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Autore: rose07    19/07/2009    2 recensioni
Un ritorno inaspettato a Digiworld e un'amicizia messa a dura prova: quella che lega Tai e Matt.
Coppie trattate: Sora/Matt; Mimi/Tai.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Taichi Yagami/Tai Kamiya, Yamato Ishida/Matt
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Stay together in the end ( ? )'
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«Non ci posso credere che sia stata colpa di Joe!» esclamò Sora, allibita «E’ sempre stato con noi!»
«Sì, ma se ricordate si è allontanato parecchio quando Tai e Matt lo inseguivano» ricordò, Izzy «Magari è andato... Ma certo! Avevo lasciato il computer incustodito, forse lui l’ha trovato e non so come ha aperto una connessione»
Sora sospirò, gettando uno sguardo al suo ragazzo che si era seduto e sembrava immerso nei suoi pensieri.
«Matt, che ne pensi?» chiese.
«Penso che dobbiamo sbrigarci» fece «Se non vogliamo passare la notte qui, dobbiamo muoverci»
«Ma è inutile!» proruppe Izzy, nervosamente, mentre provava a riaprire un varco  «E’ tutto inutile, cavolo!»
«Una parola con otto lettere, porca troia!» Matt si avvicinò visibilmente irritato.
«E se proviamo con un nome?» propose TK «Un nome di uno di noi!»
Izzy, Sora e Matt si guardarono, dopodiché annuirono.
«Prova con il tuo, Izzy» fece il biondino «Il tuo vero nome, però»
«Sì, controlliamo» Izzy scrisse KOUSHIRO nei trattini e, prima di schiacciare Start, sospirò.
«Speriamo in bene» incrociò le dita Sora.
Ma non successe niente.
«Diamine, erano perfino otto!»
Matt strinse i pugni e si allontanò. Lo sapeva, erano rimasti bloccati! E la cosa che più gli menava in testa era il fatto che il suo migliore amico dovesse essere così contento, così euforico... Per la miseria, non sapevano come tornare indietro!
«Matt» lo chiamò Kari «Dov’è mio fratello?»
Il biondo alzò lo sguardo e lo vide arrivare mano nella mano con Mimi.
«Eccolo»
«L’amore trionfa sempre» commentò Sora con un sorriso, vedendoli venire verso di loro.
«Recuperata, che ti avevo detto?» si pavoneggiò Tai in direzione della ragazza.
Matt fece una smorfia. Dava sempre tutto per scontato e se non l’avesse trovata?!
«Allora? Torniamo a casa o no?» chiese Mimi, ansiosa, avvicinandosi ad Izzy.
«Un attimo di pazienza. Ditemi un nome con otto lettere»
«YAMATO!» esclamò Tai, ridacchiando e voltandosi verso l’amico.
Matt, però, lo guardò male.
«Che cazzo ridi?»
«Niente... Ma ehi, stavo solo scherzando!»
«Uff, Tai, sono solo sei lettere! Sai contare?» irruppe il rosso.
«Scherzavo, ragazzi!» alzò le mani in segno di resa.
«E non scherzare, per piacere»
«Ehi, VOI!» Una figura deformata comparì all’orizzonte, ovvero tra una massa di alberi e cespugli.
«Ecco dov’era finito quell’imbecille di Joe!» esclamò Mimi, notandolo.
«Eri qua!» esclamò l’altro, prendendo fiato «Perché cavolo mi hai lasciato da solo nella prateria!?»
«E’ una foresta, non una prateria!»
«Taci, TK!» esclamò il più grande in direzione del più piccolo.
E poi, rivoltandosi verso Mimi, si agitò:
«Dov’eri? Mi sono girato e come per magia non c’eri più! Pensavo fossi andata avanti e mi sono messo a correre, ma non c’eri! Quindi ho seriamente pensato “niente, l’hanno rapita i folletti dei boschi!”»
«Mio Dio, ci butterei te nei boschi!» commentò la ragazza, passandosi cinque dita sulla fronte «Ma non hai visto che ero salita sopra un albero?»
«E secondo te mi interessano queste cose? Ma sai che m’importa dell’albero e delle scimmie che ci abitano!» sbottò quello.
