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Veneziano urlò vedendo il fratello accasciarsi a terra tenendosi una mano ormai tutta rossa al petto, in preda al terrore e alle lacrime gridò:“ scusami, scusami, scusami, ti prego non… mi lasciare!”.
Spagna quando sentì lo sparo si precipitò preoccupato in soggiorno dove vide Romano accasciato a terra e Veneziano che piangeva disperato, subito si precipitò dal suo amore, cercando di tamponargli la ferita, mentre cercava di farsi spiegare la situazione da un Veneziano diventato isterico, intanto vedeva Romano diventare sempre più debole, con voce rotta dal dolore gli prese una mano poggiandosela al petto e dicendo:
“ mi amor… ti prego… non lasciarmi, non c’è la posso fare senza di te!, per favore resta con me!”,
Romano debolmente aprì gli occhi e con voce flebile disse:
“ Antonio… anf anf, ti prego… abbi cura… anf di Veneziano…, non prendertela con lui… anf anf è stato un inci…dente, promet…tilo…”,
le ultime parole le disse con uno sforzo che sembrò costargli parecchia energia, Spagna promise, poi Romano chiuse lentamente gli occhi e con un sorriso tranquillo morì, lasciando Spagna e Veneziano immersi nel dolore.
Spagna si sentiva come se la sua anima fosse morta insieme con Romano, poi vide Italia puntarsi la pistola alla tempia ma lo fermò in tempo:
“ Veneziano non farlo!, Romano non desidera la tua morte… ti prego non farlo!”,
a quel punto Veneziano si buttò sul petto di Spagna piangendo disperato dicendogli:
“ Fratellone sniff, io non… volevo sparargli, non volevo!, sniff, è stato un incidente!, io voglio bene a mio fratello!”,
Spagna non riuscì ad odiarlo, anche se una parte di lui avrebbe voluto perché gli aveva tolto la persona per lui più importante, e non sapeva se Romano sarebbe rinato; gli mise una mano sulla testolina e lo accarezzò finchè Veneziano non crollò addormentato; poi prese il corpo di Romano che stava iniziando a sparire e lo abbracciò con dolcezza, finchè non si dissolse definitivamente.