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Autore: GuitarFreak77    19/07/2009    4 recensioni
Una storia drammatica, che inizia con il ritrovamento da parte di Gerard e Mikey di un ragazzo, ridotto in fin di vita.
Chi è?
Perchè è ridotto così?
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gerard Way, Mikey Way, Nuovo personaggio
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Questa fanfiction è una traduzione autorizzata dall'autrice.
Nè io nè lei conosciamo alcun membro dei MCR o le loro famiglie. Questa non è una storia vera. La storia è stata scritta da GuitarFreak77.

Inoltre, all'autrice farebbe piacere ricevere commenti per capire se le sue storie piacciono o meno.
Quindi continuate a commentare.

Spero che la traduzione vi aggradi.
Enjoy ^^



Gerard POV

Guardai Mikey, il quale non poté fare altro che ricambiare lo sguardo e fare spallucce, mentre il ragazzo continuava a tenerci nel suo abbraccio. La sua voce era suonata in qualche modo familiare. Nessuno di noi si mosse.
Potevamo capire che doveva essere qualcuno di molto vicino a Frank e non appena questo pensiero occupò la mia mente, mi ricordai la chiamata al telefono della notte scorsa. Mikey poté vedere sulla mia faccia che avevo capito qualcosa e mi fece un'occhiata interrogativa.

Misi una mano sulla spalla del ragazzo ed arretrai per incontrare i suoi occhi.
“Tu ... tu sei il ragazzo che mi ha chiamato, vero?"
Quando lui ricambiò lo sguardo, mi accorsi che sembrava come mi immaginavo Frank senza quelle ferite.
Annuì: “Sono suo fratello.”

Sorrisi. Ero felice che Frank potesse avere qualcuno nella famiglia a cui importasse di lui. CIò divenne evidente nelle lacrime che ora scorrevano sulla faccia del ragazzo.
"Come ti chiami?" chiesi gentilmente.
“Oh, scusa! Io sono Kevin. Nessuno mi aveva detto niente di tutto questo” borbottò gesticolando in direzione di Frank. "L'ho scoperto sul giornale non molto prima di averti chiamato. C'era scritto che ... ” sussultò. “C'era scritto che probabilmente sarebbe morto. E non pensavo che avrei avuto la possibilità di rivederlo vivo."

“I tuoi genitori non ti hanno detto niente?” chiese Mikey, inorridito.
Scosse la testa. “Loro si vergognano di Frank, anche prima che lui dicesse che era gay lo trattavano come una merda.”
“Ma tu gli sembri molto affezionato" dissi.
Lui tirò su col naso e poi scoppiò a piangere. Lo condussi alla sedia più vicina alla faccia di Frank e gli misi un braccio attorno al collo. Non volevo che accadesse, ma il respiro rumoroso del fratello svegliò Frank un'altra volta. Il ragazzo abbassò la testa e non vide suo fratello maggiore guardarlo rattristato.

Frank allungò il braccio e sfiorò la mano contro la faccia del suo fratellino.
“Kevin” sussurrò.
Lui alzò lo sguardo ed i due si fissarono per alcuni minuti.
“Vieni qui” disse Frank dando colpetti al materasso.
Kevin guardò tutti i macchinari attaccati a Frank e scosse la testa. "Non penso sia una buona idea.”
“Vieni qui, tranquillo.”

Kevin, lentamente, si alzò e si sedette sul bordo del letto.
“Non mi rompo, eh” disse Frank.
“Ma ... ”
“Ma niente” rispose Frank afferrandolo ed utilizzando tutte le forze per avvicinarselo.
Bob andò alla porta e ci fece segno che avremmo dovuto seguirlo e lasciare i due da soli per un po'. Io annuii mentre Kevin nascondeva la faccia nel cuscino di Frank. Frank mise una mano sulla schiena del ragazzo e mi mostrò un mezzo sorriso mentre uscivo dalla stanza.

Rimanemmo alla caffetteria per circa un'ora prima di ritornare. Quando aprimmo la porta trovammo un Kevin felice che sedeva a gambe incrociate ai piedi del letto di Frank mentre metteva via un mazzo di carte. Frank aveva tentato di giocare a carte con lui ma non ci era riuscito, quindi stavano intrattenendosi con una bella conversazione. Sorrisero entrambi quando ci videro ed il ragazzo scese dal letto e mi buttò nuovamente le braccia al collo.

Dopo poco Frank cadde di nuovo nel sonno e quindi ne approfittammo per conoscere il giovane Iero.
“Quanti anni hai Kevin?” chiese Mikey.
“Quindici” borbottò.
“Sai, Frank ha fatto una bella domanda. Come sei arrivato qui?” chiesi.
Controllò che suo fratello stesse veramente dormendo e poi sussurrò:
“Ho fatto l'auto-stop.”

