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Autore: kymyit    21/02/2019    2 recensioni
Mamoru ha girato uno spot promozionale, ma è troppo imbarazzato per rivelare informazioni al riguardo a Makoto.
Quella sera, la sera del destino, finalmente, i due si sedettero uno accanto all'altro sul divano. Fra una pausa pubblicitaria e l'altra sarebbe stato mandato in onda lo spot. Mamoru diventava più nervoso di minuto in minuto, Makoto più curioso e non lo nascondeva neppure.
-Mi devi dire qualcosa?- domandò con un sorrisetto perfido e un po' pervertito.
-Non è quello che pensi.- replicò Mamoru spingendolo via con l'indice.
Per sua fortuna, o sfortuna, prima che il difensore dei Gamba Osaka potesse replicare su ciò che stava macinando il suo cervellino furbo, lo spot andò in onda.
Il centravanti della nazionale sprofondò nel divano, leggermente rosso in volto.
[...]
-Ecco... quindi... hai visto come risaltavano i miei occhi?-
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Makoto Soda/Ralph Peterson, Mamoru Izawa/Paul Diamond
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Love is in the hair





C'era qualcosa di stonato nell'aria. Le cose avevano iniziato a rimettersi sui giusti binari dopo le spiacevoli intrusioni della stampa nelle loro vite. C'era voluto un periodo di assestamento che ad entrambi era apparso infinito, ma stavano imparando a reagire, a ignorare, ad affrontare la notorietà, sia singola che di coppia. Mamoru era anche stato selezionato per uno spot televisivo, cosa di cui Makoto andava piuttosto fiero. Anche se Mamoru non gli aveva mai detto che prodotto avesse dovuto pubblicizzare.
In realtà, dopo le riprese il ragazzo era parso piuttosto imbarazzato, tanto che Makoto gli aveva chiesto senza mezzi termini:
-Era una pubblicità di preservativi?-
Poi gli aveva chiesto se il prodotto era un gel, un lubrificante, della lingerie e aveva finito con sciorinare una serie di robe erotiche da bollino rosso che avevano strappato al centrocampista dei Marinos una risata chiassosa.
-Niente di tutto questo.- fu la risposta misteriosa -Lo vedrai.-
Aveva fatto finta di niente, ma l'imbarazzo mica se n'era andato. Lo vedeva ogni tanto, pensieroso, con la testa altrove e lui non sapeva proprio come cavargli fuori la risposta. Perché poi dovesse tenere nascosto il contenuto della pubblicità, non lo sapeva.

Quella sera, la sera del destino, finalmente, i due si sedettero uno accanto all'altro sul divano. Fra una pausa pubblicitaria e l'altra sarebbe stato mandato in onda lo spot. Mamoru diventava più nervoso di minuto in minuto, Makoto più curioso e non lo nascondeva neppure.
-Mi devi dire qualcosa?- domandò con un sorrisetto perfido e un po' pervertito.
-Non è quello che pensi.- replicò Mamoru spingendolo via con l'indice.
Per sua fortuna, o sfortuna, prima che il difensore dei Gamba Osaka potesse replicare su ciò che stava macinando il suo cervellino furbo, lo spot andò in onda.
Il centravanti della nazionale sprofondò nel divano, leggermente rosso in volto.

Sullo schermo, lunghi fili d'ebano danzarono nell'aria, lisci, luminosi, vitali, per poi ricadere sensuali sul viso e sulle spalle di Mamoru. Gli effetti speciali resero più luminosi i suoi scuri occhi oltremare e il risultato di tutto fu che lui, Makoto Soda, rimase a bocca aperta con la salivazione azzerata e un pericoloso messaggio che dal cervello si faceva strada per zone meno caste del corpo.
Messaggio che fu stroncato dal catchphrase del marchio.
-L'Orèal, perché noi valiamo.-

