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Autore: GexeTheNemesi    18/07/2009    7 recensioni
Sequel de: L'erede dell'Akatsuki
Lo Tsukikage Naruto si prepara a dichiarare guerra a Konoha, ma prima deve trovare e catturare l'ultimo bijuu rimasto ancora in circolazione: Hachimata dalle otto code. Quello che Naruto ancora non sa è che il demone dalle otto code si è rintanato nel corpo del suo miglior amico: Sasuke Uchiha.
Finalmente conclusa XDXD!!!
Genere: Avventura, Azione, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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in ginocchio: scusate…







La statua del re dell’inferno si ergeva in tutta la imponenza nella grande piazza del villaggio segreto della luna rossa e i membri rimasti dell’akatsuki erano intenti a estrarre il bijuu dalla sua forza portante.
Era da appena 24 ore che erano lì, eppure l’estrazione del bijuu era quasi completata, merito del nuovo leader dell’akatsuki: Naruto o, come ora preferiva che lo chiamassero, Tsukimaru. Mentre l’operazione di estrazione procedeva, tutti i ninja del suo villaggio si erano radunati fuori dalle mura del nascondiglio in attesa che il loro tsukikage desse l’ordine di partire verso il villaggio della foglia.
Quella battaglia avrebbe segnato la fine della guerra contro non solo konoha, ma contro tutto il mondo.
L’akatsuki aveva combattuto e eroicamente resistito contro il mondo per più di sedici anni, sacrificando molto; a volte dei propri membri, a volte parte della propria umanità, ma per quanto quell’organizzazione di criminali ora fosse mutilata, immorale e senza pietà, ora era come se si trovasse sulla vetta del mondo.
Il mondo intero era nelle loro mani, bastava solo un ultimo piccolo passo, un ultimo villaggio ninja da distruggere e il mondo intero sarebbe crollato ai loro piedi.
L’estrazione si concluse, la statua del re dell’inferno sparì e il corpo esanime di Gaara cadde a terra.
«Era necessario? Gaara era uno dei nostri elementi migliori» si azzardò a dire Zetsu una volta concluso il rito.
Naruto non rispose, si limitò a guardarsi attorno e ad ammirare ciò che rimaneva di Akatsuki: Hidan, Kakuzu, Zetsu e Deidara. Tobi era sparito per motivi sconosciuti, era da quella mattina che non lo vedeva in giro.
«Io vi precedo a Konoha» disse Tsukimaru «indebolirò le loro difese quanto potrò, quando arriverete voi, dategli il colpo di grazia»
Nove code cremisi cominciarono lentamente a circondare lo tsukikage.
«e qualcuno trovi quello scansafatiche Tobi, lo voglio sul campo di battaglia quando arriverete o sarà peggio per lui e per voi»
Le code lo avvolsero completamente fino a formare una sfera di un rosso accesso, che dopo un esplosione di scintille rosse si innalzò nel cielo notturno.
«Fa paura» ammise Kakuzu dando un calcio al suo orgoglio. «mi ha fatto davvero paura»
«Altroché…» perfino Hidan fu costretto a dar ragione al suo compagno di squadra «questo Naruto fa veramente paura, e ve lo dice un immortale che ne ha viste parecchie di cose paurose»
Deidara si sforzò di fare un piccolo sorriso.
«Però… però non sarà per sempre, no?» chiese «insomma, dopo che avremo preso la fenice riporteremo in vita Hinata e magari potremo pure chiederle di modificare i ricordi di Naruto… o comunque potremo inventarci qualcosa»
«E credi che ce lo lascerà fare?» domandò retorico Zetsu. « con quella nuova medicina che si è portato a dietro il suo sistema circolatorio è in una botte di ferro per più di un’ora, e se se la prende comoda può allungare l’effetto quanto vuole. Volendo potrebbe estrarre la volpe da se stesso tutto da solo senza rimetterci neanche un graffio»
«E quindi?» chiese Hidan.
Kakuzo fece un grugnito simile ad una risata e si sedette su una delle panchine della piazza del villaggio.
«Non lo hai ancora capito, Hidan? A Naruto non interessa più evocare la fenice, il suo obbiettivo primario ora è sfogarsi»
«Beh, tanto peggio per quelli della foglio allora, non vedo come potrebbe importare a noi»
«Ci importa parecchio invece» insistette il tesoriere « perché appena avrà finito con Konoha, e penso proprio che la finirà molto presto, toccherà a noi»
L’immortale sbarrò gli occhi incredulo.
«Non è divertente, Kakuzu» avvertì « non è divertente per niente, ragazzi, diteglielo anche voi» disse chiedendo soccorso a Zetsu e Deidara, ma avevano sul volta un espressione strana: triste e preoccupata allo stesso tempo.
«Lo hai sentito anche tu quello che ha detto riguardo Tobi, no?» riprese Kakuzu «ha detto “sarà peggio per voi e per lui”. Naruto non avrebbe mai detto una cosa del genere, non il Naruto che ho sempre conosciuto e ammirato» si coprì il volto con le mani. Mai aveva avuto così tanta paura, nemmeno quando si era ritrovato il muso del demone a otto code davanti alla faccia.
