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Autore: FairySweet    07/02/2019    0 recensioni
Domande, domande senza risposta, domande che massacravano il cuore costringendo il corpo a lunghe maratone infernali.
Aveva già lottato con quel male e ne era uscita vincitrice, cambiata nell'anima ma comunque viva ed ora, tra le sue braccia, pensava e ripensava a quelle fottute cinque righe ...
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dana Katherine Scully, Fox William Mulder
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                  Goccia di Vita





“L'hai trovato?” sollevò la testa dal libro annuendo, i tre amici si guardarono preoccupati, esaltati da quel cerchio infinito finalmente concluso.
Avevano passato notti intere a lavorare per cercare quel tabagista figlio di puttana che sembrava avere il controllo di ogni essere vivente, che sembrava scomparire nel nulla come un fantasma.
Conoscevano bene l'effetto che quell'incontro avrebbe avuto su di lui e non avevano la più pallida idea di come porvi rimedio “Ora dobbiamo solo farvi sparire, che ci vuole?” “Ho in mente nomi geniali” ribatté allegro Langly “Scordatelo, l'ultima volta mi hai fatto sembrare un'idiota” “Non è colpa mia Mulder, che ci posso fare se Frohike era in fissa con le telenovela spagnole?” Byers socchiuse gli occhi studiando per qualche attimo il volto dell'amico.
Era lì con loro eppure sembrava lontano anni luce, era stanco, non serviva un genio a capirlo ma era una stanchezza diversa, qualcosa che assomigliava pericolosamente alla depressione ed uscire da quel tunnel non era mai stata la sua specialità.
L'avevano già visto in passato, con sua sorella, con i mille enigmi che tutti e quattro assieme avevano cercato di svelare senza mai arrivare ad una fine, in qualche modo o nell'altro, Mulder era sempre riuscito a porvi rimedio, ad impedire al silenzio di massacrargli l'anima ma questa volta era diverso, questa volta era Dana.
“Va tutto bene?” sussurrò preoccupato “Mulder?” Frohike e Langly si voltarono all'unisono abbandonando i loro giocattoli elettronici sul tavolo “È forse successo qualcosa?” “Scully sta bene?” “Cosa?” mormorò confuso risvegliandosi da quel tepore a metà tra sogno e bugia “Il bambino sta bene?” “Si, si sta bene, stiamo bene” “E allora cosa ...” “Mia figlia” “Abbiamo una figlia?” domandò estasiato Frohike ma Langly sbuffò dandogli un leggero colpo sulla spalla “Che c'è?” “Idiota” “Se è una bambina questo cambia drasticamente le cose, avremo bisogno di una cavigliera elettronica per i suoi diciotto anni, una in grado di rilevare l'ormone alto degli sbarbatelli” Mulder sorrise scuotendo appena la testa “Non è sicuro, non siamo … è solo una sensazione” “Una sensazione?” “Sento mia figlia, la sento mentre mi chiama, mentre urla papà e non riesco, non posso ...” “E questo ti preoccupa?” “Ti sembra una cosa normale Malvin?” ribatté sarcastico ma l'altro rise “Sei un padre irrequieto che non vede l'ora di incontrare la sua giovane creatura, non sei il primo e non sei l'ultimo. Lo sai, mia nonna credeva di sentirmi canticchiare nella pancia di mia madre” “Frohike ha ragione, Mulder. Sei solo un po' agitato. Ormai è in quel ventre da cinque mesi e mezzo, se ne sta lì dentro al calduccio ignorando il mondo, come darle torto?” “E Michael ancora non ci ha chiamato. Perché?” “Qualche esame fuori posto?” “No, no Dana è stata in ospedale tre volte negli ultimi due giorni. L'ho accompagnata io” “E allora? Ti preoccupa il fatto che il cancro non stia mangiando viva la tua donna? Però amico mio, tu si che sai come goderti la vita” sbottò Frohike tornando a concentrarsi sul suo miscuglio di circuiti e fili.