«Oh, andiamo, ti prego!» Mimi lo lasciò stare avvicinandosi agli altri che intanto si erano affollati davanti al computer.
Joe li guardò con nervosismo.
Ma perché non lo badavano mai?
Decise, allora, di costruirsi un’ esca con una lunga canna ed anche di fumarsela, perché no… troppo tardi, l’aveva già fatto!
Arrivò in riva al fiume e vi si sedette, gettando “l’amo”, ovvero un legnetto con una foglia, borbottando:
«Ma dico io, che gente! Non solo chiedono sempre favori a sproposito, ma ti prendono per il culo, anche! Basta, io non faccio niente per nessuno da oggi in poi! Anzi, mi pesco due belle trote e me le faccio arrosto, senza dirgli niente! Sai come rimangono di merda e mi supplicano di dargliele? Ma tanto, che ne puoi sapere tu... Sei solo una pietra!» fece Joe in direzione di un sassolino.
«Infatti»
Sconsolato, riprese a sputare giù un torrente di parole.
«Che poi, lo so che è stata colpa mia... Ma, oh, non dirlo a nessuno! Insomma, ma... ehm... e che cavolo, però, in un computer Vista moderno non c’è nemmeno Paint per scrivere!»
«La vista non è mai stata il tuo cavallo di battaglia, Joe!»
«Beh, lo so che la vista non è il mio forte, ma parlavo di una marca di portatili, idiota! Ma senti un po’, come fai a sapere che sono mezzo cieco?» si interrogò il bur-Joe.
«Oh, figlio, chi più di me ti conosce! Io so tutto di te, della tua vita, della tua famiglia, di tuo fratello Shin “il grande”»
«Ah no, questa te la sei sparata con la merda! Shin è uno sfruttatore razzista, come puoi dire cose belle su di lui?!» Joe trasalì.
Quella pietra sapeva troppo.
«Ma burino, so più cosa di te di quante ne sappia tu!»
Un brivido percorse la schiena di Joe. Come faceva a conoscere il suo soprannome? E come faceva, a sapere quelle cose della sua vita?
Ma allora il sasso lo spiava!
«Stupidissima pietra mafiosa e spiona!» esclamò «Te la faccio vedere io che fine fai!» afferrò il sassolino e lo gettò in acqua.
«Eccoti sistemata!» ma vedendo bene «Cavolo, è una pietra pomice!»
«Quanto sei scemo!»
Joe si girò di scatto verso la voce e, guardando vagamente la creatura che aveva parlato, si rivoltò verso la sua esca.
«Stai zitto, Gomamon, che mi fai scappare i pesci»
Ma dopo aver sentito quel nome fuoriuscire dalla sua bocca, si rigirò di scatto, verso...
«GOMAMON?!? Ma sei tu? Ma allora... Oh, miseria ladra! Ma perché non ti sei tagliato i capelli?»
Gomamon sospirò.
«Come devo dirtelo che non ho capelli Joe? E’ solo una criniera arancione questa!»
«Eh va bè, calmati!»
 
 
Dopo aver pescato un vecchio stivale ed un vecchio cartello con scritto “Joe Prima Media”, si avviò tutto contento dai suoi amici.
«Ragazzi, guardate cos’ ho trovato!»
«Gomamon?» Chiese Tai, gioioso.
«Ma che cavolo dici!» prese il cartello da dietro le sue spalle e fece: «Questo!»
«“Joe Prima Media”» lesse Sora «E che cos’è, una pubblicità? Ma non dovresti fare l’università, tu?»
«Certo, ma questo l’ho scritto sette anni fa, ricordate? Prima di partire» raccontò allegro.
«Che ce ne frega!» esclamò il castano «Hai trovato Gomamon, quindi questo significa che-»
«Sora! Sora! Sora! Sora!»
«Sì, Tai, significa questo» fece Sora, tappandosi le orecchie.
Biyomon le saltò in braccio, mentre gli altri Digimon fecero lo stesso volando addosso a tutti i ragazzi.
«Agumon, ehi, sono qui!» gridava Tai, agitando le braccia.
«Eh sì, Tai, queste sono le gambe, dammi tempo!» disse il Digimon correndo e saltandogli addosso «Amico mio adorato!»
