Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: heliodor    30/01/2019    2 recensioni
Joyce è nata senza poteri in un mondo dove la stregoneria regna sovrana. Figlia di potenti stregoni, è cresciuta al riparo dai pericoli del mondo esterno, sognando l'avventura della sua vita tra principi valorosi e duelli magici.
Quando scoppia la guerra contro l'arcistregone Malag, Joyce prende una decisione: imparerà la magia proibita per seguire il suo destino, anche se questo potrebbe costarle la vita...
Tra guerre, tradimenti, amori cortesi e duelli magici Joyce forgerà il suo destino e quello di un intero mondo.
Fate un bel respiro, rilassatevi e gettatevi a capofitto nell'avventura più fitta. Joyce vi terrà compagnia a lungo su queste pagine.
Buona lettura!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Cronache di Anaterra'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Abiura

 
"Dimmi perché dovrei arrestare questa donna" disse Mire fissandola con sospetto.
Bryce ansimò per la rabbia. "È una traditrice."
"Gladia di Taloras? È la nostra migliore alleata. E un'amica" rispose Mire.
L'ufficio della reggente si era svuotato dopo che Bryce aveva lanciato la sua accusa. Di tutti i presenti erano rimasti solo Vyncent e Bardhian. E Ronnet.
Il principe di Malinor stava per uscire quando Bryce aveva fatto la sua mossa e adesso era lì, con le braccia incrociate e l'espressione divertita.
Bryce lo odiava. Odiava quel suo atteggiamento irritante. Ma soprattutto odiava la donna che era apparsa all'improvviso nell'ufficio di Mire.
Gladia di Taloras.
Non l'aveva mai incontrata di persona fino a  quel momento ma aveva pensato spesso a lei, fin da prima di lasciare Valonde.
Quando aveva saputo del suo arrivo aveva pensato di precipitarsi sulla sua nave con una nutrita scorta di soldati e stregoni del circolo per imprigionarla, ma in quel momento lei era protetta dai suoi soldati e non voleva scatenare una battaglia dopo quello che era successo.
A malincuore era dovuta partire senza poterla toccare. Ma adesso lei era lì, senza nessun altro a proteggerla se non la ragazzina che si portava dietro.
"Sarà amica tua" disse Bryce trattenendo a stento la rabbia. "Ma non mia, né di Valonde."
Mire la fissò sgomenta. "Che cosa avrebbe fatto di così tremendo?"
Bryce fece per risponderle, ma Gladia l'anticipò. "Credo di poter rispondere da sola" disse.
"Allora lo ammetti?" fece Bryce. "Confessi il tuo crimine?"
"Non so di cosa parli" disse Gladia con aria di sfida.
"Falla incatenare" disse Bryce rivolta a Mire. "E vedrai come ti dirà tutto."
"Nessuno incatenerà la zia" disse la ragazzina al fianco di Gladia.
Bryce la fissò con severità. Erano dei dardi magici quelli che vedeva brillare tra le sue mani? Era così folle da sfidarla proprio lì o non la conosceva?
Gladia le fece un cenno con la mano. "Non adesso, Eryen. Posso risolvere questo increscioso equivoco da sola."
La ragazzina sembrò rilassarsi, ma non smise di fissare Bryce con aria di sfida.
"Figliola" disse Gladia rivolgendosi a Bryce. "So perché sei in collera con me. Ho parlato con tuo padre e lui mi ha detto che ti ha informato di ciò che è accaduto sedici anni fa."
"Hai coraggio a chiamarmi figliola."
"Potresti essere mia figlia."
"Che gli inferi mi portino via" esclamò Bryce al culmine della collera. "Sei salva solo perché siamo in questa stanza e potrei colpire qualcuno che non c'entra. Usciamo di qui e ti farò rimangiare tutto ciò che hai detto."
"Adesso basta" gridò Mire. "Stai passando il limite, Bryce di Valonde."
Bryce puntò l'indice contro Gladia. "Domandale che cosa è successo sedici anni fa. Chiedile del crimine che ha commesso."
"So già quello che devo sapere" rispose Mire.
Bryce la fissò stupita. "Tu ne eri a conoscenza?"
La reggente di Malinor annuì grave. "Non nei particolari, ma solo quello che Gladia ha ritenuto di dovermi dire. E so che è qualcosa di difficile da accettare, ma siamo in guerra e dobbiamo fare dei sacrifici."
"Voi giocate con le vite di altre persone" disse Bryce incredula. "Senza rendervi conto del male che avete fatto."
"Ce ne rendiamo conto invece" disse Gladia. "Non c'è giorno della mia vita in cui non ripensi a quello che accadde a tua madre. E non c'è giorno in cui non mi dico che era la cosa giusta da fare, che tu ci creda o meno."