“Cosa ti spaventa?” domandò amabile Byers stringendo la mano attorno alla spalla di Mulder “Stiamo facendo terapia di coppia per caso?” ribatté confuso scivolando via dalla presa dell'amico “Se ti aiuta a vuotare il sacco, si, è terapia di coppia” “È inquietante” “Langly ha ragione, inizio a sentirmi a disagio” ma l'altro rise invitandolo di nuovo a sedere “Se Scully è stabile, cosa c'è di così ...” “Non capisco come sia possibile, sono cinque mesi di ritardo sulla terapia. Il cancro dovrebbe essere cresciuto, dovrebbe avere scompensi un po' ovunque e invece non è così” “Quel figlio di puttana che ti ha detto?” “Che avrò la mia cura” “Quando?” domandò confuso Langly grattandosi il mento “E soprattutto, cosa vuole in cambio?” “Già, cosa vuole in cambio” si strinse la testa tra le mani allontanandosi per qualche secondo da quella stanza buia e piena di computer “Mulder?” “Mia figlia, vuole mia figlia” “Cosa?” esclamarono in coro “Buffo vero? Mi offre la salvezza di Dana su un piatto d'argento ma in cambio della sua vita, vuole quella di mia figlia” picchiò con forza il pugno sul tavolo cercando di respirare “Lei lo sa?” un debolissimo no uscì dalle labbra “Mulder, non credi sia il caso di ...” “E come faccio? Amore mio, ho trovato la cura per il tuo cancro ma in cambio mi hanno chiesto il nostro bambino!” si alzò di scatto cercando di respirare ma la testa girava e una strana nausea saliva rapida alla gola.
“La mia bambina! Vuole mia figlia!” “E se fosse un bluff?” “Malvin ha ragione, l'ha già fatto in passato” “Oh per favore!” ribatté gelido Langly “Cosa vi fa pensare che sia stato sincero? Quell'uomo è una fogna di bugie ambulante. Sta giocando con loro come un burattinaio” “Come posso salvarla?” sussurrò tremante Mulder stringendo con forza la testa tra le mani “Come posso salvarle entrambe?” “Amico mio ...” riprese Langly afferrandolo per le spalle “ … non so come aiutarti, nessuno di noi è in grado di farlo ma possiamo proteggervi, possiamo tenere sotto controllo i vostri movimenti e quelli delle persone al vostro fianco” il suono del cellulare interruppe quell'attimo di respiro “Mulder” “Ciao, sei … sei in ufficio?” “Sono dai ragazzi, una piccola rimpatriata fraterna” mormorò sarcastico ignorando l'espressione indispettita di Frohike “Puoi fermarti a comprare il latte quando torni? Lo so che non ti piace fare spese ma l'ho dimenticato” “Va tutto bene?” domandò confuso “Dana?” “Ho solo dimenticato il latte” afferrò la giacca ridendo “D'accordo, arrivo” chiuse la comunicazione ridendo di quel piccolo attimo di normalità “Tutto bene?” “Latte” “Latte?” mormorò confuso Langly aprendo i catenacci “Ha dimenticato il latte” una cosa semplice, una sciocca piccola dimenticanza che era già accaduta tre volte quel pomeriggio ma che non aveva alcuna intenzione di condividere con il resto del mondo.




“Abbiamo finito gli esami” gli occhi di Michael si piegarono in un tenero sorriso mentre sedeva al suo fianco “Sta bene?” “Sta … diciamo che va meglio?” “Questo è il tuo parere medico? Fa schifo” sbottò gelido cercando i suoi occhi “Considerate le sue condizioni, si, diciamo che va meglio” “Ora ripetilo guardandomi negli occhi” lo vide sospirare mordendosi colpevole il labbra “ D'accordo, c'è stato un leggerissimo accrescimento, movimenti quasi impercettibili ed è accaduto all'improvviso” chiuse gli occhi abbandonando la testa contro al muro mentre la voce del medico entrava nella carne come una lama affilata “I suoi valori stanno tornando nella norma. Non so dirti cosa sia a tenere il tumore sotto controllo. La crescita è stata minuscola, quasi impercettibile ma ha sfiorato il nervo ottico provocando qualche minuto di cecità. È sotto monitoraggio da undici ore, il cancro è tornato al suo posto” “Com'è … come può ...” “Abbiamo fatto lastre, esami specifici, tac. È tornato tutto al suo posto” “Posso vederla?” “No amico mio, per ora è sedata e ...” “E mia figlia?” “Tua figlia sta bene, l'abbiamo controllata attentamente. Il suo cuoricino è forte, è una combattente” “Quindi è una femmina?” sussurrò mentre il sorriso più bello del mondo schiuse le labbra “Hai una figlia, l'ultima eco ce lo ha confermato. Aspetto il mio collega per un consulto ma se le cose procedono per il verso giusto, tra qualche ora potrai vederla” “Michael?” “Dimmi” “Guardami negli occhi e giurami che quello che mi hai detto non è una bugia” “Perché dovrei raccontarti una bugia?” “Perché l'ho raccolta dal pavimento della cucina in lacrime, ho bisogno di una buona notizia, devo dirle qualcosa di bello perché non posso reggere di nuovo quello sguardo” “Ehm... devo dirti una cosa” chiuse la cartella clinica passandosi una mano tra i capelli, era nervoso, agitato, era tutto all'infuori del medico calmo e ponderato che si era abituato ad ascoltare.