«Se ho intuito abbastanza di quello che vuole fare questo nuovo Naruto» proseguì «prima distruggerà Konoha, poi il villaggio di akatsukigakure, poi tutta la terra del fuoco e poi le terre ninja circostanti, finché non sarà rimasto niente di vivo in tutto il mondo»
Hidan deglutì a vuoto, grondate di sudore. Non gli stava piacendo per niente il tono che stava usando Kakuzu.
«e quando tutto questo sarà finito penso proprio che evocherà le fenice e gli chiederà di riportare come era il mondo prima che lo distruggesse… così da poterlo distruggere di nuovo, e questo ciclo continuerà a ripetersi per l’eternita se qualcuno non lo ferma»
«… dai, Kakuzu» Hidan si stava sforzando a sorridere ancora, ma era più che chiaro che quello era un sorriso tiratissimo. «come fai ad esserne sicuro? Magari distruggendo Konoha si sentirà soddisfatto abbastanza, no?»
«Hinata è morta, l’uomo che conosceva come padre anche e un suo caro amico lo ha pugnalato alle spalle da tradire quale è sempre stato, e poi, diciamocelo in faccia: ora Naruto è come eravamo tutti noi prima di conoscerlo»
Una brezza di vento spazzò per quella piazza innalzando alcune foglie li vicino.
«Una bestia sanguinaria che desidera solo ricoprire il mondo di bare da morto. Mi chiedi perché sono così sicuro che Naruto farà in questo modo, Hidan? Perché è quello che avrei voluto fare io, volevo che tutto il mondo bruciasse, che pagasse per la merda di vita che ho avuto. Ma dopo essere entrato nell’akatsuki, ho conosciuto un ragazzino sempre allegro e sorridente che non la smetteva di combinare guai, quel ragazzino è stato il primo e l’unico in tutta la mia vita a farmi sorridere e ridere, e da cui ho imparato molto. Per te è stato diverso Hidan? Per tutti voi è stato diverso da me, o ho forse detto tutto quello che voi state pensando?»
Si rialzò da quella panchina in tutta la sua altezza.
«Naruto ci ha salvato dall’oblio, non mi riterrei degno della sua amicizia se non fossi pronto a fare lo stesso, anche a costo di rimetterci tutti e cinque i miei cuori e anche se gli dovessi spezzare la schiena in due a quel deficiente, io lo farò rinsavire!»
«Così parla uno vero uomo con le palle quadrate!» Disse Deidara sfregandosi le mani.
« Quindi tutto quello che dobbiamo fare è sconfiggere un avversario contro il quale nemmeno il quarto hokage riuscì a fare molto, giusto?» Chiese Hidan, mentre sul suo viso si stampò un sorriso eccitato. «in effetti… io e Naruto non abbiamo mai combattuto, potrebbe rivelarsi divertente»
Entrambi i volti di Zetsu sorrisero soddisfatti, non si sarebbe tirato indietro neanche lui.
«Bene allora, dato che tutti noi siamo d’accordo, non ci resta che seguire Naruto e fafare fillaffo deffa…» Chiuse gli occhi e si concentrò di più « salvare il filaffo… villaggio… oh, insomma, mi sembra talmente assurdo che non riesco neanche a dirlo!» bofonchiò Kakuzu.
Deidara sogghignò divertito.
«Già… salveremo il villaggio della foglia, e con esso salveremo il mondo intero dalla furia di Naruto…»
Scoppiò a ridere di gusto, come poche volte gli era capitato di fare.
«Non ci credo! ahahahahaha! Volete farmi credere che per questa volta… noi saremo i BUONI??? Se qualcuno mi avesse detto una cosa del genere prima, gli avrei riso in faccia!»
«Uhm… i buoni, eh? Chissà cosa avrebbe detto il leader a sentire una cosa del genere» borbottò Zetsu tra se e l’altro Zetsu.
«Probabilmente farebbe come Deidara» gli rispose l’altra sua metà, infatti l’artista si stava letteralmente rotolando per terra dalle risate.
«Andiamo, abbiamo un compagno da recuperare» Esordì Kakuzu, così dicendo sparì, seguito a ruota dai suoi compagni.
Lontano dalla piazza, Tobi era seduto con la schiena contro a uno dei palazzi del villaggio. Aveva sentito tutta la conversazione e ora stava sorridendo felice.
«I buoni, eh… ci hanno messo un po’… e io che mi sentivo escluso… a essere l’unico bravo ragazzo dell’organizzazzione…»
Era a volto scoperto, stranamente, la sua maschera arancione era diventata rossa a causa del sangue che stava sgorgando a fiumi dall’occhio che si era appena strappato. Era stata una decisione drastica, ma era l’unico modo che aveva per liberarsi dal controllo di Madara Uchiha.
«Spiacente ragazzi…» sussurrò «vorrei tanto darvi una mano con Naruto… ma non penso… che riuscirò…»
Tanto sangue…
Troppo sangue…
«…grande… il video se né già andato… mi sa che tra un po’ toccherà all’audio…»
La maschera gli sfuggì di mano e si tuffò nel mare di sangue che c’era attorno al membro dell’akatsuki.
«Kakashi…»
Fece un ultimo sospiro, e poi rimase lì.





Nn ho idea di quando aggiornerò di nuovo, buone vacanze a tutti!
  
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