"Io non ti credo" disse Bryce. Guardò Mire. "E sto perdendo la fiducia anche in te." Senza attendere la replica si voltò e uscì dalla stanza.
Elvana, Vyncent e Bardhian la seguirono.
"Bryce" disse la prima. "Vuoi fermarti un attimo e spiegarci? Bryce?"
Lei non l'ascoltò. In quel momento i suoi pensieri erano tutti per Joyce. Fino a quel momento aveva tenuto dentro di sé la pena che provava, ma la vista di quella donna aveva rotto gli argini di una diga ch stava già per straripare.
Voleva colpirla. Era stata sul punto di farlo. E non solo per darle una punizione. Voleva colpirla fino a che non si fosse più mossa. Fino a che del suo corpo non fossero rimaste che briciole.
Era un pensiero terribile. Nemmeno durante lo scontro più duro aveva desiderato infliggere così tanto dolore a un avversario.
E Gladia era un'alleata, per giunta. Ora che la rabbia stava scemando, iniziava a pensare alle conseguenze del suo comportamento.
Potrei aver spezzato l'alleanza con Taloras, si disse. E forse anche quella con Malinor. Fu tentata di tornare indietro per chiedere perdono a Mire, ma sarebbe sembrata ancora più patetica e debole di quanto non fosse in realtà.
"Bryce, dannazione, vuoi fermarti o no?" fece Elvana afferrandola per la spalla.
Lei si voltò. "Per favore, ho bisogno di restare da sola per un po'."
"Non credo proprio" rispose l'amica. "Sei sconvolta e dopo quello che hai detto ho paura che tu faccia qualche sciocchezza."
"Ora sono calma."
"Sicura?" Elvana le indicò le mani.
Tremavano.
Bryce deglutì a vuoto. "Mi serve del tempo per calmarmi e pensare. Da sola. Sul serio." Marciò verso la sua stanza.
Vyncent e Bardhian la seguirono in silenzio, mentre Elvana non la smetteva di parlare.
"Tu adesso ci spieghi che cosa è successo di lì" stava dicendo l'amica. "E se sarà il caso, penseremo noi a quella donna."
"Ti prego" disse Bryce cercando di restare calma. "Non peggiorare le cose."
"Non ti ho mai vista così" disse lei.
"Mi sta già passando."
Entrò nella sua stanza e richiuse la porta.
Pochi minuti dopo, qualcuno bussò.
Quando andò ad aprire vide che era Vyncent.
"Li ho convinti ad andare via" disse restando sulla soglia. "Dicendogli che avrei fatto io la guardia."
"Sono prigioniera?"
"In verità, temevo che venissero le guardie di Mire a prelevarti dopo quello che hai detto. Per un attimo ho temuto che attaccassi davvero lady Gladia."
Bryce lo lasciò entrare e chiuse la porta. "Anche io" disse dirigendosi verso una sedia imbottita.
Vyncent rimase in piedi accanto alla scrivania. "Sei pronta a spiegarmi che cosa è successo? Che ha fatto di così grave quella donna?"
Bryce lo fissò in viso. "Prima dimmi che tu non ne sapevi niente."
Lui si accigliò. "Riguardo a cosa?"
"Tu conosci bene quella donna. Gladia ti ha dato i sigilli di Taloras."
Vyncent annuì. "Ti ho spiegato perché lo fece. Voleva aiutarci nel viaggio alla ricerca di Malag. E di Joyce."
"Era la coscienza che la perseguitava" disse Bryce. "Ecco perché l'ha fatto."
"Non capisco."
"Capirai quando ti avrò detto quello che mio padre mi ha raccontato."
"Cosa?"
"Ricordi il giorno in cui gli parlai, dopo l'attacco a Valonde?"
Vyncent annuì. "Ricordo che eri sconvolta."
"Lo sono ancora." Bryce gli raccontò che cosa gli aveva detto suo padre. Gli disse del piano di Gladia per attirare un certo Robern in trappola e dello scambio che avevano fatto per salvare Joyce.
Quando ebbe finito, aveva le lacrime agli occhi.
Vyncent fissava il pavimento e scuoteva la testa. "Joyce era uno degli eredi?"
"È" lo corresse Bryce. "Ma hai ragione, lo era, prima che quel Robern la privasse di ogni potere."
"Ecco perché è nata senza" disse Vyncent. "Ma è possibile? Voglio dire, esiste qualcosa in grado di privare dei poteri una persona?"
"Io credo che l'abbia maledetta" disse Bryce. "O qualcosa del genere. Una maledizione spiegherebbe ogni cosa."
