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Autore: arwensil    19/07/2009    4 recensioni
Il vento gelido le scompigliò I capelli e le fece lacrimare gli occhi. Camminava tremando sulla neve, affondando I piedi sul fitto manto bianco. Una mano, appena più calda dell'ambiente circostante, le strinse il polso. Era arrivato, come sperava. ' Sei qui.' mormorò lei, sollevata. ' Dove altro potrei essere?'
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ehi, rieccomi! (:
Do il benvenuto e ringrazioo tantissimo Tonks17,che ha scritto una bellissima recensione.
Questo è un capitolo un po' lunghetto ma ricco di sfumature e di novità.
Scusate se posto velocissimo maa, sono piena d'ispirazione! Vi giuro(:
Baciioni, isa.


FIDARSI


A nessuno arriva mai qualcosa
che non sia in grado di sopportare.


'Sto bene, non vedo perchè ...'

' Oh Hermione! Basta che tu le chieda se è prudente uscire ..' la ammonì Harry, con indosso la divisa di Quidditch.

Ron e tutta la squadra si avvicinarono vociando rumorosamente.

' Su Hermione, ti aspettiamo tutti qui.' le disse Harry battendole una pacca sulla spalla.

'Ehm, che succede?' chiese Ron tornando ai due amici.

' Harry è preoccupato che questo freddo peggiori le mie condizioni, ma sto bene!' sbottò Hermione, stanca di essere la debole.

' Però devo ammettere che hai ragione, potrebbe svenire ..' iniziò a dire Ron.

' E va bene! Vado, ma se mi dice che non c'è nessun problema dovete segnare per me!' disse Hermione, cedendo alle richieste degli amici.

Camminò sicura salutando le persone che le sorridevano; era famosa nella scuola, ma non ne era di certo fiera. Era l'amica di Potter, quella secchiona. Non le piaceva stare al centro dell'attenzione.

Un pensiero le balenò la mente quando si ritrovo a pochi passi dall'infermieria e dalla sua entrata familiare; perchè non dire agli amici che era andata a chiedere consiglio a Madama Prince, quando non ci avrebbe mai parlato?

A volte essere una divoratrice di libri può aiutare.

Così Hermione attese qualche minuto, camminando in circolo davanti alla porta a vetri, per poi alzare I tacchi e camminare verso le scale.

Una voce familiare però, la fece fermare all'ombra.

' Mi dispiace ragazzo, ma se ne è andata qualche giorno fa'

' Oh, non importa. '

' Mi dispiace figliolo.'

' Le ho detto non importa. Ehm .. Grazie lo stesso.'

Era Draco e chiedeva sicuramente di lei. Hermione non ci pensò un minuto e gli andò incontro.

L'espressione di Draco mutò; brillava di stupore. I suoi occhi grigi erano diventati quasi nuvole di fumo grigio e la guardavano incuriosita.

' Non sei un fantasma vero? Non crederei a quella vecchia molto facilmente.'

' No, sono carne ed ossa. Perchè mi cercavi?'

' Volevo assicurarmi che tu non fossi un fantasma, logico no?' Sorrise ed iniziò a scendere le scale insieme a lei. Hermione le aveva sempre odiate, mentre le percorreva cadeva in continuazione; ma in quell'occasione sembravano più sicure che mai, forse lo era lei accanto a lui.

' No, sul serio. Perchè?' chiese sfidando la sua curiosità.

' Ti venivo a trovare, ormai è tappa fissa.'

' Oh.'

Lui la superò e lei dovette rincorrerlo ed aumentare la velocità per fiancheggiarlo di nuovo.

' Immagino che dovrai tifare per I tuoi amichetti oggi ..'

' Beh, logico no?' disse lei imitando il suo tono in precedenza.

Lui rise ancora, gardandola negl'occhi.

I loro passi si fermarono automaticamente e rimasero a guardarsi alcuni minuti, non smettendo di ridere. Poi lui riprese il passo e Hermione si augurò che I corridoi non finissero mai.

' Ci sarò anch'io in campo, Granger.'

' Lo so benissimo.'

' Quindi?'

' Quindi?' chiese lei non capendo dove voleva arrivare.

' Se io ed il tuo potter ci scontrassimo, da chi correresti?'

La testa di Hermione le gridò che era una prova, per fargli capire quanto tenesse a lui.

Rispondergli: '' Verrei certamente da te'' sarebbe stata una bugia bella e buona e sarebbe troppo calcolata; dire invece '' Mi dispiace Malfoy ma tu rimani sempre uno spregevole serpeverde e correrei dal mio migliore amico '' era ancora peggio.

' Quanto ci penserai su Granger? Perchè sai, dovrei andare' disse indicandole la porta spalancata verso il campo. Tutti I Grifondoro, già in divisa, guardavano I loro avversari proprio all'altro lato dell'enorme arco con grande astio.

Hermione non si accorse di aver perso la cognizione del tempo ripensando alla risposta da dargli.

Lei lo seguì tanto da affiancarlo nell'oltrepassare l'arco. Ron ed Harry non si accorsero subito di Malfoy e corsero a chiederle notizie da Madama Prince, mentre Draco entrava in spogliatoio per cambiarsi.

' Allora?' chiese Harry agitatissimo per la partita.

Hermione dovette riflettere perfino sulla scusa plausibile da usare per Harry; Draco le aveva mandato il cervello in totale black out.

' Hermione?' chiese Harry sentendo I Serpeverde borbottare frasi spiacevoli sui Weasley.

Lei guardò lo spogliatoio. Quanto era passato? Minuti? Draco era già pronto con in mano la sua scopa e la guarda divertito dietro ad Harry.

' Hermione! Cosa ti ha detto Madama Prince?Potrai assistere alla partita?' chiese Harry quasi urlando.