«Piano con le smancerie!»
 
Dopo che tutti si salutarono come si deve, Matt chiese a Gabumon:
«Sai niente, tu?»
«Di cosa, Matt?» rispose lui.
«Perché siamo qui. Lo sai?» continuò il biondo.
«No. Ma allora non siete tornati a trovarci?!» Gabumon sembrava offeso.
«Ecco... noi... no! Siamo stati catapultati qui di nuovo. E non c’è alcun modo di tornare indietro»
«Avete chiesto aiuto a Izzy, vero?»
«Sì, ma è tutto inutile»
«Coraggio, Matt, sono sicuro che tutto andrà per il meglio!»
Il ragazzo fece una smorfia. Il coraggio era il simbolo di Tai, maledizione!
«TK, il mio figlioccio!»
«Smettila Patamon, mi metti in imbarazzo» bisbigliò TK, provocando le risate di Kari e Gatomon.
«Cosa? Non mi chiami più come una volta?!» esclamò il Digimon.
«Come dovrei chiamarti?»
«Mi chiamavi sempre “Patatamon”»
Le due ragazze risero di più, mentre il biondino si copriva il volto imbarazzato.
«Ormai sono grande per certi soprannomi»
«Già! Fatti vedere. Ti sei fatto quasi più bello di me, dannazione! E questa non è una cosa piacevole da dire, credimi!»
TK sospirò, afflitto. Patamon e la sua vanità!
«Benissimo!» Tai batté le mani, sorridente «Adesso ci siamo veramente tutti!»
«Tai, ma ti senti al centro dell’attenzione?» fece Agumon, canzonatorio.
«Tu chiudi il becco!» gli fece una linguaccia e riprese «Dunque, direi di incominciare a sistemarci. Tra poco il sole tramonta, e non vorremmo restare senza cibo, suppongo»
«Se ti riferisci alle mie trote, te lo dico: sono andate a male!» esclamò Joe, agitato.
«Ma quale trote! Al massimo si pescano pesciolini d’acqua qui» lo derise Gomamon.
«Boh, tu altro, che ti credi otto cucuzze e mezzo!» sbottò indignato il maggiore del gruppo.
«Litigherete dopo. Adesso dobbiamo dividerci i compiti» continuò il castano con ottimismo, ignorando le numerose frecciatine che gli stava mandando il suo migliore amico e gli sguardi preoccupati di Mimi e Sora.
«Signorsì, sei tu il capo!» disse Joe, leccapiedi «Io sono in riga!»
«Molto bene. Allora, tu e Gomamon andate a pescare dei pesci, visto che possiamo mangiare solo quelli»
«Ma aspetta, noi-»
«Sta’ zitto, Agumon. Dobbiamo organizzarci» lo ignorò «Izzy, tu e Tentomon andate a cercare la legna per il fuoco. Anzi, è meglio se con voi vengono anche TK e Patamon»
 I due annuirono e si misero in cammino.
«Ma, Tai-» ritentò il suo Digimon.
«Sorellina, tu, Mimi e Sora, costruite delle ciotole e procuratevi dell’acqua»
«E come facciamo?» domandò Mimi, incrociando le braccia.
«Arrangiatevi» rispose quello, alzando le spalle «Io vado ad esplorare la zona, magari becco qualche caverna dove sistemarci»
«E nessuno pensa a perché siamo qui?» irruppe Matt, spontaneamente.
Tai ignorò la sua domanda, visto che Mimi stava rincominciando ad agitarsi e non voleva discutere con lei un’altra volta.
 «Ah, Matt, tu magari vai con Joe. Visto che sei bravo a cucinare, ci prepari quattro pesci allo spiedo»
«Non l’hai capito, Tai?»
«Che cosa?»
«Non eseguo i tuoi ordini!»
Il castano lo guardò interrogativo e a tratti stupito. Sora e Mimi notarono la tensione che si era appena creata tra i due e l’irrequietudine dello stato d’animo di Matt si palesava benissimo da quando erano arrivati.
Oddio amore, pensò Sora, cosa stai facendo, adesso?
Ma Matt sapeva perfettamente cosa stava facendo. Lo poteva assicurare.






   
 
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