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Autore: lelouch 25    22/02/2019    1 recensioni
La vita dei fratelli Vargas era sempre stata un inferno, l’unico momento felice che avevano avuto era stato quando avevano vissuto con il loro amato nonno, solo che poi era morto e i due fratellini dovettero tornare a casa dei loro genitori, anche se questi non erano degni di questo appellativo.
Genere: Azione, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Bad Friends Trio, Nord Italia/Feliciano Vargas, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate
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VIII
 
L’indomani Francis si recò da Dalin nel suo studio.  Francis si sedette e serio iniziò a parlare:
“ Dalin, sai che non puoi continuare a remarci contro vero?, finora ti abbiamo ignorato ma adesso basta!, ti do un ultimatum o ti unisci a noi oppure sarai distrutto!, ah inoltre vorrei che liberassi i fratelli Vargas, sono diventate persone importanti per i miei amici!”,
Dalin lo guardò poi scoppiò a ridere in modo sguaiato, a Francis venne la pelle d’oca per il disgusto, poi l’uomo parlò:
“ non ho intenzione di unirmi a voi, pensi veramente che non sia in grado di tenervi testa?, in questi anni ho raccolto molto potere… inoltre non ho intenzione di liberare le mie galline dalle uova d’oro!, ora vattene se non vuoi un proiettile in testa!”,
Francis si alzò elegantemente dalla sedia, poi con un sorriso freddo disse:
“ lo hai voluto tu…”,
detto questo lasciò la stanza.
Tornato a casa Francis contattò i suoi amici per aggiornarli:
“ ragazzi non ha voluto ascoltarmi”,
Antonio e Ludwig dissero:
“ Fran non è che lo lasceresti a noi quel maiale?”,
Francis annuì:
“ è tutto vostro ragazzi, a me basta che la sua organizzazione si sciolga, sarà un vero massacro”,
Gilbert a quelle parole ghignò poi disse:
“ alle armi ci pensiamo io e Lud, ci uniremo ai tuoi uomini Fran, penso che anche Antonio sia dei nostri”,
Antonio annuì.
Il giorno dopo Lovino e Feliciano furono prelevati a casa loro dagli uomini di Dalin e portati in uno squallido sotterraneo dove furono legati per impedirgli di scappare, chiesero spiegazioni ma l’unica cosa che ottennero fu il silenzio.
Quella sera Francis organizzò l’attacco:
“ allora io e i miei uomini distruggeremo la sua organizzazione insieme con Gilbert, voi vi occuperete di quel tizio e di salvare i vostri tesorini, tutto chiaro?”, tutti annuirono, poi si diede inizio alle danze.
Gilbert con alcuni uomini di Francis si diresse verso il locale dove i due fratellini avevano rivisto i loro genitori, una volta lì iniziò una sparatoria in grande stile, finchè Gilbert non volle concludere il tutto in bellezza buttando una bomba e facendo saltare in aria tutto il locale.
Francis si occupò della “Firefly house”, quando entrò con i suoi uomini liberò tutte le ragazze e i ragazzi che vi lavoravano facendoli uscire dal retro mentre venivano circondati dagli uomini di Dalin, lui e i suoi uomini cominciarono a sparare a raffica, mentre si riparavano dietro i muri per evitare il fuoco nemico, finchè non ricevette una telefonata di Gilbert che gli intimava di uscire, Francis richiamò a sé gli uomini che erano sopravvissuti e ordinò loro di lasciare il locale, una volta fatto Gilbert lanciò un paio di bombe  distruggendo tutto il locale, Francis una volta riunitosi con l’amico disse in tono divertito:
“ non pensi di aver esagerato Gil?”,
l’amico gli rispose con un ghigno:
“ nah, Fran, e poi sai che le cose vanno concluse in magnificenza come il sottoscritto, kesesese”.
Intanto Antonio e Ludwig erano nello studio di Dalin, e facevano fuori uno dopo l’altro tutti gli uomini che incontravano, Ludwig sparava con due pistole mentre Antonio utilizzava dei coltelli da lancio, non era mai stato bravo con le armi da fuoco. Dalin era nel panico la sua organizzazione era distrutta, ad un tratto sentì la sua porta cedere, subito prese la pistola pronto a sparare, ma Antonio fu più veloce e con uno dei suoi pugnali colpì la mano che teneva la pistola disarmandolo, l’uomo cominciò a balbettare qualcosa sul fatto di perdonarlo, ma le sue erano parole al vento.
Ludwig e Antonio avevano uno sguardo carico di odio per quell’uomo, entrarono mentre Ludwig lo teneva sotto tiro, Antonio disse con un sorriso inquietante:
“ allora pezzo di mierda dove hai nascosto Lovino e Feliciano? Se lo farai forse avrai una morte indolore”,
Dalin fece il duro dicendo:
“ non ve lo dirò!, loro appartengono a me!”,
Antonio rise in modo  inquietante poi con tono ironico si rivolse a Ludwig:
“ ehi Lud hai sentito? Non ci vuole dire dove sono…oh come possiamo convincerlo?!”,