"Ma come può una maledizione privare una persona dei suoi poteri?"
"Un'abiura molto potente" disse Bryce.
"Gli abiuratori sono rari."
Bryce scosse la testa. "Può sembrare incredibile, ma le cose stanno così."
Vyncent annuì. "In questo caso, se quel Robern morisse..."
"È uno dei luogotenenti di Malag" spiegò Bryce. "E non è detto che uccidendolo funzioni. Ho persino paura che una cosa del genere possa uccidere anche Joyce e mia madre."
"Sarebbe terribile" disse Vyncent. "Che intendi fare?"
"Voglio dare la caccia a quel Robern" disse Bryce. "Ovunque si trovi. Lo troverò e lo costringerò a rimuovere la maledizione o qualunque cosa sia. E se non lo farà..."
"Hai appena detto che se lo uccidi potresti fare del male a Joyce."
Bryce strinse i pugni. "Quello che gli farò sarà peggio della morte." Si diresse alla porta. "Andiamo."
"Dove?" le chiese Vyncent.
"Da quella donna. Gladia."
"Non credo sia una buona idea" disse lui preoccupato.
"Non voglio farle del male." Aprì la porta. "Almeno non prima che mi abbia detto tutto quello che sa su quel Robern e dove posso trovarlo."
 
Trovarono Gladia di Taloras ancora nell'ufficio di Mire. Appena la reggente vide arrivare Bryce scattò all'istante.
"Spero che tu sia qui per porgere le tue scuse a lady Gladia" l'ammonì.
Bryce la ignorò. "Sono qui per fare delle domande a questa donna" disse indicando Gladia.
"Prima devi scusarti" disse Mire.
"Non ce n'è bisogno" disse Gladia con tono pacato. Al suo fianco c'era ancora quella ragazzina dallo sguardo sfrontato.
Bryce notò che non la perdeva di vista un attimo, ma si sforzò di ignorarla.
"So cosa vuoi chiedermi" proseguì Gladia. "Ma ti dico subito che non lo so."
"Non ti ho ancora posto alcuna domanda" disse Bryce.
"Tu voi sapere dov'è Robern."
Bryce sentì la rabbia crescere di nuovo. Dovette faticare per reprimerla. "Allora dimmi tutto quello che sai su di lui."
"So molto" disse Gladia. "Ma niente che possa aiutarti davvero. Non so dove sia in questo momento né dove sarà. Non so nemmeno se sia vivo o morto."
"Se fosse morto, Joyce avrebbe i suoi poteri."
"Sciocca" rispose lady Gladia. "Credi che Robern sia uno stupido? Non avrebbe legato la sua maledizione alla propria vita. Non col rischio di vedere tutto vanificato da uno sciocco incidente."
Bryce si accigliò. "Vuoi dire che Robern non ha maledetto Joyce?"
"L'unica persona che è stata maledetta è tua madre, la regina Marget" disse Gladia. "Riflettici, era la cosa più saggia da fare. Robern la maledisse affinché non potesse mettere al mondo un figlio dotato di poteri. E così è stato. Anche se uccidi Robern, non farai altro che rimuovere la maledizione da tua madre. Ma la tua sorellina resterà lo stesso senza poteri."
"Allora dimmi perché Malag ha cercato di rapirla" disse Bryce. "Se lui sapeva che non era più un pericolo..."
Gladia annuì calma. "Credo che Malag non si fidi più di Robern, dopo il suo voltafaccia."
"Vuoi dire che l'ha tradito? Che è passato dalla nostra parte?"
In quel caso forse c'è una speranza, pensò Bryce.
Gladia scosse la testa. "Tradito, sì. Ma non credo sia dalla nostra parte. O dalla parte di qualcuno che non sia lui stesso. È da tempo che Robern fa solo i suoi interessi e io non ho idea di quali siano. Sono passati troppi anni da quando credevo di capirlo davvero. Che sciocca sono stata."
"Quindi mia sorella è ostaggio di Malag?" le domandò Bryce. "Almeno questo puoi dirmelo?"
Gladia scosse la testa. "Purtroppo, non so dirti molto riguardo a quella povera ragazza. Non invidio la sua situazione. Essere prigioniera è brutto. Essere una prigioniera inutile potrebbe essere anche peggio."
Era quello che Bryce temeva di più. "Non mi sei stata affatto d'aiuto."
"Aspetta a dirlo" fece Gladia. "Ci sono altre cose che devi sapere. Ed il motivo per cui sono venuta fin qui è per avvertirvi di un pericolo che sta per arrivare."

Prossimo Capitolo Giovedì 31 Gennaio
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: heliodor