“Io non so come spiegarlo, a dirti la verità, l'idea stessa suona altamente improbabile ma ...” “Ti hanno dato una laurea per questo? Lo sai che sei pessimo a tranquillizzare le persone” “Si? Beh direi che un attimo di riflessione mi è concesso! Devo dirti una cosa e non so come farlo perché è già abbastanza difficile credere che una cosa del genere possa uscire dalle mie labbra!” “Michael!” “Se fosse tua figlia a curare Dana?” “Cosa?” ribatté ridendo “Stai scherzando vero?” “Ho eseguito gli esami due volte. Il tumore si sta riducendo, sta tornando alle sue dimensioni, quelle che aveva prima della gravidanza e non ho la più pallida idea di come questo accada ma ...” si fermò qualche secondo cercando di non sembrare un totale idiota agli occhi di Mulder “ … ogni volta che Dana ha uno scompenso, il cuore di tua figlia accelera, la conta dei globuli aumenta, il sangue è più fluido e il problema scompare” “Io non … com'è ...” “Non lo so!” esclamò stupito il medico passandosi una mano trai capelli.
Leggeva nella sua espressione sconcerto e una briciola di esaltazione, la stessa che si impossessa degli uomini di scienza quando all'improvviso si trovano davanti ad un miracolo inspiegabile, ad una soluzione ricevuta per caso e non per logici ragionamenti “Non lo so, non riesco nemmeno a concepirla una cosa del genere!” “Era questo che voleva da me” “Chi?” domandò confuso Michael ma l'altro tossicchiò ingannando la sua attenzione “Ne hai parlato con qualcuno?” “Mi credi un'idiota?” “Scusa, è solo … è tutto così ...” “Lo so, però Mulder, ammesso e non concesso che questa teoria assomigli a qualcosa di vero, abbiamo tra le mani una bomba ad orologeria di dimensioni colossali e ci scoppierà tra le mani. Prima o poi la piccola verrà al mondo e l'effetto cascata è proprio dietro l'angolo” “Non possiamo separarle” “E cosa vuoi fare? Tenerla rinchiusa nel ventre materno per sempre?” lo strinse per le spalle sorridendo “Terrò in vita entrambe, fino a quando mi verrà permesso ti giuro che terrò in vita entrambe” “Non fare giuramenti Michael, lo sai cosa accade quando li infrangi?” “Voglio bene a Dana, non permetterei a nessuno di farle del male. Sei l'unico con cui ho condiviso questa cosa e resterai l'unico” il cuore tremò nel petto e il respiro accelerò, si allontanò dalla stretta sicura del medico alzandosi “La bambina è forte, il suo battito è regolare e cresce come ci si aspetterebbe in qualsiasi gravidanza di cinque mesi e mezzo” “Qualsiasi gravidanza” sussurrò a sé stesso mordendosi le labbra ma l'altro rise “Se vuoi, nella cappella dell'ospedale fanno i battesimi” “Cosa … perché dovrei ...” “Avete concepito un piccolo miracolo amico mio, il figlio l'abbiamo, lo spirito santo ci abbraccia. Ci manca il padre” gli diede una pacca sulla spalla allontanandosi velocemente, lasciando nel cuore tanta confusione ed una piccola goccia di gioia, una goccia che ora diventava reale, che aveva un volto e un cuore suo soltanto.
  
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