Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: _Ocean_Eyes__    07/02/2019    0 recensioni
''Hm...Sì, sì bravo, intendevo proprio quello. Fin quando non mi sarò stufato di giocare con te, tu farai esattamente quello che ti dico.'' Si avvicina pericolosamente a me ed io arreco d'istinto fin quando le mie spalle non toccano qualcosa di freddo, il muro. Mi sento in trappola.
''Stai...Stai consumando il mio ossigeno, lo spazio vitale, insomma, togliti!'' Aggrotto le sopracciglia e getto gli occhi al cielo, non riesco a sostenere il suo sguardo.
''Guardami, non alzare lo sguardo al cielo.'' Dice con tono intimidatorio.
''Senti Christian Grey dei poveri, tu sei completamente fuori di zucca! Hanno ragione!''
''Va bene, va bene...Come vuoi.'' Si allontana di poco e gira lo schermo del cellulare verso di me in modo che vedessi l'opzione 'condividi' e il suo dito è ad un passo dal premerlo.
Accidenti.
''NO NO NO NO HAI VINTO! Lo farò...'' Dico con aria sconfitta.
Genere: Drammatico, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V, Park Jimin
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, PWP
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"Sbottonami i pantaloni." 

Il mio viso va a fuoco e continuo a scuotere la testa con disapprovazione. 

"Coraggio..." Afferra la mia mano e se la posiziona sul pacco. 

"N-No..." Vorrei non essere così balbuziente quando sono imbarazzato. Ma perché mi sono lasciato trascinare in un guaio simile? 

In quel momento la mia mente si focalizza sulle persone più importanti della mia vita e sulle reazioni che potrebbero avere: Jimin che è sempre stato come un fratello ne rimarrebbe disgustato, i miei amici mi abbandonerebbero, i miei genitori ne resterebbero delusi.

Mi viene da piangere. 

Se non faccio come dice tutti sapranno di me...Delle mie tendenze che, anno dopo anno, faccio sempre più fatica a reprimerle.

"Tae-hyung?" Lo sento schioccare le dita per attirare la mia attenzione. Dio, mi sarò imbambolato?

"Va bene, lo faccio." Dico con fermezza. Ormai è troppo tardi per combatterlo, lo asseconderò e basta. 

Anche se lui non mi sembra gay, forse è solo pervertito.

"Grande!" Esulta. "Beh, immagino che saprai cosa fare. Ti sei mai fatto le seghe?" Mi chiede con naturalezza. 

"Come fai ad essere così serio mentre dici queste cose?" Domando, curioso. Sì, a questo punto voglio sapere quali problemi lo affliggono. 

"Boh, io...Parlo e basta." Ridacchia.

"Lo vedo." Prendo un grosso sospiro. Basta perdere tempo, prima lo faccio e prima posso tornarmene a casa.

Ma niente, non faccio proprio nulla. Resto come imbalsamato sotto di lui, con la gola secca e il respiro irregolare. Mi sento un cretino.

"Va bene, faccio prima io.'' Sfoggia il suo solito sorriso. ''Osserva e impara.'' 

Le sue dita esperte vanno a sbottonare i miei jeans, senza vergogna e senza esitazioni, lasciandomi senza parole. Vorrei replicare, negarglielo con tutte le mie forze perché la vergogna è troppa, ma sono sempre lì fermo e questo mi fa innervosire. Prima che posso accorgermene mi ritrovo la sua mano intrufolarsi nei boxer e muoversi agilmente sulla mia erezione. 

OhmioDio, smettila ti prego, non voglio che possa piacermi...

Ti prego...

Io non sono gay.

Non sono gay.

Non sono gay.

Non sono gay.

Non sono...gay...

Mi viene da piangere. Ancora.

Alla fine le lacrime impazziscono e finiscono per rigarmi le guance. Posso ancora avvertire il viso andare a fuoco e credo che tra poco Jung-kook chiama i pompieri. Ah, che figuraccia.

''Perché piangi?'' Domanda lui visibilmente preoccupato ma rimanendo ancora con la mano nei miei boxer. 

''Non guardarmi!'' Gli urlo sgarbatamente. 

Lui ritira la mano e sospira. 

''Smettila di fare la femminuccia, non c'è nulla per cui piangere.'' Lo guardo mentre si alza per prendere un fazzoletto. ''Perché sì, sei carino, ma sei anche così patetico.''

Questo è un nuovo lato che vedo di lui, sembra così serio adesso e mentre pronuncia quelle parole mi sento qualcosa bruciare dentro. 

''Puoi anche andartene, ho sbagliato a ritenerti alla mia altezza.'' 

Si gira di spalle.

Ma io non dico nulla, mi limito solamente ad alzarmi, raggiungerlo e afferrarlo per il braccio. Lo riporto nuovamente sul letto e gli sbottono i pantaloni, non ho intenzione di fargli credere che sono debole. 

''Hai trovato pane per i tuoi denti.'' Dico fermamente. ''Sempre se tu non abbia ancora quelli da latte.''

Lui sogghigna e poggia le mani sul materasso come per mettersi comodo.

Io infilo la mano nei suoi boxer e prendo tra la mano la sua erezione ed inizio a massaggiarla su e giù. Sto improvvisando, non so cosa diavolo sto facendo. Spero solo che lui non se ne accorga...

 

 

   
 
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