'Oh si, si! Ha detto che non ci sono problemi' disse Hermione, tornata alla realtà.

Lui la guardava ancora, sempre più divertito. Cosa trovava in lei che lo faceva così ridere?

Hermione provò una strana morsa allo stomaco vedendolo voltarsi verso I compagni; pochi minuti e la partita sarebbe iniziata.

' Ehi Weasley, dovremo aspettare la fine dell'anno prima che la mammina ti compri una scopa decente?' sghignazzò Blaise Zabini, l'inseparabile amico di Draco.

Hermione lo guardò con occhi truci, c'era bisogno di essere così crudeli?

Draco rise sotto I baffi ed Hermione rimase paralizzata, ma non molto stupita. Aveva imparato a non cambiare troppo in fretta idea sulle persone, dopotutto quella era la prova lampante che Malfoy non aveva cambiato nemmeno una briciola del suo carattere socializzando con lei.

' Chiudi la fogna Zabini' mormorò Harry, mettendosi davanti a Ron che fremeva per colpire il bruno.

' Ohoho, Potter difende il suo amichetto! Visto Draco?Che bella coppia! Manca solo la mezzosangue, oh eccola!' sbottò indicando Hermione che si era appoggiata all'angolo.

Tutti I serpeverde si girarono e risero di lei. Non erano come le risate di Draco, avevano tutt'altro intento.

' Lasciala in pace ' bofonchiò Ron, troppo nervoso per parlare razionalmente.

' Blaise finiscila' riuscì a dire Draco bisbigliando all'orecchio dell'amico.

Hermione non li guardò, cercò di avvicinarsi a Ron per calmarlo, ma evidentemente Harry e I suoi fratelli lo stavano tenendo a bada abbastanza.

Blaise guardò con disprezzo l'amico dopo che si staccò dall'orecchio ed esclamò :

' Draco non fare il buonista! Sai fin troppo bene quanto feccia siano questi tre ..'

' Dimmelo in faccia' mormorò Hermione a Blaise.

Il ragazzo spalancò gli occhi e aggiunse un ghigno disgustato quando Hermione le rivolse la parola. Non aveva ascoltato Harry che le aveva bloccato il braccio, non aveva dato bado allo sguardo ammonitore di Draco .. era davanti a Zabini, occhi negli occhi, in attesa di un insulto che ponesse fine a tutte queste offese verso I suoi amici, verso Ron soprattutto.

Zabini le sputò sui piedi e tirò una gomitata all'amico biondo, aspettandosi che facesse lo stesso.

Hermione abbassò la testa ed aspettò il secondo sputo, che partì debole dalla bocca di Draco.

Il cuore di Hermione si spezzò in mille pezzi.

Non bastavano tutti I sprusi, le offese .. ora dopo tutto le sputava perfino sulle scarpe.

Non era stata buona a nulla Hermione, si era solo illusa.

Le lascrime le salirono copiose sul volto quando sentì Ron stringerla forte per allontanarla dal gruppo. Draco avanzò e guardò Weasley con uno sguardo vendicatore.

' Non toccarla Malfoy, lurida spia.' disse sprezzante Ron, mentre quest'ultimo tentava di toccare Hermione. Ma lei ormai era lontana, fra le braccia di Ron, la cui divisa sembrava trattenere tutte le lacrime.

Malfoy non si diede per vinto e quando un fischio diede il via all'entrata dei giocatori, rimase ancora lì, faccia a faccia con Ron. Harry uscì per ultimo ma capii che in assenza di Ron doveva prendere tempo.

' Come mi hai chiamato?' sussurrò gelido Malfoy fissando Ron.

Hermione si girò e rigirò tra le braccia di Ron, sentendosi completa e finalmente senza paura di nulla. Era così che la faceva sentire Ron; terribilmente amata ed adorata.

Draco invece, era un' altra storia ..

Malfoy non si lasciò sfuggire le braccia di Hermione stringere Ron sempre più forte ad ogni parola che diceva, non riusciva a capire perchè stesse così male.

' Sei una lurida spia. Io ed Harry ti abbiamo visto nella stanza delle necessità. Non hai scampo, Malfoy.' disse secco Ron, accarezzando la testa di Hermione.

' Tu e Potter non avete visto un bel niente'

' Oh si invece. Silente è già stato informato.' ripetè Ron con la stessa sicurezza.

Hermione si rifiutò di credere che Malfoy stesse facendo la spia per qualcuno, e poi per chi avrebbe dovuto .. Voldemort.

Era tutto chiaro; ecco perchè il motivo delle visite notturne, ecco perchè I ritardi alle lezioni al lago nero. Draco era una spia di Voldemort, chissà forse un Mangiamorte.

E lei gli aveva aperto il suo cuore, senza ritegno, senza paura. Ci credeva, maledettamente.

' Ron, in campo!' urlò Harry in sella alla sua scopa. Il pubblico verde ed argentato chiamava a gran voce Malfoy, che rimase in silenzio.

Ron sciolse l'abbraccio da Hermione e, sicuro che Malfoy non la potesse toccare più visto che era già abbastanza alle strette, le baciò la fronte e lei gli strinse la mano.

Per un attimo un fulmine attraversò Il cuore di Hermione. Era dunque giusto stare con Ron per sempre?

' Mi dispiace, Io dovevo ..'

' No Malfoy. Non dire niente' mormorò Hermione con voce rotta dal pianto.

Draco così entrò in campo, probabilmente preoccupato per essere stato scoperto e non per averle mentito e nascosto tutto.

Hermione si sedette ai piedi dell'arco, proprio non aveva voglia di mischiarsi al pubblico. Voleva stare sola.


  
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