho detto solo per informazione ^^ Keska o Francesa mi è indifferente. Già Rosalie è stata davvero unica vero? Beh, mi sembrava la più adatta per… insomma, l’affinità con il problema… Bella è stata coraggiosissima, ma questo… eh, questo ha comportato un grande dolore in lei. Togliere una vita non è mai una cosa piacevole, anzi…

cloe cullen ok, la mail di delirio l’ho letta in ritardo quindi… XD Non ti preoccupare… per il ps… si. Vedrai cosa accadrà… eheh… Si è vero, anche Bella avrebbe dovuto pensare che Edward non sarebbe morto, questo dovevo scriverlo acci… ma era troppo scossa per fare pensieri coerenti cmq, quindi… E Bella si riprenderà presto… eh, diciamo, narrativamente presto dalla batosta dai…

ledyang XD No, non l’hai violentata, non… nel senso stretto del termine ecco… Ti prometto, anzi no, ti giuro, che i vecchi capitoli, torneranno prestissimo e anche per un tempo più lungo questa volta. Contenta?

 

*SONDAGGIO*

Chi di voi strozzerebbe chi se ne è andato in vacanza?

Io, sto qui a cosuccia mia, il fatto che il mare mi sta praticamente incollato è un dettaglio u.u

 

Ahh ragazze, una cosetta, nel prossimo capitolo metterò una mia foto. Non perché sono bella, non perché sono una modella, ma perché mi piace il contatto visivo con le persone! J

Ovviamente poi voi, chi vuole, dovrebbe mandarmi una mail con la sua foto! *.* Lo farete, vero?! *.*

   
 
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