Ludwig alzò un sopracciglio, mentre intanto il poveretto sentiva un brivido di paura lungo la schiena quando vide gli occhi assetati di sangue di quei due.
A quel punto Antonio gli si avvicinò e gli piantò un pugnale sul dorso della mano dicendogli dolcemente:
“ allora dove sono?”,
l’uomo emise un urlo di dolore e imprecò ma non disse nulla, Ludwig disse freddamente:
“ oh, abbiamo un duro, ma noi sappiamo come farli parlare”,
detto questo gli sparò ad una spalla, l’uomo urlò ancora, ma non disse nulla, Antonio gli pugnalò anche l’altra mano bloccandole quindi sul tavolo, a quel punto Dalin cedette e disse loro dove aveva rinchiuso i due fratelli, alla fine Ludwig gli sparò un colpo al cuore e quello si accasciò come una bambola di pezza, mentre il suo sangue macchiava tutto il tavolo e finiva sul pavimento.
Antonio e Ludwig si diressero immediatamente nel sottoscala, quando aprirono la porta sprangata e videro i loro tesori stare bene, corsero a liberarli, i due fratelli si buttarono tra le loro braccia impauriti, avevano sentito tutto il caos delle pistole, Antonio e Ludwig li strinsero ai loro petti e sussurrarono:
“ siete liberi… non dovrete più preoccuparvi di Dalin, è morto!”,
Lovino aprì gli occhi sorpreso, stava quasi per chiedere chi lo avesse ucciso, anche se ormai lo aveva capito, ma alla fine decise che non voleva saperlo.
Il giorno dopo, la tempesta era passata, l’organizzazione distrutta e loro finalmente liberi.
Quando i due fratellini si svegliarono si ritrovarono in un grosso letto a casa di Antonio, mentre i loro salvatori dormivano su un divano, Lovino e Feliciano sorrisero, poi si alzarono e gentilmente baciarono le labbra di Ludwig e Antonio che ebbero un buon risveglio.
Una volta svegli Antonio e Ludwig li presero in disparte e dissero:
“ so che ora siete liberi di fare quello che volete della vostra vita…”,
ma non ebbero il tempo di finire il discorso che i due fratellini sorrisero e li baciarono con trasporto per poi dire:
“ voglio passare la mia vita con te!”,
a quelle parole Antonio sorrise dolcemente e prese in braccio Lovino andando nella sua camera da letto, Ludwig arrossì e chiese a Feliciano di seguirlo a casa sua.
Una volta nella gigantesca camera di Ludwig, il ragazzo lo baciò dolcemente e lo adagiò sul letto per poi dirgli:
“ se non vuoi basta che me lo dici e io mi fermerò”,
Feliciano arrossì da tanta premura, poi rispose:
“ lo voglio”,
Ludwig sorrise timidamente e riprese a baciarlo, Feliciano si beava di quelle dolci attenzioni, mentre Ludwig lo baciava sempre più avidamente, Feliciano iniziava a spogliare il suo ragazzo e ad ammirarne il corpo statuario, poi entrambi si staccarono per prendere aria. Ludwig prese a baciargli il collo e a spogliarlo di quei pochi vestiti che aveva addosso, beandosi alla vista di quel corpo flessuoso che finalmente era tutto per lui, poi prese a toccargli e pizzicargli i piccoli capezzoli rosei, sentendo i piccoli mugolii del suo ragazzo.
Ad un certo punto Feliciano ribaltò le posizioni e cominciò a baciare l’ampio petto muscoloso di Ludwig, man mano scendeva giù, finchè non cominciò a dare attenzioni al sesso del suo amore usando la sua bocca, Ludwig trattenne un gemito di piacere, poi mentre Feliciano continuava la sua opera lui cominciò a massaggiargli il sedere, finchè le sue dita non trovarono la sua piccola apertura, iniziò a stuzzicarla con le dita, mentre sentiva i gemiti ovattati del ragazzo, una volta che lo sentì pronto lo riportò sotto di sé ed entrò in lui, cercando di essere il più gentile possibile, Feliciano era in estasi, poi cominciò a muoversi e quando aumentò il ritmo Feliciano si aggrappò a lui, alla fine vennero, Feliciano con un gemito acuto, lui con un ringhio, poi si accasciarono sul letto esausti, mentre Ludwig faceva accoccolare sul suo petto quel gattino bisognoso di attenzioni che era Feliciano, alla fine entrambi si addormentarono soddisfatti.
Anni dopo, Antonio, Ludwig, Gilbert e Francis riuscirono finalmente a far abbandonare il mondo del crimine alle loro famiglie, trovando attività legali in cui investire i loro soldi. Antonio si dedicò all’importazione ed esportazione di verdura soprattutto pomodori, e aiutava Lovino col suo ristorante super famoso, finalmente il ragazzo aveva realizzato il suo sogno, aveva lavorato duro come aiuto cuoco e infine era riuscito a diventare un cuoco famoso; i fratelli Ludwig e Gilbert, avevano spostato il loro business agli eserciti, e Feliciano era riuscito a diventare un pittore abbastanza noto, vivendo felicemente con Ludwig che non gli faceva mancare nulla, infine Francis si dedicò ad intrattenimenti legali. Tutti erano riusciti a cambiare in meglio e a diventare felici.    
 
   
 
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