Noi.
Makoto tacque.
Era così... ovvio... così... provocatorio!
Mamoru si grattò la guancia con l'indice.
-Ecco... quindi... hai visto come risaltavano i miei occhi?- la buttò lì.
Il Kamisori si voltò di scatto.
-I... tuoi occhi? Ma sei impazzito?-
-Beh, pensavo che... -
Makoto stroncò quella giustificazione  gettandogli un braccio intorno alle spalle e scompigliandogli i capelli col pugno.
-Ma guardatelo! Ora farai concorrenza a Wakashimazu nelle corsie del supermercato!-
Mamoru lottò per liberarsi, con scarsi risultati, la presa dell'altro era forte e i suoi riflessi gli impedivano di sfuggire alla tortura del solletico.
-L'idolo delle casalinghe! Sono quasi geloso, sai?-
-Finiscila!- esclamò l'attaccante, forse con voce troppo acuta, perché l'altro scoppiò a ridere.
-Sì, bravo, ridi di me, ma quando mi vendicherò stasera non riderai così a lungo.-
-Ah, sì? Mi stai minacciando, capellone?-
-Aha, e anche parecchio, caro mio Kamisori. Ho anche parecchie idee su come fartela pagare.-
-Giusto per non suggerirti metodi di tortura, avevi le lenti?-
Mamoru gli prese la testa fra le mani, costringendolo a guardarlo dritto negli occhi.
-Tu che ne pensi?-
Makoto deglutì. Non mancava mai di perdersi nei suoi occhi, era una cosa che gli aveva già detto milioni di volte.
-Direi che al novanta percento è tutta natura.-
-Il solito esagerato.-
Makoto rise e si beò delle sue labbra. Pochi ma intensi minuti dopo, quando si separarono, seppur restando mano nella mano, il Kamisori toccò IL TASTO.
-Quindi, cosa ti turbava? La reazione dei miei ormoni o i riferimenti non casuali alla nostra relazione?-
-Oh beh, ammetto che temevo ti perdessi qualche neurone nelle impervie vie laggiù ma... anche se non esplicitamente, mi è stato fatto capire che lo spot era anche un messaggio. Non sapevo se accettare... e forse te ne avrei dovuto parlare, ma poi ho pensato che dovevamo smettere di avere paura... e l'ho fatto.-
Makoto si appoggiò con la testa alla spalliera del divano.
-Solo che ora non ti sembra più una bella idea, eh?-
Mamoru scosse il capo.
-No... Ho paura delle reazioni della gente. Ma non voglio vivere così.-
Gli strinse più forte la mano.
-Non voglio che la cosa più bella che ho venga rovinata dalla paura.-
Stavolta fu Makoto ad arrossire, ma ribatté con un ghigno strafottente.
-Solo la più bella?-
-Giusto. Anche la più idiota.-
-Chi si assomiglia si piglia, fai poco lo spiritoso.-
Già, su questo non poteva proprio ribattere.
-Quindi non sei arrabbiato?-
Makoto scosse il capo.
-Forse dovrei esserlo... ma... in realtà non ci riesco. Sono un idiota, no?-
Lo strinse al suo fianco.
-Ti rinnovo la domanda, Mamoru Izawa: Tu credi in noi?-
Mamoru rispose prontamente, stringendogli la mano, ripetendo la sua esatta risposta di quel giorno di luglio.
-Più di qualunque cosa al mondo!-
-Allora basta seghe mentali, la nostra strada per la libertà è iniziata.-

E così, con la solita squisita finezza, Makoto Soda chiuse il discorso. Almeno quello che riguardava loro. Il discorso sui capelli di Mamoru durò molto più a lungo.




Note: Questa storia è una sorta di spinoff/tributo. Volevo scrivere su Mamoru e Makoto da un po', poi oggi l'illuminazione. 
Cercavo video sul Mamo, parte il video e la prima cosa che sento è: "Capelli lunghi da sogno?" e via con lo spot della l'Orèal. In genere odio la pubblicità su youtube, ma questa è stata mandata dal cielo per rinnovare la mia ispirazione (e per farmi sputare un polmone, suppongo).

Trattandosi di questi due, mi è venuto spontaneo ricollegare questa shot alla serie Pieces of us di Mahlerlucia  L'ambientazione è fra l'ultimo capitolo di Iron Sky e Impossible.
Per farla breve: la relazione dei due è venuta fuori con conseguenze anche dolorose, ma possono questi due bravi figlioli restar con l'animo perduto troppo a lungo?
No.
Possono restare seri?
No, che domande sceme.
Può essere solo Wakashimazu uno sponsor di una nota marca di shampoo?
No.
Notare, fra l'altro che Parigi è un luogo straspeciale per loro e... coincidenza, l'Orèal Paris u.u Mamoru lo avrà visto come un segno.

Sì, il titolo è un gioco di parole pirla XD



Ci si rivede! Alla prossima! ^_-
   
 
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