“Oh Cristo, non farlo mai più, ok?”
Lui alzò le spalle. “Era l'unico modo con cui potevo vederlo.”
“I tuoi genitori devono essere così preoccupato” dissi.
“Sì, probabilmente lo sono" disse arrabbiato. "Magari così capiranno come mi sono sentito non sapendo se mio fratello avrebbe superato la notte. Non si sarebbero nemmeno disturbati a dirmi quando si sarebbe svegliato. Di nuovo, l'ho scoperto sul giornale.”

“Vero" dissi. "Ma dovremmo riportarti da loro. Non vuoi causare altri problemi, vero?"
“Non gliene fregherà un cazzo se ho fatto l'auto-stop o se sono rimasto fuori fino a tardi. La cosa per cui sarò nei guai è che cosa stavo facendo. Non vogliono che veda Frankie" aprii la bocca per rispondere ma fui distratto da un piccolo suono proveniente da Frank.

Mi girai appena in tempo per vedere i suoi occhi girarsi all'indietro ed il suo corpo irrigidirsi. Non avevo mai visto uno avere un attacco prima, era spaventoso.
Sforzandomi di rimanere calmo, premetti il pulsante di chiamata, ma Kevin era già sfrecciato fuori dalla camera urlando aiuto. Un'infermiera lo seguì rientrare. Vide Frank e gli corse incontro, per poi girarlo su un lato nel caso vomitasse. Kevin stava piangendo ed urlando il nome diFrank. Provai a dirgli che stava bene, ma non poteva sentirmi o semplicemente non mi ascoltava. Poi un dottore superò il ragazzo correndo e si abbassò sul letto.

“Hey!” disse.
”So che è spaventoso, ma cercate di non fatevi prendere dal panico. Può sentire cosa sta succedendo intorno a lui. Non volete farlo spaventare ancora più di quel che è già, vero?”

Servirono solo quelle parole per far smettere di piangere il ragazzo per guardare come Frank uscisse da quell'attacco e tornò a dormire poco dopo. Quando tutto fu finito, Kevin tornò a sedersi sulla sedia a piagnucolare, mentre il dottore ci spiegò cose gli era appena successo.

“Probabilmente non ne avrà più per un po' ora. Dovreste andare tutti a casa e risposarvi.”
Spense le luci che davano direttamente sul letto di Frank e ci lasciò nella sola luce che entrava dalla porta.

“Kevin? Andiamo” sussurrò Mikey gentilmente. “Ti riportiamo a casa."
Era riluttante nel lasciare il letto di Frank, ma si alzò lentamente ed iniziò a seguirci, finché Frank non emise un grido terrorizzato. Mugugnò qualcosa, probabilmente a causa di un incubo. Il suo fratellino corse di nuovo al letto per stampargli un bacio sulla fronte e sussurragli qualcosa. Frank si calmò e rimase addormentato.

Mikey gli mise una mano sulla spalla, ma lui se la tolse.
“No! Se ai miei genitori non gliene frega un cazzo di essere qui, allora qualcun'altro deve" urlò.
“Oh ragazzino, siamo tutti qui per lui, ma non ci lasceranno rimare qui tutta la notte" dissi.
“Non mi lasceranno andare via. Qualcuno deve essere qui se ha degli incubi.”
Sobbalzò quando la mano di Frank gli strofinò la schiena.

“Kevin" mormorò debolmente. Potevamo capirlo a malapena in quel discorso confuso. "Vai a casa prima che mamma e papà ti uccidano.”
“Ma ... ”
“Ma niente” rispose tornando a dormire.
Kevin rise debolmente a quella risposta. Sembrava un dialogo normalissimo fra loro due. Lui annuì e lentamente ci seguì fuori dalla camera.

Rimase in silenzio in macchina. Scoprimmo che abitava da qualche parte a metà strada fra l'ospedale e casa nostra.
“E' questa, proprio qui” mormorò a bassa voce.
Accostai ad un cancello di una casa enorme.
“Non fare mai più l'auto-stop” ripetei. “Chiamaci e ti daremo un passaggio quando vorrai.”
Sapevo che aveva il mio numero, ma glielo infilai di nuovo nella mano, insieme a quello di Mikey per sicurezza.

Annuì e ci ringraziò prima di scendere dalla macchina e sparire attraverso la porta principale.


Grazie mille delle letture e dei pochi commenti che ricevo xD
Spero la ff vi continui a piacere.

Ne approfitto per dire anche qua che, poichè ho finalmente finito con tutti gli impegni scolastici, sono riuscita ad aggiornare e a proseguire la mia fanfiction più conosciuta (credo), sempre una Frerard. Quindi leggete e commentate in tanti:


TRUE LOVE

Grazie ancora, a presto^^
  
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